Buon pomeriggio. Amo la musica a 360 gradi: italiana come straniera, classica come moderna, jazz come rock, ecc... però ho sempre avuto un'avversione particolare per il festival di Sanremo che, a mio avviso tra: pubblicità, sketch comici, musica straniera, ecc... relega la musica italiana a semplice comparsa. E' capitato anche che una canzone non fosse accettata ad un'edizione e a quella successiva fosse accettata e vincesse (per esempio "Perdere l'amore" che vinse con Massimo Ranieri) Forse quest'anno sarà diverso o sarà la solita minestra riscaldata? Voi cosa ne dite? Grazie.
Sarà la solita minestra riscaldata. Un sacco di chiacchere, Zelensky che chiede armi, Fiorello che fa soporiferi sketch e qualche buona canzone. Solo che sei così addormentato che non te ne accorgi nemmeno. Le scopri i giorni dopo alla radio , almeno quelle più spinte dal marketing.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 02 Febbraio 2023, 17:22:39 PMBuon pomeriggio. Amo la musica a 360 gradi: italiana come straniera, classica come moderna, jazz come rock, ecc... però ho sempre avuto un'avversione particolare per il festival di Sanremo che, a mio avviso tra: pubblicità, sketch comici, musica straniera, ecc... relega la musica italiana a semplice comparsa. E' capitato anche che una canzone non fosse accettata ad un'edizione e a quella successiva fosse accettata e vincesse (per esempio "Perdere l'amore" che vinse con Massimo Ranieri) Forse quest'anno sarà diverso o sarà la solita minestra riscaldata? Voi cosa ne dite? Grazie.
Sara' diverso, perche' sara' politicizzato dalla spudorata e fuori luogo propaganda di guerra proucraina e antirussa...
Un precedente molto grave, ma ad essere totalitari sono sempre gli altri, i paesi nemici...
È da quasi mezzo secolo che la buona musica in forma canzone non va a San Remo, ed è da svariati decenni che non me ne occupo. Lo sanno anche gli organizzatori e si trovano costretti a riciclare Morandi e Vanoni. Tutti gli altri "big" sono morti o allettati. Il nuovo che avanza puzza di muffa da svenire.
Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 18:48:42 PMSara' diverso, perche' sara' politicizzato dalla spudorata e fuori luogo propaganda di guerra proucraina e antirussa...
Un precedente molto grave, ma ad essere totalitari sono sempre gli altri, i paesi nemici...
Al festival di Sanremo c'é stato Gorbaciov, poi c'é stato il coro dell'armata russa, direi che il collegamento con zelensky ha il segno di un minimo di riequilibrio tra Russia e Ucraina.
Citazione di: anthonyi il 02 Febbraio 2023, 20:40:41 PMAl festival di Sanremo c'é stato Gorbaciov, poi c'é stato il coro dell'armata russa, direi che il collegamento con zelensky ha il segno di un minimo di riequilibrio tra Russia e Ucraina.
Gorbaciov fu il presidente anche dell'Ucraina, anche se non al tempo in cui presenzio' a San Remo, e il coro dell'armata ROSSA, non russa, era il coro anche dell'Ucraina, al tempo in cui l'armata rossa esisteva.
C'e' poco da riequilibrare, nelle suddette presenze, gia' a livello storico in se'.
Poi, difficilmente, ma proprio difficilmente, mi riesce di immagginare che Gorbaciov, o il coro dell'armata rossa fossero li' a fare propaganda di guerra, o a chiedere armi.
Erano li' a cantare, o a presenziare, semplicemente.
Quindi, anche a livello geopolitico e di intenzioni, il paragone e' assurdo.
No no, era proprio russa, era il 2013.
Citazione di: anthonyi il 02 Febbraio 2023, 22:20:54 PMNo no, era proprio russa, era il 2013.
E' (ancora) noto in occidente come coro dell'armata rossa, come qualunque ricerca su internet ti confermera'.
E quindi per me rappresenta anche l'Ucraina, nonche' naturalmente tutta l'Eurasia, quindi anche l'Italia, e tutta l'umanita', quindi anche gli eschimesi al polo nord.
Se la propaganda fosse sempre così semplice da individuare saremmo in un mondo migliore. Penso anche che Zelensky incontra solo saturazione, rischia persino di perdere consensi, i suoi manager della comunicazione stanno strafando. Sanremo era importante in Russia ...... quarant'anni fa, questa ospitata avrebbe avuto un effetto sulla società russa, oggi è inutile come la musica che vi viene suonata.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 02 Febbraio 2023, 17:22:39 PMForse quest'anno sarà diverso o sarà la solita minestra riscaldata? Voi cosa ne dite?
:-[ Penso sia molto improbabile che potrà essere "diverso" con la conduzione e direzione di Amadeus affiancato nientemeno che da Gianni Morandi...
Nulla contro Amadeus, di cui apprezzo la correttezza formale ed il senso della misura. Però appunto per questo : impensabili guizzi extra ordinem...
Credo di averne vista l'ultima puntata intera all'età di 11 anni (piaceva molto a mia nonna ;D ...). Poi siamo costretti a vederlo comunque, dal momento che tutti i programmi Rai ne palleggiano spezzoni e ospitate per i circa due mesi successivi alla sua conclusione.
Mi sembra sia da decenni che la musica, per chi ama la musica, passi per mille canali tra cui non esiste il Festival di Sanremo.
La considero una "festa" nazional popolare, ma lo dico senza alcuna schizzinosità: che io non abbia alcun piacere di seguirlo non esclude che a tante persone piaccia , per cui va benissimo così.
Sui due minuti dedicati a Zelensky...l'aspetto che mi intriga di più è il chiedermi se sia il Festival a trainare Zelensky...o se non sia il contrario.
Pur essendo personalmente e totalmente pro-Ucraina, bah...trovo discutibile l'innesto di questi due minuti "veristi" in un programma che ha tutt'altra vocazione, mentre non sottovaluto l'effetto (ovviamente voluto) che questa irruzione potrà artatamente produrre in termini di psicologia di massa. E questo mi suona comunque di manipolatorio, e quindi non mi piace.
Citazione di: niko il 02 Febbraio 2023, 22:59:08 PME' (ancora) noto in occidente come coro dell'armata rossa, come qualunque ricerca su internet ti confermera'.
E quindi per me rappresenta anche l'Ucraina, nonche' naturalmente tutta l'Eurasia, quindi anche l'Italia, e tutta l'umanita', quindi anche gli eschimesi al polo nord.
E perché non anche tutti i marziani, i venusiani e tutti gli altri abitanti dell'universo. Se siamo in vena di discorsi a vanvera, almeno, facciamolo bene. 😎
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2023, 08:34:53 AME perché non anche tutti i marziani, i venusiani e tutti gli altri abitanti dell'universo. Se siamo in vena di discorsi a vanvera, almeno, facciamolo bene. 😎
Forse perché gli abitanti extraterrestri hanno di meglio cui pensare? ;)
Il mio profilo su Spotify è: ianoin
e su Deezer :iano
Date i vostri se volete e così ci siamo fatti il nostro festival. :)
Io mi diverto a scoprire fantastici artisti (per i miei gusti) a me prima del tutto sconosciuti.
Sono troppo impegnato a scoprire questi talenti sulle app di streaming on line per guardare Sanremo.
Mai visto in vita mia. Non comincero' certo nel 2023. I "condottieri da santificare" mi stanno particolarmente sulle balle. Da sempre.
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2023, 08:34:53 AME perché non anche tutti i marziani, i venusiani e tutti gli altri abitanti dell'universo. Se siamo in vena di discorsi a vanvera, almeno, facciamolo bene. 😎
Piu' a vanvera di credere che il coro dell'armata rossa (o russa se la vuoi chiamare cosi') che ha cantato con Cotugno la canzone:
"buongiorno Italia"
abbia rappresentato geopoliticamente la Russia e i suoi interessi del momento in modo paragonabile a un Zelensky che comparira' per chiedere armi...
Mi pare difficile.
L'ultimo festival di San Remo che ho visto in vita mia, è stato quello del 1963.
***
La canzone che vinse, di cui non ricordo il nome, fu al centro di un'accusa di plagio: accusa dalla quale Tony Renis si difese raccogliendo in un disco una dozzina di canzoni di epoche diverse, e dimostrando che ciascuna era praticamente uguale alle altre, compresa la sua.
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Dopo il 1963, cioè da quando sono diventato "teenager" fino ad oggi, non ho mai più seguito neanche un festival di San Remo; ed infatti, dopo aver ascoltato per la prima volta i Beatles e i Rolling Stones, non mi sarebbe comunque più stato possibile!
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Citazione di: Eutidemo il 04 Febbraio 2023, 11:24:08 AMDopo il 1963, cioè da quando sono diventato "teenager" fino ad oggi, non ho mai più seguito neanche un festival di San Remo; ed infatti, dopo aver ascoltato per la prima volta i Beatles e i Rolling Stones, non mi sarebbe comunque più stato possibile!
Il punto di non ritorno per me sono stati i Led Zeppelin.
Mai dire mai! :D
Proprio io che non mi aspettavo nessun guizzo da Amadeus...ne registro uno di massima portata! Totalmente istituzionale, ok, ma il guizzo di invitare Mattarella...ha del geniale! ;D
Ieri sera è iniziata la 73esima edizione del festival di Sanremo, che io non ho seguito. Per un amante della musica quale io mi ritengo, che dopo circa 40 minuti dall'inizio del programma, sia stata cantata la prima canzone, è irritante! Anche quest'anno abbiamo avuto il monologo di Benigni che, in altri ambiti magari non mi sarebbe dispiaciuto, ma che in un festival della canzone italiana, proprio mi risulta indigesto.
Non posso dire di averlo seguito, perchè avevo il televisore acceso mentre facevo altro.
Quello che mi sembra di poter dire è che come spettacolo destinato al grande pubblico abbia avuto il grande merito, con questa direzione artistica di Amadeus, di aver definitivamente e brillantemente superato quel piglio algido-notarile che lo rendeva lento, noiosissimo e di una seriosità autoreferenziale imbarazzante.
Non solo è risultato privo di tempi morti, ma ha anzi rispettato un ritmo leggiadramente intenso, spaziando senza forzature ideologiche su spunti di attualità.
Sul piano strettamente musicale...vero e lo sapevamo tutti che una gra fra 28 brani a vocazione commerciale non possa neanche pensarsi come "rassegna della musica italiana" , però - in nome dell'italianità - ho trovato molto apprezzabile che gli spazi dedicati al fuori gara siano stati coperti da artisti italiani (da Piero Pelù, al ricordo di Battisti, alla reunion dei Pooh), piuttosto che darsi tono, come avveniva negli Anni 90, con l'ospitata "eccezzzzzionale" della megastar anglofona.
E poi...Morandi di cui non sono mai stata fan, nè avrei potuto esserlo già solo per ragioni generazionali... ma posso dire che l'ho davvero scoperto ieri, nella sua valenza terapeutica di quasi ottantenne che è davvero <eterno ragazzo> nella freschezza d'animo decisamente contagiosa della sua Semplicità gioiosa ?
E infine la Ferragni (solo in ordine di età anagrafica). Devo ammettere di non averla mai considerata prima. La escludevo a priori dalla mia considerazione, in base al mantra "influencer sui social?...E figurati che levatura!" .
E invece...quanta supponenza IN ME ! (mea culpa)
In lei ho visto e ascoltato una giovane donna di enorme garbo e capacità relazionali.
Mia sintesi più che sommessa e soggettiva : non mi aspettavo assolutamente nulla e vivevo tutte le pregiudiziali di chi aveva l'orticaria al sol pensiero di conduzioni ingessato-notarili alla "Pippo Baudo" . Devo ammettere, invece, di aver visto tradotto in Spettacolo assolutamente dignitoso e vivace un impegno professionale Rai che...forse merita di essere riconosciuto. ;)
Ma la lettera di zelensky c'é stata? Ho sentito poi dire che ci sarebbe stato un collegamento con Mattarella. Voi che lo avete seguito il festival l'avete visto?
Citazione di: anthonyi il 08 Febbraio 2023, 09:54:34 AMMa la lettera di zelensky c'é stata? Ho sentito poi dire che ci sarebbe stato un collegamento con Mattarella. Voi che lo avete seguito il festival l'avete visto?
Mattarella era in sala.
Invece che leggere una lettera a Sanremo, che è patetico, avrebbero potuto dare un aspirina a Cutugno, Celentano, Albano, e tutta la compagnia degli anni '80 per dare un messaggio ai russi, esattamente a quella generazione a cavallo con la fine dell'URSS che è cresciuta con Sanremo '80 che sono i massimi sostenitori della guerra, e dargli una via d'uscita, con una canzone. Ricordo che in Russia, a capodanno 2020 e 2021 sulla rete principale è andata in onda una parodia di Sanremo '80 dove gli attori/cantanti parlavano in italiano (azzeccato) e i russi dovevano seguire con i sottotitoli. Immaginate Rai1 sottotitolata alla sera di capodanno? Gli Italiani avrebbero incendiato Roma per lesa maestà, i russi si sono visti una replica di Sanremo '80. Fanno tutti i fighi tra grandi conoscitori della storia di Sanremo, e poi non sfruttano un patrimonio culturale in comune, per leggere la lettera di Zelensky. Lo spirito sanremese è stato un elemento di rottura nell'URSS, potrebbe esserlo anche nella Russia di Putin, se qualcuno avesse l'intelligenza di almeno provarci.
E le canzoni della parodia, sono persino meglio dell'originale.
Citazione di: InVerno il 08 Febbraio 2023, 16:59:02 PMLo spirito sanremese è stato un elemento di rottura nell'URSS, potrebbe esserlo anche nella Russia di Putin, se qualcuno avesse l'intelligenza di almeno provarci.
E però...il problema non mi sembra tanto quello dei messaggi lanciati al popolo Russo, quanto quello delle censure (russe) che li bloccano. Non credi?
Alla lettera di Zelensky, ascoltata e letta da me solo oggi, francamente non riesco a dare nessun senso. Mi è sembrata un "dire una cosa qualunque, giusto perchè è stato annunciato che dirai qualcosa"... Quando poi penso che Mattarella è stato il primo Presidente italiano ad occuparsi di Sanremo in 73 edizioni (e per circa un solo quarto d'ora di presenza)...credo di poter ragionevolmente escludere un interessamento genuino di Zelensky al festival della canzone italiana, dato il momento storico.
Come dire che, a mio sommesso parere, sarebbe stata miglior cosa lasciare fuori questa "letterina"...
Più in generale, a Festival concluso, mi piacerebbe rifletterci insieme qualche attimo ancora, perchè la mia percezione (di persona che in questi cinque giorni ha avuto la TV sintonizzata su RaiUno mentre faceva altro, e che da quella TV si prefigurava soltanto una noia mortale) è di essere stata smentita dai fatti, in quella che anche per me era la piega ormai cronicizzata di snobbarlo a piè pari da decenni.
Intanto ho trovato che...per essere il "festival della canzone italiana"...non lo sia mai stato così tanto (e bene) come in questa Edizione : tra veri miti della canzone italiana e nuove proposte...mi sembra innegabile che sia stata operata una selezione attenta e competente, oltre che una rievocazione qualificatissima e vitalissima.
Unico ospite "international" (salvo mie distrazioni possibili) i Depeche Mode. Quindi...per essere il festival della canzone italiana...direi proprio che lo sia stato, e anche su livelli più che dignitosi.
Come dire : la CANZONE italiana è certamente stata rappresentata al meglio (ma se si inseguono altri vertici della MUSICA italiana...forse è da ricordare che quello - appunto - è il festival della canzone) .
Molto di più mi ha favorevolmente colpita il clima di Gentilezza Collaborativa e Cortese che ha contraddistinto (con l'imprinting di Amadeus) tutti i rapporti fra tutti (competitors inclusi). (Affogando nella cortese disponibilità accogliente...persino la scemata di Blanco).
Potrà sembrare sciocco notare questo, o solo molto ingenuo.
Ma personalmente ho ascritto a questo aspetto una valenza enorme e probabilmente figlia dei tempi.
Riflettevo sull'apnea salutare che queste cinque serate televisive all'insegna del garbo hanno rappresentato rispetto ad una programmazione TV che - in ogni altrove - è un susseguirsi di polemiche anche urlate e di scomposte contese su tutto. Con il pregio non secondario che questo Garbo suonasse spontaneo e diffuso, quindi credibilmente sincero e non "da ingessatura notarile" come avrebbe potuto IMPORLO (senza agirlo in prima persona) un Pippo Baudo.
Non mi imbarazza ammettere di aver pensato, ieri sera, "che peccato che finisca...". E pensavo al clima di pace così largamente condiviso, non alle canzoni.
Mi ha fatto molto piacere sentire un po' di intellettualini pubblici, negli ultimi giorni, operare un motivatissimo revisionismo e...schernire la snobistica "puzza al naso" che...fu anche loro (siamo seri).
Invece mi ha fatto male ascoltare questa intervista, questa mattina, sul sito ANSA :
https://www.ansa.it/sanremo_2023/notizie/2023/02/11/sanremo-limpero-dei-segni-amadeus-la-forza-e-labilita-delluomo-senza-qualita_702257bd-4562-466e-b916-36f21f06007c.html
A me ha fatto l'effetto (odioso) dell'incapacità stizzita a rassegnarsi di chi riteneva di detenere un qualche primato "intellettuale" e si è visto annientato dalla (diversa e concreta) "forza delle idee chiare" di chi, come Amadeus, sembra proprio molto autentico per vita vissuta e competenze maturate vivendo. Senza alcuna prosopopea.
Anticipatamente grazie a chi vorrà esternare le proprie impressioni, soprattutto su quest'ultimo punto.
P.S. : ho leggiucchiato anche di ire governative propense a sfociare in "cambio dei vertici Rai". Tutto da approfondire, MA...al momento ...riesco a chiedermi soltanto cosa possa indurre un governo a punire, anzichè premiare, chi ha portato un indiscutibile successo alla TV di Stato...
Anche i preti talvolta ci azzeccano:
https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/34842650/sanremo-2023-chiara-ferragni-nuda-prete-cosa-faccio-questa-foto.html
Ciò che resta della massima sagra della volgarità italiana: la barby de noantri nella sua nuda veritas.
Citazione di: Ipazia il 13 Febbraio 2023, 07:42:20 AMvolgarità italiana
Superato in tempi rapidi il dubbio che alludessi alla testata da te linkata...ringrazio dell'opinione, pur non condividendola affatto.
Dopo l'evoluzione nazidem le classifiche di lerciume giornalistico e politico si sono ribaltate in maniera imprevedibile prima della covidemia. E anche questa è opinione, condivisa però da una miriade di elettori in Lombardia e Lazio che, anche turandosi il naso, sentono la puzza ugualmente. Il baraccone Rai, nazionalmarchettaro, ne condivide il trend.
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 08:21:46 AMDopo l'evoluzione nazidem le classifiche di lerciume giornalistico e politico si sono ribaltate in maniera imprevedibile prima della covidemia. E anche questa è opinione, condivisa però da una miriade di elettori in Lombardia e Lazio che, anche turandosi il naso, sentono la puzza ugualmente. Il baraccone Rai, nazionalmarchettaro, ne condivide il trend.
Provo a interpretare il senso di questo post. Il successo di questo Sanremo sarebbe correlato con il mancato voto a queste elezioni? In altri termini gli italiani, per protesta, non vanno a votare e vedono Sanremo?
Correlare la pandemia (planetaria) alle elezioni amministrative (regionali) e poi ancora a Sanremo (nazionale di interesse europeo) è operazione acrobatica che nè riesco e nè soprattutto desidero compiere.
Molto più incline (io) a prendere atto della trasversalità del lerciume, non solo intesa come trasversalità alle classi sociali e alle Etnie di ogni sorta, ma ancor prima trasversale alla Storia umana (tutta e in ogni dove).
Mi accade così che, condividendo profondamente il motto giusprocessualistico secondo cui "la forma è sostanza", guardi con molto favore - anche ad eventuale pari potenzialità di lerciume - a quei contesti in cui il margine di lerciume è canalizzato in forme pacate e civili, piuttosto che a quei contesti in cui il lerciume trionfi orridamente nella sua sgangherataggine oscena, nelle forme dell'aggressività e persino dell'ingiuria e/o calunnia urlata.
L'ultimo Sanremo è stato un prodotto pressochè perfetto, e non è un caso che giovani e giovanissimi siano tornati a seguirlo, diversamente da quei genitori e nonni che - forse sentendosi sempre ventenni, ma ricordando vagamente le ingessatissime edizioni alla Pippo Baudo - lanciano strali senza neanche averlo visto, o "documentadosi" presso fonti "informative" ovviamente vocate alla sua demolizione.
Personalmente (come già detto) ne ho immensamente apprezzato il clima di Concordia Cortese, più che la rassegna musicale (comunque dignitosissima).
La stessa "pubblicità redazionale occulta" in favore di Instagram...è qualcosa che vale miliardi, ed è passata con una classe ed una leggiadria impareggiabili e magistrali! Non è complesso immaginare qualche ampio mergine di "lerciume" anche su questa sola operazione marketing. Ma...ben venga quando è gestita con questa classe!
(OT : è la stessa ragione per la quale, da ex barricadera, mi trovo oggi tra coloro che dicono, scherzando ma non troppo, "aridatece Andreotti!") .
E quanto ai contenuti culturali: quello è il Festival della musica leggera italiana. Punto. E' certamente parte della cultura italiana più popolare in ambito musicale. Non per questo mancante di lieti apici che hanno fatto da colonna sonora alla vita di tutti.
Se poi si ama l'opera o il jazz, evidente che non sia il Festival di Sanremo il luogo in cui trovarne rassegna. Ma non direi che questo sia un limite (magari immondo) della rassegna, quanto piuttosto un errore identico a quello di chi acquistasse un biglietto a San Siro... pensando di aver prenotato alla Scala.
Citazione di: Claudia K il 14 Febbraio 2023, 11:22:21 AMCorrelare la pandemia (planetaria) alle elezioni amministrative (regionali) e poi ancora a Sanremo (nazionale di interesse europeo) è operazione acrobatica che nè riesco e nè soprattutto desidero compiere.
Citazione di: anthonyi il 14 Febbraio 2023, 08:33:23 AMProvo a interpretare il senso di questo post. Il successo di questo Sanremo sarebbe correlato con il mancato voto a queste elezioni? In altri termini gli italiani, per protesta, non vanno a votare e vedono Sanremo?
La correlazione sta nel fatto che Sanremo non si limita ad essere, dai tempi di Luigi Tenco o poco dopo, il ricettaccolo del trash canzonettistico italiano, giustamente snobbato da tutti gli artisti che avevano qualcosa di decente da dire, cantare e suonare, ma si impippa anche di politica e lo fa altrettanto nella fazione più trash della politica italiana. Il che è inevitabile considerando il metodo di cooptazione nella macchina di propaganda di regime Rai.
L'imbecille che pensava di passare alla storia per aver stracciato la foto di un politico di destra in divisa SS, non si rende conto di essere nella stessa manifestazione che offre tribuna al neonazismo guerrafondaio e ai suoi proclami, virulento oggi. L'anno scorso stessa solfa con la propaganda per la tossina farmaceutica che sta riempiendo le cronache locali di cadaveri. Trash criminale. Che sia dettato da ignoranza o servilismo di regime cambia poco. Si limitassero al trash canzonettaro, come gli ha ricordato il governo in carica.
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 17:00:17 PM.
L'imbecille che pensava di passare alla storia per aver stracciato la foto di un politico di destra in divisa SS, non si rende conto di essere nella stessa manifestazione che offre tribuna al neonazismo guerrafondaio e ai suoi proclami, virulento oggi.
L'imbecille ha sempre fatto queste sceneggiate non già per passare alla storia, ma per aver visibilità che vuol dire mantenimento dei follower e dei guadagni.
Riguardo al neonazismo guerrafondaio l'unico che conosco é quello di putin, al quale non é stato dato spazio a Sanremo.
Sarebbe stato invece utile dare più spazio di una semplice lettera a zelensky, considerato che Sanremo é il programma estero più seguito in Russia, in maniera tale da aiutare il popolo russo a prendere coscienza dei grandi errori che sta compiendo il suo regime.
Non mi risulta che in Russia si inneggi a Bandera e ai kapò ucraini dei lager nazisti. Almeno diamo all'etichetta "neonazista" il significato storico che le compete.
Quanto alle baldracche RAI, non mischino canzonette e meteorologia con la politica dei loro protettori. Incluso lo stigmatizzante inclusivismo, che ormai fa venire i maroni anche alle donne.
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 17:00:17 PMLa correlazione sta nel fatto che Sanremo non si limita ad essere, dai tempi di Luigi Tenco o poco dopo, il ricettaccolo del trash canzonettistico italiano, giustamente snobbato da tutti gli artisti che avevano qualcosa di decente da dire, cantare e suonare..............................................................
Mi soffermo su questo punto, rilevando che sia del tutto legittimo dissociarsi dalla musica leggera, ma non per questo liquidarne come "trash" l'intero comparto, nè tantomeno quella sua rassegna che è Sanremo e a cui , prima o poi, ha partecipato (in veste di autore e/o di esecutore) il più nobile e professionistico gotha delle "canzoni" che sono state colonna sonora di tutti, per decenni, e persino nel mondo intero.
Nello specifico di quest'ultima edizione il Bello è che qualunque cretinata istrionica individuale sia affogata nell'oceano della più elegante noncuranza. Malgrado "informazione" trashissima che cercava (senza alcun successo) di "sollevare il caso", e cioè la solita disputa veramente becera.
Questo è ciò che ho visto io, e ciò di cui parlo.
Citazione di: anthonyi il 14 Febbraio 2023, 18:09:06 PMRiguardo al neonazismo guerrafondaio l'unico che conosco é quello di putin, al quale non é stato dato spazio a Sanremo.
Idem per me.
Citazione di: anthonyi il 14 Febbraio 2023, 18:09:06 PMSarebbe stato invece utile dare più spazio di una semplice lettera a zelensky, considerato che Sanremo é il programma estero più seguito in Russia, in maniera tale da aiutare il popolo russo a prendere coscienza dei grandi errori che sta compiendo il suo regime.
Ripropongo un quesito che avevo già posto sopra : non ho contatti con Russi che vivano in Russia, quindi
non lo so. Ma a qualcuno risulta che un Russo, oggi, possa accedere a qualunque tipo di contenuto informativo che non sia di regime ?
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 19:12:07 PMNon mi risulta che in Russia si inneggi a Bandera e ai kapò ucraini dei lager nazisti. Almeno diamo all'etichetta "neonazista" il significato storico che le compete.
Quanto alle baldracche RAI, non mischino canzonette e meteorologia con la politica dei loro protettori. Incluso lo stigmatizzante inclusivismo, che ormai fa venire i maroni anche alle donne.
Nei territori ucraini occupati dai russi si stanno compiendo veri e propri atti di genocidio nei confronti delle popolazioni ucraine, con distruzione della cultura ucraina, deportazione soprattutto di bambini, e coscrizione dei maschi adulti per mandarli nelle prime linee a fare da carne da cannone.
Nella madrepatria i bambini russi vengono addestrati alla guerra già da piccoli, a volte addirittura facendogli prendere in mano le armi
Vere (almeno Mussolini i bambini li faceva addestrare con i fucili finti balilla).
Poi ci sono i 70.000 capi d'accusa per crimini di guerra.
Tutte queste cose il mondo le ha viste solo col nazismo, e con pochi altri regimi dittatoriali.
E' questa l'essenza del nazismo, non certo i feticci della svastica, che poi a ben guardare appare chiaramente solo sul corpo del capo della Wagner.
Frammenti di Sanremo ... infanzia ... il reuccio della canzone Claudio Villa e l'antagonista preferibile Domenico Modugno, i Rokes, gruppo inglese che cantava in italiano "ma che colpa abbiamo noi", Dalla che cantò coi Rokes nella modalità coppie .. poi Luigi Tenco, Dalidà e poi nulla più se non notizie percepite qua e là e vari cantanti ascoltati fuori festival.
Il Festival è sempre stato la kermesse della gente che conta nella società capitalista e tutto quello che le ruota attorno, la borghesia nel frattempo ha cambiato aspetto pur restando invariata nella sostanza e produce ora quei fenomeni ben descritti da Ipazia ... poi lei calca la mano, ma sostanzialmente azzeccando. Uno spettacolo di una cultura giunta alla frutta. Non dico nulla sulla lettera, sui criteri di selezione etc etc, comunque lasciamo che gli appassionati si godano pure il Festival di non so bene cosa. Un saluto
P.s.
Della serie i russi russano: come già detto dall'eurasiatico niko, il coro russo cantava
A' la guerre comme à la guerre. La guerra è un crimine in sè, ed è ridicolo andare in cerca di crimini di guerra da una parte sola. Almeno i russi, inclusi i russi che vivevano in Ucraina, guerreggiano in proprio. Pensa ai poveri ucraini, precettati pur'essi, che, fin dal golpe del 2014, guerreggiano conto terzi, stuzzicando l'orso finchè la zampata micidiale ha posto fine al bullismo e imposto una guerra vera. E mica solo agli ucraini, ma anche ai loro sponsor e puppari. Auspicando che la smettano in fretta e si vada a trattative di equa pace. Sanremo che c'azzecca con tutto questo ?
Citazione di: daniele22 il 14 Febbraio 2023, 21:26:16 PMil Festival di non so bene cosa
Della canzone italiana (come da titolo)
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 21:30:02 PMSanremo che c'azzecca con tutto questo ?
Era quello che mi chiedevo dall'inizio... (visto che il thread aveva a tema "Sanremo, il festival della canzone italiana") ::)
Premetto che non ho seguito il festival, ma lui mi ha inseguito su ansa, youtube, etc. quindi ne conosco solo ciò che mi è stato "imboccato" da algoritmi e homepage varie, ossia principalmente gli "highlight" ed episodi salienti extra-musicali, a cui si aggiunge quanto qui segnalato da voi.
Sanremo ha i suoi consolidati canoni, non solo canori ma anche di stile, canoni non scritti ma comunque noti. Il bacio fra uomini o un abito nude-look può stupire il pubblico sanremese medio (o chiunque usi la tv più di internet), pur nella consapevolezza, ormai diffusa credo, che stupire diventa sempre più difficile, man mano che si impilano i «precedenti» (come in ambito giuridico), e non solo a Sanremo: più si rompono gli schemi, più iniziano a scarseggiare gli schemi da rompere per farsi notare o far notizia.
A suo modo rompe gli schemi anche il prete che twitta battute da seminarista maschilista e politically uncorrect, dando così (involontariamente) benzina alla "battaglia" per la libera ostentazione del corpo promossa dall'imprenditrice in (succinta) veste di coconduttrice, o comunque vengano chiamate le donne convocate (anche o solo?) per il bell'aspetto ad arricchire la serata, e a cui viene concesso, se non ho capito male, un monologo di "pubblicità progresso". A Sanremo sono stati ormai "sdoganati" (come diceva una moda linguistica ormai già vecchia) i tatuaggi in volto affiancati a esponenti storici della canzone nostrana; è entrata in scena anche la politica con la "corrispondenza dall'estero" e il presidente che omaggia l'Ariston, non più solo la prima alla Scala. Per l'anno prossimo non sarà dunque facile stupire di più o aggiungere nuovi elementi, ma ben venga se il tutto ha avuto come collante una conduzione sobria e uno stile amichevolmente pacato. Alla fine, trattandosi pur sempre di esposizione per le canzoni, è una vetrina che muove le classifiche di vendita e di gradimento, che per i cantanti, soprattutto i (relativamente) meno affermati, si chiama «lavoro».
L'unica nota stonata in cui mi sono imbattuto (non avendo ascoltato le canzoni che solitamente non sono il mio genere) è il ragazzo che "abbrutito" da un problema tecnico inizia a prendere a calci i fiori della scenografia e poi commenta con qualcosa del tipo «mi sono divertito lo stesso»; più che baci omosessuali, plug anali, nudità e ammiccamenti politici, questo sfregio estetico, calciare con foga dei fiori ornamentali, devo ammetterlo (in tutta la "pochezza" del gesto, in tutti i sensi), mi ha colpito... pur non avendoti visto, uno a zero per te, Sanremo.
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 08:21:46 AMDopo l'evoluzione nazidem le classifiche di lerciume giornalistico e politico si sono ribaltate in maniera imprevedibile prima della covidemia. E anche questa è opinione, condivisa però da una miriade di elettori in Lombardia e Lazio che, anche turandosi il naso, sentono la puzza ugualmente. Il baraccone Rai, nazionalmarchettaro, ne condivide il trend.
Io penso che i politici "nazidem" non arriveranno mai al livello di feccia umana di farsi fotografare con una mitraglietta in mano e dichiarare apertamente e testualmente che un'istituzione elettiva fondamentale e con potere legislativo dello Stato italiano (come una Regione) e':
"dalla parte delle lobby delle armi",
come ci arrivano invece i politici meloniani.
Dalla parte della lobby delle armi, del paramilitarismo anarco-capitalista e senza nasconderlo, come l'estrema destra americana che li ispira, e li paga.
Tu a volte qui vuoi fare la comunista stalinista arrabbiata che dice che la destra istituzionale e' diventata meglio della sinistra istituzionale, ma non ti rendi conto che la verita' esiste, ed e' sotto gli occhi di tutti, e negandola fai parte anche tu dello spettacolo, e della post-verita'.
Spero vivamente che la maggior parte degli italiani preferisca ancora l'inclusivita' stucchevole dei pronomi gender e delle quote rosa all'individualismo identitario delle mitragliette, e lo spero nonostante il modo in cui una rumorosa minoranza di italiani attualmente ragiona e vota, minoranza che e' e resta tale perche' il partito dell'astensione mette in minoranza anche i prodi (neofascisti) trionfatori delle ultime elezioni.
Troppo facile identificare correttamente la tradizione neofascista e il suo campo geopolitico strategico di elezione solo per quanto riguarda l'Ucraina.
Citazione di: Phil il 14 Febbraio 2023, 22:15:55 PML'unica nota stonata in cui mi sono imbattuto (non avendo ascoltato le canzoni che solitamente non sono il mio genere) è il ragazzo che "abbrutito" da un problema tecnico inizia a prendere a calci i fiori della scenografia e poi commenta con qualcosa del tipo «mi sono divertito lo stesso»; più che baci omosessuali, plug anali, nudità e ammiccamenti politici, questo sfregio estetico, calciare con foga dei fiori ornamentali, devo ammetterlo (in tutta la "pochezza" del gesto, in tutti i sensi), mi ha colpito...
Era uno dei momenti in cui stavo proprio guardando lo schermo. :)
Pensavo fosse una stupida sceneggiata programmata, e in qualche
minima misura lo era. Lo sciocchino è andato molto oltre.
Si è risolto in una delle varie derive che, nel clima generato da Amadeus, è stato "colpito e affondato" con classe encomiabile e nessuna polemica, con immediata e ferma reazione del pubblico presente che a propria volta è stato calmierato dalla compostezza di Amadeus.
Questa volta sono io che vado OT e mi chiedo: ma fosse che quasi tre anni di pandemia, con strumentalizzazione urlata e "politicizzata" ...persino al riguardo delle mascherine...abbia insegnato che quello "stile" non porta a nulla? Qui parliamo "solo" di Festivale e Amadeus, ma su livelli più incisivi sembra anche lo stile Meloni! :D Se anche non l'avessi mai stimata (e non è del tutto vero) avrei preso a stimarla da quando va dritta per la propria strada, senza farsi incartare dalle polemiche artate. Vero che è anche privilegiata dal tenere in pugno totale i cosiddetti "alleati di governo", fino al punto che quando Berlusca tenta lo scoop con le dichiarazioni roboanti in stile "editoria di famiglia"...non c'è neanche bisogno che se ne occupi lei: ci pensa direttamente Tajani a precisare che non è quella di Berlusca la linea di Governo...
@niko
I nazidem si fanno fotografare con una siringa in mano che fa più danni della mitraglietta e che, al contrario della mitraglietta, può essere spacciata ipocritamente per filantropia.
La destra ha un vantaggio elettorale ormai insuperabile rispetto alla sinistra: serve il padrone tanto quanto, ma senza fingere di servire il popolo. Il popolo l 'ha capito e non vota più. La borghesia continua a votare, invece, e la destra raccoglie.
Sull'inclusività, Soumahoro ha spiegato che stile di vita abbiamo importato, e Moneskin, Barbie e il tatuato, tutti rigorosamente sinistri, ce lo cantano e suonano full time no stop.
Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2023, 23:16:14 PM@niko
I nazidem si fanno fotografare con una siringa in mano che fa più danni della mitraglietta e che, al contrario della mitraglietta, può essere spacciata ipocritamente per filantropia.
La destra ha un vantaggio elettorale ormai insuperabile rispetto alla sinistra: serve il padrone tanto quanto, ma senza fingere di servire il popolo. Il popolo l 'ha capito e non vota più. La borghesia continua a votare, invece, e la destra raccoglie.
Sull'inclusività, Soumahoro ha spiegato che stile di vita abbiamo importato, e Moneskin, Barbie e il tatuato, tutti rigorosamente sinistri, ce lo cantano e suonano full time no stop.
In questo mito che la destra istituzionale sia stata meno repressiva e vaccinista della sinistra ci credi (fanaticamente) tu e, spero, altre quattro persone:
La verita' e' che a livello globale, (che e' l'unico livello che conta, per giudicare un evento come una pandemia e la sua gestione) non c'e' stata grande differenza, tra destre e sinistre che si sono trovate a fronteggiare il problema, se non forse nel senso che la gente e' talmente ignorante, da scambiare la contingenza storica per gestione e merito politico: in Italia al potere quando c'e' stata la pandemia c'erano la sinistra e i cinque stelle e loro hanno gestito l'emergenza. Se questo per alcuni e' argomento necessario o sufficiente a sostenete che Salvini e la Meloni se ci fossero stati loro, invece, avrebbero fatto di meglio, io a questo livello di discussione non ci scendo nemmeno.
Tra l'altro il politico della mitraglietta ha detto anche che secondo lui e' molto piu' educativo portare il figlio di dieci anni a vedere un bello stand di caccia e armi da fuoco (della serie: educhiamo i bimbi al paramilitarismo e al machismo fin da piccoli) piuttosto che fargli vedere i baci gay in tv a Sanremo.
Io difendero' sempre l'inclusivita' nazidem come il male minore, finche' l'alternativa dell'altro campo politico sara' questa merda, di voler educare i figli maschi bianchi arianopadani alla guerra a dieci anni e non vergognarsi di dirlo.
La Sparta de noantri.
Con i terroni nel ruolo degli iloti.
Scusate, ma ho notato che diverse risposte non c'entrano nulla col titolo del topic, esattamente come certi argomenti nulla hanno a che vedere con la canzone italiana a Sanremo. Possiamo tornare sull'argomento? Grazie.
Una cosa assurda del festival di Sanremo è la sua durata. Sei ore di trasmissione in media con all'interno una ventina di brani musicali. Considerando che una canzone dura in media circa 3 minuti e mezzo, mettiamo 5 con la presentazione, saranno massimo 2 ore, ma stando larghi. È le altre 4 ore? Fanfare, predicozzi buonisti, inni di Mameli, baci gay, rievocazioni, monologhi, lettere da leggere con inviti a Kiev, sorrisi di circostanza, calcioni ai poveri fiori, già agonizzanti perché recisi, non rientranti nell'inclusione sociale, pubblicità come non ci fosse un domani, tatuaggi a perdita d'occhio, ecc. Per me la musica è solo un intermezzo , un pretesto per la logorrea dilagante. Fosse almeno una pausa di qualità, ma a parte 3-4 canzoni che si possono ascoltare, come scriveva un critico musicale su un quotidiano, cosa resta?
Citazione di: Claudia K il 14 Febbraio 2023, 22:07:18 PMDella canzone italiana (come da titolo)
Era quello che mi chiedevo dall'inizio... (visto che il thread aveva a tema "Sanremo, il festival della canzone italiana") ::)
Ciao Claudia, se con questo intervento vuoi riaprire un dialogo a suo tempo interrotto mi fa senz'altro piacere.
I titoli in generale, per vissuto personale, hanno spesso evidenziato una disattesa nel mostrare il loro contenuto. Forse sono un incontentabile, ma non mi sembra che questo faccia parte del mio carattere per come mi conosco. A mio vedere, il Festival, anche per motivi che riguardano la gestione attuale di uno spettacolo (vedi descrizione esposta da Phil), non rappresenta la canzone italiana. Rappresenta qualcos'altro. Naturalmente si tratta solo della mia opinione. Un saluto
Citazione di: Claudia K il 13 Febbraio 2023, 00:42:10 AME però...il problema non mi sembra tanto quello dei messaggi lanciati al popolo Russo, quanto quello delle censure (russe) che li bloccano. Non credi?
Se Loreti ha superato la censura sovietica (https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/la-grotta/msg59558/#msg59558) Amadeus poteva superare quella putinista, i contenuti virali passano comunque ed in ogni caso, e un messaggio di pace dai big '80 avrebbe raggiunto il destinatario, facendo tanto bene, dove non si è ancora capito che è esiziale dividere il popolo dal leader, non chiuderli insieme in una prigione mentale.
Detto questo per rispondere alla tua domanda, colgo l'invito a parlare di canzone italiana, e anche a portare un pò di sana discordia non-politica, lanciando un masso e nascondendo la mano:
I Maneskin sono bravi, e chi dice il contrario è un rosicone.
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 09:19:12 AMCiao Claudia, se con questo intervento vuoi riaprire un dialogo a suo tempo interrotto mi fa senz'altro piacere.
Buongiorno Daniele, piccolo chiarimento al volo: non ho mai pensato di interrompere il dialogo con te; ho soltanto alzato bandiera bianca in una discussione perchè non sapevo più come farmi intendere su un qualche punto che non ricordo quale fosse. ;)
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 09:19:12 AMA mio vedere, il Festival, anche per motivi che riguardano la gestione attuale di uno spettacolo (vedi descrizione esposta da Phil), non rappresenta la canzone italiana. Rappresenta qualcos'altro.
Ma certo che non rappresenta "tutta" la canzone italiana. Basti pensare che il direttore artistico deve ascoltare qualche migliaio di pezzi per...selezionarne quella trentina che sarà ammessa alla gara! Altrettanto certo che la selezione sia e debba essere funzionale all'industria discografica.
Ciò non toglie che il palco di Sanremo sia stato calcato nei decenni da artisti di prima grandezza, con brani della canzone italiana rivelatisi immortali, e che hanno portato l'Italia nel mondo. (Nel frattempo non sottovaluterei che è anche Lavoro per un mare di persone).
Per quanto mi riguarda: basta leggere sopra per avere prova di come mi aspettassi solo noia mortale da uno spettacolo che in realtà non seguivo da decenni. Avendolo "visto" quest'anno a sprazzi ...posso/devo dire che ho trovato un prodotto confezionato in modo ineccepibile, sempre e naturalmente tenendo presente quella che è la sua collocazione nell'ambito della TV pubblica. E non sono poche le occasioni in cui mi sono sentita veramente offesa dalle produzioni RAI come cittadina pensante. Caso da manuale quello dell'anno il cui lo spettacolo abbinato alla Lotteria di Capodanno fu affidato alla conduzione della Clerici con solito stuolo di cuochi, che già da allora non se ne poteva più! La trovai da brividi-horror e mi sentii davvero trattata da idiota come cittadina italiana.
Ma onestamente continuo a trovare "prodotto perfetto" quest'ultimo Sanremo, che è stato oggettivamente pensato, curato e gestito più che professionalmente in ogni suo aspetto.
Citazione di: Pio il 15 Febbraio 2023, 08:27:52 AMUna cosa assurda del festival di Sanremo è la sua durata.
Consideriamo però che il Festival è rivolto prevalentemente ai giovani e giovanissimi (che sembra aver riconquistato alla grandissima) e che i giovani e giovanissimi sono quelli che amano i rave, o che entrano in discoteca dopo mezzanotte per uscirne all'alba...
Poi, certo, quel che non piace stanca anche in tre minuti : ometto di riferirmi a robe tipo Del Debbio o Grande Fratello e vado sul neutro e RAI; per me che non ho mai amato il calcio...la programmazione RAI in occasione dei Mondiali o delle varie "Coppe" importanti è quasi deprimente. Ma me ne faccio una ragione : l'autoesclusa sono io che non vivo quel mondo, il quale non merita certamente di essere disprezzato sol perchè non piace a me. Piace a milioni di persone, e va benissimo così.
Citazione di: InVerno il 15 Febbraio 2023, 10:06:23 AMSe Loreti ha superato la censura sovietica (https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/la-grotta/msg59558/#msg59558) Amadeus poteva superare quella putinista, i contenuti virali passano comunque ed in ogni caso, e un messaggio di pace dai big '80 avrebbe raggiunto il destinatario, facendo tanto bene, dove non si è ancora capito che è esiziale dividere il popolo dal leader, non chiuderli insieme in una prigione mentale.
Ma infatti chiedevo, perchè davvero non lo so.
Se è come dici, convengo che sia stata un'occasione perduta.
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 09:19:12 AMA mio vedere, il Festival, anche per motivi che riguardano la gestione attuale di uno spettacolo (vedi descrizione esposta da Phil), non rappresenta la canzone italiana. Rappresenta qualcos'altro. Naturalmente si tratta solo della mia opinione.
Che condivido. Rappresenta l'apoteosi di una fisiognomica culturale, su cui un Lombroso dello spirito sarebbe andato a nozze. Tutte le melodramatis personae sono maschere dello spirito del tempo, tra i più debosciati e decadenti della storia umana. Già abbondantemente transumanata verso l'omologazione totale: "Io" robot.
Laddove, dopo lo stregone, il prete e lo psicologo, il mago sociale è diventato l'influencer, i fidelizzati sono follower e gli ex voto sono like. Subito convertiti in moneta sonante.
Che è il verace sancta sanctorum di ogni epoca e affare.
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 11:23:18 AMBuongiorno Daniele, piccolo chiarimento al volo: non ho mai pensato di interrompere il dialogo con te; ho soltanto alzato bandiera bianca in una discussione perchè non sapevo più come farmi intendere su un qualche punto che non ricordo quale fosse. ;)
Ciao Claudia, dati i precedenti vorrei chiederti del senso che hai voluto trasmettere con l'uso dell'occhiolino finale. Pensaci un attimo prima di rispondere. Buon pomeriggio
Citazione di: Claudia K il 14 Febbraio 2023, 22:45:00 PMQuesta volta sono io che vado OT e mi chiedo: ma fosse che quasi tre anni di pandemia, con strumentalizzazione urlata e "politicizzata" ...persino al riguardo delle mascherine...abbia insegnato che quello "stile" non porta a nulla?
Più che OT direi che è un'interessante questione trasversale al topic e al festival: le "macchine del fango", della "caciara" e della
schadenfreude iniziano ad essere meno mimetiche (o è il fango a non essere più quello di una volta?), anche per l'uomo della strada che magari non ha studiato i segreti dell'arte retorica o della comunicazione mediatica, ma talvolta riesce a capire da solo che è meglio astenersi (anche in politica) piuttosto che infervorarsi "pavlovianamente" per l'ultimo
scoop in fugace tendenza (mass)mediatica, troppo allarmistico e fazioso per non avere un doppio fondo, sia esso di disinformazione o strumentalizzazione. Probabilmente il mix di (ab)uso dei
social, esperienza pandemica e graduale disincanto verso ideologie "da
boomer", inizia sommessamente ad entrare in circolo nel corpo sociale, per quanto ancora nettamente sotto la "soglia critica" (in tutti i sensi) della "saturazione" (della maggioranza).
Il disincanto porta solitamente o al disinteresse, all'ottundimento del fervore da piazza, oppure al suo opposto, al tentativo di ripristinare un incanto in cui dibattere e dibattersi come si è ormai abituati a fare. La storia del disincanto percorre anche quanto sintetizzato da
Ipazia:
Citazione di: Ipazia il 15 Febbraio 2023, 14:24:35 PMdopo lo stregone, il prete e lo psicologo, il mago sociale è diventato l'influencer
che fa emergere una certa parabola di difficoltà calante: per disincantarsi dallo stregone occorreva sfidare le perigliose forze della natura e di divinità misteriose; per disincantarsi dal prete occorreva decostruire la tradizione teologica (magari proprio con l'ausilio delle scienze naturali, e non); per disincantarsi dallo psicologo occorre(va) constatare i limiti scientifici della sua efficacia (magari senza buttare via il bambino con l'acqua sporca); mentre per disincantarsi dall'
influencer di turno basta... avere una testa pensante mentre ci si gode, se piace, il suo
show. C'è stato ad occhio e croce anche un ristringimento di
audience per l'incantatore: lo stregone incantava tutti, il prete tutti ma con meno presa sui giovani, lo psicologo soprattutto le fasce di mezza età e giovanile, l'
influencer quasi solo la fascia giovanile (fermo restando che oggi la gioventù si è estesa proporzionalmente all'aspettativa di vita media). Non voglio dire che ci sono sempre meno "giustificazioni" per farsi incantare, perché l'incanto, in quanto tale, incanta senza che siano necessarie giustificazioni; inoltre non tutti, aldilà delle apparenze e del calendario, siamo sincronizzati nello stesso "periodo storico di disincanto", quindi ignorare la permanenza di corpose differenze prospettiche sarebbe una banalizzazione indebita e ingenua (quindi, a suo modo, ancora mistificante).
Anestesia dei valori, disimpegno politico, ignavia, bulimia da infosfera, o altro che sia, non è detto che possa avere, a dosaggio variabile, anche qualche lato pragmaticamente proficuo, o quantomeno meno deleterio, per me, dello sciamare coi paraocchi dietro all'ultimo dei "nostri" che sobilla animosamente con un «la sai l'ultima su di "loro"?».
P.s.
@InVernoConcordo e, a proposito di sassi, rilancio con: chi non ha avuto dei "Maneskin" nella sua gioventù, scagli la prima pietra...
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 14:42:28 PMCiao Claudia, dati i precedenti vorrei chiederti del senso che hai voluto trasmettere con l'uso dell'occhiolino finale. Pensaci un attimo prima di rispondere. Buon pomeriggio
Il senso è quello della più totale cordialità, che rinnovo.
Solo che non pensavo tu avessi dato il senso di un qualche mio ultimatum al banalissimo "mi arrendo" (ricordo questo e non l'argomento) , che era davvero legato alla mia sensazione di non essere in grado di farmi intendere da te su quello specifico punto che ora non ricordo.
Buona serata.
Citazione di: Phil il 15 Febbraio 2023, 16:14:21 PMle "macchine del fango", della "caciara" e della schadenfreude iniziano ad essere meno mimetiche (o è il fango a non essere più quello di una volta?), anche per l'uomo della strada che magari non ha studiato i segreti dell'arte retorica o della comunicazione mediatica, ma talvolta riesce a capire da solo che è meglio astenersi (anche in politica) piuttosto che infervorarsi "pavlovianamente" per l'ultimo scoop in fugace tendenza (mass)mediatica, troppo allarmistico e fazioso per non avere un doppio fondo, sia esso di disinformazione o strumentalizzazione. Probabilmente il mix di (ab)uso dei social, esperienza pandemica e graduale disincanto verso ideologie "da boomer", inizia sommessamente ad entrare in circolo nel corpo sociale, per quanto ancora nettamente sotto la "soglia critica" (in tutti i sensi) della "saturazione" (della maggioranza).
Citazione di: Phil il 15 Febbraio 2023, 16:14:21 PMAnestesia dei valori, disimpegno politico, ignavia, bulimia da infosfera, o altro che sia, non è detto che possa avere, a dosaggio variabile, anche qualche lato pragmaticamente proficuo, o quantomeno meno deleterio, per me, dello sciamare coi paraocchi dietro all'ultimo dei "nostri" che sobilla animosamente con un «la sai l'ultima su di "loro"?».
Complimentadomi per l'analisi, ho l'impressione che tre anni di pandemia siano stati determinanti in questa "maturazione" collettiva e trasversale. Sarà che il problema riguardava davvero tutti, e sarà che un po' tutti abbiamo dovuto filtrarcelo e sorbircelo in vario isolamento (che favorisce la riflessione quanto, purtroppo, l'ossessione), e sarà che lo abbiamo tutti subìto (non solo via social) nei toni nauseanti del continuo urlo di slogans e offese sgangherate promosse da chi pensava di ricavarne un tornaconto politico (come manifestatosi alla grande nelle decine di liste presentatesi il 25 settembre 2022) e dai seguaci in cerca di riscossa social-esistenziale...sarà quel che sarà...ma l'impressione è che una vera vaccinazione di massa dalla "informazione social" e dagli editori che hanno più macchine del fango che giornalisti...l'abbia prodotta per Nausea l'esperienza pandemica!
E possiamo tornare a Sanremo : è un Festival della Canzone e non si può non parlare di Canzoni, ma quello che sta continuando a colpirmi, nel lungo dopo-Festival di questi giorni, è che anche gli intellettualini pubblici e ultraboomer stiano dichiarando il loro revisionismo...proprio sull'onda di quella Pace Cortese che personalmente ho apprezzato al di sopra di tutto. Mi sembra palese che si sia (quasi) tutti stanchissimi e N A U S E A T I dalla Villania Becera (e solo faziosa e interessantissima al proprio tornaconto) come sistema.
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 19:00:22 PMIl senso è quello della più totale cordialità, che rinnovo.
Solo che non pensavo tu avessi dato il senso di un qualche mio ultimatum al banalissimo "mi arrendo" (ricordo questo e non l'argomento) , che era davvero legato alla mia sensazione di non essere in grado di farmi intendere da te su quello specifico punto che ora non ricordo.
Buona serata.
Bene Claudia, mi fa piacere. Comunque il senso della mia domanda non corrisponde a quello che tu pensavi. Dati appunto i precedenti non volevo perturbare più di tanto il sistema che doveva trovare un'informazione a me utile. Siccome io mi ricordo benissimo l'argomento dell'ultimo nostro incontro, mi sembrò ben strano che tu non lo ricordassi. E' importante e fondamentale tenere a mente la storia. Allora ti chiesi dell'occhiolino per sapere se questo fosse o no un ironizzare sul fatto che tu sapevi benissimo quale fosse l'argomento, ma non volessi alimentare la polemica.
Per quel che riguarda il tuo successivo procedere, iniziando da quello che hai evidenziato, ringrazio senz'altro Ipazia per la condivisione della stessa parte evidenziata da te. Tu inizi quindi dandomi ragione con un'ovvia banalità di cui non c'era proprio bisogno. O forse c'era il bisogno che io andassi a impegolarmi in discorsi sulla qualità della canzone italiana. Da notare che nel mio pensiero che evidenzi c'è un chiaro riferimento a Phil. Ora, visto che al post di Phil a cui mi riferivo apprezzandolo tu hai messo un like, come riesci a fare stare in piedi quel che dici a me? Allora mi sorge un dubbio. Nel discorso di Phil manca una parola che invece io ho nominato come responsabile del processo di cui parla Phil. Qual è questa parola? E' questo Claudia che ha mosso il tuo intervento? Buona serata
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 21:41:59 PMvisto che al post di Phil a cui mi riferivo apprezzandolo tu hai messo un like, come riesci a fare stare in piedi quel che dici a me?
A me non sembra che tu e Phil abbiate espresso gli stessi concetti. E quel che ha espresso Phil (o almeno quel che io ne ho recepito) lo ammiro e condivido sull'intero ventaglio delle riflessioni svolte e delle loro argomentazioni.
A te ho risposto scherzosamente la prima volta, quando hai chiesto "il festival di che?" . E poi sono tornata a risponderti (seriamente) che "certo non rappresenta l'intera Canzone italiana, e blablabla".
Ciò premesso, e proprio per tornare strettissimamente IT : per me Sanremo era quella roba che non si seguiva dalla prima adolescenza. E di ragioni per non essere seguito ne ha offerte a pacchi, dal 1951 (anche se allora non c'ero proprio). A me basta ricordare alcuni conduttori per provare ancora oggi avversione...vado random, ma bastano Baudo o Conti o Bongiorno o Clerici o De Filippi (appena ricostruiti in galleria horror via google) per confermare la scelta che feci del tutto istintivamente di non seguirlo neanche per sbaglio. E poi (raccogliendo la "provocazione" di Iverno) ...i miei Maneskin erano i Genesis, in felice assortimento con Bob Dylan quanto Sting , e poi De Andrè, De Gregori, Guccini. E che ci poteva azzeccare il Sanremo dei tempi?
In tutta onestà seguii anche
qualche sprazzo di quello condotto da Fazio, restandone nauseata per il mix di una ingessatura protocollare forse superiore a quella di Baudo o Conti, e con una...faziosità...che detesto per natura, che è quella di chi si esprime e "osa" solo quando è certo di essere sul carro del vincitore (e qui non parlo di canzoni, ovviamente).
Quest'anno lo rivedo a sprazzi e, a qualunque ora e in qualunque sprazzo, percepisco un prodotto perfetto sotto ogni profilo.
Da qui in poi si tratta solo di intendersi.
Io lo reputo un prodotto perfetto nell'ottica in cui mi è spontaneo canalizzarlo : quella di uno spettacolo Popolare che è stato offerto con MASSIMA cura e professionalità a chi paga il canone RAI con la bolletta della luce...
Rassegna di musica commerciale operata con selezione che, dopo decenni, torna ad incontrare il gusto dei giovanissimi (certamente molto più informati di musica rispetto a chi restava incantato dal cinquettato "non ho l'età"), e ha l'intelligenza di accoglierne senza ingessature notarili i "tempi e metodi" .
Ma lo fa ANCHE (e per me soprattutto) veicolando (proprio ai giovanissimi, ma non che molti anziani non possano beneficiarne) la dimostrazione plastica ed elegante che ogni istrionismo scostumato NON ha storia e affoga (al massimo) nel COMPATIMENTO CARITATEVOLE!
Non so, quindi, cosa ci si attendesse dal Festival della Canzone Italiana. Che risolvesse la guerra Russo/Ucraina? Che trovasse un nuovo Segretario e una nuova linea credibile al PD? Che trovasse i fondi e i presupposti giuridici per il reddito di cittadinanza? Che confermasse che i vaccini anti-covid fossero validi o che fossero una truffa?
COSA?
COSA ci si aspettava?
Io non mi aspettavo NIENTE, pur non avendo mai concepito Sanremo come nulla più che uno spettacolo popolare.
L'ho detestato e ignorato per decenni, e non me ne pento affatto.
Quest'anno l'ho visto a sprazzi, e in ogni momento in cui è caduto lo sprazzo ho trovato un prodotto PERFETTO sotto ogni profilo PER QUEL CHE ERA/E' DESTINATO AD ESSERE.
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 23:54:59 PMA me non sembra che tu e Phil abbiate espresso gli stessi concetti. E quel che ha espresso Phil (o almeno quel che io ne ho recepito) lo ammiro e condivido sull'intero ventaglio delle riflessioni svolte e delle loro argomentazioni.
A te ho risposto scherzosamente la prima volta, quando hai chiesto "il festival di che?" . E poi sono tornata a risponderti (seriamente) che "certo non rappresenta l'intera Canzone italiana, e blablabla".
Ciò premesso, e proprio per tornare strettissimamente IT : per me Sanremo era quella roba che non si seguiva dalla prima adolescenza. E di ragioni per non essere seguito ne ha offerte a pacchi, dal 1951 (anche se allora non c'ero proprio). A me basta ricordare alcuni conduttori per provare ancora oggi avversione...vado random, ma bastano Baudo o Conti o Bongiorno o Clerici o De Filippi (appena ricostruiti in galleria horror via google) per confermare la scelta che feci del tutto istintivamente di non seguirlo neanche per sbaglio. E poi (raccogliendo la "provocazione" di Iverno) ...i miei Maneskin erano i Genesis, in felice assortimento con Bob Dylan quanto Sting , e poi De Andrè, De Gregori, Guccini. E che ci poteva azzeccare il Sanremo dei tempi?
In tutta onestà seguii anche qualche sprazzo di quello condotto da Fazio, restandone nauseata per il mix di una ingessatura protocollare forse superiore a quella di Baudo o Conti, e con una...faziosità...che detesto per natura, che è quella di chi si esprime e "osa" solo quando è certo di essere sul carro del vincitore (e qui non parlo di canzoni, ovviamente).
Quest'anno lo rivedo a sprazzi e, a qualunque ora e in qualunque sprazzo, percepisco un prodotto perfetto sotto ogni profilo.
Da qui in poi si tratta solo di intendersi.
Io lo reputo un prodotto perfetto nell'ottica in cui mi è spontaneo canalizzarlo : quella di uno spettacolo Popolare che è stato offerto con MASSIMA cura e professionalità a chi paga il canone RAI con la bolletta della luce...
Rassegna di musica commerciale operata con selezione che, dopo decenni, torna ad incontrare il gusto dei giovanissimi (certamente molto più informati di musica rispetto a chi restava incantato dal cinquettato "non ho l'età"), e ha l'intelligenza di accoglierne senza ingessature notarili i "tempi e metodi" .
Ma lo fa ANCHE (e per me soprattutto) veicolando (proprio ai giovanissimi, ma non che molti anziani non possano beneficiarne) la dimostrazione plastica ed elegante che ogni istrionismo scostumato NON ha storia e affoga (al massimo) nel COMPATIMENTO CARITATEVOLE!
Non so, quindi, cosa ci si attendesse dal Festival della Canzone Italiana. Che risolvesse la guerra Russo/Ucraina? Che trovasse un nuovo Segretario e una nuova linea credibile al PD? Che trovasse i fondi e i presupposti giuridici per il reddito di cittadinanza? Che confermasse che i vaccini anti-covid fossero validi o che fossero una truffa?
COSA?
COSA ci si aspettava?
Io non mi aspettavo NIENTE, pur non avendo mai concepito Sanremo come nulla più che uno spettacolo popolare.
L'ho detestato e ignorato per decenni, e non me ne pento affatto.
Quest'anno l'ho visto a sprazzi, e in ogni momento in cui è caduto lo sprazzo ho trovato un prodotto PERFETTO sotto ogni profilo PER QUEL CHE ERA/E' DESTINATO AD ESSERE.
Forse non ho capito una mazza, anche se resto del parere che tu abbia mistificato tutto il nostro scambio. Ed è la terza volta che succede. Chiudo ovviamente il dialogo. Sempre porte aperte per eventuali futuri incontri. Un saluto Claudia, forse un giorno ci capiremo ... chissà
Citazione di: daniele22 il 16 Febbraio 2023, 09:10:52 AMresto del parere che tu abbia mistificato tutto il nostro scambio
Buongiorno Daniele.
Il nostro scambio è qui sopra e chiunque può leggerlo. Nel mio mondo non ci sono proprio i margini per alcuna mistificazione; potrebbe accadere di "mistificare" se io (o chiunque) riassumessi un nostro scambio avuto altrove, ma non vedo come si possa "mistificare" uno scambio che chiunque può conoscere integralmente anche nelle virgole.
In confidenza : il tuo post #55 l'ho riletto forse cinque volte prima di risponderti. Ma proprio per accuratezza e rispetto, ancor più perchè rivolto personalmente a me.
Più lo leggevo e più ci trovavo quella che mi sembrava un'equazione (Phil = Daniele22) da te impostata e che io non vedo.
Phil ha svolto una serie di riflessioni sottili e partendo (come Altri) dalla equilibratissima
relativizzazione del tema. Aggiungo: con un linguaggio mirabile. Anzi, visto che ne stiamo parlando, completo : leggendo il post di Phil e particolarmente i passaggi che ho poi quotato...giuro di aver pensato "è una di quelle rarissime volte in cui leggere un intervento su un Forum ti dona quelle poche pennellate argute che sono più appaganti di un altisonante saggio di mille pagine!" .
ALTRI,
dal mio punto di vista, muovono da una "assolutizzazione" dell'esiguo tema che io non riuscirei a vivere neanche sotto doping. Pare quasi che ad uno spettacolo canoro Popolare si assegni il ruolo di dover promuovere e attuare una "rivoluzione" socio-politica, e che poi lo si disprezzi per non averla promossa secondo i propri desiderata, e che infine - aspetto più allarmante e che mi suona violentemente e intollerabilmente dispotico - vada lapidato con insulti per non aver svolto questa "mission" di "priorità" ...iper-soggettiva per non dire arrogante!
Il Sanremo di Amadeus la sua "rivoluzione culturale" -
nel suo ambito - l'ha svolta egregiamente! Ne è PROVA l'appeal recuperato presso giovani e giovanissimi, che nei decenni aveva perso TOTALMENTE!
Sarà tutto limpido?
Considero ovvio il NO.
MA...in questa realtà torbida a tutto tondo, e ne convengo,... (vorrei capire) ...con quale dispotismo si può lapidare un PRODOTTO perfetto, per non aver assolto chissà quali missions che ad esso sono del tutto estranee ?
(E pensare che siamo reduci dai Mondiali di Calcio del Qatar, in cui gli Atleti Iraniani non cantavano il loro Inno Nazionale! E dov'erano, solo pochi mesi fa, barricaderi che si esponessero per questa causa?)
Citazione di: Claudia K il 16 Febbraio 2023, 11:29:26 AMPare quasi che ad uno spettacolo canoro Popolare si assegni il ruolo di dover promuovere e attuare una "rivoluzione" socio-politica, e che poi lo si disprezzi per non averla promossa secondo i propri desiderata, e che infine - aspetto più allarmante e che mi suona violentemente e intollerabilmente dispotico - vada lapidato con insulti per non aver svolto questa "mission" di "priorità" ...iper-soggettiva per non dire arrogante!
Non ci siamo proprio capiti. Il Festival deve limitarsi alla canzone italiana e non fare proclami pro bigpharma, il guerrafondaio ucraino, il femminismominchia della influencer milionaria, l'inclusivismo dell'atleta nera strapagata, il coglione che straccia la foto di un politico,... Mancava solo la moglie di Soumahoro
Il Festival non ha mission di priorità politiche e l'unica sgradevolissima politica che surrettiziamente fa è quella delle baldracche di regime. Lasci perdere e si occupi solo di canzonette.
Ipazia ha espresso nel modo migliore cio' che io non sarei stato in grado di formulare cosi' puntualmente. Quest'anno sembra essersi concretizzato in cio' che bene ha sottolineato , ma gli anni precedenti la funzione di quella trasmissione e' sempre stata la medesima. Il condizionamento nazional popolare facendo leva su "ignoranza" ( dei temi in ballo si intenda ) degli ascoltatori. Da cosa ho percepito della trasmissione di quest'anno leggendo i giornali nulla di piu' scontato : Benigni -costituzione -Mattarella , nera-razzismo ( non proprio per esperienza personale visto i dindini che , peraltro onestamente , si guadagna) , presidente palestrato ma povera Ucraina ecc ecc . Cosa ha a che fare tutto questo con un "festival" canoro ?
Avrei dovuto premettere che non ho mai visto il festival in vita mia , tuttavia e' impossibile sfuggirgli per quanto i media pubblicano durante e dopo.
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 14:21:49 PMIl Festival deve limitarsi alla canzone italiana [...] l'unica sgradevolissima politica che surrettiziamente fa è quella delle baldracche di regime. Lasci perdere e si occupi solo di canzonette.
Non avendo seguito il festival e ribadendo che non sono un fan di quel genere (né di musica, né di manifestazione), posso solo affrontare le tematiche più trasversali e sempre con il beneficio di inventario, perché potrei essermi comunque perso qualcosa di pertinente. Ciò premesso, trovo un po' "scanzonato" (visto che siamo in tema) confondere le proprie aspettative con ciò che il festival "deve"(?) fare: in quanto contenitore comunicativo di canzoni (che sono a loro volta comunicative), considerando la nota tradizione e la prevedibile elevata esposizione mediatica, chi di noi, onestamente, se dovesse organizzare oggi (non negli anni '70) il festival, lo farebbe limitandosi solo alle "canzonette"? Chi,
da organizzatore, di fronte alla possibilità di avere il presidente, l'attore italiano premio Oscar, il politico internazionale del momento, etc. risponderebbe con un perentorio «partecipano solo se hanno una canzone da presentare»? Chiunque lo facesse, a prescindere da colori politici, ideologie, etc. sarebbe, a mio umile giudizio, un organizzatore decisamente "rivedibile" (senza offesa, eventualmente). In fondo, qual è lo scopo del festival e come raggiungerlo? Come funzionano oggi la comunicazione, gli sponsor, etc.? Perché la gente segue il festival anziché aspettare che quei brani siano disponibili su
spotify o
youtube senza dover assistere alla gara? Chi lo ha organizzato ha già le risposte e agisce di conseguenza; difficile biasimarlo (se il pifferaio ha le sue colpe, ma funziona, è perché qualcuno non è immune alla sua "musica"; sogniamo un mondo senza pifferai? Forse conviene piuttosto restare svegli e studiare come funziona la "musica", nella consapevolezza che il pifferaio continuerà a fare il pifferaio, e non solo nel
weekend sanremese).
Si può chiaramente non essere d'accordo su come oggi siano impostate
in generale la comunicazione, la società dello spettacolo debordiana, etc. tuttavia, come già osservato da
Claudia, ci aspettiamo davvero che sia il festival, evento comunicativo e mediatico per eccellenza, a sanare in tre serate i "difetti" della tv contemporanea promuovendo un purismo musicale di altri tempi? Non credo siano né il contesto giusto né lo "strumento" giusto. Un'altra ricaduta del "long covid mediatico" (sempre sulla scia di
Claudia) non è forse proprio che abbiamo imparato come la vetrina della comunicazione non dispiaccia nemmeno a virologi, scienziati, etc.? Siamo tutti umani e la società di oggi, stando ai fatti, è così (attenzione: sto constatando, non elogiando) e aspettarsi che il virologo si limiti alle provette, il cantante alle canzonette, lo sportivo alle medagliette, etc. è un'aspettativa
oggi piuttosto spericolata (utopica?), se non altro perché è gente famosa che può farsi un
account twitter e riempirlo di
followers solo per il nome che ha. E chi organizza un evento mediatico, sia esso canoro, sportivo o altro, non può
professionalmente non considerarlo. Andando ancor più a monte, sarebbe come aspettarsi che chi si occupa di marketing sia onesto, non cerchi "leve" per vendere e magari ti consigli di rivolgerti alla concorrenza per un prodotto migliore: sarebbe sicuramente un'ottima persona, degna del paradiso, ma un pessimo pubblicitario (e, com'è noto, dicendo «tutta la verità, nient'altro che la verità» non tutti si pagano da vivere; non a caso quello è un giuramento che, se non mi sbaglio, fanno i testimoni, non gli avvocati o gli addetti al marketing).
Se, per quello che vale, un disertore di festival come il sottoscritto e molti dei presenti (pare) ne stanno parlando, e non certo per gli accordi musicali usati o le metriche dei testi, significa che gli organizzatori hanno saputo impostare un evento che fa comunque parlare di sé (per il clamore eccessivo o, paradossalmente ma non troppo, per l'assenza dello stesso), risultato vivamente consigliato sin dal primo capitolo del manuale della comunicazione massmediatica. Suppongo (o temo?) sia ovvio che, se il festival fosse andato "fuori tema" appoggiando però cause a noi care, saremmo tutti stati un po' meno critici o un po' più indulgenti verso l'esulare da questioni strettamente canore; certo, siamo umani (v. sopra). Gli organizzatori sanno anche questo e devono aver fatto i loro conti in merito, venendo pagati con moneta "suonante" per farlo (come quelli del festival del Cinema di Berlino che pare abbia raccolto l'idea dell'ospitata del leader ucraino, per quanto in questo caso più pertinente essendo protagonista di un documentario della manifestazione).
Io non mi illudo che i media di regime non facciano propaganda, ma piuttosto cultura, intendendo con ciò qualcosa che sia meno serva di un padrone e più attinente alla materia che ostentano di produrre. I pogrom contro novax, artisti e sportivi russi, sono segno di uno scadimento totalitario ulteriore dell'Impero del Bene, assai più preoccupante delle maschere "pitturate e vuote" di Sanremo.
Claudia k insisteva sulle canzonette, che evidentemente sono solo un pre-testo. Tanto mi bastava sottolineare.
I testi veri di questa edizione li ho elencati sopra. Il pretesto canzonetta sanremese mi interessa meno che niente e mi auguro che ciò valga anche per i giovani di oggi, come valeva per i giovani della mia generazione.
Augurio flebile, perché oggi il frullatore mediatico dell'omologazione sociale è assai più efficiente e mirato di vari decenni fa ed è abile a reclutare, da qualsiasi fonte, il peggio del politico-sociale funzionale alle sue esigenze di dominio.
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 20:38:17 PMcanzonette, che evidentemente sono solo un pre-testo. Tanto mi bastava sottolineare.
I testi veri di questa edizione li ho elencati sopra. Il pretesto canzonetta sanremese mi interessa meno che niente e mi auguro che ciò valga anche per i giovani di oggi, come valeva per i giovani della mia generazione.
Augurio flebile, perché oggi il frullatore mediatico dell'omologazione sociale è assai più efficiente e mirato di vari decenni fa
Credo che una propaganda si possa valutare
anche dalle conseguenze, poiché non c'è nulla di più controproducente di una propaganda che fa cilecca in una grande occasione: dopo il festival cosa è/sarà cambiato rispetto a «bigpharma, guerrafondaio ucraino, femminismominchia della influencer milionaria, l'inclusivismo dell'atleta nera strapagata, il coglione che straccia la foto di un politico»(cit.)? E cosa é/sarà invece cambiato nel
mercato della musica?
Credo che i risultati, di certo ancora prematuri, possano aiutare a stabilire quanto pesi la propaganda e quanto pesi la musica in questa manifestazione; se sia la musica ad essere un «pretesto» per fare propaganda o sia la propaganda un mero accompagnamento (discutibile, concordo, ma massmediaticamente scaltro) alla musica.
Riguardo al tormentone dell'"omologazione" ho le mie perplessità da sempre, e anche quel poco che mi è entrato nel monitor da Sanremo me le conferma.
Non so quanto abbia funzionato questa propaganda. Direi non pochissimo, essendo incardinata per tutti gli argomenti in una retorica che si pretende maggioritaria. Ma sa più di canto del cigno, rispetto al nuovo ordine nazionale, assai più spostato sui temi cari al liberal-liberismo di destra, che di sinistra.
Personalmente non mi riconosco in nessuno dei due e penso che, smaltite le opposte retoriche, entrambi leccheranno la pantofola dei padroni dell'impero occidentale, mentre divorano l'osso gettato sotto il tavolo.
L'omologazione è un tormentone che funziona:
(https://scontent.fvrn2-2.fna.fbcdn.net/v/t39.30808-6/331024210_1229603734637254_1214033314880625084_n.jpg?stp=dst-jpg_e15_q60_s1085x1050_tt1_u&efg=eyJ1cmxnZW4iOiJ1cmxnZW5fZnJvbV91cmwifQ&_nc_cid=1020&_nc_ad=z-m&_nc_ht=scontent.fvrn2-2.fna&_nc_cat=1&_nc_ohc=UY_LD6mSm7IAX_JpyLS&ccb=1-7&_nc_sid=8bfeb9&oh=00_AfDEhfjbUyt5nj8y-R1h0U2n8kWQzFz9DzKlSR7DcNdf9g&oe=64161AD9)
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 20:38:17 PMClaudia k insisteva sulle canzonette
Dove?
Non ho fatto altro che ripetere che delle canzoni (non necessariamente "canzonette", tra l'altro) mi interessa meno di niente.
Mi ha avvinta invece il CLIMA : di concordia , di gentilezza, di Equilibrio. Del quale sentivo esigenza anch'io, dopo gli ultimi tre anni (come minimo) di sgangherataggini tanto irragionevoli e infondate per quanto urlate e rimbalzate sui social nella dissennatezza euforica dell'ignoranza più turpe (e megafono inconsapevole di manigoldi veri e di rango così basso da meravigliarsi che chiunque non li abbia inquadrati "a occhio"!) .
Ma forse c'è speranza che sia in itinere una nemesi. Elementi a suffragio : Amadeus dirige il tutto nel segno del più pacato Equilibrio relazionale e A-politico! (E non so come sia stato possibile leggerci qualunque tipo di propaganda politica!) . L'unico capellino poteva essere letto nella lettera di Zelensky, che...non solo è stata letta in piena notte e sembrava la letterina di saluti d'obbligo di uno a cui non piace scrivere e non sa che dire...ma per quel niente che aveva di contenuti erano/sono i contenuti che esprimono la posizione ufficiale del governo italiano.
E che succede? :D
Succede che
- il Sanremo di Amadeus ha un successo di pubblico e - actung - anche di critica "puzza al naso" degli intellettualini pubblici che hanno snobbato Sanremo per decenni, che è ...stratosferico! E...
- e questo Sanremo è stato così "filogernativo" da aver portato ad Amadeus e ai vertici RAI un furioso quanto impulsivo anatema
governativo con propositi (incomprensibili) di "qui si cambia tutto!"...(già rientrato, a quanto pare).
- in parallelo si va ad elezioni, e i pochi votanti confermano le proporzioni delle ultime politiche, mentre gli altri (tra cui sono io) non vanno a votare perchè non si riconoscono più in nessuno (nè vedo come potrebbero, rebus sic stantibus).
Ma fosse che la Gente sia davvero uscita vaccinata dalle panzanate H24 in clima pandemico, e abbia imparato (in parte a proprie spese) che gli slogans de panza non servono a niente se non a prendersi per i fondelli da soli?
O fosse addirittura (miracolo!) che abbia almeno intuito che a chi promette "miracoli e verità" sia da chiedere - molto serenamente e quanto meno - "oh che meraviglia! MA...da quali Fonti questa "verità"? E anche fosse vera...come pensi di realizzarla? Con quali mezzi e con quali ovvie controindicazioni che sembri non considerare minimamente?" .
(Ogni allusione al DL odierno che azzera bonus-cessioni crediti-sconti in fattura, che era OVVIO che mandassero in default le già misere casse italiane, è del tutto non casuale e voluta.)
Terremo mica in piedi, con pubblico pizzo coatto, un costosissimo e datato baraccone ideologico solo per il bon ton ? (Peraltro falso, da buffoni di corte).
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 14:21:49 PMNon ci siamo proprio capiti. Il Festival deve limitarsi alla canzone italiana e non fare proclami pro bigpharma, il guerrafondaio ucraino, il femminismominchia della influencer milionaria, l'inclusivismo dell'atleta nera strapagata, il coglione che straccia la foto di un politico,... Mancava solo la moglie di Soumahoro
Il Festival non ha mission di priorità politiche e l'unica sgradevolissima politica che surrettiziamente fa è quella delle baldracche di regime. Lasci perdere e si occupi solo di canzonette.
Concordo, altrimenti che festival della canzone italiana è? So che i paragoni sono sempre brutti, però... a maggio ci sarà quello che una volta si chiamava Eurofestival e che io chiamo ancora così, a dispetto del nuovo nome che fa chic, evidentemente: Euovision Song Contest. In quella manifestazione ci sono due serate di semifinali, il martedì e il giovedì, mentre il sabato c'è la finale, che comprende: le nazioni partecipanti di diritto (che non disputano le semifinali) come l'Italia (che è uno dei Paesi fondatori della manifestazione), oltre alle finaliste uscite dalle due serate precedenti. Il sabato sera, in pratica, la prima ora e mezza è dedicata alle canzoni (ce ne sono 14 o 16, non ricordo bene il numero, che comunque è più o meno quello), per cui chi non vuole stare alzato oltre, alle 22.30 può già andare tra le braccia di Morfeo. Le fasi del voto sono abbastanza complesse: dapprima le giurie nazionali che possono votare per tutti, fuorché per il proprio Paese, poi il televoto: non è possibile votare per il/la rappresentante dello Stato in cui ci si trova. Per esempio un italiano non può votare dall'Italia per l'Italia, ma può farlo da qualunque altro Paese.
In pratica, c'è un rappresentante per ogni nazione partecipante (cantante o gruppo) di cui avviene una presentazione veloce... poi c'è l'esecuzione della canzone. Non ci sono proclami pro o contro questo o quello (solamente canzoni) e credo che la manifestazione sia seguita a livello mondiale da un numero consistente di telespettatori. A mio avviso così dovrebbe essere anche il Festival della Canzone italiana! Altrimenti cambiamo il nome alla manifestazione. ;)
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2023, 07:39:43 AMbaraccone ideologico
Ma, chiedo : questo "baraccone ideologico" lo si presume o lo si è
concretamente visto tradursi in qualche frammento di Festival 2023 ?
Egonu è una donna che ha subito attacchi beceri quanto gratuiti per il colore della sua pelle. E' "ideologico" offrirle uno spazio in cui portare testimonianza di questo orrore grezzissimo, dinanzi ad una platea di giovani e giovanissimi? (E' talmente "ideologico" che - almeno a chiacchiere - collima persino con dichiarazioni salviniane!) .
Ferragni, che prima del Festival non avevo proprio mai considerato al supponente (mio) "e figurati...una influencer...", a me (ma pare a moltissimi e anche di palato fine) si è rivelata una giovane donna di non comuni capacità relazionali e di gradevolezza.
Suo marito, come pochi altri che si erano illusi di monopolizzare l'attenzione con scemate varie e "dirompenti secondo ottica rivelatasi boomer" e sgradite al contesto...ne hanno tratto soltanto svalutazione-emarginazione DALLO STESSO CONTESTO, ancor prima che dal grande pubblico. Di Fedez mi sto ancora chiedendo quanto possa aver giocato (scioccamente) una sorta di invidia in competizione con le indubbie capacità professionali di sua moglie.
La letterina
da Zelensky (letta in tarda notte) sembrava la letterina a Babbo Natale di un bambino con poca fantasia e ancor meno capacità espositive. Ma alla fine era un "grazie" ed era DI Zelensky. Era un "grazie" rispetto a quanto l'Italia sta facendo a suo sostegno.
Ma soprattutto : la musica leggera è il mestiere (e la passione) di una vita intera per Amadeus, e gli effetti positivi di questa sua professionalità sono MISURABILI non solo nei numeri dell'audience, ma soprattutto nell'aver recuperato un interesse del pubblico anagraficamente giovane e giovanissimo che non ha precedenti!
C'è stato il tentativo dei "ventilatori del fango" di "ideologizzare" qualunque virgola, ma...si è rivelato un patetico flop senza storia, proprio perchè quello "stile" ha ormai nauseato i più, i quali hanno compreso (sulla propria pelle, nei casi di maggior sprovvedutezza) che messaggi eternamente urlati e polemici e aizzanti alla pagliuca nell'occhio altrui...sono solo grossolane reti da "pesca a strascico" alla disperata ricerca di consensi elettorali da pescare sui fondali...
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 17 Febbraio 2023, 08:26:45 AMSo che i paragoni sono sempre brutti, però... a maggio ci sarà quello che una volta si chiamava Eurofestival e che io chiamo ancora così, a dispetto del nuovo nome che fa chic, evidentemente: Euovision Song Contest. In quella manifestazione ci sono due serate di semifinali, il martedì e il giovedì, mentre il sabato c'è la finale, che comprende: le nazioni partecipanti di diritto (che non disputano le semifinali) come l'Italia (che è uno dei Paesi fondatori della manifestazione), oltre alle finaliste uscite dalle due serate precedenti. Il sabato sera, in pratica, la prima ora e mezza è dedicata alle canzoni (ce ne sono 14 o 16, non ricordo bene il numero, che comunque è più o meno quello), per cui chi non vuole stare alzato oltre, alle 22.30 può già andare tra le braccia di Morfeo. Le fasi del voto sono abbastanza complesse: dapprima le giurie nazionali che possono votare per tutti, fuorché per il proprio Paese, poi il televoto: non è possibile votare per il/la rappresentante dello Stato in cui ci si trova. Per esempio un italiano non può votare dall'Italia per l'Italia, ma può farlo da qualunque altro Paese.
In pratica, c'è un rappresentante per ogni nazione partecipante (cantante o gruppo) di cui avviene una presentazione veloce... poi c'è l'esecuzione della canzone. Non ci sono proclami pro o contro questo o quello (solamente canzoni) e credo che la manifestazione sia seguita a livello mondiale da un numero consistente di telespettatori. A mio avviso così dovrebbe essere anche il Festival della Canzone italiana! Altrimenti cambiamo il nome alla manifestazione. ;)
Premetto di non aver MAI visto neanche UN minuto di Eurofestival.
Ma se funziona come dici (e non ne dubito) ...ne traggo una ragione in più per non vederlo mai.
E' certamente questione di gusti, e i miei non hanno nessun primato sui tuoi, ma A ME (e forse non solo a me) una rassegna così algido-notarile non risulta di nessunissima attrattiva.
Non oso immaginare quale attrattiva eserciti sui giovani e giovanissimi una manifestazione che alle 22.30 è gia terminata.
Che ci piaccia o meno...i giovani (veramente giovani all'anagrafe) sono (anche, e numericamente soprattutto) quelli che cazzeggiano in giro almeno fino a mezzanotte perchè trovano disdicevole e "coatto" entrare in discoteca prima di quell'ora, per poi farci mattina.
Discutibile quanto vogliamo...è così!
A prescindere dagli orari : accade ormai da decenni che le formule di intrattenimento/spettacolo risultino molto più gradite quando assumono la forma del "contenitore" in cui si spazia dal serio al faceto...senza sentirsi in apnea dalla realtà, e senza prendersi troppo sul serio e con piglio notarile in una qualche mission particolare. Ne è prova il successo di tutti i programmi "contenitore" di qualunque emittente che sappia produrli.
Questa lettura, ossia il tentativo di fare della rassegna musicale Sanremo uno spettacolo/festa, almeno nelle mie vaghe reminiscenze, risale nei decenni. E' una via che è stata percorsa in tutti i modi possibili e immaginabili, dall'ospitata del prestigioso gruppo anglofono "international", a quella del comico o dell'intellettuale, e fino a quella della co-presentatrice di indubbio seguito nel proprio settore (da De Filippi a Belen a Clerici, ciascuna nel proprio ramo). Guarda caso sono stati tutti fallimenti ...e anche molto boomer (volendo sottilizzare).
Poi arriva Amadeus e...all'insegna del Garbo...conquista OGNI fascia d'età, rendendo il dovuto merito a professionisti della musica leggera che stanno al ventenne di oggi come a me sta Nilla Pizzi o Gigliola Cinquetti, e - in un mix gestorio di acutissima sensibilità e competenza - riesce a rendere amabilissimo anche un Morandi e a farlo apparire più giovane di lui.
E se non è Professionalità questa...mi resta da capire cosa intendiate per Professionalità. E anche per Spettacolo.
@Aspirante Filosofo58
Anch'io "d'istinto" ho accostato il festival ad altre manifestazioni, sicuramente più musico-centriche (fidandomi di ciò che se ne dice); poi mi sono però ricordato del contesto, sia come (recente?) tradizione che come società: il festival è ormai diventato da anni una manifestazione di spettacolo incentrata sulla musica, ma non solo musicale, e farla ritornare solo musicale, secondo me (magari sbaglio, non è il mio mestiere), non sarebbe una buona mossa di marketing/esposizione (a differenza delle manifestazioni che sono da sempre solo musicali). Il contesto sociale ha parimenti un ruolo importante: se si parla di contesto europeo, è normale che viga una certa "diplomazia", una certa distanza da temi extra-musicali che più che unire finirebbero con il dividere la rappresentazione pubblica dell'Europa, ma se si è in ambito nazionale, trovo altrettanto ragionevole cogliere la palla al balzo su certe narrazioni e rappresentazioni, anche se non sono strettamente musicali. Concordo che chi è interessato solo alla musica possa non gradire divagazioni extra-musicali, tuttavia, come detto, se mi metto nei panni degli organizzatori, a cui giustamente non interessa solo la musica (ma l'audience, il mercato, etc.), non riesco a biasimarli.
Per quanto riguarda (@Ipazia) la propaganda, l'omologazione, etc. sono spesso, ma non sempre, come la bellezza: stanno tutte solo negli occhi di chi guarda (e te lo dice uno che ha confessato di non aver nemmeno guardato adeguatamente ciò di cui parla).
Credevo che la domanda del titolo di questo 3d fosse chiara, ma vedo che si continua a discutere sulla bontà di questa o quella formula, su chi segue questo o quello spettacolo, e altro del genere. La domanda era ed è, se abbia senso chiamare "Festival della Canzone italiana" un programma in cui vi sia di tutto e di più, con anche, tra l'altro, i brani musicali. Secondo me non ha senso e tanto varrebbe togliere quel "festival della canzone italiana". Il Festival di Sanremo è il Festival di Sanremo, in cui ogni tanto c'è qualche canzone italiana.
Claudia K: sei libera di avere certezze su tutto ciò che ti pare. Io preferisco dubitare, approfondire, per conoscere e per capire. Se qualcuno mi raccontasse qualcosa, io prima di giudicare quel qualcosa vorrei approfondire. In ogni caso: il sistema del televoto è stato introdotto da pochi anni all'Eurofestival e immagino che a votare con gli sms siano soprattutto giovani. Sicuramente non ci vedo mia mamma di 85 a votare!
All'Eurofestival, a parte un primo posto di Toto Cotugno e dei Mannenskin, abbiamo avuto un primo posto nel 1964, con "Non ho l'età" che, dopo aver vinto a Sanremo, Giliola Cinquetti propose, vincendo anche all'Eurofestival. 10 anni dopo, sempre la stessa cantante, arrivò seconda all'Eurofestival, con "Sì" che aveva vinto a Sanremo. Al primo posto arrivarono quell'anno quattro giovanotti apparentemente pescati chissà dove: gli Abba, sconosciuti fino a quel momento, vinsero con Waterloo.
Parli dell'eurovision dove una volta vince la donna barbuta e l'anno scorso un gruppo ucraino? Niente da togliere alle loro qualità artistiche (gli ultimi non li ho neanche sentiti e il primo/a aveva una buona canzone anche se sembrava presa dalla soundtrack di uno spymovie '60) ma sembrerebbe adirittura che lì la "propaganda" sia entrata a piedi uniti anche nelle canzoni, e come ho detto all'inizio, uno tenderebbe a preferire quando la propaganda è talmente evidente da mancare solo la scritta in sovrimpressione per identificarla, scommetto che il vincitore di sanremo (non ho sentito) al contrario ha semplicemente avuto il merito di riuscire a concatenare la parola "amore" nel maggior numero di frasi possibili senza ripetersi. Però "propaganda" lo metto tra virgolette, perchè è noto e chiaro che gli ambienti artistici, così come la accademie e altri, da parecchio hanno determinate tendenze politiche, a Hollywood come a Cannes, alla Berlinale come a Sanremo, se sentono il dovere morale di trasferire un messaggio politico, saranno affaracci loro....se non piace si cambia canale. Io la settimana scorsa stavo vedendo un innocuo documentario sugli animali della savana, quando mi sono accorto che i maschi (animali eh!) venivano sempre rappresentati negativamente, le femmine invece con qualità positive, arrivato alla mezz'ora ho sentito che i leoni hanno confusione di genere e ho dato una ditata allo schermo.
Anch'io uso il dito spesso sul telecomando :P Amadeus è sicuramente molto professionale, sa il fatto suo, ma io non sopporto il suo fare il finto tonto quando capitano provocazioni politiche o altro. Sembra cascare dalle nuvole invece sa tutto, ha pianificato tutto, essendo anche il direttore artistico del festival. Poi non sopporto che siano i ricchi a farci la morale.
Sanremo è solo un grosso iceberg dell'omologazione ideologica dell'Impero del Bene. Altri, grandi e piccoli, lo accompagnano in casa RAI. Perfino una rete culturale come Radio3 è diventata inascoltabile durante la covidemia, tanto evidente era il suo indottrinamento covidemico. Si salvava solo la grande musica, ma neppure quella, vista la codinità manifestata nella vicenda delle liste di proscrizione degli artisti russi, nell'omologazione a seguire.
L'omologazione ideologica, quando è così spudorata, sta nella realtà pilotata dei fatti, e non negli occhi di chi guarda. Spostare l'obiettivo causale sullo spettatore, in questo caso, sa tanto di tartufismo.
Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2023, 13:24:16 PMParli dell'eurovision dove una volta vince la donna barbuta e l'anno scorso un gruppo ucraino? Niente da togliere alle loro qualità artistiche (gli ultimi non li ho neanche sentiti e il primo/a aveva una buona canzone anche se sembrava presa dalla soundtrack di uno spymovie '60) ma sembrerebbe adirittura che lì la "propaganda" sia entrata a piedi uniti anche nelle canzoni, e come ho detto all'inizio, uno tenderebbe a preferire quando la propaganda è talmente evidente da mancare solo la scritta in sovrimpressione per identificarla, scommetto che il vincitore di sanremo (non ho sentito) al contrario ha semplicemente avuto il merito di riuscire a concatenare la parola "amore" nel maggior numero di frasi possibili senza ripetersi. Però "propaganda" lo metto tra virgolette, perchè è noto e chiaro che gli ambienti artistici, così come la accademie e altri, da parecchio hanno determinate tendenze politiche, a Hollywood come a Cannes, alla Berlinale come a Sanremo, se sentono il dovere morale di trasferire un messaggio politico, saranno affaracci loro....se non piace si cambia canale. Io la settimana scorsa stavo vedendo un innocuo documentario sugli animali della savana, quando mi sono accorto che i maschi (animali eh!) venivano sempre rappresentati negativamente, le femmine invece con qualità positive, arrivato alla mezz'ora ho sentito che i leoni hanno confusione di genere e ho dato una ditata allo schermo.
Una volta vince il cantante portoghese che ha bisogno di soldi per operare suo nonno, ecc... ecc... Ma io non sto dando giudizi sul più votato o la più votata, che vince. Anche a Sanremo, negli anni in cui al mercato cittadino si trovavano le bancarelle di dischi in vinile da 45 giri rpm, quasi sempre chi vinceva non vendeva quanto chi, magari, non arrivava nemmeno in finale. Io non sono tifoso di questo o quel cantante: ascolto la musica e poi, se vince qualcuno che a me non piace... pazienza.
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2023, 14:38:17 PMSanremo è solo un grosso iceberg dell'omologazione ideologica dell'Impero del Bene. Altri, grandi e piccoli, lo accompagnano in casa RAI. Perfino una rete culturale come Radio3 è diventata inascoltabile durante la covidemia, tanto evidente era il suo indottrinamento covidemico. Si salvava solo la grande musica, ma neppure quella, vista la codinità manifestata nella vicenda delle liste di proscrizione degli artisti russi, nell'omologazione a seguire.
L'omologazione ideologica, quando è così spudorata, sta nella realtà pilotata dei fatti, e non negli occhi di chi guarda. Spostare l'obiettivo causale sullo spettatore, in questo caso, sa tanto di tartufismo.
Leggo la tua costante tendenza a parlare (ancora e dovunque) di pandemia covid .
Per me non sarebbe un problema, e quale che sia il governo e le sue misure in materia...effettivamente non la considero un'esperienza "archivata/archiaviabile".
Ma sono vagamente sconvolta dal farne IL Parametro da cui ossservare e GIUDICARE (molto sprezzantemente) il mondo.
E farlo da un qualche scranno non meglio definito/definibile, in base ad istanze di varia fauna con sviluppatissimo uso dei polpastrelli in funzione "social" , da cui sono emerse figure altamente patetico/deliranti che NON hanno mai avuto NIENTE di concreto su cui confrotarsi con la Comunità Scientifica Mondiale.
Stavamo parlando di Sanremo o di pandemia?
La Comunità $cientifica Mondiale meglio lasciarla nel bordello in cui prolifica ed è foraggiata. Sanremo e covidemia appartengono al medesimo filo nero omologativo che talvolta si presenta come farsa (Sanremo) e talvolta come tragedia (covidemia, Ucraina).
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2023, 07:25:55 AMmedesimo filo nero omologativo
Su un Forum di persone amanti della riflessione...non sarò io a dover ricordare che di "fili neri omologativi" se ne possono vedere o immaginare a volontà e per tutti i gusti.
Alcuni fili omologativi si vedono a colpo d'occhio (e sono quelli che tentano la pesca a strascico su fondali melmosi e vengono in breve tempo seppelliti dalla risata di chi li osserva).
Altri fili omologativi si immaginano o vengono fatti immaginare (e sono quelli che magari esistono solo nella fantasia dell'osservatore o del sobillatore, di talchè non reggono ad alcuna ipotesi di confronto dialogico, e possono essere dietrologicamente "sostenuti" soltanto per la via dell'offesa gratuitamente denigratoria e provocatoria).
Altri ancora esistono davvero e possono essere determinanti per le sorti del Pianeta, ma sono quelli più attentamente gestiti nel segno di una così curata trama di simulazioni e dissimulazioni da risultare perfettamente blindate all'osservatore. Ne sono paradigma le massonerie affaristiche in senso lato, la cui prima regola di successo è nella segretezza dell'identità degli adepti e dei loro accordi, la cui funzionalità operativa è massimizzata dall'esporsi pubblicamente come perfetti sconosciuti o (ancora meglio) come "avversari".
E mentre ancora tremo all'idea dell'occulto supporto putiniano a Trump (peraltro spiegabilissimo tra despoti), non posso che prendere atto (e lo farei con tenerezza, se non fossero così compiaciuti d'essere villani) della visibilissima sprovvedutezza dei seguaci di Qanon. E VOGLIO dimenticare quella penosa cassa di risonanza costituita da una pletora di replicanti in orgasmo da social, che era capace di affermare a testa alta - e senza avvertire il minimo senso del ridicolo - anche che "nell'ago del vaccino c'è il microchip con cui ci controlleranno" (di solito quinta elementare presa male, ma con indottrinamento perfettamente riuscito), e VOGLIO dimenticare anche l'iper-patetica questione delle "mascherine bavaglio", cavalcata in declinazione italiota da persone che - come Sgarbi - non potevano mentire senza piena consapevolezza di MENTIRE; ma il filo nero dell'indottrinamento (per quanto evidentissimo già sul solo tema pandemia e vaccini e mascherine) è schizzato negli occhi di chiunque non ce li avesse chiusi...quando TUTTI i no-vax/no-pass/no-PAX...si sono ritrovati compatti nell'istinto russofilo e filo-putiniano! :D
Sono italiana e ho un'idea abbastanza consolidata e motivabile dell'humus italiano medio. Senza farla troppo lunga : è proprio VISIBILE che una (fortunatamente esigua) percentuale di "italiani brava gente" non potrebbe essere sodale con l'invasore, piuttosto che con l'invaso, se non fosse condizionata e lusingata da un'illusionistica (non solo illusoria) prospettiva INDOTTA di "riscatto social-esistenziale"! E ne ho TANTE prove, che sarebbero documentabilissime se non vigesse la Privacy!
Torniamo a Sanremo? :)Chi ha visto lo spettacolo (anche a sprazzi, come me), ha visto uno spettacolo MAI noioso e del tutto Garbato, perfettamente in grado di (come detto mille volte ormai) affogare nel mare della pacata tolleranza anche le derive soggettivo-istrioniche più stupidelle (che non sono mancate).
Di "manifesti politici" NON ne ho visto davvero nessuno. E se tale vogliamo considerare la letterina insignificante di Zelensky letta in piena notte...quella era un "grazie"
di Zelensky a quanto il governo italiano
sta facendo, in comunione di intenti con UE.
Ci vedi il "filo nero omologativo" ?
In clima "Riflessioni" puoi spiegare dove e perchè lo vedi.
Non mi sembra faccia onore alla Riflessione il solo barricarsi dietro lanci random di vere e proprie offese gratuite del tipo "baldracche RAI". Cordialmente.
Con baldracca si intende di solito donna che si vende il corpo per soldi o per proprio tornaconto. Che la RAI sia piena da decenni, dalla lottizzazione in poi, di baldracchi e baldracche che si vendono al potere o all' ideologia culturale e sociale del momento più che un'offesa mi sembra una semplice constatazione di un dato di fatto. :-X
Klaudia. Sono assolutamente d'accordo sulla tua tesi relativa all'italiano complottista, che ripone nel complottismo la speranza di un revanchismo socio-esistenziale, o semplicemente per gridare il suo bisogno di (sterile) rivolta . Aggiungo solo che, purtroppo non sembra essere un appannaggio esclusivamente italiano. È di questi giorni la notizia che il progetto di "vicinanza" di quartiere di Carlos Moreno, progetto encomiabile in termini ecologisti, venga attaccato in Francia, da coloro che lo ritengono la riproposta di un lockdown dettato dai "poteri forti".
In tutto questo complottismo in realtà forse si nasconde il grande capolavoro mediatico del C+H (capitalismo più Hollywood), ovvero far credere che bisogna vergognarsi di essere poveri e che la povertà non dipende da concreti rapporti di potere ma da ignavia. Pertanto preclusa la coscienza di classe perché "rimossa" ed alienata da C+H, non resta che il complottismo e la successiva sua manipolazione da parte di soggetti come Sgarbi & co.
Citazione di: Pio il 18 Febbraio 2023, 13:31:23 PMCon baldracca si intende di solito donna che si vende il corpo per soldi o per proprio tornaconto. Che la RAI sia piena da decenni, dalla lottizzazione in poi, di baldracchi e baldracche che si vendono al potere o all' ideologia culturale e sociale del momento più che un'offesa mi sembra una semplice constatazione di un dato di fatto. :-X
Nel migliore dei casi si tratta di un giudizio del tutto trasversale, potenzialmente, a qualunque comparto.
Potendo tranquillamente, nel suo qualunquismo, arrivare ad ognuno di noi.
E in un mondo che, in qualunque ambito, vede "baldracchi e baldracche"...ma anche no.
Quindi ?
Ti sembra così "intellettuale" questo qualunquismo randomizzato su frequenza becero-provocatoria?
A me no...per niente. :)
Citazione di: Jacopus il 18 Febbraio 2023, 13:52:12 PMKlaudia. Sono assolutamente d'accordo sulla tua tesi relativa all'italiano complottista, che ripone nel complottismo la speranza di un revanchismo socio-esistenziale. Aggiungo solo che, purtroppo non sembra essere un appannaggio esclusivamente italiano.
Mai pensato che sia solo italiano!
E che ci siamo dimenticati Capitol Hill? ;D
La RAI è un lupanare pagato coi soldi di tutti i contribuenti. Privatizzatela, e farà la pro-paganda che meglio aggrada al suo padrone. Lo scandalo RAI, non generalizzabile ad cacchium, è l'essere pagata, imposta e dissimulata come servizio pubblico. Curioso che in un paese in cui si sono privatizzati tutti i gioielli di stato, rimane in carico al contribuente solo questa sentina lercia di propaganda di regime. Sovrassatura di baldracche/i strapagate/i dedite/i allo scopo. C'è che non li vuole nessuno, perche rendono evidentemente meno di telefoni, petrolio, chimica e autostrade.
Non essendo privo di pregiudizi circa il tormentone dell'omologazione, per esser certo che l'omologazione non sia solo negli occhi di chi guarda, non avendo visto il festival, non mi resta che appoggiare l'inevasa richiesta di Claudia (in aggiunta a quella sulla propaganda): cosa c'è stato di omologante in questo festival tale da consegnarlo al «filone nero» che porterebbe fino alla covidemia (prendendolo per buono)?
La domanda, forse la prima per chiarezza di comunicazione, è anche: «omologante» rispetto a cosa? Poiché è noto che può essere molto omologante, come sta emergendo qui, anche la retorica che di default puntualmente critica a priori alcune questioni, fra cui il festival (e ricordo che, come detto, non sono esattamente un suo fan, ma invece mi interessa capire come viene declinata la tematica dell'omologazione. e quanto siano omologati nella critica coloro che, eventualmente, parlano male di qualcosa più per partito preso che per constatazioni).
Sul "baldracchismo" sono forse ancora più perplesso che sull'omologazione: se si intende essere mercenari che cercano solo lo stipendio a prescindere da chi lo fornisce, allora i dipendenti pubblici, pagati con soldi pubblici e al servizio di chiunque sia al potere (prima che "al servizio dei cittadini"), dovrebbero interrogarsi se fare "obiezione di coscienza" ed eventualmente licenziarsi ad ogni cambio di governo non conforme ai loro ideali? E chi si licenzia per andare in un'altra azienda che offre contratto o condizioni migliori? E i liberi professionisti che passano disinibitamente da un cliente all'altro? E chi lo fa davvero di mestiere (sulla scia di «il corpo è mio e lo gestisco io»)? Chiedo solo per capire meglio cosa qui si intenda con «baldracca» e quanti di noi, eventualmente, lo siano (stati), in potenza o in atto.
Siamo sicuri che uno show in definitiva abbastanza insignificante come Sanremo valga un dibattito? O:-)
In realtà la mia domanda era abbastanza chiara, o perlomeno pensavo e penso che lo fosse. Chiedevo se fosse lecito chiamare Festival della canzone italiana un programma che trasmette una ventina di canzoni su cinque ore di tempo totale. Purtroppo vedo che abbiamo divagato e parecchio.
Il filo nero dell'omologazione e del baldracchismo va dalle perculate di Fiorello contro i no-cavia dell'anno scorso alla promozione del regime ucraino quest'anno. Lasciando perdere, come mali minori, le sceneggiate gender e i cahiers de doléances di un'africana ben nutrita.
Tutti baldracche, nessuna baldracca, rientra nel tartufismo notturno da vacche nere caro a chi preferisce vedere il dito al posto della luna. La RAI, fin dai tempi DC, ha svolto una funzione di egemonia ideologica anticomunista e filoatlantista che almeno al tempo dell'URSS aveva una controparte nazionale politicamente importante con diritto di tribuna e rappresentanza nel media ufficiale di stato. Oggi l'omologazione atlantista, capitalista, $cientista, postveritativa, proscrittiva,...ha raggiunto livelli tali di laminazione che chi opera nell'informazione e cultura RAI qualche domanda se la dovrebbe fare.
E anche chi paga il canone.
Secondo me no. Non si può chiamare festival della canzone uno show dove la canzone occupa solo una parte minore del programma. Ho visto però che ormai viene chiamato da tutti semplicemente come Festival di Sanremo. Titolo onnicomprensivo, dove ci infilano di tutto e di più. Io lo vieterei per decreto legge, ma purtroppo ( o per fortuna) non governo io il paese :)) al suo posto organizzare un meraviglioso festival floreale von esposizione di fiori e piante ornamentali da tutto il mondo e un brigantino ormeggiato.
@Ipazia
Dunque quei pochi minuti a notte fonda (stando a quanto dice Claudia) in cui è stata letta quella lettera, rendono tre giorni e non so quante ore di festival "propaganda omologatrice"? Va bene, basta solo intendersi sulle quantità del presunto "veleno" (a questo punto sono curioso di ascoltare tale "manifesto" del leader ucraino).
Colgo meno il nesso tra omologazione e «sceneggiate gender e i cahiers de doléances di un'africana ben nutrita»(cit.): intendi che per parlare credibilmente di razzismo bisogna essere di colore ma poveri, con buona pace del contenuto di ciò che si dice?
Su cosa ci sia di "omologante" nella «sceneggiata gender» chiederei chiarimenti perché forse, non avendo visto il festival, mi sono perso qualche episodio (o anche qui è una questione di occhi maliziosi che guardano?).
Sul "baldracchismo" ho chiesto quali fossero i parametri di identificazione per poter valutare i discorsi in merito, proprio per non confondere tutti e nessuno, ma rilevando delle possibili incoerenze pare si indulga nel "tartufismo" (imputazione in veste di scappatoia un po' troppo comoda per l'interlocutore non-omologato).
Non chiedo oltre su «omologazione atlantista, capitalista, $cientista, postveritativa, proscrittiva»(cit.) perché suppongo di trovare le risposte in quei cruciali cinque minuti di compendio della lettera dall'Ucraina (giusto? Oppure stiamo parlando addirittura dei festival quando c'erano la DC, l'URSS, etc.?).
Tanta carne al fuoco, proprio come il festival sanremese, tutta in un'unica direzione, ciascuna delle quali avrebbe bisogno di un approfondimento specifico. Mi limito al buffone Nato ucraino che ha polarizzato l'attenzione sul festival ben più dei due minuti di geremiadi guerresche alle due di notte. Le premesse indecenti erano comunque molto più invasive, poi stoppate da proteste e raccolta firme.
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2023, 17:15:46 PMIl filo nero dell'omologazione e del baldracchismo va dalle perculate di Fiorello contro i no-cavia dell'anno scorso alla promozione del regime ucraino quest'anno. Lasciando perdere, come mali minori, le sceneggiate gender e i cahiers de doléances di un'africana ben nutrita.
Posto che non abbiamo alcun <canale unico dell'informazione di regime> e che ogni italiano è libero di seguire quali e quanti canali informativi voglia nel mondo, nel considerare uno spettacolo di intrattenimento...a me parrebbe scontato considerare la dinamica opposta, ossia che l'intrattenitore professionista attinga al sentiment prevalente e ne valorizzi-enfatizzi gli aspetti comici. Non il contrario.
Io non ho visto un solo minuto del Sanremo dello scorso anno, ma so che i no-vax hanno involontariamente fornito alla comicità tanto di quel materiale da rendere brillanti e godibili anche un oceano di comici e umoristi mediocri.
Con questo non potrei mai negare la valenza di vero "influencer" di qualunque persona pubblica che - in qualunque ruolo - abbia conquistato sul campo una diffusa aura di autorevolezza.
Autorevolezza che normalmente si conquista anche con la serena apertura a confronti in cui si è coerenti e concludenti.
Se novax e putiniani non hanno trovato testimonials autorevoli...sarà mica colpa della RAI?
E' legge basica dell'informazione e dell'intrattenimento che tentare l'asserzione della <voce unica> sia solo controproducente in un mondo occidentale libero di informarsi come e dove vuole.
E infatti...tanto sul tema pandemia quanto su Russia-Ucraina...RAI ha dato larghissimo spazio ai <controcanti> e lo ha fatto anche invitandone i testimonials più "autorevoli". Basti dire che non seguo più Cartabianca da quando (oltre a Corona con i suoi qualunquismi assai confusi ma full di barbosissime citazioni) dovevo sorbirmi anche Orsini!
Se non hanno "sfondato" e normalmente hanno recuperato figure da cioccolatino al sole d'agosto...è colpa della RAI ?
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2023, 20:05:32 PMTanta carne al fuoco, proprio come il festival sanremese, tutta in un'unica direzione, ciascuna delle quali avrebbe bisogno di un approfondimento specifico.
L'approfondimento specifico è quello che in diversi stiamo invocando, mentre la massificazione random sembrerebbe (anche rileggendo tutto il thread quindici volte) dovuta a chi ha unificato il tutto sotto l'etichetta del disprezzo cosmico.
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2023, 20:05:32 PMMi limito al buffone Nato ucraino che ha polarizzato l'attenzione sul festival ben più dei due minuti di geremiadi guerresche alle due di notte. Le premesse indecenti erano comunque molto più invasive, poi stoppate da proteste e raccolta firme.
La letterina a babbo natale di Zelensky occupa assai meno di UN minuto di lettura.
E' un semplice "grazie" a quanto il Governo italiano sta facendo.
Il Governo italiano è quello nato dal VOTO degli Italiani (non il mio, ma data Meloni e la sua indole, mi sta benissimo).
Qual è il problema?
Considerare idioti tutti quelli che la pensano diversamente da te ? E magari esser convinti che siano manipolabili più di quanto realmente lo siano, e SPERARE di manipolarli a proprio gusto?
A manipolare i popoli a proprio gusto ci pensano quelli formati e pagati per farlo, e questo vale sia per la narrazione covidemica che per la narrazione atlantica, di cui la RAI è ossequiente cinghia di trasmissione.
La verità non ha bisogno di testimonials, ma di testimoni. La postverità orwelliana, implementata nel web, necessita di testimonials.
Citazione di: Ipazia il 18 Febbraio 2023, 20:54:02 PMLa verità non ha bisogno di testimonials, ma di testimoni.
Sono più che d'accordo con questo principio.
Da cui dovrebbe derivare (per logica) che quelle "verità" che hanno sia testimoni che testimonials e che non hanno presa se non su percentuali irrisorie della popolazione (corrispondenti nella platea alla fascia più sprovveduta culturalmente, peraltro)...non suonino affatto come "verità" ai più .
Citazione di: Claudia K il 18 Febbraio 2023, 23:32:09 PMSono più che d'accordo con questo principio.
Da cui dovrebbe derivare (per logica) che quelle "verità" che hanno sia testimoni che testimonials e che non hanno presa se non su percentuali irrisorie della popolazione (corrispondenti nella platea alla fascia più sprovveduta culturalmente, peraltro)...non suonino affatto come "verità" ai più .
Fuochino. Il focus della questione, denominato doxa in greco, è come mai moltitudini di umani soggiaciono a esigue minoranze che li sfruttano e si fanno solo i fattacci loro. La risposta è che chi domina doxa può spingere nell'angolo oscuro sophia e aletheia. Con buona pace del genere umano dalla notte dei tempi e forse fino alla fine. Sanremo, nel suo piccolo, veicola la doxa di questo eterno ritorno del potere e della sua elastica e mobile ideologia.
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 11:13:06 AMcome mai moltitudini di umani soggiaciono a esigue minoranze che li sfruttano e si fanno solo i fattacci loro. La risposta è che chi domina doxa può spingere nell'angolo oscuro sophia e aletheia.
A me non sembra che <la risposta> che suggerisci sia universalizzabile.
Pacifico che gestire l'informazione corrisponda ad un potere. Altrettanto pacifico, però, che questo potere sarà più o meno ampio in funzione del contesto. Nei regimi dittatoriali diviene potere assoluto nel loro chiudersi ad ogni confronto e inibirne il flusso; in quelli <democratici> è enormemente relativizzato, dato il libero accesso ad una informazione che è ormai accessibile a livello mondo.
Ovvio poi che ogni pifferaio magico necessiti della propria melodia incantantrice, le cui note sono eternamente quelle della "promessa di stare meglio e di trovare rivincita e riscossa". Questo giro di note è imprescindibile per qualunque aspirante al potere, che non avrebbe altrimenti alcun seguito, data l'umana natura. Che la Gioia e la Riscossa siano abbinati al nazionalismo o alla globalizzazione o alla vita ultraterrena o al comunismo o alla democrazia...il giro di note è inevitabilmente ed eternamente lo stesso.
Negli argomenti cari a "qanon" (li chiamo così per intenderci al volo, non certo per dare del qanonista consapevole a chiunque li abbia seguiti) si è avuta una sorta di sperimentazione sociale planetaria, che in fatto di informazione e comunicazione meriterebbe anni di studi psicosociali; sperimentazione che...in <democrazia> e data la sempiterna e anzi ingravescente <prevalenza del cretino> a me è risultata così allarmante da mettermi persino in crisi nei confronti dell'idea stessa di democrazia (pur vissuta per mezza vita direttamente come assioma!). In realtà ha solo estremizzato la crisi che già mi attanagliava dal pentastellato "uno vale uno" e che ha poi dato le prove date. Torno agli argomenti qanon.
Perchè mi ha fatto rivedere anche l'assiomaticità della <democrazia> ?
Perchè mi è risultata palmare la incredibile facilità con cui possa realizzarsi, attingendo ai fondali melmosi e che pullulano di ignoranza e frustrazione, il classico "ripeti mille volte una bugìa, chè diventa verità!"
Perchè è ormai Storia acclarata che un manipolo di aspiranti al potere (magari transnazionale e pure planetario) abbia lavorato solo di social per la sua pesca a strascico, e attingendo alla fascia di popolazione più sprovveduta e più frustrata (in tutti i Paesi), con il giro di note articolato su "tutti ti mentono e ti sfruttano, te la dico io la verità!" . Tonnellate di fakes della più becera disinformazione sono state riversate sui social e hanno avuto come cassa di risonanza i più semplici e sprovveduti che...si sentivano in odore di riscossa e partecipi della "verità vera", da poter addirittura rivelare - da illuminati - dal loro scranno!
Capitol Hill ne è stato un tester impietoso in mondovisione. Ma non c'è bisogno di arrivare negli USA. Nella mia Regione c'è stato un manovale edile che è finito sotto processo penale perchè di notte andava imbrattando muri pubblici e privati con la scritta "non vi vaccinate! morirete tutti!" ; una conoscente di professione lavascale e con un rampantismo sociale da paura quanto frustrato...si è talmente immedesimata nella "causa" da non dormirci la notte per postare sul suo profilo FB le più solenni minchiate del Pianeta...ivi compresi (mi vergogno al suo posto, giuro) quelli che lei aveva davvero creduto essere "documenti segreti dell'Intelligence Usa"...
Per non parlare delle umanamente imbarazzanti interviste ed esternazioni ovunque raccolte presso i novax. Normalmente è Del Debbio che attinge con gaudio a questa fascia di popolazione, ma in versione novax non li reggeva neanche lui e non ha mancato di dar loro degli "IDIOTI" senza perifrasi.
Mia sintesi : uno spastico e molto malriuscito tentativo di usare le solite note per i soliti fini...negli argomenti qanonisti lo vedo chiarissimo (insieme alla maggioranza della popolazione mondiale).
Ma...vorrai mica dirmi che <La Verità> sia in questo caso arrivata ai semplici che più semplici non ce n'è...i quali non sono poi stati capaci neanche di lallarla ! La popolazione mondiale (o almeno quella parte che in <democrazia> può accedere all'informazione che vuole e scientemente confrontarla) vede lo zoccolo duro dei depositari di baggianate equivocate per Verità (frantumatosi in Italia il 25 settembre 2022) in una fascia di popolazione totalmente priva di strumenti critici e animata da una frustrazione senza fondo.
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 11:13:06 AMSanremo, nel suo piccolo, veicola la doxa di questo eterno ritorno del potere e della sua elastica e mobile ideologia.
Sanremo , nel suo piccolissimo, è uno spettacolo con normalissimi e legalissimi fini commerciali.
E quando ha l'audience che ha avuto questa edizione, oltre al successo di critica, può voler dire soltanto che è stato progettato e gestito con ragguardevole professionalità.
Ho finalmente ascoltato la famigerata lettera che, praticamente da sola (a quanto mi si dice), avrebbe dovuto inabissare l'intero festival verso una propaganda omologatrice senza appello; ebbene, se altrove c'è indubbiamente "molta carne al fuoco", il festival mi pare sempre più un menù vegetariano, e quella lettera può essere al massimo un hamburger di tofu: sembra carne perché si chiama ham-burger, ma in realtà di vera carne non ce n'è (tranne per chi vuole vedercela, fosse anche solo nel nome, o nella firma).
Sollevato dall'aver avuto la conferma che Amadeus non è il nuovo Goebbels (lo dico scherzando prima che arrivi qualcuno a dirlo seriamente) e che c'è anche una non timida omologazione nel criticare il festival alla cieca e a priori (in quanto "sempre servo dei padroni, a prescindere"), per quanto mi riguarda il verdetto è chiaro (ma non così edulcorato da farmi prenotare un posto in prima fila all'Ariston per l'anno prossimo; si tratta pur sempre soprattutto di gusti musicali, no?).
La marchetta al regime ucraino non è la lettera (postverità), ma la notizia, in salsa sanremese ovvero ad usum vili, che l'Italia è culo e camicia con quel regime (preverità, detta anche "pensiero unico")
La democrazia liberal-liberista è la forma più riuscita di totalitarismo politico: ognuno pensa e vota liberamente e tutti pensano e votano come decide il padrone. In base al karma fondativo e alle tecniche di dominio conseguenti: money makes the world go round.
La covidemia è stata un esempio clamoroso di tale karma. Tutta la mia solidarietà al manovale edile che informava i suoi concittadini su quello che avevano detto Montaigner, Malone, Doshi, e altri. Se quel "morirete tutti" lo pone poco sopra il livello del sicario Goldman-Sachs prestato alla politica, la roulette russa spike mrna riempie le cronache locali. 'Ndo cojè, coje, la cavia biotec a sua insaputa.
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 15:29:36 PMla notizia che l'Italia è culo e camicia con quel regime
Che il Governo italiano abbia scelto di sostenere la Resistenza Ucraina non è uno scoop di Sanremo alle due di notte.
E' la linea ufficiale del Governo italiano, democraticamente eletto e in perfetta consecutio con il Governo precedente. Anche perchè...alternative concrete NON ce ne sono, come ben noto anche alla sovranista (intelligente) Meloni...benchè debba governare i propri "alleati" per poter governare l'Italia...
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 15:29:36 PMLa democrazia liberal-liberista è la forma più riuscita di totalitarismo politico: ognuno pensa e vota liberamente e tutti pensano e votano come decide il padrone.
Guardando anche soltanto la nostra storia più recente (parlo di decenni, e non di mesi) non si direbbe proprio, e non so come si possa affermarlo.
A partire dall'ingresso in politica dell'ancor giovane Berlusconi, i ribaltoni determinati dal voto degli italiani sono stati continui e di proporzioni tali da far apparire incompetenti i sondaggisti! E non si può certo dire che i risultati di governo sarebbero stati gli stessi se avessero governato alcuni o altri. Basti vedere quanti disastri (che abbiamo appena preso a poter contare) abbia prodotto uno dei populismi più talpeschi (M5S), in qualunque sua alleanza di governo.
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 15:29:36 PMTutta la mia solidarietà al manovale edile che informava i suoi concittadini su quello che avevano detto Montaigner, Malone, Doshy, e altri.
Io parto dal principio che qualunque Scienziato che abbia contributi seri da apportare al cammino Scientifico abbia le opportune sedi per farlo (Comunità Scientifica Mondiale),
che non è una sorta di corte marziale presieduta da un despota sponsor. E', piuttosto, quell'altissimo livello di condivisione e scambio in cui ha pieno diritto di cittadinanza qualunque Studio o Pubblicazione che, come si addice ad ogni Scienza, risponda a logica e comprovabilità.Senza contare una postura pregiudiziale, nel mondo qanon, che inganna a priori chi la prende per buona, e alludo alla "personificazione" di "BigPharma".
La realtà reale è che l'Industria Farmaceutica annovera una moltitudine di operatori di varia grandezza e struttura nel mondo, i quali sono in fisiologica competizione tra loro, come abbiamo visto ANCHE con la produzione dei vaccini anticovid, in cui la corsa all'approntamento del vaccino è stata parallela per tutti gli operatori che erano (o si ritenevano) in grado di poterlo approntare e immettere in produzione, e ciascuno lo ha fatto seguendo i principi e le metodiche che riteneva più idonee.
Senza dubbio l'obiettivo (
anche, ma non solo) finanziario era di quelli da togliere il sonno per la foga di pervenire ad un risultato utile.
Contrariamente ai detrattori dell'
immaginario "soggetto bigpharma"...a me 'sta cosa non hai mai fatto nessun effetto conturbante. Sarà che anch'io lavoro eticamente (in tutt'altro settore) per trarne profitto (che non è una parolaccia) ?
Anzi...ti dirò che all'Industria Farmaceutica in blocco (e sempre costituita da Aziende in concorrenza fra loro) sono profondissimamente GRATA. Soprattutto riflettendo sul fatto che, se non ci fosse, avremmo come unica alternativa il "preparato galenico" da acquistare a peso d'oro dal farmacista del paese, e senza alcun tipo di controllo qualità, che è invece MANIACALE nell'Industria Farmaceutica.
Anche prescidendo da questo (che non mi pare così leggiadramente prescindibile) e tornando al solo punto <informazione e comunicazione> ...tu plaudi al manovale edile che imbrattava muri pubblici e privati con scritte che...non sa manco lui perchè le scriveva...(o meglio : le scriveva perchè era evidentemente preda di un'ossessione indotta, ma se avesse dovuto spiegare il perchè - come in numerosissimi altri casi analoghi - non sarebbe arrivato neanche a livello lallazione.)
Ma è il tuo punto di vista e lo rispetto.
Immaginando un percorso per me impossibile, però, e cioè quello di VOLER prendere sul serio le istanze novax, non trovi che - o li chiami testimoni o li chiami testimonials - il fronte novax non ne abbia avuti di credibili? E anzi ne abbia avuti solo di respingenti?
Mi autotraduco meglio : se io un domani avessi la CERTEZZA che i vaccini abbiano prodotto più danni che rimedi (il che può già tranquillamente escludersi su base statistica mondiale) ...ma mi incazzerei
anzitutto con quelli come il manovale edile (ossia nove decimi dei "seguaci") perchè...se lo stesso messaggio fosse stato testimoniato da chi avesse avuto AUTOREVOLEZZA in materia Scientifica, piuttosto che da lui e da qualche migliaio come lui, è proprio STRA-sicuro che avrei diversamente considerato il dubbio, e non l'avrei cestinato all'istante e senza neanche riuscire a riderci!
Nella comunicazione questo è un aspetto fondante, basico! Quale normodotato ascolterebbe la parrucchiera o la manicure o il lavascale su argomenti da Medico internista o Oncologo o Diabetologo o Ortopedico o quel che vuoi?
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 15:29:36 PMLa democrazia liberal-liberista è la forma più riuscita di totalitarismo politico: ognuno pensa e vota liberamente e tutti pensano e votano come decide il padrone.
Ma per niente, gli italiani pensano e votano liberamente. Solo che a volte i politici che votano non pensano come loro, perché ne sanno qualcosa di più delle situazioni. La meloni aveva già sostenuto da tempo il suo sostegno militare all'ucraina, e questo pur sapendo che la maggioranza dei suoi elettori erano contrari. Un discorso similare vale per lega e fi che sostengono militarmente l'Ucraina pur avendo maggioranze di elettori che sarebbero contrari, ma che comunque li continuano a votare perché si fidano delle loro scelte. E' il principio della democrazia rappresentativa, al posto di quella diretta, che, se si é imposta nella storia umana, qualche validità ce l'avrà.
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 15:29:36 PMLa marchetta al regime ucraino non è la lettera (postverità), ma la notizia, in salsa sanremese ovvero ad usum vili, che l'Italia è culo e camicia con quel regime (preverità, detta anche "pensiero unico")
Che il governo italiano da mesi appoggi l'Ucraina più che la Russia non credo sia uno
scoop emerso (né sancito) a Sanremo, né mi pare sia «pensiero unico», ma una mera scelta politica. Si può chiaramente non essere d'accordo, ma suggerirei di non "forzare" alcune parole dal significato chiaro
omologandole in nome del personale dissenso, altrimenti si perde di credibilità e di chiarezza.
Oppure intendi che per non essere "pensiero unico" avremmo dovuto invitare Putin a scrivere una contro-lettera in cui si lamenta di come si sta comportando l'Italia e leggerla davanti al Presidente? Sarebbe stato meglio evitare la lettera? Magari sì, ma ciò non la rende «pensiero unico», al massimo "pensiero del governo" (e potrebbe/dovrebbe essere altrimenti?).
Parimenti nella lettera letta da Amadeus non ricordo, magari sbaglio, alcuna "postverità"; in breve dice (vado a memoria) «Grazie Italia, qui c'è la guerra, vinceremo»; dov'è la postverità?
Se non badiamo alle parole, ma parliamo "a sentimento" pur di difendere a spanne i nostri ideali, il dialogo (e il tentativo di maieutica) diventa onestamente un po' in salita.
Non si tratta di scoop ma di ribadire la unilaterale narrazione NATO sulla guerra. Se qualcuno non ci vede un "pensiero unico" che viene pasturato, urbi et orbi, no stop, acriticamente alle plebi occidentali, evidentemente quella pastura gli sta bene e pensa che vada bene così per tutti e che tutti debbano allinearsi a quel pensiero (unico). Sanremo ha perso un'occasione per stare fuori da questo indottrinamento, avulso dalla sua natura canora (nessuna letterina di nessuno era il minimo della decenza). Della serie: non ci manca nulla delle schifezze che abbiamo.
@ClaudiaK
Bastava la bufala del "vaccino sperimentato, sicuro e immunizzante" sbufalata a velocità luminale, per rizzare le antenne è cominciare a documentarsi fuori dalla narrazione bigpharma politicamente imposta (ho citato 3 ricercatori, non terrapiattisti social). Seguita dalla bufala politicamente corretta: "morirete tutti e farete morire", quando si sapeva già che, purtroppo, il 90% dei "positivi" era a- e pauci- sintomatico. Se oggi qualcuno mi viene a dire "se sapevo..." mi viene il sospetto che in questi tre anni sia vissuto su Marte.
Sull'efficacia del siero della falsità, anche Pfizer ammette che il colpo di grazia alla (probabile) chimera Wuhan l'ha dato la sua mutazione naturale Omicron. Un'indagine virologica ed epidemiologica corretta, inclusi i dati statistici, sulla parte medica della covidemia è praticamente impossibile vista l'ignavia, ignoranza e sottomissione della, mai così caduta in basso, "comunità scientifica".
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 19:13:02 PMNon si tratta di scoop ma di ribadire la unilaterale narrazione NATO sulla guerra.
Non è dato comprendere dove sia la "narrazione" (perdipiù unilaterale).
Il Governo italiano, insieme a UE e NATO, sta molto dichiaratamente sostenendo la Resistenza Ucraina.
Quello che è stato letto in piena notte dal palco di Sanremo è soltanto il "grazie" del Resistente coadiuvato.
Pensandoci meglio...quel "grazie" (anche minimale e bambinesco) ...forse forse... era persino "dovuto" dal beneficiato ' in un contesto assai seguito dagli italiani (e non soltanto).
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 19:13:02 PMBastava la bufala del "vaccino sperimentato, sicuro e immunizzante" sbufalata a velocità luminale
Cosa, come, quando sarebbe stato "sbufalato" ? (particolarmente se parliamo di Pfizer e Moderna?).
Ovvio che ogni farmaco possa avere le proprie controindicazioni ed effetti collaterali (anche esiziali).
A quanto pare...i tradizionali vaccini "da siero" che si sono affrettati a dirsi pronti dopo 24h dal "siamo pronti" di Pfizer, si sono rivelati (in tutto il mondo a partire dalla Cina) enormemente MENO efficaci di quelli a mrna e latori di controindicazioni molto più drastiche rispetto a questi ultimi.
E lo stato dell'arte è questo, che a me consti.
Se poi qualcuno ha inaugurato un nuovo sport nazionale (in applicativo specifico di quello ormai dilagante da decenni, del "di chi è la colpa?") e per le vaccinazioni anticovid lo pratica nel senso di presupporre che qualunque decesso di vaccinato sia dovuto al vaccino (quasi che possa essere sensata una presunzione di immortalità in chi non si vaccina)... posso solo dore che personalmente questo sport ha tutta la mia più onesta e sincera disapprovazione, e in qualunque applicativo). Non a caso ho MOLTO stimato (su altro applicativo) quell'onest'uomo Esperto di montagna e alpinismo che...pur con morti ancora sotto la neve per una delle ultime valanghe italiane...ebbe a dire chiaramente "è inutile la caccia al colpevole...esiste l'imprevedibile e questo è uno dei casi in cui si è manifestato!".
In ogni caso, e considerando che la percentuale di vaccinati anti-covid rasenta l'80% della popolazione italiana, tutta 'sta strage di vaccinati non l'ho vista! Mentre ho prova certa di di vaccinati di varia fragilità (anche molto consistente) che...tra una rilassatezza e l'altra... il covid l'hanno preso ugualmente, e a giudizio di MEDICI : "non fossero stati vaccinati ci sarebbero morti senza scampo!".
Citazione di: Ipazia il 19 Febbraio 2023, 19:13:02 PMSull'efficacia del siero della falsità, anche Pfizer ammette che il colpo di grazia alla (probabile) chimera Wuhan l'ha dato la sua mutazione naturale Omicron.
Qualcosa non mi torna anche solo in tema di datazione.
I vaccini sono stati ammessi alla somministrazione nel 2020.
La variante Omicron è della seconda metà del 2022.
E siccome il thread continuerebbe ad avere come tema "Sanremo, il festival della canzone italiana"... non so se nelle prossime puntate lo riterremo "schiferrimo" ...anche per non aver promosso una rivisitazione in chiave novax...
Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2023, 13:24:16 PMscommetto che il vincitore di sanremo (non ho sentito) al contrario ha semplicemente avuto il merito di riuscire a concatenare la parola "amore" nel maggior numero di frasi possibili senza ripetersi.
Phil è andato a leggere la lettera di Zelensky, io sono andato a controllare la mia scommessa, e ho perso: la canzone non contiene menzione della parola "amore"! Sono stupito!
Condivido lo stupore; tuttavia si chiama «due vite» quindi almeno è di buon auspicio contro il pensiero "unico" nel festival... oppure è una velata allusione alla doppia vita del leader ucraino, comico e politico? Non mi stupirebbe se ascoltandola al contrario si sentisse Zelenski che chiede altre armi; sarà meglio frugare bene nei bagagli di Mengoni quando andrà a Kiev.
Si scherza, ovviamente (o no?).
Citazione di: Phil il 19 Febbraio 2023, 22:56:26 PMSi scherza, ovviamente (o no?).
Mi associo allo <ovviamente>, pur avendo qualche timore che non sia così condiviso il clima (anche) scherzoso.
A conforto di Inverno, io che Sanremo lo avevo visto a sprazzi, mi sono resa conto leggendo il suo ultimo post di doverci pensare qualche minuto per ricordare chi fosse il vincitore, mentre il suo brano risulta non metabolizzabile dalla mia memoria, sebbene avessi e abbia una bella opinione dell'Artista Mengoni.
Sarà perchè (baudianamente, credo ::) ) "Sanremo è Sanremo" ? E cioè quello spettacolone Popolare da cui il Pubblico si attende un intrattenimento pacioso-festaiolo-rilassante che...dopo anni di schermaglia verbalmente armata su tutto e ovunque...torna gradito persino agli intellettuali?
Citazione di: Claudia K il 20 Febbraio 2023, 10:55:58 AMMi associo allo <ovviamente>, pur avendo qualche timore che non sia così condiviso il clima (anche) scherzoso.
A conforto di Inverno, io che Sanremo lo avevo visto a sprazzi, mi sono resa conto leggendo il suo ultimo post di doverci pensare qualche minuto per ricordare chi fosse il vincitore, mentre il suo brano risulta non metabolizzabile dalla mia memoria, sebbene avessi e abbia una bella opinione dell'Artista Mengoni.
Sarà perchè (baudianamente, credo ::) ) "Sanremo è Sanremo" ? E cioè quello spettacolone Popolare da cui il Pubblico si attende un intrattenimento pacioso-festaiolo-rilassante che...dopo anni di schermaglia verbalmente armata su tutto e ovunque...torna gradito persino agli intellettuali?
Avendo ascoltato la canzone... penso che, musicalmente, un buon suggerimento per Sanremo sarebbe quello di licenziare l'orchestra. Non perchè non siano capaci, lo sono sicuramente, ma l'idea stessa di offrire automaticamente un accompagnamento sinfonico al cantante, non fa altro che lasciare il cantante solo sul palco con la sua voce, e quella di Mengoni è ottima, e il testo non contiene la parola amore.... ma musica è solo cantare? Non è un caso che molti sono già intervenuti dicendo che hanno chiuso con Sanremo ascoltando i DeepPurple o i LedZeppelin, è un sintomo della supremazia (direi quasi oggettiva) del rito anglosassone della musica leggera, composto da un cantante sì, ma da anche 3-5 strumentisti, riconoscibili, con le proprie parti, responsabilità pregi e difetti (anche per questo i Maneskin sono bravi)... nella canzone italiana tutto questo viene ostinatamente e contrariamente opposto, come dei giapponesi nella foresta (o degli italiani nella giungla neomelodica), per lasciare un cantante solitario a reggere l'intero fraseggio musicale con la propria ugola, e un sottofondo di archi... sono abbastanza sicuro che se Mengoni avesse dato una musica alla sua canzone, probabilmente te la saresti ricordata..ma purtroppo (per lui) verrà registrata nel tuo cervello come l'ennesimo gioco melenso di sanremo. C'è posto per un autore e la sua canzone in solitaria, se la gola e il testo e lo permettono, c'è posto per un orchestra sinfonica in taluni casi..metterli insieme sempre e comunque è una boiata. A tal proposito mi permetto di segnalare un concept album di Gazzè, tale "Alchemaya", nel disco 1 è presente un interessante esperimento dove lo stesso "si permette" di mettere in canzone alcuni passaggi della Bibbia, con alcune trovate molto interessanti, e in questo caso, vista la grandiosità del topic è pressochè naturale rivolgersi ad un accompagnamento sinfonico, ed infatti il disco ne esce molto bene, era forse dai tempi di "Darwin" dei BMS che non si vedeva un tema affrontato così a muso duro... tirare fuori l'orchestra per la storia di tua sorella che s'è lasciata è solo pigrizia.
Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2023, 16:09:56 PMAvendo ascoltato la canzone... penso che, musicalmente, un buon suggerimento per Sanremo sarebbe quello di licenziare l'orchestra. Non perchè non siano capaci, lo sono sicuramente, ma l'idea stessa di offrire automaticamente un accompagnamento sinfonico al cantante, non fa altro che lasciare il cantante solo sul palco con la sua voce, e quella di Mengoni è ottima, e il testo non contiene la parola amore.... ma musica è solo cantare? Non è un caso che molti sono già intervenuti dicendo che hanno chiuso con Sanremo ascoltando i DeepPurple o i LedZeppelin, è un sintomo della supremazia (direi quasi oggettiva) del rito anglosassone della musica leggera, composto da un cantante sì, ma da anche 3-5 strumentisti, riconoscibili, con le proprie parti, responsabilità pregi e difetti (anche per questo i Maneskin sono bravi)... nella canzone italiana tutto questo viene ostinatamente e contrariamente opposto, come dei giapponesi nella foresta (o degli italiani nella giungla neomelodica), per lasciare un cantante solitario a reggere l'intero fraseggio musicale con la propria ugola, e un sottofondo di archi... sono abbastanza sicuro che se Mengoni avesse dato una musica alla sua canzone, probabilmente te la saresti ricordata..ma purtroppo (per lui) verrà registrata nel tuo cervello come l'ennesimo gioco melenso di sanremo. C'è posto per un autore e la sua canzone in solitaria, se la gola e il testo e lo permettono, c'è posto per un orchestra sinfonica in taluni casi..metterli insieme sempre e comunque è una boiata. A tal proposito mi permetto di segnalare un concept album di Gazzè, tale "Alchemaya", nel disco 1 è presente un interessante esperimento dove lo stesso "si permette" di mettere in canzone alcuni passaggi della Bibbia, con alcune trovate molto interessanti, e in questo caso, vista la grandiosità del topic è pressochè naturale rivolgersi ad un accompagnamento sinfonico, ed infatti il disco ne esce molto bene, era forse dai tempi di "Darwin" dei BMS che non si vedeva un tema affrontato così a muso duro... tirare fuori l'orchestra per la storia di tua sorella che s'è lasciata è solo pigrizia.
Condivido l'osservazione, anche se l'ho svolta per la prima volta grazie al tuo intervento.
Trovo incontestabile il tuo appunto, e confesso di aver trovato sempre "ovvia" la prassi dell'orchestra per il semplice fatto che, almeno per chi è in sala, l'orchestra doni vibrazioni irripetibili.
E poi mi citi Gazzè...e come potrei non essere d'accordo? :-*
Inverno, per uno che si permette di citare Darwin del BMS, respect! :D
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Febbraio 2023, 16:57:52 PMIn realtà la mia domanda era abbastanza chiara, o perlomeno pensavo e penso che lo fosse. Chiedevo se fosse lecito chiamare Festival della canzone italiana un programma che trasmette una ventina di canzoni su cinque ore di tempo totale. Purtroppo vedo che abbiamo divagato e parecchio.
Ti stai " Eutidemizzando" :)
Citazione di: Jacopus il 20 Febbraio 2023, 22:16:29 PMInverno, per uno che si permette di citare Darwin del BMS, respect! :D
..........uno scimmione , senza ragione ......senza ragione
Se Eutidemo è giunto fino al 63 io sarò giunto al 70 forse. Sanremo non mi è mai piaciuta. Parlai nel mio primo post in questo topic di "Uno spettacolo di una cultura giunta alla frutta".
Come dice Ipazia nel suo ultimo post in questo topic : "Se qualcuno non ci vede un "pensiero unico" che viene pasturato, urbi et orbi, no stop, acriticamente alle plebi occidentali, evidentemente quella pastura gli sta bene e pensa che vada bene così per tutti e che tutti debbano allinearsi a quel pensiero (unico)." Più che giusta affermazione.
Il pensiero unico è certamente quello che ha il marchio di tutte le produzioni della società capitalista che vanno dal Big Farma, alla guerra, stavolta contro la Russia, al Festival di Sanremo etc etc. Penso che questo fatto sia di una banalità lampante. Nemmeno da dirsi se non fosse che metto proprio nel banco degli accusati la nostra società capitalista responsabile di una cultura di serie B. Io non dico che al Festival ci vadano solo quelli che fanno piacere al capitalismo; così fosse ne andrebbe di mezzo un certo tono di democraticità che è caratteristica culturale della nostra società pseudodemocratica. Sarebbe come a dire che la Chiesa deve fare del bene. Quello che invece io scorgo addebitandone al capitalismo la responsabilità sarebbe la trasformazione della cultura in spettacolo della cultura ... Sarebbe cioè lo spettacolo a comprendere la cultura come una sua forma, e non il contrario come sarebbe più giusto che fosse. Per fare un esempio io sono da tempo appassionato di ciclismo, anche se preferisco di gran lunga camminare piuttosto che andare in bici. Però d'estate preferico andare in bici. Nel ciclismo, ma pure nel calcio, si vede benissimo all'opera questa trasformazione tanto da non doverne nemmeno parlare. In sintesi, la squadra di Gimondi o Merckx era magari una squadra forte, ma non stellare. Quella era la cultura ciclistica. Le squadre di oggi sono stellari. Ci sono squadre in cui sei sette ciclisti potrebbero benissimo competere contro il loro capitano e invece sono giustamente sacrificati allo stesso. Ciò si è reso possibile soprattutto dall'intervento maggiore di capitale e di attività pubblicitaria. Questo è dunque lo spettacolo della cultura ciclistica, non la cultura del ciclismo. Tale spettacolarizzazione della cultura, Sanremo compresa, possiede canoni diversi di selezione dei partecipanti che non coincidono affatto con i valori universali dell'arte a cui un individuo si dedica. Un saluto