La vita spirituale al di là della disputa teismo-ateismo

Aperto da Koba, 01 Novembre 2025, 10:16:13 AM

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green demetr

Citazione di: Alexander il 02 Novembre 2025, 14:38:06 PM" Non so con certezza se Dio esiste, non so nemmeno se quello che stiamo facendo servirà veramente alla fine, ma il sorriso di quella povera vecchia che viene a prendere il riso e le patate, è la mia punturina giornaliera di senso".
Credo che la discussione si interroghi su un Dio non metafisico, che le religioni cristiano-popolari latine siano invece una dimensione di una metafisica rozza e ignorante mi pare non si possa ignorare. Certo aiuta a sperare, ma non è di speranza che qui si vuole parlare, non è di psicologismi (ad hoc) insomma.
Pietra di Palantir

daniele22

Citazione di: green demetr il 04 Novembre 2025, 05:46:59 AMMa Daniele, quello che dici credo si possa accostare a quello che dicevo io sopra.
Anche per me il desiderio di un Dio, non è altro che l'andare rabdomante dell'io sono, di noi.
Naturalmente, come direbbe il mio maestro, anche tu sei una persona ferita, e accetti supinamente l'"essere peccatore".
Se l'andare rabdomante non coincide con un pensiero morale, quando questo oggetto sarà una persona (e non vedo come non possa esserlo) allora si creeranno i cortocircuiti di cui sopra parlavo (e di cui la filosofia si occupa, o meglio si occupava).
Serve una nuova propulsione dell'educazione.
E nell'epoca dominata dai privati e non piu dagli stati, le cose, che già andavano malissimo, andranno anche peggio.
Bisogna tornare ad una morale naturale (greca non cristiana, che ne è l'esatto opposto e oblio, di quella cristiana salvo solo la persona, e già non è banale nella nostra infausta epoca).



Ciao Green.. non ti ho visto da Mario comunque stavolta ti rispondo. Se sei munito di una legge morale del tipo "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" puoi tranquillamente abbandonarti alle tue balzane idee sulla realtà e assecondare, a bisogno, un comportamento adeguato a queste. Se non sei munito di questa legge entrano in scena i cortocircuiti di cui parli (che non ho letto.. concedimelo). Nella situazione attuale comunque, gravati dall'inerzia di norme e costumi, non è che ci si abbandoni così spesso alle nostre balzane idee sulla realtà mettendole in pratica. Si tratterebbe infine solo di avere un punto di fuga che ci tiene vivi.
La differenza tra me e te, Green, poggia sul fatto che tu (strana-mente date certe tue invettive contro il potere) predichi la dittatura dello stato per il bene di tutti e io invece la dittatura dell'individuo per il bene di tutti: l'individuo regola il gruppo.
Abbiamo anche un esempio recente e mal riuscito di quello che si avvicina alla mia idea. Beppe Grillo o Casaleggio (non so) avevano intuito questa necessità, ma non disponendo di una buona base filosofica (o perseguendo altri fini) crollarono, e a mio giudizio crollarono subito quando acconsentirono a dare vita a un governo di coalizione. Se avessero avuto una buona base filosofica avrebbero dovuto impuntarsi per nuove elezioni
Saluti

green demetr

Citazione di: daniele22 il 04 Novembre 2025, 08:45:02 AMLa differenza tra me e te, Green, poggia sul fatto che tu (strana-mente date certe tue invettive contro il potere) predichi la dittatura dello stato per il bene di tutti e io invece la dittatura dell'individuo per il bene di tutti: l'individuo regola il gruppo.
Guarda al bar Mario vorrei non andare più, continuo a credere nei miraggi, ma direi che siamo alla fine del grande sonno.
Io non predico la dittatura dello stato. Il contrario.
Come te, se deve esserci dittatura, c'è solo quella dell'individuo che si impegna nella ricerca morale e spirituale, che poi sono la stessa cosa.
Ma a parte queste sciocchezze, di cui per la situazione corrente è ormai impossibile parlare, hai fatto un clamoroso OT.
Ma la smettiamo di essere distratti? Grazie.
Pietra di Palantir

daniele22

Citazione di: green demetr il 05 Novembre 2025, 04:58:17 AMGuarda al bar Mario vorrei non andare più, continuo a credere nei miraggi, ma direi che siamo alla fine del grande sonno.
Io non predico la dittatura dello stato. Il contrario.
Come te, se deve esserci dittatura, c'è solo quella dell'individuo che si impegna nella ricerca morale e spirituale, che poi sono la stessa cosa.
Ma a parte queste sciocchezze, di cui per la situazione corrente è ormai impossibile parlare, hai fatto un clamoroso OT.
Ma la smettiamo di essere distratti? Grazie.
Conoscendo i tuoi scritti non capisco ancora se sei solo una tastiera o una persona onesta. Tenendo in piedi la seconda ipotesi, dato che ho fatto un solo intervento per cercare di dare un'idea di come si possa configurare la spiritualità di un ateo (agnostico) e dato che ho fatto un secondo intervento per rispondere a te, non vedo come io possa essere andato O.T.
Ma queste sono solo sciocchezze.
Allora, visto che dici che la pensi come me (governo dell'individuo - ovvero, sono gli individui a formare il gruppo e non il contrario), e visto che spesso ti appelli a Platone (e pure agli ebrei) ti chiedo... ¿il mondo delle idee, dove lo collochi? Perché se pensi che si trovi fuori della nostra testa non puoi certo essere d'accordo con me... a meno che.. a meno che tu non sia una volgare tastiera, cioè la prima delle due ipotesi di cui sopra
Saluti

Koba

Citazione di: green demetr il 04 Novembre 2025, 05:36:04 AMAlla fine sempre lì andiamo a finire: è la morale.
E' il centro che nessuno può abitare.
La morale diventa la ricerca del Dio, ecco che all'improvviso l'intero mondo antico torna ad avere un senso.
Perché era abitato da giganti.

Gli antichi discutevano a lungo di etica, dell'ethos che "produce" l'azione virtuosa, perché vivevano in uno spazio di libertà autentico (almeno alcuni, escludendo donne e schiavi). Sentire il bisogno di ordinare la propria comunità secondo una nozione di bene comune da indagare: ecco la loro missione.
Nella società moderna niente di tutto questo. La morale diventa una questione di coscienza, perché l'azione, l'esistenza nella sua interezza è già incanalata, organizzata dall'esterno, intrappolata nei sicuri percorsi di scuola/lavoro/pensionamento. Rimane quindi solo il problema dell'accordo tra la coscienza e il proprio Dio.
Questa è la miseria della vita moderna.
Una miseria che bisogna saper guardare in faccia, al di là del "miserabile benessere" cui tutti siamo così drammaticamente legati.
C'è chi al riguardo sognava l'avvento di un nuovo Benedetto da Norcia, non certo per un auspicato ritorno della religione, ma nella speranza che un nuovo spirito potesse dare luogo alla fondazione di nuove comunità. In cui sviluppare un ethos specifico, una gerarchia di valori niente affatto universale ma espressione del cuore di quella particolare comunità.
Illusioni.
Tant'è che il bisogno di spiritualità oggi sembra rispondere innanzitutto alla volontà di preservare la propria umanità. È una strategia difensiva, disperata.
Come non notare la recente – non casuale – diffusione di libri divulgati sullo stoicismo?

Duc in altum!

Citazione di: Koba il 09 Novembre 2025, 10:41:56 AMTant'è che il bisogno di spiritualità oggi sembra rispondere innanzitutto alla volontà di preservare la propria umanità.
Difatti, se siamo fatti di carne e anima, solo la spiritualità può dare dignità alla personale e collettiva umanità.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Jacopus

Citazione di: Duc in altum! il Oggi alle 15:50:28 PMDifatti, se siamo fatti di carne e anima, solo la spiritualità può dare dignità alla personale e collettiva umanità.
Forse non è neppure consapevole chi facendo una simile dichiarazione sia l'araldo di una violenza tanto più pura e devastante quanto più mistificata. Al punto che ogni altra possibile dignità umana (sia individuale che collettiva) non è ammissibile, se non attraverso la spiritualità. La sessualità è spirituale? Il gioco è spirituale? La condivisione è spirituale? Il perdono è spirituale? Lo scherzo e l'ironia sono spirituali? La lotta è spirituale? Fare il pane e i turni in fabbrica? Andare in bicicletta. Osservare un fiore? Pensare a un sistema filosofico? Andare in bagno per lavarsi i denti?
Conosco già le possibili risposte ma quello che voglio sottolineare è che la spiritualità non ha alcun monopolio sulla dignità umana, anzi "potrebbe" esserne una malvagia mistificazione. La dignità si misura in diritto alla casa, pane e lavoro, in serenità, in pace e fratellanza. La spiritualità va bene, ma come ricordava Brecht, prima della morale viene il cibo. Solo se la spiritualità abbandona il suo Locus Contemplationis, diventa credibile e perseguibile.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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