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Messaggi - Kephas

#1
Tematiche Spirituali / Re: Inferi, inferno
09 Maggio 2025, 15:52:34 PM
Citazione di: Duc in altum! il 21 Aprile 2025, 16:04:11 PMSan Disma va, nel frattempo (secondo i teologi), ove dimoravano - tra i morti - le anime di tutti i "giusti" che avevano creduto in Dio o in Gesù non ancora venuto, il "Paradiso", giardino del Re...

«Già oggi stesso sarai stato presso di Me in Paradiso!» [Lc. 23,43]
7. E questo, dopo la Mia Ascensione, fino al giorno d'oggi (1863), ha dato luogo a troppe interpretazioni, la cui sola vera è questa: ogni anima di uomo dopo la sua morte corporale, a seconda della sua perfezione, arriva a un più basso o più alto grado di luce, e anche le anime che hanno scontato già su questo mondo tutto quello che avevano di terreno, riescono ad arrivare dapprima solo in Paradiso, ovvero nel più basso grado della beatitudine. Infatti, nessuna anima può arrivare, prima di essere del tutto purificata e ripulita, nel Cielo dell'amore, ovvero, al più alto grado di beatitudine, e così anche Dismas, attraverso l'amore e la fiducia verso di Me, aveva raggiunto il primo grado, e Mi era possibile promettergli il Paradiso.

Ho trovato questo scritto nell'opera:  "Le sette parole di Gesù sulla Croce"  (il Legame del Cielo)
#2
Tematiche Spirituali / Re: Inferi, inferno
09 Maggio 2025, 15:33:58 PM
Citazione di: Duc in altum! il 06 Maggio 2025, 20:06:23 PMDa ciò sant'Alfonso Maria De Liguori dedusse che: ne manda più all'inferno la misericordia di Dio, che non la sua giustizia (...) "Dio è di misericordia". Ecco il terzo inganno comune de' peccatori, per cui moltissimi si dannano. Scrive un dotto autore che ne manda più all'inferno la misericordia di Dio, che non ne manda la giustizia; perché questi miserabili, confidano temerariamente nella misericordia, non lasciano di peccare, e così si perdono. Iddio è di misericordia, chi lo nega; ma ciò non ostante, quanti ogni giorno Dio ne manda all'inferno! Egli è misericordioso, ma è ancora giusto, e perciò è obbligato a castigare chi l'offende. Egli usa misericordia, ma a chi? A chi lo teme. "Misericordia sua super timentes se... Misertus est Dominus timentibus se" (Ps. 102. 11. 13). Con chi lo disprezza e si abusa della sua misericordia per più disprezzarlo, Egli usa giustizia. E con ragione; Dio perdona il peccato, ma non può perdonare la volontà di peccare.

Mah!!! hai uno strano concetto della misericordia.

A un grande mistico è stato dettato questo dalla divina Sapienza:

"Ascolta quello che fece l'Amore, e Iddio nell'Amore e l'Amore in Dio!
All'Amore doleva assai dei perduti, ma la Divinità fremette nella Sua Ira, e in tutti gli spazi dell'immensità di Dio, fece udire un forte Tuono.
Ed il Tuono penetrò fin nell'intimo dell'eterno Amore, e l'Amore soltanto comprese il Tuono della Divinità, ed il Tuono in Lui, divenne Verbo, e cosi parlò: "Ogni potestà sia a Te soggetta, fa secondo il Tuo compiacimento, e dici: "Sia"! e cosi pure sarà!
Or vedi, l'Amore si commosse fin nelle Sue più intime fibre, e nell'Occhio dell'eterno Amore spuntò la prima Lacrima, e questa sgorgava dal Cuore della Divinità, e si chiamava, si chiama e si chiamerà eternamente: la INFINITA MISERICORDIA di DIO."

Secondo me in queste parole c'è l'Alfa e l'Omega di tutte le cose. solo che bisogna giustamente interpretarle. forse è un po difficile!
#3
Citazione di: Freedom il 15 Aprile 2025, 21:58:42 PMSinceramente mi sono sempre limitato all'interpretazione della lavanda dei piedi come ad un atto di grande umiltà.

Volendo tuttavia approfondire il tema mi viene in mente che i piedi sono la nostra possibilità di movimento. Di andare insomma da qualche parte. Se dunque non cerchiamo di andare per la giusta via (che è l'amore per Dio e per le persone) non stiamo andando nella giusta direzione. E questa azione, nonostante l'applicazione di tutta la nostra volontà (che è tuttavia giusto impiegare), è resa possibile solo dall'intervento divino simboleggiato dalla lavanda dei piedi. In quanto da soli non è nelle nostre possibilità.

Bene hai scritto sul significato spirituale dei piedi, infatti: "Nessuno può camminare per le Vie del Signore, senza che prima il Signore stesso gli abbia pulito gli strumenti che rendono possibile andare per queste Vie"
I piedi sono le rispondenze spirituali di questo processo!

I piedi, nella rispondenza spirituale, trovano un profondo significato anche nella simbologia della Croce con l'Uomo crocifisso.

P.S.
Per rispondenza o "corrispondenza" come la descrive Emanuel Swedenborg  è la relazione che intercorre fra le cose del nostro mondo materiale e quelle del mondo spirituale. Ogni cosa del mondo materiale ha un suo corrispettivo nel mondo spirituale, a partire dalla nostra natura umana....(Emanuel Swedenborg su wikipedia)
Un caro saluto!
#4
Tematiche Spirituali / Re: Inferi, inferno
21 Aprile 2025, 12:34:54 PM
Citazione di: Duc in altum! il 15 Novembre 2024, 18:51:19 PMBuonasera @doxa.
Prima della morte di Gesù, gli "inferi" - non solo mitologicamente - erano la dimensione ove dimoravano i defunti (empi o giusti) dalla chiusura dell'Eden (mito inserito nel libro della Genesi).

Con la risurrezione del Messia c'è la riapertura di questo Eden/Paradiso, ove il Cristo conduce solo i giusti (ulteriore riflessione scomoda: il primo a entrarvi, anziché un patriarca, un re o un profeta, è un delinquente: San Disma) che permanevano negli inferi, in attesa che si compisse la "promessa" a cui avevano creduto per fede.

Contemporaneamente, le ombre dei morti degli empi, lasciavano anch'esse gli "inferi", per accomodarsi eternamente in ciò che avevano altrettanto creduto per fede: l'inferno.

Non c'è condanna, ma solo scelte personali che il Giudice convalida...

Pace & Bene



Mah!!! Chissà perché si parla sempre di Inferno e mai di Paradiso.

Certo che l'Inferno fa paura! Se si considera poi quello che affermava Ignazio di Loyola, e cioè che quattro peccati piccoli ne fanno uno mortale, siamo messi proprio male :(

Ma come dev'essere questo Inferno nel nostro immaginario?

Secondo me, quando Gesù dice al buon ladrone che oggi stesso sarà in Paradiso, non intendeva in Cielo

Io ho questa idea ed immagine di 'Paradiso' ed 'Inferno': (dovuta anche a letture)

Paradiso = non è il Cielo che è ancora altro.

Paradiso = stato di quiete dell'anima.

Inferno = Esattamente il contrario del Paradiso, l'anima 'ARDE' nel 'FUOCO' del sua ira. (è l'unico fuoco dell'Inferno)

Ed all'Inferno l'anima ci va da sola, di sua iniziativa, dove tenebra e gelo è il suo meritato retaggio, perché la LUCE della conoscenza del vero, e del CALORE dell'amore, sono assenti in essa.

E questo fino a quando, dopo numerose prove ed amare esperienze, un pò di Luce e di calore fanno la loro comparsa.

Che l'Inferno se lo crea l'uomo nella sua sua anima ce lo dimostra queste parole che ho letto dove qualcuno le ha scritte.

    <<Dinanzi a Dio, però, non c'è nulla di impuro, di cattivo e di maligno; perché al PURO tutto è PURO, e tutto è buono quello che Iddio ha creato; E di fronte a Dio, non vi è neppure un "Satana", un "demonio" e di conseguenza neanche un Inferno>>
<<Ma allora ci si domanderà?: Chi era allora il "Satana" che tanto tentava il pio Giobbe?>>
<<Era lo spirito giudicato della sua carne, cioè le sue varie brame:>>

(I demoni sono naturalmente un'altra cosa)

Duc in altum --Prendi quanto scritto solo come considerazioni mie personali, senza nessuna volontà di negare altre verità.




#5
Tematiche Spirituali / Santo Graal
21 Aprile 2025, 11:26:28 AM

Ogni tanto salta fuori in qualche canale TV (anche recentemente ieri a Pasqua) la storia, ed ancora notizie dell'affannosa ricerca del Santo Graal!

Ma che cosa è veramente questo Santo Graal? 
Si dice che è una Coppa utilizzata nell'ultima cena e contenente il Sangue di Gesù Cristo.

Ma è veramente cosi ?

Da quel che ne so io, e da quello che credo, gli antichi monaci medievali che nei loro scritti alludevano al Santo Graal, non intendevano certo una Coppa contenente il Sangue di Gesù Cristo.
Ma intendevano un cuore contenente l'amore al Signore!.

       "Quando il cuore è veramente quello che dev'essere, cioè l'Urna in cui è conservato l'amore a Dio, la Coppa ricolma di dolcezza ed umiltà, allora la verità assoluta regge quel cuore, e dove regna Verità vi è pure Luce e Libertà, perché la Luce della Verità rende libero ogni cuore. Dalla libertà del cuore poi dipende pure la Libertà dell'uomo tutto".

Ma si può pensare veramente che Gesù Cristo abbia lasciato su questa Terra un solo centimetro quadrato di tessuto della Sua veste, oppure un qualsiasi oggetto appartenuto a Lui, od a Lui in uso?
Se diversamente cosi fosse, chi entrava in possesso di uno qualsiasi di questi oggetti e pensava che potessero avere un qualche potere magico o miracoloso, grande sarebbe stata la sua delusione:

GESU CRISTO solo questo ha lasciato!: la SUA PAROLA (ovvero la Sua Dottrina).

(naturalmente sono considerazioni assolutamente personali, se col tempo la storia risulterà diversa, se ne prenderà atto)

#6

Una riflessione per la Pasqua.

Nella settimana santa antecedente la Pasqua, è narrato nell'Evangelo di Giovanni, un episodio avvenuto durante la cena pasquale:
Dopo aver terminato di mangiare il tradizionale agnello : "Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e preso un asciugamano se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli ed a asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: <<Signore, Tu lavi i piedi a me?>>. Rispose Gesù: <<Quello che Io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo>>. Gli disse Simon Pietro: << Non mi laverai mai i piedi!>>. Gli rispose Gesù: <<Se non ti laverò, non avrai parte co Me>>. (Giovanni 13:4/8).

Questo atto oltre a simboleggiare la massima umiltà del Figliuolo dell'uomo, come è da intendersi con questo lavaggio dei piedi ai Suoi discepoli? Perché dice a Simon Pietro che senza questo lavaggio non avrà parte con Lui? Quale profondo significato spirituale hanno i piedi?

Quale è la vostra idea su questo episodio?

Naturalmente secondo me i piedi, cosi come le mani, gli occhi, il sangue, l'acqua ecc. (es. mano destra e occhio destro (Matteo 5: 29-30)) sono rispondenze spirituali.
#7
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
24 Febbraio 2025, 20:34:31 PM

 Ma una domanda che oltrepassa quanto riportano i sacri testi:

- "veramente" il Gesù storico (!) avrebbe pronunciato quelle celebri frasi (ovvero di mangiare, simbolicamente, il suo corpo..e bere il suo sangue) ?
-----------------------------------------------------

Ma certamente che queste celebri frase sono state pronunciate!!

E non era sicuramente un invito a diventare cannibali.

Una buona spiegazione la si trova in un opera mistica/spirituale.
Gesù parlava ai discepoli a volte attraverso rispondenze, e per questo che in molte occasioni non capivano il vero significato.

Per comprendere questa frase bisogna risalire alle parole pronunciate del pane e del vino :

<< Io sono nella Mia DOTTRINA, un vero pane nutriente della Vita dai Cieli, e l'operare a seconda di essa è una vera bevanda della Vita, un ottimo e rinforzantissimo Vino, che a mezzo del suo spirito vivifica l'intero uomo, e lo illumina da parte a parte con la fiamma del fuoco dell'Amore, chi mangia questo pane e beve questo vino, non vedrà, non sentirà, e non assaporerà la morte per mai più in eterno.>>

Ma quando a pronunciato la frase della Sua Carne e del Suo Sangue, i Suoi discepoli sono rimasti sbigottiti!

Altra spiegazione data a loro:

<< Certamente, poi che Pane e Carne è l'una e la stessa cosa, come anche Vino e Sangue, e colui che mangia, nella Mia Parola, il Pane dei Cieli, a mezzo dell'operare secondo la Parola, dunque a mezzo delle opere dell'amore il più disinteressato per Iddio e per il prossimo, e beve il Vino della Vita, quegli mangia anche la Mia Carne e beve il Mio Sangue. Infatti, come il pane naturale mangiato dagli uomini, diventa loro carne, ed il vino bevuto si tramuta in sangue, cosi nell'anima dell'uomo anche la Mia Parola--Pane si tramuta in Carne,e l'opera d'Amore -- Vino, in Sangue.>>

Ai giorno nostri _ secondo me _ accostarsi all'Eucarestia simboleggia per il credente/fedele, il tacito rinnovo della promessa fatta al Signore di mangiare  la Sua "Carne", ovvero di accettare la Sua Dottrina e confermarsi in essa.

Dottrina che nella Sua più pura Essenza invita ad amare Iddio più di se stessi ed il prossimo come propri fratelli.

#8

Salve!

Vorrei semplicemente spiegare in un forum di tematiche spirituali, quello che credo sia il significato dei sogni. In particolar modo quelli abbastanza particolari che rimangono nella memoria. (Appreso da diverse letture)

"Visioni di sogni sono date appunto all'uomo, affinché con tale mezzo, possa rimanere in collegamento con il mondo degli spiriti, quanto di grado inferiore, come di grado superiore, a seconda di quanto Cielo, in esso è stato creato, come pure di quanto inferno si è riempito, in conformità delle sue azioni buone o cattive"

In quanto al tuo sogno non saprei spiegarti esattamente cosa significa.

Se fosse capitato a me, avrei cercato in esso questo significato!:

Il SOLE = la LUCE =la divina Sapienza, (Il Sole era la divinità nell'antica religione egiziana)

Il prato inglese = Verde = ORDINE

Tre alberi che ostruiscono la visione del Sole = tre impedimenti sorti all'improvviso nell'ordine già esistente.

Le aperture ad Est = dove sorge il Sole

Piccola nota = (spiegazione del sogno) sono solo mie immaginazioni, non tenerne conto.

___________________ un pò di conoscenza del Divino________

I sette Spiriti in Dio = Amore, Sapienza, Volontà, Ordine, Serietà, Pazienza, Misericordia.

Ai sette Spiriti sono abbinati come Rispondenza i sette colori dell'iride, e le sette note musicali.

AMORE = Rosso

SAPIENZA = Arancione

VOLONTA' = Giallo

ORDINE = Verde

SERIETA' = Celeste

PAZIENZA = Blu

MISERICORDIA = Violetto










#9

Salve!  

Su PLATONE.

Chiedo venia se non è inerente alla discussione in oggetto, però vorrei approfittare, non essendo a conoscenza di studi filosofici, chiedere a voi dotti in questa materia, se Platone, oltre che filosofo, era quello che oggi possiamo catalogare come "Mistico".
Mi spiego meglio! ho letto queste parole in un'opera spirituale!:

"Fu Platone a dire che l'unico vero Iddio, per quanto sconosciuto, dev'essere il  -PURISSIMO AMORE-; quanto più egli si approfondiva in meditazioni intorno allo sconosciuto Iddio, tanto più si accentuava il calor del suo cuore, e quando egli si accorse che questo benefico calore aumentava, avendogli un medico osservato che doveva trattarsi di una malattia, egli scoppiò a ridere e disse: "Se questa è una malattia, non posso che augurarmi che essa si accresca nel mio cuore; imperocché essa mi procura un benessere incomparabilmente maggiore di qualsiasi stato di perfetta salute per quanto laudabile!"

Risulta qualcosa del genere nello studio sulle opere o la vita di Platone?
#10

Topic abbastanza datato, ma interessante. Senza però nessuna ricerca per una possibile spiegazione dei suddetti versetti.

  "Qui sta la Sapienza. chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia esso rappresenta un numero d'uomo. E tal cifra é seicentosessantasei,"
Apocalisse 13, 18

  "E che nessuno potesse comprare o vendere  senza avere tale marchio."
Apocalisse 13, 17

Questo versetto rimane un mistero, ma non è un mistero la spiegazione del numero seicentosessantasei.

S.Giovanni dice che è un numero d'uomo, dunque di un uomo cattivo, ma anche di un uomo buono, sempre uomo è.

Un innamorato della divina Sapienza ha scritto:

  "Spesso ci si trova a riflettere su alcune immagini presentate sull'Apocalisse che riguardano il tempo della fine.
Una di questa riguarda il numero 666 accreditato alla bestia che sale dal mare e devasta la Terra. Sull'interpretazione di questa figura, ovvero il suo nome, gli esegeti di ogni confessione religiosa trovano elementi per indicare e spiegare il significato secondo il pensiero umano.
Ma nella Nuova Rivelazione più volte viene indicato che nelle profezie ed in tutte le ammonizioni provenienti dall'Alto deve essere ricercato il senso della rispondenza, attraverso cui solo un uomo un pò rinato nello spirito può comprendere il senso spirituale nascosto delle parole comunicate.
Qui abbiamo una verifica inconfutabile, quale esempio spiegato da Gesù ai Suoi discepoli, quindi prima della stesura dell'Apocalisse di come comprendere se siamo buoni o cattivi uomini."

(Si tratta di una spiegazione data da Gesù al discepolo Giuda Iscariota, ad una domanda rivolta al Signore sull'insegnamento da Lui dato, di amare Dio, amare il prossimo ed in relazione amare se stessi)

  <<Ebbene Io voglio darti una misura secondo la quale tu o chiunque altro possiate sapere come devono stare le cose riguardo l'amore di se stessi, l'amore verso il prossimo e l'amore per Dio.
Prendi il numero 666, il quale in un buono e in un cattivo rapporto definisce o un uomo perfetto oppure un perfetto demone.
Dividi l'amore nell'uomo in 666 parti precise; di queste dona a Dio 600, al prossimo 60 e a te stesso 6.
Se tu però vuoi essere un perfetto demone, allora dona a Dio 6, al prossimo 60, e a te stesso 600.>>
G.V.G. vol.2° cap.77

Naturalmente secondo me sono i due estremi come il bianco e il nero, ma nel mezzo ci sono una infinità di grigi, senza essere ne santi ne demoni.

Ma come si deve interpretare il messaggio di amare Dio?
Dio non si vede, non si sente, questa domanda penso che tutti ce la siamo posta.

Io ho questa idea di Dio:  amare Dio vuol dire amare l'amore nella sua Essenza.
O come ha scritto il bravo utente Sariputra il 12 maggio 2016 : "amare l'amore per amore dell'Amore"

 
#11
Tematiche Spirituali / Re: Conosci te stesso!
10 Agosto 2024, 16:20:16 PM

"Conosci te stesso!!."

Secondo me!  (ma forse non sarà cosi)

E' bene ricordare come ogni anima, come ogni essere, porti in se stesso il suo cielo e il suo inferno.

Un uomo che non ha in se la piena facoltà di poter diventare un completo demone, non avrà neppure la facoltà di diventare un perfetto figlio di Dio.

La "Conoscenza" del bene e del male, del vero e del falso, ne abbiamo tutti conoscenza.

Vuol dire allora ricercare in se stesso, la sua inclinazione.
#12
Citazione di: PhyroSphera il 05 Marzo 2024, 18:40:49 PMChe cos'è una persona? Il termine latino ha un significato diverso dal corrispettivo italiano. Indicava un mostrarsi dello stesso tipo di quello con le maschere.

Cosa vogliono significare i teologi utilizzando il termine nella particolarità della loro disciplina?

Nel cristianesimo esiste un Dio che è persona, lo stesso Dio è in una triplice dinamica fatta di tre persone (la Trinità, Padre Figlio e Spirito), tale Dio si rivela appunto nella persona di Dio Figlio, cui partecipa quindi l'umanità...
Ma, appunto la persona umana è altra cosa, non a caso studiosi recenti per indicare il capo carismatico noto come Gesù di Nazareth usano una dizione diversa, Yeshua.

Quanta confusione che c'è attorno alla vera fede cristiana!


Mauro Pastore
Salve!
E' vero! c'è molta confusione attorno alla vera fede cristiana.
La confusione è nella credenza che in Dio vi sia tre "persone".
Dio è puro Spirito.
L'errore, come è scritto nelle opere di Emanuel Swedenborg (1688-1772) è presente già nella dichiarazione dogmatica del Credo formulata da Atanasio di Alessandria, secondo il quale in Dio vi è una Trinità di "persone"
Per capire bene come si deve intendere la Santissima Trinità, da appassionato lettore di opere spirituali, ho trovato  (secondo me, e secondo il mio sentire) una giusta spiegazione!

L'avevo già scritto in un post il 02 dicembre 2019, ecco il testo:

  "Iddio era dall'eternità, e sempre sarà, la risultante di tre potenze agenti (la Santissima trinità).
La prima è la Passione di un AMORE infinito che tutto crea e conserva (il Padre).
La seconda è la Luce infinita di una SAPIENZA (il Figlio) che tutto ordina ed organizza.
La terza (lo Spirito Santo è il Potere infinito di una VOLONTA' che esegue ciò che l'Amore ha creato e la Sapienza ha ordinato.
L'uomo creato a Sua perfetta immagina, è l'identica Trinità in miniatura."

Ma se per capire bene è bene, capire meglio è meglio, allora valgono le spiegazioni date da Gesù stesso ai Suoi apostoli e discepoli nei tre anni di predicazione:

    <<Il Padre, Io come Figlio e lo Spirito Santo, siamo una e la stessa cosa dall'eternità.

Il Padre in Me è l'eterno Amore, e come tale il Fondamento originario e la vera e propria Sostanza originaria di tutte le cose che riempiono l'intera eterna infinità.

Io come Figlio sono la Luce e la Sapienza che provengono dal Fuoco dell'eterno Amore. Questa Luce possente è l'eterna perfettissima Coscienza di Sé e la chiarissima Conoscenza di Sé di Dio e l'eterna Parola in Dio, attraverso la quale è stato fatto tutto quello che c'è.

Ma affinché tutto questo possa  essere fatto occorre anche la potentissima Volontà di Dio, e cioè è appunto lo Spirito Santo in Dio, mediante il quale le opere e gli esseri ottengono la loro piena esistenza.

Lo Spirito Santo è la grande Parola pronunciata: "Sia fatto", ed ecco esserci ciò che l'Amore e la Sapienza in Dio hanno deciso.

E vedete, tutto questo c'è ora in Me: l'Amore, la Sapienza e ogni potenza!
E cosi c'è solo un Dio e sono Io, ed ho preso qui un corpo al solo scopo di poterMi rivelare meglio, nella vostra forma personale >>
----------------------------------
(tratto dall'opera mistica spirituale:"il Grande Vangelo di Giovanni")
-----------------------------------
Breve riflessione nel giorno di vigilia di Pasqua!: da quello che ho potuto percepire, dunque è solo l'Amore (il Padre) che genera la Sapienza ( il Figlio).
Che sia questa la Via percorsa da mistici, profeti, santi ed illuminati?

Un augurio a tutti, credenti e non credenti per una felice e santa Pasqua.






                       
#13
Tematiche Spirituali / Re: Mille e non più mille
10 Marzo 2024, 10:18:01 AM
Citazione di: taurus il 05 Settembre 2023, 22:17:16 PMPeccato che GIA' gli israeliti, secoli prima, prospettavano la fatica Gerusalemme celeste.. ove TUTTI i popoli si sarebbero ritrovati nella stessa _ avendo riconosciuto il divin-Abba' quale  "vero" e unico dio !!! 

- salmo 87  +
- deutero-Isaia cap.45  +
- trito-Isaia (cap. 66) +
 - Geremia  (cap. 3)
....ecccc...eccccc......ecc.........

Uno dei soliti copia-incolla operato dai nuovi ispirati autori....... 


-------------------------------------------------------
Anche se in ritardo!!

Gerusalemme: = Je (quest'è)  Ruh o Ruha (la dimora)  sa (per il)  Lem    o Lehem  (gran Re)  = lingua ebraica antica

Gerusalemme = Quest'è la dimora per il gran Re.

Se la Gerusalemme terrena era la dimora del gran Re David.

La Gerusalemme Celeste è la Dimora spirituale del Santissimo, il Sommo RE dei re.

Quindi perché questa ironia da quattro soldi?

cosa vuol dire: <<uno dei soliti copia_incolla operato dai nuovi ispirati autori??>>
#14

Sono queste dunque le  "parole tremende" ?:

Matteo, cap.X, vers. 34, 35, 36: <<Non pensate ch'Io sia venuto a metter la pace in terra; Io non sono venuto a mettervi pace, anzi la spada. perciocché Io sono venuto a mettere discordia il figliuolo contro il padre, e la figliuola contro la madre, e la nuora contro la suocera. E i nemici dell'uomo saranno i suoi familiari stessi>>.

Certo che leggere poche righe di una pagina , e giudicare tutto il Libro, è, proprio il massimo.
Poi come qualcuno sospetta che Gesù, soffriva ..forse.. di disturbo bipolare è sconcertante.

Chi prende alla lettera questi tre versetti, i quali oltre a ciò, sono stati male tradotti, si trova in un labirinto di errori.

Ma come sono andati veramente  i fatti?
Sono ben stati spiegati già dal 21 marzo 1864 ad opera del Signore stesso ad un Suo fedele servitore: questa è la spiegazione:

"Per comprendere bene questi testi che, originariamente sono stati dati da Me, ed apprezzarli come Miei insegnamenti, è necessario anzitutto, conoscere in quale occasione Io li ho pronunciati, e come essi andrebbero giustamente tradotti".

"l'occasione mi viene offerta quando Io in una località della Galilea, insegnavo al popolo, quali sono i doveri che ognuno ha verso Iddio, e ogni uomo verso l'altro, ed Io dissi loro: <<Io non vi insegno nulla di diverso da quello che il Padre Mio Mi ha insegnato dall'eternità, e che voi dite  anche vostro Padre, ma che tuttavia non Lo riconoscete, e non l'avete mai conosciuto, poi che se voi Lo riconoscereste, allora riconoscereste anche Me, dato che è questo Padre che Mi ha inviato a voi>>."

"Però essi osservarono: <<Che cosa puoi Tu da te stesso? Non siamo noi figli di Abramo, e non disse Iddio ad Abramo che noi tutti che discendiamo da lui siamo Suoi figli?>>"

"A questo punto Mi eccitai, e dissi: <<Voi, secondo la discendenza di Abramo, dovreste essere figliuoli di Dio, invece non lo siete da lungo tempo, bensì il padre vostro è Satana, la madre vostra è la legione di tutti i demoni, la vostra nuora è la vostra incommensurabile cecità, pigrizia e malignità; e questi grandi nemici dell'uomo sono i vostri coabitatori! e colui fra voi, se vuole nuovamente pervenire alla vera figliolanza di Dio, impugni la spada della Verità che Io a voi espongo, e combatta contro questi suoi coabitanti, fino a che li ha vinti>>."





#15
Tematiche Spirituali / Re: Mille e non più mille
21 Agosto 2023, 13:48:49 PM
Citazione di: bobmax il 15 Agosto 2023, 06:47:52 AMAl di là della credenza in una data in cui il mondo finirà, nella idea della apocalisse vi è una profonda verità metafisica.

Una verità volutamente rifiutata dal vivente, che seppur la percepisce non la può affrontare.
Perché è l'autentica realtà che sta dietro al mondo: l'abisso.

Cioè il Caos.
Che genera il Cosmo, dove si dispiega ogni esistenza.
Ma il vivente in cuore suo sa che l'esistenza, tutta la esistenza, non è che un fortuito dono. Che può essere negato in ogni istante.

Ed è proprio questa apocalisse, sempre incombente, che permette di avvertire l'amore di Dio. Qui, ora.

Sempre gentile  bobmax!

Difatti, l'Apocalisse (Rivelazione) annuncia una Nuova Età, quella dello Spirito; quando la fede cristiana sarà eclissata, e la notte spirituale sarà discesa dappertutto, allora il Signore verrà a ristabilire il Suo Regno. Difatti, S. Giovanni ha visto la degenerazione del cristianesimo e l'inizio di una nuova dispensazione della Luce Divina. Egli ha fatto vedere, sotto l'immagine di una prostituta, la profanazione della Verità, e ha dipinto la fede sterile e senza vita della falsa cristianità sotto l'emblema di un dragone.
Dopo la disfatta di Babilonia dovrà stabilirsi una dottrina pura che Giovanni chiama la 'Nuova Gerusalemme', nella quale il Cristo, squarciando le nuvole del senso letterale, darà l'intelligenza di penetrare il senso spirituale della Rivelazione nelle sue profondità.
Difatti, la Gerusalemme Celeste abbraccia tutti i regni dell'Universo e la sua Arca Santa è nel cuore dell'Uomo.

tratto da una prefazione ad un'opera mistica