Perché l’Anima si evolve attraverso le incarnazioni?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 24 Dicembre 2025, 15:42:32 PM

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Aspirante Filosofo58

Buon pomeriggio, ho posto la domanda del titolo, all'AI ed ecco che cosa mi ha risposto: La domanda sull'evoluzione dell'Anima incarnazione dopo incarnazione è un tema profondo che attraversa molte tradizioni spirituali, filosofiche e religiose. Pur non essendo una questione scientifica, si può esplorare questo concetto con un approccio che unisce riflessione, simbolismo e valori universali.
  • Crescita e apprendimento continuo:
    L'idea centrale è che l'Anima, intesa come essenza profonda e immortale, si manifesta in molte vite per sperimentare, imparare e crescere. Ogni incarnazione offre situazioni, relazioni e sfide uniche che aiutano l'Anima a sviluppare qualità come la saggezza, la compassione, la resilienza e la consapevolezza.
  • Risoluzione e guarigione:
    Le reincarnazioni possono essere viste come opportunità per risolvere nodi karmici o emotivi non ancora integrati, per guarire ferite interiori e per liberarsi da schemi limitanti. Questo processo favorisce un'evoluzione verso stati di maggiore equilibrio e armonia.
  • Espansione della coscienza:
    Incarnarsi più volte significa attraversare diverse esperienze di vita, culture, contesti e ruoli, ampliando così la percezione e la comprensione del mondo e di sé. Questo porta a un'espansione della coscienza, un'apertura verso una realtà più vasta e interconnessa.
  • Partecipazione al ciclo naturale della vita:
    Come gli ecosistemi si trasformano e si rigenerano in cicli, anche l'Anima segue un percorso ciclico di nascita, morte e rinascita, che riflette il ritmo naturale dell'universo. Questo ciclo permette di integrare le esperienze e di contribuire al grande tessuto della vita.
  • Realizzazione del potenziale umano:
    L'evoluzione dell'Anima è anche un cammino verso la realizzazione del proprio potenziale più alto, verso la manifestazione di valori come la dignità, l'integrità e la compassione, che elevano non solo l'individuo ma anche la collettività.

Secondo voi, perché l'Anima si evolve attraverso le incarnazioni? Grazie
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La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

doxa

Secondo te esiste l'anima ?

Se sei convinto che esiste l'anima, da chi deriva la tua certezza ?

Per consolazione pre-mortem per il post-mortem ti vuoi illudere con la reincarnazione ?

Io invece sono convinto che veniamo dal nulla e finiamo nel nulla !  ;D

Tale evenienza non mi crea ansia  ???
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Aspirante Filosofo58

Citazione di: doxa il 24 Dicembre 2025, 16:00:17 PMSecondo te esiste l'anima ?

Se sei convinto che esiste l'anima, da chi deriva la tua certezza ?

Per consolazione pre-mortem per il post-mortem ti vuoi illudere con la reincarnazione ?

Io invece sono convinto che veniamo dal nulla e finiamo nel nulla !  ;D

Tale evenienza non mi crea ansia  ???
Perché sei convinto di ciò? 
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La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

doxa

#3
Perché non credo nell'esistenza dell'anima !
Nel cristianesimo dei primi secoli il concetto di anima non faceva parte della dicotomia tra anima e corpo. Poi l'anima cominciò ad essere considerata come pars immortale che sopravvive alla morte del corpo. Furono alcuni filosofi e teologi (compresi nella Patristica) ad utilizzare categorie filosofiche greche.
Per certi aspetti il concetto di anima e di immortalità dell'anima è contrario alla dottrina cristiana, che parla invece di risurrezione dei corpi.

Attendo le tue  risposte alle mie  domande nel precedente post.  O:-)
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Aspirante Filosofo58

Citazione di: doxa il 24 Dicembre 2025, 16:00:17 PMSecondo te esiste l'anima ?

Se sei convinto che esiste l'anima, da chi deriva la tua certezza ?

Per consolazione pre-mortem per il post-mortem ti vuoi illudere con la reincarnazione ?

Io invece sono convinto che veniamo dal nulla e finiamo nel nulla !  ;D

Tale evenienza non mi crea ansia  ???
Se l'Anima non esistesse, e quindi non avesse la necessità di apprendere, di fare esperienza che senso avrebbe la mia vita? Come ho già scritton in altro post, la mia non è fede nell'Anima, bensì il risultato di una serie di ragionamenti. Io sono convinto dell'esistenza dell'Anima, anche se non sempre capisco, come corpo/mente le sue necessitá. Dopo una vita pesante come la mia, fatta di dolore e sofferenza, se tutto dovesse terminare con la morte, sarebbe un fallimento da parte di un ipotetico Creatore, o della natura, oppure delle leggi che regolano l'Universo. Perché la reincarnazione dovrebbe essere un'illusione?
Tu sei convinto che torniamo nel nulla da dove siamo arrivati? Argomenti? Grazie.
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La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

doxa

#5
Siamo arrivati dall'incontro casuale di uno spermatozoo con un ovulo  ::)

Ti domando: anima o coscienza ?

Sei sicuro di discettare sull'anima ?

Cos'è l'anima, cos' è la coscienza ?

I paleo cristiani  non avevano consapevolezza dell'anima.

Nell'Antico Testamento è frequente la parola "nefesh", che è un lemma in lingua aramaica,  tradotta in greco con il vocabolo psyché. E si è trascinata dietro tutta la cultura della psyché, cioè dell'anima, che la cultura greca aveva elaborato. Ma la tradizione giudaica non conosce l'anima, così come non la conosce la prima tradizione cristiana.

Paolo di Tarso era convinto che i cristiani non sarebbero morti ma sarebbero stati assunti in cielo con il loro corpo. Poi da Corinto gli scrivono che alcuni cristiani sono morti. Lui da Roma parte, si imbarca e a un certo punto incorre in un naufragio. Giunge a Corinto, dopo essersi salvato e dice:

"si anch'io ho visto da vicino la morte  e allora, se anche i cristiani moriranno, risorgeranno", non con l'anima – dice Paolo – non usa la parola psyché Paolo, usa la parola soma pnéumatikos, oggi noi traduciano con un "corpo spirituale", in realtà è pneumacki, pneumatico.
una capacità psichica e cognitiva molto articolata e consiste nella consapevolezza di sé, delle proprie azioni, delle proprie emozioni e del proprio fisico, ma anche dell'ambiente esterno.

Coscienza e mente sono nel cervello.

L'individuo è auto-cosciente, per la capacità unica della coscienza umana di porsi ad oggetto della propria riflessione.

La coscienza è un'entità neurofisiologica localizzabile nella mente. Garantisce il continuo e dinamico adattamento tra l'io dell'individuo, il suo  sistema nervoso e l'ambiente esterno.

E' la somma derivante dalla percezione, dall'affettività, dall'intelletto (facoltà della mente di intendere, concepire pensieri, elaborare concetti e formulare giudizi) Essi definiscono ed inducono nel  soggetto la consapevolezza di sé.

La coscienza rappresenta la capacità di recepire e di integrare le informazioni esterne raccolte attraverso gli organi di senso e di addizionarle, confrontandole con quelle già nella memoria. Senza memoria non c'è coscienza.

E' il cervello che crea la nostra coscienza: le immagini, i pensieri, i sentimenti

La coscienza è un'entità neurofisiologica localizzabile nella mente. Garantisce il continuo e dinamico adattamento tra l'io dell'individuo, il suo  sistema nervoso e l'ambiente esterno.
E' la somma derivante dalla percezione, dall'affettività, dall'intelletto (facoltà della mente di intendere, concepire pensieri, elaborare concetti e formulare giudizi) Essi definiscono ed inducono nel  soggetto la consapevolezza di sé.
La coscienza rappresenta la capacità di recepire e di integrare le informazioni esterne raccolte attraverso gli organi di senso e di addizionarle, confrontandole con quelle già nella memoria. Senza memoria non c'è coscienza.


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Morpheus

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Dicembre 2025, 21:04:15 PMDopo una vita pesante come la mia, fatta di dolore e sofferenza, se tutto dovesse terminare con la morte, sarebbe un fallimento da parte di un ipotetico Creatore, o della natura, oppure delle leggi che regolano l'Universo. 
Ciao Aspirante, 
Non voglio esprimermi in merito al quesito originale (ti chiedo scusa  :-[ ), però non trovo sia un fallimento perché onestamente io credo che in natura o nell'universo (in cui non vi è una vera e propria volontà) non esistano "fallimenti" e "successi" dal punto di vista che esso potrebbe avere (ma non ha perché non è un'entità). Dal punto di vista soggettivo d'ognuno, questo dovresti stabilirlo tu se si tratta di un fallimento o di un successo (ad ogni modo la vita non è mai un fallimento totale o un successo continuo). 
In merito all'anima: non credo esista (vedi teiera di Russell); io penso sia una comoda e rassicurante invenzione antica. Purtroppo (o per fortuna a seconda delle opinioni) polvere eravamo e polvere ritorneremo, per dire poeticamente ma meno correttamente quel che ha detto Doxa:
Citazione di: doxa il 24 Dicembre 2025, 16:00:17 PMveniamo dal nulla e finiamo nel nulla !  

Mi spiace Aspirante, vorrei tanto poterti dire che l'anima esista e si reincarni ma, per onestà siccome non mi sembri uno sciocco, non posso. Per fortuna dubito che queste mie parole ti faranno cambiare idea. :)
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Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

Morpheus

Cito @doxa: Tale evenienza non mi crea ansia 

È davvero interessante il fatto che ci siano persone in grado di non avere ansia con la consapevolezza che io e te abbiamo ed altri invece che, se si immedesimassero in chi non crede in anima, aldilà e compagnia bella, pur vedendo la vita divenire ancora più importante considerando che non c'è un dopo, la troverebbero svuotata, invivibile.
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Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

doxa

#8
p. s.
Nel post n. 5 dopo l'ottavo capoverso , che finisce con la parola "pneumatico", al nono manca la parola coscienza.  Mi sono accorto tardi e non ho fatto in tempo a correggerla.
La locuzione va così letta:
La coscienza è una capacità psichica e cognitiva molto articolata e consiste nella consapevolezza di sé, delle proprie azioni, delle proprie emozioni e del proprio fisico, ma anche dell'ambiente esterno.

Ciao Morpheus,
non mi crea ansia il dover morire ma il pensiero della possibile sofferenza prima della morte per cause varie.
La miglior morte è un infarto durante il sonno  ;D


La nostra vita finisce a causa del disinteresse che la natura ha per gli individui dopo che si sono riprodotti.

Alla selezione naturale non serviamo più.

Si prova disagio ad accettare questa realtà, perché la logica della natura non corrisponde alla vita affettiva o professionale che ci motiva a vivere in salute e longevi.

Non è la morte a dover far paura ma è l'invecchiamento e tutto ciò che l'invecchiamento porta con sé: fragilità, impotenza, ridotta mobilità, dolori articolari, perdita dei denti, calo della vista e dell'udito, corruzione fisica del corpo. Bisogna arrendersi, accettare il declino del corpo.
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Morpheus

Mi piace quel che dici e concordo praticamente su tutto, solo una cosa:

Citazione di: doxa il 24 Dicembre 2025, 22:09:07 PMLa miglior morte è un infarto durante il sonno  ;D

Sì ma dopo cent'anni di salute e felicità!!!  :D

A me piacerebbe anche una di quelle morti eroiche da film (lontana nel tempo ovviamente) ma credo che non mi andrà così hahah.

Un saluto e buon Natale a tutti.

P.S. perché anche gli atei devono augurare buon Natale? Costrizione sociale? Mah.
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La Scienza.

Luther Blissett

In occidente è stato Platone il primo a elaborare il concetto di "anima" (psyché).  È molto probabile che per arrivare a ciò questo filosofo abbia tratto a sua volta spunti da ben più antichi culti misterici come quelli orfici.
Indipendentemente dall'ambiente mediterraneo, anche in India si era arrivati a elaborare un concetto analogo a quello platonico di anima (Atman), concetto centrale per le scuole di pensiero induiste.
Pur nascendo anch'esso dal contesto induista, il buddhismo se ne differenzia sostanzialmente proprio nel respingere il concetto di "anima". Il buddhismo  sostituisce tale concetto con quello di "coscienza": i buddhisti negano che esista  un'anima immortale itinerante tra un corpo e l'altro, ma parlano di un flusso di coscienza e di aggregati che si riformano spinti dal Karma e dall'illusione di sé.   
Nella metempsicosi credevano gli iniziati nei culti orfici, e praticamente tutte le religioni formatesi in India, ed è interessante che anche i buddhisti credono nella reincarnazione, nonostante il fatto che non riconoscano l'esistenza di un'anima immortale.
In teoria significa che,  per funzionare, il meccanismo della reincarnazione non necessita che l'anima esista.
Se ti fosse sfuggito, ti suggerisco di dare un'occhiata alla discussione che avevo aperto sui cosiddetti pseudoinferni buddhisti. Per spiegare meglio come mai anche i buddhisti credono nella reincarnazione (Samsara) nonostante la loro negazione dell'immortalità dell'Atman, occorrerebbe veramente un pippone lungo quanto il mississippi, e probabilmente non si arriverebbe lo stesso a chiarimenti convincenti.
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Aspirante Filosofo58

#11
Rispondo un po' random... perché l'incontro tra uno spermatozoo e un ovulo dovrebbe essere casuale? Se invece vi fosse l'effetto di una causa ben precisa? Io credo che: ogni essere umano sia unico e irripetibile; ogni spermatozoo e ogni ovulo siano unici e irripetibili. Se così non fosse, se spermatozoi e ovuli fossero tutti identici come potrebbero esistere esseri umani unici e irripetibili? La mia vita mi ha insegnato (ribadisco: la mia vita, non una religione, una filosofia, un santone, una personalità famosa) che: caso, fortuna, sfortuna, e coincidenze sono solamente scuse che la mente ha per giustificare questo o quello, che in realtà tutto ciò che accade nell'Universo, nelle quattro dimensioni  (tre per lo spazio e una per il tempo) è l'effetto di una causa precedente e, contemporaneamente, la causa per altri effetti.
Perché la mente dovrebbe essere nel cervello?  Considerato che io ho subito una paralisi cerebrale infantile a nemmeno un anno di età, se ciò fosse vero dovrei avere una mente con gli stessi problemi dell'organo fisico chiamato cervello. Invece io sono convinto che, paragonando l'essere umano ad un pc: il cervello sia un hardware, mentre la mente sia un software. Come si può disinstallare da un hardware un determinato software, trasferirlo su un altro hardware (nel campo informatico), così quando il corpo smetterà di vivere, la mente potrà essere utilizzata da un altro corpo.
Ho provato a chiedere all'intelligenza artificiale :  Quali differenze e quali punti in comune ci sono tra Anima e Coscienza? 

Ecco la risposta:

È un tema affascinante e complesso, che ha attraversato filosofia, psicologia, religione e neuroscienze per secoli. Ecco una panoramica chiara e approfondita sulle differenze e i punti in comune tra Anima e Coscienza, tenendo conto delle diverse prospettive.

1. Definizioni di base
  • Anima:
    Tradizionalmente, l'anima è considerata una entità immateriale, eterna e spirituale che costituisce l'essenza vitale di un essere vivente, spesso associata alla vita dopo la morte o a una dimensione trascendente. È un concetto presente in molte religioni e filosofie spirituali.
  • Coscienza:
    La coscienza è la capacità di percepire, sentire, essere consapevoli di sé e dell'ambiente. È un fenomeno psichico legato all'esperienza soggettiva e al funzionamento del cervello, studiato in neuroscienze e psicologia.

2. Differenze principali

[th]Aspetto[/th]
[th]Anima[/th]
[th]Coscienza[/th]
[/td][/tr]
[tr][td]Natura[/td]
[td]Entità spirituale, immateriale e spesso eterna[/td]
[td]Stato o processo mentale, emergente dal cervello[/td]
[/tr]
[tr][td]Origine[/td]
[td]Considerata donata da una divinità o universale[/td]
[td]Prodotto di funzioni neurologiche e cognitive[/td]
[/tr]
[tr][td]Durata[/td]
[td]Spesso vista come immortale o eterna[/td]
[td]Temporanea, legata alla vita biologica[/td]
[/tr]
[tr][td]Campo di studio[/td]
[td]Teologia, metafisica, filosofia spirituale[/td]
[td]Neuroscienze, psicologia, filosofia della mente[/td]
[/tr]
[tr][td]Funzione[/td]
[td]Essenza vitale, sede della personalità e moralità[/td]
[td]Consapevolezza, percezione, esperienza soggettiva[/td]
[/tr]
[tr][td]Rilevanza morale[/td]
[td]Spesso associata a giudizi di bene e male[/td]
[td]Più descrittiva, meno normativa[/td]
[/tr]
[/table]

3. Punti in comune
  • Entrambi riguardano l'identità e l'esperienza del sé:
    Sia anima che coscienza sono considerate aspetti centrali di ciò che rende un individuo unico e consapevole di sé.
  • Entrambi sono invisibili e non direttamente osservabili:
    Non si possono vedere o toccare direttamente, ma si percepiscono attraverso esperienze, introspezione o effetti osservabili.
  • Entrambi implicano una dimensione soggettiva:
    L'anima e la coscienza rappresentano la dimensione interna dell'essere, ciò che sentiamo come "io".
  • Entrambi sono stati al centro di dibattiti filosofici e scientifici:
    Hanno stimolato riflessioni su cosa significa essere vivi, coscienti, umani.

4. Approcci contemporanei
  • Neuroscienza e filosofia della mente: tendono a studiare la coscienza come fenomeno emergente dalle reti neurali, senza necessariamente invocare l'anima.
  • Spiritualità e religioni: spesso considerano l'anima come qualcosa di più profondo e trascendente della coscienza, con un ruolo nell'aldilà o nella connessione con il divino.
  • Psicologia e scienze cognitive: si focalizzano sulla coscienza come esperienza mentale, consapevolezza e funzione cognitiva.

5. Esempio metaforico
Immagina un fiume:

  • La coscienza è l'acqua che scorre, viva, che percepisce e cambia in ogni momento.
  • L'anima è la sorgente da cui il fiume nasce, invisibile ma fondamentale per la sua esistenza.

Ecco: così c'è altro materiale di discussione.  ;)
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La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

#12
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 26 Dicembre 2025, 16:12:49 PMPerché la mente dovrebbe essere nel cervello?  Considerato che io ho subito una paralisi cerebrale infantile a nemmeno un anno di età, se ciò fosse vero dovrei avere una mente con gli stessi problemi dell'organo fisico chiamato cervello. Invece io sono convinto che, paragonando l'essere umano ad un pc: il cervello sia un hardware, mentre la mente sia un software. Come si può disinstallare da un hardware un determinato software, trasferirlo su un altro hardware (nel campo informatico), così quando il corpo smetterà di vivere, la mente potrà essere utilizzata da un altro corpo.
In effetti si tratta di una percezione, cioè noi sentiamo che la mente è nel cervello, ma potrebbe benissimo non esserlo.
Nel caso in cui lo fosse però la tua esperienza non dimostra il contrario, essendo il cervello, grazie alla sua elasticità, capace in genere di adattarsi ad ogni accidente, riorganizzandosi.

L'analogia fra software e anima funzionerebbe se, non conoscendo l'anima, conoscessimo il software, e la sua utilità starebbe appunto nel poter paragonare qualcosa di ignoto a qualcosa di noto, però a me pare che solo chi oltre ad ignorare cosa sia l'anima, ignori anche cosa sia il software, possa portare avanti questa analogia dandogli il senso che tu gli dai.
L'analogia semmai mantiene secondo me la sua utilità, ma nel senso completamente opposto.

La differenza fra anima e software sta solo nel fatto che per quanto studi non saprai mai cosa sia l'anima, mentre il software puoi arrivare a sapere cosa sia.
Una volta che hai capito cosa sia, compreso che software e hardware sono fatti della stessa sostanza, l'analogia illustrerebbe che anche anima e corpo potrebbero essere fatti della stessa sostanza, nonostante la nostra diversa percezione.
Software e hardware diventano allora un esempio di come si possano percepire in modo cosi diverso cose fatte appunto della stessa sostanza, e ciò potrebbe essere vero in analogia anche per anima e corpo.

Non sto dicendo che le cose stiano così, e in particolare non sto dicendo che l'anima sia fatta di materia, anche se noi cosi non la percepiamo, perchè parimenti in base all'analogia si potrebbe sostenere il contrario, che la materia sia fatta di spirito.

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Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: iano il 26 Dicembre 2025, 22:52:34 PMIn effetti si tratta di una percezione, cioè noi sentiamo che la mente è nel cervello, ma potrebbe benissimo non esserlo.
Nel caso in cui lo fosse però la tua esperienza non dimostra il contrario, essendo il cervello, grazie alla sua elasticità, capace in genere di adattarsi ad ogni accidente, riorganizzandosi.
Che  cosa intendi con ciò? 

Citazione di: iano il 26 Dicembre 2025, 22:52:34 PML'analogia fra software e anima funzionerebbe se, non conoscendo l'anima, conoscessimo il software, e la sua utilità starebbe appunto nel poter paragonare qualcosa di ignoto a qualcosa di noto, però a me pare che solo chi oltre ad ignorare cosa sia l'anima, ignori anche cosa sia il software, possa portare avanti questa analogia dandogli il senso che tu gli dai. 
L'analogia semmai mantiene secondo me la sua utilità, ma nel senso completamente opposto.
Forse avresti fatto meglio a chiedere cosa io intendessi con questa analogia, anziché rispondere. Non è forse vero che: il software è qualcosa di estraneo all'hardware; unendo software ad hardware il possiamo usufruire di un programma a noi utile; che unendo L'Anima al corpo, otteniamo lo stesso risultato della precedente unione? 
Citazione di: iano il 26 Dicembre 2025, 22:52:34 PMLa differenza fra anima e software sta solo nel fatto che per quanto studi non saprai mai cosa sia l'anima, mentre il software puoi arrivare a sapere cosa sia. 
Una volta che hai capito cosa sia, compreso che software e hardware sono fatti della stessa sostanza, l'analogia illustrerebbe che anche anima e corpo potrebbero essere fatti della stessa sostanza, nonostante la nostra diversa percezione.  Software e hardware diventano allora un esempio di come si possano percepire in modo cosi diverso cose fatte appunto della stessa sostanza, e ciò potrebbe essere vero in analogia anche per anima e corpo.

Non sto dicendo che le cose stiano così, e in particolare non sto dicendo che l'anima sia fatta di materia, anche se noi cosi non la percepiamo, perché parimenti in base all'analogia si potrebbe sostenere il contrario, che la materia sia fatta di spirito.
Mai dire mai.  ;) Io non ho voglia di mettermi a studiare informatica, ora, a quasi 67 anni, ma mi accontento di sapere che il tal software mi serve per determinati scopi, e il tal altro per altri scopi. E' un po' come con le medicine e la chimica (per la quale non mi sento portato). A me interessa sapere che la tal medicina mi può aiutare a risolvere un problema, ma cosa vi sia dentro... boh! E' esattamente come per l'Anima: non credo sia importante sapere cosa sia esattamente, quanto conoscere i motivi per i quali essa stia sperimentando determinate esperienze attraverso un corpo mortale. Capire che certe esperienze siano necessarie all'Anima per evolvere, e accettarle di buon grado, significa vivere più serenamente: non in vista del premio della vita eterna in un ipotetico Paradiso, schivando così il castigo eterno dell'Inferno (regno ultraterreno questo sul quale non sono d'accordo nemmeno i teologi: Vito Mancuso, per esempio), bensì in vista del perfezionamento dell'Anima. Poi ci sono sensazioni inspiegabili, che uno sente dentro (da qualche anno sento dentro di me che questa vita non può che essere la penultima, carica di problemi importanti da risolvere) ma questo è un altro discorso. 
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La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 27 Dicembre 2025, 09:36:26 AM
Mai dire mai.  ;) Io non ho voglia di mettermi a studiare informatica, ora, a quasi 67 anni, ma mi accontento di sapere che il tal software mi serve per determinati scopi, e il tal altro per altri scopi. E' un po' come con le medicine e la chimica (per la quale non mi sento portato).

Il mio invito era appunto ad accontentarti, senza lanciarti in analogie.
Grazie comunque per avermi dato lo spunto per usare una analogia molto gettonata (non sei il solo ad usarla) in un senso diverso da quello che di solito gli viene dato, e che mi pare più azzeccato. :)
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