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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 21-03-2006, 14.20.53   #11
Spaceboy
...cercatore...
 
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Messaggio originale inviato da maxim
[b]Volevo arrivare proprio qui.
Se esistesse un dio, lo sarebbe di tutti. Lo sarebbe dell’uomo, dell’animale, dell’albero, del fiume, della terra…dell’universo.


Dove ha sbagliato dio?...se esiste.

...è qst. il punto...
Se 6 credente, allora la spiegazione sta scritta nei testi sacri....

Se non lo 6, ed io non lo sono, vedo dello risposte prettamente razionali, fondate su basi biologike...
Al + possiamo parlare di metafisica, ma anke la metafisica ce la possiamo permettere (diversamente dagli animali) xkè le nostra facoltà mentali ce lo permettono, e come vedi si ritorna alla biologia....


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Vecchio 21-03-2006, 14.52.55   #12
maxim
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...è qst. il punto...
Se 6 credente, allora la spiegazione sta scritta nei testi sacri....

Se non lo 6, ed io non lo sono, vedo dello risposte prettamente razionali, fondate su basi biologike...


Già...ed io che sono agnostico vado a pormi queste domande assurde.

Possibile che non giri per questo forum uno spiritualista tosto alla vecchia maniera che mi sappia giustificare il motivo per il quale dio avrebbe commesso la grave mancanza di non rivelarsi anche alle altre sue creature?...
La vita eterna ed il paradiso sono solo per noi?
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Vecchio 21-03-2006, 15.46.39   #13
fallible
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Buon pomeriggio!
dio avrebbe commesso la grave mancanza di non rivelarsi anche alle altre sue creature?...
La vita eterna ed il paradiso sono solo per noi?

prescindendo dal fatto che non sono nè cane nè albero nè "essere collocato dall'uomo in gradini inferiori" e che quindi non posso "sentire" il vivere di questi, la mia ricerca non è diretta alla conoscenza di un essere superiore e al suo paradiso ma all'acquisizione di una consapevolezza e di un cammino che mi "tiri" fuori dalla sofferenza, data dal desiderio (di essere o di avere), per riportare in superficie la chiara luce che permea e inbibisce il Tutto.........ora ritornando all' <osservare> non credo che la manifestazione impermanente uomo possa qualificarsi più spirituale. claudio
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Vecchio 21-03-2006, 16.16.38   #14
Uno
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Già...ed io che sono agnostico vado a pormi queste domande assurde.

Possibile che non giri per questo forum uno spiritualista tosto alla vecchia maniera che mi sappia giustificare il motivo per il quale dio avrebbe commesso la grave mancanza di non rivelarsi anche alle altre sue creature?...
La vita eterna ed il paradiso sono solo per noi?

anche se non sono tosto e vecchia maniera.... per essere sicuro che Dio non si riveli ad altri che all'Essere umano dovresti poter sentire ciò che questi altri esseri sentono.
C'è una presunzione quasi maggiore del dogma religioso in alcuni scienziati o persone che si affidano alla scienza, diventa difficile studiare come funziona l'encefalo di un animale se non sappiamo comunicare con esso.. solo qualche etologo in gamba si è avvicinato a loro in maniera un pochino meno falsata dal preconcetto umano... cosa intendo con preconcetto umano? Semplice negli studi si vuole portare la bestiola al nostro livello, esempio alla scimmia insegnamo il linguaggio dei sordo muti ma scartiamo a priori la possibilità che nel loro modo di comunicare possano parlare di cose che gli sono impedite nel nostro, del resto per quanto creiamo ogni giorno neologismi ci sono parole tipo ka (egizio) ki (giapponese nei tempi "recenti"), solo due esempi, che non hanno una traduzione efficace ed unilaterale ne in inglese ne tantomeno in italiano o altre radici da cui deriva.

la vita eterna e il paradiso non sono neanche per noi (e neanche per i credenti ) una cosa molto semplice... il discorso è ot e lungo.. la vita eterna dovrebbe essere specificata relativamente a che e come... in quest'ottica anche gli animali ed altro potrebbero averne una....

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Vecchio 22-03-2006, 09.25.13   #15
maxim
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anche se non sono tosto e vecchia maniera.... per essere sicuro che Dio non si riveli ad altri che all'Essere umano dovresti poter sentire ciò che questi altri esseri sentono.
C'è una presunzione quasi maggiore del dogma religioso in alcuni scienziati o persone che si affidano alla scienza, diventa difficile studiare come funziona l'encefalo di un animale se non sappiamo comunicare con esso.. solo qualche etologo in gamba si è avvicinato a loro in maniera un pochino meno falsata dal preconcetto umano... cosa intendo con preconcetto umano? Semplice negli studi si vuole portare la bestiola al nostro livello, esempio alla scimmia insegnamo il linguaggio dei sordo muti ma scartiamo a priori la possibilità che nel loro modo di comunicare possano parlare di cose che gli sono impedite nel nostro, del resto per quanto creiamo ogni giorno neologismi ci sono parole tipo ka (egizio) ki (giapponese nei tempi "recenti"), solo due esempi, che non hanno una traduzione efficace ed unilaterale ne in inglese ne tantomeno in italiano o altre radici da cui deriva.

la vita eterna e il paradiso non sono neanche per noi (e neanche per i credenti ) una cosa molto semplice... il discorso è ot e lungo.. la vita eterna dovrebbe essere specificata relativamente a che e come... in quest'ottica anche gli animali ed altro potrebbero averne una....


Permettetemi qualche fantasia spirituale…questa sezione ne è piena…una più, una meno…

Il discorso effettivamente diventa molto complesso e la mia fantateoria per la quale l’uomo è l’essere meno evoluto a livello spirituale parte da un presupposto che sarebbe tutto da discutere. Tale presupposto è che le nostre varie forme di adorazione nei confronti di simboli esprimenti le molteplici divinità, ad occhio non umano, potrebbero risultare alquanto bizzarre e ridicole.
Se un giorno gli alieni sbarcassero sulla nostra terra cosa penserebbero del comportamento che teniamo di fronte al “non conosciuto”? Se, ragionando per assurdo, mi venisse improvvisamente cancellata la parte di memoria che contiene tutte le informazioni spirituali acquisite finora….cosa penserei osservando gli stranissimi rituali religiosi dei miei simili?
Prendi ad esempio il rituale nel funerale occidentale. Comprendo che per i credenti (tosti) qualsiasi gesto durante la cerimonia possa esprimere significati importanti ma…questi gesti ripetuti, le parole di rito, le frasi bibliche al momento giusto non sono assurde tanto quanto potrebbe esserlo la teoria da me esposta?
Gli animali, gli alberi e tutto il resto, quando muoiono non usano nessun strano rituale ed ho la sensazione (personalissima) che sappiano molto meglio di noi di che cosa si tratti.

Molto del nostro sapere l’abbiamo appreso osservando la natura…ci mancasse di osservare bene questa cosa fondamentale?
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Vecchio 22-03-2006, 09.57.00   #16
Uno
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Permettetemi qualche fantasia spirituale…questa sezione ne è piena…una più, una meno…

Il discorso effettivamente diventa molto complesso e la mia fantateoria per la quale l’uomo è l’essere meno evoluto a livello spirituale parte da un presupposto che sarebbe tutto da discutere. Tale presupposto è che le nostre varie forme di adorazione nei confronti di simboli esprimenti le molteplici divinità, ad occhio non umano, potrebbero risultare alquanto bizzarre e ridicole.
Se un giorno gli alieni sbarcassero sulla nostra terra cosa penserebbero del comportamento che teniamo di fronte al “non conosciuto”? Se, ragionando per assurdo, mi venisse improvvisamente cancellata la parte di memoria che contiene tutte le informazioni spirituali acquisite finora….cosa penserei osservando gli stranissimi rituali religiosi dei miei simili?
Prendi ad esempio il rituale nel funerale occidentale. Comprendo che per i credenti (tosti) qualsiasi gesto durante la cerimonia possa esprimere significati importanti ma…questi gesti ripetuti, le parole di rito, le frasi bibliche al momento giusto non sono assurde tanto quanto potrebbe esserlo la teoria da me esposta?
Gli animali, gli alberi e tutto il resto, quando muoiono non usano nessun strano rituale ed ho la sensazione (personalissima) che sappiano molto meglio di noi di che cosa si tratti.

Molto del nostro sapere l’abbiamo appreso osservando la natura…ci mancasse di osservare bene questa cosa fondamentale?

Capisco quello che vuoi dire.... e non è per niente sballato come discorso, in effetti le religioni nascono perchè qualcuno deve prendersi la briga di osservare ciò che altri non possono/vogliono ad un livello ma desiderano ad un altro.
Il discorso tra l'animale e l'uomo (altri generi diventano ancora più complicati) non è però così semplice, al di la del fatto che anche l'animale ha una sua ritualità nella morte (tanto per rimanere nel tuo esempio) , hai mai visto qualche documentario? Quando sta per morire qualsiasi animale si ritira nella sacralità della solitudine, certo non ha le mani per suonare... anche se in certe specie i compagni cantano per accompagnarlo....
Dicevo al di la di tale fatto.... subentra poi un'altro aspetto nell'uomo che all'animale non "è permesso" la possibilità di un proseguimento individuale... questo è ciò che l'uomo cerca e in tale ottica si adopera per trovare il modo, per aiutarsi tramite vari modi... ed in base a varie conoscenze attua anche altri modi per "pulire" ciò che negli animali non si verifica per una complessita energetica diversa... il discorso è lungo e non mi va di aprire diatribe.. però se diamo valenza solo igienica (intendo materiale più spinta) alle usanze di sepoltura e/o crematura perdiamo di vista qualcosa.

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Vecchio 22-03-2006, 10.23.09   #17
pennac
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Non sono assolutamente un animalista ma noto delle enormità tra l’odio insito nell’uomo e quello presente nelle altre creature. Un animale può anche uccidere per un qualcosa che noi definiamo un futile motivo ma non butterebbe mai nel cassonetto un suo cucciolo. I leoni vivono in branchi, lottano per il territorio ma riescono sempre a trovare un loro spazio rispettandosi a vicenda. Gli alberi lottano per la luce ma non si sopprimono a vicenda. Quasi fosse che le altre creature riescono a vivere una vita di meditazione…proprio come vorrebbe fare qualcuno di noi…

[/b]

oddio...mi sembra che tu abbia soffocato parecchi anni di lotta per la vita e di ricerche biologiche.

dire che gli animali e le piante si rispettano, perdonami, ma pare una battuta.

la selezione naturale agisce per mezzo dell'estinzione dei più deboli, quindi se credi al giusto scopo della natura devi accettare come giusta anche la "lotta" che sta perpetrando l'uomo nei confronti di se stesso
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Vecchio 22-03-2006, 10.24.08   #18
maxim
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Capisco quello che vuoi dire.... e non è per niente sballato come discorso, in effetti le religioni nascono perchè qualcuno deve prendersi la briga di osservare ciò che altri non possono/vogliono ad un livello ma desiderano ad un altro.
Il discorso tra l'animale e l'uomo (altri generi diventano ancora più complicati) non è però così semplice, al di la del fatto che anche l'animale ha una sua ritualità nella morte (tanto per rimanere nel tuo esempio) , hai mai visto qualche documentario? Quando sta per morire qualsiasi animale si ritira nella sacralità della solitudine, certo non ha le mani per suonare... anche se in certe specie i compagni cantano per accompagnarlo....
Dicevo al di la di tale fatto.... subentra poi un'altro aspetto nell'uomo che all'animale non "è permesso" la possibilità di un proseguimento individuale... questo è ciò che l'uomo cerca e in tale ottica si adopera per trovare il modo, per aiutarsi tramite vari modi... ed in base a varie conoscenze attua anche altri modi per "pulire" ciò che negli animali non si verifica per una complessita energetica diversa... il discorso è lungo e non mi va di aprire diatribe.. però se diamo valenza solo igienica (intendo materiale più spinta) alle usanze di sepoltura e/o crematura perdiamo di vista qualcosa.


So benissimo come muoiono gli animali perchè sono un cacciatore ed ho visto parecchie volte il ritiro in solitudine pre-morte. Questo avviene per motivi di sopravvivenza. L'animale sa di essere malato o ferito e quindi è molto più esposto ai predatori. Ciò che mi fa riflettere è la differente presa di posizione nei confronti della morte. Ho visto cani annusare il compagno morto...lo fa per pochissimo tempo. Ne comprende perfettamente la condizione (questo mi fa pensare che sappiano cosa sia la morte), ho colto anche un velo di tristezza...dura pochissimo anche questo momento e dopo un pò ritorna tutto come prima.

Paragona questo rituale e questa presa di posizione nei confronti della morte con ciò che avviene nell'uomo e poi dimmi quale delle due ti permette di condurre una vita più serena.

PS...l'affermazione sopra è fine a se stessa quindi che qualcuno non pensi di ritornare con i discorsi sulla maggior consapevolezza
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Vecchio 22-03-2006, 11.34.54   #19
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So benissimo come muoiono gli animali perchè sono un cacciatore ed ho visto parecchie volte il ritiro in solitudine pre-morte. Questo avviene per motivi di sopravvivenza. L'animale sa di essere malato o ferito e quindi è molto più esposto ai predatori.

Mi verrebbe a primo acchitto di chiederti: "anche gli elefanti?"
Si potresti dirmi che sono esposti anche loro nella malattia.. allora usa argomentazioni "più toste" :
è una contraddizione che lo facciano per sopravvivenza quando in realtà sanno di star morendo
Potrei anche dirti che culture umane più vicine alla natura (tipo indiani di america) fanno (ok facevano... adesso li abbiamo "civilizzati") la stessa cosa.

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Ciò che mi fa riflettere è la differente presa di posizione nei confronti della morte. Ho visto cani annusare il compagno morto...lo fa per pochissimo tempo. Ne comprende perfettamente la condizione (questo mi fa pensare che sappiano cosa sia la morte), ho colto anche un velo di tristezza...dura pochissimo anche questo momento e dopo un pò ritorna tutto come prima.

Paragona questo rituale e questa presa di posizione nei confronti della morte con ciò che avviene nell'uomo e poi dimmi quale delle due ti permette di condurre una vita più serena.

PS...l'affermazione sopra è fine a se stessa quindi che qualcuno non pensi di ritornare con i discorsi sulla maggior consapevolezza

Serena... con questa parola vuoi aprire un discorso infinito e che rientra solo in parte in questo... per essere sereno devi pensarci alla morte, senza patemi... ma devi pensarci... perchè la vita per quanto stupenda alla fine non è niente... anche il più godereccio/a arriva ad un punto in cui si troverà con un pugno di mosche in mano... se ha pensato solo a sopravvivere e non a vivere... e per vivere realmente devi anche sapere cosa è morire.




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Vecchio 22-03-2006, 12.15.03   #20
maxim
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Mi verrebbe a primo acchitto di chiederti: "anche gli elefanti?"
Si potresti dirmi che sono esposti anche loro nella malattia.. allora usa argomentazioni "più toste" :
è una contraddizione che lo facciano per sopravvivenza quando in realtà sanno di star morendo
Potrei anche dirti che culture umane più vicine alla natura (tipo indiani di america) fanno (ok facevano... adesso li abbiamo "civilizzati") la stessa cosa.



Serena... con questa parola vuoi aprire un discorso infinito e che rientra solo in parte in questo... per essere sereno devi pensarci alla morte, senza patemi... ma devi pensarci... perchè la vita per quanto stupenda alla fine non è niente... anche il più godereccio/a arriva ad un punto in cui si troverà con un pugno di mosche in mano... se ha pensato solo a sopravvivere e non a vivere... e per vivere realmente devi anche sapere cosa è morire.






La tua ultima scrittura è fantastica però vedo che in fatto di contraddizioni io e te si va d'accordo.
Perchè dovrei pensare a vivere e a capire cos'è la morte se poi comunque alla fine rimango con un pugno di mosche in mano?

Gli indiani hanno imparato dalla natura e penso che anche il più potente dei predatori cerchi nascondiglio prima di morire per non lasciare (mia personale visione naturalistica) il proprio corpo in balia degli avvoltoi...quasi a significare che l'animale, a differenza nostra, dia importanza al proprio corpo anche oltre la morte.

...ma il mio tentativo di dimostrare da un punto di vista naturalistico/universale quanto siano assurdi i nostri rituali religiosi è uscita un pò dal seminato.

maxim is offline  

 



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