Biglino e la Bibbia

Aperto da Luther Blissett, 17 Dicembre 2025, 19:57:27 PM

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Luther Blissett

Quando, nell'accingermi a iniziare questa nuova discussione, ho digitato "Biglino", mi attendevo di trovare una lunga lista di precedenti discussioni dedicate a questo argomento, e son rimasto sorpreso di ritrovarmi ad essere il primo a citarlo così direttamente.  Ritengo che comunque la massima parte degli utenti di questo forum sappiano bene chi sia.  Lo si può criticare quanto si vuole, ma gli si deve riconoscere una grande capacità di affabulante intrattenimento: vi posso garantire che si può resistere impavidi anche a quattro ore difilate di una sua conferenza come quella tenuta a Mercenasco, che è questa che ho scelto per linkarla qui, tra l'altro anche tra le meglio riuscite dal punto di vista della completezza e dell'audio: 
https://www.youtube.com/watch?v=dpGbtfJ0ZZM&t=2741s 
Rilevante è anche questo confronto che Biglino ebbe con teologi di vario orientamento: 
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/?action=post
La si può pensare come si vuole, ma si deve riconoscere da parte di tutti che si tratta di una persona molto interessante e degna della nostra attenzione.  
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Luther Blissett

A scuola mi venne insegnato che secondo una concezione medievale la Divina Commedia andrebbe letta secondo quattro livelli diversi di lettura: quello letterale, quello allegorico (ovvero il significato nascosto), quello morale (l'insegnamento etico) e quello anagogico  (il significato spirituale  e  soteriologico più elevato). E questo insegnamento voleva essere propedeutico a che noi comprendessimo come questi  quattro livelli corrispondessero ai quattro sensi delle Scritture, con cui soprattutto queste andrebbero lette.  E che cosa è che fa Biglino?  Biglino ci propone di privilegiare il primo dei quattro livelli, il livello letterale, che è quello più certo di tutti i livelli, poiché qualunque Scrittura, anche la più sacra, non può non avere almeno quel livello, mentre tutti gli altri livelli sono discutibili, nel senso che dipendono dalle più diverse chiavi di lettura interpretative.  Il medesimo testo biblico ha dato origine a migliaia di diverse denominazioni cristiane, oltre che ovviamente a innumerevoli divergenti interpretazioni rabbiniche.  Ma il semplice e immediato senso letterale è l'unico indiscutibile, e la forza del discorso di Biglino sta soprattutto sul centrare questo punto indiscutibile: la sostanza letterale del testo biblico è ruvida e pesante, così sta scritto, e gli effluvi spirituali riscontrabili in tale testo stanno tutti nella mente arrovellata dei teologi, e dipendono dalla loro mente, più che da ciò che sta scritto. 
Poi, anche Biglino aggiunge del suo, e si azzarda ad avanzare le sue ipotesi su alieni etcetera, ma questo è già un altro paio di maniche: Nella critica a Biglino occorrerebbe non confondere i due livelli.  Il Biglino che sta facendo avvicinare tanti nuovi lettori alla Bibbia, rendendola interessante, e intanto la sta anche "smontando" , dimostrando in essa l'assenza di un autentico valore spirituale, non è poi così facile starlo a criticare.
Inutile anche accusarlo di scarsa competenza nella lingua ebraica, poiché lui rimanda tranquillamente al testo ufficiale della Chiesa, e non rimanda quasi mai alla sua personale traduzione. 
Lui fa semplicemente capire che la Bibbia non meritava di divenire un testo sacro.
Lui fa capire che la Bibbia è solo un testo identitario di un popolo che non sarebbe esistito senza quel libro, ed è un libro di guerra, e inni di guerra sono anche i Salmi.
Chiunque abbia letto quel libro lo capisce che è così, e se ritiene discutibile questa conclusione è solo perché ha agganciato a quel libro una sua fede personale, è solo perché si verifica quel fenomeno generalizzato per tutte le fedi religiose, fenomeno che ho sottolineato in un pedante post reperibile a pag.1 della discussione sulla donna e il Corano.
Tutto sommato, si potrebbe anche dire che il discorso di Biglino è anche banale, come in fondo è banale ogni verità scontata, ma quanto scontata è una verità che comunque alcuni non riescono ancora ad accettare?
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anthonyi

Ricordo di aver parlato di Biglino in questo forum, anche se era in contesti nei quali lui non era l'elemento centrale. Devo dire che apprezzo il suo lavoro di scrematura dei testi sacri dalle correzioni teologiche che nel tempo si sono accumulate. 
Si tratta di un'azione che ha valore storico, perché certo la Bibbia riporta la storia e la mitologia di molti territori e di un popolo.
Narrando questa storia ne narra le componenti, tra le quali certamente quelle belliche sono importanti, e non per questo perdono il loro contenuto religioso. 
Nell'antichità, infatti, la guerra é sempre stata connessa con riti di purificazione e di propiziazione.
Non si capisce come questo aspetto possa negare che il testo biblico sia suscettibile anche di interpretazione religiosa, naturalmente per chi ha fede. 
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Luther Blissett

Citazione di: anthonyi il 18 Dicembre 2025, 21:52:56 PMRicordo di aver parlato di Biglino in questo forum, anche se era in contesti nei quali lui non era l'elemento centrale. Devo dire che apprezzo il suo lavoro di scrematura dei testi sacri dalle correzioni teologiche che nel tempo si sono accumulate.
Si tratta di un'azione che ha valore storico, perché certo la Bibbia riporta la storia e la mitologia di molti territori e di un popolo.
Narrando questa storia ne narra le componenti, tra le quali certamente quelle belliche sono importanti, e non per questo perdono il loro contenuto religioso.
Nell'antichità, infatti, la guerra é sempre stata connessa con riti di purificazione e di propiziazione.
Non si capisce come questo aspetto possa negare che il testo biblico sia suscettibile anche di interpretazione religiosa, naturalmente per chi ha fede.
La Bibbia è uno spaccato di quei tempi in cui ogni popolo aveva un suo dio peculiare, ed ogni scontro tra due popoli diveniva anche un confronto tra i rispettivi dèi.
Quando dall'Iran giunse il concetto  di "dèmoni", tale concetto finì per essere applicato agli dèi dei popoli nemici, dèi che quindi vennero demonizzati.  
In tale scenario di signori della guerra emerge un personaggio sinistro e collerico: come si può considerare un essere divino  un essere del genere?
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anthonyi

Citazione di: Luther Blissett il 19 Dicembre 2025, 00:04:47 AMLa Bibbia è uno spaccato di quei tempi in cui ogni popolo aveva un suo dio peculiare, ed ogni scontro tra due popoli diveniva anche un confronto tra i rispettivi dèi.
Quando dall'Iran giunse il concetto  di "dèmoni", tale concetto finì per essere applicato agli dèi dei popoli nemici, dèi che quindi vennero demonizzati. 
In tale scenario di signori della guerra emerge un personaggio sinistro e collerico: come si può considerare un essere divino  un essere del genere?

Molte divinità nella storia umana sono ispirate alla guerra e alla forza. È in effetti l'idea che Dio protegga gli uomini in guerra si é mantenuta fino a poco tempo fa. Io non ci vedo nulla di assurdo, in una realtà umana dove la guerra é qualcosa di importante per gli uomini. 
Certo ha poco a che fare con il Dio dell'amore che si afferma con il nuovo testamento, ma del quale comunque ci sono anticipazioni anche nel vecchio testamento. 
La mia idea é che Dio si adatti alla capacità umana di comprenderne l'agire Al fine di condizionare l'uomo verso una data direzione, l'evoluzione progressiva di Dio da Dio della guerra a Dio dell'amore ne sarebbe la prova. 

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Kephas

Citazione di: anthonyi il 19 Dicembre 2025, 06:17:11 AMCerto ha poco a che fare con il Dio dell'amore che si afferma con il nuovo testamento, ma del quale comunque ci sono anticipazioni anche nel vecchio testamento.
La mia idea é che Dio si adatti alla capacità umana di comprenderne l'agire Al fine di condizionare l'uomo verso una data direzione, l'evoluzione progressiva di Dio da Dio della guerra a Dio dell'amore ne sarebbe la prova.
<<Poiché Egli ha minacciato già di sovente gl'iniqui, ed ha fatto annunciar loro dai profeti la rovina per il giorno vegnente, ed indicar loro il sito ove i cani avrebbero lambito il lor sangue.

<<ma quando i malvagi si convertirono, Egli diceva tosto al profeta : Non vedi ch' ei fa penitenza ; perciò anche non vo' punirlo.

<<Quando Giona fu chiamato da Dio ad annunciare la rovina agli abitanti di Ninive, che erano caduti in ogni sorta di peccati,

<<Egli non volle recarvisi, anzi disse : "Signore, lo so che Tu solamente assai di rado mandi ad effetto quello che il profeta deve minacciare ;

<<Perciò non voglio recarmisi, affinché io quale profeta non venga svergognato dinanzi ai Niniviti, se Tu, com'è certo, avrai nuovamente misericordia di loro. >>

Vedi , perfino questo profeta espresse nei riguardi dell'ira di Dio un dubbio fondato.

Così si legge e comprende nel Libro di Giona,  di Dio e della Sua Misericordia.





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L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

Duc in altum!

Citazione di: Luther Blissett il 19 Dicembre 2025, 00:04:47 AMIn tale scenario di signori della guerra emerge un personaggio sinistro e collerico: come si può considerare un essere divino  un essere del genere?
Attraverso il criterio dell'imbarazzo applicato al Vangelo...
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"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Kephas il 19 Dicembre 2025, 09:16:36 AMVedi , perfino questo profeta espresse nei riguardi dell'ira di Dio un dubbio fondato.

Così si legge e comprende nel Libro di Giona,  di Dio e della Sua Misericordia.
Esatto, è proprio Giona (l'essere umano) che non accetta e accoglie la Misericordia di Dio (quindi già allora non solo guerrafondaio) per tutti... il classico credente rosicone (ieri come oggi!) che - una volta conosciuto e incontrato Dio - Lo vorrebbe solo per sé!
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allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Ascoltato una volta, la sua chiave di lettura "facciamo finta che quello che c'è scritto sia letteralmente vero" è semplicemente assurda dal punto di vista della critica del testo, a partire dal fatto che il testo è pieno zeppo di elementi che sono incontrovertibilmente falsi e che in tal ottica non avrebbero senso, ma soprattutto che nessun mito si affronta con questa chiave di lettura. C'è un asino parlante nella Bibbia, Biglino ovviamente evita di applicare il suo metodo a questi passi e per quanto si presenti come una lettura "senza censure" è una lettura indirizzata a punti specifici che con quella chiave di lettura applicata produce scenari evocativi, l'asino parlante non facciamo finta che sia vero invece. E' un pò come prendere un libretto di istruzioni del microonde preannunciando "facciamo finta che quello che c'è scritto sia tutto una metafora", quando il genere "libretto di istruzioni" neanche prevede le metafore, il risultato di questa operazione sarà pure divertente, ma poco di più.
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Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

Luther Blissett

Citazione di: InVerno il 19 Dicembre 2025, 11:13:54 AMAscoltato una volta, la sua chiave di lettura "facciamo finta che quello che c'è scritto sia letteralmente vero" è semplicemente assurda dal punto di vista della critica del testo, a partire dal fatto che il testo è pieno zeppo di elementi che sono incontrovertibilmente falsi e che in tal ottica non avrebbero senso, ma soprattutto che nessun mito si affronta con questa chiave di lettura. C'è un asino parlante nella Bibbia, Biglino ovviamente evita di applicare il suo metodo a questi passi e per quanto si presenti come una lettura "senza censure" è una lettura indirizzata a punti specifici che con quella chiave di lettura applicata produce scenari evocativi, l'asino parlante non facciamo finta che sia vero invece. E' un pò come prendere un libretto di istruzioni del microonde preannunciando "facciamo finta che quello che c'è scritto sia tutto una metafora", quando il genere "libretto di istruzioni" neanche prevede le metafore, il risultato di questa operazione sarà pure divertente, ma poco di più.
Mi è rimasto impresso come fosse ieri, quasi un trauma antico ma persistente ancora per i suoi effetti, lo sconcerto che da adolescente, purtroppo tanti decenni fa, ebbi al mio primo incontro con la Bibbia.  Ricordo come riversai quel mio primo turbamento ai tolleranti frequentatori della Biblioteca dei Francescani, dove imperava l'insegna con la parola "silentium": tra mille bisbigli, mi fu suggerita la parolina magica che lì per lì mi permise di mandar giù i bocconi biblici più indigesti: "metafora".  Eccole, le metafore, le seconde letture, le parole salvatrici, ciambelle di salvataggio lanciate a chi credeva di star quasi per affogare in un povero e crudele senso stretto e che poi con gran meraviglia si sentirà elevato verso la più radiosa latità dei significati. 
Biglino prende in mano quei versetti che la storia umana ha spaventosamente sopravvalutato, e cerca di raccontarci una sua (quasi) nuova narrazione che tenta di convincerci  che forse quei versetti non sono totalmente tutti da gettar via nel cassonetto, tutto qui.
Neanche a me convince, ma apprezzo la sua intelligenza e la sua opera, mi piace la sua indubbia capacità di tirar fuori senso perfino da ciò che chiaramente non lo ha. 
Il paradosso è che Biglino ha provato a dare un minimo di senso ad un libro che ne era privo, e che come validità intrinseca aveva quella soltanto di essere un documento utile a etno-antropologi..
Quando penso alla Bibbia, penso al libro che ha fatto più male all'umanità di tutti gli altri libri.  (Oltretutto, se non fosse esistita la Bibbia non sarebbe esistito nemmeno il Corano.)
Non riesco nemmeno a immaginare  quante guerre e religioni in meno ci sarebbero state, se non fosse mai esistito quel libro, e se non fosse stata data a quel libro così tanta importanza.  Le guerre ci sarebbero state lo stesso, è ovvio, dato che è la natura in sé ad essere bellum omnium contra omnes, ma quel libro è il libro di guerra per eccellenza, che ha messo una inquietante marcia in più in ogni conflitto, e che ha generato tutte le principali religioni di guerra destinate a imperversare ancora per secoli nel mondo.
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anthonyi

Citazione di: Luther Blissett il 19 Dicembre 2025, 18:50:15 PMQuando penso alla Bibbia, penso al libro che ha fatto più male all'umanità di tutti gli altri libri.  (Oltretutto, se non fosse esistita la Bibbia non sarebbe esistito nemmeno il Corano.)
Non riesco nemmeno a immaginare  quante guerre e religioni in meno ci sarebbero state, se non fosse mai esistito quel libro, e se non fosse stata data a quel libro così tanta importanza.  Le guerre ci sarebbero state lo stesso, è ovvio, dato che è la natura in sé ad essere bellum omnium contra omnes, ma quel libro è il libro di guerra per eccellenza, che ha messo una inquietante marcia in più in ogni conflitto, e che ha generato tutte le principali religioni di guerra destinate a imperversare ancora per secoli nel mondo.

Voi nemici della fede siete sempre cosí, con le vostre parole supponenti ed arroganti. La Bibbia é la storia del rapporto dell'uomo con Dio, e da questa storia nasce tutta la civiltà che puoi osservare attorno a te. Anche tu sei un suo prodotto. In che anno sei nato? Qualunque esso sia la sua misura é data dagli anni che passano dalla presunta nascita di Cristo, perché il nostro tempo é stato costruito a partire da questa data, e su questo, nella storia, quasi nessuno ha avuto dubbi.
Vuoi rinunciare a questa eredità, bene, vattene nell'africa piu nera e vedrai qualcosa che si avvicina a come sarebbe stato il mondo senza l'azione di Dio sull'uomo che é narrata, solo in parte, dalla Bibbia. 
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Jacopus

CitazioneQuando penso alla Bibbia, penso al libro che ha fatto più male all'umanità di tutti gli altri libri.  (Oltretutto, se non fosse esistita la Bibbia non sarebbe esistito nemmeno il Corano.)
Non riesco nemmeno a immaginare  quante guerre e religioni in meno ci sarebbero state, se non fosse mai esistito quel libro, e se non fosse stata data a quel libro così tanta importanza.  Le guerre ci sarebbero state lo stesso, è ovvio, dato che è la natura in sé ad essere bellum omnium contra omnes, ma quel libro è il libro di guerra per eccellenza, che ha messo una inquietante marcia in più in ogni conflitto, e che ha generato tutte le principali religioni di guerra destinate a imperversare ancora per secoli nel mondo.
Questa volta non posso che essere d'accordo con Anthony. Nella Bibbia ci sono insegnamenti controversi ma anche insegnamenti che hanno condizionato positivamente l'umanità e continuano a farlo ancor oggi. Un atteggiamento così polarizzato è esattamente quello che un certo tipo di interpretazione religiosa (integralismo) vorrebbe far passare. Quindi si potrebbe dire che sei fortemente condizionato dal pensiero religioso, anche se di quello non proprio amichevole e compassionevole.
In secondo luogo, la Bibbia anche per me è un libro "terreno" ma é il libro che ha influenzato maggiormente la civiltà occidentale e solo per questo merita di essere studiato e letto.
Infine: il concetto di bellum omnia contra omnes è anch'esso strettamente imparentato con la Bibbia e il cristianesimo che ritengono l'uomo profondamente malvagio e in grado di redimersi solo attraverso l'intermediazione religiosa (corruzione e riparazione dice Pascal). Insomma se apparentemente sembri lontano dal cristianesimo in realtà ci sei molto dentro, ma proprio dal lato meno attraente e più oscuro.
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Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 19 Dicembre 2025, 22:41:53 PMInfine: il concetto di bellum omnia contra omnes è anch'esso strettamente imparentato con la Bibbia e il cristianesimo che ritengono l'uomo profondamente malvagio e in grado di redimersi solo attraverso l'intermediazione religiosa (corruzione e riparazione dice Pascal). Insomma se apparentemente sembri lontano dal cristianesimo in realtà ci sei molto dentro, ma proprio dal lato meno attraente e più oscuro.
Jacopus, noi ci troviamo a scontrare sempre su questo punto, l'idea di un uomo istintivamente propenso al male é certamente poco gradevole per l'uomo, ma é una tesi realistica e con la finalità pedagogica di spingere l'uomo a darsi da fare per il bene, è in questo non vi é nulla di oscuro. 
Chi non subisce questa azione pedagogica, che chiaramente comporta l'autorità della Chiesa, piú difficilmente modifica il suo agire verso il bene. Dio non é un populista che racconta agli uomini quello che a loro piacerebbe sentire, e Luther, insieme a tutti gli altri nemici della fede, contesta proprio questo, per cui non mi sembra proprio sia vicino ad alcuna componente del pensiero religioso 
Cristiano. 
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InVerno

Citazione di: Luther Blissett il 19 Dicembre 2025, 18:50:15 PM
Biglino prende in mano quei versetti che la storia umana ha spaventosamente sopravvalutato, e cerca di raccontarci una sua (quasi) nuova narrazione che tenta di convincerci  che forse quei versetti non sono totalmente tutti da gettar via nel cassonetto, tutto qui.
Neanche a me convince, ma apprezzo la sua intelligenza e la sua opera, mi piace la sua indubbia capacità di tirar fuori senso perfino da ciò che chiaramente non lo ha. 
La teologia ha astratto il testo perchè lo scopo della teologia non è capire ma far tornare i conti, in questo iato si formano sovente culti che promettono di riportare il messaggio alla sua originalità, ancora oggi ne nascono come i funghi, Biglino ha gigantesco spazio di manovra tra quello che dice un prete e il testo. Usare questo spazio per parlare di alieni è scelta sua, nell'intervento che ho sentito si bullava di collaborazioni con altri "sveglioni" oltreoceano, questo invece lo ritengo pericoloso perchè mentre in Italia è un fenomeno puntuale, dove è un fenomeno organizzato lo è in modo da favorire svolte antintellettuali ed antiaccademiche di stampo fascistoide. Il cattolicesimo è stato costretto alla metafora infinite volte proprio da questi movimenti, basti pensare a quanto sia lentamente mutato in metafora dopo l'ingresso del protestantesimo sulla scena. A chi ricorda dei "significati anagogici" delle scritture, conviene ricordare che le indulgenze si pagavano con moneta sonante non con metafore. Loro vedono la metafora come una scialuppa di salvataggio del testo, non lo è, la religione convince quando è pregna di realismo, e infatti oramai che tutto è metafora le chiese sono vuote. La versione di Biglino, se lui è interessato al progetto (speriamo di no), invece si presta molto bene ad una nuova setta che riempe aule e auditorii, proprio perchè riporta il testo ad un presunto realismo, perlomeno con chi è predisposto a parlare di alieni e complotti.
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Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

Luther Blissett

Citazione di: anthonyi il 19 Dicembre 2025, 21:05:30 PMVoi nemici della fede siete sempre cosí, con le vostre parole supponenti ed arroganti. La Bibbia é la storia del rapporto dell'uomo con Dio, e da questa storia nasce tutta la civiltà che puoi osservare attorno a te.
Che la Bibbia sia un libro quantomeno controverso lo dovresti riconoscere.   Inoltre, in questa discussione dedicata a Biglino, dicendo Bibbia ci stiamo riferendo soprattutto all'Antico Testamento, e quindi anche e soprattutto da cristiano dovresti ammettere che quello veterotestamentario è uno spartito totalmente diverso da quello evangelico: insieme i due testi sono disarmonici.
I teologi cristiani hanno dovuto imbarcarsi in una vana fatica ciclopica, nella loro opera di tenere assieme due Scritture così eterogenee e tra loro confliggenti.
Un saggio consiglio che a voi cristiani nei primi tempi era stato dato da Marcione non è stato seguìto.  E ora vi dovete tenere compattati assieme un testo sacro costituito da due pezzi che insieme stridono, il primo arcaico e brutale e bellicista, il secondo mellifluo e tormentato.
Alle critiche vi dovete abituare, ne avrete sempre di più.
Se proprio mi si vuol far spendere qualche parola in positivo  in favore della Bibbia, mi pare di averla già detta altrove, quando feci notare come quel libro fosse stato molto importante come testo didascalico, palestra filologica per allenare gli ebrei a divenire nei secoli eccellenti nei vari saperi.
Per farti contento, ma con aggiunta di faccina impertinente, posso ripetere quel famoso discorso che talora si fa, con divergenti intendimenti, sui dittatori e sulle dittature, o su certi libri controversi:
"Quel tal libro contiene anche cose buone " :)
 
Io  arrogante nemico della fede?  No, semmai critico della fede tradizionale e priva del tutto di ogni riscontro o fondamento valido. Quel che tu avverti come arrogante è solo il mio spirito burlone da eterno estudiante in perenne festa delle matricole.
 
Il cristianesimo, estratto da quel fritto misto biblico, merita un giudizio più attento e riflessivo.  Sarebbe stato meglio che si fosse emancipato rispetto all'Antico Testamento, svincolandosene del tutto.
Ma anche su alcuni grandi temi, il bilancio di due millenni è stato deludente.
Dato che, come voi dite, una religione valida si riconosce dai suoi frutti, fammi tirar fuori un esempio di grandi temi, e facciamone sùbito un rapido fact-checking.
La schiavitù: qual è stato l'apporto del cristianesimo nell'eliminare questa pratica odiosa?
Certo, mi dirai che l'apporto del cristianesimo è stato essenziale, ma solo dietro le quinte, pur avendo avuto tale religione assai a lungo la primazia assoluta del potere.  E nella realtà sono state altre forze a far compiere i passi essenziali per liberare  gli schiavi: la massoneria, le idee di libertà critiche anche verso le religioni e anche soltanto fattori sociali e tecnici.
Due millenni di cristianesimo, e la schiavitù è stata formalmente abolita in Occidente soltanto dopo la metà del secolo XIX, quando ormai il cristianesimo stava manifestamente declinando.
Certo, è vero che almeno il cristianesimo è formalmente contro lo schiavismo, che invece nell'Islam è ancora diffuso, anche se sempre più sottotraccia.
Ma la ritrosia sottile che sempre ha impedito alla Chiesa di schierarsi più dichiaratamente contro il concetto stesso di schiavitù sta (forse) proprio nelle sue radici bibliche, poiché la schiavitù sta di casa in quel Libro, e non ne è stata sloggiata nemmeno negli scritti fondanti di San Paolo.
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