Il problema politico della cultura (?) woke

Aperto da green demetr, 08 Maggio 2025, 03:06:36 AM

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green demetr

Citazione di: baylham il 30 Maggio 2025, 15:44:00 PMHo l'impressione che siano gli avversari della cultura woke a inventare simili stupidaggini per screditarla.
Le impressioni non sono permesse a chi pensa il reale.
Comunque il fatto che mi dici che è una sciocchezza che maschio e femmina sono la stessa cosa mi va bene.
Meno male  ;)
Cerchiamo in futuro di mantenerla questa consapevolezza.
Perchè ce la venderanno nel pacchetto ideologico che verrà.
Grazie del riscontro!
Melancholia

green demetr

Citazione di: iano il 30 Maggio 2025, 15:11:06 PMche nel caso specifico è necessaria alla normazione di una società.
E' questo il punto caro Iano, che la norma dovrebbe essere la conseguenza del costume di una società che si instaura con la cultura, nel rispetto dell'individualitò e della libertà di espressione.
Normare una società e addirittura considerarlo necessario è la tipica modalitò del giudice che vuol farsi tiranno.
Dimodo chè una volta normato ciò che non è cosciente, non può che arrivare alle pazzesche conseguenza di creare una selva di sintomi psichiatrici e un preoccupante dissociazione cognitiva.
Di cui in questa discussione si sta cercando di prevenire il sintomo principale, che di là oltre oceano si è manifestato.
Andiamo per carità a vederci uno scheletro di maschio e di donna, non sopporterei vedere le facce scioccate dei woke mentre ne contemplano le differenze.
E' qualcosa che mi ha scioccato.
Devo fare qualcosa nel mio piccolo.
Laddove ancora si pensa, qui in un forum, che respira filosofia.
Vedere che anche qui vi sia resistenza su qualcosa che non dovrebbe averne alcuna, è molto preoccupante.
Portare la discussione a livello di tribunali a questo siamo arrivati.
(all'inquisizione).
E' una disgrazia. L'occidente è finito, non c'è alcun dubbio.
Melancholia

iano

Citazione di: green demetr il 30 Maggio 2025, 16:07:16 PMNormare una società e addirittura considerarlo necessario è la tipica modalitò del giudice che vuol farsi tiranno.
Una società che non rispondesse a norme, non potrebbe essere individuata come tale.
Voglio dire che, seppure esistesse, nessuno se ne accorgerebbe, perchè da cosa dovrei desumere che un assembramento di individui sia una società.
Gli individui infatti rimangono tali qualunque sia la distanza che li separi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

La semplicità è diversamente complicata.

niko

#33
Citazione di: green demetr il 30 Maggio 2025, 14:09:45 PMI nomi sono tanti, ma veramente tanti, ma non cado nella trappola di fare i nomi perchè le cose sono cambiate in Europa, c'è gente in carcere caro amico.
In Irlanda, in Inghilterra e in Germania.
Vediamo se il morbo si estende alla Spagna e alla Francia.
Lo troverei molto plausibile.
Credo che l'Italia sebbene sanitariamente si sia di nuovo messa in polo position per i futuri arresti di massa, sul lato cultura woke forse è più corazzata.
Corazza naturalmente che non vuol dire che nel futuro verrà bucata.

Rimane il fatto che questa è una cosa politica (ho già detto che di questa cosa, in questo periodo storico non ne parlerò più, documentatevi come ho fatto io sul web), ma io ti sto chiedendo caro Baylham se per te maschio e femmina sono uguali.
A livello biologico.
Tu e Niko sviate. Vi conosco mascherine.



Dormi tranquillo Green, nessuno ti arresta o ti arrestera' mai in questo paese nei prossimi anni, se sei omofobo, transfobico, islamofobico e non fai i vaccini.

Ne' individualmente, ne' tanto meno "in massa", insieme a tutti quelli come te.

Al massimo, per i vaccini, un centinaio di euro di multa e divieto di iscrivere i tuoi figli all'asilo pubblico.

Per tutto il resto, sei, e siete, anche (ben) rappresentati nel parlamento italiano... della soleggiata Melonia.

I nomi non li fai, certo, perche' non esistono: il novanta per cento di quello che voi scrivete, su cio' che non conoscete, e' frutto della vostra fervida, e francamente paranoica, immagginazione.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

PhyroSphera

#34
Citazione di: Jacopus il 28 Maggio 2025, 19:59:34 PMIl livello biologico non è l'unico livello da definire. C'è il livello di genere che non è fisico ma neurologico e culturale e il livello della attrazione sessuale. Ad esempio si può essere fisicamente donna, sentirsi di genere maschile ma essere attratti dal sesso maschile (una combinazione rara ma tanto per chiarire). Inoltre il nostro fisico non agisce come una statua che è definita una volta per tutte. La nostra identità di genere, fisica e di preferenza sessuale è fortemente condizionata dai flussi di neurotrasmettitori e ormoni, che non sono uguali per tutti. In realtà uomo/donna non è una distinzione netta ma è un continuum, il che è coerente con l'evoluzionismo che non gradisce le scelte nette, perché pregiudicano le altre possibilità di sviluppo della vita. Del resto la stessa natura ci propone moltissimi esempi di omosessualità. Nell'uomo, inoltre questi meccanismi di continuum fra i generi sono amplificati dai percorsi culturali. Provate a vestire da bambina un maschietto fin dalla più tenera età, addestrarlo ad essere femmina e potrete valutare come il processo di identificazione uomo/donna non è solo un processo inarrestabile esclusivamente fisico. Siamo una specie complessa e gli effetti di questa complessità si riversano in queste problematiche come in quelle delle malattie mentali. Un batterio di sicuro non esprime né problemi mentali né problemi di genere. Siamo noi che dovremmo orami aver accettato che la nostra natura è "leggermente" diversa da quella delle altre specie, pur ubbidendo alle regole generali dell'evoluzionismo.


La identità sessuale non è un'entità separata da mente e corpo, che sono una unità assieme all'identità stessa. E' assurdo valutarne come se essa possa divergere dal resto.
Il piano della cultura non può essere separato da quello della natura, solo distinto. L'identità culturale, la percezione di sé attraverso la cultura, non è in contraddizione con la natura, perché la cultura comprende necessariamente in sé i riferimenti naturali.
Il "livello biologico" non è l'unico ma non va negato né confuso.

Colgo l'occasione per un assai necessario excursus:
Il problema serio è costituito dal fatto che nella subcultura largamente diffusa è inserito il pregiudizio che l'omosessualità sia una eccezione contro natura. Da questo gigantesco errore deriva l'ostilità alla ragione e al ragionamento da me riportati in questo mio messaggio, dei cui contenuti sono certo e consapevole.
La intelligenza, anche quella filosofica, a volte è mortificata dalla subcultura, specialmente quando questa è invasa da elementi estranei, questi sì veramente contro natura e capaci di stare solo su un piano non integralmente culturale.
Quanto ho detto dunque riceve grave ostilità da ambienti dominati da istanze anticulturali ed anche antiscientifiche, perché in realtà la scienza attesta che nell'umanità non esistono effettivi ermafroditi; e non solo filosoficamente anche biologicamente quella del "terzo sesso" è una falsità. Tali istanze anticulturali sono assieme a vere altre tendenze contronatura, al posto delle quali si vorrebbe, a livello sociale e di massa, giudicare la naturalità umana. La verità è che ciascun essere umano è sia omosessuale che eterosessuale e se le occasioni non mancano nella vita di ciascuno ci sono sia azioni omosessuali che eterosessuali (può accadere anche assieme ed esiste anche la sequenza eterosessualità-omosessualità e non è vero che l'omosessualità è normale solo negli adolescenti).
La sessuofobia dilagante anche nelle religioni (nel cristianesimo soprattutto tra cattolici) tratta questi discorsi veritieri come seduzioni demoniache e ragionamenti di prostitute bugiarde. Non solo cleri e tanti laici loro sottomessi, forze dell'ordine e magistrature, ma anche sanitari, non solo quelli falsi anche quelli veri quando tradiscono i loro statuti, si trovano coinvolti in questo dileggio-calunnia. C'è la pessima impresa che finge l'umanità sottoposta alle stesse leggi selettive dei branchi di bestiame e inscena istintività di lotte che nemmeno l'umanità allo stato ferino concepisce - neppure vagamente!
Le vere Corti non producevano gli eunuchi fisici, davano lavoro agli incidentati solamente; ugualmente i veri impresari teatrali - i cantanti con voci neutre erano i primi autentici destinatari di certe arie da opere, non i castrati, e la voce del canto teatrale è artificiosa, inoltre la neutralità della voce è capacità di tutti e non c'entra niente con il sogno della transessualità, la quale nella natura umana e di molti altri animali, non razionali cioè, non esiste. In particolare noi umani siamo, quanto a divisione dei sessi, due generi; il che rende il cambio o transizione o quant'altro che sia di trasformazione sessuale non solo impossibile ma pure del tutto alieno.
Attualmente dalle corti e i teatri si è passati alla terapia e alla medicina, nel tentativo di far sembrare che l'odio e la violenza contro il sesso siano razionali. E' tutto lo stesso: vera medicina e vera terapia non praticano né teorizzano cambi, transizioni o altro che sia la trasformazione di un sesso umano in un altro, evento impossibile ed anche logicamente assurdo - il che appare a chiunque possa realmente pensare la questione.
Il fatto che la psicologia individuale abbia scientificamente dimostrato che certi complessi negativi di inferiorità, inferiorità-superiorità o viceversa superiorità-inferiorità, superiorità, condizioni del tutto oltre le capacità di gestione sociale degli individui, non siano risolvibili terapeuticamente non è la prova che ci siano sofferenze non risolvibili diversamente. La psicologia dei collettivi sa che esistono le terapie di gruppo a rimediare a casi apparentemente impossibili ma la realtà individuale non è annullabile in quella collettiva, tuttavia esiste anche altro dalla terapia in sé e per sé. Innanzitutto il desiderare, sognare oltre misura - che non è psicosi (né schizofrenia) - non è sempre o solo un contrasto tra l'ego e il Sé, tra volontà di potenza e ignoranza della realtà e i suoi limiti, ma può essere semplicemente volontaria mancanza di saggezza o scelta - non sempre volontaria! - di un suicidio parziale. In secondo luogo se la patologia indica una difficoltà bisogna riconoscere che tante cose esistono che sono terapeutiche, non solo la terapia stessa, e che certi accadimenti, ad esempio quelli guidati dall'assistenza di un sociologo, possono portare direttamente fuori in altra patologia senza più problemi di sorta. Allora bisogna smascherare i tanti giri di pensiero e di parole attorno a una diagnosi fasulla e a una interpretazione falsa e falsificante, la cosiddetta "disforia di genere". Difatti il patos (pathos), quello legato al desiderio e sogno impossibili della trasformazione da un sesso all'altro, (patos) descritto proprio entro una osservazione di patologia non costituisce una diagnosi!!
Insomma ci sono delle intrusioni violente cui non si deve dare assensi. Più che un assistente sociale - difatti a volte ci sono accanimenti nonostante la società non possa o non voglia concorrere più - valgono altri aiuti. Un poliziotto potrebbe far capire in che senso certi mezzi suicidi fatti per dispetto sono a volte dei delitti e soprattutto potrebbe impedire che l'assurdità divenga oggetto di odi contro menti e specialmente corpi, potrebbe scoprire dei meri delitti in cui la vittima viene costretta anche al silenzio e anche da moltitudini attorno (e con droghe ed altre sostanze e interventi a fingere l'impossibile). Invece di tollerare false diagnosi, gli Stati devono prendere una strada chiara (la Presidenza russa di Putin, poi quella statunitense di Trump, sono a riguardo buoni esempi e per nulla empietà antipsicologiche).
Esiste il ruolo del filosofo. La filosofia ha una propria saggezza e può aiutare a far riacquistare il senno, il che è diverso dal far guarire da una psicosi. Difatti ragionare e accettare i limiti nella vita non è azione che si possa garantire scientificamente (teorie e dati scientifici sono sempre ridotti rispetto al restante) e la vittoria si conquista, dato che la realtà ha un suo carattere sfuggente e dato che gli eventi dell'esistenza sono imprevedibili ed esistono accadimenti ostili, finanche ingannatòri. E' fuorviante e disonesto fingere che un patos e una mancanza di senno siano configurazioni mentali neurologicamente descrivibili e che si possa intervenire con un diagramma del cervello e una cura. Inoltre un complesso negativo non è contraddistinto dalla corrispondente configurazione neuronale. La scienza ufficiale distingue tra mente e cervello e il patos deriva dalla sfera mentale e può essere vissuto a livello fisiologico in modi anche opposti. Questo significa che i diagrammi che usano i neurologi possono diventare motivo di inganno se non si riflette sui limiti della neurologia e se la si vuole applicare oltre la misura possibile o addirittura impropriamente, peggio se con la fisiologia si nega la psicologia. Piuttosto, si consideri che la prassi di un neurologo che va oltre misura è studiabile psicologicamente e si può formulare la domanda: dipende da un complesso? Sicuramente i neurologi che fingono che le donne incinte abbiano in grembo prima dei vegetali e poi delle bestioline e solo dopo degli umani e per giunta inizialmente 'subumani', questi soggetti sedicenti neurologi vanno studiati attentamente, ed anche quelli che fanno conto (fingono anche? fingono sempre?) di essere biologi e invece disconoscono i risultati della scienza biologica e che negano l'esistenza di altre scienze quali antropologia e glottologia o linguistica. In che condizioni agiscono, con quale "ego ipertrofico", in quale conflitto di ignoranza e realtà? E quando - per esempio - i loro compari o essi stessi fingono che sia impossibile acquistare un libro di psicologia scientifica e diventare in una sola settimana scienziati psicologi (anche da studenti di liceo...)? E quando si finge che la medicina ufficiale e scientifica sia esoterica? Che impresa oppure affare è??
Inutile porre in causa mondi che non sono stati travolti o toccati da certe assurdità e, per così dire, "gettare fumo negli occhi" fingendo che la verità costituisca odio per una categoria. Innanzitutto perché certe categorie sono solo fantasie (il gay, il trans...), in secondo luogo perché smascherare un brutto sogno non è la stessa cosa che odiare il sognatore.
Con ciò, ho terminato l'excursus - che ho ritenuto assai necessario e che vale di più che una replica a un singolo messaggio.


MAURO PASTORE

Jacopus

CitazioneLa identità sessuale non è un'entità separata da mente e corpo, che sono una unità assieme all'identità stessa.
La identità sessuale può essere separata dal corpo, altrimenti non ci sarebbe il problema della identità di genere, sofferto da un numero imprecisato di persone che si sentono donne in un corpo maschile e viceversa. Forse tu non li hai mai visti, ma ti assicuro che esistono e di solito stanno discretamente male. Che mente e corpo siano fortemente connessi è condivisibile, ma in questo caso, se si eccede in questo senso, occorrerà scrivere un nuovo libro "L'errore di Damasio". Quindi a mio parere non c'è niente di assurdo.

CitazioneQuanto ho detto dunque riceve grave ostilità da ambienti dominati da istanze anticulturali ed anche antiscientifiche, perché in realtà la scienza attesta che nell'umanità non esistono effettivi ermafroditi; e non solo filosoficamente anche biologicamente quella del "terzo sesso" è una falsità. Tali istanze anticulturali sono assieme a vere altre tendenze contronatura, al posto delle quali si vorrebbe, a livello sociale e di massa, giudicare la naturalità umana.
Qui sarebbe lungo rispondere. Basti sapere che pur essendo raro, l'ermafroditismo umano è stato verificato, per non parlare delle situazioni di ermfroditismo "naturale" in molti animali, compreso il simpatico pesce pagliaccio (Nemo), che in assenza di femmine, diventa lui stesso femmina e talvolta si fa ingravidare anche dai suoi stessi figli (sembra che non abbiano codici penali e neppure Servizi Sociali). Comunque per approfondire:
https://it.wikipedia.org/wiki/Ermafroditismo.

Il resto del tuo intervento, molto lungo, diventa difficile da seguire. Ammetti l'esistenza dell'omosessualità, magari in certe fasi della vita oppure anche sempre, ma non ammetti che un uomo possa sentirsi donna e viceversa. E quelli che invece si sentono così, cosa ne facciamo? Ad un certo punto consideri questa pretesa come una violenza. In realtà a me pare che la violenza sia quella di voler negare questa evidenza, una evidenza che ha la sua fonte sia in eventuali problematiche genetiche (scarsa produzione di testosterone ad esempio, gonadi non discese nello scroto) e/o condizionamenti sociali, compreso quello del turismo sessuale, per cui si addestra uno dei figli ad essere trans, perchè in certe zone del mondo diventa un reddito. E come già ho detto molte volte, la maschera a forza di essere indossata, diventa il volto.

CitazioneQuesto significa che i diagrammi che usano i neurologi possono diventare motivo di inganno se non si riflette sui limiti della neurologia e se la si vuole applicare oltre la misura possibile o addirittura impropriamente, peggio se con la fisiologia si nega la psicologia.
Qui tocchi l'antico problema dell'oggettività/soggettività della scienza medica. I neurologi, specialmente in un campo come quello della disforia di genere, non dovrebbero fare a meno dell'apporto non solo della psicologia, ma dovrebbero chiedere aiuto anche all'antropologia, alla filosofia, alla psichiatria, alla sociologia. Fatto che non avviene spesso, proprio a causa di una visione "scientifica" della medicina, che non porta da nessuna parte (almeno rispetto a questo tema).

Citazionein secondo luogo perché smascherare un brutto sogno non è la stessa cosa che odiare il sognatore.

Apprezzo il tuo sforzo di separare l'oggetto del contendere e il "paziente". Non è dato per scontato in questo mondo che sta sempre più polarizzando lo scontro fra un idealizzato bene contro un ideologizzato male. Resta il fatto finale è che la questione rimane. C'è chi, per motivi appunto non del tutto scientifici, si sente imprigionato in un corpo che sessualmente non ritiene appartenergli. Accettare questo fatto mi sembra un grande principio di tolleranza e di accettazione, anche perchè nessuno mi impone di avere rapporti con un trans. E' un fatto strettamente personale. Negarlo, in termini scientifici o naturalistici, contraddice la tua stessa tesi di voler andare oltre una visione scientista della scienza.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Il "problema politico" della "cultura woke" è che nel 2008 occupy wallstreet e varie altre istanze di matrice egualitaria stavano avvocando per una redistribuzione dei redditi americani e questo a molti non è piaciuto. L'intellighenzia borghese americana ha spinto questa energia egualitaria verso altre istanze, non economiche ma sociali, come quelle riguardanti il cosidetto "arcobaleno". In europa molti parlavano di "cultura woke" ancor prima che qualcuno sapesse cosa fosse, perchè la nostra cultura politica è un sottoprodotto di quella americana, parliamo dei loro temi ancor prima che si presentino nella nostra realtà, un pò come quando mettono My Way di Sinatra ad un matrimonio, la canzone parla di un uomo che sta morendo, ma noi non lo sappiamo e suona romantica. La relazione tra l'italia è la "cultura woke" è questa, quelli che la criticano non l'hanno mai vista ma ne parlano perchè dai megafoni americani questo arriva e ripetono il poco che capiscono per giustificare le loro inclinazioni personali, omofobe o transfobiche che siano. Capita a volte nelle università di vedere degli "sveglioni" (mia personale traduzione di "woke") e qualche giovane del PD, a occhio staremo sul 1% della popolazione, ma molti si sentono il dovere di parlare di "problema woke" perchè credono questo gli dia carta bianca per esprimere le peggiori nefandezze. Il problema della cultura woke è che le persone transessuali sono nel 2025 le più probabili candidate a fare la fine degli ebrei nel '39, metterle sul piedistallo ha provocato una veloce ondata di diritti che si sta indirizzando verso un ondata di reflusso di persecuzioni. Le persone che oggi nel 2025 "si limitano" a "retorica incendiaria" indovina dove li troverete nel 2035 quando avranno la barba più lunga, manager dei "campi di rieducazione sessuale" che le varie istanze di estrema destra proporranno a breve, nel mentre che la sinistra che doveva proteggere i diritti di questi poveretti si è squagliata nel proprio volo pindarico alla ricerca delle massime virtù e ha lasciato sole queste persone, dal piedistallo al bersaglio è un attimo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Mah, la tua tesi Inverno non regge. Se fosse così, i neri avrebbero dovuto preferire tenersi il Ku Klux Klan, onde evitare ritorsioni da parte dei revanchisti della tradizione, una volta sollevata la questione del razzismo. Gli ebrei inoltre nel 39 non erano esattamente in un piedistallo, ma erano al massimo tollerati, o soggetti a pogrom, ben prima della Shoah. Cosi come la Comunità LGB... non è su un piedistallo ora e non lo sarà neppure domani, vista l'aria che tira. Il mio in ogni caso era un discorso solo indirettamente sociologico e più strettamente biologico, per quanto le due dimensioni, negli umani sono difficili da separare completamente (Vivere in una situazione di benessere ci fa produrre neurotrasmettitori diversi da quando invece siamo in ansia o siamo arrabbiati, tanto per dire la prima connessione che mi viene in mente fra società e biologia).
Capisco che possa venire l'ansia da "frociaggine" nel maschio mediterraneo medio, ma ripeto, premesso che uomo/donna sono biologicamente diversi (e non potrebbe essere altrimenti, pena l'estinzione della specie homo sapiens), esistono persone che per motivi sia biologici che socio-culturali o per entrambi, appartengono ad una classe intermedia. In realtà tutti apparteniamo a questa classe intermedia, ma se siamo "mediamente" normali, avremo una dominanza di caratteri genici e comportamentali sintonici con il nostro sesso. Nello stesso tempo però, esistono nel nostro organismo caratteri e comportamenti sintonici relativi all'altro sesso. I cinesi hanno categorizzato questa distinzione in Yin e Yang, due dimensioni presenti in ognuno di noi.
Questo discorso ha anche altre conseguenze, relative alla interconnessione maschio-femmina, alla non categorizzazione di questa distinzione e alla possibilità di superare quella forma di "dominio" originario che è dato dal rapporto di potere uomo-donna, ancora oggi estremamente potente ad ogni latitudine.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#38
Citazione di: Jacopus il 01 Giugno 2025, 19:23:27 PMCapisco che possa venire l'ansia da "frociaggine" nel maschio mediterraneo medio, ma ripeto, premesso che uomo/donna sono biologicamente diversi (e non potrebbe essere altrimenti, pena l'estinzione della specie homo sapiens), esistono persone che per motivi sia biologici che socio-culturali o per entrambi, appartengono ad una classe intermedia. In realtà tutti apparteniamo a questa classe intermedia, ma se siamo "mediamente" normali, avremo una dominanza di caratteri genici e comportamentali sintonici con il nostro sesso. Nello stesso tempo però, esistono nel nostro organismo caratteri e comportamenti sintonici relativi all'altro sesso. I cinesi hanno categorizzato questa distinzione in Yin e Yang, due dimensioni presenti in ognuno di noi.
Questo discorso ha anche altre conseguenze, relative alla interconnessione maschio-femmina, alla non categorizzazione di questa distinzione e alla possibilità di superare quella forma di "dominio" originario che è dato dal rapporto di potere uomo-donna, ancora oggi estremamente potente ad ogni latitudine.
E' l'ansia di dover dimostrare agli altri quello che non possiamo dimostrare a noi stessi, perché non si può dimostrare neanche scientificamente.
Scientificamente si possono stabilire i limiti dei parametri misurabili, per cui chi sta sotto il parametro è una cosa, e chi sopra è altro.
Ma questo non può che derivare da una convenzione, che di solito non è del tutto arbitraria, ma è razionalmente funzionale, e una funzione può essere ad esempio la capacità di procreare, la più gettonata per dimostrare che maschio e femmina devono esistere necessariamente dentro un progetto evolutivo finalizzato.
Voglio dire, che anche chi abbraccia in pieno la teoria dell'evoluzione, non è immune dal fare intervenire fini che l'evoluzione non ha.
Alla fine nella testa di ognuno di noi vi è un insalata  di evoluzionismo e creazionismo indicibile senza cadere in contraddizione, a qualunque ipotesi ufficialmente dichiariamo di aderire.
Ciò si evince dai salti mortali logici che siamo disposti a fare per giustificare le nostre posizioni in proposito, senza badare quanto possano apparire ridicole nella loro artefatta complicazione, perchè questo è proprio il modo di tornare a galla delle convenzioni quando le neghiamo..

Qui sul forum si fanno lunghi post a volte, la cui lunghezza già ne compromette la comprensibilità, ma che potrebbero riassumersi ognuno in, sono un evoluzionista, oppure sono un creazionista.
Certo, non è facile ragionare lucidamente di dinamiche sociali dentro le quali siamo immersi, sentendoci coinvolti, intrisi di retaggi culturali dai quali non è facile prescindere per solo amore di ragione.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

La semplicità è diversamente complicata.

iano

#39
Insomma, il problema è, che se uomo e donna hanno una precisa funzione, cosa ne faremo di quelli che non sono in grado di svolgerla , qualunque sia il motivo?
Questa è una prospettiva sbagliata che produce discriminazione.
La prospettiva corretta è che esistono individui irriducibili uno all'altro, che grazie alla loro diversità svolgono una varietà di funzioni che determina il percorso evolutivo, e maggiore e questa varietà, maggiori sono le probabilità di sopravvivenza, che non si possono ridurre alla sola capacità riproduttiva, per quanto possa considerarsi essenziale, senza impoverirne le prospettive.
Infatti se questo diventa il solo scopo allora possiamo riprodurci per partenogenesi, senza bisogno della differenziazione sessuale, produttrice di quelle differenze che diventa poi problematico riuscire a classificare, grazie alla loro ricchezza di forme, e della quale quindi sarebbe contraddittorio lamentarsi.
Sarebbe come lamentarsi della propria ricchezza perchè essa è problematica da gestire.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

La semplicità è diversamente complicata.

iano

#40
Allargare l'identità di uomo e donna, allungando l'elenco, significa rendere più problematica la gestione sociale, senza risolvere il problema delle discriminazioni, perchè dall'elenco qualcuno resterà sempre fuori, e alla fine ogni identità sarà la lettera di un acronimo di cui non si acchiapperà mai il significato, e così lungo da richiedere alla fine i puntini di sospensione.
Io non so quale significato abbiano tutte le nuove lettere, oltre a U D  e  non-D non-U, e non solo, ma non lo voglio nemmeno sapere.
Questo è il mio modo di reagire alla cultura Woke, che è diventata un assist inaspettato per la cultura omofoba o creazionista che dir si voglia, perchè sono la stessa cosa.
Succede quando, pur con tutte le buone intenzioni, si prova a divetare più realisti del re.
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La semplicità è diversamente complicata.

InVerno

Citazione di: Jacopus il 01 Giugno 2025, 19:23:27 PMMah, la tua tesi Inverno non regge. Se fosse così, i neri avrebbero dovuto preferire tenersi il Ku Klux Klan, onde evitare ritorsioni da parte dei revanchisti della tradizione, una volta sollevata la questione del razzismo. Gli ebrei inoltre nel 39 non erano esattamente in un piedistallo, ma erano al massimo tollerati, o soggetti a pogrom, ben prima della Shoah. Cosi come la Comunità LGB... non è su un piedistallo ora e non lo sarà neppure domani, vista l'aria che tira. Il mio in ogni caso era un discorso solo indirettamente sociologico e più strettamente biologico, per quanto le due dimensioni, negli umani sono difficili da separare completamente (Vivere in una situazione di benessere ci fa produrre neurotrasmettitori diversi da quando invece siamo in ansia o siamo arrabbiati, tanto per dire la prima connessione che mi viene in mente fra società e biologia).
No, i neri o qualsiasi altro arbitrario gruppo di minoranza non deve rassegnarsi ad un bel niente, la mia accusa non è contro la loro causa che ritengo grosso modo legittima, io parlo della strumentalizzazione di chi ne ha fatto un simbolo da portare in parata. Il "problema" della fluidità di genere non è stato elevato a questa dimensione politica da chi voleva che rimanessero emarginati ma da chi voleva proteggerli, quelli che li hanno seminati nei film, in tv, nei dibattiti politici, (la cosidetta "cultura woke") anche se stiamo parlando di un fenomeno che colpisce grosso modo l'1\2% della popolazione.  Le ondate di reflusso sono assolutamente normali e politici accorti dovrebbero conoscere che ad ogni azione c'è una reazione contraria in un sistema bipolare, per esempio non nascondiamoci che Trump l'amico dei suprematisti bianchi è parzialmente una reazione ad Obama, il primo presidente nero. In tutto questo la difesa dei diritti di queste persone è passata dalla matrice liberale, cioè legalitaria, a quella socialista cioè egualitaria, lì il punto dove questi poveretti sono passati dalla padella alla brace, non più la costituzione a difenderli ma gruppi di farraginosi moralisti egualitaristi pietisti, i cosidetti "woke" che ora hanno trovato un altro animaletto da proteggere, il palestinese.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Ma Inverno, la Costituzione non è un vigile urbano che interviene ogni volta che accade una azione incostituzionale.
Magari. Il dibattito pubblico dovrebbe avere un certo peso e sicuramente lo ha visto l'interesse per la manipolazione della cultura e dell'informazione da parte di ogni potere. Ci sarà anche chi usa a suo interesse questa cosiddetta questione "woke", come chi manipola a suo interesse i valori della "tradizione". Chiediamoci però, oltre le manipolazioni, quali sono i valori progressisti, quelli che vanno oltre la difesa del sistema liberal-capitalistico. Io non penso che vi sia una sorta di "arma di distrazione di massa" nella questione. Il diritto al l'aborto e al divorzio ha creato in Italia una società più libera(le) e meno tradizionale ed ha permesso livelli di consapevolezza della propria situazione che incidono anche nella realtà economica. La mia posizione non è certo aut/aut. Se fosse per me tornerei ad una sana nazionalizzazione di molte imprese strategiche, aumenterei il grado di controllo statale, pur in un contesto di moderato "capitalismo". Aprirsi all'accettazione di forme "anormali" di vita, significa anche colpire le stesse strutture di dominio del capitalismo, che ci stanno conducendo verso la rovina.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Se i diritti di queste persone fossero stati avvocati in attuazione dello spirito della costituzione (tutte quelle delle democrazie liberali vanno bene) la questione sarebbe stata bipartisan, caricando invece i loro diritti sul carro di un partito sono diventati manifestazione di una volontà politica settoriale, probabili bersagli di rivalse politiche. Questo ha prodotto voti facili, ma ha indebolito le istituzioni. La questione è molto simile a quanto accadde nella repubblica di Weimar, ricordo il baluardo europeo dei diritti transessuali e casa delle prime operazioni di cambio genere, la violenza di quell'ondata di reflusso forse non verrà ripetuta, ma si ripete l'idea di un progresso accettato da solo una parte della popolazione mentre l'altra cova vendetta e serba rancore, si carica come una molla e poi esplode... Riguardo al controllo dell'economia, Russia la Cina controllano l'economia, e lì l'arcobaleno lo mettono al rogo, si può far finta che non ci sia un nesso causale nonostante le evidenze indichino l'opposto?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Come si fa a caricare i diritti in una Costituzione? Mica è un upload. La costituzione italiana è stata scritta come compromesso fra varie istanze, liberale, cattolica e socialista. Ma sono principi generali. Nel caso in cui si ritenesse che vengano violati si fa ricorso alla C. Costituzionale. Ma questo principio legalitario incide solo parzialmente. Fino alla fine degli anni 50, alle donne era vietato per legge diventare magistrato, alla faccia della Costituzione. Riconoscere i diritti di una minoranza come quella LGB...cosa significa? Riconoscere la possibilità di ereditare, di avere cure adatte, di costruire una mentalità, una cultura aperta e questo può avvenire solo per dibattito pubblico, no di certo per legge, o per Costituzione, le quali possono non essere rispettate e non abbiamo un vigile dietro ognuno di noi. Ripeto è possibile che vi siano fazioni che strumentalizzano queste battaglie ma credo che ci siano anche politici che ci credono, altrimenti la democrazia fondata sui partiti è morta e sepolta (e in realtà questo più che una ipotesi è una realtà sempre più vicina). Che il potere economico sia in Russia dubito fortemente. Hanno solo risorse grezze, ma questo non comporta valore. La Cina invece si ha potere economico, ma non conosco la  cultura cinese sull'argomento. Quella russa è quella tipica dei satrapi reazionari. Non so ho sempre il sospetto che questo argomento scandalizzi il maschio italiano "baffi neri-mangia spaghetti". Richiamo ancora una volta a vedere un film olandese "girl", per comparare l'approccio culturale olandese con quello italiano.
Infine, é anche possibile che al susseguirsi degli eventi, saremmo sempre più alla ricerca di Capri espiatori da immolare per compensare le nostre frustrazioni, ma io non posso far altro che richiamare alcuni valori della tradizione europea ed occidentale, dal cristianesimo all'illuminismo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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