Il giorno della memoria

Aperto da green demetr, 27 Gennaio 2025, 13:46:37 PM

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Jacopus

Il confronto Cultura russa ed ebraica può essere sintetizzato così. Entrambe hanno una propensione egemonica, ma la cultura russa è ecumenica. Se tizio dicesse "mi sottometto alla cultura russa e al suo vicario in terra, Putin", la cultura russa lo integrerebbe in qualche modo in sè. Se tizio dicesse " mi sottometto alla cultura ebraica e al suo vicario in terra, Netanyahu", la cultura ebraica lo respingerebbe o al massimo lo sfrutterebbe come servo, come inferiore. La hybrys di certi strati della società israeliana è insopportabile. È solo una breve riflessione. Sulle maggiori giustificazioni della Russia sull'Ucraina pesano secoli di storia comune, fondati sulla pace e sulla condivisione. Basti pensare a Gogol, grande scrittore di nascita ucraina e scrittore in lingua russa. Ma questo non significa che Putin sia un santo. Putin è un tiranno ed ha scatenato una guerra ingiusta. Guerra che però si muove all'interno della ragion di Stato e sulla accettazione del nemico come riconosciuto antagonista. Netanyahu e i suoi accoliti vogliono la semplice sparizione dei palestinesi. Un popolo di cui si sono presi il territorio senza un motivo valido. Se il motivo della nascita di Israele fu la shoà, avrebbe avuto senso creare un simpatico Stato israeliano a Stoccarda e dintorni, non in un luogo storicamente caro agli ebrei ma che dopo 2000 anni era abitato da altri popoli. È stata una specie di colonialismo a scoppio ritardato e sotto mentite spoglie. Nonostante ciò, oggi si potenzia questo respingimento e sì uccide allegramente solo a causa di un attacco terroristico. In Ucraina invece si è trattato di provocazioni reciproche fra Stati. È come se in Italia ai tempi delle Brigate Rosse, lo Stato avesse deciso di perseguitare ed uccidere tutti gli iscritti o i votanti al partito comunista. In questo sta il mio personale disprezzo per l'attuale classe dirigente sionista. L'unico importante avvertimento è quello di non confondere i sionisti deprecabili e da combattere dagli ebrei, categoria variegata e composta da persone con opinioni anche lontane da quelle folli del governo israeliano.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 23 Maggio 2025, 21:49:36 PMIl confronto Cultura russa ed ebraica può essere sintetizzato così. Entrambe hanno una propensione egemonica, ma la cultura russa è ecumenica. Se tizio dicesse "mi sottometto alla cultura russa e al suo vicario in terra, Putin", la cultura russa lo integrerebbe in qualche modo in sè. Se tizio dicesse " mi sottometto alla cultura ebraica e al suo vicario in terra, Netanyahu", la cultura ebraica lo respingerebbe o al massimo lo sfrutterebbe come servo, come inferiore. La hybrys di certi strati della società israeliana è insopportabile. È solo una breve riflessione. Sulle maggiori giustificazioni della Russia sull'Ucraina pesano secoli di storia comune, fondati sulla pace e sulla condivisione. Basti pensare a Gogol, grande scrittore di nascita ucraina e scrittore in lingua russa. Ma questo non significa che Putin sia un santo. Putin è un tiranno ed ha scatenato una guerra ingiusta. Guerra che però si muove all'interno della ragion di Stato e sulla accettazione del nemico come riconosciuto antagonista. Netanyahu e i suoi accoliti vogliono la semplice sparizione dei palestinesi. Un popolo di cui si sono presi il territorio senza un motivo valido. Se il motivo della nascita di Israele fu la shoà, avrebbe avuto senso creare un simpatico Stato israeliano a Stoccarda e dintorni, non in un luogo storicamente caro agli ebrei ma che dopo 2000 anni era abitato da altri popoli. È stata una specie di colonialismo a scoppio ritardato e sotto mentite spoglie. Nonostante ciò, oggi si potenzia questo respingimento e sì uccide allegramente solo a causa di un attacco terroristico. In Ucraina invece si è trattato di provocazioni reciproche fra Stati. È come se in Italia ai tempi delle Brigate Rosse, lo Stato avesse deciso di perseguitare ed uccidere tutti gli iscritti o i votanti al partito comunista. In questo sta il mio personale disprezzo per l'attuale classe dirigente sionista. L'unico importante avvertimento è quello di non confondere i sionisti deprecabili e da combattere dagli ebrei, categoria variegata e composta da persone con opinioni anche lontane da quelle folli del governo israeliano.
Affermazioni molto di parte, le tue, basate sulle interpretazioni, e in contrasto con i fatti. 
Israele non ha mai sfruttato né sottomesso quegli arabi che hanno accettato la sua presenza, anzi ha dato loro l'opportunità di vivere meglio di quegli arabi che volevano la distruzione di Israele, e questo senza la necessità da parte loro di fare nessun atto di fede nei confronti di Israele. 
Israele non ha nessuna cultura egemonica, ha una sua identità culturale e storica, che é sopravvissuta a millenni di convivenza con il fratello maggiore cristiano. 
La Russia invece certo che ha cultura egemonica, e nella storia ha sottomesso popoli e territori, tra cui anche quello ucraino. 
Se tu avessi effettivamente compreso la storia dell'ucraina non parleresti di "convivenza Pacifica". 
Diciamo che a un certo momento della storia gli ucraini che vivono l'egemonia dei polacchi Lituani cercano di smarcarsi chiedendo aiuto ai Russi e cadono dalla padella nella brace.
Non si capisce, poi, sulla base di quale diritto parli quando dici che Israele si é preso il territorio, ma il territorio di chi? 
Il diritto lo definiscono gli stati, e gli accordi fra stati, e fu proprio un atto fra stati a prevedere israele. Da allora gli arabi che volevano distruggere Israele hanno fatto di tutto, ma hanno sempre perso, territorio e libertà.
Quello che hanno perso é effetto delle loro azioni, ivi compresa quella condizione di parziale indipendenza che avevano a Gaza prima del 7 ottobre, e che ora non avranno piú.
Quando dici che Netanyahu é peggio di Putin sei proprio sicuro di non essere condizionato dal fatto che tu vedi comunque la Russia come quello che sopravvive del "sogno socialista" al quale certamente sei legato, mentre vedi Israele come "figlio del capitalismo" al quale sei ideologica mente avverso? 

Jacopus

Ritengo Putin un tiranno ma anche fra tiranni bisogna distinguere, Hitler non era Mussolini e Franco non era Milosevic. L'aspetto drammatico è che Israele si situa tradizionalmente nel novero delle democrazie, ma ha compiuto in questi due ultimi anni una strage, lontana anni luce dai valori della democrazia. L'ultima domanda che mi fai, a parti inverse la posso rivolgere a te.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

#33
Citazione di: Jacopus il 24 Maggio 2025, 08:05:01 AMRitengo Putin un tiranno ma anche fra tiranni bisogna distinguere, Hitler non era Mussolini e Franco non era Milosevic. L'aspetto drammatico è che Israele si situa tradizionalmente nel novero delle democrazie, ma ha compiuto in questi due ultimi anni una strage, lontana anni luce dai valori della democrazia. L'ultima domanda che mi fai, a parti inverse la posso rivolgere a te.
Anche l'Ucraina é una democrazia, è ha compiuto negli ultimi 3 anni una strage di circa mezzo milione di russi, contro i 50 mila arabi uccisi da Israele. Allora messa così anche l'azione dell'ucraina sarebbe non democratica.
E quanti hanno ucciso Inghilterra e USA durante la II guerra mondiale, anche loro non sono democratici?
Anche le democrazie fanno le guerre, e in guerra si uccide per necessità e sicurezza, e se le ragioni sono queste allora l'uccisione é considerata legittima.
Nelle mie valutazioni io considero questi aspetti legali e giuridici, oltretutto non do giudizi morali, per cui posso rispondere alla domanda che mi rivolgi, e alla quale tu non hai risposto, che certamente per me non ci sono condizionamenti ideologici, solo valutazioni oggettive.
I morti a Gaza non sono l'effetto di comportamenti criminali di guerra, ma solo di atti necessari a realizzare l'obiettivo bellico, cioé distruggere Hamas.
Visto che tu non hai risposto alla mia domanda ti dico che penso che tu nelle tue valutazioni sei condizionato, e lo dimostra il fatto che prima hai ridotto il pogrom del 7 ottobre a un semplice attacco terroristico, dopodiché hai detto che Israele va "liberamente" ad uccidere gli arabi a Gaza. Non sai quello che dici, e non conosci la rigidità delle procedure dell'esercito israeliano.
Naturalmente c'é chi fa meglio di te, c'é Di Battista che ha detto che i soldati israeliani vanno a caccia di bambini arabi a cui sparare, vuoi allinearti anche tu alla sua tesi?


InVerno

Lo stato di Israele aveva già intrapreso una deriva autoritaria anni prima del 7 ottobre, e non ci trovo niente di sorprendente, gli israeliani non sono diversi dal resto degli esseri umani e non posseggono il vaccino antifascismo, anzi sono proni a cadervi, sono suscettibili tanto quanto le altre comunità a derive autoritarie, avere parenti sopravvissuti all'olocausto non cambia il fatto. Il "nazismo israeliano" è un ossimoro usato per "shock factor", propaganda sovietica anni '80 o giù di lì rimasta a galla nella corrente, esattamente il tipo di roba con cui sono cresciuti anche Putin e i suoi colleghi, questo il collegamento con la Russia che attraverso i suoi canali "contraristi" l'ha tirata fuori dalla naftalina. L'amico Lavrov è stato beccato recentemente con quel "Hitler era ebreo", il poco che riesce a sfuggire in pubblico di una cultura antisemita strisciante e pervasiva ancorata nei circoli di estrema destra russi nata quando i rapporti tra URSS e Israele si andavano raffreddando, e prontamente emulata dagli utili idioti europei.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#35
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2025, 06:02:36 AMQuando dici che Netanyahu é peggio di Putin sei proprio sicuro di non essere condizionato dal fatto che tu vedi comunque la Russia come quello che sopravvive del "sogno socialista" al quale certamente sei legato, mentre vedi Israele come "figlio del capitalismo" al quale sei ideologica mente avverso?


Semmai, noialtri occidentali d'Europa e d'America qui, e ora, siamo, ed incarniamo, quello che rimane del "sogno capitalista": cioe' solo detriti, paesaggi lunari e macerie.

Mentre la Russia attuale e' "figlia" per filiazione diretta e reale, del socialismo.

Tu sei sogno, e sei ideologia, senza saperlo.

Il capitalismo, ormai, oggi, a livello economico, e' gia' (un) socialismo, esiste e si manifesta gia' oltre se stesso nel momento (realisticamente) fondamentale della produzione; rimane (un) "capitalismo" solo e soltanto nella distribuzione, e appropiazione, di quanto prodotto, ovverosia rimane un vezzo arcaico, una messa domenicale e un francobollo burocratico cadente sul suo stesso superamento concreto.

E tu non sogni?

A livello ideologico, tutte le promesse delle ideologie sostenenti il capitalismo, non si sono avverate, non reggono a nessun test, a nessuna orova di carico reale. La mano invisibile, ci ha dato felicita'? La mia liberta', finisce dove comincia la tua? La nato, e' una alleanza difensiva? Andare a votare, una volta all'anno circa ci rende liberi? I soldi, sono altro se non pezzi di carta?

E tu non sogni?

Il capitalismo inteso come "realta' oggettiva", come natura magari un po' imperfetta ma a cui umanamente non ci si puo' che adattare, oggi, nel suo funereo strascico, e' un capitalismo senza maschera, e senza nichilismo, ovverosia senza se stesso; la versione ridicola di se stesso. Il treno passa, e lascia indietro, chi crede, nella realta' del treno. Anzi, e' gia' passato duecento anni fa. Quello li' ha scritto il Capitale. Ma voi non ci credete. Credete, di dire, a tutti gli altri che (loro) sognano. Dite, di fatto, agli altri di sognare.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Mi fa piacere Anthony che tu hai queste sicurezze "oggettive". Se permetti però io non le ho. I regimi democratici attuali si stanno trasformando. Non sono più quelli con i quali siamo cresciuti in Europa. Trump e Netanyahu e Putin sono intimamente collegati. Possiamo fingere che viviamo nel migliore dei mondi possibili ma non è così. A Gaza non è in corso una guerra fra democrazie ma uno sterminio, una pulizia etnica. Cosa faresti tu se vedresti attorno a te morire di morte violenta, parenti, amici, figli e genitori. Uccisi da usurpatori  che considerano la tua gente, gente inferiore. Hai mai parlato con qualche sionista? Quanto si credono superiori? Gli arabi con nazionalità israeliana sono stati tollerati ma di sicuro non occupano i posti top della società israeliana. Nell'interesse della democrazia queste domande sono non posticipabili. La democrazia sta diventando una maschera dietro la quale torna pesantemente l'immagine del negriero. E le tue affermazioni sono preoccupanti perché ti ritengo una persona non laureata nell'università della strada. Immagino cosa possa accadere in persone con capacità critiche assenti o basse. Serpeggia una grande insoddisfazione in strati sempre più vasti del cosiddetto primo mondo e tutto questo dipende dalla incapacità del capitalismo di darsi dei limiti, perché darsi dei limiti significherebbe tagliare uno dei fondamenti della stessa ideologia capitalistica.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 09:57:30 AMLo stato di Israele aveva già intrapreso una deriva autoritaria anni prima del 7 ottobre, e non ci trovo niente di sorprendente, gli israeliani non sono diversi dal resto degli esseri umani e non posseggono il vaccino antifascismo, anzi sono proni a cadervi, sono suscettibili tanto quanto le altre comunità a derive autoritarie, avere parenti sopravvissuti all'olocausto non cambia il fatto. Il "nazismo israeliano" è un ossimoro usato per "shock factor", propaganda sovietica anni '80 o giù di lì rimasta a galla nella corrente, esattamente il tipo di roba con cui sono cresciuti anche Putin e i suoi colleghi, questo il collegamento con la Russia che attraverso i suoi canali "contraristi" l'ha tirata fuori dalla naftalina. L'amico Lavrov è stato beccato recentemente con quel "Hitler era ebreo", il poco che riesce a sfuggire in pubblico di una cultura antisemita strisciante e pervasiva ancorata nei circoli di estrema destra russi nata quando i rapporti tra URSS e Israele si andavano raffreddando, e prontamente emulata dagli utili idioti europei.


I benpensanti distinguono sempre tra "deriva autiritaria" e "nazismo", ma senza mai (ben) pensare che il nazismo storico e' figlio del fascismo storico, cioe' della "deriva autoritaria" specificamente italiana, e antropologicamente dantesi e producentesi all'italiana.

Non gia' una "deriva autoritaria" qualsiasi.
Ma una reazione di scomposto terrore anticomunista (e quindi: di scomposto terrore antistorico).

Che fonda la categoria di nazifascismo. Per giungere alla guerra. Cioe' all'esito naturale di ogni capitalismo in crisi, pur mettendo temporaneamente in mora i suoi aspetti piu' rappresentativi pseudo democratici e formali. La logica dell'emergenza, la solidarieta' pabloviana a comando eccetera eccetera. Il servizio reso al sistema dai fascisti e' sempre la guerra, non mai l'anticomunismo in se'. Perche' il problema di fondo che li genera, i fascisti, e' un problema pratico, non mai ideologico.

Ma voi ci avete la Arendt. Con la sua, assai, scomposta categoria di totalitarismo. Per mettere insieme, nello stesso calderne nazismo e comunismo. E magari salvare il fascismo italiano in quanto "totalitarismo imperfetto". All'italiana nel senso di alla volemose bene.

Non bisogna chiedersi chi sia il "lupo" piu' cattivo della favola. Ma chi sia al potere davvero. Dentro la favola. L'inevitabile nichilismo dell'umano. La banalita' del bene.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 24 Maggio 2025, 11:20:53 AMMi fa piacere Anthony che tu hai queste sicurezze "oggettive". Se permetti però io non le ho. I regimi democratici attuali si stanno trasformando. Non sono più quelli con i quali siamo cresciuti in Europa. Trump e Netanyahu e Putin sono intimamente collegati. Possiamo fingere che viviamo nel migliore dei mondi possibili ma non è così. A Gaza non è in corso una guerra fra democrazie ma uno sterminio, una pulizia etnica. Cosa faresti tu se vedresti attorno a te morire di morte violenta, parenti, amici, figli e genitori. Uccisi da usurpatori  che considerano la tua gente, gente inferiore. Hai mai parlato con qualche sionista? Quanto si credono superiori? Gli arabi con nazionalità israeliana sono stati tollerati ma di sicuro non occupano i posti top della società israeliana. Nell'interesse della democrazia queste domande sono non posticipabili. La democrazia sta diventando una maschera dietro la quale torna pesantemente l'immagine del negriero. E le tue affermazioni sono preoccupanti perché ti ritengo una persona non laureata nell'università della strada. Immagino cosa possa accadere in persone con capacità critiche assenti o basse. Serpeggia una grande insoddisfazione in strati sempre più vasti del cosiddetto primo mondo e tutto questo dipende dalla incapacità del capitalismo di darsi dei limiti, perché darsi dei limiti significherebbe tagliare uno dei fondamenti della stessa ideologia capitalistica.
Io sono cosciente della crisi che ha la cultura liberale e democratica in occidente, ma credo che questo esuli dal discorso sulla situazione di Gaza se non nell'interpretazione che se ne dà. 
Un elemento fondamentale di questa crisi é la "reductio at hitlerum" che viene appiccicata a qualsiasi situazione, dagli immigrati ai vaccini, fino appunto alla questione di Gaza. 
Posso dirti anche che io alcune osservazioni critiche sulla strategia di Netanyahu ce le avrei, ma di fronte alle aberrazioni, alle menzogne e ai moralismi della propaganda filo hamas preferisco tenermele e prendere una posizione che é indubbiamente scomoda, ma che per me é l'unica ragionevole per mantenere un po' di senso nelle cose che dico. 

InVerno

Citazione di: niko il 24 Maggio 2025, 13:00:21 PMI benpensanti distinguono sempre tra "deriva autiritaria" e "nazismo", ma senza mai (ben) pensare che il nazismo storico e' figlio del fascismo storico, cioe' della "deriva autoritaria" specificamente italiana, e antropologicamente dantesi e producentesi all'italiana.
Il nazismo ha due tratti distintivi rispetto ad altre forme "volgari" di autoritarismo o "comuni" di fascismo, la centralità della razza e della biologia unita a ragionamenti sociologici strampalati, e il puritanesimo militarista nel caso tedesco di origine prussiana, i fascisti italiani non li avevano (nonostante la propaganda sovietica volesse accomunarli) e neanche gli Israeliani li hanno. Senza queste caratteristiche l'etichetta "nazista" è sovrabbondante, fascista semplice basta e avanza, mentre il nazismo richiede ingrendienti specifici la versione "generica" senza brevetto si può comprare senza ricetta, è uno degli intrugli più antichi del mondo che subisce continui rebranding da millenni, ti promettono il futuro e poi ti riportano all'età del bronzo, partono tutti dall'alveo socialista, Marx compreso.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: niko il 24 Maggio 2025, 10:54:37 AMSemmai, noialtri occidentali d'Europa e d'America qui, e ora, siamo, ed incarniamo, quello che rimane del "sogno capitalista": cioe' solo detriti, paesaggi lunari e macerie.

Mentre la Russia attuale e' "figlia" per filiazione diretta e reale, del socialismo.

Tu sei sogno, e sei ideologia, senza saperlo.

Il capitalismo, ormai, oggi, a livello economico, e' gia' (un) socialismo, esiste e si manifesta gia' oltre se stesso nel momento (realisticamente) fondamentale della produzione; rimane (un) "capitalismo" solo e soltanto nella distribuzione, e appropiazione, di quanto prodotto, ovverosia rimane un vezzo arcaico, una messa domenicale e un francobollo burocratico cadente sul suo stesso superamento concreto.

E tu non sogni?

A livello ideologico, tutte le promesse delle ideologie sostenenti il capitalismo, non si sono avverate, non reggono a nessun test, a nessuna orova di carico reale. La mano invisibile, ci ha dato felicita'? La mia liberta', finisce dove comincia la tua? La nato, e' una alleanza difensiva? Andare a votare, una volta all'anno circa ci rende liberi? I soldi, sono altro se non pezzi di carta?

E tu non sogni?

Il capitalismo inteso come "realta' oggettiva", come natura magari un po' imperfetta ma a cui umanamente non ci si puo' che adattare, oggi, nel suo funereo strascico, e' un capitalismo senza maschera, e senza nichilismo, ovverosia senza se stesso; la versione ridicola di se stesso. Il treno passa, e lascia indietro, chi crede, nella realta' del treno. Anzi, e' gia' passato duecento anni fa. Quello li' ha scritto il Capitale. Ma voi non ci credete. Credete, di dire, a tutti gli altri che (loro) sognano. Dite, di fatto, agli altri di sognare.



Niko sei tu il fantasticatore dell'Eurasia, piu sogno di quello.
Io parlo solo della realtà, e la realtà é il mondo di libero mercato nel quale viviamo, con i suoi pregi e i suoi difetti. 
Sei tu che racconti che il "capitalismo" avrebbe promesso sogni che non ha realizzato, e lo fai nella tua versione puramente ideale della storia. 
Nella realtà il "capitalismo" non é mai esistito, perché la realtà é assai più complessa delle semplicistiche rappresentazioni marxiane.
Comunque se ti fa piacere posso anche chiamare la Russia "figlia dell'URSS socialista", la cosa farà certamente piacere al tuo amico Putin che ha bisogno di strutture simboliche alle quali sostenersi, al di là del realismo che c'é dietro di esse. 

niko

Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 13:35:47 PMIl nazismo ha due tratti distintivi rispetto ad altre forme "volgari" di autoritarismo o "comuni" di fascismo, la centralità della razza e della biologia unita a ragionamenti sociologici strampalati, e il puritanesimo militarista nel caso tedesco di origine prussiana, i fascisti italiani non li avevano (nonostante la propaganda sovietica volesse accomunarli) e neanche gli Israeliani li hanno. Senza queste caratteristiche l'etichetta "nazista" è sovrabbondante, fascista semplice basta e avanza, mentre il nazismo richiede ingrendienti specifici la versione "generica" senza brevetto si può comprare senza ricetta, è uno degli intrugli più antichi del mondo che subisce continui rebranding da millenni, ti promettono il futuro e poi ti riportano all'età del bronzo, partono tutti dall'alveo socialista, Marx compreso.


Le leggi razziali ci sono state anche nel fascismo italiano, mi pare, e il sionismo e' una favoletta che vuole, appunto far credere, che ad una data religione (esistente) corrisponda un dato popolo o una data razza.

Dopo aver ispirato il nazismo, il fascismo italiano, quando il nazismo e' diventato egemone, ne ha copiato i peggiori orrori, specificatamente razzisti contro gli ebrei, leggi razziali, difesa della razza eccetera.

Ma anche, difesa paranoica della lingua, autarchia, convinzione di avere un chussa' quale "grande destino".

Razzismo poi contro neri, slavi e altri "inferiori" era connaturato fin dall'inizio a entrambi i regimi, esaltaziobe sadica della guerra, reazione, maschilismo, militarosmo e tutto il corredo non ne parliamo.

Ma il vero "tratto distintivo", di entrambi i regimi e' la messa in mora del conflitto sociale in nome della supposta e cosiddetta "concordia nazionale", in vista della guerra, ovverosia in nome, proprio, della, sia pur mascherata ed inespressa, componente borghese e padronale all'interno del conflitto sociale stesso.

Insomma reazine scomposta anti comunista e anti proletaria.

La concordia nazionale, in nome della quale mettere da parte il conflitto sociale e specificamente di classe, nel nazismo si configura come interesse comune di tutta una razza e di una entita', e componente, principalmente biologica, nel fascismo e' concordia nazionale "pura", riferita cioe' a una nazione in senso piu' culturale, linguistico e spirituale.

Ma sai che grande differenza.

Una differenza, appunto, che puo' essere ultra-rilevante solo per gli spiritualisti e per gli idealusti stessi.

Per me sempre di mettere, vilmente, da parte il conflitto sociale per una marea di stupidaggini falsamente-unitive, si tratta.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Il_Dubbio

Io mi faccio una domanda. Che vuol dire essere anti-semita?

La domanda riguarda sia il concetto sia il motivo storico che lo ha prodotto.

Gli ebrei hanno subito nella storia dei secoli varie deportazioni.

Ad opera di Nabucodonosor II, per passare poi dalla diaspora Romana. 

Agli ebrei si da la colpa di aver crocifisso Gesu

Di essere dei potenti cospiratori da cui guardarsi.

Solo nel diciannovesimo secolo si è passati alle questioni razziali, che sbocciano addirittura dalla scienza, quando fu chiaro la differenza degli uomini a partire dal Dna, che procede a poca distanza dalle distinzione tra razze negli esseri viventi ad opera di Darwin.
Il passo poi è stato breve per pazzoidi come Hitler ritenere la propria razza (quella ariana) da salvarguardare rispetto alle altre. Chiaramente fu individuato nella "razza ebraica", anche per la storia o per le dicerie che portava con se, la razza da eliminare.

Per ciò alla luce di questi pochi elementi oggi un semita (che non deve riguardare solo gli ebrei) può essere una categoria qualsiasi da eliminare. Oggi semiti sono i palestinesi o piu al nord gli ucraini, oppure semiti sono i poveri, gli handicappati, gli anziani non sufficienti, i malati gravi...i carcerati, i pazzi ecc.

Jacopus

Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 13:35:47 PMIl nazismo ha due tratti distintivi rispetto ad altre forme "volgari" di autoritarismo o "comuni" di fascismo, la centralità della razza e della biologia unita a ragionamenti sociologici strampalati, e il puritanesimo militarista nel caso tedesco di origine prussiana, i fascisti italiani non li avevano (nonostante la propaganda sovietica volesse accomunarli) e neanche gli Israeliani li hanno. Senza queste caratteristiche l'etichetta "nazista" è sovrabbondante, fascista semplice basta e avanza, mentre il nazismo richiede ingrendienti specifici la versione "generica" senza brevetto si può comprare senza ricetta, è uno degli intrugli più antichi del mondo che subisce continui rebranding da millenni, ti promettono il futuro e poi ti riportano all'età del bronzo, partono tutti dall'alveo socialista, Marx compreso.
La reductio ad Hitlerum è un problema ma anche la "non reductio ad hitlerum" lo è. Nel senso che nella storia dell'Occidente successiva alla scoperta dell'America vi è spesso stato un sogno eugenetico, di razza superiore, in quanto ariana. E questo riguarda anche la Palestina. Nel corso della conferenza di Berlino (1885) le superpotenze di allora (tutte europee) stabilirono quali erano le terrae nullius, ovvero quelle terre che potevano essere colonizzate perché abitate da popolazioni geneticamente e culturalmente inferiori agli europei e fra questi posti vi era anche la Palestina, che effettivamente, 33 anni dopo (nel 1918)divenne un dominion del Regno Unito. Dominare quei luoghi era una specie di favore che si faceva a quelle popolazioni. Insomma il nazismo non è nato dal nulla, come un fungo, ma si è generato da una storia di superiorità e di razzismo ben presente da secoli in Europa e che distingue razzisticamente anche gli europei (i latini e gli slavi sono europei di serie B, ad esempio). Pertanto germi di nazismo sono presenti anche in altre strutture politiche, sia storiche che odierne. Ciò che distingue il nazionalsocialismo è la sua estrema coerenza e la sua estrema efficienza tecnologica, ma il pensiero razzista e suprematista si sviluppa in Europa in modo marcato quando gli europei, forti di tecnologia ed armi, sbaragliarono tutte le altre civiltà, nessuna esclusa, direi. I sionisti sono insieme a rossobruni e neonazionalisti e MAGA vari, i discendenti di quella tradizione. Distinguiamo però sionismo dal popolo ebraico, distinzione che per primi dovrebbero professare gli ebrei stessi, i quali talvolta amano (come gli europei odierni) mettere il piede in due scarpe diverse.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: niko il 24 Maggio 2025, 15:37:03 PMLe leggi razziali ci sono state anche nel fascismo italiano, mi pare, e il sionismo e' una favoletta che vuole, appunto far credere, che ad una data religione (esistente) corrisponda un dato popolo o una data razza.

Dopo aver ispirato il nazismo, il fascismo italiano, quando il nazismo e' diventato egemone, ne ha copiato i peggiori orrori, specificatamente razzisti contro gli ebrei, leggi razziali, difesa della razza eccetera.
Il razzismo del fascismo italiano non era neanche paragonabile a quello nazista in nessuna dimensione, da quella personale visto che Mussolini andava a letto con la Sarfatti, a quella sociale contando arresti e persecuzioni, a quella della profondità dottrinale che in Italia era rappresentata da personaggi comici come Evola.

L'autoritarismo prende diverse forme a seconda delle società che impatta, ce ne sono alcune che tendono a portarlo verso forme sanguigne e ossessionate dall'eredità genetica, nelle società dove era tradizionalmente consuetudine il primogenito ereditasse tutto e i fratelli indirizzati verso il clero, come nelle tradizioni familiari prussiane, irlandesi, giapponesi, e curiosamente anche quelle tradizionali ebraiche, si generano facilmente culti della purezza del sangue, la famiglia comunitaria\egualitaria italiana (come quella spagnola etc) aveva altre priorità e ha sviluppato altre forme per diverse necessità.

Per rispondere anche a Jacopus, un conto è avere una teoria politica che posita la superiorità del proprio popolo, quella ce l'hanno tutti, non di questo si macchiano Israeliani e Russi, ma il razzismo pretende di avere fondamenti oggettivi e scientifici, e questo fa la differenza fondamentale nella efferatezza con cui agisce. Giuste le analogie con molte forme di colonialismo ottocentesco, ma per quanto Israele sia convinta delle proprie ragioni politiche non credo le ritenga "oggettive" e "biologiche", quanto invece "soggettive" e "politiche".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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