La donna e il Corano

Aperto da Luther Blissett, 15 Novembre 2025, 18:51:46 PM

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Luther Blissett

Citazione di: Melisso il Oggi alle 18:51:24 PMoggi mi hai fatto pure scaricare Q : è bello?
Guarda che il libro Q  non l'ho scritto io.    "Luther Blissett" è un nome collettivo di un gruppo di autori. Siamo in tantissimi a usare questo nick collettivo, e chiunque può farlo, non è brevettato :)
Io ho scritto altro, che preferisco non indicare, poiché vorrei mantenere l'incognito :)

Luther Blissett

Citazione di: Melisso il Oggi alle 18:48:44 PMno no,
quando si è preparati così , e si scrive pure bene, è un piacere e un dovere non essere laconici, anzi il piú possibile il contrario : DEVI essere prolisso
Grazie del sostegno :)

Luther Blissett

#17
Caro Melisso, aggiungo ora qualche altra spigolatura, che ti darà un'idea dello spirito critico con cui noi occidentali consideriamo l'Islam.    Per venirti incontro, dirò Mohammed invece di Maometto, ma farò questo in modo privilegiato solo con te :)
Buona lettura :)
§1 Mohammed sapeva scrivere... è confermato persino da alcuni ahadith raccolti da Al-Bukhari (considerato autorevole dai musulmani stessi). E vi sono molte altre ragioni per smentire quei musulmani che continuano ad affermare che Mohammed non sapesse scrivere.
 Penso che insistano tanto nell'affermare ciò, per distoglierci dal sospetto fondato che proprio lui abbia scritto direttamente il Corano...  Si consideri come Maometto fu scelto dalla ricca Khadija come factotum e amministratore dei suoi beni; e un amministratore di beni è in sostanza un ragioniere, ed un ragioniere ha continuamente a che fare con i conti, con i numeri.  Ecco, i numeri: non esistevano ancora, quattordici secoli fa, quelli che oggi chiamiamo "numeri arabi" (che pur chiamati così, invece vengono dall'India, assieme all'importantissimo zero).  Quindi Mohammed doveva necessariamente saper usare le lettere dell'alfabeto arabo (alif, ba, ta, etc) che erano infatti usate anche come numeri.   Chiunque a quei tempi doveva giostrarsi coi numeri, doveva per forza avere contezza della scrittura araba.


§2 Se voi chiedete su Google quali sono i rituali di abluzione per purificarsi prima della preghiera escono queste parole, rituali che sono rivelatori di sintomi psichiatrici:
 "Lavarsi l'interno del naso (aspirando ed espellendo l'acqua) (3 volte). Sciacquarsi il viso (3 volte). Lavarsi dalle mani fino ai gomiti (3 volte). Strofinarsi, ma una sola volta, i capelli, poi le orecchie e il condotto uditivo (con le dita umide d'acqua.)"
 Queste regolette nevrotico-ossessive le ispirò Mohammed, il malato psichiatrico che ha saputo insegnare a miliardi di seguaci a condividere con lui i sintomi della sua fissazione mentale.
 L'ossessione ancancastico-ossessiva di cui soffriva Mohammed, una nevrosi centrata sul numero 3 e intimamente collegata con il concetto di purezza. Oggi Mohammed avrebbe avuto una diagnosi come questa da uno psic          (Questo sintomo è da aggiungersi a quelli delle allucinazioni uditive, molto più gravi e denonanti una probabile epilessia temporale. Non sono considerazioni mie, ma quel che del Profeta pensa la moderna psichiatria)

https://it.wikipedia.org/wiki/Wu%E1%B8%8D%C5%AB%CA%BE#:~:text=Lavarsi%20l%27interno%20del%20naso,dita%20umide%20d%27acqua.)

§3  Alle considerazioni cliniche su Mohammed avanzate da numerosi clinici, aggiungo adesso un ulteriore esempio, raccontandoti un episodio avvenuto in margine a un seminario. Si discuteva di un serio caso clinico riguardante una ragazza che era nata mancina e che era stata obbligata dai suoi a imparare a usare la mano destra ma che si ostinava a continuare a voler usare quella sinistra, sviluppando anche un comportamento oppositivo che rischiava di compromettere il suo sviluppo. La ragazza era appartenente a una famiglia musulmana, e anche per questo la situazione rischiava di non potersi risolvere, dato che i genitori si opponevano anche alla possibilità che la ragazza divenisse semplicemente ambidestra, cioè che non perdesse l'abilità dominante a sinistra ma che al contempo sviluppasse anche una sufficiente abilità con la destra. Niente, la cosa non veniva accettata dai genitori che persistevano nel loro atteggiamento di voler completamente estirpare dalla loro figlia il mancinismo. Ebbene, fu inevitabile che la discussione clinica scivolasse sulla demonizzazione della mano sinistra che caratterizza la cultura islamica, e che era anche il motivo per cui praticamente non si poteva davvero curare quella ragazza. E chi è il responsabile di questa demonizzazione della mano sinistra? Il signor Mohammed, come dovevasi dimostrare :)

§4 Tempo fa ho avuto modo di discutere con un medico che si è stabilito in Europa provenendo da un Paese musulmano di lingua araba. La discussione si è centrata sul problema delle traduzioni dei testi accademici utilizzati dagli studenti universitari per sostenere gli esami e infine laurearsi. Costui ha lamentato una spaventosa carenza di traduzioni in lingua araba di praticamente tutti i testi universitari che gli sono stati necessari per divenire medico. In sostanza ha dovuto studiare quasi sempre su testi in francese, e in alcuni casi in inglese e italiano, ma praticamente mai su un testo arabo!      Almeno su questo argomento vorei essere autorevolmente smentito.
 Mi auguro che questa situazione descritta sia non rappresentativa di una situazione generale. Non vorrei occuparmi di approfondire questa questione, poiché richiederebbe di entrare in confidenza con un numero congruo di professionisti per poter poi formular loro domande dettagliate in merito. Chiedo se fosse presente nel forum un laureato di origine araba in una qualche disciplina scientifica o in medicina, se cortesemente ci spiegasse se ha potuto avere a disposizione testi accademici in lingua araba per sostenere gli esami, o se anche lui è stato obbligato a leggere testi scritti in lingue europee.
 Già avevo sentito dire, in altri contesti, che il mondo arabo non traduce o traduce pochissimo libri di narrativa occidentale, ma se questa carenza di traduzioni riguardasse anche i testi tecnicamente necessari per forgiare professionisti, la cosa rivestirebbe una dimensione di ben maggiore gravità.
 Basterebbe notare, ad esempio, che i giapponesi, così come i cinesi traducono sistematicamente nelle loro lingue tutti i testi accademici importanti scritti in lingue occidentali. Se il mondo musulmano, oltre a non favorire lo studio accademico da parte delle donne, trascura anche la traduzione in arabo dei testi che occorrono per forgiare nuovi professionisti, allora poi si attenda, a maggior ragione, che tanti studiosi non solo occidentali definiscano l'Islam come il principale fattore di sottosviluppo dei Paesi musulmani.


§5 Questa è una spigolatura–lampo: Il Signore del Corano, se avesse fatto nascere almeno un figlio maschio che sopravvivesse al Profeta Mohammed, non avrebbe causato  l'eterna disputa sanguinosa tra sunniti e shi'iti che da 14 secoli e per sempre saranno obbligati a combattersi tra loro per stabilire chi ha il diritto di guidare correttamente l'Islam.

§6 Infine, un paio di spigolature minime raggruppate assieme, riguardanti più specificamente l'argomento di questo thread:
all'interno del matrimonio, è il maschio che comanda sulla donna, esercitando lo ius corrigendi, ossia il diritto di punire la donna.  Il sesso, all'interno del matrimonio, è obbligatorio, nel senso che la donna non ha il diritto di sottrarsi ad esso, e nel caso lo facesse, il marito ha il diritto di picchiarla (evitando di colpirla al volto), di legarla e di violentarla (non esiste il concetto di violenza all'interno del matrimonio).
Il divorzio è ammesso, ma va notato come in certe parti del mondo islamico è tuttora in uso la prassi semplificata che consente al marito di indicare, davanti a testimoni maschi, quella delle sue mogli da cui intende divorziare, pronunciando la semplicissima formula "talaq talaq talaq" ,  Come si può notare, si ripropone qui l'ossessione del numero 3, mentre si sta citando il titolo della sura 65 del Corano, che significa "divorzio".

Luther Blissett

Tutti abbiamo presente come la Chiesa sia stata oppressiva e coercitiva verso la sessualità, giustificabile per lei unicamente per il suo scopo riproduttivo.  E d'altronde anche la vaga descrizione che la Chiesa dà del paradiso fa comprendere come da tale àmbito la sessualità ne risulterebbe totalmente espulsa: insomma, nel promesso paradiso cristiano il sesso non esisterà nella maniera più assoluta.
Una domanda che sorge spontanea è piuttosto come mai succede che anche l'Islam si riveli oppressivo verso la sessualità, dal momento che il Corano ci promette invece dichiaratamente un paradiso che sarà un sempiterno trionfo della sessualità.
Che ne penserebbe uno psic se lo interrogassimo su questa questione?
Su come i cristiani intendano sostituire e sublimare la pulsione erotico-amorosa per poter premiare i beati destinati al paradiso credo che non ci sia psic in grado di trovare le parole adatte... il paradiso cristiano è una delle cose più incomprendibili che mai siano state concepite.
E invece il paradiso islamico è esplicitissimo sulla questione: il paradiso islamico è un luogo di godimenti erotici e sensuali senza pari, e il sesso vi sarà esaltato all'infinito... i beati ospiti di Allah vi vivranno come eterni cortigiani di rutilante lusso, tra lieti pasti e bevute, serviti da splendidi efebi dalla pelle di luna, contornati da instancabili stupende poppute... e le mogli dei beati che dovranno competere con queste poppute... la cosa si fa stimolante :)
Ma uno psic cosa potrebbe dire? O resterebbe senza parole, o forse potrebbe provare a  scomodare un concetto che avrebbe altri significati  per forzarlo a questo scopo: il noto meccanismo dello spostamento della scarica pulsionale?  Ma son sicuro che i suoi colleghi non sarebbero d'accordo...

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