Come avevo anticipato chiudendo un altro THREAD, sto ancora riflettendo se il blocco dei passeggeri sulla nave DICIOTTI possa configurare -o meno- il reato di "SEQUESTRO DI PERSONA" di cui all'art.605 del Codice penale, il quale sancisce che "chiunque" priva "taluno" (anche non cittadino italiano e/o clandestino) della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni; tuttavia devo ancora vagliare più adeguatamente gli elementi del caso, nonchè le circostanze specifiche, per cui, per ora, mi astengo dall'emettere un mio personale parere al riguardo.
Un mio amico avvocato, al riguardo, su WHATSAPP mi faceva presente quanto segue: "Ma come può esserci il reato di sequestro di persona, quando esiste reato di immigrazione clandestina? Spetta cmq alla PS ogni attività di prevenzione e repressione di reati in corso o in itinere!"
Io gli ho risposto che non sono d'accordo, in quanto:
a) il reato di "immigrazione clandestina", nel caso di specie, non sussiste, perchè quei migranti sono stati raccolti in mare da una nostra nave, e da essa condotti in porto...e, quindi, non sono sbarcati abusivamente, da soli, sulle nostre coste (ed infatti non hanno ricevuto alcuna contestazione al riguardo);
b) anche se ci fosse il sospetto di tale reato, i sospettati dovrebbero essere trattenuti in questura, e non a bordo di una nave;
c) infine, anche a voler ipotizzare, per assurdo, un fermo di polizia a bordo di una nave, i tempi del fermo sono ormai scaduti da un bel po', per cui dovrebbero essere rilasciati.
Comunque, per quanto riguarda l'aspetto penale (anche se forse, in effetti, i presupposti per l'incriminazione di Salvini "potrebbero" esserci), sono molto in dubbio se un processo nei suoi confronti sarebbe DAVVERO auspicabile, in quanto:
- per lui risulterebbe un immenso successo propagandistico, apparendo come un "eroe" agli occhi (strabici) dei suoi sprovveduti "fan", e quindi forse appositamente perseguito a tal fine; :)
- per l'Italia, invece, sarebbe davvero una tragedia "d'immagine", avere il proprio "Ministro di Polizia" indagato per sequestro di persona ai sensi dell'art.605 Codice Penale. :-[
Da qualche parte, peraltro, ho anche visto che, secondo qualcuno, non si tratterebbe "soltanto" del reato di sequestro di persona ai sensi dell'art.605 Codice Penale, bensì "anche" del reato di estorsione ai sensi dell'art.629 del Codice Penale; cioè di "sequestro di persone a fini estorsivi", in quanto Salvini userebbe gli "ostaggi" imprigionati sulla DICIOTTI per "ricattare" l'EUROPA (ostaggio è chi è trattenuto contro la sua volontà, anche se in un Albergo a 5 STELLE).
Il che è indubbiamente vero, però, sinceramente, io non riscontro assolutamente uno "scopo estorsivo" davvero rilevante ai fini penali, perchè l'art.629 C.P. prevede, a tal fine, il perseguimento di "un ingiusto profitto con altrui danno"; nel caso di specie, invece, il RICATTO di Salvini mira a perseguire un FINE GIUSTISSIMO, e, almeno per me, assolutamente CONDIVISIBILE, e cioè, la ridistribuzione dei migranti della DICIOTTI anche il altri Paesi europei.
Per cui, sebbene si tratti indubbiamente di un tentativo di ESTORSIONE, non la ritengo comunque penalmente rilevante, in quanto non diretta al perseguire "un ingiusto profitto con altrui danno"; o, almeno, io la vedo così!
Tuttavia, sia che resti imputabile o meno il reato di "sequestro di persone <<semplice>>" osservo che, sempre secondo me:
1) Un FINE GIUSTO non giustifica mai l'utilizzo di MEZZI INGIUSTI, quando essi consistano nell'avvalersi cinicamente di esseri umani come "ostaggi", trattenuti a forza a bordo di una nave attraccata in porto; ovviamente, la DICIOTTI (per fortuna) non è un "lager", ma, anche se i migranti fossero ivi trattati come ospiti di lusso, essi vengono comunque confinati in un luogo chiuso, essendo privati della libertà personale.
2) In ogni caso, anche volendo cinicamente giustificare tali MEZZI INGIUSTI (oltre che illegali), osservo che, in base alla "TEORIA DEI GIOCHI", se gli altri Paesi europei si attenessero cinicamente a tali regole, non cederebbero MAI al ricatto; ed infatti, a differenza dei terroristi, Salvini non può minacciare di uccidere gli ostaggi -nè di riportarli in Libia, perchè la legge non lo consente-, per cui il suo è palesemente un BLUFF. :D
Ed infatti, a meno che non mi sfugga qualcosa (il che è possibilissimo), poniamo che gli altri Paesi Europei si rifiutassero "tutti" di accettare il ricatto; cosa farebbe, allora, Salvini?
Detto alla romana, secondo me: PIPPA! ;D
In effetti, in caso di rifiuto, non potrebbe farci assolutamente NIENTE, perchè, non potendo uccidere i migranti uno ad uno fino a che l'Europa finisca per cedere, nè potendo rispedirli tutti insieme nei lager libici (perchè la cosa è proibita sia dalla nostra legge nazionale che da quella internazionale), prima o poi dovrebbe COMUNQUE consentire che scendano tutti a terra; ed infatti, neanche un totale decerebrato potrebbe immaginare di tenerli "a bagnomaria" per sempre in una nave attraccata "indefinitamente" in porto!
Per cui, Salvini sta usando mezzi di "RICATTO" (sia pure per commendevoli fini) nello stesso tempo:
- "DISUMANI, perchè, come ho detto, la "privazione della libertà personale" (per quanto "comoda", ammesso che lo sia) costituisce comunque un motivo di "sofferenza" della persona imprigionata, altrimenti la reclusione in carcere non costituirebbe una "pena";
- "ILLEGALI", perchè, come ho detto, secondo me si tratta di una "privazione della libertà personale" non consentita dalla legge;
- "INEFFICACI", perchè, come ho detto, essendo il suo BLUFF evidente, esso potrebbe addirittura sortire l'EFFETTO OPPOSTO, e, cioè, gli altri Stati potrebbero rispondergli: "Magari qualcuno ce lo saremmo pure preso, ma, se ce lo chiedi sotto ricatto, per giunta "fasullo"...allora tienetili tutti TU!"
Come sicuramente gli risponderanno tutti i suoi Paesi "amici" del Gruppo di Visegrád, che Salvini "adora", essendo sovranisti come lui; ed altri ancora.
Tuttavia, io spero -ed anzi ne sono convinto- che qualche governo moralmente un po' più evoluto, cioè proprio quelli che Salvini ha sempre osteggiato, accetterà comunque di accogliere parte dei profughi della DICIOTTI ;) :
- ma non certo GRAZIE allo sprovveduto tentativo di BLUFF di Salvini (in cui solo un inetto credulone potrebbe cadere);
- ma, semmai, NONOSTANTE tale BLUFF, rendendosi conto che, effettivamente, non è giusto che tutti i migranti della DICIOTTI debbano essere accolti dal nostro Paese, essendo razionalmente molto più equa una razionale ridistribuzione anche in altri Paesi.
Per cui:
- se così accadrà, come credo e mi auguro, sarà davvero buffo vedere Salvini vantarsi come un pavone di aver raggiunto il suo scopo, per merito della sua grintosa determinazione (da PITBULL nevrotico) e vederlo osannato e acclamato come un eroe dai suoi creduloni fan!
- se, invece, questo non dovesse accadere, Salvini ha già furbescamente messo le mani avanti, dicendo: " Con la mia autorizzazione non scende nessuno"...sottintendendo che, salvando lui la faccia, l'autorizzazione la darebbe Conte o qualcun altro per lui; sempre a beneficio dei polli!
Chapeau!
Qui si può riscontrare come funziona la "TEORIA DEI GIOCHI", in caso di sequestro di persona:
https://www.osvaldoduiliorossi.it/documenti/sequestro-persona-teoria-giochi.pdf
(http://i66.tinypic.com/2hdo6qp.jpg)
Come hai gia' scritto, procedere penalmente contro Salvini sarebbe sia una tragedia istituzionale che un assist a Salvini stesso. L'unica strategia e' quella di aspettare proprio perche' non e' possibile farli stare su una nave illimitatamente.
Citazione di: Jacopus il 23 Agosto 2018, 14:02:18 PM
Come hai gia' scritto, procedere penalmente contro Salvini sarebbe sia una tragedia istituzionale che un assist a Salvini stesso. L'unica strategia e' quella di aspettare proprio perche' non e' possibile farli stare su una nave illimitatamente.
Infatti.
Domani a Bruxelles si tenta ancora una volta di trovare una quadra che sull'immigrazione e, in particolare, sulla questione della Diciotti; forse, per il week end, la questione in qualche modo si sbloccherà.Staremo a vedere :)
L'Italia è uno stato di diritto (ancora per qualche tempo), le valutazioni di opportunità politica, le strategie della teoria dei giochi, non spettano alla Magistratura: di fronte ad un reato il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.
Questo fatto dovrebbe essere scontato, almeno finché non cambia la Costituzione e la legge.
Se però la strategia di Salvini fosse la seguente: "Io lascio gli immigrati sulla Diciotti, così la mantengo occupata e non può andare a salvare altri "naufraghi" a Malta o in Libia".
Citazione di: baylham il 23 Agosto 2018, 17:50:40 PM
L'Italia è uno stato di diritto (ancora per qualche tempo), le valutazioni di opportunità politica, le strategie della teoria dei giochi, non spettano alla Magistratura: di fronte ad un reato il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.
Questo fatto dovrebbe essere scontato, almeno finché non cambia la Costituzione e la legge.
Su questo non c'è dubbio alcuno, e, personalmente, sarei molto rassicurato di vedere Salvini rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, dove non possa più far danno nè nuocere a nessuno (in buona o in cattiva fede che sia); però, secondo me, giacchè in carcere, di fatto, non ci finirebbe MAI, per svariate ragioni, penso che un processo contro di lui, alla fin fine, farebbe soltanto il suo gioco propagandistico, aumentando l'ingiustificata (ma indubbia) popolarità di cui gode.Ma appunto perchè, come giustamente scrivi tu, le valutazioni di opportunità politica e le strategie della teoria dei giochi, non spettano alla Magistratura, era proprio su quelle che mi ero limitato ad imperniare il mio THREAD, più che sull'aspetto giudiziario.Peraltro, mi riservo anche di esprimere una mia valutazione giuridica al riguardo (per quello che può valere, cioè meno di 0), solo dopo aver aver visionato le motivazioni di un eventuale atto di incriminazione nei suoi confronti (e le sue memorie difensive). ;)
Citazione di: anthonyi il 23 Agosto 2018, 20:12:17 PM
Se però la strategia di Salvini fosse la seguente: "Io lascio gli immigrati sulla Diciotti, così la mantengo occupata e non può andare a salvare altri "naufraghi" a Malta o in Libia".
Bravo, hai centrato perfettamente il PUNTO! Ed infatti, se la strategia di Salvini fosse davvero: "Io lascio gli immigrati sulla Diciotti, così la mantengo occupata e non può andare a salvare altri "naufraghi" a Malta o in Libia", più che incriminato dovrebbe essere ricoverato alla NEURODELIRI!Ed infatti, è OVVIO che il nostro ministro non può costringere a restare "indefinitamente" a bordo di una nave italiana i 150 migranti; e, questo, non solo perchè la cosa è illegale, ma anche perchè la cosa E' TECNICAMENTE IMPOSSIBILE, se non nella fiaba dell'OLANDESE VOLANTE! :D :D :D Al limite, una volta che la magistratura li riconoscesse colpevoli di qualche reato, dovrebbe sbarcarli a terra, e rinchiuderli nelle patrie galere.Per cui, visto che non ritengo Salvini "delirante" fino a tal punto, io credo che lui giochi principalmente sul fatto che, oggi, qualche qualche governo moralmente un po' più evoluto del suo (cioè proprio quelli che ha sempre osteggiato), accetterà comunque di accogliere parte dei profughi della DICIOTTI; se così accadrà, come credo e mi auguro, sarà davvero buffo vedere Salvini vantarsi come un pavone di aver raggiunto il suo scopo, per merito della sua grintosa determinazione (da PITBULL nevrotico) e vederlo osannato e acclamato come un eroe dai suoi creduloni fan! ;D ;D ;D Ed infatti, è evidente che Salvini ha in mano un'ARMA SCARICA, perchè:- alla sua boriosa e tronfia dichiarazione: "Senza il mio ok non scende nessuno!", - gli altri Paesi europei potrebbero rispondere:"Come ti pare, non far scendere nessuno...e poi che fai, Ciccio?"Al che Salvini resterebbe con il cerino acceso in mano, perchè è OVVIO che prima o poi quei migranti devono essere fatti sbarcare: solo un IDIOTA può pensare il contrario.E, poichè Salvini non è (del tutto), idiota, ha furbescamente premesso "Senza il mio ok..."; con ciò volendo sottintendere, che, se poi, alla fine, l'autorizzazione la desse Conte o qualcun altro per lui (salvandogli la faccia) lui potrebbe sempre dire: "Vedete che ho mantenuto la mia parola? Sono scesi, sì, MA SENZA IL MIO CONSENSO!".Ammesso e non concesso che qualche pollo cada nell'inganno. ::) Però, come ho detto, penso che, oggi o domani, qualche qualche governo moralmente, culturalmente e intellettualmente un po' più evoluto del suo (cioè proprio quelli che lui ha sempre osteggiato), accetterà comunque di accogliere parte dei profughi della DICIOTTI; e lui potrà vantarsi di aver ottenuto il suo scopo...quando, invece, se tutti gli altri governi fossero cinici al pari del suo, non cederebbero ad un RICATTO FRALLOCCO come il suo! :P
ULTIME NOTIZIE ;D
Sto vedendo ora che Luigi Di Maio, ospite di Agorà su Rai Tre, affronta per la prima volta il caso Diciotti, e lo fa dando diplomaticamente "un colpo al cerchio, e uno alla botte":
1)
Da un lato, TACE SIGNIFICATIVAMENTE sul grottesco "ricatto all'Europa" del collega Salvini, che minaccia di non far scendere i passeggeri della nave Diciotti fino a che l'Europa non prometta di prendersene qualcuno; ed infatti se si fosse "accodato" a tale operazione, avrebbe sicuramente suscitato una sollevazione dei suoi pentastellati.
2)
Dall'altro lato, però, anche per dare un "contentino" al collega, dichiara: "L'Europa nasce intorno a principi come la solidarietà, se non è in grado di ridistribuire 170 persone allora ha un serio problema con i suoi principi fondativi"; e poi ha ribadito la posizione circa il possibile taglio dei 20 miliardi di contributi l'anno nel caso di un mancato intervento europeo.
Tecnicamente sempre un "ricatto" è; ma, in effetti, almeno di primo acchito, mi sembra un atteggiamento MOLTO più ragionevole, sensato, condivisibile ed EFFICACE di quello di Salvini.
Però ci devo riflettere meglio!
Voi cosa ne pensate? :)
Non so se ridere (una comica) o piangere (una tragedia) delle minacce di Di Maio alla CE.
Non ci sarà alcuna sollevazione dei grillini verso la Lega di Salvini sui migranti, la maggioranza di loro è in sintonia.
Citazione di: baylham il 24 Agosto 2018, 15:34:53 PM
Non so se ridere (una comica) o piangere (una tragedia) delle minacce di Di Maio alla CE.
Non ci sarà alcuna sollevazione dei grillini verso la Lega di Salvini sui migranti, la maggioranza di loro è in sintonia.
;D :'(
Quanto a Bruxelles, speriamo bene; sapremo in serata, suppongo; e credo, o, quantomeno spero, che otterremo (almeno in parte) l'agognata ridistribuzione.
Però temo che ci sia un problemino.
Ho riletto adesso il testo scritto del famoso "accordo" di cui Conte andava tanto fiero; e lì, in effetti, noi stessi abbiamo sottoscritto nero su bianco il principio che l'eventuale accoglienza di migranti (sbarcati in Italia) anche da parte di altri Paesi europei, sarebbe stata "ESCLUSIVAMENTE SU BASE VOLONTARIA"...e, cioè, che noi "non avremmo MAI potuto pretenderlo"!
Per cui, anche se alcuni Paesi, in effetti, avevano detto che si sarebbero "spontaneamente" manifestati disponibili all'occorrenza (chi per 50, chi per 40 ecc.), noi adesso non possiamo però "pretendere" che lo facciano, perchè noi stessi abbiamo accettato -per scritto- il principio che possono fare come gli pare!
L'attuale governo, quindi, in materia si è forse dimostrato DI FATTO, più scioccamente arrendevole dei precedenti, a parte le sparate propagandistiche! :-[
E' ormai abbastanza evidente che il problema "migranti" e' l'ennesima riproposizione di "arma di distrazione di massa". I costi per il suo esercizio sono inoltre risibili e la ricaduta mediatica altissima.
D'altro canto a sentire le risposte degli altri leader europei si aggiunge desolazione a desolazione.
Citazione di: Eutidemo il 24 Agosto 2018, 15:53:18 PMQuanto a Bruxelles, speriamo bene; sapremo in serata, suppongo; e credo, o, quantomeno spero, che otterremo (almeno in parte) l'agognata ridistribuzione. Però temo che ci sia un problemino. Ho riletto adesso il testo scritto del famoso "accordo" di cui Conte andava tanto fiero; e lì, in effetti, noi stessi abbiamo sottoscritto nero su bianco il principio che l'eventuale accoglienza di migranti (sbarcati in Italia) anche da parte di altri Paesi europei, sarebbe stata "ESCLUSIVAMENTE SU BASE VOLONTARIA"...e, cioè, che noi "non avremmo MAI potuto pretenderlo"! Per cui, anche se alcuni Paesi, in effetti, avevano detto che si sarebbero "spontaneamente" manifestati disponibili all'occorrenza (chi per 50, chi per 40 ecc.), noi adesso non possiamo però "pretendere" che lo facciano, perchè noi stessi abbiamo accettato -per scritto- il principio che possono fare come gli pare! L'attuale governo, quindi, in materia si è forse dimostrato DI FATTO, più scioccamente arrendevole dei precedenti, a parte le sparate propagandistiche! :-[
Prescindendo dalla questione specifica questo ragionamento mi sembra indicativo di quanto la nostra cosiddetta "cultura" sia devastata e meritevole di affondare nella più profonda ignominia. Se si concede non ad una persona (che sarebbe comunque già sbagliato) ma addirittura ad uno stato sovrano di esprimere solennemente una volontà (come quella di accogliere un determinato numero di persone e di conseguenza un altro stato si organizza in base a tale espressione) e poi di rimangiarsela con la scusa che "tanto era volontaria" allora significa che abbiamo abdicato da tutto ciò che caratterizza l'essenza dell'umanità per diventare solo delle bestie, dei bruti danteschi, degli agglomerati organici funzionali solo alla distruzione, esattamente come le cellule tumorali. Da che mondo è mondo e da quando esistono le culture (ovvero da sempre) il senso dell'onore, del dovere e della fedeltà alla parola data sono stati i valori personali imprescindibili che differenziavano gli uomini dai non-uomini (o quaquaraquà direbbe qualcuno) e se si è sempre in qualche modo giustificato la disobbedienza ad un obbligo di legge da parte di coloro che non ne condividevano i principi e si sentivano oppressi da questa viceversa si sono sempre giustamente condannati coloro che assumevano un impegno spontaneamente e volontariamente per poi disattenderlo. La "parola d'onore" aveva un valore superiore alla legge proprio perchè frutto di un atto di volontà e non di una imposizione esterna, e la "nobiltà d'animo" dell'uomo stava proprio nel mantenere ad ogni costo tale parola, o a pagare con il disonore più completo se non spesso anche con la vita il suo tradimento. A maggior ragione se questa "parola d'onore" veniva espressa da uno stato per mezzo dei suoi governanti, che impegnava un intero popolo e dunque il disonore conseguente investiva l'intera comunità. Se adesso si riconosce solo l'obbligo di legge, e solo a patto che la sua non ottemperanza sia doverosamente seguita da sanzioni esemplari, allora è molto meglio evitare qualunque tipo di accordo e basare ogni comportamento solo sulla forza che ognuno riesce ad esprimere. Che senso può avere un'Europa che si pretende "unita e solidale" se si "sputtana" clamorosamente su queste cose? Come ci si può fidare a fare accordi con qualcuno se poi possono essere tranquillamente disattesi a meno che tu non abbia un potente esercito per obbligare altri, minacciandoli, a rispettarli? L'accordo per l'accoglienza su "base volontaria" è stata la migliore cartina di tornasole, la più evidente, per portare alla luce l'ipocrisia di un Europa che ha creato legami non in nome della solidarietà ma dello sfruttamento dei paesi meno forti, e a questo punto prima si esce da questa gabbia di serpi velenose e prima si potrà tentare di ricostruire qualcosa di sensato basato su quel poco che rimane di principi di umanità (che non sono certo quelli di ospitare vita natural durante i disperati di mezzo mondo) che non si sia svenduto al mero interesse di bottega.
Sono d'accordo Don rispetto alla figura meschina che sta facendo l'Europa. Sul senso dell'onore perduto e presente in mitiche epoche lontane credo che non sia una visione realistica. La politica dei sotterfugi, da "golpe" o "lione" 'non e' una invenzione della modernita'. La modernita' l'ha solo disseppolta per analizzarla e guardarla in faccia. Di solito e' stato piu' bravo chi ha fatto credere di essere onorevole, non chi lo e' stato davvero. La ragione di stato da sempre usa l'onore come slogan pubblicitario.
Rispetto all'Italexit, ora sarebbe un disastro economico di cui forse non sei consapevole. Potremmo uscire dall'Europa solo qualora riuscissimo ad avere un debito pubblico meno imponente ed un sistema industriale e finanziario sano, cioe' fra 40 anni come minimo. Inoltre ho sempre pensato alla ns partecipazione alla Ue come a un antidoto potentissimo agli impulsi mussulmano-retrogradi di tanti miei cari concittadini.
Caro Jacopus,
Il "senso dell'onore" non era presente in mitiche epoche lontane, ma anche qui da noi solo fino a pochi decenni orsono. In paesi che frequento da anni e che l'occidente moderno ritiene "sottosviluppati" o "incivili" la disgrazia peggiore che possa capitare a qualcuno è "perdere la faccia" e non pochi si sono suicidati per questa ragione mentre qui si suicida al massimo il pensionato da 2500 euro al mese che ha perso centomila euro per le truffe bancarie. Se credi che i cosiddetti "valori" della modernità (come la furbizia, la competitività a qualunque costo, il "business is business", il fregare il proprio vicino di casa o meglio il proprio parente, il rimangiarsi la parola data e altre amenità di questo genere) siano comuni a tutte le epoche e non solo alla nostra mentre altrove e in altri tempi erano solo deprecabili ed esecrabili eccezioni allora sei veramente fuori strada.
Non so se la "ragion di stato" giustificasse qualunque ignominia morale, ma se pensi che fino a qualche decennio fa (fino alla prima Grande Guerra) esisteva anche un'etica della guerra rispettata da chiunque, ovvero si dimostrava senso dell'onore anche in occasione dei conflitti più sanguinosi, e anzi proprio in questi casi era questo l'unico indice di una "umanità" ancora presente, mentre ora non solo si fanno le guerre senza dichiararle ma si compiono ogni sorta di porcherie e di vigliaccherie (come bombardare con i droni guidati da diecimila km. di distanza gente armata di machete oppure processare i vinti come fossero i "cattivi") mi sembra che in pochi decenni le cose siano cambiate parecchio.
Per quanto concerne l'Italexit non è argomento del 3d, ma se gli altri paesi si comportano in tal modo non vedo perchè mai non dovrebbe farlo l'Italia lasciando magari le banche tedesche o olandesi che possiedono i nostri titoli con un pugno di mosche in mano.
Salve.Per Don Quixote: Scusami, ma trovo che il tuo pseudonimo (oggi lo chiamano nickname) combinato la tua qualifica di utente (anziano ma forse da modificare in "marziano") ben si addicano a chi crede che queste questioni debbano venir affrontate in chiave moralistica mentre siamo solamente di fronte alla "realpolitik".
L'Europa è una consorteria concepita per tutelare collettivamente i suoi membri dalla concorrenza e dai pericoli che provengano dal suo esterno.
Per "collettivamente" si intende che tali influenze esterne verranno affrontate da tutti gli stati dell'UE quando esse riguarderanno contemporaneamente TUTTI.
Se invece, come nel caso dell'immigrazione clandestina, il problema riguarda un solo membro o pochi e più deboli membri, è ovvio che tutti gli altri cercheranno di starne fuori. Questa è la "realpolitik" dell'Europa.
Se il problema avesse riguardato un Paese come la Germania o la Francia, una società e dei governi come quelli francesi e tedeschi........essi - in autonomia - l'avrebbero risolto prontamente blindando DA SUBITO le proprie coste e confini, esattamente come ha fatto poi l'Ungheria.
Nella situazione attuale i paesi UE più forti e dalla visione strategica più chiara (non importa se giusta o sbagliata, se misericordiosa o "inumana") dentro di sé ragionano : "C'è un problema che noi non avremmo certo portato alle dimensioni attuali. Il problema riguarda l'Italia la quale è un Paese inaffidabile, privo di strategie e governi che durino più di qualche mese, che tiene in eccessiva considerazione il punto di vista del Vaticano, pronto alla lacrimuccia non appena si parla di mamme e di bimbi.........e noi dovremmo farci carico di un problema che l'Italia non ha mai voluto affrontare ??".
Il Ministro dell'Interno sa benissimo di poter fare pochissimo, ma intanto fa il muso duro ben sapendo quanto consenso ciò gli generi, a fronte di una opposizione la quale a suo tempo non ha mai mosso un dito su questo problema e che ora non può far altro che sbraitare o piagnucolare.
I 5S, poverini, hanno sempre avuto le idee confuse e verranno triturati da chi la politica la conosce assai più di loro.
Ma i nodi stanno venendo al pettine e all'orizzonte del Paese si scorge solo il deserto. Staremo a vedere. Saluti.
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 16:37:11 PM
E' ormai abbastanza evidente che il problema "migranti" e' l'ennesima riproposizione di "arma di distrazione di massa". I costi per il suo esercizio sono inoltre risibili e la ricaduta mediatica altissima.
Questo è senz'altro un aspetto del problema; ma ce ne sono anche altri.
Ed infatti, se
quella attuale non è affatto una "situazione d'emergenza", come una certa becera propaganda vorrebbe darci ad intendere, è però indubbiamente vero che,
quello delle migrazioni di massa, che effettivamente incombono nei tempi medio-lunghi, è un VERO problema; il quale, se non affrontato per tempo nei
MODI GIUSTI, potrebbe avere esiti devastanti :(
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 17:10:42 PM
D'altro canto a sentire le risposte degli altri leader europei si aggiunge desolazione a desolazione.
Vero :(
Citazione di: viator il 24 Agosto 2018, 22:02:23 PMSalve.Per Don Quixote: Scusami, ma trovo che il tuo pseudonimo (oggi lo chiamano nickname) combinato la tua qualifica di utente (anziano ma forse da modificare in "marziano") ben si addicano a chi crede che queste questioni debbano venir affrontate in chiave moralistica mentre siamo solamente di fronte alla "realpolitik". L'Europa è una consorteria concepita per tutelare collettivamente i suoi membri dalla concorrenza e dai pericoli che provengano dal suo esterno. Per "collettivamente" si intende che tali influenze esterne verranno affrontate da tutti gli stati dell'UE quando esse riguarderanno contemporaneamente TUTTI. Se invece, come nel caso dell'immigrazione clandestina, il problema riguarda un solo membro o pochi e più deboli membri, è ovvio che tutti gli altri cercheranno di starne fuori. Questa è la "realpolitik" dell'Europa. Se il problema avesse riguardato un Paese come la Germania o la Francia, una società e dei governi come quelli francesi e tedeschi........essi - in autonomia - l'avrebbero risolto prontamente blindando DA SUBITO le proprie coste e confini, esattamente come ha fatto poi l'Ungheria. Nella situazione attuale i paesi UE più forti e dalla visione strategica più chiara (non importa se giusta o sbagliata, se misericordiosa o "inumana") dentro di sé ragionano : "C'è un problema che noi non avremmo certo portato alle dimensioni attuali. Il problema riguarda l'Italia la quale è un Paese inaffidabile, privo di strategie e governi che durino più di qualche mese, che tiene in eccessiva considerazione il punto di vista del Vaticano, pronto alla lacrimuccia non appena si parla di mamme e di bimbi.........e noi dovremmo farci carico di un problema che l'Italia non ha mai voluto affrontare ??". Il Ministro dell'Interno sa benissimo di poter fare pochissimo, ma intanto fa il muso duro ben sapendo quanto consenso ciò gli generi, a fronte di una opposizione la quale a suo tempo non ha mai mosso un dito su questo problema e che ora non può far altro che sbraitare o piagnucolare. I 5S, poverini, hanno sempre avuto le idee confuse e verranno triturati da chi la politica la conosce assai più di loro. Ma i nodi stanno venendo al pettine e all'orizzonte del Paese si scorge solo il deserto. Staremo a vedere. Saluti.
A parte che il mio pseudonimo è assai datato e oggi probabilmente ne sceglierei un altro a me pare che esistano questioni di base che fanno di un uomo un uomo e non un ammasso di cellule in conflitto fra loro. Se una delle caratteristiche distintive dell'uomo è la parola allora se questa perde di valore anche l'umanità va a farsi benedire. I greci chiamavano "barbari" coloro che balbettavano, che parlavano altre lingue e quindi non parlavano bene il greco, e qui mi pare che la barbarie (e non certo la "civiltà") si sia diffusa ovunque a partire dal nostro interno, perchè se si può rinnegare la parola data con la leggerezza con cui si beve un bicchier d'acqua allora non vi possono essere più basi valide per accordarsi ma esiste solo la forza (fisica e quindi militare) di qualcuno che prevale su quella degli altri. Se la realpolitik significa dire a qualcuno "stai sereno" e poi pugnalarlo alle spalle un attimo dopo allora rimane solo la cosiddetta "legge della jungla": ma almeno lo si affermi chiaramente, almeno fra coloro che non hanno interessi particolari da salvaguardare e possono dire le cose come stanno. Se l'Europa come dici è nata per tutelare i suoi membri da pericoli "esterni" mi sai spiegare perchè mai allora ti dice quanto deve essere lungo un cetriolo o quanto latte puoi produrre o quanto grosse devono essere le vongole che peschi? cosa c'entra con i pericoli esterni? E se ognuno per quanto riguarda l'immigrazione può organizzarsi come crede a casa sua perchè mai la Corte Europea condannò a suo tempo la politica dei respingimenti di Maroni e ancora oggi quel bel tomo di Macron parla di "disumanità" e di "comportamento vomitevole" quando lui è il primo ad adottarlo? Il ministro dell'interno è responsabile dei confini e dunque può respingere qualunque ingresso illegale, in qualunque modo ritenga efficace farlo. Ma solo a sentir parlare di "riportarli in Libia" fa accapponare la pelle a tutte le anime belle italiane ed europee che si fanno belle con principi insensati e campati per aria per poi accusare il ministro di inettitudine per non aver risolto il problema. Buona giornata
Se parliamo di stati con una parola d'onore non parliamo certo dello stato che ha in mente Salvini, lo stato di polizia conosce solo la parola della legge, ha come unico interesse l'incolumità degli individui e ha a suo capo un poliziotto (in questo caso, doganiere).
Mi spiace per gli amici conservatori che rischiano di preferire l'uovo alla gallina, il risultato immediato di qualche negro in meno, nel frattempo che il dibattito politico e la governace si trasforma in quanto di più modernista esista. Lo stato sovranista è uno stato rimpicciolito al punto giusto per permettere al capitale di muoversi indisturbato ma allo stesso tempo sufficientemente grande per far valere la legge nei contratti, proprio per questo se ne infischia della parola d'onore a patto che non sia legge o cavillo, perchè far rispettare la legge è l'unico compito a cui è demandato. Alla faccia della rimpianta antica cultura!
Se posso aggiungere sommessamente il mio pensiero (anche se vedo con mia somma soddisfazione che di miei interventi a gamba tesa non c'è piú bisogno, molti altri utenti sanno tenere testa e controbattere egregiamente mantenendo il dibattito equilibrato e non pendente quasi esclusivamente da una sola visione politica e ideologica).
I fautori del mondialismo e della globalizzazione, i burocrati e burattinai della UE, nonché i servitori nostrani alle loro dipendenze, sono tutti schierati compatti contro il primo Governo italiano anticapitalista (oltre che antimafia) e antisistema, tanto desiderato e atteso dal popolo da decenni. Spero che qualcuno non pensi di tramare in modo da far cadere questo Governo, perché penso che le conseguenze potrebbero essere drammatiche per tutti. Ho la netta sensazione che per volontà del popolo italiano, il bel gioco sia finito, qualsiasi minaccia non lo tange piú: lo spread, le ritorsioni della UE, ecc. L'esasperazione dei cittadini è tanta, le categorie di persone in situazione di disagio sono tante e in aumento e nessuno è piú disposto a farsi prendere in giro. Il popolo lo puoi vessare, prendere in giro e tenere alla corda fino ad un certo punto, poi la corda, ovviamente non si spezza, ma può essere semplicemente tagliata.
Grazie per l'attenzione. ☺
Fraenkel scrisse nel 1941 un testo esemplare: il doppio stato. La caratteristica del nazismo era per lui questa sovrapposizione fra stato discrezionale (massnahmenstaat) e stato normativo (normenstaat). In questo modo il rapporto fra politica e diritto si inverte in modo anch'esso discrezionale. Talvolta puo' essere conveniente rivendicare il diritto, altrove la politica. Salvini sta facendo con il caso Diciotti una prova generale eversiva secondo modalita' di stampo fascista. Il consenso innegabile che ha, e' una ferita aperta rispetto ai principi dello stato di diritto. Un vulnus foriero di ulteriore violenza, che, in un circolo vizioso, richiedera' uno stato politico d'eccezione che ci privera' di ogni garanzia (magari lentamente) per farci finire cosi per essere quel popolo realmente islamizzato (cioe' sottomesso) che si crede di voler combattere grazie a Salvini. Probabilmente si crede che un capitano bianco sia meglio di un dittatore nero.
Grazie per la lettura.
Caro Donquixote,
ora comprendo perchè hai scelto quel nick-name (che, comunque, mi piace moltissimo); ed infatti, evidentemente, ti piace scagliarti, lancia in resta, contro i più elementari principi della logica, sia comune che giuridica.
Però, senza alcuna ironia, riconosco che lo fai con notevole competenza ed abilità paralogistica!:)
Ed invero, l'art. 6 dell'accordo che abbiamo a suo tempo sottoscritto, recita: "Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati, a norma del diritto internazionale, <<dovrebbero>> (notare il condizionale) essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, <<unicamente su base volontaria.>>"
Il povero Conte ha combattuto una notte intera per ottenere che tale base fosse considerata <<obbligatoria>>; ma non ci è riuscito, soprattutto per la ferma opposizione di quelli che quel genio della geopolitica di Salvini ritiene i nostri migliori alleati in Europa: i Paesi del gruppo di Visegrad (e non solo loro).
Per cui, il povero Conte, si è dovuto rassegnare, "obtorto collo", a sottoscrivere la clausola di cui sopra, la quale:
- consente agli altri Paesi europei di accogliere la ridistribuzione dei migranti, solo SE e QUANDO vogliono; :'(
- VIETA, quindi, all'Italia di poterlo "pretendere"; :'( :'(
- però, considerata la non eccelsa soglia critica "media" dei leghisti e dei populisti-nazionalisti in generale, è stata ritenuta sufficiente a poterli prendere propagandisticamente per il naso. ;D
Dubito che questo sia il tuo caso, perchè la tua soglia critica è abbastanza elevata, per cui, secondo me, hai capito BENISSIMO che le cose stanno esattamente come ho spiegato sopra.
Tuttavia, non so se per "partito" preso, o per dar prova di abilità "eristica" (ci feci un corso, all'Università), con eccellenti acrobazie paralogistiche cerchi di dimostrare il contrario dell'ovvio.
Vediamo come.
1)
Dopo la retorica premessa lamentatoria, che non ha valore logico, ma che è sempre utile a ben predisporre l'uditorio, tu scrivi:
"Se si concede non ad una persona (che sarebbe comunque già sbagliato) ma addirittura ad uno stato sovrano di esprimere solennemente una volontà (come quella di accogliere un determinato numero di persone e di conseguenza un altro stato si organizza in base a tale espressione) e poi di rimangiarsela con la scusa che "tanto era volontaria" allora significa che abbiamo abdicato da tutto ciò che caratterizza l'essenza dell'umanità... e bla bla bla!"
Argomentazione molto abile, ma SOFISTICA!
Ed infatti, la natura di un "accordo", di natura contrattuale o meno, è esattamente identica, quanto ai principi della "manifestazione della volontà", sia che esso intercorra tra persone private, sia che esso intercorra tra stati sovrani: la semantica giuridica, logica, e di buon senso è assolutamente la stessa.
Per cui, già la tua premessa è fallace sotto qualsiasi aspetto la si voglia considerare.
Per spiegarmi con un esempio, poniamo che io sia il proprietario di un negozio, e che in tale qualità io sottoscriva con il conduttore una clausola del seguente tenore:
""Per tutta la durata del presente contratto, i canoni locativi <<dovrebbero>> essere pagati entro il giorno 5 di ogni mese, ma <<unicamente su base volontaria.>>".
Ora, a parte il fatto della "bizzaria" di una tale clausola, che, più o meno (ammesso e non concesso che sia giuridicamente concepibile) darebbe luogo ad un negozio "misto" di "locazione/comodato", è ovvio che, in tal caso, io proprietario non potrei MAI ricorrere al giudice per farmi pagare i canoni, perchè io stesso ho concesso al locatario di corrispondermeli <<unicamente su base volontaria>>, cioè solo SE e QUANDO vuole lui!
Ammettendo che io volessi in ogni caso citarlo in giudizio, sostenendo: "Vabbè il contratto è quello...però poi mi ha promesso che i canoni me li avrebbe comunque pagati tutti lo stesso!", il giudice mi chiederebbe di mostrarmi l'atto scritto contenente le dette clausole aggiunte; e, se io non potessi esibirglielo, mi caccerebbe a calci nel sedere dall'aula del Tribunale! ;D
2)
Quanto sopra è ovvio, e non potendo confutarlo, tu, però, scrivi:
"Se adesso si riconosce solo l'obbligo di legge, e solo a patto che la sua non ottemperanza sia doverosamente seguita da sanzioni esemplari, allora è molto meglio evitare qualunque tipo di accordo e basare ogni comportamento solo sulla forza che ognuno riesce ad esprimere."
Tale argomentazione, invero, è assolutamente inconsistente nella prima proposizione, in quanto:
a) Nel caso di specie non stiamo parlando di un "obbligo di legge", ma, semmai, di un"obbligo di contratto" (rectius; accordo scritto).
b) In entrambi i casi, ovviamente, sono in genere previste sanzioni o penali, poichè, altrimenti, si tratterebbe di statuizioni di fatto inefficaci.
La seconda proposizione, invece, è in parte vera, ma proprio per questo dimostra esattamente il CONTRARIO di quello che sostieni, in quanto:
a) Sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che Conte avrebbe fatto molto meglio ad evitare di sottoscrivere un accordo scritto, in cui noi stessi consentivamo agli altri Paesi di accogliere i migranti "unicamente" a loro discrezionale e libera scelta; in tal modo, infatti, invece di VINCOLARE LORO(come è giusto) alla ridistribuzione dei migranti, ci siamo IMPEGNATI NOI a non poterla pretendere all'occorrenza, come, appunto, nel caso della DICIOTTI. :D
c) Sono anche d'accordo con te sul fatto che qualunque tipo di accordo e comportamento, a livello internazionale, si basa precipuamente sulla forza ed il peso che ognuno riesce geopoliticamente ad esprimere; cose di cui noi, scioccamente, ci siamo volontariamente privati, cercando sponde proprio nei Paesi meno disponibili al riguardo, ed autoisolandoci per nostra stolta scelta. :-[
3)
Poi tu scrivi:
"Da che mondo è mondo e da quando esistono le culture (ovvero da sempre) il senso dell'onore, del dovere e della fedeltà alla parola data sono stati i valori personali imprescindibili che differenziavano gli uomini dai non-uomini (o quaquaraquà direbbe qualcuno)".
La "parola data", ovviamente da quando l'umanità ha imparato a scrivere, è quella scritta, specie tra diverse nazioni; sin dai tempi di Hammurabi, infatti, i trattati internazionali (ma anche gli atti privati) venivano incisi su tavolette.
Per cui, nel nostro caso, la "parola data" dall'Italia (vedi surriportato art.6) era di non pretendere più la ridistribuzione obbligatoria dei migranti, ma di accettare solo quella che ci sarebbe stata magnanimamente offerta. :'(
Questa è stata la "parola data" volontariamente (e stupidamente) da Conte, per conto del nostro Paese; tuttavia, purtroppo, essendoci impegnati sul "nostro onore" a rispettate tale clausola sesta, mancheremmo NOI, al "dovere e alla fedeltà della parola data", se pretendessimo dagli altri un obbligo di ridistribuzione dei migranti, che tale clausola espressamente escludeva.
Quanto agli altri Paesi, non mi risulta assolutamente che nessuno di loro (accordo scritto a parte) si sia "solennemente impegnato", sul suo "onore", ad accettare i nostri migranti; alcuni si sono semplicemente limitati ad offrire la propria eventuale disponibilità (che è cosa ben diversa).
Tu avresti sicuramente ragione nel dire quello che dici, se, per esempio la Francia, ci avesse solennemente assicurato: "Se sbarcate nel porto i migranti della DICIOTTI, noi ci impegnamo a prendere subito almeno 50", noi li avessimo sbarcati, ospitandoli in un nostro albergo, e poi la Francia ci avesse detto: "Ci dispiace ragazzi, ci abbiamo ripensato: li avete sbarcati e adesso teneteveli voi!" >:(
Ma non mi pare proprio che sia andata così...ne'est-ce pas?
Non che con questo io apprezzi il loro comportamento, in quanto, sia pure non vincolati nè dall'accordo nè da ulteriori espliciti patti, qualche migrante della Diciotti i Paesi europei avrebbero pure potuto prenderselo (e spero che prima o poi, spontaneamente, qualcuno lo farà); ma, sicuramente, non apprezzo nemmeno il comportamento di Salvini, che voleva ricattarli per ottenere "con la forza estorsiva", quello che l'Italia (stupidamente), si era impegnata a non più "pretendere come diritto".
Lo avevo scritto proprio in questo THREAD, che l'atteggiamento di Salvini rischiava di risultare CONTROPRODUCENTE; come in effetti è stato! :(
4)
Poi tu scrivi:
" Se si è sempre in qualche modo giustificato la disobbedienza ad un obbligo di legge da parte di coloro che non ne condividevano i principi e si sentivano oppressi da questa viceversa si sono sempre giustamente condannati coloro che assumevano un impegno per poi disattenderlo."
Appunto!
Noi ci eravamo assunti spontaneamente e volontariamente l'impegno, con l'art.6, di non pretendere più una ridistribuzione obbligatoria, ma di accontentarci di quella volontaria; e poi abbiamo disatteso tale impegno, pretendendo che divenisse obbligatorio quello che invece era soltanto volontario.
4)
Poi tu scrivi:
" La "parola d'onore" aveva un valore superiore alla legge proprio perchè frutto di un atto di volontà e non di una imposizione esterna, e la "nobiltà d'animo" dell'uomo stava proprio nel mantenere ad ogni costo tale parola, o a pagare con il disonore più completo se non spesso anche con la vita il suo tradimento."
Sono perfettamente d'accordo, ma, come sopra argomentato, temo che tu abbia "ribaltato" soggettivamente la posizione su cui incombeva tale impegno. ;)
5)
Poi tu scrivi:
"A maggior ragione se questa "parola d'onore" veniva espressa da uno stato per mezzo dei suoi governanti, che impegnava un intero popolo e dunque il disonore conseguente investiva l'intera comunità."
Storicamente, invece, mi risulta che uno Stato per mezzo dei suoi governanti, impegnava un intero popolo e l'intera comunità, ESCLUSIVAMENTE con espressi TRATTATI e CONVENZIONI "SCRITTE", dai tempi di Hammurabi in poi; per esempio, il Consiglio Europeo ospita il reperto d'argilla, con cui venne siglato per scritto l'accordo di buone relazioni tra Ebla (a 60 chilometri da Aleppo) e Abarsal, città sulle rive del fiume Eufrate, risalente al al 2.350 a.C. circa.
A parte che nelle favolette per bambini, nessun governante ha mai impegnato il proprio popolo, prestando la sua "parola d'onore" a voce in una cena privata (o su FACEBOOK) con un altro re; "verba volant, scripta manent!".
Peraltro, come ho già detto, non mi risulta assolutamente che nessuno Paese Europeo (accordo scritto a parte) si sia "solennemente impegnato", sul suo "onore", ad accettare i nostri migranti; alcuni si sono semplicemente limitati ad offrire la propria eventuale disponibilità (che è cosa ben diversa).
6)
Poi tu scrivi:
"Se adesso si riconosce solo l'obbligo di legge, e solo a patto che la sua non ottemperanza sia doverosamente seguita da sanzioni esemplari, allora è molto meglio evitare qualunque tipo di accordo e basare ogni comportamento solo sulla forza che ognuno riesce ad esprimere."
Questa formulazione, a mio parere, mi pare assolutamente insensata e, soprattutto, CONTRADDITTORIA, in quanto le leggi, le sanzioni e la polizia, ci sono proprio "ne cives ad arma ruant"; cioè, al contrario di quello che scrivi tu, proprio per evitare il ricorso alla forza da parte dei cittadini, per farsi giustizia da soli.
Per quanto poi concerne gli accordi, i contratti e le convenzioni di ogni genere, pur avendo valore solo tra le parti, sono tutelati parimenti dalla legge, sia nazionale (per i rapporti tra privati), sia internazionale (per i rapporti tra Stati).
Per esempio:
- mentre nessuno Stato Europeo può essere sanzionato per non essersi presi i migranti della Diciotti, in quanto tale obbligo non era previsto in alcun trattato (come sopra ampiamente dimostrato);
- se l'Italia si rifiuta di pagare il suo contributo al bilancio europeo, come minacciato da Di Maio, questo comporterebbe interessi per i ritardi nei pagamenti, e una violazione degli obblighi del Trattato (che NOI abbiamo a suo tempo VOLONTARIAMENTE firmato) il che, oltre agli interessi, porterebbe a possibili ulteriori pesantissime sanzioni. :'(
7)
Poi scrivi:
" Che senso può avere un'Europa che si pretende "unita e solidale" se si "sputtana" clamorosamente su queste cose?"
Su questo hai ragione, perchè, effettivamente, pur non essendovi obbligati, una mano potevano pur darcela. >:(
8)
Poi scrivi:
"Come ci si può fidare a fare accordi con qualcuno se poi possono essere tranquillamente disattesi a meno che tu non abbia un potente esercito per obbligare altri, minacciandoli, a rispettarli?"
Sul punto precedente ti ho dato ragione, perchè -almeno a mio parere- ce l'avevi, mentre su questo hai palesemente torto: ed infatti, nessuno ha mai disatteso l'art.6 dell'Accordo di Bruxelles, se non l'Italia, che vorrebbe ritenere obbligatorio ciò che in tale articolo è chiaramente dichiarato volontario.
9)
A tale riguardo, invero, cogliendo la tua CONTRADDIZIONE, di cui sopra, ti affretti ad aggiungere che, poichè effettivamente l'accordo non è stato disatteso, tuttavia:
"L'accordo per l'accoglienza su "base volontaria" è stata la migliore cartina di tornasole, la più evidente, per portare alla luce l'ipocrisia di un Europa che ha creato legami non in nome della solidarietà ma dello sfruttamento dei paesi meno forti.".
E su questo, finalmente, ti do PIENAMENTE RAGIONE, perchè l'art.6, in effetti, è tutto a nostro SVANTAGGIO; ma lo abbiamo dovuto accettare, proprio perchè il nostro stato di isolamento internazionale, non ha dato al povero Conte forza sufficiente, nè alcuna sponda per imporre il riconoscimento dei nostri interessi.
Ma il problema non è tanto l'Europa, quanto, piuttosto, al contrario, l'egoismo dei singoli Paesi che non vogliono sottostare ad un ente politico superiore quale un'Europa veramente autorevole e dominante: se essa davvero esistesse, infatti, così come il governo Italiano smista i migranti sbarcati a Lampedusa in tutta Italia (sia pure a fatica) un "vero" governo europeo smisterebbe i migranti sbarcati a in Italia in tutta Europa.
Il problema non è l'Europa, ma la "mancanza di Europa"...cioè gli Stati Nazionali (soprattutto quelli sovranisti) che vogliono minarne le basi per i propri interessi particolari; soprattuto con le complicità di USA e RUSSIA -ma non allarghiamo troppo il campo-.
Anzi, più che gli Stati, il problema principale sono i loro attuali Governi, i quali, "populisti", "sovranisti" o meno che siano, a fini elettorali temono l'isteria popolare "antimigranti"; per cui, così come Salvini si vorrebbe sbarazzare dei nostri stranieri, così loro non vogliono cuccarseli per non perdere "il loro" consenso elettorale.
E' un sepente (sovranista) che si morde la coda!
10)
Infine concludi:
"A questo punto prima si esce da questa gabbia di serpi velenose e prima si potrà tentare di ricostruire qualcosa di sensato basato su quel poco che rimane di principi di umanità (che non sono certo quelli di ospitare vita natural durante i disperati di mezzo mondo) che non si sia svenduto al mero interesse di bottega."
SIGNORA ILLUSIONE!!!
https://www.youtube.com/watch?v=rFauAo457nE
Ed infatti, se un bel giorno il vecchio "fachiro" (cioè l'istituzione EUROPA) che, con il suo stanco piffero, cerca stentamente di controllare come meglio può le serpi velenose, si stancasse di farlo, queste fuggirebbero tutte, prima o poi, dal cesto che ne frenava gli impulsi mordaci, e si morderebbero di nuovo a vicenda; come accadde nel 1914 e nel 1939.
Scusami se ti ho rubato il paragone: "gabbia" a parte, perchè, ovviamente, le serpi velenose puoi trattenerle in un "cesto"...non certo in una gabbia! :)
Un saluto! :)
Per quanto riguarda l'aspetto penale, approfondendo meglio la questione, mi pare che, nel caso della DICIOTTI, più che la fattispecie del "sequestro di persona semplice" di cui all'art.605 del Codice penale, potrebbe configurarsi quella di cui all'art.articolo 289 ter del codice penale, denominato "sequestro di persona a scopo di coazione" il quale recita:
"Chiunque sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni."
Mi sembra che sia la DESCRIZIONE ESATTA di quello che sta cercando di fare Salvini; sebbene, almeno per ora, il suo e solo un TENTATIVO a cui nessuno ha ancora abboccato, per cui la sanzione dovrebbe eventualmente risultare inferiore!
Però il suddetto dovrebbe sperare che nessuno ceda al suo ricatto, perchè altrimenti il reato si consumerebbe, e rischierebbe di fine in carcere fino alla vecchiaia! :D
Ed invero, è documentato da molteplici videoregistrazioni e "streaming" che Matteo Salvini, e adesso anche Luigi Di Maio, proclamano ESPRESSAMENTE che stanno "dolosamente" trattenendo i migranti a bordo perché vogliono attendere che altri stati europei si facciano carico di esaminare la loro richiesta di protezione internazionale; cosa che di norma spetterebbe all'Italia, visto che i migranti sono in Italia, dato che la nave <<DICIOTTI >> E' indubbiamente territorio italiano.
Per cui, è come se i migranti fossero stati forzatamente rinchiusi in un albergo a terra, non facendo alcuna differenza (a parte il disagio) che essi siano ancora a bordo della nave!
Tuttavia ho ancora qualche dubbio circa l'"AUTORE" della condotta, perchè, da quanto leggo:
- Salvini si trova in ferie a Pinzolo, in Trentino, e a quanto si sa (prudentemente) non ha MAI ordinato a nessun suo sottoposto, almeno per scritto, di detenere a bordo della nave i migranti in questione;
- gli unici ordini scritti, sembra, siano stati firmati da Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento delle Libertà civili e dell'immigrazione, e dal vicecapo Bruno Corda.
Già, ma su INPUT di chi?
Dovrebbero essere interrogati al riguardo, secondo me.
Per giunta la questione si inarbuglia ancora di più, perchè, pur non avendo personalmente firmato niente, sembra che il Capo di Gabinetto di Salvini, [font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif] [/font][font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif]Matteo Piantedosi, avrebbe [/font]convinto i due dirigenti a firmare gli ordini di "restrizione" a bordo della nave, facendo riferimento ad una convenzione che sarebbe stata stipulata fra il ministro dell'Interno e la Guardia costiera, di cui però, non trovo traccia, che regolerebbe il coordinamento delle operazioni in mare tra ministero dell'Interno e Guardia Costiera (la cosiddetta Sop 009/2015) e che, per ragioni di semplice efficienza, attribuisce al Viminale il potere di indicare alle Capitanerie nelle operazioni Sar il "porto sicuro di approdo".
Ma, a mio avviso, non vedo assolutamente cosa questo abbia a che fare con l'eventuale reato ipotizzato; o, meglio, con il tentativo, per ora abortito, di reato (sebbene il semplice sequestro sia ormai già consumato).
Per ora, comunque, non mi sbilancio ancora, ma la questione si sta facendo appassionante come un giallo!
Citazione di: Eutidemo il 25 Agosto 2018, 13:25:45 PM
- se l'Italia si rifiuta di pagare il suo contributo al bilancio europeo, come minacciato da Di Maio, questo comporterebbe interessi per i ritardi nei pagamenti, e una violazione degli obblighi del Trattato (che NOI abbiamo a suo tempo VOLONTARIAMENTE firmato) il che, oltre agli interessi, porterebbe a possibili ulteriori pesantissime sanzioni. :'(
Il trattato in questione sarebbe il fiscal compact?
Citazione di: Eutidemo il 25 Agosto 2018, 14:14:15 PM
Per quanto riguarda l'aspetto penale, approfondendo meglio la questione, mi pare che, nel caso della DICIOTTI, più che la fattispecie del "sequestro di persona semplice" di cui all'art.605 del Codice penale, potrebbe configurarsi quella di cui all'art.articolo 289 ter del codice penale, denominato "sequestro di persona a scopo di coazione" il quale recita:
"Chiunque sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni."
Mi sembra che sia la DESCRIZIONE ESATTA di quello che sta cercando di fare Salvini; sebbene, almeno per ora, il suo e solo un TENTATIVO a cui nessuno ha ancora abboccato, per cui la sanzione dovrebbe eventualmente risultare inferiore!
Però il suddetto dovrebbe sperare che nessuno ceda al suo ricatto, perchè altrimenti il reato si consumerebbe, e rischierebbe di fine in carcere fino alla vecchiaia! :D
Ed invero, è documentato da molteplici videoregistrazioni e "streaming" che Matteo Salvini, e adesso anche Luigi Di Maio, proclamano ESPRESSAMENTE che stanno "dolosamente" trattenendo i migranti a bordo perché vogliono attendere che altri stati europei si facciano carico di esaminare la loro richiesta di protezione internazionale; cosa che di norma spetterebbe all'Italia, visto che i migranti sono in Italia, dato che la nave <<DICIOTTI >> E' indubbiamente territorio italiano.
Per cui, è come se i migranti fossero stati forzatamente rinchiusi in un albergo a terra, non facendo alcuna differenza (a parte il disagio) che essi siano ancora a bordo della nave!
Tuttavia ho ancora qualche dubbio circa l'"AUTORE" della condotta, perchè, da quanto leggo:
- Salvini si trova in ferie a Pinzolo, in Trentino, e a quanto si sa (prudentemente) non ha MAI ordinato a nessun suo sottoposto, almeno per scritto, di detenere a bordo della nave i migranti in questione;
- gli unici ordini scritti, sembra, siano stati firmati da Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento delle Libertà civili e dell'immigrazione, e dal vicecapo Bruno Corda.
Già, ma su INPUT di chi?
Dovrebbero essere interrogati al riguardo, secondo me.
Per giunta la questione si inarbuglia ancora di più, perchè, pur non avendo personalmente firmato niente, sembra che il Capo di Gabinetto di Salvini, Matteo Piantedosi, avrebbe convinto i due dirigenti a firmare gli ordini di "restrizione" a bordo della nave, facendo riferimento ad una convenzione che sarebbe stata stipulata fra il ministro dell'Interno e la Guardia costiera, di cui però, non trovo traccia, che regolerebbe il coordinamento delle operazioni in mare tra ministero dell'Interno e Guardia Costiera (la cosiddetta Sop 009/2015) e che, per ragioni di semplice efficienza, attribuisce al Viminale il potere di indicare alle Capitanerie nelle operazioni Sar il "porto sicuro di approdo".
Ma, a mio avviso, non vedo assolutamente cosa questo abbia a che fare con l'eventuale reato ipotizzato; o, meglio, con il tentativo, per ora abortito, di reato (sebbene il semplice sequestro sia ormai già consumato).
Per ora, comunque, non mi sbilancio ancora, ma la questione si sta facendo appassionante come un giallo!
Secondo l'avvocato Giuseppe Palma,Salvini verrebbe comunque assolto dal reato di sequestro di persona:La magistratura è già in azione e il ministro dell'interno potrebbe presto ritrovarsi indagato per "sequestro di persona". Accusa dalla quale Salvini ne verrebbe fuori con l'assoluzione perché i migranti, trovandosi su una nave della guardia costiera, sono già su territorio italiano. (Ma visto cosa è accaduto a Berlusconi negli ultimi due decenni per mano dei giudici rossi :) ,meglio non rischiare) Articolo intero qui sotto (fonte) https://scenarieconomici.it/il-capitano-va-alla-guerra-ecco-come-puo-vincerla-di-paolo-becchi-con-la-collaborazione-di-giuseppe-palma/
Ammesso che sia l'autore del testo linkato, Paolo Becchi è la dimostrazione della contraddittorietà degli intellettuali. Professore di filosofia del diritto a Genova ha scritto dei testi anche molto interessanti sulla dignità umana. Evidentemente parlare in modo dotto di un argomento è cosa ben diversa che sporcarsi le mani con la scabbia, con i traumi e con il sangue, ma va bene così. Che i vinti esterni vengano scacciati dall'Eden per dare un contentino ai vinti interni, in attesa di governi forti che siano capaci di strutturare la società in modo autoritario, affinchè le imminenti catastrofi climatiche possano garantire alle élites lo stesso stile di vita odierno, sulla pelle di tutti noi.
Caro Eutidemo
In un divertente libro di Luciano De Crescenzo si racconta la storia di un avvocato che difendeva un venditore di "vere Louis Vouitton false" accusato di truffa ai sensi dell'art 640 C.P. che afferma: "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito..." eccetera. Tale avvocato dimostrò semplicemente e inequivocabilmente che colui che per mantenere i propri figli vendeva delle borse di plastica denominate "vere Louis Vouitton false" a trentamilalire cadauna non aveva raggirato proprio nessuno e non si era procurato alcun "ingiusto profitto", mentre sarebbe stato da processare per truffa il signor Vouitton che convinceva la gente a comprare borse della medesima plastica a cinquecentomila lire ognuna creando un impero. Il tribunale però, ai sensi della legge, condannò il piccolo commerciante. Solo per dire che la legge (anche se è "scritta" e prevede sanzioni) non necessariamente (anzi quasi mai) coincide con la "giustizia" ma difende solo l'interesse dei più forti, ovvero di coloro che fanno le leggi ed hanno il potere di farle rispettare e di erogare sanzioni. I cosiddetti "stati di diritto" tanto incensati dai modernisti sono nei fatti la legittimazione del più forte sganciata dalla responsabilità di metterci la faccia, perché chiunque può nascondersi dietro la facciata impersonale della legge per perseguire interessi che hanno poco o nulla a che fare con la giustizia: basta avere buoni avvocati o azzeccagarbugli senza scrupoli. Il mondo trasformato in una macchina i cui ingranaggi si devono muovere sempre nella stessa direzione e non si possono accorgere se qualcuno (o molti) nel frattempo rimangono stritolati nel mezzo è l'opposto del mondo "a misura d'uomo" che gli utopisti stolidamente immaginavano, e solo il fatto che il tanto decantato umanismo moderno che ha ucciso Dio si sia sottoposto ad un meccanicismo disumano chiamato "legge" (o, in ambito privatistico, "contratto") fornisce una buona chiave di lettura dei tempi che stiamo vivendo.
Il tuo messaggio è esemplare in questo senso perchè è pieno di azzeccagarbugliate che non sfiorano minimamente la sostanza, che si può comprendere solo se la questione della nave ferma a Catania la si inserisce in un contesto spaziale e temporale leggermente più ampio del mero episodio della Diciotti. L'esempio dell'affitto che hai fatto è infatti totalmente fuori luogo, in quanto questo prevede una obbligazione del locatore (che non può riprendersi il negozio) senza la corrispondente obbligazione del locatario, e ovviamente una cosa del genere non ha senso. Provo a farti un esempio più pertinente: io sono un pescatore che lavora "su ordinazione"; se i miei clienti si impegnano ad acquistare dieci chili di pesce ciascuno allora salpo per andare a pesca, e quando ho raggiunto il quantitativo necessario di pesce rientro, ma se i clienti non hanno bisogno allora me ne sto a casa. Se io torno con il pesce e qualche mio cliente ha cambiato idea lasciandomi con il pesce invenduto il cliente inaffidabile non potrà più fare accordi con me. Mutatis mutandis la situazione della nave Diciotti è la medesima: se i paesi europei si impegnano ad accogliere parte dei richiedenti asilo allora li faccio sbarcare, altrimenti no. Il ragionamento sulla parola d'onore si riferisce al fatto che siccome a fronte di uno sbarco di qualche settimana fa (mi sembra a Pozzallo) alcuni paesi europei si erano detti volontariamente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone ma poi all'atto pratico solo la Francia ha accolto meno della metà del numero di persone concordato mentre tutti gli altri si sono allegramente sfilati allora tutti costoro hanno di fatto tradito la propria parola, si sono dimostrati degli stati quaquaraqua, e tale comportamento determina necessariamente una diversa situazione. Del resto se si scorrono le statistiche dei "ricollocamenti obbligatori" previsti dagli accordi si scopre che su 35.000 persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiati (quindi non sono meri richiedenti asilo o migranti economici) e avrebbero dovuto essere obbligatoriamente ricollocate in diversi paesi europei solo per 11.000 circa di essi si è provveduto, mentre gli altri sono ancora in Italia.
Dunque da un lato abbiamo un accordo europeo che prevede il ricollocamento obbligatorio dei rifugiati che è stato disatteso, e dall'altro un accordo europeo che prevede il ricollocamento su base volontaria dei richiedenti asilo che è stato parimenti disatteso. Cos'altro ci si può aspettare ancora dall'Europa? E con quale fegato si potrà discutere ancora con loro di questi argomenti (e ovviamente anche di altri)? Rebus sic stantibus il Ministro degli Interni italiano riceve di fatto la legittimità di gestire in completa autonomia gli arrivi o i respingimenti dei migranti, dunque di comportarsi nel modo che ritiene più opportuno per non aumentare il già insopportabile (a suo avviso e di quello dei suoi sostenitori) numero di illegali che circolano in Italia.
p.s. Tutti i popoli dell'Africa, tutti i popoli dell'America, tutti i popoli dell'Australia e molti popoli dell'Asia non conoscevano la scrittura prima dell'arrivo dell' "uomo bianco" (nei cui paesi peraltro la stragrande maggioranza era analfabeta), dunque anche se esistono le antiche tavole della legge di Hammurabi la "normalità" è sempre stata la semplice parola e la trasmissione orale di norme, cultura e tradizioni, e però guarda caso i conflitti più aspri si sono verificati fra popoli che potevano redigere "per iscritto" accordi chiari e inequivocabili e quando la scrittura si è diffusa più ampiamente. Chissà come mai... Il Fedro di Platone insegna molto a tal proposito.
Caro Don, e' interessante quello che scrivi a proposito di giustizia e stato di diritto. Come ben sai e' un tema dibattuto fin dalle origini della nostra civilta'. Ed e' per conciliare questi due principi che le leggi sono interpretabili (ma in questo caso allora sono i censori dei giudici a protestare, a quelli che li vorrebbero "bouche de loi"). Il mondo precedente allo stato di diritto non era cosi idilliaco come tu credi. Se tu povero servo della gleba violentavi una donna eri sicuramente destinato al rogo o ad altro supplizio. Se lo commetteva Eutidemo, rampollo di una famiglia nobile, poteva destinare alla pena un suo servo. Le giurisdizioni erano poi molteplici. Il clero era giudicato dal clero, i nobili dai nobili e solo il popolo doveva ben guardarsi perche' privo di protettori (tranne i venerati santi). Lo stato di diritto per quanto imperfetto e' stato un salto evolutivo incredibile, collegato molto piu' di quanto credi al ns attuale stato di prosperita' e di progressiva diminuzione della violenza (in Occidente). Il rispetto delle procedure per quanto artificioso ha impedito il proliferare di tanti possibili Ku-klux-Clan, non sempre e non ovunque ma abbastanza per poterci permettere di girare per strada senza paura di essere arrestati senza motivo.
A proposito e' l'habeas corpus contenuto per la prima volta nella magna charta del XIII secolo (vado a memoria) ad essere indicato come uno dei fondamenti del futuro stato di diritto, proprio quel principio che stabilisce la necessita' di una legge scritta per disciplinare i casi di restrizione della liberta' personale e la necessita' di una autorizzazione del potere giudiziario (portatemi il corpo per valutare se e' stato mantenuto integro e per decidere sulla sua liberta').
Citazione di: donquixote il 25 Agosto 2018, 20:56:24 PM
Caro Eutidemo
In un divertente libro di Luciano De Crescenzo si racconta la storia di un avvocato che difendeva un venditore di "vere Louis Vouitton false" accusato di truffa ai sensi dell'art 640 C.P. che afferma: "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito..." eccetera. Tale avvocato dimostrò semplicemente e inequivocabilmente che colui che per mantenere i propri figli vendeva delle borse di plastica denominate "vere Louis Vouitton false" a trentamilalire cadauna non aveva raggirato proprio nessuno e non si era procurato alcun "ingiusto profitto", mentre sarebbe stato da processare per truffa il signor Vouitton che convinceva la gente a comprare borse della medesima plastica a cinquecentomila lire ognuna creando un impero. Il tribunale però, ai sensi della legge, condannò il piccolo commerciante.
Caro Donquixoteho letto quel libro, e ricordo perfettamente quell'aneddoto spassoso; mi ha molto ispirato!Per cui, andando completamente fuori tema, ti riporto qui un breve brano di un mio libro (uno dei pochi non giuridico), in cui immagino di tornare indietro, nella Roma del primo secolo; il brano conferma in pieno il tuo assunto:-------------------------------------------------------------E è chiaro che io posso fare solo il giureconsulto, visto il mio Latino ancora zoppicante e la mia totale ignoranza in campo retorico. Così mi metto di buona lena a rinfrescare la memoria in materia di diritto romano del primo secolo, e poi resto in attesa di qualche cliente; il che, grazie ad i buoni uffici di Seneca, accade abbastanza presto. Si tratta di un Pompeiano, di nome Cneo Gavio Sola, il quale a suo tempo è stato il primo della classe nella scuola di oratoria di un certo Caio Elvidio Campano.- Qual è il problema?- chiedo con aria professionale, dopo i convenevoli di rito.- Il mio problema è proprio quello di aver avuto troppo successo come alunno di Campano - mi spiega lui.- E perché mai? Direi che è anzi una fortuna: io studierò il caso e tu stesso esporrai le nostre difese in aula. A proposito, con chi è che sei in causa?-- Proprio con Campano, appunto - sospira.- Con Campano?- ripeto esterrefatto.- Già. Ero talmente bravo nei suoi corsi di retorica e di oratoria, che, quando essi terminarono, rifiutò di farsi pagare. "Sono così sicuro della tua abilità..." mi disse "...che rinuncio al compenso di duemila sesterzi pattuito per il mio insegnamento; però tu ti devi impegnare a pagarmene ventimila alla prima causa vinta." Ed io accettai -- Ebbene?-- Ebbene, subito dopo mi sposai con la figlia di un illustre chirurgo, il quale mi fece entrare nel suo entourage; così abbandonai l'attività legale per fare il medico. Quindi non vinsi né persi mai nessuna causa, visto che di fatto non praticai più la professione forense. Ora Campano mi ha citato in giudizio, perché ritiene di essere stato defraudato del suo compenso. Mi puoi aiutare studiando il caso in linea di diritto? Questo, a dire il vero, non è mai stato il mio forte -- Senz'altro!- faccio io con ostentata sicumera - Esaminerò la faccenda approfonditamente, e vedrai che la spunteremo - Lui si alza ringraziandomi e fa per andarsene. Lo dicevo io che il suo cognomen mi ricordava qualcosa!- No, Sola...aspetta un attimo - lo blocco io.- Sì?- - Non dimentichi qualcosa?-Lui si tasta addosso, si guarda intorno, e mi fa: - No, mi pare di non lasciare nulla -- Appunto; invece, forse, qualcosa la dovresti lasciare -- Cioè?-- Almeno un piccolo fondo spese, non ti pare?-Sola tira fuori delle perscriptiones (*cambiali) e mi fa: - Queste vanno bene?-- No, grazie - ribatto io - Il mio gabinetto è già rifornito a sufficienza di questa roba-Sola si siede nuovamente, e un po' accigliato sentenzia: - La Lex Cincia, come tu ben sai, stabilisce che"... ne quis ob causam orandam pecuniam donumve acciperet...(* nessuno si farà mai pagare né riceverà doni per aver difeso qualcuno come avvocato) (124).- Causam orandam, appunto. Ma nel nostro caso l'oratore sei tu; io fornisco solo il responso, ed è per quello che mi devi corrispondere un onorario. Non c'è una legge che vieti di farsi pagare una consulenza giuridica -- Non è consulenza, è assistenza - ribatte lui.- Comunque la Lex Cincia risale a ben 267 anni fa (* 204 a.c.), per cui direi che oramai è un tantino desueta - gli faccio presente io.- Augusto, però, la richiamò in vigore - insiste lui.Al che, esasperato, replico con una frase un po' brusca.Ma lui fraintende il mio latinorum. - Mio caro Balbo, fai bene a non praticare l'oratoria - dice - Il tuo Latino è ancora troppo balbettante: non si dice "legem illam invocas inanum", bensì "legem illam invocas inanem", se vuoi intendere che io voglio richiamare una legge ormai inane -- No, mi sono espresso benissimo, invece, perché ti stavo semplicemente spiegando dove puoi ficcarti la tua Lex Cincia; hai capito, adesso?-Lui resta un po' sconcertato. - E poi ...- proseguo -...direi che anche gli Imperatori morti da decine di anni sono un po' desueti -- Ad ogni modo, patteggiare in anticipo è tuttora considerato disonorevole ...- ribatte lui.- ...ma farsi turlupinare è ritenuto sciocco - replico io.Lui sorride. - Va bene, va bene...l'ho fatto solo per vedere se eri abbastanza sveglio: ma ti pagherò solo se la causa andrà a buon fine, e di conseguenza io non dovrò pagare nulla a Campano. Ti darò mille sesterzi, va bene?-- Va bene - E' il valore di due muli, ma per ora mi posso accontentare.Così, comincio a studiarmi la causa.E' evidente che nel pactum fra Sola e Campano venne sancita una condizione sospensiva: "mi pagherai se e quando vincerai la tua prima causa". Si tratta di un evento incertus an (cioè, che poteva non verificarsi mai, se Sola avesse perduto tutte le cause) e incertus quando (cioè, di data comunque ignota); perciò Campano sapeva bene che rischiava di non prendere una lira -o meglio, un sesterzio- da suo ex allievo.So già che lui ribatterebbe: "Nel patto, però, era sottinteso che Sola avrebbe comunque intrapreso una attività legale, altrimenti la clausola non avrebbe avuto senso!"Analizzo il problema e concludo che, secondo me, la cosa non poteva essere implicita; non è mai lecito, infatti, il processo alle intenzioni. Se Campano non voleva correre richi di sorta, avrebbe dovuto sancire "rinuncio al compenso di duemila sesterzi pattuito per il mio insegnamento, se tu ti impegni a pagarmene ventimila alla prima causa vinta nel corso della tua attività di oratore; ma se per un qualsiasi motivo tu dovessi scegliere un altro mestiere, allora torna ad essere dovuto il compenso originario." Ma questa clausola non è stata affatto formulata, per cui la mia tesi processuale sarà che Campano si è assunto due rischi. Primo, di non percepire mai nessun compenso perché Sola, anche se avesse fatto l'avvocato, poteva teoricamente perdere tutte le cause. Secondo, di non percepire mai nessun compenso perché Sola poteva benissimo non fare affatto l'avvocato; circostanza, questa, non esclusa espressamente nell'accordo.A questo punto Campano potrebbe argomentare soltanto che, se Sola vincesse la causa contro di lui, si verificherebbe appunto la condizione per la quale dovrebbe pagarlo; ciò, in quanto avrebbe vinto la sua prima controversia. Ma questo, a ben vedere, non si realizzerebbe mai prima che la lite si sia conclusa, perchè la sentenza non può tenere conto di un fatto che si verificherà solo dopo che essa sia stata emessa: cioè, la stessa pronuncia favorevole. Un po' contorto, vero? E' per questo che il diritto è così divertente.------------------------------------------------------------ ;D ;D ;D
E.C.
Volevo dire *Caro Donxiquote*, ovviamente, non* Caro Eutidemo*, che sono io ;D
Caro Donquixote,
tornando a noi, sono perfettamente d'accordo con te sul triste fatto che la legge (anche se è "scritta" e prevede sanzioni) non necessariamente coincide con la "giustizia" ma, spesso, difende solo l'interesse dei più forti, ovvero di coloro che fanno le leggi ed hanno il potere di farle rispettare e di erogare sanzioni; basti pensare alle LEGGI RAZZIALI. :(
In tal senso ti invito a leggere il mio THREAD sul Giuspositivismo e sul Giusnaturalismo; alla cui seconda "corrente" prevalentemente appartengo (come te, mi pare di capire)
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/giuspositivismo-e-giusnaturalismo-c'e-veramente-differenza/msg5567/#msg5567
Leggi pure il mio commento al TRASIMACO, di Platone; di cui ora, però, non trovo il link.
***
Tuttavia, pur essendo io tendenzialmente "giusnaturalista", non posso che riconoscere il valore della LEGGE SCRITTA, senza la quale la società si trasformerebbe nel caos più assoluto!
E, sebbene molti avvocati siano soltanto azzeccagarbugli senza scrupoli, allo stesso modo esistono anche molti medici incompenti e senza scrupoli; ma non per questo, quando ne abbiamo necessità, non ricorriamo agli avvocati e ai medici!
E lo stesso dicasi per gli idraulici, i meccanici, gli elettricisti e via dicendo.
Il mondo non è perfetto, è non lo è MAI stato (come anche evidenziato nel mio precedente raccontino); e, questo, ad onta di quanto vanno "gemebondando" i "laudatores temporis acti"!
Ai quali mi sembra che tu dichiaramente appartenga, mentre io (pur essendo vecchio) assolutamente NO: il mondo ha sempre fatto schifo, fidati!
Essendo un accanito lettore di storia, posso assicurarti, senza alcun rischio di smentita, che le ingiustizie che tu deprechi, ci sono sempre state; anzi, in passato, ci sono state forse anche in maggior misura di oggi (anche se in misura diversa a a seconda dei tempi e dei Paesi).
***
Quanto al fatto che tu definisci le mie mere "azzeccagarbugliate", può anche darsi; come io potrei definire alla stessa stregua anche le tue.
Però mi dovresti dimostrare DOVE, COME e PERCHE' i miei singoli ragionamenti siano fallaci; così come io faccio con i tuoi!
In effetti vedo che ci provi, e potresti anche avere ragione. ;)
Vediamo!
1)
Tu scrivi:
"L'esempio dell'affitto che hai fatto è infatti totalmente fuori luogo, in quanto questo prevede una obbligazione del locatore (che non può riprendersi il negozio) senza la corrispondente obbligazione del locatario, e ovviamente una cosa del genere non ha senso."
Non ho assolutamente capito cosa vuoi dire, per cui mi limito a ribadire il mio esempio; il quale, ovviamente, vale solo nei limiti di qualunque esempio.
Ed infatti, io avevo scritto che, ponendo che io sia il proprietario di un negozio, e che in tale qualità io sottoscriva con il conduttore una clausola del seguente tenore:
""Per tutta la durata del presente contratto, i canoni locativi <<dovrebbero>> essere pagati entro il giorno 5 di ogni mese, ma <<unicamente su base volontaria.>>".
Ora, a parte il fatto della "bizzaria" di una tale clausola, è ovvio che, in tal caso, io proprietario non potrei MAI ricorrere al giudice per farmi pagare i canoni, perchè io stesso ho concesso al locatario di corrispondermeli <<unicamente su base volontaria>>, cioè solo SE e QUANDO vuole lui!
Per cui, cosa vuoi dire osservando che il contratto prevede una obbligazione del locatore (che non può riprendersi il negozio) senza la corrispondente obbligazione del locatario?
Che c'entra con la mia analogia?
Boh! ::)
2)
Poi scrivi:
"Provo a farti un esempio più pertinente: io sono un pescatore che lavora "su ordinazione"; se i miei clienti si impegnano ad acquistare dieci chili di pesce ciascuno allora salpo per andare a pesca, e quando ho raggiunto il quantitativo necessario di pesce rientro, ma se i clienti non hanno bisogno allora me ne sto a casa. Se io torno con il pesce e qualche mio cliente ha cambiato idea lasciandomi con il pesce invenduto il cliente inaffidabile non potrà più fare accordi con me."
Ma questo l'avevo detto pure io, "tel quel"!
Avevo infatto espressamente scritto che tu avresti sicuramente ragione nel dire quello che dici, se, per esempio la Francia, ci avesse solennemente assicurato: "Se sbarcate nel porto i migranti della DICIOTTI, noi ci impegnamo a prendere subito almeno 50", noi li avessimo sbarcati, ospitandoli in un nostro albergo, e poi la Francia ci avesse detto: "Ci dispiace ragazzi, ci abbiamo ripensato: li avete sbarcati e adesso teneteveli voi!" >:(
A questa ipotesi si attaglierebbe in pieno il tuo esempio: "Se io torno con il pesce e qualche mio cliente ha cambiato idea lasciandomi con il pesce invenduto il cliente inaffidabile non potrà più fare accordi con me."
Ma, come osservavo, non mi pare proprio che sia andata così...ne'est-ce pas?
Per cui il tuo esempio non è pertinente alla fattispecie considerata.
3)
Poi scrivi:
"Il ragionamento sulla parola d'onore si riferisce al fatto che siccome a fronte di uno sbarco di qualche settimana fa (mi sembra a Pozzallo) alcuni paesi europei si erano detti volontariamente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone ma poi all'atto pratico solo la Francia ha accolto meno della metà del numero di persone concordato mentre tutti gli altri si sono allegramente sfilati".
Insisto nel dire che, per quanto il loro comportamento sia deprecabile dal nostro punto di vista, non hanno però tradito un bel niente; perchè, come giustamente hai scritto tu, si erano detti eventualmente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone, a seconda delle circostanze...ma senza assolutamente "impegnarsi" (neanche verbalmente) al riguardo.
Nessuno di loro ha mai detto: "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone."
Non l'hanno mai detto!
Ed infatti Salvini, quando la DICIOTTI era ancora in alto mare, voleva addirittura che li sbarcasse in Libia: dove sarebbero finiti internati nei lager.
Semmai, purtroppo, nel nostro caso, la "parola data" e "tradita", non era quella loro, ma la nostra(vedi surriportato art.6); ed infatti ci eravamo impegnati a non pretendere più la ridistribuzione obbligatoria dei migranti, ma di accettare solo quella che ci sarebbe stata magnanimamente offerta.
Questa è stata la "parola data" volontariamente (e stupidamente) da Conte, per conto del nostro Paese; tuttavia, purtroppo, essendoci impegnati sul "nostro onore" a rispettate tale clausola sesta, mancheremmo NOI, al "dovere e alla fedeltà della parola data", se pretendessimo dagli altri un obbligo di ridistribuzione dei migranti, che tale clausola espressamente escludeva.
Lo Stato, o meglio, il Governo "quaquaraqua" è quello nostro; sebbene io sia perfettamente d'accordo con te che, il comportamento degli altri Paesi europei (non dell'Europa) è comunque disdicevole...impegni presi o non presi a parte!
4)
Hai invece pienamente ragione quando scrivi:
"Del resto se si scorrono le statistiche dei "ricollocamenti obbligatori" previsti dagli accordi (credo che tu ti riferisca a quelli del 2015) si scopre che su 35.000 persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiati, quindi non sono meri richiedenti asilo o migranti economici, e avrebbero dovuto essere obbligatoriamente ricollocate in diversi paesi europei solo per 11.000 circa di essi si è provveduto, mentre gli altri sono ancora in Italia.!"
Quello <<SI'>> che era previsto come "ricollocamento obbligatorio", per cui i Paesi che lo hanno disatteso DEVONO essere sanzionati!
Ed infatti, la Commissione europea ha aperto le procedure di infrazione contro Ungheria, Polonia, Austria, Repubblica ceca ed altri per non aver rispettato il loro OBBLIGO di accogliere richiedenti asilo da Italia e Grecia nell'ambito del vincolante programma europeo di RELOCATION del 2015; la lettera di costituzione in mora, secondo la procedura di infrazione prevista dall'articolo 258 del TFUE, è già stata notificata.
Ma il nostro geniale governo gialloverde (come i pappagalli), invece di sollecitare tale procedura, se n'è altamente disinteressato, perchè Ungheria, Polonia, Austria, Repubblica ceca sono amici di Salvini; ed ha invece stipulato un nuovo accordo, nel quale espressamente consentiamo agli altri Paesi europei di ricollocare i migranti solo su base volontaria...cioè solo se gli va e gli punge vaghezza (sempre su pressione dei Paesi sciovinisti amici di Salvini)!
Ma ti rendi conto!!! ;D ;D ;D
5)
Poi scrivi:
"Dunque da un lato abbiamo un accordo europeo che prevede il ricollocamento obbligatorio dei rifugiati che è stato disatteso (dai Paesi europei obbligati), e dall'altro un accordo europeo che prevede il ricollocamento su base volontaria dei richiedenti asilo che è stato parimenti disatteso (dall'Italia, che prende come obbligatorio, quella che lei stessa ha concesso come <<UNICAMENTE VOLONTARIO>>."
E io sarei l'"azzeccagarbugli"? :)
6)
Poi scrivi:
"Cos'altro ci si può aspettare ancora dall'Europa? E con quale fegato si potrà discutere ancora con loro di questi argomenti (e ovviamente anche di altri)?"
Io invece dico: cos'altro ci si può aspettare ancora da questo governo di imbecilli...che, disinteressandosi dell'accordo di "ricollocazione obbligatoria" in vigore, sottoscrive un nuovo accordo di "ricollocazione volontaria"...e poi se la prende se gli altri Paesi fanno come gli pare? ::)
6)
Poi scrivi:
"Rebus sic stantibus il Ministro degli Interni italiano riceve di fatto la legittimità di gestire in completa autonomia gli arrivi o i respingimenti dei migranti, dunque di comportarsi nel modo che ritiene più opportuno per non aumentare il già insopportabile (a suo avviso e di quello dei suoi sostenitori) numero di illegali che circolano in Italia."
Al riguardo, osservo che il Ministro degli Interni italiano può gestire in completa autonomia gli arrivi o i respingimenti dei migranti come gli pare, ma rispettando le leggi nazionali ed internazionali; perchè anche lui è soggetto alla legge come (anzi più) di me e te.
E, magari, scegliendosi "sponde" migliori in Europa, invece dei Paesi che boicottano proprio quella "ridistribuzione dei migranti", che lui pretende e rivendica.
Roba da far ridere i polli (se non ci fosse da piangere). ;D :'( ;D :'(
P.S.
Scrivi:
"Tutti i popoli dell'Africa, tutti i popoli dell'America, tutti i popoli dell'Australia e molti popoli dell'Asia non conoscevano la scrittura prima dell'arrivo dell' "uomo bianco" (nei cui paesi peraltro la stragrande maggioranza era analfabeta), dunque anche se esistono le antiche tavole della legge di Hammurabi la "normalità" è sempre stata la semplice parola e la trasmissione orale di norme, cultura e tradizioni, e però guarda caso i conflitti più aspri si sono verificati fra popoli che potevano redigere "per iscritto" accordi chiari e inequivocabili e quando la scrittura si è diffusa più ampiamente. Chissà come mai... Il Fedro di Platone insegna molto a tal proposito."
E' ovvio che tra i selvaggi, che non conoscono la scrittura, i patti si potevano fare solo verbalmente: ma da svariati millenni, i popoli civili, i trattati internazionali li fanno soltanto in forma scritta.
Questo è un dato storico incontestabile...per cui lascia perdere! ;)
Caro Donxiquote, ed ora, se non hai indovinato da te l'epilogo, ti rivelo adesso come finisce la storiella di SOLA, tratta dal mio libro:
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"Se il diritto sostanziale è diveertente, meno divertente, invece, è l'aspetto procedurale, che si svolge in due fasi: in iure e in iudicio.
Nella prima dobbiamo recarci tutti assieme dal Pretore, che deve provvedere ad organizzare il processo; è tenuto cioè ad individuare la normativa applicabile e a designare il giudice, oltre che a compiere i riti del caso.
La seconda fase, invece, è quella del giudizio vero e proprio; il nostro si svolge nella Basilica Emilia, essendo giudice il Senatore Plauzio Laterano.
Sopra lo scranno su cui è assiso costui, fa bella mostra di sé una lapide di candido marmo, con sopra la seguente iscrizione: "Haec iuris praecepta sunt: honeste vivere, neminem laedere, suum cuique tribuere." ( Questi sono i principi del diritto: vivere onestamente, non danneggiare nessuno, e rendere a ciascuno il suo).
Questa sì, che è Giustizia!
Spiego al mio assistito come dovrà contenersi nell'esposizione; e in effetti lui difende la nostra tesi con molta perizia, anche se con un eccessivo e ridondante compiacimento verbale.
Riesce a ficcare dentro la sua requisitoria persino Omero ed Esiodo, pensate un po'!
Gli oratores hanno di solito a disposizione un massimo di sei clessidre ad acqua - da venti minuti l'una - per parlare (125); ma lui pare intenzionato a sfruttarle tutte. Una cosa davvero defatigante. Ad un certo punto, infatti, gli si secca la gola e chiede da bere.
«Ti scongiuro...», gli fa uno del pubblico, «...se proprio hai sete, beviti l'acqua delle clessidre rimaste, così la farai finita prima.» (126)
E tutti scoppiano a ridere; ma lui non se ne dà per inteso e continua imperterrito la sua perorazione.
Poi è la volta di Campano; si alza in piedi, tossicchia due o tre volte, e quindi comincia... e finisce subito di parlare.
«Mi pare che la tesi della difesa sia fondata», dice.
E poi si risiede.
Il giudice, nello stupito brusio generale, si alza in piedi e, rivolto all'actor ( querelante) gli chiede:
«Ma scusa, Campano, è tutto qui quello che hai da dire?»
«Già.»
«Non capisco; ma allora perché hai citato Sola come convenuto?»
«Perché lui si difendesse brillantemente... e vincesse la sua prima causa: così, finalmente, mi pagherà i miei ventimila sesterzi.»
Al che mi alzo in piedi anch'io.
«Giustissimo!
Però il magistrato dovrà giudicare questa causa, di cui io sono consulente, solo in base alle vittorie legali conseguite da Sola, "prima" che lui stesso abbia emesso la sentenza. E prima di quest'ultima, che probabilmente vincerà grazie alla mia consulenza ed alla sua oratoria, Sola non ha ancora vinto nessuna causa; e perciò, per adesso, in forza della sentenza che l'esimio magistrato sta per emettere...non ti dovrà nulla!»
Il giudice assentisce.
«E chi mai sostiene il contrario?», conviene Campano, allargando le braccia.
«Capisco!», ammetto io sorridendo.
«Ma io no!», mi ringhia in quel momento alle spalle Sola.
«Lui voleva perdere questa causa; lo ha fatto apposta! » gli spiego io «Ma il giorno dopo che il giudice avrà emesso la sentenza a te favorevole, tu non dovrai pagare niente. Ma lui andrà da un altro giudice e ti muoverà causa di nuovo.
E questa volta la vincerà di sicuro, perché non c'è dubbio che almeno una controversia l'avrai già vinta, per allora: questa...con il mio aiuto, ovviamente..»
E, quindi gli chiedo di saldarmi la parcella non appena la decisione favorevole sarà depositata.
Ma lui replica inferocito: «Avevo promesso di pagarti solo se non fossi stato giudizialmente costretto a corrispondere l'onorario a Campano...per cui non ti salderò un bel niente!»
«Sei in errore...hai vinto la causa per la quale avevi chiesto il mio consulto: solo questo era pattuito tra di noi.
Mica avevamo pattuito che ti avrei fatto vincere tutte le le tue altre cause future, no?»
«Sì, ma facendomi vincere adesso, mi hai fatto perdere in anticipo la prossima causa!»
«E che c'entra? Tu mi devi pagare questa, che ha avuto comunque un esito favorevole. Me l'avresti forse pagata se l'avessi persa?»
«No.»
«Ed allora pagamela, in quanto l'ho vinta.»
«Te lo scordi!» e così dicendo se ne va via infuriato.
Vi risparmio le successive vicissitudini processuali, mie e di Campano, per farci pagare i nostri rispettivi onorari.
In mio aiuto, a questo punto, interviene anche Seneca - che come avvocato non è secondo a nessuno - e con una transazione finisco per rimediare altri 500 sesterzi, oltre al deposito. Il prezzo di un somarello, ma meglio di niente."
--------------------------------------------------
Caro Eutidemo
sono sinceramente dispiaciuto nel notare che volendo insistere sui dettagli ti sfuggono le questioni essenziali e quindi si crea confusione anzichè fare chiarezza.
al punto 3) del tuo messaggio scrivi:
Citazione di: Eutidemo"Il ragionamento sulla parola d'onore si riferisce al fatto che siccome a fronte di uno sbarco di qualche settimana fa (mi sembra a Pozzallo) alcuni paesi europei si erano detti volontariamente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone ma poi all'atto pratico solo la Francia ha accolto meno della metà del numero di persone concordato mentre tutti gli altri si sono allegramente sfilati".
Insisto nel dire che, per quanto il loro comportamento sia deprecabile dal nostro punto di vista, non hanno però tradito un bel niente; perchè, come giustamente hai scritto tu, si erano detti eventualmente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone, a seconda delle circostanze...ma senza assolutamente "impegnarsi" (neanche verbalmente) al riguardo.
Nessuno di loro ha mai detto: "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone."
Non l'hanno mai detto!
Il link qui di seguito https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/16/migranti-sbarco-dei-450-a-pozzallo-ora-i-ricollocamenti-anche-lirlanda-disponibile-ne-accogliera-20/4496248/ conferma (al contrario di quel che dici tu) che molti paesi europei si erano ufficialmente impegnati (anche per iscritto) ad accogliere parte dei migranti che erano a bordo delle navi al largo di Pozzallo. Poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui. Lo sbarco dei migranti a Catania è stato effettuato solo stanotte poichè altri paesi (tipo l'Albania, l'Irlanda e il Vaticano) hanno offerto la loro disponibilità a prendersi in carico queste persone. Se non è chiaro a sufficienza che Spagna, Francia, Germania, Malta, Portogallo ecc avevano proprio detto, in quella occasione,
"Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone." e poi si sono clamorosamente smentiti non accogliendo nessuno non so più come girare la questione per renderla più comprensibile.
A fronte di questa recente esperienza il Ministri dell'Interno si è spinto a formulare l'ipotesi di riportare in Libia i migranti della Diciotti dato che non si poteva fare più affidamento neanche su coloro che si erano volontariamente impegnati, mentre sulla base del medesimo principio della volontarietà i paesi del cosiddetto "Gruppo Visegrad" hanno sempre rifiutato di assumersi tale impegno.
Proseguendo con la confusione, ai punti 5) e 6) mostri come ti sia sfuggito un altro particolare essenziale: l'accordo sui "ricollocamenti obbligatori" è ancora pienamente valido (seppur disatteso) e non è stato sostituito dal nuovo accordo "su base volontaria", perchè quello sui ricollocamenti obbligatori riguarda solo i
rifugiati, ovvero quelli che sono sbarcati in Italia e hanno già fatto tutta la trafila per ottenere lo status e quindi possono essere ricollocati solo dopo mesi, o anni dal loro arrivo, mentre quello su base volontaria riguarda i "
richiedenti asilo" ovvero quelli appena sbarcati che possono quindi essere trasferiti altrove teoricamente il giorno dopo. L'idea era quella di rendere obbligatorio anche il ricollocamento dei richiedenti asilo (che sarebbe però entrato in contrasto con il celebre "trattato di Dublino") ma in ogni caso e dato che anche l'obbligatorietà a quanto pare non obbliga nessuno (e sai che gliene frega a loro delle "sanzioni") meglio che lo "sputtanamento" europeo sia completo e sancito dal tradimento di un impegno volontariamente assunto. C'è una bella differenza fra le due cose perchè dato che l'accordo obbligatorio parla di "rifugiati" e dato che questi sono in media il 7/8% degli arrivi significa che l'Italia dovrebbe comunque farsi carico dell'altro 92/93% in cui l'Europa non mette dito, mentre perlomeno l'accordo "volontario" riguarda il 100% di coloro che sbarcano in Italia.
Poi insisti ancora sui paesi che rifiutano i migranti (peraltro chiaramente e senza infingimenti) sollecitando l'Italia a cercare sponde diverse da tali paesi: Sarebbero quelle che dicono "si, si vai pure a pescare che il pesce te lo compro io" e poi quando torni ti fanno il gesto dell'ombrello? Se ho capito qualcosa della politica del governo su questo punto io credo che l'accordo (peraltro ancora "ideale") con tali paesi sia finalizzato semplicemente ad ottenere la legittimità (e magari anche aiuti concreti) ad effettuare i respingimenti dei barconi in mare in modo da raggiungere la cifra di "zero" nel numero degli sbarchi. Poi una volta sistemata la questione dei centinaia di migliaia di illegali che si trovano ancora sul territorio nazionale si potrà, se serve, ritornare a parlare di "quote d'ingresso" previste dalla attuale legge sull'immigrazione. A Salvini non frega un tubo di convincere i paesi "accoglienti" dell'Europa a farsi carico dei disperati che arrivano dall'Africa e trasformare la Guardia Costiera e i porti italiani in "centri di smistamento" di esseri umani, ma solo e più semplicemente di evitare che arrivino in Italia se non in possesso di titolo legale per farlo. Il comportamento dei paesi europei sia nella questione dei rifugiati che in quella recente dei richiedenti asilo sta facendo esattamente il suo gioco, e non è campata per aria la previsione di un imminente (magari per la prossima primavera) blocco navale organizzato proprio con i paesi del gruppo di Visegrad a cui certamente si accoderanno altri.
p.s. Date le tue considerazioni al riguardo mi sento più che orgogliosamente selvaggio e incivile, perchè fra i selvaggi e gli incivili c'è molta più onestà, più senso dell'onore e del dovere, più prevedibilità, più sincerità, più riconoscenza, più giustizia, quindi nel complesso più umanità che fra gli evoluti e i civili.
Citazione di: donquixote il 26 Agosto 2018, 17:18:16 PM
Il link qui di seguito https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/16/migranti-sbarco-dei-450-a-pozzallo-ora-i-ricollocamenti-anche-lirlanda-disponibile-ne-accogliera-20/4496248/ conferma (al contrario di quel che dici tu) che molti paesi europei si erano ufficialmente impegnati (anche per iscritto) ad accogliere parte dei migranti che erano a bordo delle navi al largo di Pozzallo. Poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui. Lo sbarco dei migranti a Catania è stato effettuato solo stanotte poichè altri paesi (tipo l'Albania, l'Irlanda e il Vaticano) hanno offerto la loro disponibilità a prendersi in carico queste persone. Se non è chiaro a sufficienza che Spagna, Francia, Germania, Malta, Portogallo ecc avevano proprio detto, in quella occasione, "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone." e poi si sono clamorosamente smentiti non accogliendo nessuno
l'accordo sui "ricollocamenti obbligatori" è ancora pienamente valido (seppur disatteso) e non è stato sostituito dal nuovo accordo "su base volontaria", perchè quello sui ricollocamenti obbligatori riguarda solo i rifugiati, ovvero quelli che sono sbarcati in Italia e hanno già fatto tutta la trafila per ottenere lo status e quindi possono essere ricollocati solo dopo mesi, o anni dal loro arrivo, mentre quello su base volontaria riguarda i "richiedenti asilo" ovvero quelli appena sbarcati che possono quindi essere trasferiti altrove teoricamente il giorno dopo. L'idea era quella di rendere obbligatorio anche il ricollocamento dei richiedenti asilo (che sarebbe però entrato in contrasto con il celebre "trattato di Dublino") ma in ogni caso e dato che anche l'obbligatorietà a quanto pare non obbliga nessuno (e sai che gliene frega a loro delle "sanzioni") meglio che lo "sputtanamento" europeo sia completo e sancito dal tradimento di un impegno volontariamente assunto. C'è una bella differenza fra le due cose perchè dato che l'accordo obbligatorio parla di "rifugiati" e dato che questi sono in media il 7/8% degli arrivi significa che l'Italia dovrebbe comunque farsi carico dell'altro 92/93% in cui l'Europa non mette dito, mentre perlomeno l'accordo "volontario" riguarda il 100% di coloro che sbarcano in Italia.
..e' proprio na SOLA st' unione (banco-finanziaria-usuraia-mercantile) europea...tenuta finora nascosta da una spessa cortina fumogena
Caro Donquixote,
qualche osservazione:
1)
Non mi sembra affatto di soffermarmi sui "dettagli" (come dici tu), ma, come chiunque può rilevare rileggendo i miei post, soprattutto sulle le questioni essenziali; ad ogni modo, se davvero vuoi considerarli "dettagli", ti dai la zappa sui piedi da solo, perchè io ho seguito "passo passo" esattamente le questioni sollevate da te, ed attenermi ai tuoi argomenti nè più nè meno (su certi punti essendo anche d'accordo con te).
Per cui, semmai, il primo a soffermarsi sui "dettagli" saresti stato tu; io ti sono venuto semplicemente "appresso"! ;D
2)
Quanto a POZZALLO, vedo che sei tu che crei <<confusione>> tra episodi diversi e non omologabili, rimescolando furbescamente le carte in tavola.
Ed infatti:
a) Io stesso ho più volte ripetuto, nè ho mai negato, che, sia pure senza esserne obbligati, alcuni Paesi si erano dichiarati disponibili ad accogliere migranti sbarcati da noi (impegni scritti, però, continuo a non trovarli); sarei stato sciocco a negare una cosa del genere, visto che è notoria, per cui era inultile linkarmi un giornale.
b) In particolare, nel caso di Pozzallo, ti ricordo che è passato poco più di un mese dall'evento, per cui è un po' presto per affermare "poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui"; per cui sarebbe più corretto aggiungere "per ora". ;)
c) Proprio con riguardo al caso di Pozzallo, peraltro, vale il tuo discorso del pescatore e del "pesce invenduto", ma non per il caso di Catania, perchè, riguardo a tale ultimo episodio, non mi pare che nessun Paese si fosse, neanche informalmente, dichiarato disponibile ad accogliere i migranti, se li avessimo fatti sbarcare da noi; se così fosse stato, ricorderai bene che mi sarei detto pienamente d'accordo con te.
3)
Poi tu scrivi:
"Lo sbarco dei migranti a Catania è stato effettuato solo stanotte poichè altri Paesi (tipo l'Albania, l'Irlanda e il Vaticano) hanno offerto la loro disponibilità a prendersi in carico queste persone."
Al riguardo:
a) Non mi risulta affatto che lo Stato del Vaticano abbia accolto migranti nella Città Leonina, i quali, invece, verranno accolti tutti e cento in strutture della Chiesa, ma sul territorio italiano, con i conseguenti diritti ed obblighi statali "italiani" che ne derivano; per cui è errato dire che la Chiesa sia un Paese che ha accolto i migranti della DICIOTTI, come scrivi tu, cedendo al ricatto di Salvini all'Europa. ;)
b) L'Albania è sicuramente un "altro Paese" che ha accolto i migranti della DICIOTTI, ma, se non erro, non fa ancora parte dell'Europa Unita (sebbene si spera che lo sarà presto); per cui è sbagliato dire che l'Albania abbia ceduto al ricatto di Salvini all'Europa, poichè non non ne fa ancora parte, e il ricatto non era rivolto a lei. ;)
c) L'unico Paese europeo che"effettivamente" accoglierà i migranti, probabilmente su pressione del Papa che si trovava lì e non certo per l'abietto e ridicolo ricatto di Salvini, è l'Irlanda; non è ancora chiaro, però, se la ridicola cifra di 20 migranti, che si sono dichiarati disposti ad accogliere, debba sommarsi ai 20 di Pozzallo, o il numero sia lo stesso (nel qual caso, sarei davvero d'accordo con te nel dire che ci stanno davvero prendendo in giro). ;)
Quindi, fatta eccezione per coloro che hanno gli occhi foderati di prosciutto, come io avevo previsto, il BLUFF di Salvini è miseramente FALLITO; ed infatti, dei 177 migranti, solo 20 sono stati accolti da un solo Paese Europeo ;D
4)
Allora tu mi chiederai: e allora perchè Salvini ha ceduto?
Al riguardo, si possono fare le più svariate congetture, di cui una vale l'altra: meno quella che li ha fatti scendere perchè aveva raggiunto il suo scopo...visto che, in questo, ha MISERAMENTE fallito, come ampiamente dimostrato sub 3).
A mio parere, invece, il suo "cedimento", anche come tempistica, "potrebbe" essere invece correlato alla sua incriminazione penale; ed infatti, se io fossi stato il suo avvocato, gli avrei consigliato: "Ciccio, desistiti SUBITO, finchè sei in tempo, perchè, se lo fai, poi potremmo appellarci all'art. 56 comma 3) del Codice Penale, il quale, sotto la denominazione di <<DESISTENZA>> prevede che, quando l'agente, dopo aver iniziato l'esecuzione del delitto, volontariamente interrompe l'attività criminosa ancor prima che si compia il "tentativo", NON E' PUNIBILE!
E, poichè il tentativo di coazione dell'Europa è sostanzialmente fallito, almeno ti salvi il sedere riguardo alla più grave imputazione di cui all'art.289 ter del codice penale!"
Vero è che il P.M. potrebbe sempre contestargli il reato minore di semplice sequestro di persona, ex art.605 del codice penale; però, sotto un certo profilo, a tal fine, avendo spontaneamente "rilasciato gli ostaggi", potrebbe comunque invocare il il <<RECESSO ATTIVO>>, il quale non comporta, come la desistenza, la totale impunità ma solo una diminuzione della pena.
Quindi può darsi che il "rilascio degli ostaggi", come spesso avviene in analoghi casi di sequestri a seguito di fallite rapine in banca, sia avvenuto per tale motivo. ;D
Però non dimentichiamoci che Salvini non è un comune rapinatore di banche, bensì il nostro Mostro dell'Inferno...ops, refuso, "Ministro dell'Interno"; per cui, considerato che l'articolo 96 della Costituzione stabilisce che i Ministri sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, SOLO previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, e considerato che la NUOVA CASTA politica spalleggia compattamente Salvini, lui non corre il benchè minimo rischio di finire in galera (sempre che la procedura non venga, con qualche cavillo, bloccata prima, come pure non è da escludere).
Io sono disposto a scommetterci quello che volete, che la farà franca!!! ;)
Ma non è escluso che lui, ad ogni buon conto, abbia voluto comunque mettere le mani avanti, interrompendo un'attività delittuosa che, ormai, stava apparendo criminale e ignominiosa a tutto il mondo civile (meno che ai suoi ottusi e fanatici seguaci); ed in questo lo posso capire...perchè in fondo il sedere è il suo! E, a volte, come in questo caso, paradossalmente, il miglior modo di salvare il sedere è di calarsi le brache ;D
5)
Ma torniamo a quello che scrivi tu.
"Se non è chiaro a sufficienza che Spagna, Francia, Germania, Malta, Portogallo ecc avevano proprio detto, in quella occasione, "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone." e poi si sono clamorosamente smentiti non accogliendo nessuno non so più come girare la questione per renderla più comprensibile."
Sei stato chiarissimo, ma ti rinvio alle mie precedenti osservazioni; e, soprattutto, a quella che è passato poco più di un mese dall'evento, per cui è un po' presto per affermare "poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui"; per cui sarebbe più corretto aggiungere "per ora".
D'altra parte, con riferimento al recente sbarco di Pozzallo, il nostro Governo così commentava solo qualche settimana fa: ""Oggi per la prima volta possiamo dire che sono sbarcati in Europa; riceveranno tutta l'assistenza necessaria in attesa che avvenga la ripartizione con gli altri Paesi europei".
Se poi, ad autunno inoltrato, ancora non ne avranno preso nessuno, allora, come già avevo scritto, mi associerò a te nel deprecare la cosa; perchè, sebbene tali Paesi non fossero "obbligati" ad accoglierli, una volta che si erano detti (sia pure informalmente) disponibili -se li avessimo fatti sbarcare in Italia- poi sarebbe davvero indecente se non se ne prendessero nessuno.
Anche io non so più come girare la questione per renderla più comprensibile, visto che sul punto non mi sembra che tra di noi ci sia una divergenza incolmabile; essendo sostanzialmente d'accordo.
SEGUE IN ALTRA FINESTRA PER MANCANZA DI SPAZIO
6)
Poi scrivi:
"A fronte di questa recente esperienza il Ministro dell'Interno si è spinto a formulare l'ipotesi di riportare in Libia i migranti della Diciotti dato che non si poteva fare più affidamento neanche su coloro che si erano volontariamente impegnati, mentre sulla base del medesimo principio della volontarietà i paesi del cosiddetto "Gruppo Visegrad" hanno sempre rifiutato di assumersi tale impegno."
Al che obietto:
a) A fronte di questa TROPPO recente esperienza, il Ministro dell'Interno è stato troppo frettoloso (come te) nel ritenere che la promessa di Pozzallo fosse stata ormai definitivamente disattesa; anche perchè, in effetti, nessun Paese se l'è mai formalmente "rimangiata".
b) Nel caso di Pozzallo tali Paesi si erano spontanemente offerti di accogliere "definitivamente" i migranti, se, ne frattempo, noi li avessimo accolti "temporaneamente" nei nostri porti; questo, però, (almeno mi sembra a quanto mi è stato dato di verificare) SENZA ASSOLUTAMENTE SPECIFICARE PER "QUANTO TEMPO" SI SAREBBE DOVUTA PROTRARRE L'ACCOGLIENZA PROVVISORIA DA PARTE NOSTRA, per cui manca un termine per la "messa in mora".
c) Anche a voler essere "prescioloso", comunque, Salvini avrebbe dovuto pretendere PRIMA il ricollocamento dei migranti di Pozzallo, e, solo DOPO, quelli della Diciotti; ed infatti, da che mondo e mondo, sono i debiti più antichi a dover essere estinti per primi (un po' come dice pure l'art.1193 cc).
d) In ogni caso, mentre nel caso di Pozzallo tali Paesi si erano spontanemente offerti di accoglierli "definitivamente", se, ne frattempo, noi li avessimo accolti "temporaneamente", nessun Paese si è minimamente sognato di farlo nel caso della nave DICIOTTI; per cui, cercando di ricattarli con la forza (dopo aver sottoscritto che il ricollocamento sarebbe stato solo su base volontaria), siamo passati dalla parte di una sostanziale ragione...alla parte del TORTO, violando l'art.6 dell'accordo da noi appena sottoscritto! :(
7)
Poi scrivi:
"Proseguendo con la confusione, ai punti 5) e 6) mostri come ti sia sfuggito un altro particolare essenziale: l'accordo sui "ricollocamenti obbligatori" è ancora pienamente valido (seppur disatteso) e non è stato sostituito dal nuovo accordo "su base volontaria", perchè quello sui ricollocamenti obbligatori riguarda solo i rifugiati, ovvero quelli che sono sbarcati in Italia e hanno già fatto tutta la trafila per ottenere lo status e quindi possono essere ricollocati solo dopo mesi, o anni dal loro arrivo, mentre quello su base volontaria riguarda i "richiedenti asilo" ovvero quelli appena sbarcati che possono quindi essere trasferiti altrove teoricamente il giorno dopo."
Mi sa che sei tu che TI CONFONDI!
Io, infatti, avevo scritto testualmente:
"Cos'altro ci si può aspettare ancora da questo governo di imbecilli...che, disinteressandosi dell'accordo di "ricollocazione obbligatoria" in vigore, sottoscrive un nuovo accordo di "ricollocazione volontaria"...e poi se la prende se gli altri Paesi fanno come gli pare? ::)"
Mica ho scritto che entrambi gli accordi riguardavano lo stesso tipo di soggetti; quando mai ho detto una cosa del genere?
Ed invero, è noto "lippis et tonsoribus" che l'accordo del 2015 sui ricollocamenti obbligatori riguarda solo coloro che hanno hanno già visto riconosciuto il diritto di asilo, mentre l'accordo del 2018 riguarda tutti i "richiedenti asilo" i quali potrebbero anche essere soggetti a respingimento."
Ed invero, il proposito originario del governo Conte (sacrosanto) era quello di rendere "obbligatorio" anche il ricollocamento dei richiedenti asilo; solo che, invece di insistere sul rispetto del precedente accordo (obbligatorio), "E", nel contempo, cercare ottenere un nuovo accordo che rendesse obbligatorio anche il ricollocamento di tutti i "richiedenti asilo":
- non abbiamo detto una sola parola circa il maggior rispetto dell'accordo di "ricollocazione obbligatoria" dei "rifugiati" in vigore dal 2015, perchè Conte, su "input" di Salvini, non voleva irritare i Paesi del Gruppo di Visegrad, che lo hanno violato a nostro danno, ma che lui coltiva come stretti amici, essendo "sovranisti come lui"; :-[
- abbiamo sottoscritto un nuovo accordo di "ricollocazione volontaria" dei "rifugiandi", sancendo nero su bianco il nostro consenso a che ognuno facesse al riguardo come gli pareva, sempre perchè Conte, su "input" di Salvini, non voleva irritare i Paesi del Gruppo di Visegrad, che non vogliono accoglierne neanche mezzo.
Per cui, come vedi, non ho fatto alcuna confusione: le idee confuse ce l'ha il nostro Governo, che, con il recente accordo, HA OTTENUTO ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUELLO A CUI MIRAVA, facendo ricorso alle SPONDE GEOPOLITICHE PIU' SBAGLIATE!
8)
A tale riguardo scrivi:
"Poi insisti ancora sui paesi che rifiutano i migranti (peraltro chiaramente e senza infingimenti) sollecitando l'Italia a cercare sponde diverse da tali paesi: Sarebbero quelle che dicono "si, si vai pure a pescare che il pesce te lo compro io" e poi quando torni ti fanno il gesto dell'ombrello?"
Non è affatto così!
Ed infatti, in base ai dati del Ministero dell'Interno, i ricollocamenti in base agli accordi del 2015, ci sono stati ECCOME, anche se in misura minore a quella prevista:
(http://i63.tinypic.com/2ci8vf5.jpg)
La misura inferiore a quella prevista, è stata dovuta soprattutto alla "renitenza" dei Paesi di Visegrad (che, pure, l'accordo lo avevano sottoscritto), e che non ne hanno preso neanche mezzo; mentre la Germania è quella che se ne è presi di più!
Per cui, mi sembra assolutamente IDIOTA, appoggiarci ai Paesi che ci sbattono le porte in faccia (solo perchè hanno le stesse ubbie sovraniste di Salvini), e stare sempre ad attaccare quei Paesi che, comunque, in qualche modo ci sono venuti incontro.
I numeri parlano da soli e, anche se riguardano solo i "rifugiati" di cui all'accordo 2015, sono molto significativi circa le diverse disponibilità politiche a coadiuvare l'Italia in materia di immigrazione: ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (e capire)!
9)
Poi scrivi:
"Se ho capito qualcosa della politica del governo su questo punto io credo che l'accordo (peraltro ancora "ideale") con tali paesi sia finalizzato semplicemente ad ottenere la legittimità (e magari anche aiuti concreti) ad effettuare i respingimenti dei barconi in mare in modo da raggiungere la cifra di "zero" nel numero degli sbarchi."
Al riguardo, mi chiedo:
a) Come ci aiuteranno la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l'Austria e l'Ungheria a respingere i migranti in mare, inviandoci le loro imponenti flotte? ;D
b) Ammesso e non concesso che siano in grado di farlo, come avverranno i "respingimenti dei barconi in mare", prendendoli a cannonate? ;D
c) E poi come ci aiuteranno ad ottenere la legittimità internazionale di una cosa del genere (a cui accenno, ovviamente, per scherzo), ovvero dell'internamento in subappalto dei profughi nei lager libici (il che, invece, purtroppo, è vero). >:(
Italiani, SIAMO SERI (e un po'più ragionevoli e civili).
10)
Poi tu scrivi:
"Poi una volta sistemata la questione dei centinaia di migliaia di illegali che si trovano ancora sul territorio nazionale si potrà, se serve, ritornare a parlare di "quote d'ingresso" previste dalla attuale legge sull'immigrazione."
Ecco, FINALMENTE UNA COSA SU CUI SIAMO PERFETTAMENTE D'ACCORDO!
Ed invero, il problema centinaia di migliaia di illegali sbarcati in Italia dal 2015, in gran parte "esfiltrati" nel resto d'Europa (e che gli amici di Salvini vorrebbero rispedirci indietro), si sarebbe verificato in maniera molto minore, se non avessimo sostanzialmente bloccato i "decreti flussi"; il che, ovviamente, ha dato luogo ad incontrollati "flussi irregolari".
Però, visto che ormai il guaio è fatto, sono d'accordo con te che, una volta sistemata la questione dei centinaia di migliaia di illegali che si trovano ancora sul territorio nazionale si potrà (se serve, come sicuramente secondo me servirà), ritornare a parlare di "quote d'ingresso" previste dalla attuale legge sull'immigrazione.
Come vedi, non ti contraddico per partito preso (non lo faccio mai con nessuno). ;)
11)
Poi tu scrivi:
"A Salvini non frega un tubo di convincere i paesi "accoglienti" dell'Europa a farsi carico dei disperati che arrivano dall'Africa e trasformare la Guardia Costiera e i porti italiani in "centri di smistamento" di esseri umani, ma solo e più semplicemente di evitare che arrivino in Italia se non in possesso di titolo legale per farlo."
Se così fosse, non si farebbe prendere da crisi isteriche solo per qualche centinaio di immigrati, visto che l'emergenza è già finita da un pezzo (con il precedente governo, i flussi erano diminuiti di circa l'80%); ed invece gli frega così tanto di convincere i paesi "accoglienti" dell'Europa a farsi carico dei disperati che arrivano dall'Africa, che è arrivato persino a ricattarli con un sequestro di persone. ::)
Più che "arrestato", però, secondo me andrebbe "accudito"; lui e tutti quelli che gli danno retta!
Sebbene e molto probabile che faccia tutto per motivi meramente PROPAGANDISTICI, speculando sulle paure e le isterie della gente.
12)
Poi tu scrivi:
" Il comportamento dei paesi europei sia nella questione dei rifugiati che in quella recente dei richiedenti asilo sta facendo esattamente il suo gioco, e non è campata per aria la previsione di un imminente (magari per la prossima primavera) blocco navale organizzato proprio con i paesi del gruppo di Visegrad a cui certamente si accoderanno altri."
Bene...non vedo l'ora di vedere l'imponente flotta slovacca solcare le acque del Mediterraneo. ;D
https://www.youtube.com/watch?v=Q_OFmoJ1z0M
13)
Infine concludi:
"Date le tue considerazioni al riguardo mi sento più che orgogliosamente selvaggio e incivile, perchè fra i selvaggi e gli incivili c'è molta più onestà, più senso dell'onore e del dovere, più prevedibilità, più sincerità, più riconoscenza, più giustizia, quindi nel complesso più umanità che fra gli evoluti e i civili.".
Non capisco, allora, perchè non vai a vivere in qualche sperduto villaggio dell'Amazzonia; io ci sono stato, e ti garantisco che sono sicuramente più selvaggi di noi, ma non meno smaliziati, e farabutti: sia tra di loro, sia, soprattutto nei confronti degli stranieri.
Mi viene il dubbio che Salvini sia nato da quelle parti...e poi sia immigrato in Italia convertendosi ad un cattolicesimo di stampo farisaico; alla faccia del "buon selvaggio"! ;D ;D ;D
(http://i66.tinypic.com/29zr0d2.jpg)
Caro Eutidemo,
tu affermi di non focalizzare la tua attenzione sui dettagli, poi scindi in 4 o 5 punti diversi la questione (molto semplice e lineare) dello sbarco a Pozzallo di un mese e mezzo fa; ma forse tu per "dettagli" consideri la critica della punteggiatura dei miei messaggi dal punto di vista grammaticale. Io sono di un altro parere.
Ad esempio un "dettaglio" è la tua puntualizzazione dei tempi dell'accoglimento dei migranti di Pozzallo quando affermi che io avrei dovuto aggiungere che coloro che si erano impegnati ad accoglierli non l'avevano fatto "per ora". A parte il fatto che nell'art 6 dell'accordo non si parla di tempi e nemmeno di accoglienza temporanea o definitiva come fai tu mi sembra che la tua insistenza su questo punto sia indice di una non so se colposa o dolosa miopia intellettuale. Ai tempi della prima "crisi" della nave Aquarius la Spagna diede la disponibilità allo sbarco nel porto di Valencia, e in quattro giorni si organizzò (con tanto di feste d'accoglienza e cartelli "my home is your home" o "mi casa es tu casa" a favore di telecamere) per accogliere i 629 migranti imbarcati su quella nave. Vogliamo veramente pensare che Spagna, Francia, Portogallo eccetera abbiano bisogno di "tempi" per organizzare l'accoglienza di 50 o 60 persone e una settimana non sia più che sufficiente? Devo linkarti il video di Totò?
Se, come dici tu, "Salvini avrebbe dovuto pretendere PRIMA il ricollocamento dei migranti di Pozzallo, e, solo DOPO, quelli della Diciotti; ed infatti, da che mondo e mondo, sono i debiti più antichi a dover essere estinti per primi (un po' come dice pure l'art.1193 cc)" allora la Diciotti avrebbe dovuto rimanere ferma con i migranti a bordo per molto più tempo, con gridolini stizziti e passerelle "umanitarie" di coloro che dopo aver fatto le loro piagnucolose dichiarazioni a favore di telecamere poi vanno alla Camera o al Senato a farsi rimborsare le spese del "viaggio umanitario" a Catania. Proprio perchè gli sbarchi si susseguono in tempi ravvicinati è necessario che coloro che sono disponibili ad accogliere un certo numero di persone lo facciano immediatamente e non "si lo faccio ma con calma, poi ti telefono quando sono pronto..."
il punto 6) d) è però esemplare in quanto a disonestà intellettuale: dove starebbe il ricatto? Io comunico che stanno arrivando delle persone e chiedo se qualcuno vuole accoglierle: tutti si rifiutano? Bene, allora le riporto da dove sono venute. Nessuno ha mai detto che se non accolgono ci saranno ritorsioni di un qualche genere. Non si è quindi violato un bel nulla.
Riguardo il punto 7) evidentemente badando per l'ennesima volta più alla forma che alla sostanza contesti il fatto che non si sia insistito per il rispetto dell'accordo sui ricollocamenti obbligatori per puntare su quello a "base volontaria" (e questo a tuo avviso sarebbe avvenuto per non irritare i paesi del gruppo di Visegrad); se si fosse fatto quel che dici tu e si fosse ottenuto anche un successo pieno al 100% noi avremmo "ricollocato" solo il 7% dei migranti giunti in Italia e avremmo dovuto contestualmente farci carico del rimanente 93% poichè quello è e rimane l'accordo di Dublino. Bel successo dal punto di vista di un governo che vuole ridurre a zero gli arrivi e rispedire a casa coloro che non hanno diritto a stare qui...
nel punto otto) mostri un grafichetto dei ricollocamenti, senza precisare però che a fronte di 12.700 "ricollocati" vi sono ancora in Italia oltre 25.000 rifugiati di cui l'Europa avrebbe dovuto obbligatoriamente farsi carico, e il 30% (del 7% degli arrivi quindi poco più del 2% di quelli che sono sbarcati in Italia negli ultimi anni) mi sembra una percentuale assai bassa. Continui poi ad insistere con i paesi di Visegrad, però se la Germania ha fatto per la gran parte il suo dovere ad esempio la Francia ha accolto 640 persone su 7.115 previste. E la Spagna con soli 235 rifugiati a fronte di oltre 4.000? E allora? Tutta colpa di Visegrad? Senza contare che quei paesi che tu dici che "in qualche modo ci sono venuti incontro" (mentre invece sono paesi che non sono "venuti incontro" a nessuno ma semplicemente non hanno rispettato un accordo europeo sottoscritto, un po' come se io ti dovessi 100 euro e te ne dessi 10 tu dovresti ringraziarmi perchè "in qualche modo ti sono venuto incontro") ci scassano i cabbasisi un giorno sì e l'altro pure per questioni di bilancio, di debito, di deficit eccetera
Riguardo i punti successivi evidentemente fatichi a prendere atto del fatto che se non esiste oggettivamente un'emergenza sbarchi esiste però, eccome, un'emergenza migranti (o clandestini, o illegali), perchè tutti quelli sbarcati negli anni scorsi sono ancora qui e determinano un enorme problema in fatto di rimpatri. In queste condizioni l'arrivo non di mille, non di cento ma anche di uno solo è un problema che si assomma e aggrava gli altri già presenti. Si parla sempre e solo degli sbarchi, ma se questi sono diminuiti dell'80% significa che un ulteriore 20% (e si parla di decine di migliaia) di persone che sono arrivate l'anno scorso e due anni fa si sono assommate a quelle che già ci sono (e che non sono spariti per magia, e nemmeno sono "esfiltrati" perchè da almeno due o tre anni i paesi confinanti non lasciano passare più uno spillo) aggravando i problemi già presenti. Poi puoi anche deridere la "flotta slovacca", ma se si trova (ed è assai probabile) un accordo questi paesi possono contribuire a finanziare i respingimenti, o i rimpatri, e non è difficile inserire nell'accordo paesi come la Polonia, la Romania, la Bulgaria, e anche la Slovenia, la Croazia, la Serbia, il Montenegro, l'Albania, che sono direttamente affacciate sul mare e potrebbero contribuire anche con i propri mezzi.
Curiose anche le vignette, che non hanno nulla a che fare con la dottrina cristiana ma evidentemente identificano il "prossimo" come quello che arriva qui da chissà dove mentre gli alluvionati liguri, i terremotati marchigiani e i poveri calabresi evidentemente non sono considerati "prossimi". Bella concezione della "prossimità". Colui che afferma "prima gli italiani" sarebbe uno che non ama il "prossimo": è proprio vero che ognuno ormai ha un suo vocabolario personale e intendersi è sempre più difficile. Ambite (voi, io sono un selvaggio) a definirvi "civili" e poi parlate ognuno una lingua diversa anche se apparentemente uguale, e questa è storicamente ed etimologicamente la descrizione dei "barbari" e dunque la pretesa "civiltà" altro non è che una barbarie imbellettata.
Un dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.
A me viene da piangere per come si è conclusa la questione con la nave Diciotti, praticamente quasi tutti i migranti rimarranno in Italia.
Certo che fra politici incapaci e lacchè di sinistra, magistrati rossi contro i politici di destra e politici di destra poco capaci, il cerchio si chiude e facciamo proprio pietà! Incapaci minimamente di farci rispettare dagli altri paesi che ci prendono perciò per i fondelli. Sarà perché siamo il Paese di Pulcinella? Certo è che di Pulcinella ne abbiamo tanti. Questo è un Paese talmente distrutto che ha perso completamente il senso della propria dignità. Lo si evince anche dai dibattiti su questo forum. Invece di essere d'accordo, uniti e compatti nel doverci far rispettare dalla UE e dagli altri paesi, ci ritroviamo invece continuamente a battibeccare l'uno contro l'altro noncuranti del fatto che abbiamo perso di vista la dignità, perché se l'avessimo ci troveremmo d'accordo a difenderla... Ed è esattamente quello che succede nella politica.
Davvero ho l'impressione di assistere ad un film comico con questa trama: Politici dei governi precedenti firmano una serie di accordi idioti con la UE. Il popolo stanco di questo manipolo di politicanti vota quasi unanime per il cambiamento. Intanto il nuovo Ministro degli Interni viene accusato da magistrati di sinistra (simpatizzanti del vecchio governo di incapaci) di sequestro di persona perché non permette lo sbarco sul proprio territorio di clandestini raccolti in mare non si capisce come, portati da delinquenti scafisti che si nascondono nella stessa nave bloccata dal Ministro, i quali vengono scoperti, arrestati e poi probabilmente rilasciati... ecc. ecc. Sembra la trama di un film di Totò, Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi.
Con le battute di Eutidemo poi, mi conferma la sensazione del Paese di Pulcinella...
Mi viene da piangere... Sembra un incubo, mi vergogno di questo Paese ridotto alla berlina dagli stessi suoi cittadini.
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2018, 20:45:56 PMUn dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.
Salvini è anche senatore, quindi è soggetto all'autorizzazione a procedere rilasciata da quella istituzione. Tanto per precisare...
Citazione di: Elia il 28 Agosto 2018, 03:57:29 AM
A me viene da piangere per come si è conclusa la questione con la nave Diciotti, praticamente quasi tutti i migranti rimarranno in Italia.
Certo che fra politici incapaci e lacchè di sinistra, magistrati rossi contro i politici di destra e politici di destra poco capaci, il cerchio si chiude e facciamo proprio pietà! Incapaci minimamente di farci rispettare dagli altri paesi che ci prendono perciò per i fondelli. Sarà perché siamo il Paese di Pulcinella? Certo è che di Pulcinella ne abbiamo tanti. Questo è un Paese talmente distrutto che ha perso completamente il senso della propria dignità. Lo si evince anche dai dibattiti su questo forum. Invece di essere d'accordo, uniti e compatti nel doverci far rispettare dalla UE e dagli altri paesi, ci ritroviamo invece continuamente a battibeccare l'uno contro l'altro noncuranti del fatto che abbiamo perso di vista la dignità, perché se l'avessimo ci troveremmo d'accordo a difenderla... Ed è esattamente quello che succede nella politica.
Davvero ho l'impressione di assistere ad un film comico con questa trama: Politici dei governi precedenti firmano una serie di accordi idioti con la UE. Il popolo stanco di questo manipolo di politicanti vota quasi unanime per il cambiamento. Intanto il nuovo Ministro degli Interni viene accusato da magistrati di sinistra (simpatizzanti del vecchio governo di incapaci) di sequestro di persona perché non permette lo sbarco sul proprio territorio di clandestini raccolti in mare non si capisce come, portati da delinquenti scafisti che si nascondono nella stessa nave bloccata dal Ministro, i quali vengono scoperti, arrestati e poi probabilmente rilasciati... ecc. ecc. Sembra la trama di un film di Totò, Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi.
Con le battute di Eutidemo poi, mi conferma la sensazione del Paese di Pulcinella...
Mi viene da piangere... Sembra un incubo, mi vergogno di questo Paese ridotto alla berlina dagli stessi suoi cittadini.
Da un Ministro degli Interni esigo il rispetto della Costituzione e delle leggi italiane, se vuole cambiarle faccia il lavoro di parlamentare o di politico.
Dai cittadini mi attenderei almeno una minima conoscenza delle norme della propria Costituzione, se non piacciono le cambino.
Comunque da cittadini che non conoscono e capiscono
minimamente il senso dei principi fondamentali della propria Costituzione non mi attendo certamente grandi riforme o cambiamenti in meglio.
Citazione di: donquixote il 27 Agosto 2018, 20:17:37 PM
Caro Eutidemo,
tu affermi di non focalizzare la tua attenzione sui dettagli, poi scindi in 4 o 5 punti diversi la questione (molto semplice e lineare) dello sbarco a Pozzallo di un mese e mezzo fa; ma forse tu per "dettagli" consideri la critica della punteggiatura dei miei messaggi dal punto di vista grammaticale. Io sono di un altro parere.
Ad esempio un "dettaglio" è la tua puntualizzazione dei tempi dell'accoglimento dei migranti di Pozzallo quando affermi che io avrei dovuto aggiungere che coloro che si erano impegnati ad accoglierli non l'avevano fatto "per ora". A parte il fatto che nell'art 6 dell'accordo non si parla di tempi e nemmeno di accoglienza temporanea o definitiva come fai tu mi sembra che la tua insistenza su questo punto sia indice di una non so se colposa o dolosa miopia intellettuale. Ai tempi della prima "crisi" della nave Aquarius la Spagna diede la disponibilità allo sbarco nel porto di Valencia, e in quattro giorni si organizzò (con tanto di feste d'accoglienza e cartelli "my home is your home" o "mi casa es tu casa" a favore di telecamere) per accogliere i 629 migranti imbarcati su quella nave. Vogliamo veramente pensare che Spagna, Francia, Portogallo eccetera abbiano bisogno di "tempi" per organizzare l'accoglienza di 50 o 60 persone e una settimana non sia più che sufficiente? Devo linkarti il video di Totò?
Se, come dici tu, "Salvini avrebbe dovuto pretendere PRIMA il ricollocamento dei migranti di Pozzallo, e, solo DOPO, quelli della Diciotti; ed infatti, da che mondo e mondo, sono i debiti più antichi a dover essere estinti per primi (un po' come dice pure l'art.1193 cc)" allora la Diciotti avrebbe dovuto rimanere ferma con i migranti a bordo per molto più tempo, con gridolini stizziti e passerelle "umanitarie" di coloro che dopo aver fatto le loro piagnucolose dichiarazioni a favore di telecamere poi vanno alla Camera o al Senato a farsi rimborsare le spese del "viaggio umanitario" a Catania. Proprio perchè gli sbarchi si susseguono in tempi ravvicinati è necessario che coloro che sono disponibili ad accogliere un certo numero di persone lo facciano immediatamente e non "si lo faccio ma con calma, poi ti telefono quando sono pronto..."
il punto 6) d) è però esemplare in quanto a disonestà intellettuale: dove starebbe il ricatto? Io comunico che stanno arrivando delle persone e chiedo se qualcuno vuole accoglierle: tutti si rifiutano? Bene, allora le riporto da dove sono venute. Nessuno ha mai detto che se non accolgono ci saranno ritorsioni di un qualche genere. Non si è quindi violato un bel nulla.
Riguardo il punto 7) evidentemente badando per l'ennesima volta più alla forma che alla sostanza contesti il fatto che non si sia insistito per il rispetto dell'accordo sui ricollocamenti obbligatori per puntare su quello a "base volontaria" (e questo a tuo avviso sarebbe avvenuto per non irritare i paesi del gruppo di Visegrad); se si fosse fatto quel che dici tu e si fosse ottenuto anche un successo pieno al 100% noi avremmo "ricollocato" solo il 7% dei migranti giunti in Italia e avremmo dovuto contestualmente farci carico del rimanente 93% poichè quello è e rimane l'accordo di Dublino. Bel successo dal punto di vista di un governo che vuole ridurre a zero gli arrivi e rispedire a casa coloro che non hanno diritto a stare qui...
nel punto otto) mostri un grafichetto dei ricollocamenti, senza precisare però che a fronte di 12.700 "ricollocati" vi sono ancora in Italia oltre 25.000 rifugiati di cui l'Europa avrebbe dovuto obbligatoriamente farsi carico, e il 30% (del 7% degli arrivi quindi poco più del 2% di quelli che sono sbarcati in Italia negli ultimi anni) mi sembra una percentuale assai bassa. Continui poi ad insistere con i paesi di Visegrad, però se la Germania ha fatto per la gran parte il suo dovere ad esempio la Francia ha accolto 640 persone su 7.115 previste. E la Spagna con soli 235 rifugiati a fronte di oltre 4.000? E allora? Tutta colpa di Visegrad? Senza contare che quei paesi che tu dici che "in qualche modo ci sono venuti incontro" (mentre invece sono paesi che non sono "venuti incontro" a nessuno ma semplicemente non hanno rispettato un accordo europeo sottoscritto, un po' come se io ti dovessi 100 euro e te ne dessi 10 tu dovresti ringraziarmi perchè "in qualche modo ti sono venuto incontro") ci scassano i cabbasisi un giorno sì e l'altro pure per questioni di bilancio, di debito, di deficit eccetera
Riguardo i punti successivi evidentemente fatichi a prendere atto del fatto che se non esiste oggettivamente un'emergenza sbarchi esiste però, eccome, un'emergenza migranti (o clandestini, o illegali), perchè tutti quelli sbarcati negli anni scorsi sono ancora qui e determinano un enorme problema in fatto di rimpatri. In queste condizioni l'arrivo non di mille, non di cento ma anche di uno solo è un problema che si assomma e aggrava gli altri già presenti. Si parla sempre e solo degli sbarchi, ma se questi sono diminuiti dell'80% significa che un ulteriore 20% (e si parla di decine di migliaia) di persone che sono arrivate l'anno scorso e due anni fa si sono assommate a quelle che già ci sono (e che non sono spariti per magia, e nemmeno sono "esfiltrati" perchè da almeno due o tre anni i paesi confinanti non lasciano passare più uno spillo) aggravando i problemi già presenti. Poi puoi anche deridere la "flotta slovacca", ma se si trova (ed è assai probabile) un accordo questi paesi possono contribuire a finanziare i respingimenti, o i rimpatri, e non è difficile inserire nell'accordo paesi come la Polonia, la Romania, la Bulgaria, e anche la Slovenia, la Croazia, la Serbia, il Montenegro, l'Albania, che sono direttamente affacciate sul mare e potrebbero contribuire anche con i propri mezzi.
Curiose anche le vignette, che non hanno nulla a che fare con la dottrina cristiana ma evidentemente identificano il "prossimo" come quello che arriva qui da chissà dove mentre gli alluvionati liguri, i terremotati marchigiani e i poveri calabresi evidentemente non sono considerati "prossimi". Bella concezione della "prossimità". Colui che afferma "prima gli italiani" sarebbe uno che non ama il "prossimo": è proprio vero che ognuno ormai ha un suo vocabolario personale e intendersi è sempre più difficile. Ambite (voi, io sono un selvaggio) a definirvi "civili" e poi parlate ognuno una lingua diversa anche se apparentemente uguale, e questa è storicamente ed etimologicamente la descrizione dei "barbari" e dunque la pretesa "civiltà" altro non è che una barbarie imbellettata.
Purtroppo ho ripreso a lavorare, e quindi, per un po', risulterò alquanto assente da questo FORUM; comunque, da quello che ho letto del tuo testo qua sopra (sia pur sbrigativamente), non fai altro che ripetere monotonamente ed ossessivamente, sia pure parafrasandole ed ampliandole, le stesse cose che avevi già detto prima, e che io avevo già ampiamente dimostrato come inconsistenti, paralogistiche e/o non pertinenti. ::) Trovo una inutile perdita di tempo, per entrambi, continuare a girarci intorno. :) Molti altri miei argomenti, anche importanti, ti sei invece astenuto dal contestarli: per cui ritengo i primi (per me ) ribaditi, e i secondi implicitamente (da te) accettati.Quindi ti rinvio a quanto ho già scritto, augurandomi che tu non insista sul tema, che ritengo già sufficientemente sviscerato.Semmai, se troverò il tempo (ma ne dubito) mi riserverò di commentare l'incontro di oggi tra Salvini e Orban; dopodichè, eventualmente, potremmo dibattere anche su tale nuovo tema.P.S. Sarei anche curioso di sapere cosa pensa, al riguardo, Di Maio!
Citazione di: Eutidemo il 28 Agosto 2018, 12:21:12 PMMolti altri miei argomenti, anche importanti, ti sei invece astenuto dal contestarli: per cui ritengo i primi (per me ) ribaditi, e i secondi implicitamente (da te) accettati.
Tu puoi fare ovviamente le valutazioni che credi, ma se dovesse ricapitare di incontrarci (o scontrarci) di nuovo da queste parti ti pregherei, per ogni punto che intendi discutere, di evidenziare se per te questo è "importante" oppure "marginale", dato che evidentemente non abbiamo lo stesso metro di valutazione dell' importanza degli argomenti
Buon lavoro
Citazione di: donquixote il 28 Agosto 2018, 06:36:42 AM
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2018, 20:45:56 PMUn dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.
Salvini è anche senatore, quindi è soggetto all'autorizzazione a procedere rilasciata da quella istituzione. Tanto per precisare...
Ho fatto qualche ricerca storica su casi analoghi a quello di Salvini, e mi risultano solo due precedenti "abbastanza" simili:- Pisanu- MaroniI due ministri vennero denunciati per "respingimento collettivo" (in alto mare) dei migranti; ma, in entrambi i casi, il Tribunale dei Ministri archiviò il caso, perchè la condotta, in astratto criminosa sotto il profilo giuridico, sotto il profilo politico -secondo loro- non poteva considerarsi tale.Questo perchè, -secondo i giudici- i due intendevano soltanto contrastare l'immigrazione clandestina, in ossequio alla "linea politica" della maggioranza; e, se per farlo infrangevano la legge, PAZIENZA...in quanto il danno arrecato alle vittime non aveva natura dolosa! :D :D :D Però, trattandosi di archiviazione "per motivi politici" e non "di diritto", la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo condannò successivamente l'Italia per "denegata giustizia", a risarcire 15mila euro ogni migrante respinto; somma che, ovviamente, non pagarono nè Pisanu nè Maroni, ma tutti i contribuenti italiani.Il caso di Salvini è simile ma, sebbene (secondo me) MOLTO più grave, sono pressochè certo che subirà un esito analogo :'( :- per la stessa e/o altre pretestuose argomentazioni paragiuridiche (in genere, che una linea politica non è punibile, anche se criminale, o altri grotteschi argomenti); - per questioni procedurali di varia tuzioristica specie (che non mancano mai):- per vizi di forma di vario specioso tipo (tipo mancanza di ordini scritti).In ogni caso, anche se il caso non venisse archiviato dal Tribunale dei Ministri (come prevedo), Salvini non corre COMUNQUE alcun rischio, perchè il Senato non concederà MAI l'autorizzazione a procedere; ed infatti il sedere del ministro è ben protetto dalla nuova maggioritaria CASTA politica (a dispetto di quella vecchia, che gli voterà contro).E probabilmente, anche in questo caso, la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo condannerà l'Italia per denegata giustizia, e saranno i contribuenti (noi) a pagare al posto di Salvini. Ma la cosa più esilarante, è l'atteggiamento di Di Maio!!! ;D :D ;D :D ;D (http://i63.tinypic.com/akg4xt.jpg)(http://i66.tinypic.com/2197yvk.jpg)L'illustre Prof. Giuseppe Andreasi, psicologo, politologo e sociologo presso l'Università Bocconi, ha così commentato l'insolito incongruente comportamento:https://www.youtube.com/watch?v=_nrNZWbc5Rg
Per correttezza, e per onestà espositiva, ritengo opportuno far presente a tutti i lettori del FORUM, che, circa l'indagine penale relativa a Salvini, alcuni illustri giuristi si sono espressi a "favore" della medesima, ed altri "contro".
Non potendole riportare tutte, qui, In particolare, ve ne riporto una molto "CONTRARIA", dell'illustrissimo giurista Carlo Nordio, tratta dal Messaggero; con un mio commento a margine delle sue considerazioni.
1)
Lui scrive:
"Può sembrare paradossale che una nave militare italiana venga tenuta sotto controllo dai carabinieri per evitare sbarchi indesiderabili. In realtà è un paradosso solo apparente, perché le ragioni di igiene, o di ordine pubblico, valgono anche per le forze armate."
E' vero, ma Nordio non tiene conto che, nel caso di specie, il fermo dei passeggeri della Diciotti non è avvenuto:
a)
Nè per "ragioni di igiene", nel qual caso, invero, la legge prevede il c.d. provvedimento di "quarantena", che è ben diverso da quello messo in atto; in tal caso, infatti, i migranti avrebbero dovuti essere ricoverati in una struttura ospedaliera idonea "a terra", adeguatamente assistiti e curati in aree sterili separate, e non tenuti a bordo di un natante (il che, a mio avviso, costituirebbe un ulteriore reato contro l'incolumità personale). ;)
b)
Nè per "ragioni di sicurezza e di ordine pubblico", perchè non risultava alcun elemento di rischi del genere in caso di sbarco; nè, peraltro, è stato rilevato da alcuna autorità competente...neanche da Salvini stesso, che non ha mai parlato di una cosa del genere. ;)
2)
Poi scrive:
"È appena il caso di ricordare che le decisioni, secondo i vari momenti e i vari allarmi, spettano ai ministri competenti e in particolare a quello dell'Interno."
Il che è fuori discussione.
Ma Nordio non tiene minimamente conto del fatto che, in realtà, il Ministro dell'Interno:
- ha deciso monocraticamente che i profughi non potevano sbarcare, senza però adeguatamente "MOTIVARE" le ragioni di <<sicurezza e di ordine pubblico>> che gli avrebbero consentito di farlo, il che ha reso il suo atto illegale ex comma 1 del nuovo art. 21 septies, L. n. 241/1990, perchè l'esposizione di tali motivazioni era obbligatoria; ;)
- anzi, al contrario, Salvini ha addirittura PUBBLICAMENTE ed ESPRESSAMENTE dichiarato che le ragioni per cui non intendeva farli scendere, NON erano affatto ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, BENSI' ragioni di natura politica, volte ad ottenere la ridistribuzione dei migranti della Diciotti anche in altri Paesi europei.
Lo ha detto lui, mica io! ;)
3)
Poi scrive:
"Se però dai paradossi apparenti passiamo a quelli reali, c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. Possiamo, per brevità, elencare i principali. Il Procuratore della Repubblica di Agrigento, munito di mascherina e galosce protettive, è salito a bordo della "Diciotti" tra gli obiettivi delle televisioni (omissis); ci permettiamo di ricordargli, sempre in virtù della nostra anzianità, che i confini tra la solerte diligenza e l'esibizionismo imprudente sono sottili e incerti."
Non si tratta di una considerazione di carattere giuridico, per cui la ritengo del tutto irrilevante ai fini della fondatezza della incriminazione di Salvini; si tratta del classico "argomentum ad hominem", che, peraltro, ha scarso valore anche in ambito dialettico. ;)
4)
Poi scrive:
"Anche perché il magistrato non si è limitato a questa operazione che, secondo il codice, avrebbe potuto benissimo delegare alla Polizia giudiziaria, ma ha anche ipotizzato un'indagine per arresto illegale e addirittura per sequestro di persona. Una tesi ardita per entrambi i reati: il primo, infatti, scatta quando c' è un arresto, e qui non risulta sia stato arrestato nessuno; il secondo si verifica quando la privazione della libertà personale è illegittima, altrimenti finirebbero sotto inchiesta anche i giudici che privano della libertà gli imputati mandandoli in galera."
Al riguardo:
a) A mio parere Nordio ha ragione per quanto concerne l'arresto illegale; ed invero, nel caso di specie, non risulta che sia stato arrestato nessuno; anche perchè, non avendo commesso i migranti alcun crimine, non c'era nessuno da arrestare. ;)
b) A mio parere, invece, Nordio ha torto marcio per quanto concerne il reato di sequestro di persona; ed invero, nel caso di specie, secondo me non c'è dubbio alcuno che Salvini abbia perpetrato tale crimine, avendo più volte pubblicamente dichiarato che avrebbe forzosamente ai passeggeri di scendere dalla nave, fino a che l'Europa non avesse accettato le sue richieste. ;)
E, motivata in tal modo, secondo me non c'è dubbio alcuno che la privazione della libertà personale dei passeggeri debba considerarsi illegittima; forse addirittura ai sensi dell'art.289 ter CP, e non solo dell'art. 605 CP....se si leggono con attenzione (vedi nota).
Per cui, trovo semplicemente ridicola l'affermazione di Nordio per la quale:
"E in questo caso è ben difficile definire illegittima una decisione squisitamente politica, di competenza discrezionale del ministro."
Ed infatti, a me pare OVVIO che una causa squisitamente politica, la quale comporti un atto criminale, non può in nessun caso fungere da esimente del reato; altrimenti anche il decreto O.N.N. (Operation Nacht und Nebel), a cui pure Salvini, sia pure non intenzionalmente, ha accennato, sarebbe stato da considerarsi pienamente lecito. ;)
5)
Poi scrive:
"Da ultimo, può suscitar perplessità che, a fronte di gravi e reiterate violazioni delle leggi vigenti sulla immigrazione, invece di individuare e processare scafisti e trafficanti, si ipotizzi l'incriminazione di un ministro per un atteggiamento, criticabile fin che si vuole, ma che fa parte di un accordo approvato dal Parlamento sovrano."
Anche questa non è una considerazione giuridica; e, comunque, è FALSA.
Ed infatti, il Parlamento sovrano non ha mai approvato il sequestro di persone sulla Diciotti.
Inoltre, nessuno ha mai sostenuto che, "INVECE" di individuare e processare scafisti e trafficanti, si debba, al contrario, ipotizzare l'incriminazione di un ministro per un atteggiamento, che non solo è criticabile, ma OGGETTIVAMENTE delittuoso, perchè gli elementi oggettivi e soggettivi del reato secondo me, ricorrono indubbiamente tutti.
Vanno indistintamente perseguiti TUTTI i reati, da chiunque commessi...senza nessun "INVECE"!
Ad ogni modo, mi fa specie che Nordio sollevi la questione dell'"orientamento politico rosso" di alcuni magistrati; il che potrebbe anche essere corrispondente al vero, ma che però potrebbe essere RIBALTATO anche su di LUI, come indiscusso membro dell' "orientamento politico nero" di altri non meno numerosi magistrati.
Ed invero, a parte il fatto che fu protagonista della celebre "inchiesta sulle cooperative rosse" (il che, secondo me, non vuol dire assolutamente niente, se, però, si ammette pure che i giudici di Milano non erano di sinistra solo perchè indagavano politici DC e PSI), la sua collaborazione a giornali come "Il Tempo", "Il Messaggero" e "Il Gazzettino", lo qualificano indubbiamente come un uomo di destra; nella qual cosa, intendiamoci, non c'è assolutamente niente di male, ma che però, a mio avviso, non gli consente in alcun la "stigmatizzazione" dei giudici, presunti di colore diverso...perchè anche lui è inequivocabilmente DI PARTE.
Come il suo articolo, peraltro, indiscutibilmente dimostra!
Comunque, filosalviniani, tranquilli...il vostro Ministro non finira mai in galera (per ovvi motivi politici).
***
NOTE:
Art. 605 Codice penale
"Chiunque (anche un minisro) priva taluno (anche uno straniero) della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.
La pena è della reclusione da uno a dieci anni, se il fatto è commesso:
1) in danno di un ascendente, di un discendente, o del coniuge (ma Salvini non aveva parenti a bordo, essendo di pura razza ariana));
2) da un pubblico ufficiale, con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni (e questo lo riguarda).
Se il fatto di cui al primo comma è commesso in danno di un minore, si applica la pena della reclusione da tre a dodici anni (e in questo caso, all'inizio sono stati sequesrati anche dei minori, anche se poi sono stati rilasciati, con conseguente riduzione dell'aggravante).
Se il fatto è commesso in presenza di taluna delle circostanze di cui al secondo comma, ovvero in danno di minore di anni quattordici o se il minore sequestrato è condotto o trattenuto all'estero, si applica la pena della reclusione da tre a quindici anni."
***
Art. 289 TER Codice penale
Sequestro di persona a scopo di coazione
"Chiunque, fuori dei casi indicati negli articoli 289-bis e 630, sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni."