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LOGOS - Argomenti => Attualità => Discussione aperta da: Eutidemo il 19 Agosto 2022, 06:45:25 AM

Titolo: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 19 Agosto 2022, 06:45:25 AM
Berlusconi ha dichiarato: "Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno più appellabili; ed infatti, in  Italia, ogni anno migliaia di persone vengono arrestate e processate pur essendo innocenti!"
Al riguardo, ritengo opportuno fare qualche considerazione.
***
Ed infatti:
.
1)
Dire che "in  Italia, ogni anno migliaia di persone vengono arrestate e processate pur essendo innocenti!", vale tanto quanto dire che "in  Italia, ogni anno migliaia di persone non vengono nè arrestate nè processate pur essendo colpevoli!"
In entrambi i casi, si tratta di una insulsa "banalità da bar"; e che, in ogni caso, non ha niente a che vedere con il diritto ai tre gradi di giudizio, che, attualmente, viene riconosciuto a tutte le parti in causa!
.
2)
Ed infatti i gradi di giudizio sono tre, sia per l'imputato che per il pubblico ministero; per cui, se essi venissero concessi solo al primo e non al secondo (che non potrebbe più appellarsi), verrebbe violato l'art.111 della Costituzione, il quale sancisce che ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in "condizioni di parità".
Per cui, probabilmente (anche "pro domo sua") Berlusconi spera che la destra raggiunga elettoralmente una maggioranza qualificata tale, da poter modificare unilateralmente la Costituzione.
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3)
Se il il pubblico ministero non potesse più appellarsi, ci sarebbero molti assassini ancora a spasso.
Ad esempio, nel caso dell'omicidio avvenuto a Garlasco, in provincia di Pavia, il mattino del 13 agosto 2007 ai danni di Chiara Poggi, il presunto colpevole Alberto Stasi venne assolto sia in primo che in secondo grado; però, grazie all'appello del pubblico ministero, il 12 dicembre 2015 la Cassazione, in riforma delle precedenti sentenze di assoluzione, lo ha riconosciuto definitivamente colpevole, per cui ora si trova in carcere.
.
4)
Non è vero, come dice Berlusconi, che tre gradi di giudizio tengono sulle spine l'imputato per decenni; ed infatti, nel caso di cui sopra, tra primo grado, secondo grado e terzo grado, sono passati solo otto anni.
Periodo di tempo sicuramente non breve, ma che, per l'accertamento i tre gradi dell'imputabilità di un reato grave come un omicidio, non mi sembra poi così eccessivo.
.
5)
Berlusconi, avendo rivestito  abitualmente il ruolo di imputato, non considera la posizione della "parte civile", cioè delle "vittime" dei reati; ed infatti, secondo me, vanno tutelate anche queste ultime, e non soltanto l'imputato!
Per cui, rendendo inappellabili le sentenze di assoluzione, le "vittime" dei reati e/o i loro familiari, avrebbero un solo grado di giudizio penale per far valere le loro ragioni; il che pure non mi sembra molto giusto*!
***
.
NOTA *
In base al dispositivo dell'art. 652 del Codice di Procedura Penale: "La sentenza penale irrevocabile di assoluzione pronunciata in seguito a dibattimento ha efficacia di giudicato, quanto all'accertamento che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto è stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima, nel giudizio civile o amministrativo per le restituzioni e il risarcimento del danno promosso dal danneggiato o nell'interesse dello stesso, sempre che il danneggiato si sia costituito o sia stato posto in condizione di costituirsi parte civile, salvo che il danneggiato dal reato abbia esercitato l'azione in sede civile a norma dell'articolo 75 comma 2. La stessa efficacia ha la sentenza irrevocabile di assoluzione pronunciata a norma dell'articolo 442, se la parte civile ha accettato il rito abbreviato."
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: sapa il 19 Agosto 2022, 09:41:17 AM
Ciao Eutidemo, scusa la mia ignoranza, ma negli USA non vale la regola dell'inappellabilità delle sentenze? Il che se non sbaglio, porta a considerare, davanti alla legge, innocente/colpevole un assolto/condannato anche a fronte di prove schiaccianti, emerse dopo la sentenza? In questo caso, si tratterebbe sicuramente di errori giudiziari, ma non si possono considerare tali anche 2 sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna definitiva? Il discorso che fa Berlusconi, insieme ad altre forze politiche "contigue", è che non si può tenere sulle spine una persona per anni, con processi che generano sentenze contraddittorie tra loro. La domanda che ti faccio è: meglio un colpevole in libertà, o un innocente in galera o, comunque, condannato a vivere per anni, nel tentativo di dimostrare la propria innocenza? Otto anni per stabilire che Alberto Stasi era colpevole sono tanti, direi troppi. Berlusconi farebbe meglio, per il suo stesso interesse personale e politico, a non parlare di argomenti giudiziari, ma qualcosa per migliorare "l' impianto", a mio avviso va fatto. A presto
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Ipazia il 19 Agosto 2022, 10:17:11 AM
Tre gradi di giudizio sono un'assurdità. Ne basterebbero due e si ridurrebbero drasticamente: incompetenze, organici, tempi, costi e sofferenze della "giustizia". Garantendo comunque sempre condizioni di parità tra accusa e difesa, non come vorrebbe il padre fondatore di una repubblica divenuta per legge sempre più a misura di delinquenti: grandi e piccoli.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 19 Agosto 2022, 11:23:42 AM
Ciao Sapa. :)
Il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM; per cui sei andato un po' O.T.
Ma non fa niente! :)
***
In ogni caso, negli Stati Uniti sono previsti tre gradi di giudizio:
- la Corte di primo grado (Trial Court, statale o federale);
- la Corte d'Appello (Appellate Court);
- la Corte Suprema (Supreme Court).
Però il sistema giurisdizionale USA è molto diverso da nostro, in parte in meglio, in parte in peggio; ma sarebbe troppo lungo e complicato elencare le differenze tra un sistema giudiziario e l'altro (anche perchè quello USA io lo conosco molto poco).
***.
In ogni caso, due sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna (o viceversa), non significa affatto che il nostro sistema giudiziario sia carente; bensì soltanto che, come tutte le altre cose umane, anche la giustizia umana non è mai perfetta.
Ed è proprio per questo che più gradi di giudizio ci sono, più garanzie ci sono di imbroccare, alla fine, la sentenza giusta (come quando si consultano più specialisti medici); ma potrebbero essere anche quattro o solo due.
Questo, ovviamente, è opinabile.
***
L'importante, secondo me, è che siano più veloci i singoli gradi di giudizio, e che passi meno tempo tra l'uno e l'altro; è a questo che dovrebbe puntare una seria riforma della giustizia.
***
Ma il punto qui in discussione era un altro!
Ed infatti, almeno secondo me, assicurare tre gradi di giudizio (veloci o lenti che essi siano)ad un'unica parte, e solo un grado di giudizio all'altra parte, è assolutamente iniquo e sperequativo; e, almeno finchè non la cambieranno, è anche contrario alla nostra Costituzione.
***
Inoltre sarebbe una vera cuccagna per i criminali più danarosi; in quanto, per loro, in tal modo, potrebbe risultare sufficiente cercare di corrompere una sola corte giudicante, invece di tre.
***
Per quanto mi riguarda, è senz'altro meglio un colpevole in libertà, che un innocente in galera; ma questo non c'entra assolutamente niente con i tre gradi di giudizio concessi solo all'imputato, e non al pubblico ministero.
***
Un saluto! :)
***
.
P.S.
Stai attento a non confondere gli "errori giudiziari", con le "sentenze riformate" in grado successivo in conseguenza di un "diverso giudizio" del giudice d'appello; il primo, infatti, è un "caso patologico", mentre il secondo è solo un "caso fisiologico" e perfettamente naturale.
Ed infatti, a prescindere dai tre "gradi fisiologici" di giudizio di cui abbiamo parlato sopra, se la sentenza è l'effetto di un "errore di fatto" risultante dagli atti o documenti della causa, e cioè quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, la parte interessata può ricorrere alla cosiddetta "revocazione della sentenza" ai sensi dell'art.395 CPP; che è una cosa diversa dall'appello in secondo o in terzo grado.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: sapa il 19 Agosto 2022, 17:57:52 PM
Citazione di: Eutidemo il 19 Agosto 2022, 11:23:42 AM
Ciao Sapa. :)
Il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM; per cui sei andato un po' O.T.
Ma non fa niente! :)
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In ogni caso, negli Stati Uniti sono previsti tre gradi di giudizio:
- la Corte di primo grado (Trial Court, statale o federale);
- la Corte d'Appello (Appellate Court);
- la Corte Suprema (Supreme Court).
Però il sistema giurisdizionale USA è molto diverso da nostro, in parte in meglio, in parte in peggio; ma sarebbe troppo lungo e complicato elencare le differenze tra un sistema giudiziario e l'altro (anche perchè quello USA io lo conosco molto poco).
***.
In ogni caso, due sentenze di assoluzione, alle quali segue, dopo anni, una sentenza di condanna (o viceversa), non significa affatto che il nostro sistema giudiziario sia carente; bensì soltanto che, come tutte le altre cose umane, anche la giustizia umana non è mai perfetta.
Ed è proprio per questo che più gradi di giudizio ci sono, più garanzie ci sono di imbroccare, alla fine, la sentenza giusta (come quando si consultano più specialisti medici); ma potrebbero essere anche quattro o solo due.
Questo, ovviamente, è opinabile.
***
L'importante, secondo me, è che siano più veloci i singoli gradi di giudizio, e che passi meno tempo tra l'uno e l'altro; è a questo che dovrebbe puntare una seria riforma della giustizia.
***
Ma il punto qui in discussione era un altro!
Ed infatti, almeno secondo me, assicurare tre gradi di giudizio (veloci o lenti che essi siano)ad un'unica parte, e solo un grado di giudizio all'altra parte, è assolutamente iniquo e sperequativo; e, almeno finchè non la cambieranno, è anche contrario alla nostra Costituzione.
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Inoltre sarebbe una vera cuccagna per i criminali più danarosi; in quanto, per loro, in tal modo, potrebbe risultare sufficiente cercare di corrompere una sola corte giudicante, invece di tre.
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Per quanto mi riguarda, è senz'altro meglio un colpevole in libertà, che un innocente in galera; ma questo non c'entra assolutamente niente con i tre gradi di giudizio concessi solo all'imputato, e non al pubblico ministero.
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Un saluto! :)
***
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P.S.
Stai attento a non confondere gli "errori giudiziari", con le "sentenze riformate" in grado successivo in conseguenza di un "diverso giudizio" del giudice d'appello; il primo, infatti, è un "caso patologico", mentre il secondo è solo un "caso fisiologico" e perfettamente naturale.
Ed infatti, a prescindere dai tre "gradi fisiologici" di giudizio di cui abbiamo parlato sopra, se la sentenza è l'effetto di un "errore di fatto" risultante dagli atti o documenti della causa, e cioè quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, la parte interessata può ricorrere alla cosiddetta "revocazione della sentenza" ai sensi dell'art.395 CPP; che è una cosa diversa dall'appello in secondo o in terzo grado.

Ciao Eutidemo, non sapevo che la "proposta" di riforma del processo avanzata da Berlusconi prevedesse di lasciare l'appellabilità della  sentenza solo all'imputato, ovviamente in caso di condanna, e non al pm, in caso contrario. Messa così, ovviamente è una proposta iniqua. In effetti, ho sentito e visto, in questi giorn, il baldo Silvio biascicare della necessità di rendere le sentenze di assoluzione inappellabili, ma non ha parlato, almeno sui "suoi" media, di 3 gradi di appello di quelle di condanna....E' vero che, parlando solo di inappellabilità delle sentenze di assoluzione e nulla dicendo di quelle di condanna, il furbacchione potrebbe aver volutamente inteso dire che, per l' imputato, le cose rimarrebbero  invariate, ma io, che sono un ingenuo e con l'età sono destinato a rinquaglionirmi sempre di più, non c'ero arrivato. E' probabile che, in questo caso, diventerebbe una norma incostituzionale, come dici giustamente. Dubito che in questi termini ci sia il tempo e la voglia, nel caso questi dovessero governare, di mettersi in un simile ginepraio. Un conto è la campagna elettorale, fatta per attrarre il voto degli allocchi (come me!), un 'altra sarà perdere mesi in una cosa che il PdR non firmerà mai. Giustamente. A presto
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: InVerno il 19 Agosto 2022, 19:57:13 PM
Dopo trent'anni ancora Berlusconi riesce con le sue sparate a dettare l'agenda delle campagne elettorali, e avversari politici e giornalisti abboccano come merluzzi. Trent'anni per imparare il trucco, lo stesso, semplice, trucco da venditore di stracci, ma niente, ci riesce sempre.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: anthonyi il 19 Agosto 2022, 22:12:26 PM
Citazione di: InVerno il 19 Agosto 2022, 19:57:13 PMDopo trent'anni ancora Berlusconi riesce con le sue sparate a dettare l'agenda delle campagne elettorali, e avversari politici e giornalisti abboccano come merluzzi. Trent'anni per imparare il trucco, lo stesso, semplice, trucco da venditore di stracci, ma niente, ci riesce sempre.
E' il potere magico di chi possiede le televisioni. 
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 20 Agosto 2022, 05:31:57 AM
Per completezza espositiva, credo sia doveroso ricordare che la proposta di Berlusconi si basa su una ben precisa argomentazione logico-giuridica; sebbene, almeno secondo me, si tratti di un'argomentazione assolutamente sofistica e paralogistica.
***
Ed infatti, ai sensi dell'art.533 CPP: "Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l'imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio."
Allora, argomentano i legulei al soldo di Berlusconi, che senso c''è ad appellare una sentenza di assoluzione?
Ed infatti, secondo loro, se l'imputato è stato assolto in primo grado, il giudice d'appello non dovrebbe mai poter pronunciare una sentenza di condanna nei suoi confronti in secondo grado; ciò in quanto una sentenza di primo grado che lo ha assolto dovrebbe comunque configurare un "ragionevole dubbio" in suo favore, quando il giudice d'appello deve decidere quale sentenza emettere ai sensi dell'art.533 CPP.
***
Ma si tratta soltanto di un sofisma!
***
Ed infatti il giudice d'appello deve decidere "autonomamente" se, nell'intravedere un "ragionevole dubbio" in favore dell'imputato, il giudice di primo grado si sia sbagliato oppure no; ciò in quanto il primo giudice, per un erroneo ragionamento, ovvero per una carente valutazione delle prove, potrebbe aver ritenuto che ci fosse un "ragionevole dubbio" in favore dell'imputato, il quale, invece, secondo il giudice di secondo grado, era assolutamente insussistente.
***
In altre parole, la pronuncia di assoluzione di primo grado, in sè stessa, non può certo costituire un "elemento" di valutazione nel giudizio di secondo grado; ed infatti essa ne costituisce semplicemente l'"oggetto" di "riesame"!
***
Un saluto a tutti gli intervenuti! :)
***

 
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Ipazia il 20 Agosto 2022, 07:40:02 AM
Nel frattempo la concorrenza tra straccioni venditori di stracci si è così intensificata nell'agone politica italiana - ormai sono rimasti solo loro in Parlamento - che il caimano deve sgomitare per rivendicare la primogenitura.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 20 Agosto 2022, 10:39:22 AM
Citazione di: Ipazia il 20 Agosto 2022, 07:40:02 AMNel frattempo la concorrenza tra straccioni venditori di stracci si è così intensificata nell'agone politica italiana - ormai sono rimasti solo loro in Parlamento - che il caimano deve sgomitare per rivendicare la primogenitura.
E' vero! :)
Però quella  nessuno gliela potrà mai contestare! ;)
(https://i.postimg.cc/RZ3NhK9J/CAIMANO.jpg)
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: daniele22 il 29 Agosto 2022, 22:39:03 PM
Buonasera a tutti. Passato il caldo?
Mi è interessato leggere l'evidenza di Eutidemo circa quella giravolta che corrisponderebbe infine alla pezza giustificativa sulle intenzioni di Silvio. Volevo dire una cosa. Ma Silvio si è chiesto che la messa in atto della sua idea provocherebbe probabilmente una crescita di sentenze di colpevolezza in primo grado di giudizio? Ma forse lui vede cose che io non vedo. Cioè ... dico io ... All'oggi forse potrebbe essere che un giudice, o collegio giudicante che sia, potrebbe essere influenzato nell'emettere una sentenza dal fatto di sapere che vi saranno potenzialmente dei ricorsi a questa suo giudizio. Come dire ... Beh! Per me è innocente e lo assolvo, semmai ci penserà il Pm a dire, tramite la richiesta di appello, che lui è contrario al mio opinare ... d'altra parte non siamo infallibili.

Poi volevo dire un'altra cosa: per quel che ne so io, molto poco, mi risulta che vi siano molti processi che arrivano in Cassazione diciamo molto spavaldamente
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 30 Agosto 2022, 05:30:23 AM
Ciao Daniele22 :)
Occorre tenere presente che i gradi di "giudizio  di merito", in Italia, sono soltanto due; e, all'incirca, nel 40% dei casi le sentenze di primo grado vengono "ribaltate" in appello.
Quello dinanzi alla Corte di Cassazione, invece, è un "giudizio di legittimità" (senza  rinvio o con rinvio al giudice di merito), per cui è difficile fare una statistica dei casi in cui le sentenze di secondo grado vengono "ribaltate" in Cassazione; in ogni caso io non riesco a trovarla su INTERNET.
***
Un saluto! :)
***
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: daniele22 il 30 Agosto 2022, 11:58:14 AM
Grazie per la risposta Eutidemo. Circa la cassazione fui sorpreso quando un mio amico vi approdò per motivi che lui adduceva al voler allungare i tempi della sentenza definitiva .... Costui infatti non si aspettava di sicuro che venisse in qualche misura bocciato il percorso processuale, tanto più che la pena era tutto sommato abbastanza mite e lui era pure reo confesso già in primo grado ... tanto che ottenne il rito abbreviato. Non sono un esperto, ma pensavo che la cassazione non potesse essere scomodata tanto facilmente.
40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello? Mi sarei aspettato una cifra del genere rispetto alla modifica della pena, ma non che la modifica corrispondesse ad un ribaltamento in toto. Mi sembra una cifra molto alta.
Insomma ci sarebbe molto da chiedersi su tali fatti
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 31 Agosto 2022, 04:59:11 AM
Citazione di: daniele22 il 30 Agosto 2022, 11:58:14 AMGrazie per la risposta Eutidemo. Circa la cassazione fui sorpreso quando un mio amico vi approdò per motivi che lui adduceva al voler allungare i tempi della sentenza definitiva .... Costui infatti non si aspettava di sicuro che venisse in qualche misura bocciato il percorso processuale, tanto più che la pena era tutto sommato abbastanza mite e lui era pure reo confesso già in primo grado ... tanto che ottenne il rito abbreviato. Non sono un esperto, ma pensavo che la cassazione non potesse essere scomodata tanto facilmente.
40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello? Mi sarei aspettato una cifra del genere rispetto alla modifica della pena, ma non che la modifica corrispondesse ad un ribaltamento in toto. Mi sembra una cifra molto alta.
Insomma ci sarebbe molto da chiedersi su tali fatti
Ho letto così, ma anche a me il  40 per cento di ribaltamenti in Corte d'appello mi sembra eccessivo; probabilmente ci si riferiva semplicemente ad una  modifica della pena.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Ipazia il 31 Agosto 2022, 07:39:29 AM
Citazione di: Eutidemo il 30 Agosto 2022, 05:30:23 AM
Ciao Daniele22 :)
Occorre tenere presente che i gradi di "giudizio  di merito", in Italia, sono soltanto due; e, all'incirca, nel 40% dei casi le sentenze di primo grado vengono "ribaltate" in appello.
Quello dinanzi alla Corte di Cassazione, invece, è un "giudizio di legittimità" (senza  rinvio o con rinvio al giudice di merito), per cui è difficile fare una statistica dei casi in cui le sentenze di secondo grado vengono "ribaltate" in Cassazione; in ogni caso io non riesco a trovarla su INTERNET.
***
Un saluto! :)
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Di fatto è un terzo grado di giudizio capace di raddoppiare i gradi di giudizio facendoli tornare al primo grado, come avvenuto con le stragi di stato, mentre i responsabili sgusciavano in ogni parte sicura del mondo.

Più aumentano i gradi di giudizio, più aumenta la deresponsabilizzazione dei magistrati. E la metastasi della giustizia avanza.

La cura: porre tutto il potenziale investigativo e professionale nel primo grado e tenere il ricorso solo per fatti nuovi non presenti nel primo, inappellabile, grado. Con un buon filtro preliminare che giudichi la novità che dà diritto al ricorso.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 01 Settembre 2022, 06:23:26 AM

@Ipazia
Sei andata completamente "fuori tema", perchè il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM.
A parte questo, poichè -senza offesa- di diritto non ne capisci assolutamente "niente", non sto neanche a perdere tempo a cercare di spiegarti per quale motivo le tue considerazioni -oltre ad essere O.T.- sono assolutamente prive di senso.
Sarebbe come se qualcuno cercasse di spiegare a me il teorema di Fermat; sarebbe tutto tempo sprecato!  ::)
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Ipazia il 01 Settembre 2022, 14:13:35 PM
Citazione di: Eutidemo il 01 Settembre 2022, 06:23:26 AM
@Ipazia
Sei andata completamente "fuori tema", perchè il mio TOPIC non riguardava, in generale, quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM.

...che se non è zuppa è pan bagnato. I 3 gradi di giudizio sono una panacea per i delinquenti ricchi. E una sciagura per gli innocenti poveri. Semplicemente Berlusconi vuole vincere 3 a 1. Ma finora ha (quasi) sempre vinto anche 3 a 3. La tua osservazione dimostra - senza offesa - che ...

Citazione
A parte questo, poichè -senza offesa- di diritto non ne capisci assolutamente "niente", non sto neanche a perdere tempo a cercare di spiegarti per quale motivo le tue considerazioni -oltre ad essere O.T.- sono assolutamente prive di senso.
Sarebbe come se qualcuno cercasse di spiegare a me il teorema di Fermat; sarebbe tutto tempo sprecato!  ::)

... ci capirai molto di diritto, ma assai meno di giustizia e praticamente nulla di quella forma borghese dominante di giustizia che è la giustizia di classe.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Jacopus il 01 Settembre 2022, 15:18:32 PM
Scusami Ipazia  :D, ma Eutidemo ha ragioni da vendere, nella questione specifica. Il diritto non è una materia facile da maneggiare, anche se oggi siamo tutti virologi, esperti di politica estera o ricercatori di diritto penale. Una volta si era solo allenatori al bar e forse era un mondo migliore.

Nel merito, che il diritto sia spesso un diritto di classe, hai perfettamente ragione, per tanti motivi che puoi immaginare e che riguardano più l'applicazione della legge, gli stereotipi vissuti dai magistrati e il contesto generale che, ad esempio, permette di considerare l'evasione fiscale un reato bagatellaro rispetto al furto. Non mi dilungo neppure sul fatto che il codice penale attualmente vigente, anche se riformato in tante sue parti, ha la struttura originaria, cioè la struttura di un codice emanato in epoca fascista.
Ma relativamente ai tre gradi ti assicuro che è un diritto "ancora" disponibile per tutti. Infatti il difensore d'ufficio, di cui tutti possono avvalersi, ha la facoltà di proporre ricorso in cassazione, esattamente come il difensore di fiducia e visto che il difensore d'ufficio lo paga il Tribunale, attraverso le nostre tasse, il difensore di solito ha tutto l'interesse economico, oltre all'interesse deontologico a proporlo. Non so se sei contenta, però, a sapere che parte delle tue tasse, vengono spese per ricorsi a favore di "negritudine" varia, che spesso vorresti lontana dalla Bella Italia. Però, bisogna essere coerenti, se sei a favore dei diritti estesi a tutti, non puoi pensare ad un marxismo nazionalista, è una contraddizione in termini. Poi libera di pensarla come vuoi. Magari sono io antiquato, che ancora ricordo le varie "Internazionali socialiste" e il "Comintern".
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Ipazia il 01 Settembre 2022, 15:39:02 PM
La giustizia borghese è di classe anche quando finge di non esserlo. Nessun avvocato della mutua difenderebbe strenuamente un povero come gli avvocati messi a disposizioni dalle organizzazioni che su quel povero pasteggiano. Gli avvocati della mutua, prima si sbrigano meglio è. I Ghedini, no.

Mi pare che altrove, anche in "punta di diritto", non vi siano, restando comunque una giustizia di classe, tanti paesi così appassionati dei tre gradi di giudizio. Chissà perchè ? Io un'idea ce l'ho e l'ho già espressa: più professionalità nel primo grado e meno mangiatoia per il comitato d'affari che si spartisce i profitti a tempo indeterminato della "giustizia".

Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Jacopus il 01 Settembre 2022, 16:01:33 PM
Non è così Ipazia o perlomeno non è solo così. Vi sono associazioni come "avvocati di strada" che si dannano l'anima anche per gli ultimi della terra e non sono esattamente organizzazioni che pasteggiano sul povero. La realtà è piuttosto variegata, anche se condivido con te il tuo giudizio sulla giustizia di classe. Non a caso gli "avvocati di strada" sono quasi tutti di sinistra. Il terzo grado di giudizio è probabilmente collegato alla sfiducia nelle istituzioni pubbliche, che è spesso, ahimè ben motivata. Non so esattamente come funziona altrove, ma il terzo grado è un giudizio sul processo e non sul merito. Non credo sia semplice eliminarlo. Si potrebbe accorpare forse al secondo grado che diventerebbe così un giudizio sul merito e sulla forma. In realtà credo che il problema vero non siano i tre gradi, ma la velocità di emissione della sentenza nei vari gradi. Tale velocità dipende a sua volta dall'organizzazione della giustizia, che non è fatta solo di magistrati, ma di uffici, cancellieri, Messi, autisti. Basta che un cancelliere sbagli una data e il processo potrebbe riprendere dall'inizio. Se il cancelliere non c'è, ancora peggio. Probabilmente servirebbero delle figure intermedie fra il giudice e il cancelliere, come ad esempio il preparatore delle cause come accade nei grandi studi legali, dove la causa è preparata da galoppìni che facilitano il compito all'avvocato il giorno dell'udienza. Il giudice spesso si deve sorbire una mole immane di documentazione e magari basta che non legga una noticina ed ecco l'avvocato si appella a qualche regola infranta. In realtà ho sempre avuto l'impressione che in Italia far funzionare troppo bene la giustizia, avrebbe fatto precipitare il paese nel caos, dato il diffuso spirito di illegalità che ci anima. Partirei da qui, da un dato antropologicamente italiano, prima di fare riforme tecniche.
Titolo: Re: Non appellabilità delle sentenze di assoluzione
Inserito da: Eutidemo il 02 Settembre 2022, 05:22:54 AM
Citazione di: Ipazia il 01 Settembre 2022, 14:13:35 PM...che se non è zuppa è pan bagnato. I 3 gradi di giudizio sono una panacea per i delinquenti ricchi. E una sciagura per gli innocenti poveri. Semplicemente Berlusconi vuole vincere 3 a 1. Ma finora ha (quasi) sempre vinto anche 3 a 3. La tua osservazione dimostra - senza offesa - che ...
... ci capirai molto di diritto, ma assai meno di giustizia e praticamente nulla di quella forma borghese dominante di giustizia che è la giustizia di classe.
@Ipazia
Continui imperterrita ad andare fuori tema perchè, come ripeto, il mio TOPIC non riguardava affatto quale possa essere il numero più opportuno di gradi di giudizio (1, 2 o 3), bensì la proposta di Berlusconi di lasciarne 3 all'imputato, e 1 solo al PM.
Quindi non si tratta affatto della "differenza tra zuppa è pan bagnato", bensì della differenza tra "il bianco e il nero"; che anche un daltonico sarebbe in grado distinguere! :)
***
Le tue considerazioni su Berlusconi, invece, sono perfettamente in tema e condivisibili; e, più o meno, corrispondono a quelle che ho fatto io.
Cosa di cui non ti sei minimamente resa conto!
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Quanto al "diritto", forse ne capisco qualcosa più di te essendo laureato in legge, e abilitato alla professione di avvocato da più di 40 anni; ma non per questo credo di capirne assai meno di te di "giustizia".
La quale è sempre stata praticata in modo imperfetto sia negli "Stati borghesi" (cioè quelli antecedenti al suffragio universale), sia negli "Stati a dittatura proletaria"; che sono state entrambe "giustizia di classe"!
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P.S.
Tuttavia, quanto alla "Giustizia", di classe o non di classe che essa sia, è sempre stato vero (sin dai tempi dell'antica Roma) ed è tutt'ora vero, però, che, chi ha più disponibilità finanziarie ha più "chance" di vincere una causa.
Ciò in quanto:
- nella migliore delle ipotesi, perchè può permettersi gli avvocati ed i periti migliori (che sono i più costosi); :(
- nella peggiore delle ipotesi, perchè può permettersi di comprare i giudici (qualora gliene capitino di corruttibili) e i testimoni (che talvolta sono facilmente subornabili ). :(