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Messaggi - niko

#121
Attualità / Re: Il giorno della memoria
25 Maggio 2025, 01:04:05 AM
Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 19:45:34 PMIl razzismo del fascismo italiano non era neanche paragonabile a quello nazista in nessuna dimensione, da quella personale visto che Mussolini andava a letto con la Sarfatti, a quella sociale contando arresti e persecuzioni, a quella della profondità dottrinale che in Italia era rappresentata da personaggi comici come Evola.





Questa e' solo violenza ideologica contro la realta': il fascismo italico ed italiano stermino' e oppresse popolazioni africane e, vale la pena di ricordarlo, popolazioni slave, considerate inferiori (hai voglia poi, a piangere lacrime di coccodrillo per qualche centinaio di infoibati, nel paese barzelletta di Melonia).

Fece leggi razziali, e poco importa che le fece principalmente e quasi solo esclusivamente  per compiacere un "ingombrante" alleato, come quello tedesco, da emulo, che era, oramai divenuto egemone: a me basta e avanza constatare che, tutte le porcate razziste e stragiste dei tedeschi invasori in italia, furono fatte con l'appoggio logistico e operativo, e informativo, dei fascisti repubblichini.

Per ossessionarmi e fissarmi, date simili condizioni, storiche e militari reali, con quello, eventualmente, anche ideologico, spiritico e culturale, di appoggio, a porcate, le peggiori possibili nella recente umanita', rastrellamenti, stupri, torture, leggi razziali eccetera, che  comunque (da eterni e ultra storici italiani medi) gia' si appoggiano materialmente e fattualmente, dovrei essere, come te, Inverno, un fan sfegatato delle ideologie, degli antropologismi e delle utopie, di questa stessa, scalcagnata umanita'. Capitalismo certo in primis, ma ogni hegelianeria giustificativa degli italiani brava gente a seguire.

No, non si e' brava gente se si lucida la pistola, per piaggeria e macchiavellismo politico, a colui che uccide vecchi e bambini per un sentimento razzista e ultra militarista in cui almeno, un po' meno nichilisticamente dei suoi bravi servi, crede.

Piuttosto che restiamo umani, io in simili circostanze direi e dico, torniamo seri.

Un filo comune di esaltazione razzistica, nazionale, linguistica, comunitaristica e bellicistica, unisce, nazismo e fascismo perche' a livello pratico si tratta, e si tratto', pursempre, di superare il conflitto di classe in nome di un fantasma unitivo che non esiste, e che mai esistera'.

Per essere brava gente, non basta alienarsi in un concetto di nazione piuttosto che in uno di razza. E' (o meglio: sarebbe) necessario non alienarsi e basta.



#122
Attualità / Re: Il giorno della memoria
24 Maggio 2025, 15:37:03 PM
Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 13:35:47 PMIl nazismo ha due tratti distintivi rispetto ad altre forme "volgari" di autoritarismo o "comuni" di fascismo, la centralità della razza e della biologia unita a ragionamenti sociologici strampalati, e il puritanesimo militarista nel caso tedesco di origine prussiana, i fascisti italiani non li avevano (nonostante la propaganda sovietica volesse accomunarli) e neanche gli Israeliani li hanno. Senza queste caratteristiche l'etichetta "nazista" è sovrabbondante, fascista semplice basta e avanza, mentre il nazismo richiede ingrendienti specifici la versione "generica" senza brevetto si può comprare senza ricetta, è uno degli intrugli più antichi del mondo che subisce continui rebranding da millenni, ti promettono il futuro e poi ti riportano all'età del bronzo, partono tutti dall'alveo socialista, Marx compreso.


Le leggi razziali ci sono state anche nel fascismo italiano, mi pare, e il sionismo e' una favoletta che vuole, appunto far credere, che ad una data religione (esistente) corrisponda un dato popolo o una data razza.

Dopo aver ispirato il nazismo, il fascismo italiano, quando il nazismo e' diventato egemone, ne ha copiato i peggiori orrori, specificatamente razzisti contro gli ebrei, leggi razziali, difesa della razza eccetera.

Ma anche, difesa paranoica della lingua, autarchia, convinzione di avere un chussa' quale "grande destino".

Razzismo poi contro neri, slavi e altri "inferiori" era connaturato fin dall'inizio a entrambi i regimi, esaltaziobe sadica della guerra, reazione, maschilismo, militarosmo e tutto il corredo non ne parliamo.

Ma il vero "tratto distintivo", di entrambi i regimi e' la messa in mora del conflitto sociale in nome della supposta e cosiddetta "concordia nazionale", in vista della guerra, ovverosia in nome, proprio, della, sia pur mascherata ed inespressa, componente borghese e padronale all'interno del conflitto sociale stesso.

Insomma reazine scomposta anti comunista e anti proletaria.

La concordia nazionale, in nome della quale mettere da parte il conflitto sociale e specificamente di classe, nel nazismo si configura come interesse comune di tutta una razza e di una entita', e componente, principalmente biologica, nel fascismo e' concordia nazionale "pura", riferita cioe' a una nazione in senso piu' culturale, linguistico e spirituale.

Ma sai che grande differenza.

Una differenza, appunto, che puo' essere ultra-rilevante solo per gli spiritualisti e per gli idealusti stessi.

Per me sempre di mettere, vilmente, da parte il conflitto sociale per una marea di stupidaggini falsamente-unitive, si tratta.

#123
Attualità / Re: Il giorno della memoria
24 Maggio 2025, 13:00:21 PM
Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2025, 09:57:30 AMLo stato di Israele aveva già intrapreso una deriva autoritaria anni prima del 7 ottobre, e non ci trovo niente di sorprendente, gli israeliani non sono diversi dal resto degli esseri umani e non posseggono il vaccino antifascismo, anzi sono proni a cadervi, sono suscettibili tanto quanto le altre comunità a derive autoritarie, avere parenti sopravvissuti all'olocausto non cambia il fatto. Il "nazismo israeliano" è un ossimoro usato per "shock factor", propaganda sovietica anni '80 o giù di lì rimasta a galla nella corrente, esattamente il tipo di roba con cui sono cresciuti anche Putin e i suoi colleghi, questo il collegamento con la Russia che attraverso i suoi canali "contraristi" l'ha tirata fuori dalla naftalina. L'amico Lavrov è stato beccato recentemente con quel "Hitler era ebreo", il poco che riesce a sfuggire in pubblico di una cultura antisemita strisciante e pervasiva ancorata nei circoli di estrema destra russi nata quando i rapporti tra URSS e Israele si andavano raffreddando, e prontamente emulata dagli utili idioti europei.


I benpensanti distinguono sempre tra "deriva autiritaria" e "nazismo", ma senza mai (ben) pensare che il nazismo storico e' figlio del fascismo storico, cioe' della "deriva autoritaria" specificamente italiana, e antropologicamente dantesi e producentesi all'italiana.

Non gia' una "deriva autoritaria" qualsiasi.
Ma una reazione di scomposto terrore anticomunista (e quindi: di scomposto terrore antistorico).

Che fonda la categoria di nazifascismo. Per giungere alla guerra. Cioe' all'esito naturale di ogni capitalismo in crisi, pur mettendo temporaneamente in mora i suoi aspetti piu' rappresentativi pseudo democratici e formali. La logica dell'emergenza, la solidarieta' pabloviana a comando eccetera eccetera. Il servizio reso al sistema dai fascisti e' sempre la guerra, non mai l'anticomunismo in se'. Perche' il problema di fondo che li genera, i fascisti, e' un problema pratico, non mai ideologico.

Ma voi ci avete la Arendt. Con la sua, assai, scomposta categoria di totalitarismo. Per mettere insieme, nello stesso calderne nazismo e comunismo. E magari salvare il fascismo italiano in quanto "totalitarismo imperfetto". All'italiana nel senso di alla volemose bene.

Non bisogna chiedersi chi sia il "lupo" piu' cattivo della favola. Ma chi sia al potere davvero. Dentro la favola. L'inevitabile nichilismo dell'umano. La banalita' del bene.



#124
Attualità / Re: Il giorno della memoria
24 Maggio 2025, 10:54:37 AM
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2025, 06:02:36 AMQuando dici che Netanyahu é peggio di Putin sei proprio sicuro di non essere condizionato dal fatto che tu vedi comunque la Russia come quello che sopravvive del "sogno socialista" al quale certamente sei legato, mentre vedi Israele come "figlio del capitalismo" al quale sei ideologica mente avverso?


Semmai, noialtri occidentali d'Europa e d'America qui, e ora, siamo, ed incarniamo, quello che rimane del "sogno capitalista": cioe' solo detriti, paesaggi lunari e macerie.

Mentre la Russia attuale e' "figlia" per filiazione diretta e reale, del socialismo.

Tu sei sogno, e sei ideologia, senza saperlo.

Il capitalismo, ormai, oggi, a livello economico, e' gia' (un) socialismo, esiste e si manifesta gia' oltre se stesso nel momento (realisticamente) fondamentale della produzione; rimane (un) "capitalismo" solo e soltanto nella distribuzione, e appropiazione, di quanto prodotto, ovverosia rimane un vezzo arcaico, una messa domenicale e un francobollo burocratico cadente sul suo stesso superamento concreto.

E tu non sogni?

A livello ideologico, tutte le promesse delle ideologie sostenenti il capitalismo, non si sono avverate, non reggono a nessun test, a nessuna orova di carico reale. La mano invisibile, ci ha dato felicita'? La mia liberta', finisce dove comincia la tua? La nato, e' una alleanza difensiva? Andare a votare, una volta all'anno circa ci rende liberi? I soldi, sono altro se non pezzi di carta?

E tu non sogni?

Il capitalismo inteso come "realta' oggettiva", come natura magari un po' imperfetta ma a cui umanamente non ci si puo' che adattare, oggi, nel suo funereo strascico, e' un capitalismo senza maschera, e senza nichilismo, ovverosia senza se stesso; la versione ridicola di se stesso. Il treno passa, e lascia indietro, chi crede, nella realta' del treno. Anzi, e' gia' passato duecento anni fa. Quello li' ha scritto il Capitale. Ma voi non ci credete. Credete, di dire, a tutti gli altri che (loro) sognano. Dite, di fatto, agli altri di sognare.


#125
Attualità / Re: Il giorno della memoria
23 Maggio 2025, 21:09:58 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Maggio 2025, 18:27:30 PMLo so, lo so, anche adolf Hitler pensava la stessa cosa, e infatti ci ha provato a toglierli tutti di mezzo, di là verità niko, tu ti rammarichi del fatto che non ci sia riuscito.

Ad oggi, l'odio contro Israele non c'entra nulla con l'odio contro gli ebrei in quanto tali, e chiunque ancora non l'abbia capito, questo.... che dire...

Antisionismo e' antimperialismo; nonche' anticolonialismo e antifascismo. E questo non da oggi, da sempre.

AntisionIsmo e' Liberta' per i popoli tutti, interesse comune di tutti.

E no, gli ebrei "popolo" tecnicamente non lo sono, in quanto sono una -mera- religione, loro.

E quanto a loro leggittima aspirazione alla liberta', degli ebrei reali e materiali sulla cui effettiva esistenza tutti possiamo concordare in quanto insieme di correligionari, e non di concittadini, essi sono gia', quasi ovunque, per quanto dispersi, nel bene e nel male altrettanto liberi della media, in casa loro.

E anche laddove non lo fossero, altrettanto liberi della media, massimo rispetto, per i loro eventuali problemi intendo, ma certo la soluzione ad essi non e', quella di andare a rompere le scatole in casa d'altri, far guerra e saccheggiare, appresso a pifferai magici nazionalisti, militaristi, individualisti, terroristi, e fanatici che se qui e ora aprite ben bene le orecchie, e magari mezzo libro, suonano da prima, e non da dopo, la mitica hitleriana shoa'

Quindi, che i signori ebrei si sentissero liberi di piantarla, non solo con il chiagi e fotti attuale, ma proprio con lo stuprare, ogni possibile rapporto di causa effetto quando si parla di Israele e di shoa'... studiassero la storia, piuttosto.

Quello che ha cacciato via gli ebrei da  l'Israele universale si chiamava imperatore Tito, non cancelliere Hitler. In quanto antisionista sincero, io, in ogni sede pretendo di essere paragonato (semmai) a Tito, non ad Hitler. 

Dopodiche'... giusto per chi fosse curioso di come continuo' la umana storia.... che mai si ferma... dopo la cadura di Gerusalemme... duemila anni di piagnisteo. La gloria lacrimosa del tardo occidente praticamente tutto, con tutte le sue vette piu' sublimi. Magari. Fossero meno di cento, gli anni di piagnisteo apolide di certi moltitudinari dispersi, intendo, come ad oggi qualcuno ci vorrebbe far credere.

Magari. 

Davvero.

Ma che a certi signori proprio non gli piaccia essere dei vinti, e dei dispersi, che proprio non gli piaccia come sia andato, di fatto, un certo tratto della storia, e' un problema materiale, questo, non spirituale.

Non vale solo per loro, il loro trauma, il loro problema, pure a me, per dire, non piaccino molte parti della storia, e come esse sono andate, e pure potenzialmente a quasi tutta, o tutta, l'umanita', ma, questi signori, e' questo il punto, hanno proprio  sbagliato il modo, di generare eventualmente, negli altri comprensione e solidarieta'. Da marxista, e da amante di Nietzsche... che di ebrei, proprio esistenzialmente, tutti e due, non si poterono, non occupare... che dire... quantomeno a casa di niko... il debole deve diventare forte, non la debolezza, forza. Se questa umanita', reale e presente, e', appunto, un sogno contro la natura, il sogno deve finire.

E quindi, massimo rispetto, ma poi ognuno si fa la sua idea.
#126
Attualità / Re: Il giorno della memoria
23 Maggio 2025, 17:27:30 PM
Citazione di: anthonyi il 23 Maggio 2025, 12:19:52 PMe puoi star certo che l'errore di compiere un crimine di guerra legalmente riconosciuto non lo fanno.


Si', a parte quello di esistere  :D

Ma certo, tu devi essere tra quelli che, qui in occidente ancora stimano il piu' a ribasso possibile i numeri della violenza sionista...

cioe' "solo" sui 40.000 !  :D

Ai voglia a lavorare, per il team di avvocati...

40.000 e 1, e' morta pure la vergogna >

40.000 e 2, e con essa l'Europa...




#127
Attualità / Re: Il giorno della memoria
23 Maggio 2025, 10:33:12 AM
Citazione di: anthonyi il 23 Maggio 2025, 06:40:53 AMOltretutto se quella casa é bombardata vuol dire che ha avuto un uso bellico, e questo, presumibilmente, quel Gazarino lo sapeva e lo accettava.



Ma tu, l'hai mai vista una foto aerea di Gaza distrutta o parli a caso?

Tutto il mondo lo sa, che cosa laggiu' stia succedendo e perche' > case distrutte in massa, con bombe e macchine da demolizione, per non far tornare dei profughi e rendere definitiva la diaspora di un popolo.

Gaza non e' una pallina in mano ad un prestigiatore, la scala di grandezza ed estenzione materiale di uomo e sui abitabili dintorni nonostante tutta la tecnologia e ideologia degli ultimi duecento anni rimane quella che e', e certe cose, troppo grosse, non si possono nascondere.

Semmai: la scelta di stare mentalmente ed esistenzialmente fuori dal mondo e' specificamente il vizietto che, soprattutto se protratto nel tempo, (auto)condannera' il debole tipo umano tardo occidentale alla distruzione e all'estinzione.

#128
Attualità / Re: Il giorno della memoria
23 Maggio 2025, 01:13:54 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2025, 23:36:37 PMIl genocidio é un'azione sistematica indirizzata ad annientare l'identità di un popolo. Tale azione Israele non la sta commettendo, I gazarini muoiono perché sono troppo vicini alle zone di combattimento, e perché spesso rifiutano di allontanarsi da queste zone, addirittura ci sono quelli che pur essendo avvertiti che il loro edificio verrà bombardato rifiutano di allontanarsi.
E' difficile tutelare, in una situazione di guerra, una guerra, oltretutto, non cominciata da Israele, la vita di chi vuole diventare martire ed é vittima di una ideologia assurda che gli fa concepire solo una logica di morte per sé e per i suoi figli.



La questione e' proprio che il cittadino palestinese in questi tristi giorni, forse, in certi casi pensa: meglio morire da martire che lasciare casa mia a un boia invasore sionista e palazzinaro.

Perche' questi la prenda, e la faccia sua.

Casa mia e' casa mia. E' cosa semplice questa. Nel senso che c'e' il mio bagno dentro, e il mio telefono, a testimoniarlo. Anche prescindendo un attimo da Bibbia e Corano.

Non erano i liberal liberisti quelli che difendevano a tutti i costi e finanche a costo del plauso al fascismo la (piccola) proprieta'?

Contro l'omologazione da voi detta "comunista" de facto, cioe' fuor di metafora transcapitalista, fatta di casermoni e palazzoni tutti uguali e al limite di stabilimenti balneari fighetti e apolidi?

Le (piccole) idee contro l'intelletto generale?

Dio, e l'Io, contro ogni forma di ateismo?

Piazza Giovanni Gentile?

Ma "gentile" solo ai fini di rinominare italicamente una vasta e importante rotonda fiorentina con annesso svettante e tricolore semaforo faro universale della Melonia neoeterna, che che due kilometri oltre, s'intende, la cosa, non e' piu' Cosa Nostra?

Con i palestinesi, insomma, a queste stesse latitudini non e' Gentile nessuno?

Sono un po' confuso...


#129
Attualità / Re: Il giorno della memoria
22 Maggio 2025, 23:50:31 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 22 Maggio 2025, 21:48:04 PME con la scusa dell'antisemitismo... ci vorrebbe un Primo Levi palestinese

Piu' che altro io dico che entro la fine di questa vita ci vorrebbe l'avvento, e la visione, dell'Ultimo, Levi...

Compagni, io sono l'ultimo! (cit)

Che tradotto vuol dire: compagni, la vita non e' bella manco per niente: compagni, semmai la vita e' strana.

C'e' chi muore un attimo prima di vedere il campo, infernale, liberato dall'Armata Rossa, e, se e' per questo, pure chi nasce un attimo dopo.

Compagni, per chi ancora non l'avesse capito, la storia la scrivono i vincitori nella lingua dei vincitori.

Hi boy.

La vita e' strana.


#130
Attualità / Re: Il giorno della memoria
22 Maggio 2025, 21:32:23 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 22 Maggio 2025, 21:02:11 PML'Israele di Netanyahu commette un genocidio.

 


Ma noooo, e' un' operazione antiterrorismo per la democrazia, va tutto bene qui a Melonia Madre e Cristiana...

#131
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
08 Maggio 2025, 15:31:29 PM
Citazione di: InVerno il 08 Maggio 2025, 11:40:05 AMNotizia arriva che frotte, ma che dico orde, di pacifisti italiani stanno protestando per le strade contro le politiche del Cremlino, accortisi che ora non riescono più a dare la colpa agli americani, alcuni notabili del movimento hanno espresso opinioni di  profonda rottura con il regime russo. Santoro, il famoso conduttore televisivo ha dichiarato "Ho sbagliato a pensare che fossero gli americani l'innesco di questo conflitto, ora che chiaramente è Putin a frapporsi alla pace, pace che è sempre stato il mio unico  obbiettivo, ho deciso di abbandonare le mie posizioni vestigiali di veterocomunista arruffapopolo e ho deciso di condannare Putin per la sua invasione, che chiaramente sta continuando a portare avanti nonostante Trump vorrebbe chiuderla in cambio di un calippo". Gli ha fatto eco un altra voce notabile della sinistra cattocomunista italiana, DiBattista "Ho sempre detto che la vita degli ucraini è di prioritaria importanza, di fronte ai recenti bombardamenti sui civili come risposta a delle trattative di pace ho cercato notizie sul blog di Beppe per sapere come incolpare gli americani ma non ho trovato niente, devo perciò aderire alla versione del mainstream e dire che forse quei missili sono stati sparati proprio da Putin, non dagli americani, e che Putin non si chiama "John" e ha dei suoi interessi imperialistici indipendenti dalle mosse americane. Per me è stata una rivelazione, una Medgjugorje personale". Ma molti altri notabili del movimento hanno seguito lo stesso percorso di redenzione, e si vocifera di alcune manifestazioni in programma per maggio nelle maggiori piazze italiane, la prima sarà intitolata "Putin, per favore dacci la pace" e la seconda "La guerra di Putin e la resistenza Ucraina: errata corrige di boiate dette il 25 aprile da colleghi ubriachi".

Notizie dall'altro mondo 08\05\2025


7 novembre, 25 aprile, 9 maggio: la diserzione, in armi e non, contro tutte le guerre della borghesia, e dei suoi temporanei pupazzi, emergenzialisti e fascisti, e' possibile... tratto dal blog: notizie da questo, mondo.

Un buon non compleanno, per domani, a tutti i posapiano d'Europa.


#132
Tematiche Spirituali / Re: Inferi, inferno
07 Maggio 2025, 13:24:47 PM
Naturalmente, c'e' anche la possibilita' dell'annichilazione: le anime non meritevoli del paradiso, tipo quelle dei serial killer, dei dittatori, dei sadici, dei pedofili eccetera, semplicemente, un istante dopo la morte... incontrano il nulla eterno e il sonno senza sogni. Ovvero, essi incontrano proprio li disincantato e realistico concetto di "oltretomba" che, mediamente, hanno in testa gli atei.
La punizione, per i malvagi veri, quelli che, se si salvassero, contraddirrebero col loro stesso salvarsi la giustizia di dio, e' l'annichilimento. In paradiso, ci vanno solo i buoni o comunque le persone umanamente decenti, e l'esistenza eterna e animica stessa, e' un premio che non vale per tutti, e non una condizione universale.

Dio, in questo sistema, e' paragonabile a un attempato giudice di un tribunale americano che crede nell'utilita' sociale pena di morte (per le anime  ;) ) e ogni tanto, specie se e si sveglia col piede sbagliato o se il caso su cui deve giudicare e' particolarmente disgustoso, la commina, ma di ergastoli invece, non ne da' mai.

Pena di morte = seconda morte.

La quale forse, anzi, con buona probabilita', ci tocchera' a tutti. E non solo ai "peccatori" in senso etico.

La "buona novella", insomma, e' che il salario del peccato e' la morte, siamo tutti peccatori, e la sofferenza umana possibile, per quanto grande, e' sempre data secondo misura e limitata; quindi, una buona novella epicurea (per la morale che, se serenamente compresa,  se ne puo' trarre) e schopenauriana (per la sostanziale  coincidenza di bene e negativita', dantesi anche al di la', di ogni morale).

Non bisogna capire che l'inferno e' vuoto, bisogna capire che Il grande sacrificio, di Cristo, di Giuda, della Maddalena, o di chi veramente in tutta la vicenda lo fa', per essere un atto di amore perfetto, deve (pur) cadere su un mondo gia' salvo. Contro ogni "piano", contro ogni ricompensa per ogni metafisica fede, contro ogni logica strumentale. La concezione "positiva" del bene (il bene come qualcosa d'altro rispetto al puro negativo logico e discorsivo del male), nasce in chi e' gia' pago e satollo di quella negativa, cioe' in chi, gia' in questa obbiettivamente effimera ed ingiusta, e soprattutto casuale vita, e' gia' fuori dall'inferno grazie alla morte, e non nonostante la morte, o contro, la morte.

Anche non pensando all'annichilazione come destino dei dannati, e quindi alla realta' di una sofferenza umana su questa terra gia' redenta dalla sua stessa misura, senza nessuna necessita' di un sacrificio (cristico) ulteriore, l'inferno eterno di fuoco, anche se lo si pensa esistente e come pena reale, e' compensato dalla salvaguardia della volonta' del peccatore.

Il peccatore irredento, anche bel cattolicesimo tradizionale, non e' che non ottenga nulla, andando all'inferno: ottiene la salvaguardia, per quanto paradossale e inutile, della sua (malvagia) volonta'. E la ottiene contro la sua stessa liberta' e felicita', a prezzo di esse; felicita' che se si e' all'inferno non e' ottenuta per ovvi motivi, mi sembra inutile soffermarmi, quanto alla liberta', essa, quantomeno nel cristianesimo ufficiale, che sposa Agostino, coincide con il bene e con l'amore di Dio, quindi, non si puo' dire in ultima analisi che il peccatore irredento sia all'inferno a salvaguardia della sua effettiva, e fraintesissima, e sopravvalutatissima, liberta'; ma solo, residualmente, semmai, a salvaguardia della sua misteriosa, perche' incomprensibile, volonta'.

Anche a translare il precedente discorso sul piano dell'infinito, quindi senza piu' riguardo per nessuna, greco classica, misura, rimane la realta' di una vita come grande impulso che, se proprio deve scegliere, dicotomicamente, e con le proverbiali spalle al muro, tra la sua cieca affermazione, da una parte, e la sua liberta'/felicita' dall'altra, sceglie sempre (cioe' sistematicamente) la sua cieca affermazione. Se deve scegliere dove andare, va' sempre all'inferno.

L'inferno, dunque, e' affermare, eternamente, la propria volonta' a costo della propria sofferenza.

Un destino, che, proprio per la sua essenza, puo' fare paura, solo a chi non l'abbia pienamente accettato. Per gli altri, ammesso che esistano, esso, l'inferno stesso, e' il paradiso. L'unico paradiso possibile.

Il paradiso della vita.


#133
Attualità / Re: 667
21 Aprile 2025, 21:59:23 PM
Citazione di: InVerno il 21 Aprile 2025, 07:55:35 AMCircola ora questo neologismo: "accelerazionista", che nasce dalla fiction fantascientifica ma arriva sulle tavole della filosofia politica come approccio a due cardini, il primo una visione ciclica della società, il secondo un aspetto strategico che suggerisce di "accelerare" i processi per essere i primi a raccogli i frutti di un nuovo ciclo. Anche senza Hegel, che i moderni acceleratori pensano sia una marca di maionese, appena si costruisce una visione ciclica della storia si è immediatamente portati all'idea di voler girare la ruota del tempo per primi e schiacciarci i secondi, sembra la strategia migliore, eppure la storia insegna che generalmente gli "accelerazionisti" sono i primi a prendersela sui piedi la ruota del tempo, la girano così forte che si stacca dall'albero motore. I marxisti che tifano Putin e Trump dovrebbero comprarsi un paio di scarponi con la punta di ferro, perchè più che "la borghesia e il capitale" saranno loro i primi a subire le conseguenze del voler accelerare oltre al numero di giri consigliato.


La ciclicita' della storia non ha ad oggi piu' bisogno, di essere una ipotesi: e' purtroppo stra confermata dai vertici dei non marxisti europeisti della domenica, i quali, non paghi di due guerre mondiali, si apprestano, con zelo militaristico a fare la terza... e' questo piccolo, e per alcuni assai fastidioso particolare, che fa stare simpatici al mondo intero Trump, Putin e perfino Dugin: nonostante tutte le fanfaronate, mediamente, la gente della specie umana non vuole crepare, e non vuol vedere i propri figli crepare: considerazione abbiettamente materialistica e anti spirituale pure questa? Forse  :D

Comunque, ne Hegel ne Marx, hanno una visione ciclica della storia, ma una lineare ed escatologica: diciamo che Hegel e' il massimo organicista, della concezione del tempo lineare, Marx il massimo conflittualista, di quella stessa concezione del tempo. Semmai in Marx e' il capitalismo, ad essere ciclico, ma appunto perche' esso rappresenta la battuta d'arresto inevitabile, il groviglio e il temporaneo trattenimento di se stessa presso se stessa, della storia, non il suo "regolare" o "naturale" procedere!



#134
Attualità / Re: 667
20 Aprile 2025, 16:39:18 PM
Citazione di: anthonyi il 20 Aprile 2025, 15:37:58 PME' la dialettica, niko, c'é la tesi, è c'é l'antitesi. A me confrontarmi con chi mi si contrappone non imbarazza per niente, credo sia la sola cosa che renda un dibattito interessante.
Oltretutto adesso il gioco é più facile perché ormai da quella parte, sul forum, ci sei rimasto solo tu.
Quanto alle tue tesi non mi convincono le tue categorie.
Tu dici che il ribelle é colui che vuol fare un mondo nuovo, si é possibile, ma soprattutto il ribelle é qualcuno che vuol distruggere questo mondo, perché questa é la cosa più facile da fare.


Magari, fosse facile; non e' facile per niente, direi... e proporre qualcosa di meglio e' l'unico modo, possibile, per distruggere quello che ad oggi non va, del mondo e della societa'... non si puo' perseguire la distruzione per la distruzione, il nichilismo assoluto, neanche volendolo.

il problema e' che quasi tutti, almeno a parole, vogliono e perseguono la "pace". In pochi pero', coprendono che l'unica pace possibile e' quella fondata sulla giustizia, e quindi sulla fine dello sfruttamento capitalistico.

Invece la pace fondata su riarmo, deterrenza, leva obbligatoria scudo nucleare e sbruffonate varie non e' vera pace, e non puo' durare, nel tempo... di fatto non e' mai durata a lungo, in tutti gli esempi precedenti, che ci possa offrire la storia... per questo, mi stupisco che nel 2025 ci sia ancora chi e' disposto a credere a questa storia della pace garantita dalle armi... ma come si fa'... e' alla storia, che bisognerebbe guardare, altroche' paciveri e pacifinti, ossessione per i nemici esterni e contemplazione paranoica e conservativa del mondo...

piu' che altro, secondo me, dietro la falsa coscienza e l'autoinganno del credere ancora oggi e dopo due guerre mondiali nella deterrenza armata e nucleare, si nasconde la falsa coscienza di chi e' pronto a veder bruciare e distruggere questo mondo, pur di non vederlo mai cambiare in meglio... puro istinto di distruzione quindi, che di fatto ad oggi pertiene molto piu' alla psicologia di chi a parole vorrebbe conservare ed eternizzare "platonicamente" il mondo cosi' com'e', piuttosto che a quella di chi vorrebbe, davvero, cambiarlo.

#135
Attualità / Re: 667
20 Aprile 2025, 12:24:09 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Aprile 2025, 15:38:05 PML'ordine costituito deve difendersi dai rivoltosi, supponi che non lo avesse fatto, e che in Germania avessimo avuto una dittatura comunista invece che nazista, che poi si sarebbe unita con quella sovietica.
Chi avrebbe mai potuto salvare l'intera Europa dal giogo della dittatura comunista?
Se oggi l'occidente é libero lo dobbiamo anche all'atto di qualche reduce di guerra che ha contribuito ad eliminare personaggi simbolo di quell'ideologia malefica e fallita che é stato il comunismo.


E comunue, per farla semplice, dato che la premessa secondo me e' che questo mondo, cosi' com'e' a livello politico ed economico non va bene...  e induce gratuita ed evitabile sofferenza ai piu'... la mia (inevitabile) conclusione, e' che, in generale presso l'animale umano, e soprattutto presso i luoghi e i tempi del capitalismo, chi usa violenza e al limite in casi estremi sparge sangue per cambiare questo mondo e farne a vario titolo uno nuovo e' quasi semore un rivoluzionario, mentre, non simmetricamente e non specularmente,  chi usa violenza e soprattutto sparge sangue per conservarlo e riproporlo esattamente cosi' com'e', questo mondo, e' invece, quasi sempre, un (ributtante) assassino.

Boia, gendarmi vari, fraikorps, paramilitari, squadracce, nazionalisti ucraini eccetera; tutti chiamati in causa e nominati, in questo mio ragionamento. 

Destra e sinistra, intese nel senso non tanto nobile, quanto realistico, e culturalmente informato dei due termini, non giocano alla pari, su un piano etico.

Per quanto altri, a vario titolo si possano sentire con cotali categorie umane "in debito". Per conquistata sicurezza, spicciola e inutile liberta' individuale, tranquillita' o peggio ancora improvvido senso di grandezza o di importanza (le meraviglie dell'occidente, la convinzione, falsa, che fuori dall'occidente tutti ci invidino eccetera)

In questi casi non c'e' da fare un ragionamento simmetrico e qalunquista, ma uno asimmetrico, e non qalunquista.

Sono sempre un po' in imbarazzo, a comunicare con chi non condivide, la mia premessa e/o la mia conclusione ::)