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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 04-02-2006, 02.28.11   #1
krjisoul
frequentatore abituale
 
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Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Question al di là del bene e del male?

Le religioni istituzionalizzate hanno sempre cercato di insegnare all'uomo cosa sia Dio. Ma l'uomo essere mortale ed imperfetto potrà mai veramente giungere a conoscere Dio?
Forse gli illumianati hanno avuto un piccolo bagliore della luce Divina, ma potranno mai spiegare a parole una esperienza di tale portata? Tutto ciò che un comune mortale potrà fare è credere (o non credere) ciecamente in ciò che ci viene insegnato, o porsi delle domande e cercare le risposte fuori e dentro di se.
Ciò che ne conseguirà sarà la presa di coscienza della dualità nella quale il nostro pianeta si muove nel cosmo. Domanda: il Dio della creazione se è pura luce porta con se anche la controparte oscura? O forse la creazione materiale è stata permessa dal Dio di luce a un Dio minore o Demiurgo, come ci insegna la gnosi, del tutto separata da quella spirituale? Una sorta di scuola per l'evoluzione delle anime.
krjisoul is offline  
Vecchio 04-02-2006, 09.32.05   #2
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Siamo sicuri che l'uomo sia mortale? Sicuramente mortale è il corpo fisico. Su cosa o chi sia Dio, direi che per scoprirlo, dovremmo vivere come se Dio non esistesse. Sembra un paradosso, però se ci pensiamo è così. Infatti, se pensiamo che Dio sia qualcuno che ci toglie sempre le castagne dal fuoco, rischiamo di morire dentro, prima ancora che fisicamente. Ci atrofizziamo, perdiamo il gusto di vivere.
Credo anche che non siano solo le religioni istituzionalizzate, bensì tutte le religioni a voler insegnare all'uomo il concetto di Dio. Solo che non possiamo dimenticare che le religioni, per quanto si dicano ispirate, sono sempre state date all'umanità per bocca umana. Forse l'esistenza di Dio serve a dare una risposta ai mille "perché" della mente...
Mr. Bean is offline  
Vecchio 04-02-2006, 09.40.06   #3
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
Aldilà del male...e del bene male inteso

Sintetizzando al massimo direi che, sostanzialmente, il male che si compie, direttamente o indirettamente, apparentemente consci o in gran misura inconsci, é inversamente proporzionato alla conoscenza di Sé.
E' ignoranza della propria natura fondamentale. E' una sorta di oscurità.
Tanto più si é identificati con il proprio "io" illusorio, tanto più si può far del male, a se stessi, agli altri, all'ambiente...in varie forme.
E' la mancanza di vera Consapevolezza, che ci rende vittime di reazioni inconsulte, di meccanicità comportamentali, di schematismi mentali, inganni ideologici, prigionieri di pulsioni aberrate, ecc...che possono creare conseguenze maligne.

C'é una dimensione in noi che é aldilà del del male...e del bene?
Grandi tradizioni spirituali ci confermano che esiste, ed é "concreta".
Ma senza una sincera e profonda ricerca di questa dimensione all'interno di noi stessi, non ci sarà una mai risposta esaustiva.
Pensiamo davvero che ci sarebbe la percezione del bene, senza l'esistenza del male?
I "Realizzati" di ogni tempo lo ribadiscono, per noi "addormentati": che le due dimensioni sono complementari, interdipendenti e che non può esser l'una senza l'altra. Quindi...sono entrambe necessarie.
Riguardo anche questa polarità del bene e del male, c'é solo uno stato di Coscienza, d' Essere, che li comprende e trascende entrambi: ed é l'autentica Realizzazione di Chi veramente Siamo!

Mirror is offline  
Vecchio 04-02-2006, 09.48.25   #4
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
buon giorno!

ciao claudio

ps non lo faccio ,permettetemelo
fallible is offline  
Vecchio 04-02-2006, 17.19.26   #5
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Re: Aldilà del male...e del bene male inteso

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mirror
Sintetizzando al massimo direi che, sostanzialmente, il male che si compie, direttamente o indirettamente, apparentemente consci o in gran misura inconsci, é inversamente proporzionato alla conoscenza di Sé.
E' ignoranza della propria natura fondamentale. E' una sorta di oscurità.
Tanto più si é identificati con il proprio "io" illusorio, tanto più si può far del male, a se stessi, agli altri, all'ambiente...in varie forme.
E' la mancanza di vera Consapevolezza, che ci rende vittime di reazioni inconsulte, di meccanicità comportamentali, di schematismi mentali, inganni ideologici, prigionieri di pulsioni aberrate, ecc...che possono creare conseguenze maligne.

C'é una dimensione in noi che é aldilà del del male...e del bene?
Grandi tradizioni spirituali ci confermano che esiste, ed é "concreta".
Ma senza una sincera e profonda ricerca di questa dimensione all'interno di noi stessi, non ci sarà una mai risposta esaustiva.
Pensiamo davvero che ci sarebbe la percezione del bene, senza l'esistenza del male?
I "Realizzati" di ogni tempo lo ribadiscono, per noi "addormentati": che le due dimensioni sono complementari, interdipendenti e che non può esser l'una senza l'altra. Quindi...sono entrambe necessarie.
Riguardo anche questa polarità del bene e del male, c'é solo uno stato di Coscienza, d' Essere, che li comprende e trascende entrambi: ed é l'autentica Realizzazione di Chi veramente Siamo!


sì come sempre sì

è l'eterna ricerca dell'uomo,
l'equilibrio, l'armonia
la convergenza dell'apparente divergente
l'unione del maschile e del femminile
come ho detto altrove
l'animus e l'anima che si uniscono per divenire
puro Spirito (e qui siamo veramente a Sua immagine)
paperapersa is offline  
Vecchio 06-02-2006, 01.39.59   #6
krjisoul
frequentatore abituale
 
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Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145

Gentile Mr Bean, riguardo la mortalità dell'uomo, in quanto essere materiale non c'è molto da discutere, che poi l'anima sia immortale è tutt'altra faccenda, non ho certo affermato il contrario.
Ritengo, tuttavia, che nessuno ha realmente risposto al mio quesito, probabilmente non è stato ben formulato, o forse è impossibile dargli una risposta. Che il bene e il male trascendano l'umana comprensione, siamo tutti d'accordo, almeno spero. Ma siamo sicuri che ciò che diamo per scontato su un piano prettamente materiale valga anche su quello spirituale?
Mi spiego, se è più che logico che l'uno e l'altro si compenetrino,
ciò implicherebbe che l'intera creazione abbia avuto origine da una "energia" non di pura luce ma duale. Ma non mi pare che gli iniziati o illuminati di tutti i tempi abbiano esattamente asserito questo, piuttosto il messaggio riferiva a un Essere di puro amore e luce; il pianeta sul quale viviamo, quindi il piano materiale avrebbe avuto luogo da una separazione dalla creazione originale, da una caduta, e qui entra in scena il Demiurgo, una divinità duale. Se il Demiurgo non è più una energia di pura luce, è pur sempre generato dalla stessa energia primordiale.
Perdonatemi il giro, forse ho già risposto alla mia domanda per conto mio.
krjisoul is offline  
Vecchio 08-02-2006, 03.13.57   #7
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Aldilà dell'aldilà

Dove finisce il bene o dove comincia il male?
So che apparentemente trattasi di domanda molto stupida, eppure se abbiamo libero arbitrio ciò implica che possiamo scegliere, ma la scelta sta sempre tra due opzioni, quindi se scelgo quella giusta per me, è quello il bene? Ma ciò che per me è giusto è sbagliato per qualcun'altro. Che dire?
Se il problema non è interessante, mi scuso se vi annoio, ma comunque mi complimento con voi che probabilmente avete già trasceso il concetto.


"Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà"

krjisoul is offline  
Vecchio 08-02-2006, 03.57.45   #8
ottavio3
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Data registrazione: 06-02-2006
Messaggi: 38
Caro krjisoul...
credo che la tua ossevazione sia importante... ossia non bisogna dare niente per scontato.
Quello che penso io, o meglio, il punto su cui la tua osservazione mi fa ragionare è che non c'è un bene e un male in assoluto ma in ogni cosa esistente nell'universo c'è un equilibrio tra bene e male. Il fatto importante è che il mancato equilibrio tra queste due forze (bene, forza buona, yang... e male, forza maligna, yin...) porta ad essere sbilanciati rispetto a quella che il Taoismo, ma non solo, chiama energia vitale universale. Quindi la strada giusta non è quella del male o del bene ma nel giusto bilanciamento di questi neanche in modo assoluto ma ben radicato alla realtà che ci circonda.
Baci.
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ottavio3 is offline  
Vecchio 08-02-2006, 10.30.09   #9
turaz
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Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
Re: Aldilà dell'aldilà

Citazione:
Messaggio originale inviato da krjisoul
Dove finisce il bene o dove comincia il male?
So che apparentemente trattasi di domanda molto stupida, eppure se abbiamo libero arbitrio ciò implica che possiamo scegliere, ma la scelta sta sempre tra due opzioni, quindi se scelgo quella giusta per me, è quello il bene? Ma ciò che per me è giusto è sbagliato per qualcun'altro. Che dire?
Se il problema non è interessante, mi scuso se vi annoio, ma comunque mi complimento con voi che probabilmente avete già trasceso il concetto.


"Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà"


in un mondo relativo tutto è relativo e la tua percezione di tale relatività si amplia attraverso un percorso di consapevolezza.
Tu prima hai parlato di demiurghi ...
teorie mi pare gnostiche di creazione del mondo.

ora ti do un'interpretazione Kabbalistica:
luce
inizialmente tutto era luce e l'uomo riceveva luce senza essere consapevole di essere lui stesso luce
allora venne creato il buio e la dualità

ciao
turaz is offline  
Vecchio 08-02-2006, 10.42.49   #10
ottavio3
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L'avatar di ottavio3
 
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Messaggi: 38
Quindi l'umanità è stata costretta dal divino a vivere permeata da questa dualità affinchè possa comprendere appieno la grandiosità della creazione, il che è possibile con il raggiungimento dell'equilibrio assoluto all'interno di questa dualità... ho capito bene?
ottavio3 is offline  

 



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