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"Effetto san Matteo"

Aperto da doxa, 30 Giugno 2025, 23:34:00 PM

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doxa

Dal Vangelo di Matteo: "... a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha" (25, 29).

L'effetto San Matteo, teorizzato dal sociologo Robert Merton, descrive come le persone che già godono di un vantaggio iniziale tendano ad accumulare sempre più vantaggi, mentre chi parte svantaggiato incontra difficoltà crescenti nel recuperare terreno. Questo fenomeno, chiamato anche "vantaggio cumulativo", si basa sull'idea che il successo genera altro successo,  il ricco diventa più ricco, il povero più povero, creando un divario sempre maggiore tra chi ha e chi non ha.

In sociologia l'effetto San Matteo è un processo per cui, in certe situazioni, le nuove risorse che si rendono disponibili vengono ripartite fra i partecipanti in proporzione a quanto hanno già. In inglese questo viene espresso con la frase "the rich get richer and the poor get poorer" cioè: "i ricchi si arricchiscono sempre più, i poveri si impoveriscono sempre più".

Il divario si riferisce alla disparità nella distribuzione del reddito e della ricchezza tra le persone all'interno di una società. Questo fenomeno,  evidente in ogni epoca, crea problemi per la stabilità sociale e l'uguaglianza delle opportunità.

Le cause del divario sono complesse e dipendono da molteplici fattori, tra cui la crescita economica ineguale, le politiche sociali inadeguate e gli svantaggi sociali ereditati.

La crescita economica ineguale è una delle cause più importanti del divario tra ricchi e poveri. Quando solo alcune parti della società beneficiano della crescita economica, questo può portare a un aumento delle disuguaglianze. Ad esempio, se le ricchezze sono concentrate nelle mani di pochi individui o aziende, questo può limitare le opportunità per le classi sociali più povere della società. Inoltre, può aumentare la criminalità e la tensione sociale.

Lo statunitense Cass Robert Sunstein, docente di diritto nell'Harvard Law School, nel suo libro titolato: "Come diventare famosi. La scienza segreta del successo", si chiede se l'effetto San Matteo sia sufficiente per spiegare il successo di un individuo: tale teoria  funziona solo a posteriori, quando una persona è già affermata.  Ma all'inizio ? Nei casi dei pochi privilegiati cosa ha innescato la valanga che mentre scende a valle aumenta di volume ?

L'autore analizza le informazioni che raccontano il successo di artisti, letterati o studiosi. Gli inneschi sono diversi, casuali, imprevedibili.

A Venezia il recente matrimonio-spettacolo tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez fa capire che nella vita tutto dipende da quanto si guadagna.

Tale "connubio", finto o vero che sia, quanto durerà ? Un anno, due...

Il_Dubbio

Io lascerei fuori discorsi di tipo religiosi, quindi metterei in un angolo quel che dice Matteo nel vangelo. 

Ogni singolo individuo ha la sua storia. Nasce con dei talenti probabilmente, ma questi potrebbero essere messi in luce qualora ci fossero i presupposti. 
Per cui è possibile che alcuni meno talentuosi siano arrivati alla prosperità, e alcuni, con molti piu talenti, siano rimasti indietro. Non è possibile però fare una classifica di valore. Ne tanto meno è possibile dare la colpa a chi ad esempio non ha sfruttato quei talenti. 

Le classifiche però ci sono, sono quelli che guadagnano di piu, chi è piu famoso, 
e anche di quelli che ce l'hanno piu lungo  :D

Poi ci sono quelli che sfruttano il proprio talento fregando il prossimo. 

Il divario alla fine stabilisce chi ha piu potere. Anche le delinquenze, le mafie hanno potere. Il problema è come fare per togliere il potere a chi lo utilizza solo per il proprio tornaconto. 


anthonyi

Il riferimento delle parole di Matteo é a una ricchezza spirituale non materiale. 
Per questo il riferimento a certi paradossi della società, fondato su una interpretazione materialistica, non ha molto senso.
Nessuno può portare le sue ricchezze materiali oltre la barriera della morte, ma le ricchezze spirituali può portarle. Le parole di Matteo dicono semplicemente che queste ricchezze, se adeguate, verranno ulteriormente integrate da Dio. 

doxa

Il versetto che ho scritto nel mio precedente post è tratto dalla "parabola dei talenti" (Mt 25, 14 – 30). Per farlo comprendere meglio scrivo l'intero testo (anche se non è questa la sezione confacente). Il problerma è socio-economico.

"Un uomo partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.

Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque.

Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.

Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.

Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: 'Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque'. 'Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone'.

Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: 'Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due'. 'Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone'.

Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: 'Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo'. Il padrone gli rispose: 'Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".

(vedi anche il Vangelo di Luca 19, 12 – 27);

il talento equivaleva a 6 mila denari). 

Jacopus

Una parabola interessante, che si presta a molte interpretazioni, come tutte le storie interessanti (Antigone, il nome della rosa). Da un punto di vista neuro scientifico, i primi due servi hanno attivato quello che Panksepp chiama "sistema della ricerca", un sistema emotivo di base, che ad esempio ci ha spinto a colonizzare luoghi sperduti e malsani (a differenza di tutti gli altri animali che se ne stanno dove vivono bene). I due servi meritevoli, spinti dal sistema della ricerca, si sono ingegnati per creare ricchezza. Se la divinità avesse dato loro una ruota avrebbero fatto del loro meglio per utilizzarla. Da ciò si sviluppa l'ingombrante sistema culturale dell'uomo: dal sistema emotivo di base della ricerca. Ciò che punisce Dio, nel servo pigro è la mancata attivazione di questo sistema. Punizione coerente con la appartenenza della divinità al sistema culturale dell'uomo, in un'ottica immanente e di storia umana (Nb: si tratta di una interpretazione fatta in un caldo mattino di luglio).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Il_Dubbio

Io mi riferivo all'accostare l'effetto San Matteo, teorizzato dal sociologo, e quello che vuol dire San Matteo.

Sono due piani differenti. Come dice anthonyi, le questioni non sono paragonabili. Quindi o le dividiamo o non ne usciamo vivi  :D

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