DOMANDA:
cosa spinge l'E' a manifestarsi in forme impermanenti e destinate alla "trisnha" (si scrive cosi'?) ,sete di conoscenza e di conseguenza sofferenza per il raggiungimento della stessa.

RISPOSTA
Domanda non pertinente per il semplice motivo che l’E’ non è assoggettato alla sete di conoscenza e quindi alla sofferenza.

DOMANDA ...che doveva suscitare ragionamento:
Posso io definire l’E’ (no spazio no tempo) tirando a ballare per l’aia lo piacere, lo dolore, lo effimero e lo caduco accostandoli all’attimo vivente?

RAGIONAMENTO ...(A)
... di un pensiero ospitato in cervello deficiente di ossigeno e zucchero... parametrato in modo effimero e caduco e quindi sofferente:

riguardo le contraddizioni sono quelle che ti permettono di esistere credo che vogliamo cose differenti Ti amo ma il nostro è un amore impossibile

RAGIONAMENTO...(B)
... di un pensiero in cervello efficiente e ben parametrato.

no,no,no,!!!
E’ inconciliabile parametrare l’E’ incolpandolo del piacere, dolore, effimertà, caducità, ed altre cavolate umane, tutte “dentro” al tempo mentre la qualità dell’E’ è a temporale, immacolata.

Non riuscendo a capire se provochi o se non riesco a farmi capire ti espongo il mio pensiero ; l'E' (Dio se ti piace) è l'unica permanenza (no spazio no tempo) tutto il resto sono "manifestazioni impermanenti" dovute a casualità oggettive che si esprimono con l'uomo, le stelle ,la pioggia.........e che sono però intrinseche nell'E'; la mia domanda a questo punto diviene inutile perchè superata Ciao Claudio

come tutte, perché sbarazzata astutamente dallo stesso domandatore...

ma però penso che se però ti rimangono tuttavia in groppa per la via: dolore, frustrazione, sofferenza e paura, e, come conseguenza della paura, la violenza allora ti conviene cercare di capire se ti sto provocando o se non capisci e magari cercare un’altra soluzione meno astuta.