Al riguardo, per prima cosa, è bene precisare due punti, che mi sembra vengano un po' trascurati dai "mass-media", e, soprattutto, da alcuni politici.1)La "tassa sulle successioni", in realtà, non esiste, poichè, si tratta di un'"imposta" (indiretta), e non di una "tassa"; sono due cose un po' diverse.2)Ad ogni modo, per la precisione, non esiste neanche un'"imposta sulle successioni", bensì, più esattamente, un "'imposta sulle successioni e donazioni"; la qual cosa ha pure un suo preciso significato.***Ed infatti, sostenere demagogicamente, come fanno alcuni, che si tratta di una "tassa sui morti", costituisce una deformazione della realtà; e, questo, al fraudolento scopo di suscitare la sciocca '"indignazione" dei gonzi che li stanno "bovinamente" a sentire.Non a caso "Italia", etimologicamente, significa il "Paese dei Vitelli"; e, come è noto, il "vitello" è il bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, non ancora adeguatamente sviluppato nè fisicamente nè, soprattutto, mentalmente.***In realtà, il becero "slogan", per il quale la "tassa sulle successioni" equivarrebbe a "mettere le mani in tasca ai morti", è assolutamente falso!Ed infatti, ai sensi e per gli effetti dell'art.5 del Testo unico del 31/10/1990 n. 346 (e successivi aggiornamenti), i "soggetti passivi" dell'"imposta" sono:- i donatari per le donazioni;- i beneficiari per le altre liberalita' tra vivi;- gli eredi e i legatari per le successioni.***Cioè, si tratta semplicemente di operare un prelievo tributario in capo a quei "vivi", i quali, per loro fortuna, si trovano ad aver gratuitamente ricevuto, "inter vivos" o "mortis causa", dei "patrimoni milionarii" senza avere minimamente contribuito:- nè alla loro formazione;- nè a pagare le imposte dovute al momento della loro formazione (sempre che siano state pagate).***Ripeto che tale imposta, sia in passato, sia nella proposta di Letta, non riguarda affatto "tutte le successioni", bensì soltanto le successioni di "patrimoni (ultra)milionarii"; ed infatti, in base alla proposta di Letta, il 99% degli italiani, in sede successoria, continuerebbe a non pagare "niente" o molto poco (cioè, solo le imposte ipotecarie e catastali, nel caso di successione o donazione immobiliare).***Per cui mi ha molto stupito quanto dichiarato da Draghi, e, cioè, che: "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!".Questa è la terza "oggettiva" castroneria che gli ho sentito dire da quando è al governo; ma è senz'altro la più grossa di tutte!***Ed infatti:1)Innanzitutto, Draghi avrebbe dovuto dire: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi".Come se ancora non bastassero loro quelli che già hanno!2)Se, poi, avesse voluto essere ancora più preciso, avrebbe dovuto specificare: "Questo non è il momento di prendere i soldi all'1% dei cittadini più ricchi, bensì di negarlo al 99% degli altri!".***Ed infatti, Draghi, come un "Robin Hood al contrario", affetto da una grave forma di "disturbo bipolare", non ha tenuto minimamente conto del fatto che la proposta di Letta:- non intendeva affatto "prendere i soldi" ai cittadini italiani nella loro generalità;- intendeva soltanto "prendere (un po') di soldi" all'1% dei cittadini più ricchi (eredi), per "dare (un po') di soldi" al 99% degli altri.***O meglio, per la precisione, l'ulteriore prelievo su chi "riceve", senza alcuno sforzo o fatica, donazioni e successioni "(ultra)milionarie", secondo la proposta di Letta, sarebbe dovuto essere destinato a procurare un sostegno economico ai diciottenni in precarie situazioni finanziarie; per cui, diversamente da quanto dichiarato da Draghi, si sarebbe trattato principalmente di "dare", e non di "prendere".***A parte la "molto discutibile" affermazione di Draghi, trovo alquanto "sconcertante" che la sola idea avanzata da Letta di aumentare di "un po'", in maniera progressiva, la tassa di successione per i patrimoni che superano il milione di euro, (solo sopra i 5 milioni scatterebbe infatti l'aliquota massima), abbia scatenato tanto clamore e opposizione; ed infatti, va bene essere stupidi e/o in malafede, ma a tutto dovrebbe esserci un limite.Salvo che in Italia, ovviamente! :(
***Tutto ciò, infatti, mi fa profondamente VERGOGNARE di essere italiano. :-[
Guardando il grafico di "quanto" e "come" vengano tassati i patrimoni ereditari negli altri principali Paesi europei, e di "quanto" e "come" nel nostro Paese, secondo me, qualunque italiano che sia dotato di un minimo "senso del pudore" (per non parlare del semplice "buon senso"), dovrebbe essere colto da profondo IMBARAZZO.https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e3/e2/b3/ME13E09D_t.jpg*** ???
***
Ciao eutidemo, nei confronti internazionali fatti, poi, nessuno ha citato gli stati uniti dove le tasse di successione sono così alte che i ricconi trasferiscono i loro patrimoni in fondazioni sociali che sono esenti da tale tassazione.
D'altronde sono cose ormai acclarato, nel nostro paese il principio fondamentale è la tutela dello status quo, delle posizioni di rendita, con tutti i danni economici che questo comporta in termini di maggiore tassazione di imprese e lavoro.
Io comunque non ce l'ho con Draghi per quello che ha detto, non ho dubbi che lui comprenda l'opportunità di una tassazione sull'eredita, magari in sostituzione con altre tasse più dannose economicamente, ma in questo momento, caratterizzato comunque ancora dal vento populista, è da forze politiche di destra che appoggiano il governo, parlare di aumento di qualsiasi tassa politicamente non conviene.
Io piuttosto rifletterei sull'ingenuita di Letta, che intanto proponeva un uso per questi denari assai poco utile a risolvere i grandi problemi del nostro Paese, e si è posto in una posizione di forte solitudine, anche all'interno del partito.
Condivido Eutidemo, ma il problema ormai non è più risolvibile, poiché le stesse classi che potrebbero avere un vantaggio da una qualsivoglia ristrutturazione fiscale, considerano il fisco "negativo" a priori. È stato un capolavoro di imprinting culturale durato 40 anni e che è stato magistralmente riassunto nel film coreano "parasite". Il fisco è una strada per condividere, per creare beni collettivi, ma oggi l'individualismo ha raggiunto livelli sbalorditivi e al fisco è rimasto addosso una identità solo negativa, al punto che non se comprende più bene neppure la funzione.
Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
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Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
Caro Eutidemo, condivido il tuo pensiero perchè il discorso fatto da Letta non era così peregrino come, invece, è stato etichettato dallo stesso Draghi. Eccepisco, però, quando affermi "Cioè, si tratta semplicemente di operare un prelievo tributario in capo a quei "vivi", i quali, per loro fortuna, si trovano ad aver gratuitamente ricevuto, "inter vivos" o "mortis causa", dei "patrimoni milionarii" senza avere minimamente contribuito:
- nè alla loro formazione;
- nè a pagare le imposte dovute al momento della loro formazione (sempre che siano state pagate).", perchè se mio padre e mia madre hanno fatto un mutuo per acquistare la casa che mi hanno lasciato in eredità e ne hanno pagato le relative tasse, io, come figlio da loro mantenuto, ho indirettamente subito le conseguenze di quella spesa, come maggiori risparmi ai quali l'intero nucleo familiare è stato costretto. La proposta di Letta non è affatto una sciocchezza, ma le tasse sulle successioni o donazioni sono, a mio avviso, fondamentalmente inique. A presto.
Ciao Anthony. :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno la "scusante" di Draghi per quello che ha stupidamente detto.
Ciò che hai scritto su Letta, invece, almeno secondo me, è in buona parte condivisibile.
***
Ed infatti:
a)
Comprendo perfettamente che, dato che Salvini e Berlusconi "lo tengono per gli attributi", Draghi non possa al momento fare una cosa così ovvia e indispensabile come rivedere l'imposta sulle successioni e sulle donazioni; d'altronde, per lo stesso motivo, ha anche dovuto concedere loro l'infame primo "condono gratuito" della storia.
b)
Non comprendo affatto, però, visto che di solito è così saggiamente "taciturno", per quale motivo, questa volta, abbia dovuto aprire bocca per dire una simile scemenza.
***
Quanto a Letta, invece, venendo a Roma dal suo esilio parigino, come giustamente osservi tu, forse non si è reso conto di essere tornato in un'Italia regredita al Pleistocene; la quale, ormai, è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis".
Per tale motivo, come giustamente osservi tu, si è posto in una posizione di forte solitudine, anche all'interno del suo partito; il quale risente ancora troppo del "renzismo".
***
Se si sia messo in una posizione di solitudine anche nel Paese, invece, lo vedremo alle prossime elezioni.
***
Un saluto! :)
***
Ciao Jacopus. :)
Condivido parola per parola tutto quello che hai scritto.
Ormai, in un'Italia regredita al Pleistocene, la quale, ormai, è stata in buona parte ripopolata dall' "Homo Neanderthalensis", fa scandalo persino una proposta così ragionevole e di buon senso come quella di Letta.
Ci vorrà un po' di tempo prima che nella nostra Penisola torni ad evolversi una specie "sapiens"; o, almeno, un poco meno "insipiens"!
Un saluto! :)
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
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Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
E' molto probabile! :)
Ciao Sapa. :)
Condivido perfettamente le tue considerazioni.
Ed infatti, se tuo padre e tua madre hanno fatto un mutuo per acquistare la casa, che, poi, ti hanno lasciato in eredità e ne hanno pagato le relative tasse, tu, come figlio da loro mantenuto, hai indirettamente subito le conseguenze di quella spesa, come maggiori risparmi ai quali l'intero nucleo familiare è stato costretto; ma nè io nè Letta abbiamo mai messo in dubbio questo, trattandosi di considerazioni assolutamente "ovvie" e, quindi, del tutto condivisibili.
Nella tua ipotesi, infatti, tu non pagheresti neanche un euro di imposta successoria, nè ora, nè mai; anche se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Ed infatti, devi tenere conto di due circostanze:
a)
Il valore degli immobili da tassare in sede successoria, non è quello "commerciale", bensì quello "molto" più esiguo calcolato "catastalmente"; quello, cioè, che si ottiene applicando alla rendita catastale rivalutata del 5% il moltiplicatore previsto per ciascuna determinata categoria catastale.
b)
In tutte le legislazioni in materia successoria, quali la nostra e quella proposta da Letta (almeno nella bozza che ho visto io), è sempre prevista una "franchigia" (art. 2, commi 48 e 49-bis, del d.l. n. 262/2006) per evitare quello che temi tu, e, cioè:
- nei trasferimenti a favore del coniuge e dei parenti in linea retta, fino all'importo (catastale), per ciascun beneficiario, di 1.000.000 di euro non si paga alcuna imposta di successione o donazione;
- nei trasferimenti a favore dei fratelli e delle sorelle fino all'importo, per ciascun beneficiario, di 100.000 euro;
- nei trasferimenti a favore di persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fino all'importo di 1.500.000 euro.
***
Pertanto, salvo che tuo padre e tua madre abbiano fatto un mutuo per acquistare la Reggia di Caserta, stai tranquillo che non pagherai mai neanche un euro di imposta di successione; nè ora, nè se venisse approvata la proposta di Letta.
***
Un saluto! :)
***
L'aumento della tassa sulle successioni è moralmente più che giusta se attuata su patrimoni di elevato valore pecuniario , ma se questa è una proposta isolata dal contesto di una ristrutturazione fiscale, e noi andremo ,come nel sistema bancario, verso un' armonizzazione della sistema fiscale europeo e Draghi lo ha espresso e i politicanti lo sanno e non fingano di non saperlo , o è prematuro in assenza di una riforma fiscale che la comprenda, o è puro slogan politico fuori dal contesto della prassi. Quindi si lavori per una riforma fiscale complessiva e non si facciano campagne pubblicitarie elettorali, semmai la proposta la si cerchi di inserire organicamente all'interno della riforma e non la si esterni come pubblicità politica per prendersi voti dai giovani, in questo caso.
Nel recovery found non ci sono solo elargizioni di denaro, e questo denaro deve avere una serie di controlli in divenire, deve essere accompagnata da riforme impegnative, come giustizia, fisco, lavoro pubblico con la digitalizzazione. Dal mio punto di vista potrei dire: era ora.
Ma il problema sorge quando penso alla classe attuale politica che dovrebbe essere la parte attiva di analisi di elaborazione, proposte e operatività di aspetti così vitali. Draghi per questo ha voluto "tecnici" competenti in materia , ma è il potere politico che consente a Draghi di stare al governo...........staremo a vedere, sapendo comunque che è l'Europa che decide le danze.
Sorprendente che tra i politicanti europei, Letta incluso, nessuno si sia impegnato seriamente a prendere i soldi dove ce ne sono a valanga: nelle multinazionali con elusioni fiscali multimiliardarie grazie ai paradisi fiscali, pure europei. Almeno tassarle sui profitti realizzati in Europa. Ma questo significherebbe affossare il motivo stesso di esistenza dell'UE.
I soldi ai ricchi non si prendono, quello dei ricchi è un bicchiere di champagne che quando si riempe comincia a gocciolare ai piani di sotto dove i poveracci stanno con la bocca all'insù, se continuate a voler mettere la cannuccia nel bicchiere dei ricchi quelli di sotto non avranno mai niente.
SuperMario ha sempre ragione. Se le elezioni sono vicine, i popollisti sono alle porte, se sono lontane, hanno preso troppi voti, se sono al governo poi non ci saranno, se non sono al governo sono di fuori, come DiBattista.. che paura! La colpa è sempre di popollisti.
Se per qualsiasi motivo, fossero i populisti alle porte o Annibale sulle alpi, si volessero prendere i soldi ai ricchi "persone fisiche", bisogna ridarli ai ricchi "persone giuridiche", possibilmente passando dalle banche che ci faranno la cresta e terranno fuori i poveracci dall'accesso al credito.
Giovani e poveracci sono sinonimi lessicali, non è che cambi la lingua con un imposta di successione, se uno si è laureato in ingegneria acustica dei borborigmi o fascion designer specializzato in masterchef, non è che se gli dai un centone trova lavoro, si gira una canna come ha fatto con quelli di Renzi, emigra in Australia a raccogliere pomodori che è molto più dandy che farlo in Puglia.
Poi i soldi "bisogna darli".. due settimane di tira e molla con le forze politiche in coro per rinnovare la misura che ha rilanciato l'edilizia in Italia senza aggiungere un metrocubo (al nord non c'è un ponteggio a noleggio fino a gennaio). Se per rinnovare una misura del genere, che rientra a pieno diritto nel solco del recovery che quando Ursula la legge è come gli avessi dato un babà, fai tante storie forse si forse no, poi anzichè farla diventare strutturale ci aggiungi un anno di proroga striminzito come ti avessero proposto una serata in motel, dove li dai sti soldi? Dalle fontane?
Eh no! Alle banche! Non vi preoccupate, poi sgocciolano, sgrondano, zampillano.. basta stare con la bocca aperta all'insù.. magari piove, governo ladro.
Ciao Paul11 :)
Il tuo ragionamento è perfettamente condivisibile, in quanto la riforma dei vari "comparti" fiscali, non può essere fatta "a mozzichi e bocconi", bensì dovrebbe essere operata nel contesto di una ristrutturazione combinata; ed infatti, ciascun meccanismo impositivo comporta il bilanciamento di determinati fattori e componenti, per cui, intervenendo soltanto su uno di essi, si rischia di alterarne l'equilibrio.***Questo, però, vale per i singoli "comparti fiscali" (ciascuno dei quali comprendenti vari tipi e principi di tassazione, tra di loro collegati), ma non per l'intera area tributaria nel suo complesso; ed infatti ciascun "comparto" ha una sua logica interna, che va rispettata, ma che non ha diretto collegamento con le altre.Ad esempio, non c'è dubbio alcuno che il "football", il "tennis", il "basket", il "salto in alto", il "tiro al piattello" ecc., siano tutte riconosciute dal CONI come discipline sportive; ma sarebbe ridicolo sostenere che, ad esempio, non sia possibile riformare le regole del "tiro al piattello", se non rivedendo quelle del "football", e viceversa.Ovvero, che, per riformare le regole del "tiro al piattello", sia necessario intervenire su tutte le discipline sportive nel loro complesso.***In ambito tributario è esattamente la stessa cosa; tanto è vero che le precedenti riforme fiscali, sono sempre state tutte fatte per singoli grandi "comparti", e, in genere, in epoche diverse.Così, ad esempio, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte dirette", ha dato luogo, appunto, ad un "Testo Unico"; il quale riguardava i vari generi di tassazione dei diversi tipi di reddito soggetti a tale tipo di imposizione, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 22/12/1986 d.p.r. 917).Allo stesso modo, l'ultima riforma tributaria del "comparto delle imposte sulle successioni e sulle donazioni", ha dato luogo, appunto, anch'esso, ad un autonomo "Testo Unico"; il quale riguardava le varie modalità di imposizione successoria e donatoria, coordinandoli secondo un ottica unitaria (Testo unico del 31/10/1990 d.p.r n. 346).Ma, tra i due Testi Unici, non sussiste (nè può sussistere) coordinamento alcuno, contenuto in un "Testo Unicissimo"; così come non potrebbe sussistere tra le regole del "football", e quelle del "tiro al piattello". ;D
***Pertanto, una riforma delle regole che disciplinano imposte sulle successioni e sulle donazioni, così come quella proposta da Letta, non comporta minimamente che sia necessario rimettere contestualmente mano a tutto il sistema fiscale nel suo complesso; questa è soltanto una colossale "balla propagandistica" in malafede, propugnata sofisticamente, da coloro che, godendo di smisurati patrimoni, vorrebbero evitare un sia pur minimo incremento della loro tassazione in sede ereditaria. >:(
***Quanto all'armonizzazione della sistema fiscale europeo, un piccolo aumento della tassazione successoria costituirebbe, già di per sè, un piccolo passo in tale direzione; vista l'abissale e vergognoso divario attualmente esistente tra l'Italia e il resto dei Paesi Civili (non solo europei)https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e3/e2/b3/ME13E09D_t.jpg ***E' meglio cominciare con l'accendere un fiammifero, piuttosto che restare nel buio più completo della più bieca sperequazione tributaria che si sia mai vista in Italia.***Un saluto :)
***
Per Ipazia e Inverno. :)
Sono perfettamente d'accordo con voi sul fatto che un piccolo aumento dell'imposizione sugli assi ereditari ultramilionari, da solo, non risolverebbe "minimamente" il problema della profonda "iniquità tributaria" che affligge l'Italia (e non solo lei); e, ancor meno, risolverebbe il più vasto problema dell'"ingiustizia" che regna sovrana nel mondo, sotto i più diversi aspetti (non solo tributari).
Però, secondo me, rinunciare a battersi in una piccola battaglia, giustificandosi con il fatto che, anche vincendo quella, si sarebbe comunque bel lontani dal vincere la guerra, è un gravissimo errore; così, infatti, si fa il gioco dei ricchi e dei potenti, nelle varie "forme" in cui essi ci si presentano di volta in volta.
Se ti lasci sputare in faccia, poi non puoi lamentarti del fatto che si sentano in diritto di prenderti pure a calci nel sedere!
***
Un saluto! :)
***
Io credo che la questione stia in questi termini: sia Letta che Salvini stanno facendo propaganda, uno con la questione della tassazione sulle successioni, l'altro con la questione della riforma della giustizia. Draghi, in mezzo a questi 2 fuochi, ha probabilmente ammonito entrambi, dicendo loro che è prematuro e improprio parlare delle 2 questioni come si sta facendo, perchè sia la riforma della giustizia, che quella del fisco sono parte integrante del pacchetto di riforme che l'Europa ci chiede per cominciare e continuare ad erogare i fondi del recovery. Le 2 riforme dovranno essere fatte in modo esauriente, parlarne oggi in questi termini ha solo effetti provocatori e divisivi.
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
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Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
Buona domenica a tutti. Giusto, aggiungo un'altra considerazione. Ho sentito dire che Berlusconi e la dx terrebbero per gli attributi Draghi. Mi sa invece che Supermario (che non è Cipollini) tiene per le palline tutti, rigettando istanze che a lui non piacciono. A prescindere dalla bontà delle sue intenzioni, ho sentito parlare dell'ingenuità di Letta, ma forse Letta sapeva già che Draghi avrebbe rigettato la sua proposta, però a questo punto lo stesso Letta potrebbe rifiutare il rifiuto di Draghi e ritirare i ministri dal governo. Ma non può certamente farlo perché ha le palline e non le palline più grandi. In altre parole non saprebbe bene come muoversi (a pensar bene). In ogni caso, a me sembra che non sia il parlamento a legiferare, bensì il governo con i suoi decreti legislativi, lasciando il compito al parlamento di ratificarli. Ovvero, succederebbe il contrario di quel che dovrebbe succedere in una democrazia parlamentare. Nel frattempo che scrivevo Sapa ha aggiunto un post che sottoscrivo
Citazione di: daniele22 il 23 Maggio 2021, 09:53:07 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
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Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
Buona domenica a tutti. Giusto, aggiungo un'altra considerazione. Ho sentito dire che Berlusconi e la dx terrebbero per gli attributi Draghi. Mi sa invece che Supermario (che non è Cipollini) tiene per le palline tutti, rigettando istanze che a lui non piacciono. A prescindere dalla bontà delle sue intenzioni, ho sentito parlare dell'ingenuità di Letta, ma forse Letta sapeva già che Draghi avrebbe rigettato la sua proposta, però a questo punto lo stesso Letta potrebbe rifiutare il rifiuto di Draghi e ritirare i ministri dal governo. Ma non può certamente farlo perché ha le palline e non le palline più grandi. In altre parole non saprebbe bene come muoversi (a pensar bene). In ogni caso, a me sembra che non sia il parlamento a legiferare, bensì il governo con i suoi decreti legislativi, lasciando il compito al parlamento di ratificarli. Ovvero, succederebbe il contrario di quel che dovrebbe succedere in una democrazia parlamentare. Nel frattempo che scrivevo Sapa ha aggiunto un post che sottoscrivo
In effetti, Daniele, anch'io non condivido l'idea che Draghi sia tenuto per gli attributi. Draghi e un fine politico, come ha già dimostrato quando ha "governato" la Bce, ed è anche dotato della cultura operativa finanziaria sufficiente per sapere che spesso le parole sono più importanti dei fatti. Con le sue parole ha voluto coprire tutte le voci, populiste e di destra, che certamente si sarebbero alzate per sfruttare propagandisticam ente l'opportunità data dall'ingenuita di Letta.
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
***
Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
***
Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
***
P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.
NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.
Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 11:49:46 AM
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
***
Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
***
Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
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P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.
NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.
Giusto Eutidemo, allora mi associo a Paul11 nel suo post numero 9 in questo topic
Citazione di: anthonyi il 23 Maggio 2021, 11:26:41 AM
Citazione di: daniele22 il 23 Maggio 2021, 09:53:07 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2021, 08:59:12 AM
Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2021, 08:45:54 AM
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Molto meglio, in questo clima narcisistico diffuso far ricorso all'indebitamento, bambini e nuove generazioni di bambini non nati hanno il pregio di non votare.
In realtà, jacopus, i tempi non sono così lunghi. Il fantasma del debito tornerà a bussare alla nostra porta già dall'anno prossimo. Forse godremo di qualche rinvio in virtù del fatto che dobbiamo andare a elezioni e in Europa temono profondamente una riaffermazione delle forze populiste in italia, ma dopo le elezioni non avremo più alibi.
Buona domenica a tutti. Giusto, aggiungo un'altra considerazione. Ho sentito dire che Berlusconi e la dx terrebbero per gli attributi Draghi. Mi sa invece che Supermario (che non è Cipollini) tiene per le palline tutti, rigettando istanze che a lui non piacciono. A prescindere dalla bontà delle sue intenzioni, ho sentito parlare dell'ingenuità di Letta, ma forse Letta sapeva già che Draghi avrebbe rigettato la sua proposta, però a questo punto lo stesso Letta potrebbe rifiutare il rifiuto di Draghi e ritirare i ministri dal governo. Ma non può certamente farlo perché ha le palline e non le palline più grandi. In altre parole non saprebbe bene come muoversi (a pensar bene). In ogni caso, a me sembra che non sia il parlamento a legiferare, bensì il governo con i suoi decreti legislativi, lasciando il compito al parlamento di ratificarli. Ovvero, succederebbe il contrario di quel che dovrebbe succedere in una democrazia parlamentare. Nel frattempo che scrivevo Sapa ha aggiunto un post che sottoscrivo
In effetti, Daniele, anch'io non condivido l'idea che Draghi sia tenuto per gli attributi. Draghi e un fine politico, come ha già dimostrato quando ha "governato" la Bce, ed è anche dotato della cultura operativa finanziaria sufficiente per sapere che spesso le parole sono più importanti dei fatti. Con le sue parole ha voluto coprire tutte le voci, populiste e di destra, che certamente si sarebbero alzate per sfruttare propagandisticam ente l'opportunità data dall'ingenuita di Letta.
***
Con le sue parole Draghi, poichè lui non è nè un ignorante nè uno stupido, forse ha semplicemente cercato di fare leva sull'ignoranza e sulla stupidità di chi lo stava ad ascoltare; ed infatti, come mi sembra di aver inequivocabilmente dimostrato, la sua dichiarazione costituisce oggettivamente una colossale castroneria, buona solo a prendere per i fondelli dei "buoi immaturi", che, purtroppo, stanno ripopolando in massa il nostro Paese (per fare ancora riferimento all'etimologia del termine Italia).***
Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 11:49:46 AM
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
***
Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
***
Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
***
P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.
NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.
Ciao eutidemo, purtroppo su logos discutere di sesso degli angeli è la cosa più concreta che si possa fare. E' evidente infatti che la nostra opinione sulle cose serie non conta nulla per cui è meglio rassegnarsi all'idea di essere spettatori.
In politica comunque i momenti sono molto importanti, e in fondo, se tutti fossero d'accordo sulla cosa giusta, l'avrebbero già fatta.
Io comunque condivido la tua idea che un'imposta consistente sulle successioni sarebbe utile per il nostro paese e al netto di tutti gli effetti sarebbe anche di incentivo alla nostra economia.
Ma in Italia si sa, la razionalità economica non conta molto nelle scelte politiche, sia degli elettori, che degli eletti, e non è un caso che anche tu nel tuo discorso tiri fuori la categoria etica redistributiva, cosa non necessaria per sostenere l'imposta sulle successioni che è comunque preferibile ad altre forme di tassazione del reddito dei ricchi che generano maggiori effetti elusivi e danni al sistema economico.
Io non condivido, comunque, la logica da mercante con la quale tratti Draghi, un tecnico la cui competenza vale tranquillamente milioni di euro l'anno e che quindi se ha deciso di diventare Pdc lo ha fatto certamente per ragioni che vanno oltre il mero calcolo di convenienza economica.
PS in effetti condivido il tuo ultimo post, eutidemo. L'affermazione di Draghi ha un netto sapore populista, affianca ile ad equivalenti affermazioni fatte da di Maio e salvini, proprio per questo rappresenta l'arma migliore per catturare il consenso del potenziale pubblico dei populisti.
Ciao Anthony :)
Draghi non l'ho mai personalmente conosciuto, se non, estemporaneamente, in quanto lui studiava in un ottimo liceo classico di gesuiti (il Massimo), che era a due passi, ed in competizione sportiva continua, con il liceo classico in cui andavo io (il Vivona), entrambi all'EUR; per cui di lui, per "conoscenza diretta", posso solo dire che era un ottimo giocatore di "basket".
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Per "conoscenza indiretta", invece, ritengo di poter dire ragionevolmente supporre che, sebbene indubbiamente buona parte del suo successo sia stato dovuto alle sue eccellenti capacità personali, forse non sarebbe arrivato lì dove è arrivato, se non fosse stato supportato "anche" da eccellenti "agganci" familiari, politici e sociali nella "Roma che conta!"
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La storia ci insegna che non sempre è così; però, nella maggior parte dei casi, è così che succede!
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Con questo voglio dire che, senza per questo abolire il diritto ereditario, nè tassarlo in modo soverchio e punitivo, tuttavia, così come accade in tutti i Paesi "civili" del mondo, nei quali la "scala sociale" è molto più efficiente della nostra, sarebbe senz'altro "estremamente" opportuno che almeno una "piccola" quota dei "patrimoni ultramilionari" venisse ridistribuita anche ai giovani dei ceti meno abbienti; il che, ovviamente, non sarà mai sufficiente a "pareggiare"davvero le linee di partenza, ma, almeno, ridurrebbe un poco l'enorme "handycap" di partenza che c'è oggi.
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Comunque sono d'accordo con te che Draghi è un tecnico il cui solo "nome" vale tranquillamente milioni di euro l'anno; e sono anche sicuro che, se ha deciso di diventare Pdc lo ha fatto certamente per ragioni che vanno oltre il mero calcolo della sua "personale" convenienza (quantomeno quella meramente "economica").
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Un saluto :)
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Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 05:58:24 AM
Per Ipazia e Inverno. :)
Io sono stato molto sarcastico, non so se si è capito perchè gli stessi discorsi qualcuno li fa con la faccia seria, ma vorrei precisare.. lo scoramento ormai ha superato la soglia critica, non resta che prenderla con amaro umorismo.
Citazione di: Eutidemo il 23 Maggio 2021, 11:49:46 AM
I vostri "retroscenismi" politici sul perchè c'è chi fa una proposta e chi ne fa un'altra (e sul perchè c'è chi si oppone a tutte due), possono essere più o meno fondati e condivisibili; ma non era questo il tema che costituiva l'oggetto del mio TOPIC.
L'oggetto del mio TOPIC era se vi sembrasse o meno giusto rettificare un "obbrobrio" fiscale, unico in tutto il mondo civile, per il quale i patrimoni "ultramilionari" italiani scontano un'imposta di successione da far ridere (o meglio, piangere) i polli!
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Disquisire se il momento e il contesto "giusto" fosse questo o meno, peraltro, mi rammenta molto il famoso apologo di Bertoldo, il quale si riservava di poter scegliere l'albero giusto in cui essere impiccato; figuriamoci, allora, se gli ultramilionari italiani, alcuni dei quali nell'attuale governo, potevano, ritenere che il momento e il contesto "giusto" potesse essere questo...ovvero qualsiasi altro (vedi nota)!
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Se poi vogliamo continuare a girarci i pollici, a far finta di niente, e a disquisire sul sesso degli angeli, possiamo anche farlo; ma, almeno per come la vedo io, Il "momento" e il "contesto" per fare una cosa giusta, è SEMPRE e IN OGNI CASO!
Punto!
;)
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P.S.
Se venisse accolta la proposta di Letta, anche il mio patrimonio ereditario, quando morirò, verrebbe a subire un prelievo superiore a quello (irrisorio) attualmente previsto; ma la cosa, sebbene sgradevole, mi sembrerebbe indubbiamente giusta.
NOTA
Come è noto, il patrimonio di Berlusconi, il quale nel 2001, con la legge n. 383/2001, abolì l'imposta di successione, ammonta attualmente a circa 8,2 miliardi USD; la cui lista dettagliata riempirebbe un elenco telefonico.
Quanto a Draghi, dispone di un patrimonio di gran lunga inferiore a quello di Berluscon De Berlusconi, ma che verrebbe comunque notevolmente "inciso" dalla proposta di Letta; ed infatti, Draghi è proprietario di 10 fabbricati, tutti di pregio, di cui uno anche in a Londra (parte in comproprietà), oltre a sei terreni e ad una partecipazione nella società "Serena".
In questo secondo caso (a differenza del primo), non sono affatto sicuro che la ritrosia di Draghi ad accettare la proposta di Letta sia dovuta esclusivamente a considerazioni di carattere personale; anzi, considerata la persona, ne dubito, però non c'è dubbio che personalmente gli convenga assai opporsi.
Quanto a Salvini, invece, non mi risulta che abbia un patrimonio tale da poter essere inciso dalla proposta di Letta; per cui, nel suo caso, l'opposizione a tale progetto, è l'unica che mi sembra determinata esclusivamente da ragioni strettamente politiche.
Ciao Eutidemo, ti si è pur risposto e direi in modo unanime. Se si è andati off topic, è per cercare una spiegazione a quella che tu hai definito "la castroneria di Draghi" e che, a mio avviso, castroneria non è. Draghi è alla guida di un governo improbabile e sostenuto da una maggioranza impossibile e figlia di un momento storico che si spera unico e irripetibile. Non ho mai sbavato per Super Mario e per i governi di unità nazionale, anche se rispetto ai Conte 1 e 2 penso non ci sia gara, ma se ai populismi di destra si risponde con i populismi di sinistra, il risultato è quello di finire nel fosso. Come dicevo, è questione di tempi più o meno giusti. La richiesta di Letta sulla tassazione delle successioni/donazioni è a mio avviso giusta, come quella di Salvini/destra di una riforma significativa della giustizia, ma ritengo che sollevare questi temi in un momento come questo, quando le riforme del fisco e della giustizia sono ancora da imbastire e andranno varate senza se e senza ma, sia per lo più propaganda.
Ciao Sapa.
Hai perfettamente ragione! :)
Ed infatti, pur avendo voi scritto cose che io in gran parte condivido, tuttavia anche a me -come a te-, sembra che siate andati quasi tutti unanimemente "off topic".
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L'oggetto del mio "topic", invero, non riguardava affatto le "ragioni politiche" per le quali Draghi ha "rinviato al mittente" la proposta di Letta; così come ha fatto per quella della destra per una riforma della giustizia ecc. ecc.
Ed infatti è di tutta evidenza:
- come sia impossibile per Draghi affrontare temi così divisivi avendo a disposizione un governo di così larga e disomogenea composizione;
- come, tuttavia, le diverse forze politiche che la compongono, pur essendo anch'esse ben consapevoli che Draghi dovrà respingerle, presentino in ogni caso le loro "proposte di bandiera" (più o meno giuste e sacrosante), a fini meramente propagandistici.
Si tratta di un "gioco delle parti" talmente chiaro, che non era certo necessario spiegarmelo; ciò, in quanto penso che tutti quanti siamo perfettamente in grado di rendercene conto da soli.
***
L'oggetto del mio "topic", invece, se mi consentite il "calembour", riguardava la sconcertante "topica" di Draghi, il quale:
- invece di "glissare" elegantemente sul punto, dichiarando ad esempio: "La proposta di Letta è interessante e degna di attenta considerazione; tuttavia, considerando che non è poi di così pressante urgenza, non ritengo che sia questo il momento più opportuno per affrontarla concretamente!"
- ha invece stoltamente dichiarato: "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!"
:D :D :D
***
Al riguardo, in verità, io sono stato forse eccessivamente cortese nel definire quella di Draghi una "castroneria"; mentre, invece, avrei dovuto usare un altro termine (il quale anch'esso comincia con una "c" e finisce con una "a").
E, ciò, per i motivi che che ho analiticamente esposto, e nel merito dei quali nessuno di voi è effettivamente entrato; a parte te, con il tuo acuto (ma errato) ragionamento circa il mutuo della casa comprata dai genitori, nel tuo post del 22 Maggio 2021, 10:50:47, al quale ho replicato nel mio post del 22 Maggio 2021, 11:53:36 am).
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A dire il vero, avendolo sentito parlare anni fa ad un convegno, ero già perfettamente al corrente del fatto che Draghi, espertissimo in altri campi (nei quali io sono assolutamente incompetente), di materia tributaria, invece ne capisce davvero "pochissimo"; nè è da fargliene una colpa, perchè non se n'è mai occupato in modo particolare.
Semmai mi ha sfavorevolmente colpito che abbia nominato ministro dell'economia Daniele Franco; il quale è anche lui un bravissimo banchiere ed un competentissimo economista, ma, di materia tributaria, ne capisce ancor meno di Draghi.
Il che è davvero preoccupante!
:'(
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A questo punto, forse, è davvero meglio che la riforma fiscale venga rinviata ad un futuro governo, in cui siano presenti personaggi i quali, siano essi di destra (come Tremonti) ovvero di sinistra (come Guarnieri), di materia tributaria ne capiscano qualcosina di più.
***
Tuttavia, nonostante la scusabile "nescienza" di Draghi in materia tributaria, mi ha comunque sorpreso che abbia potuto dire una "scemenza" come quella che ha detto; poteva benissimo "glissare" con un elegante "fin de non recevoir" un tantino più plausibile e meno ridicolo.
***
Non voglio adesso rielencare tutto quello che ho già scritto al riguardo, però, senza necessità di particolari analisi ed argomentazioni (alle quali ti rinvio), anche il mio barbiere è in grado di capire che l'affermazione "Questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli!", è come un cade che si morde la coda; ed infatti, per poterli "dare", i soldi, prima, da qualche parte bisogna pure "prenderli", visto che il "campo dei miracoli" esiste solo nella fantasia di Collodi!
E a chi "prenderli", se non ai cittadini ricchi, per "darli" a quelli poveri?
Ma forse Draghi pensa ai soldi del "recovery fund", come se si trattasse di soldi che piovono dal cielo; senza considerare, però, che, in quel caso, la generazione futura dovrà pure restituirli.
Quelli derivanti da un aumento dell'imposta di successione per i cittadini italiani ULTRAMILIONARI, invece, non dovrebbero mai essere restituiti a nessuno!
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Un saluto! :)
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QUALCHE ULTERIORE OPPORTUNA PRECISAZIONE UN PO' PIU' TECNICADopo aver ascoltato le "balle" propalate in TV da alcuni mistificatori di professione, per spaventare fraudolentemente gli ascoltatori, facendo loro credere che la proposta di Letta verrà ad incidere sull'eredità della loro prima casa e della loro casa al mare (o anche due o tre), ho ritenuto necessario accennare brevemente, per sommi capi, a come "realmente" funziona l'imposta di successione, sia ora, sia in base alla proposta di Letta. La realtà è che non la paga quasi nessuno oggi; nè la pagherà domani se venisse approvata la proposta di Letta.***Ed infatti:1)A differenza di quanto proclamato da un giornalista della "Verità", nel dibattito di "8 e mezzo" di due giorni fa, non è affatto vero che si fa presto a superare la franchigia di esenzione, perchè il "valore venale in comune commercio" degli immobili lo supera con facilità.E' un inganno!Ed infatti, non viene assoggettato a tassazione il "valore venale in comune commercio" degli immobili (a parte il solo caso delle aree edificabili), bensì quello, notevolmente più esiguo, determinato catastalmente; il quale si calcola rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicandola per i cosiddetti moltiplicatori catastali, i quali possono variare a seconda della categoria catastale a cui appartiene il fabbricato (vedi NOTA).Ad esempio, a marzo, due miei amici e la loro madre hanno ereditato un appartamento acquistato due anni fa per circa 1.200.000 euro; il quale, sia ai fini dell'imposta di registro al momento dell'acquisto, sia ai fini dell'imposta di successione al momento del decesso del padre, è stato ipocatastalmente tassato su un valore catastale di circa 700.000 euro.Però la differenza varia a seconda della città e di altre circostanze.2)Inoltre, la legge prevede, per il coniuge e i parenti in linea retta, una franchigia di 1.000.000 di euro; il che significa che se il valore del patrimonio che il singolo erede sta dichiarando in successione è inferiore ad 1.000.000 di euro (determinato catastalmente in caso di immobili) costui non paga neanche l' imposta minima del 4%.Ho notato che anche a tale riguardo molti mistificatori televisivi di professione, cercano di cambiare le carte in tavola; ed infatti la franchigia di 1.000.000 non riguarda l'"asse ereditario", bensì "ogni singolo erede"; per cui non è affatto detto che anche se il patrimonio supera il milione di euro l' imposta vada sempre pagata. Tutto, infatti, dipende dal numero degli eredi!Ad esempio, supponiamo che l' asse ereditario complessivo sia di 3.000.000 di euro (sebbene, catastalmente, sia davvero arduo raggiungere tali cifre) e gli eredi siano il coniuge e due figli, cioè la "famiglia standard" italiana; ebbene, in tal caso, sui 3.000.000 di euro non ci sarò da pagare niente, nè ora, nè mai (neanche con la proposta di Letta).3)L'art. 69, comma 3 della legge 21 novembre 2000, n. 342 prevede espressamente che, in caso di acquisto per successione o donazione il cd. "beneficio prima casa" va per estensione in favore dei coeredi; ciò significa che anche se i requisiti per l'agevolazione prima casa sussistono solo in capo ad uno dei coeredi, il quale è il "beneficiario diretto", il beneficio viene tuttavia goduto "per estensione" anche dagli altri coeredi i quali possono anche non avere i requisiti prima casa richiesti dalla legge e, quindi, non sono soggetti neanch'essi a prelievi ipocatastali (v. Circolare Agenzia delle Entrate 7 maggio 2001 n. 44/E).4)Infine, con la proposta di Letta, si manterrebbe la franchigia da un milione, e dunque chi eredita meno di quella cifra continuerà a non pagare niente; chi, invece, eredita tra uno e 5 milioni continuerà a pagare il 4 per cento, mentre chi eredita più di 5 milioni dovrà pagare un'imposta del 20 per cento...ma soltanto sulla parte "eccedente " i 5 milioni.E, badate bene, non con riferimento all'asse ereditario nel suo complesso, bensì solo sulla parte che spetta a ciascun erede!Per cui, almeno se ho ben capito, e se il testo che ho visionato è corretto, nel caso "standard" di moglie e due figli che ereditano un patrimonio di 15.300.000 euro, ciascuno pagherebbe il 20% implementato da Letta, solo su100.000 euro, perchè il resto rimarrebbe esattamente come prima.***Se è così, a mio parere, la percentuale di Italiani il cui patrimonio ereditario verrebbe "inciso" (peraltro in misura estremamente marginale), sarebbe perfino inferiore a quell'1% propagandato da Letta.Secondo me è troppo poco!Ed infatti il nostro sistema impositivo, in sede successoria, è ASSURDAMENTE inferiore a quello di tutti gli altri Paesi civili; per cui qualunque italiano che sia dotato di un minimo "senso del pudore" (per non parlare del semplice "buon senso"), dovrebbe essere colto da profondo IMBARAZZO nel guardare il seguente grafico.https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e3/e2/b3/ME13E09D_t.jpgSe poi vogliamo fare gli "onfalopsichiti", peggio per noi! ::)
***NOTAa) per i terreni, occorre moltiplicare il reddito dominicale per (75 + 25% + 20% =) 112,5;b) per i fabbricati C/1 ed E, occorre moltiplicare la rendita catastale per (34 + 5% + 20% =) 42,84;c) per i fabbricati A/10 e D, occorre moltiplicare la rendita catastale per (50 + 5% + 20% =) 63;d) per tutti gli altri fabbricati e quindi per le abitazioni (fatta eccezione per l'abitazione che sia "prima casa" per uno dei beneficiari della successione), occorre moltiplicare la rendita catastale per (100 + 5% + 20% =) 126.
Ciao Eutidemo, grazie per gli approfondimenti. Concordo con tutto il tuo discorso e, invero, mi sono accorto che hai ragione anche di "lamentare" che, io per primo, si sia andati ot. Cancella pure senza pietà i miei interventi, se ne hai facoltà! a presto.
Citazione di: sapa il 25 Maggio 2021, 18:08:13 PM
Ciao Eutidemo, grazie per gli approfondimenti. Concordo con tutto il tuo discorso e, invero, mi sono accorto che hai ragione anche di "lamentare" che, io per primo, si sia andati ot. Cancella pure senza pietà i miei interventi, se ne hai facoltà! a presto.
Non cancello niente, in quanto, pur essendo o.t., erano tutti acuti, intelligenti e quasi tutti condivisibili!
:)
Ciao , al di la' dei "tecnicismi" ( peraltro importantissimi e da Voi acclarati magistralmente) e premesso che personalmente sarei a favore di una progressivita' pura nell'aumento della contribuzione alla Societa' ( sostanzialmente una patrimoniale continua fermo restando il fatto che fosse preceduta da una SERIA azione contro l'evasione) mi chiedo .... e poi ? Un po' come Wilcoyote quando in un episodio della saga riusci' ad agguantare Beep Beep . Questi dane' COME li fai arrivare veramente ai giovani che nuotano " in quest'acqua qua"( parecchio inquinata ). Direttamente ? La maggior parte comincia a "spaccarseli" in original IPHONE e quant'altro e non e' una colpa. La realta' per quasi tutti loro e' vivere alla giornata. Io vado per i 60 , mi sono sposato a 20 io e 18 Lei ....... le lirette ( allora) le avrei tutte impegnate nel progetto famiglia ma...... avevo un lavoro ( trovato 2 gg dopo il diploma) , Lei aveva un lavoro ( dai 15 anni) era possibile progettare ( anche piccole cose , ma progettare) Questi Ragazzi sono un adattamento della specie (anche i piu' vicini a noi come comportamento ed interessi). Tutto va troppo veloce e sempre piu' verso un inarrestabile "tutti contro tutti" . Io di risposte non ne ho , io faccio solo rock 'n roll.
Salve atomista. Ma perchè......secondo te un Governo dovrebbe togliere ai ricchi (cioè a chi ha il superfluo) per redistribuire ad una qualsiasi "classe sociale" (i giovani) che è stata allevata nel mito del superfluo ad opera - indistintamente - dei riccastri e dei poverastri che sognano continuamente la ricchezza per potersi dare al superfluo ?.
Il Governo deve usare i "danè" per le infrastrutture impersonalmente utilizzabili dai cittadini, per i servizi, per l'educazione. Saluti.
Già, si arriverebbe al paradosso che moltissimi giovani li userebbero per beni superflui la cui vendita andrebbe nuovamente ad arricchire chi è ricco. Una specie di partita di giro. Bisognerebbe invece fare come l'app18 che permette ai diciottenni di acquistare unicamente beni con valore culturale (libri, concerti, film, ecc.). Anche qui però è finita che molti si compravano dvd dei Maneskin (roba che "spaccava tanto" insomma) :D
Infatti l'idea e' di Letta non mia........ ( stia sereno lui che puo')
Citazione di: Alexander il 26 Maggio 2021, 14:27:30 PM
Già, si arriverebbe al paradosso che moltissimi giovani li userebbero per beni superflui la cui vendita andrebbe nuovamente ad arricchire chi è ricco. Una specie di partita di giro. Bisognerebbe invece fare come l'app18 che permette ai diciottenni di acquistare unicamente beni con valore culturale (libri, concerti, film, ecc.). Anche qui però è finita che molti si compravano dvd dei Maneskin (roba che "spaccava tanto" insomma) :D
Appunto, Alexander. Per i "politici" è facile fare bella figura sguinzagliando qualche "app". Si chiama demagogia informatico-culturale ed ha lo scopo di occultare la mancanza di ciò che servirebbe (altro che concerti, film, Maneskin..................!)..............la EDUCAZIONE AI VALORI. Saluti.