Distinguerei il complottardo generico dal negazionista climatico vero e proprio, per il primo e' solo un altra medaglietta da appuntarsi al petto attratta dal magnete dei propri problemi psichiatrici, il secondo ha diverse strade di cui la più comune la propaganda pagata dalle industrie petrolifere, che sono state le prime (anni 60) a studiare accuratamente il fenomeno e hanno impiegato ingenti mezzi per occultarlo. Siccome sparano sia da destra (Russia) che da sinistra (USA) tutto sommato mi sembra che la situazione non è così grave come ci si potrebbe aspettare al centro del fuoco incrociato. Più recentemente c'è anche la strada antiaccademica antintellettuale (cioè fascista) dei vari anarco capitalisti americani (Thiel etc) che investono grandi capitali per denigrare qualsiasi cosa esca da un università, climatologia compresa. Onestamente al momento ritengo più preoccupanti gli "apatici climatici" , che pur riconoscendo la scienza non riescono a saltare fuori dalla pentola dove la rana pian piano bolle..