Ridere... ci avvicina al Sacro?

Aperto da Adalberto, 31 Ottobre 2025, 16:20:17 PM

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fabriba

Citazione di: Adalberto il 01 Novembre 2025, 16:35:36 PMVoto no, perché sostengo che il  sacro ha dato vita al divino. C'è un prima e un dopo.
Lo esprimo come un  gioco,  senza contrapposizione di verità,
eh... c'è una certa ridondanza in questo... pensi che il sacro ha dato vita al divino perché (presumo) non credi nel divino, ma se credessi nel divino:
  • il divino avrebbe dato origine a tutto,
  • non prenderesti la cosa per gioco e senza contrapposizione di verità... perché Una Verità in cui credere ci sarebbe

Il tuo dire che "c'è un prima e un dopo" mi sembra fare riferimento al concetto umano di sacro e di divino, non al sacro e al divino che esistono a prescindere dall'umano - correggimi se sbaglio.

Nella fattispecie:
  • il referendum era <Vale la proprietà transitiva da divino a sacro?>
  • il tema è <Ridere... ci avvicina al Sacro?>

Allora ti chiedo: a quale Sacro ci vogliamo avvicinare? A quello che esiste a prescindere dall'umano, o al concetto umano di Sacro?
Secondo me ha più senso cercare di avvicinarsi al Sacro prescindente, quello "assoluto", "vero", "universale", e per quello insisto sulla mia arringa a favore della proprietà transitiva (che è ovviamente un gioco quanto la tua).
Se però tu intendevi chiedere <Ridere... ci avvicina al concetto umano di Sacro?> , allora mi spiazi e non so che rispondere... ho sbagliato completamente a capire la domanda in quel caso!

Luther Blissett

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 01 Novembre 2025, 09:15:59 AMNei centri di OSHO si pratica la Mystic Rose: una tecnica in cui si ride per qualche ora al giorno, per una settimana, poi si fa altrettanto col pianto e quindi, nella terza settimana ci si ascolta, per capire se vi siano stati dei cambiamenti dentro di noi.
Ogni volta che penso ad Osho mi viene da sorridere, è stato uno dei ricercatori spirituali più simpatici che siano esistiti. 
Sì certo, anche un gran burlone e furbacchione, ma le forme di meditazioni che proponeva funzionavano davvero.
Purtroppo non l'ho conosciuto di persona, però ho partecipato a varie cose che lui aveva organizzato.

Adalberto

Citazione di: fabriba il 04 Novembre 2025, 14:40:49 PMeh... c'è una certa ridondanza in questo...
Ridondanza ha un doppio significato: di inutile sovrabbondanza e tecnicamente di una funzione di aumento di affidabilità.
 Ma io non sono né l'uno ne l'altro.. sono semplicemente contradditorio
😊 E' su questo versante che accetto la vita nella sua molteplicità., anche di sensi


Citazione di: fabriba il 04 Novembre 2025, 14:40:49 PM... pensi che il sacro ha dato vita al divino perché (presumo) non credi nel divino, ma se credessi nel divino:
  • il divino avrebbe dato origine a tutto,
  • non prenderesti la cosa per gioco e senza contrapposizione di verità... perché Una Verità in cui credere ci sarebbe
Non ho pensieri così profondi. :)

 Che il sacro antropologicamente venga prima del divino lo dice per esempio  il cardinale Julien Ries (nonché "Cappellano di Sua Santità") attraverso alcune sue pubblicazioni , in primis  "le origini delle religioni" , illustratissimo libro di Jaka Book, ma anche la Coscienza religiosa, o Preistoria e immortalità del medesino editore.

Il già citato Rudolf Otto era un pastore luterano che insegnò  teologia in tre università tedesche. Il suo studio comparato delle religioni lo portò a conclusioni similari, ovvero che l'esperienza del sacro è pre-razionale e autenticamente all'origine della religiosità. "Il sacro" è un suo saggio in cui ribadisce quanto l'irrazionale esprima la potenza dell'incontro con il "numinoso" che precede la sua razionalizzazione in un sistema religioso.

Non so se Mircea Eliade abbia ricoperto cariche religiose, ma osservante credo proprio lo fosse. Non ho nemmeno idea se sia lui che ad aver inventato il termine "ierofania", mi sembra di no, ma certo è stato una sua bandiera. Fu profondo studioso ma con una visione politca.. terribile.

Non so ben collocare la religiosità di un altro Otto, Walter che scrisse Teofania, analizzando la visione religiosa greca. Mi astengo su altri di cui non conosco la collocazione religiosa.
Citazione di: fabriba il 04 Novembre 2025, 14:40:49 PMNella fattispecie:
  • il referendum era <Vale la proprietà transitiva da divino a sacro?>
  • il tema è <Ridere... ci avvicina al Sacro?>

Allora ti chiedo: a quale Sacro ci vogliamo avvicinare? A quello che esiste a prescindere dall'umano, o al concetto umano di Sacro?

Non so cosa esiste a prescindere dall'umano se non si rivela all'umano in un qualche modo. Magari non a me, ma sono gli umani che in ogni caso raccontano tale evento con almeno due modalità.
Quindi, più che al "concetto"  (teologico/razionale) mi riferivo alla "esperienza"  del sacro (mistica/irrazionale), per le sue relazioni emotive, cognitive e fisiologiche, ma ribadisco... è solo colpa tua 😊 che   con le tua osservazione sulla Bibbia mi hai fatto accendere una lampadina 😊


Citazione di: fabriba il 04 Novembre 2025, 14:40:49 PM
...

Se però tu intendevi chiedere <Ridere... ci avvicina al concetto umano di Sacro?> , allora mi spiazi e non so che rispondere... ho sbagliato completamente a capire la domanda in quel caso!

La domanda era  volutamente ambigua, paradossale, giocata in quel gap che si apre fra due punti di vista, fra due mondi di senso che non hanno relazione. Ma aprono. 
Basta domande, E allora, parafrasandoti, tenterei un koan.

"Petite mort ride.
Un altro si avvicina"

Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

Adalberto

Citazione di: green demetr il 04 Novembre 2025, 05:08:58 AMRidere in sè non ci porta proprio da nessuna parte, bisogna che la domanda sia più orientata.
Il ridere dell'irona, è diverso del riso dello stolto.
Ma comunque quel riso dell'ironia, è esattamente il sacro che ci parla, dunque non siamo certo noi che ci avviciniamo, ma è Lui "che ci parla".
Naturamente c'è anche la visione freudiana (che dicono ripresa e perfezionata dell'idea di Bergson) ossia la produzione (ll riso) dovuta ad una visione psichica di una desaturazione (scarico) semantica di eventi (traumatici) passati.
C'è poi il riso satanico proposta da Blisseth, che ovviamente allontana da Dio.
E avvicina a Satana (come proposto dalle gnosi contemporanee).
E che giustamente Jacopus avvicina al deridere.

K2
"Il filo si è spezzato.
Avanza il significato."

K3  (*)
"Mai scritto un koan prima d'ora!
Analfabeta è la saggezza."

(*)
I koan, come le barzellette, se si spiegano poi si sgonfiano come un sufflè.
Ma K3 lo devo spiegare...per rassicurarvi. :-)
Infatti me lo sono autoinflitto per dirmi: lo "vedi" che è ora di finirla?
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

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