Esco da poco da un dibattito sulla ricerca scientifica in cui ho rivisto (la prima volta è stato per le elezioni di dieci giorni fa) l'Italia divisa in due: metà di noi volevano una libera ricerca scientifica, l'altra metà era per le restrizioni vaticane. Allora ho capito improvvisamente che Dio ci vuole incerti... Ho capito che non vuole fare lo stesso errore delle origini, quando si rivelò integralmente a quel matto di Lucifero, dandogli ogni potere e ogni grazia, sicché quello insuperbito si ribellò alla sua autorità e trascinò con sé un terzo degli angeli. E' tutto logico, vero? Dio non può dirci un bel niente e ci lascia soli a consumarci nel dubbio. Non solo! Lascia nel dubbio anche il fatto della sua esistenza e di quella degli angeli tutti... così che anche il discorso sulle fantomatiche origini angeliche, potrebbe essere del tutto falso, e non lo sapremo mai. Dio, se esiste, se è mai esistito, credete a me, ci vuole incerti! Ma in questa incertezza c'è una luce sicura, che è quella dell'amore, amore che esisterebbe anche se Dio fosse una invenzione, amore che, nei tanti dubbi, dovrebbe muoverci a cercare accordi provvisori con chi non la pensa come noi, invece di restare fermi su presunte certezze che non sono tali (ma spietati dogmi!). Dogmatica Chiesa, tu sei colpevole di non aver accettato nemmeno l'utilizzo degli embrioni soprannumerari, destinati comunque all'immondizia. Hai preferito che fossero gettati via anziché essere utilizzati per la ricerca scientifica. Fra quanti secoli riconoscerai la tua colpa?

esattamente.
a te spetta scegliere.
o in base all'amore (IO) o in base all'ego.
oppure in un armonico equilibrio

Io credo che ci voglia modesti, pronti a riconoscere gli errori e a provare strade diverse quando ci accorgiamo di aver imboccato quella sbagliata.

Si può dire anche che Dio stesso è modesto, e quando si è accorto che rivelarsi integralmente era un errore, anche lui ha preso un'altra strada, che è quella del farci restare nel dubbio. Si deduce che Dio non è onnisciente né onnipotente, come vuol farci credere la dogmatica, ma è un essere, sia pure il più grande di tutti, che procede per tentativi ed errori come tutti noi, sia pure a un livello più alto. E se Dio non è l'onnipotenza che vogliono farci credere i chierici, allora si potrebbe ancora proseguire dicendo che il vero Dio non è nemmeno questo essere personale che forse un dì (sbagliando) si rivelò integralmente, ma è la Realtà stessa che comprende noi e lui. Insomma, avrebbe ragione Spinoza, solo che restiamo nel dubbio se tutto è determinato per necessità o per libero arbitrio: io propendo più per il libero arbitrio, almeno in questa fase della mia vita, perché non accetto una necessità che preveda tante cose orribili, quali sono accadute nel mondo.