Non sono un cosista, ma forse anche si.

Aperto da iano, 03 Dicembre 2025, 01:04:09 AM

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iano

Non sono un cosista, ma forse anche si, e comunque non sono io che lo dovrei dire.
Uno può leggere una cosa e poi dichiararsi cosista.
Magari non è del tutto vero, perchè come fa in fondo lui a dirlo, ma avendolo dichiarato potrebbe tendere a conformarsi a quella cosa.
Porra in questo modo dei limiti alla sua libertà di essere,  senza la quale non possiamo davvero verificare che lo sia.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Adalberto

Perchè uno o più osservatori esterni potrebbero ergersi a  SuperCosisti in modo da elargire patenti di Cosismo qui e là? Sicuramente i loro interessi personali andrebbero a minare il Cosimo facendolo franare, poi gli scismi e da ultimi i contraffattori..ma non farci caso,oggi sono disfattista.

Quante tipologie di cosisti possiamo immaginare oltre me e te? ;) 

Dopo una breve indagine demoscopica ho riscontrato che:
A su sente cosista rivoluzionario perché si è liberato dall'Altrismo opprimente
B afferma: ho  inventato io il cosismo!
C dice:  Cosa è il mio nome, che volete da me?
D invece si identifica nella cosa come mistico o come mago ,non me lo ha confessato
E come eppoi ,, eppoi: chi combatterebbe per il cosismo rischiando la pelle? Sarebbe un vero cosista?
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

Phil

Citazione di: Adalberto il 03 Dicembre 2025, 11:04:03 AMQuante tipologie di cosisti possiamo immaginare oltre me e te? ;)
Riprendo il tuo spunto alfabetico, perché il "bestiario dei cosisti" ha una sua "letteralità":
- Acosisti: negano la cosalità
- Bicosisti: viaggiano sul binario di due cosismi
- Controcosisti: gli oppositori del cosismo, i luddisti della Cosa
- Deontocosisti: i moralisti del cosismo
- Eterocosisti: decentrati sulle Cose altre/altrui
- Filocosisti: non proprio cosisti dichiarati, ma simpatizzanti
- Ginecosisti: la cosistica dell'universo femminile (non c'è un "androcosismo" solo perché la "A" l'ho già usata)
- Homo-cosisticus: sostenitori della cosistica come caratteristica antropobiologica
- Intercosisti: costruiscono ponti fra differenti cosismi
- Logocosisti: coloro che fanno del logos un cosismo
- Metacosisti: teoreti di una meta-cosalità che rende ogni cosalità tale
- Neocosisti: innovatori di un cosismo, ma senza dimenticare le loro radici
- Ontocosisti: la realtà è quella cosa fatta dalla totalità delle cose
- Protocosisti: i cosisti fondatori di un cosismo
- Quantocosisti: cosisti che coniugano cosismo e quantistica
- Ricosisti: cosisti "di ritorno" dopo una fase apostatica
- Supercosisti: il cosismo come ideale supremo
- Transcosisti: cosismo come fase di passaggio verso un altro cosismo
- Ultracosisti: i fanatici di un cosismo
- Veterocosisti: nostalgici per le buone Cose di una volta
- Zoocosisti: cosismi estesi agli animali

iano

#3
Per un attimo ho temuto che sarei stato ricordato come l'inventore del cosismo, e invece, a mia insaputa, il termine esisteva già.  ;D
E' una dottrina filosofica che afferma che solo gli oggetti concreti e tangibili esistono.
Niente di più lontano dalla mia concezione filosofica.
Ma in generale è che non amo incosarmi in nulla di preciso.
Poi nessuno è mai qualcosa di preciso, eppure prendendo parte, difende a volte fino allo stremo , per partito preso, una posizione che non è mai completamente la sua.
Io non sono un cosista, qualunque cosa sia.
Non sono idealista, e non sono materialista.
Non sono ateo e non sono teista.
C'è una comprensibile spinta sociale che tende a farci incosare in qual cosa, per sentircene parte, ma questo poi rischia di andare  a inquinare la discussione filosofica.
Una cosa è citare le fonti che ti hanno ispirato, un altra è aderirvi, e comunque queste fonti non le conosciamo tutte, per cui, anche se non è la verità, dovremmo comportarci come se di fonti non ne avessimo.
Non sto dicendo che non bisogna fare citazioni, ma non bisognerebbe nascondersi dietro a quelle, esponendosi in prima persona.
Bisognerebbe anche cercare di mettere da parte il timore reverenziale che abbiamo verso certi filosofi autorevoli, prendendo da loro esempio di pensiero, più che il loro pensiero.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

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