Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 02-05-2006, 22.27.38   #1
Elitheo
capire é non capire
 
L'avatar di Elitheo
 
Data registrazione: 13-04-2006
Messaggi: 12
Culto ed interiorità

Mi innesto nel dibattito sull’esistenza o meno di Gesù per aprire ad un discorso un po’ più alto o forse è meglio dire ampio.

L’argomento della supposta non esistenza di Gesù ha in sé una finalità, che non voglio certo definire scorretta o illecita, ma anzi legittima, di far conseguire che se viene provata la non esistenza di Gesù, la religione cristiana è falsa e quindi nulla.

Beh, a prescindere dall’esitenza di Gesù, tale sillogismo è fallace.
Certo molti tendono a considerare il Cristianesimo come la affermazione di Gesù come Messia e Salvatore e di Uomo risorto e figlio di Dio, della stessa natura di Dio. E questo e non altro qualifica il Cristiano.

Voglio essere qui chiaro sul mio punto di vista. Se così fosse il Cristianesimo sarebbe un mero fatto di opinione. Quando infatti io credessi che Gesù è il Messia e il Risorto, sarei, ispo facto, cristiano.

Ma ciò non è ciò che i Vangeli affermano. Infatti sono molti gli episodi in cui la sottolineatura va al comportamento reale e più ancora alla interiorità del “credente”. Si ricordi, ad esempio, l’episodio del centurione (Matteo 8:6–8:12 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo».Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti».)
Come si vede l’appartenenza ad una “chiesa” e ad una tradizione, conta poco o nulla. Proprio perché l’interiorità è ciò che conta.
Oppure si legga la famosa frase “non chi mi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio” e la volontà del Padre è “che vi amiate gli uni con gli altri”

Per farla breve il Cristiano non é colui che frequenta la chiesa che va a messa la domenica ecc. ma colui che segue l’insegnamento di Gesù. Ma d’altro canto cosa significa seguire Gesù? Significa con ogni evidenza raggiungere la capacità di armonia con i propri simili che lui ha predicato. Ma questa capacità può essere anche di un buddista, di un ebreo, di un musulmano o di un induista. E allora ciò che dovremmo chiedere a noi stessi è: che cosa ci impedisce di raggiungere questa capacità di essere in armonia? Forse dovremmo cominciare da lì? Se riuscissimo a vedere le cose da un punto di vista più sostanziale e meno formale molti ponti verrebbero costruiti, no?
Elitheo is offline  
Vecchio 03-05-2006, 11.01.46   #2
sunday01
Ospite abituale
 
L'avatar di sunday01
 
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
Citazione:
Messaggio originale inviato da Elitheo

Voglio essere qui chiaro sul mio punto di vista. Se così fosse il Cristianesimo sarebbe un mero fatto di opinione. Quando infatti io credessi che Gesù è il Messia e il Risorto, sarei, ispo facto, cristiano.
Questo è un punto su cui riflettere... il cristiano è appunto questo.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Elitheo

Ma ciò non è ciò che i Vangeli affermano.
...
Come si vede l’appartenenza ad una “chiesa” e ad una tradizione, conta poco o nulla. Proprio perché l’interiorità è ciò che conta.
Oppure si legga la famosa frase “non chi mi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio” e la volontà del Padre è “che vi amiate gli uni con gli altri”

Questa è la chiave che apre tutte le porte: l'amore vicendevole.
Ma Gesù ha anche detto: “L’unico peccato che non sarà perdonato sarà quello contro lo Spirito”...
Chi si ama vicendevolmente ma non crede nello Spirito di Dio che si è incarnato nella figura di Gesù equiparandolo a un predicatore che ha lasciato un bellissimo messaggio, è solo all’inizio della strada dell’amore che supera qualsiasi ostacolo, anche la morte.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Elitheo

Per farla breve il Cristiano non é colui che frequenta la chiesa che va a messa la domenica ecc. ma colui che segue l’insegnamento di Gesù. Ma d’altro canto cosa significa seguire Gesù? Significa con ogni evidenza raggiungere la capacità di armonia con i propri simili che lui ha predicato. Ma questa capacità può essere anche di un buddista, di un ebreo, di un musulmano o di un induista. E allora ciò che dovremmo chiedere a noi stessi è: che cosa ci impedisce di raggiungere questa capacità di essere in armonia? Forse dovremmo cominciare da lì? Se riuscissimo a vedere le cose da un punto di vista più sostanziale e meno formale molti ponti verrebbero costruiti, no?

L'amore è un sentimento universale... in questo senso tutti quelli che amano senza aspettarsi nulla in cambio possono definirsi Cristiani, cioè seguaci della "legge dell'amore"...
Ma Gesù ha anche detto: "Voi siete nel mondo, ma non siete di questo mondo" ...
Credere in Cristo Risorto vuol dire andare oltre...
In altre parole l'amore è la strada giusta per vivere questa vita.
Buddisti, musulmani, ebrei, induisti, atei, cristiani... tutti creature di Dio e degni dello stesso amore. Il Regno di Dio è aperto a tutti perchè Dio è il Padre di tutti, ma la via la verità e la vita passano per Gesù Cristo morto e risorto, e mi chiedo perchè molti credono nell’amore ma non in Gesù Cristo che è l’amore fatto persona...
Comunque un mondo dove tutti stanno in armonia è la meta che tutti vogliono raggiungere, e allora cerchiamo l’amore che accomuna interiormente e camminiamo insieme...

sunday01 is offline  
Vecchio 03-05-2006, 11.19.49   #3
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
Per farla breve il Cristiano non é colui che frequenta la chiesa che va a messa la domenica ecc. ma colui che segue l’insegnamento di Gesù. Ma d’altro canto cosa significa seguire Gesù? Significa con ogni evidenza raggiungere la capacità di armonia con i propri simili che lui ha predicato. Ma questa capacità può essere anche di un buddista, di un ebreo, di un musulmano o di un induista. E allora ciò che dovremmo chiedere a noi stessi è: che cosa ci impedisce di raggiungere questa capacità di essere in armonia? Forse dovremmo cominciare da lì? Se riuscissimo a vedere le cose da un punto di vista più sostanziale e meno formale molti ponti verrebbero costruiti, no?

l'ego distorto...
suh'tan=avversario
che invece di portare al "succo" e all'unione...
fa dividere... soffermandosi su "dettagli" inutili (lavori mentali).
La stessa distorsione che fa pensare "io sono meglio di questo o di quello..."

ciao
turaz is offline  
Vecchio 03-05-2006, 13.24.26   #4
Sweet Cat
Ospite abituale
 
L'avatar di Sweet Cat
 
Data registrazione: 04-09-2004
Messaggi: 586
Re: Culto ed interiorità

Citazione:
Messaggio originale inviato da Elitheo

Voglio essere qui chiaro sul mio punto di vista. Se così fosse il Cristianesimo sarebbe un mero fatto di opinione. Quando infatti io credessi che Gesù è il Messia e il Risorto, sarei, ispo facto, cristiano.


Ma ciò non è ciò che i Vangeli affermano. Infatti sono molti gli episodi in cui la sottolineatura va al comportamento reale e più ancora alla interiorità del “credente”. Si ricordi, ad esempio, l’episodio del centurione (Matteo 8:6–8:12 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo».Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti».)
Come si vede l’appartenenza ad una “chiesa” e ad una tradizione, conta poco o nulla. Proprio perché l’interiorità è ciò che conta.
Oppure si legga la famosa frase “non chi mi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio” e la volontà del Padre è “che vi amiate gli uni con gli altri”

Gesù ha detto anche che "chi non prenderà il mio Corpo e non berrà il mio sangue non entrerà nel regno dei cieli"
Gesù non era solo un maestro..ma come Sunday ha scritto Egli è Dio Incarnato venuto sulla terra per liberare l'uomo dal peccato ....chi ha fede in Lui accetta e mette in pratica la sua parola ....apre il proprio cuore a un cambiamento..
Io sono la via la verità e la vita Egli ha detto..nessuno puo andare al Padre se non attraverso di me...
Tutta la conoscenza di questo mondo ....kabbala..esoterismo, chakra, filosofie varie ... e quant'altro .. a mio avviso non sono in grado di cambiare il cuore indurito dell'uomo.
Non erano forse colti i farisei? non conoscevano la Bibbia e tutto il resto?.... eppure nonostante la loro sapienza non hanno capito o voluto capire chi era veramente Gesù.
ciao

Ultima modifica di Sweet Cat : 03-05-2006 alle ore 13.26.14.
Sweet Cat is offline  
Vecchio 04-05-2006, 13.06.17   #5
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
sweet...
la conoscenza conta chiaramente "aprendo" il chakra del cuore...(uno dei sette)
se tu parli di chakras... ma non li apri a che ti serve parlarne?
e così vale per tutte le conoscenze...
devono "dare frutto" altrimenti risultano "sterili".
E il messaggio di Yeshouah va in quella direzione.
Ma come puoi dire che non contino?
tu preferisci dormire o essere sveglia?
mah...
il "problema" è sempre lo stesso...
imparare pian piano a incanalare correttamente l'ego invece di distorcerlo
turaz is offline  
Vecchio 04-05-2006, 13.23.26   #6
Sweet Cat
Ospite abituale
 
L'avatar di Sweet Cat
 
Data registrazione: 04-09-2004
Messaggi: 586
Citazione:
Messaggio originale inviato da turaz
sweet...
la conoscenza conta chiaramente "aprendo" il chakra del cuore...(uno dei sette)
se tu parli di chakras... ma non li apri a che ti serve parlarne?
e così vale per tutte le conoscenze...
devono "dare frutto" altrimenti risultano "sterili".
E il messaggio di Yeshouah va in quella direzione.
Ma come puoi dire che non contino?
tu preferisci dormire o essere sveglia?
mah...
il "problema" è sempre lo stesso...
imparare pian piano a incanalare correttamente l'ego invece di distorcerlo

dico che non contano, perchè sono tutte pratiche incentrate su se stessi....egocentriche
da come parli ..tutte le strade portano a Cristo ..chackra compresi..
Gesù però non ha parlato di chakra...ma di conversione dei cuori .....ha detto che se prima il chicco di grano non muore non puo portare frutto..
che cosa significa secondo te?
Sweet Cat is offline  
Vecchio 04-05-2006, 13.27.34   #7
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
non è la "conoscenza" in se ad essere incentrata su se stessi...
ma è l'uso che ognuno ne fa che può esserlo o meno.
Credi che Cristo non avesse "conoscenza"?
il Succo sta in queste due frasi
"solo per me stesso" (EGO DISTORTO)
"sia fatta la tua volontà e non la mia"...

ciao
turaz is offline  
Vecchio 04-05-2006, 14.01.44   #8
Elijah
Utente assente
 
L'avatar di Elijah
 
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
Citazione:
Messaggio originale inviato da sunday01
Mi chiedo perché molti credono nell'amore ma non in Gesù Cristo che è l'amore fatto persona...
+
Citazione:
Sweet Cat scrive
Nessuno puo andare al Padre se non attraverso di me... (Gesù)

Il solito piccolo problema di fondo...
Ma cosa è che conta seguire... Gesù o l'Amore...? O sono magari la stessa cosa con due nomi differenti...?

Detto in altro modo...
Chi tra questi due può definirsi cristiano?

"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dicono: "L'ultimo".

(Gesù e i discepoli in Matteo 21:28-31)

Chi è cristiano? Quello che dice di esserlo, e poi non pratica l'amore per il prossimo come per se stesso,
o quello che dice di non essere cristiano, di non credere in Gesù, e poi pratica l'amore per il prossimo come per se stesso in modo disinvolto?

Come è da intendere poi questa frase:
"Nessuno viene al Padre se non per mezzo di ME" ?

Perché nel testo di Giovanni troviamo in bocca a Gesù questo ME da evidenziare, questo IO da mettere in risalto?

Cosa è che voleva dirci Giovanni, con quanto ha scritto?

Se diciamo che siamo in comunione con lui [Gesù] e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.
Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri.

(1 Giovanni 1:6-7)

Non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità.

(1 Giovanni 3:18-19)

Quel ME, o quel IO, sembra essere sottolineato, per far rendere ben conto alle persone, che non è a parole, con dei discorsi filosofici, con le teorie più belle di questo mondo che si combina qualcosa e che Gesù ha combinato qualcosa, ma è con i fatti e in verità che possiamo veramente Amare... e chissà con quali conseguenze...

Se a Gesù togliamo il suo agire... le sue parole diventano vacue...
Ciò che egli dice ha senso solo dal momento in cui le mette in pratica (lui o qualcun d'altro al suo posto o tutti assieme...)...

In definitiva...
Con riferimento a Paolo in 1 Corinzi 13, se a un cristiano gli si toglie l'Amore, non resta un bel niente...
Mentre se un non-cristiano "possiede" - o forse meglio detto pratica - questo Amore?
Cosa succederà mai?
("... se non per mezzo di ME" ... cosa significherà mai?)

Shalom,

Elia

Citazione:
Elitheo scrive
Certo molti tendono a considerare il Cristianesimo come la affermazione di Gesù come Messia e Salvatore e di Uomo risorto e figlio di Dio, della stessa natura di Dio. E questo e non altro qualifica il Cristiano.

Voglio essere qui chiaro sul mio punto di vista. Se così fosse il Cristianesimo sarebbe un mero fatto di opinione. Quando infatti io credessi che Gesù è il Messia e il Risorto, sarei, ispo facto, cristiano.
In realtà, purtroppo o per fortuna, il cristianesimo è effettivamente una religione che tende a dare più imporanza
all'ortodossia (il giusto e corretto pensiero),
che all'ortoprassia (il giusto e corretto agire).

Questo in particolar modo a causa di alcune parole scritte da Paolo di Tarso, che tendono a sostenere:
La sola fede basta per essere salvati.


Ultima modifica di Elijah : 04-05-2006 alle ore 14.20.22.
Elijah is offline  
Vecchio 06-05-2006, 11.48.25   #9
Elitheo
capire é non capire
 
L'avatar di Elitheo
 
Data registrazione: 13-04-2006
Messaggi: 12
Citazione:
Messaggio originale inviato da Sweet Cat
dico che non contano, perchè sono tutte pratiche incentrate su se stessi....egocentriche
da come parli ..tutte le strade portano a Cristo ..chackra compresi..
Gesù però non ha parlato di chakra...ma di conversione dei cuori .....ha detto che se prima il chicco di grano non muore non puo portare frutto..
che cosa significa secondo te?

Ciao Sweet Cat,

scusa se ti rispondo io, ma lo spunto é davvero invitante. La morte del chicco non é solo la morte di Gesù in espiazione ma anche la morte dei nostri attaccamenti, esattamente come insegnato nel buddismo,ad esempio.
se rammenti il passo del Vangelo del giovane ricco, che avvicina Gesù e pieno di entusiasmo gli chiede cosa deve fare per entrare nel Regno dei Cieli, Gesù gli risponde di vendere tutto ciò che ha, dare il ricavato ai poveri e seguirlo. Ma il giovane, che era molto ricco, rimase impietrito. Perché? Perché Gesù aveva toccato il suo attaccamento più forte, quello al quale non sapeva rinunciare!
I nostri "attaccamenti" sono migliaia, si chiamano affetti, desideri, successo, possesso, gruppo religioso, ecc. ecc. il più grande dio i é il nostro "ego"la nostra idea di avere ragione, di essere nel giusto. Questo é il nostro peccato originale! Vedi che proprio io che ti sto parlando di questo in effetti cosa sto facendo? Sto cercndo di affermare la mia idea di avere ragione, no? Se non ci sappaimo liberare dei nostri attaccamenti, non possiamo entrare nel regno dei Cieli, e cioé non possiamo raggiungere la libertà e la felicità che é caratteristica di Dio, e se non seguiamo la sua Parola (ciòche Gesù dice ed insegna) non arriviamo da nessuna parte, anche se ci mangiamo le ostieconsacrate per un vita ed andiamo in giro a dire "io sono cristiano"

Dio é l'asintoto a cui dobbiamo tendere.
Elitheo is offline  
Vecchio 08-05-2006, 13.11.12   #10
Sweet Cat
Ospite abituale
 
L'avatar di Sweet Cat
 
Data registrazione: 04-09-2004
Messaggi: 586
Citazione:
Messaggio originale inviato da Elitheo
Ciao Sweet Cat,

scusa se ti rispondo io, ma lo spunto é davvero invitante. La morte del chicco non é solo la morte di Gesù in espiazione ma anche la morte dei nostri attaccamenti, esattamente come insegnato nel buddismo,ad esempio.
se rammenti il passo del Vangelo del giovane ricco, che avvicina Gesù e pieno di entusiasmo gli chiede cosa deve fare per entrare nel Regno dei Cieli, Gesù gli risponde di vendere tutto ciò che ha, dare il ricavato ai poveri e seguirlo. Ma il giovane, che era molto ricco, rimase impietrito. Perché? Perché Gesù aveva toccato il suo attaccamento più forte, quello al quale non sapeva rinunciare!
I nostri "attaccamenti" sono migliaia, si chiamano affetti, desideri, successo, possesso, gruppo religioso, ecc. ecc. il più grande dio i é il nostro "ego"la nostra idea di avere ragione, di essere nel giusto. Questo é il nostro peccato originale! Vedi che proprio io che ti sto parlando di questo in effetti cosa sto facendo? Sto cercndo di affermare la mia idea di avere ragione, no? Se non ci sappaimo liberare dei nostri attaccamenti, non possiamo entrare nel regno dei Cieli, e cioé non possiamo raggiungere la libertà e la felicità che é caratteristica di Dio, e se non seguiamo la sua Parola (ciòche Gesù dice ed insegna) non arriviamo da nessuna parte, anche se ci mangiamo le ostieconsacrate per un vita ed andiamo in giro a dire "io sono cristiano"

Dio é l'asintoto a cui dobbiamo tendere.

Grazie Elitheo. ...
di aver risposto alla mia domanda che .condivido..pienamente cio che hai scritto...
aggiungo solo che quando si diventa UMILI.... solo così il chicco di grano puo rinascere e dare i propri frutti .
sei d'accordo?
ciao .
Sweet Cat is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it