Capisco di non capire.

Aperto da iano, 06 Febbraio 2025, 23:59:55 PM

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iano

#15
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:24:24 PMOgni frase nasce da una esperienza personale e bisognerebbe capire da quale evento accaduto a Feynman è scaturita questa.
E' un esperienza che condivido con Feynmann, quindi immodestamente posso esportela io, ma in sostanza si tratta di avere l'impressione di capire solo quando crei autonomamente una versione diversa ma equivalente di ciò che vuoi capire, e mi riferisco in particolare alle teorie scientifiche, che non nascono in genere da una esperienza personale, bensì collettiva, ma che possono essere personalizzate riscrivendole con parole proprie.
Se riscrivi una teoria con parole tue, non solo la capisci, ma dimostri anche di averla capita.
L'utilità dell'operazione però non finisce qui, per il motivo che ciò equivale a cambiare punto di vista sulla realtà, la quale siccome ci appare secondo il punto di vista usato, diversamente ci apparirà, sicché diversamente, e con maggior ricchezza di risultati,  potremo interagirvi, pur non avendo scoperto nulla di nuovo.
Feynmann è considerato uno fra i più grandi scienziati in assoluto, pur non avendo fatto alcuna nuova scoperta scientifica.
La realtà non ha in se un ordine, ma si presta a ricevere un ordine, senza il quale essa non potrebbe apparirci, e per questo essa ci appare ordinata, e non essendoci un solo modo di ordinarla, diversamente potrà apparirci.

Jean Jacques

Citazione di: iano il 27 Marzo 2025, 19:30:10 PME' un esperienza che condivido con Feynmann, quindi immodestamente posso esportela io, ma in sostanza si tratta di avere l'impressione di capire solo quando crei autonomamente una versione diversa ma equivalente di ciò che vuoi capire, e mi riferisco in particolare alle teorie scientifiche, che non nascono in genere da una esperienza personale, bensì collettiva, ma che possono essere personalizzate riscrivendole con parole proprie.
Se riscrivi una teoria con parole tue, non solo la capisci, ma dimostri anche di averla capita.
L'utilità dell'operazione però non finisce qui, per il motivo che ciò equivale a cambiare punto di vista sulla realtà, la quale siccome ci appare secondo il punto di vista usato, diversamente ci apparirà, sicché diversamente, e con maggior ricchezza di risultati,  potremo interagirvi, pur non avendo scoperto nulla di nuovo.
Feynmann è considerato uno fra i più grandi scienziati in assoluto, pur non avendo fatto alcuna nuova scoperta scientifica.
Interessante. 
Effettivamente è un po' come quando a scuola prendevamo appunti durante la lezione: i nostri appunti, magari fatti di linee e poche parole, per noi erano chiari e magari ci portavano a capire di più e qualcosa in più. Chi leggeva i nostri appunti non capiva nulla perché "l'esperienza" era nostra.

Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

nessuno

"so di non sapere", oppure "non so di sapere"? 

iano

Citazione di: nessuno il 13 Maggio 2025, 13:20:57 PM"so di non sapere", oppure "non so di sapere"?
Benvenuto.
Si, hai centrato la questione.
Nel non sapere di sapere è racchiusa la nostra percezione della realtà.
Col non sapere di sapere inizia l'avventura scientifica, che si pone come alternativa a quella percezione.
Le due cose possono collidere solo se se c'è una via unica verso la realtà, ma di alternative ne conosciamo almeno due, quelle che tu hai riassunto, e possono procedere in parallelo senza scontrarsi.
La realtà non ha in se un ordine, ma si presta a ricevere un ordine, senza il quale essa non potrebbe apparirci, e per questo essa ci appare ordinata, e non essendoci un solo modo di ordinarla, diversamente potrà apparirci.

nessuno

CitazioneQuello che non riesco a creare, non lo saprò mai capire.

CitazioneNoi ci limitiamo solo a dire di capire o non capire certe cose, ma nel dirlo  capiamo cosa stiamo dicendo?
Il ''capire di non capire'' di Feynman, se così possiamo tradurre la sua frase, è uno step successivo al ''sapere di non sapere'' socratico?

L'aforisma di Feynman presuppone l'azione, o meglio, la creazione e le attribuisce la chiave per la comprensione

Solo attraverso lo strumento della tecnica che agisce, siamo quindi in grado di comprendere realmente? 

Citazione di: iano il 13 Maggio 2025, 14:30:54 PMNel non sapere di sapere è racchiusa la nostra percezione della realtà.
Col sapere di non sapere inizia l'avventura scientifica, che si pone come alternativa a quella percezione.
Mi permetto di correggere l'errore logico derivante dal refuso.

A proposito di Feynman, mi sentirei di considerare l'aforisma socratico ad un livello superiore, a meno che non decidiamo di porre allo stesso livello conoscenza e sapere.

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