Perché si usano le droghe

Aperto da Jacopus, 04 Settembre 2025, 01:09:17 AM

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Jacopus

Bella domanda. Trita e ritrita. E come per tutti i comportamenti umani c'è più di una risposta esatta. Roba che ho pure studiato e ristudiato. Fatto sta che stanotte, in preda ad una sorta di "reverie" a distanza, mi sono sintonizzato sulla situazione di un mio utente (brutto termine ma anche "caso", "paziente" e "cliente" sono pessimi) e mi sono detto che lo stato di spaesamento che comporta l'uso di sostanze nasce dall'assenza di amore genitoriale o da un amore genitoriale patologico. A quel deficit l'utilizzatore risponde provando, nella seconda tappa dello sviluppo (l'adolescenza), a ricreare le condizioni infantili. Non è infantile la persona in stato alterato? Non cammina bene, blatera, è preda di cambi di umore repentini e soprattutto ha bisogno di aiuto in una situazione di caos, che ripete il bisogno di aiuto e il caos vissuto da bambino o peggio, da neonato, in assenza di cure.
È come se, ancora una volta, come nel trauma, si cerchi di ripetere il trauma originario nella speranza di poterlo mutare o controllare.
Immagino che già qualcuno avrà pensato ed elaborato questo pensiero. A rileggerlo non mi sembra neppure così rivoluzionario: il drogato come un bambino/mostro che come tutti i mostri ci indica il luogo e i fatti che lo hanno reso tale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

#1
Direi che certamente, alla condizione del drogato contribuisce un bisogno di amore non corrisposto, ma possono contribuire anche elementi culturali modernistici come un certo spirito edonistico, di ribellione, e di superamento degli schemi morali.
Poi ci sono i mass media, nella mia vita, il 90 % degli spinelli che ho visto erano in un film o in una fiction, segno che i media comunicano un mondo che non é quello reale, è che di fatto fa pubblicità alla droga.
Probabilmente la scelta é dovuta al fatto che l'argomento droga rende in termini di share, in effetti potremmo modificare la regola delle 4 S, sesso, soldi, sangue, successo, per la riuscita di  uno show, aggiungendo una quinta S, stupefacenti.
Non credo invece, jacopus, che il parallelo con la condizione infantile sia molto utile.
A differenza del drogato, infatti, il bambino può essere educato, ha cioé una elasticità neuronale che permette di trasmettergli modelli di comportamento che al drogato non si possono trasmettere.

Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

anthonyi

La domanda può anche essere generalizzata, vizi come quello della droga si affiancano all'abuso di alcool, al vizio del gioco, alla dipendenza patologica dal piacere sessuale, e, sono convinto, anche a comportamenti istintivi aggressivi di sfogo, come quelli che si realizzano in famiglia. 
In tutti questi casi, infatti, abbiamo un individuo che si porta dentro una profonda sofferenza interiore e che cerca di trovare a questa un rimedio in maniera sbagliata. 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

InVerno

Nella categoria "droghe" ci sono sostanze molto diverse che vengono approcciate per diversi motivi ed i "drogati" sono di altrettanti diverso tipo in altrettanto diversi periodi (il motivo per cui si inizia è di solito diverso da quello per cui si continua), tanto che l'idea di generalizzare una risposta per tutte le combinazioni possibili mi lascia abbastanza perplesso. Se dovessi generalizzare una mediana direi che è una forma di automedicazione fatta da una persona che non conosce la medicina, con tutte le conseguenze del caso. Ma la differenza con le droghe perfettamente legali e prescritte da un medico è veramente labile, perciò se dovessi ribaltare la domanda in un terreno che conosci ti chiederei: perchè i dottori prescrivono droghe alle persone?
Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

anthonyi

Ma che domanda, Inverno, il dolore umano é un problema e i medici ne prescrivono la cura migliore possibile. In fondo ti sei risposto da solo, la droga é una forma di medicazione non appropriata, che però, sotto controllo medico, può essere meno dannosa, almeno si spera! 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

Kob

Se si parla dei ragazzi di oggi, a me sembra più probabile, generalizzando, che la sostanza serva sì a regredire ma non verso il trauma, piuttosto verso una condizione di pienezza (quindi a evitarlo il trauma, non a ripeterlo). Diciamo che ci sarebbe una specie di insofferenza del tempo presente sempre parzialmente vuoto, stupido, noioso, frustrante. Da qui la "strategia" dell'uso di droga.
D'altra parte ci può essere anche una condizione di dolore nel presente a motivare il consumo di sostanze. Ma osservando questi ragazzi, a dire la verità, mi sembrano più de-sensibilizzati che melanconici. Ma questo potrebbe anche essere un mio pregiudizio senza il benché minimo dato reale a supporto.
Tutti questi modelli però non sanno spiegare perché su un campione di due persone con dinamiche familiari e psicologiche del tutto simili, una faccia uso di sostanze e l'altra no. È soltanto una questione di opportunità? Di ambienti frequentati? O non c'è piuttosto una causa biologica e genetica che rende un soggetto più sensibile di un altro, di fronte alla stessa condizione traumatica o di vuoto?

niko

#6
La gente, fa uso di droga perche' e' piacevole, o quantomeno, perche' e' rilassante e anestetizzante il dolore, quindi, sempre e comunque "piacevole".

Poi, drogarsi e' un comportamento stigmatizzato socialmente in molti contesti, ed e' risaputo che fa male alla salute, e che complessivamente e a lungo termine abbassa le prestazioni (sociali, congnitive, sessuali, artistiche e lavorative) molto piu' di quanto non le alzi.
Quindi, c'e' chi ha la pazienza, la forza di volonta' e la previdenza per il futuro di ricercare il piacere, e l'affermazione di se', in altri modi, nella vita, che non con le droghe, e chi "ci casca" e le utilizza di tanto in tanto, o addirittura ne diventa dipendente. Ma il motivo principale, e' sempre la ricerca del piacere. Su cui si possono innestare tutta una serie di motivi secondari, che poi possono riassumersi quasi sempre, nell'incapacita', anche solo momentanea, per un soggetto, di procurarsi il piacere, il successo o lo "sballo" in senso lato, nella vita, in altro modo, e quindi, nell'avere la droga come "ultima risorsa".

Ma il punto e' sempre che drogarsi e' piacevole, e quindi naturale. E' non drogarsi, che e' innaturale, e quindi, in senso filosofico "umano".

Il mondo e' pieno di droghe legali (principalmente, qui in occidente, alcool, sigarette, caffe', energy drink, macchinette "intrinsecamente ipnotizzanti" per il gioco d'azzardo, nel senso che sono tali, ipnotizzanti, anche come audio, video e loro collocazione "eterotopica", anche a prescindere dal vizio del gioco in se', e psicofarmaci), quindi ci vuole anche un certo ribellismo ed anticonformismo per essere in varia misura affascinati da quelle "illegali". A parte la cocaina, che ormai e' status simbol per i ricchi, e parte integrante del desiderio di scimmiottare uno stile di vita ricco per i poveri.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Morpheus

Ciao a tutti,
Riguardo a questo argomento, da adolescente quale sono, volevo proporre una motivazione non espressa, mi pare, da nessuno. Per quanto riguarda fumare le comuni sigarette, quelle "elettriche" (che anch'esse sono una sorta di droga) e l'erba coi classici spinelli vi è un motivo che la mia esperienza personale mi porta a vedere come assai diffuso. Questa motivazione è la volontà di "farsi grossi, belli, fichi". Conosco un buon numero di persone che ha iniziato a fumare per questo motivo e un numero più esiguo che ha iniziato ad utilizzare l'erba sempre per la motivazione soprascritta. Ora che questo valga anche per altri tipi di droghe non lo vedo molto probabile, però per quelle elencate da me precedentemente la mia esperienza mi insegna questo: sigarette e spinelli molti giovani iniziano ad usarli perché fa fico e lo fanno altri che gli appaiono in qualità di tipi tosti. Lo stesso poi vale anche per l'alcol.
Tutti iniziano per questo motivo? Certo che no! Però la vedo come una motivazione diffusa e quindi da tenere in considerazione.

Un saluto a tutti :)
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

fabriba

Citazione di: niko il 04 Settembre 2025, 10:33:02 AMLa gente, fa uso di droga perche' e' piacevole, o quantomeno, perche' e' rilassante e anestetizzante il dolore, quindi, sempre e comunque "piacevole".
Avrei risposto la stessa identica cosa, tra l'altro citando l'esperienza personale di un noto ex drug addict inglese.

Aggiungo qualcosa anche se niko ha centrato il problema meglio di quanto probabilmente farò io.

Una situazione in cui la gratificazione immediata prevale sulla pianificazione di lungo termine, è studiata nello Stanford marshmallow experiment (ciao bambino di 4 anni, tieni una barretta di ciocolato adesso, ma se non la mangi subito, tra 15 minuti te ne do un altra), però per quanto sia una possibile interpretazione, io non direi che il tossicodipendente abbia l'età mentale di un bambino di 4 anni. 
Secondo me probabilmente la sua aspettativa di cosa riserva il lungo termine non è una ricompensa sufficiente alla privazione immediata.

Morpheus

"Secondo me probabilmente la sua aspettativa di cosa riserva il lungo termine non è una ricompensa sufficiente alla privazione immediata." (Ti cito così Fabriba perché non me lo fa citare normalmente e non so il perché)

Io credo sia anche dovuto ad una scarsa autostima di sé e dei traguardi raggiungibili nel futuro da esso. Diciamocela tutta: la maggior parte dei drogati non ha una laurea ad Harward, non è uno sportivo, né ha un lavoro parecchio gratificante. Se la soddisfazione a lungo termine, come ho inteso io, dovrebbe poi essere data da qualcos'altro che non sia la droga ma da traguardi artistici, lavorativi, ecc. allora dubito che la maggioranza dei tossici sceglierebbe di rinunciare alla droga per quel tipo di soddisfazione avendo una scarsa stima di sé.
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

fabriba

Citazione di: Morpheus il 04 Settembre 2025, 11:15:54 AM
Ciao a tutti,
Riguardo a questo argomento, da adolescente quale sono, volevo proporre una motivazione non espressa, mi pare, da nessuno. Per quanto riguarda fumare le comuni sigarette, quelle "elettriche" (che anch'esse sono una sorta di droga) e l'erba coi classici spinelli vi è un motivo che la mia esperienza personale mi porta a vedere come assai diffuso. Questa motivazione è la volontà di "farsi grossi, belli, fichi". Conosco un buon numero di persone che ha iniziato a fumare per questo motivo e un numero più esiguo che ha iniziato ad utilizzare l'erba sempre per la motivazione soprascritta. Ora che questo valga anche per altri tipi di droghe non lo vedo molto probabile, però per quelle elencate da me precedentemente la mia esperienza mi insegna questo: sigarette e spinelli molti giovani iniziano ad usarli perché fa fico e lo fanno altri che gli appaiono in qualità di tipi tosti. Lo stesso poi vale anche per l'alcol.
Tutti iniziano per questo motivo? Certo che no! Però la vedo come una motivazione diffusa e quindi da tenere in considerazione.

Un saluto a tutti :)

Ciao Morpheus,
sono d'accordo, però ci sono molte abitudini che partono per emulazione e che poi finiscono nel nulla (mi ricordo di persone che si praticavano piccole incisioni superficiali con le lamette, che mi sembra un esempio calzante, oggi probabilmente avrà anche un nome, tipo cutting o non so), però non è piacevole, e le persone che proseguono per anni su questa strada sono molto meno di quelle che invece continuano a bere, fumare, o farsi qualche canna.

L'emulazione è in effetti un motore, ma forse questo ha a che fare con lo stare nella società in generale, e con l'usare "droghe" in particolare.
Da soggetti sociali, spesso emuliamo la scelta dei vestiti, del vocabolario, e da adolescenti talvolta emuliamo persino il pensiero perché siamo ancora -fortunatamente- piuttosto fluidi e disponibili a prendere la forma del contenitore sociale in cui ci troviamo.
L'uso della droga nel senso emulativo, forse qui esagero, fa parte di una programmazione antropologica che ci vuole animali sociali allora?

Morpheus

Citazione di: fabriba il 04 Settembre 2025, 11:37:19 AMCiao Morpheus,
sono d'accordo, però ci sono molte abitudini che partono per emulazione e che poi finiscono nel nulla (mi ricordo di persone che si praticavano piccole incisioni superficiali con le lamette, che mi sembra un esempio calzante, oggi probabilmente avrà anche un nome, tipo cutting o non so), però non è piacevole, e le persone che proseguono per anni su questa strada sono molto meno di quelle che invece continuano a bere, fumare, o farsi qualche canna.

L'emulazione è in effetti un motore, ma forse questo ha a che fare con lo stare nella società in generale, e con l'usare "droghe" in particolare.
Da soggetti sociali, spesso emuliamo la scelta dei vestiti, del vocabolario, e da adolescenti talvolta emuliamo persino il pensiero perché siamo ancora -fortunatamente- piuttosto fluidi e disponibili a prendere la forma del contenitore sociale in cui ci troviamo.
L'uso della droga nel senso emulativo, forse qui esagero, fa parte di una programmazione antropologica che ci vuole animali sociali allora?
Hai ragione nel dire che ci sono molte abitudini che partono per emulazione ed è altresì vero che molte emulazioni finiscono poi in un nulla di fatto (ad esempio fumare una o due sigarette e poi non fumare mai più). Sulla questione del tagliarsi (sì oggi a un nome particolare ma non chiedermelo perché non me lo ricordo) è un fenomeno meno diffuso e che spesso termina abbastanza in fretta quando si presenta in qualcuno. Tuttavia trovo ci sia una lieve ma fondamentale differenza: le sigarette e l'erba causano una dipendenza, psicologica e fisiologica. Credo sia dovuto molto a questo la differenza di diffusione di questi fenomeni e la durata dell'emulazione che può divenire con facilità un'abitudine che ci si porterà con sé per tutta la vita o quasi. Davvero interessante è il tuo discorso sull'emulazione, la società e la "fluidità" di pensiero degli adolescenti che gli permette di entrare senza problemi nel contenitore sociale in cui si trovano.
Sull'uso della droga come "programmazione antropologica che ci vuole sociali" non saprei risponderti proprio con certezza così su due piedi... in tutta onestà, credo sia uno sbaglio vederci programmati ad usare la droga perché così siamo animali sociali ben riusciti. Io credo più semplicemente questo: gli esseri umani, specialmente ma non solo, durante periodi di transizione e cambiamenti quale l'adolescenza. Periodo in cui l'infanzia è ormai alle spalle e o si vuole a tutti i costi crescere o si desidera ardentemente tornare indietro a quei giorni fatti di ingenuo gioco. Inoltre aggiungo anche che certezze quali i genitori divengono più "umani" e inclini anche loro all'errore e a dire stupidaggini. Inoltre è proprio in questo periodo che si cerca la compagnia altrui, si fanno e si cercano di fare nuove esperienze (cosa che in effetti, ora mi viene in mente, molti mi hanno detto che fumare è stato per loro voler fare una nuova esperienza fatta già da tanti altri), talvolta ci si vede e si viene considerati come esseri diversi, anormali, sbagliati e dunque in tanti cercano di avvicinarsi al gruppo facendo ciò che fa il gruppo. Vestirsi in un certo modo, parlare in un certo modo, fumare e talvolta (ma questo è leggermente meno diffuso rispetto al fumare) farsi con una certa cadenza delle canne. Dunque: siamo programmati per fumare e drogarci? No, siamo programmati per essere sociali e quindi, se la socialità pare richiederci di fumare o usufruire di canne molti lo fanno.
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

fabriba

Citazione di: Morpheus il 04 Settembre 2025, 11:52:02 AMDunque: siamo programmati per fumare e drogarci? No, siamo programmati per essere sociali e quindi, se la socialità pare richiederci di fumare o usufruire di canne molti lo fanno.
Si, scusa se mi sono spiegato male, ma questa frase finale era esattamente quello che intendevo.

Nota a lato sulla dipendenza.
Il nostro sistema economico su questo ci mette un bel carico: uno dei problemi è che il tabacco o la nicotina causano si dipendenza, ma per decenni sono state appositamente aggiunte sostanze alle sigarette che causassero più dipendenza, perché.... beh, perché nel nostro sistema economico questa ricerca di massimizzare i profitti è a qualche livello socialmente accettabile.

Morpheus

Citazione di: fabriba il 04 Settembre 2025, 12:00:11 PMNota a lato sulla dipendenza.
Il nostro sistema economico su questo ci mette un bel carico: uno dei problemi è che il tabacco o la nicotina causano si dipendenza, ma per decenni sono state appositamente aggiunte sostanze alle sigarette che causassero più dipendenza, perché.... beh, perché nel nostro sistema economico questa ricerca di massimizzare i profitti è a qualche livello socialmente accettabile.
Meglio non avrei saputo dirlo. La cosa triste è che le sigarette sono dannatamente pericolose per la salute del consumatore ma, ed ecco la malignità di questi oggetti, anche per chi sta vicino al consumatore mentre ne fa uso. Ti informo anche di una cosa: il cancro è purtroppo diffuso in un buon numero di persone, eppure se le sigarette non esistessero le diagnosi di questa malattia si ridurrebbero del 25%, e per alcune forme il calo sarebbe ancora più consistente (ti parlo con i dati alla mano). Le sigarette causano il 25% dei tumori, il 17% di ictus e infarti e inquinano anche l'ambiente!
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una cosa quantomeno ci fa avvicinare alla verità:
La Scienza.

fabriba

Citazione di: Morpheus il 04 Settembre 2025, 12:10:24 PM
Meglio non avrei saputo dirlo. La cosa triste è che le sigarette sono dannatamente pericolose per la salute del consumatore ma, ed ecco la malignità di questi oggetti, anche per chi sta vicino al consumatore mentre ne fa uso. Ti informo anche di una cosa: il cancro è purtroppo diffuso in un buon numero di persone, eppure se le sigarette non esistessero le diagnosi di questa malattia si ridurrebbero del 25%, e per alcune forme il calo sarebbe ancora più consistente (ti parlo con i dati alla mano). Le sigarette causano il 25% dei tumori, il 17% di ictus e infarti e inquinano anche l'ambiente!

Si, non mi fraintendere però, è lo stesso sistema economico che nell'ultimo secolo ha permesso a 7 miliardi di persone su 8 di non soffrire la fame. Purtroppo è un sistema complesso in cui non si può "spegnere" l'interruttore delle sigarette lasciando invariate tutte le condizioni al contorno. 
Però sto andando off-topic in maniera indecente qui :)) 

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