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Messaggi - daniele22

#121
In questi giorni mi trovai, assecondando le direttive consigliatemi da anthonyi, a bordo di un eurocity che copre la tratta München Venezia; due treni al giorno in andata e ritorno, tanto per dire. Ebbene, c'era un gruppo di tedeschi e ho sentito più volte dal loro vociare, lo giuro, espressioni come "soliten italianen", "restituzionen" e "Den Haag". Mi sarebbe venuto quasi da dirgli qualcosa perché anch'io avevo pensato la stessa cosa che ha pensato anthonyi. Non con questo che io ritenessi i tedeschi responsabili della formalizzazione del mandato di cattura, ma solo giusto così per socializzare. In ogni caso mi fermò dal proferir parola un violento pugno dato sul tavolino da uno di loro nel mentre che gridava al suo amico "ma non capisci? si tratta di Italiani!!" ... o almeno così tradussi io ... ripresi quindi la lettura di "Liberty bar", uno dei pochi Maigret che non ancora non avevo letto, ma ogni tanto mi veniva a mente la faccia di alMasri ... capirai che tipo, sparisse pure dalla faccia della terra uno che era a capo di una cosa che si chiamava forze speciali di deterrenza. Perché avallo senz'altro e senza prova alcuna quello che dice baylham. Non può essere che così. Comunque quello che più mi ha colpito dell'orrenda vicenda ... almeno avessero detto ai libici di venirselo a prendere ... quel che più mi ha colpito dicevo, fu l'agire così sfacciato del governo. A prescindere quindi dal fatto che la Meloni stia ora montando la panna come dice sapa, resta che secondo me il governo abbia tirato un bel ceffone all'Europa 
#122
Citazione di: PhyroSphera il 27 Gennaio 2025, 22:47:35 PMNon affermavo una regola assoluta ad esclusione di un'altra regola assoluta.

MAURO PASTORE
La mia non è una regola, era una semplice constatazione su quello che hanno prodotto le identità nazionali o di popoli che siano. Tanto per capirci, metto le tradizioni popolari sul banco di eventuali accuse.
Penso inoltre che da motti del tipo "America first" o "prima gli italiani" e via dicendo nulla di buono ci sia da aspettarsi. Naturalmente bisogna sempre vedere cosa uno si auguri.
Nel merito dell'articolo giornalistico quindi non mi sembra che la sacerdotessa abbia detto chissà quali bestemmie. Tra l'altro non sono nemmeno uno che crede in Dio.
Infine, se la tua preoccupazione nei riguardi della politica di Trump è quella rivolta agli animali che restano tagliati fuori da un muro, dico semplicemente che da uno che si propone di deportare messicani o palestinesi come fossero cani e gatti non ci si possa certo aspettare che si preoccupi più di tanto delle sorti di animali non umani. Il problema, per come la vedo io, è la demenza che porta a erigere muri
#123
"Da una parte c'è la difesa della identità nazionale, dall'altra il progresso sociale. Senza nazioni, senza poteri etnici, il progresso sociale è possibile? Non diventa la società una confusione che fa decadere l'economia, toglie benessere, crea guai, sotto opposta apparenza?"
Questo passaggio mi è del tutto incomprensibile tanto da affermare che sarebbero proprio le identità nazionali, costituitesi su arbitri quantomeno discutibili, a generare confusione e malesseri
#125
Tematiche Filosofiche / Re: Ciò che non si può dire.
22 Gennaio 2025, 09:38:05 AM
Citazione di: iano il 21 Gennaio 2025, 20:25:57 PMSi, è vero, e quindi?
Forse che io l'ho negato?
Forse che mi sono augurato la fine del logos?


Non prenderla come un affronto iano.
Dico semplicemente, in linea con quanto già detto, che se la parola perde il suo peso ciò non sarebbe dovuto alla crescita della potenzialità di comunicazione; tale crescita di fatto, secondo me, mette in luce che a essere in crisi profonda non sarebbe la parola, bensì il dialogo ... i tavoli della politica quindi, oppure i forum, i talkshow. La crisi della parola sarebbe quindi la crisi del dialogo, ovvero la crisi di un'intelligenza che per motivi "personali" agisce a flussi alterni, a tratti sincera e a tratti menzognera, bloccando senz'altro le potenzialità umane. Confesso tra l'altro che per questo motivo, più che ponderato razionalmente, più di una volta ho pensato di abbandonare il forum, ma un aspetto pulsionale non ben controllato del mio comportamento mi ha portato finora a fallire l'intento ... debolezza personale
#126
Tematiche Filosofiche / Re: Ciò che non si può dire.
21 Gennaio 2025, 10:34:04 AM
Forse non ho afferrato il senso del discorso, ma che il logos stia facendo la fine degli altri idoli mi sembra una bestemmia grande come due case ... anzi, tre. Le leggi sono fatte col logos e hanno grande valore. Sarebbe più corretto dire che le nostre opinioni hanno ben poco valore di fronte ai decisori che non si affidano certamente alle nostre opinioni per le loro prescrizioni legali. Allo stato attuale si può dire benissimo che con la libertà di espressione ci possiamo pure pulire il deretano. Non capisco poi cosa c'entri Dio
#127
Tematiche Filosofiche / Re: Ciò che non si può dire.
20 Gennaio 2025, 16:30:52 PM
Citazione di: iano il 20 Gennaio 2025, 14:27:38 PMIn sostanza si tratta di smettere di fare del logos un idolo per liberare tutte le potenzialità.
C'entra un poco anche la mappa, questone a te molto cara. Ogni essere vivente si muove calato nella sua realtà.
Per istinto o meditata-mente egli si affiderà necessariamente a una mappa per quanto "semplice" questa possa essere. Le nostre parole comunque sarebbero di fatto una mappa della realtà.
Vi sarebbe quindi una nostra separatezza dalla realtà che ci comprende in virtù del carattere della nostra lingua; sarebbe a dire che le espressioni del tipo io faccio, lui dice, lei erige, ci vediamo laggiù etc, hanno generato una certa nostra separazione dal mondo del "qui e ora", dove invece si muoverebbe in gran parte la vita degli altri esseri viventi ... quelli che non dicono io faccio, tu dici, ma fanno e dicono ugualmente. Dicono cosa? Dicono per lo più del loro stato interiore, fondandosi sempre su una mappa della loro realtà.
Sarebbe però contro ogni evidenza che noi umani non ci si muova ugualmente nel qui e ora così come poc'anzi dissi.
Succede infatti questo: che noi umani, indotti dalla cura del fuoco, abbiamo progressivamente cambiato punto di riferimento per il mondo (realtà), focalizzando le nostre culturali attenzioni (nostre abitudini) più che altro alla realtà linguistica. Ad oggi, in senso kantiano, si pende dalle altrui parole vivendo di fatto in uno stato di "minorità" in cui ci si ritrova facilmente manipolabili. Ciò sarebbe particolarmente grave per questioni etico/morali. Certo, voi potete disquisire all'infinito continuando ad aprire compulsivamente svariati temi di discussione. Temi che però restano puntualmente mancanti di concretezza nel loro assieme. Restano cioè a mezz'aria mancando di finalizzazione.
Non muoversi nel qui e ora assume quindi il suo autentico senso nel fatto che noi si "perda" un tempo per agire nella concretezza della realtà immanente perché ci si ostina a combattere ... vien da dire quasi in losca complicità  ... la realtà espressa "linguisticamente" dagli avversari. Tutto questo nel mentre che ci si dimentica di guerre e stragi di innocenti, ovvero si dimentica un po' la parte non linguistica della realtà, quella della carne, del qui e ora. "Eh no!, noi parliamo pure di tali guerre e di tali stragi!" diranno i meno avveduti ... e così si perpetua il giro vizioso ... Aspettiamo
#128
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
20 Gennaio 2025, 09:27:40 AM
Citazione di: Visechi il 19 Gennaio 2025, 20:03:28 PMÈ complesso riuscire ad immaginare il massimo livello di libertà che vada ad inserirsi in un evento che si ripete uguale per l'eternità, quindi da sempre e per sempre. Ancor più problematico mi risulta il pensiero che celebra e glorifica ogni singolo istante in funzione di una decisione per il o per il no in un contesto assolutamente determinato a priori e per l'eternità. Ma questo è il pensiero di N. e del suo pensiero stiamo discutendo. Ad ogni buon conto, una cosa è cercare di riportare il più fedelmente possibile il pensiero di un filosofo, altra è invece prendere posizione a favore o contro questa filosofia a "colpi di martello". Forse solo Delueze è riuscito a dipanare la matassa del senso, rilevando come l'eterno ritorno dell'uguale sia da declinare in termini di elemento differenziale e di ripetizione delle differenze e quindi di diffèrence e non di identità.
Penso sia chiaro che la libertà coincida più che altro con una sensazione di libertà e dato che i moventi che agiscono sull'individuo non sono poi così numerosi la ripetitività con cui si ripresentano possa pure presentare dei cicli storici che solitamente raggiungono un apice nella distruzione. Cioè, mentre nella vita individuale la nostra ripetitività per lo più non sfocia nella guerra totale con l'altro, vi sarebbe un certo autocontenimento, sembra invece che tale autocontenimento individuale sfoghi facilmente nell'incontinenza della società in cui si muove l'individuo.
Detto questo non intendo certo martellare Zarathustra proprio perché prevedeva un auspicato avvento di un uomo nuovo. Dato che io mi riterrei tale sono quindi curioso di sapere come Nietzsche sia giunto a profetizzare tale evento. Dovrei studiarlo, per dirla tutta, ma me ne manca purtroppo un buon motivo e di conseguenza la voglia ... d'altra parte sono un superuomo; avendo superato la questione della "morale" (legge positiva) che ritengo essere una fresconata adatta all'uomo poco super, le uniche domande, giacché pure il mio super uomo si pone delle domande, le uniche domande che rivolgo ancora al mondo sono in realtà una sola domanda
#129
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
19 Gennaio 2025, 18:58:03 PM
Tra altri già citati personaggi mi sento pure un superuomo ... il fato mi insegue! Vorrei quindi chiedere a Visechi, dato pure che me lo chiedevo anch'io, come mai trova un punto di debolezza nell'eterno ritorno dell'uguale. Tanto più che come lui dice dovrebbe collidere insanabilmente con la libertà predicata da Zarathustra. Comunque trovo abbastanza ridicolo il fatto di eroicizzare l'attimo del presente
#130
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
18 Gennaio 2025, 08:50:31 AM
Ringrazio Visechi per la risposta.
Non conosco Nietzsche, ma ne ho sentito parlare.
Penso che Nietzsche volesse ribaltare il verso temporale del binomio etica/morale. Probabilmente non ci riuscì, ma non saprei.
Il punto é questo. Da quando intervenne la proprietà privata nella società umana l'etica si è via via affermata sempre più in modo subordinato alla legge morale. Forse lui intendeva che il primato spettasse invece all'etica, subordinando ad essa e nel caso eventuali leggi morali
#131
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
17 Gennaio 2025, 17:46:01 PM
Citazione di: Visechi il 17 Gennaio 2025, 14:41:04 PM....
L'area del Sacro non necessariamente è occupata dal dio. Nelle civiltà arcaiche, non v'è traccia di un Dio o di un divino, v'è un richiamo alla trascendenza che non è dimora di alcuna divinità. In Amazzonia, il popolo dei Guaranì è impegnato in un inesausto errare in cerca della "Terra senza il male". Terra sacra, ma priva di divinità.
Ciao, per quel che tu possa saperne, sono sereni o agitati?
#132
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ignoranza
28 Dicembre 2024, 09:14:13 AM
Va bene, proseguo da solo ... ultimo post dell'anno, giuro. Ritorno quindi alla dotta sapienza ignorante, quella che dovrebbe farci da guida sicura nell'attimo del "qui e ora". Solidarietà a PhyroSphera per il suo post nr. 251 nel tema Psicanalisi in cui denuncia la mancanza di chiarezza di un utente. A suo tempo ebbi la stessa impressione nei confronti dello stesso utente; decisi di lasciarlo a sé stesso. Fu una scelta condizionata da una forma di egoismo che attingeva a una sapienza tradizionale per cui non è utile perdere tempo con uno che non capisce, o non vuol capire, o vuol far finta di non capire. Troppe incognite a cui badare, meglio sfruttare proficuamente la propria ignoranza; so di non sapere, ma devo andare comunque avanti.
A me invece non è chiaro il comportamento di anthonyi che in quanto liberale, sarebbe per me, un anarchico sui generis, il nemico numero uno. Anthonyi dimostra però di usare rettamente la propria intelligenza. Pertanto, con lui non mi è altrettanto facile abbandonarlo a sé stesso, nonostante che contro di me ... figuriamoci, contro il messia ... non potrebbe proprio nulla, ma non è mica vero. In una scala da uno a dieci, lui può nove punto cinque e io posso uno punto due in sovrastima. Vengo al dunque. Tempo fa l'ho accusato di avere fatto comunella con Eutidemo su di una certa faccenda. Lui negava, io non ho mostrato le carte ben sapendo che ne avrei ricavato al massimo un riconoscimento del mio modo di vedere e una contrarietà in virtù del fatto che io avrei valorizzato troppo una semplice coincidenza. La dotta sapienza ignorante mi ha fatto allora lasciare il gioco scherzando patafisica-mente. Passa nel frattempo del tempo e, rispondendo quindi a un suo augurio di buon Natale, assieme allo scherzo sulle sue possibilità di concedermi un salvacondotto per la guida dell'auto gli ho offerto come regalo, qualora l'avesse voluto, la spiegazione della mia accusa di quattro mesi prima. Lui mi risponde che dico cose senza senso, ovvio, la richiesta del lasciapassare a un agente segreto, ma la spiegazione dell'accusa non sarebbe stata una cosa senza senso ... e di fatto il regalo non l'ha nemmeno nominato. A questo punto cosa dovevo fare? Dire che questa è la prova che lui si era messo d'accordo...et etc, ben sapendo che non è prova di nulla? Ho fatto invece quello che ho fatto, cioè ho ancora una volta fatto finta di niente. La dotta sapienza che sa della propria incontrovertibile ignoranza appunto, quella che dovrebbe avere chiaro cosa si deve fare senza che ci si faccia trasportare, non dico da pulsioni forse ingovernabili, ma dai sentimenti. Ma allora sarò sempre costretto a far finta di niente? Nel momento in cui cesserò di sperare lo abbandonerò. Una cosa è certa: lui ha "informato" la mia ignoranza, perché so, conosco quello che mi ha detto. Posso solo sperare, risposta personalizzata alla terza domanda kantiana, che anthonyi stia cercando di assimilare la mia cultura .. ah ah ah ah ah ah aaaaaaah! ... e questo proprio per quanto ha detto a Jacopus poco tempo fa: "Sollevi una questione grande, jacopus. Hai mai sentito parlare di genio e sregolatezza? La creatività umana rompe l'ordine tradizionale, forse per migliorarlo, forse no. Il punto é che in ogni caso l'ordine tradizionale difende se stesso e cerca di ridurre l'impatto della creatività in ogni caso, al limite cerca di assimilarla."
E infatti è proprio così che accade. Insomma, io punto a che si giunga al limite ben sapendo il rischio che comporta per daniele22 il verbo essere assimilato. D'altra parte non posso certo abbandonare la mia fede. In ogni caso, in ragione della mia richiesta di un salvacondotto, anthonyi mi ha sprezzantemente invitato a servirmi dei mezzi pubblici ... buon fine anno
#133
La mia punto ne ha 250000 e manca pure di servosterzo. Da un liberale coerente non potevo che aspettarmi questo tipo di risposta. Non mi dilungherò quindi e parlerò più che altro ad altri. Il punto è questo: quando guidi devi stare attento alla strada e ogni piccola distrazione può essere fatale. In ogni caso il totale tra morti e feriti, dati Istat, sulla strada sono in costante e leggero calo dal 2010 al 2019. Nel 2020 (covid) c'è un notevole picco al ribasso per poi risalire pian piano fino al 2023 dove comunque non si è ancora raggiunto il valore del 2019.
Detto questo, in merito alla patente, che è una concessione e non un diritto, esiste oltre alla certificazione della conoscenza del codice della strada, una certificazione medica di idoneità psicofisica alla guida. Riducano semmai i tempi della revisione, ma soprattutto diano un'occhiata alle visite farsa che si fanno presso le scuole guida per la revisione. In merito invece alle forze dell'ordine, direi che queste dovrebbero compiere delle valutazioni ragionevoli e oggettive atte a sanzionare eventualmente la persona "distratta". Andare oltre questo atteggiamento significa comunque violare la libertà individuale (art 13), significa quindi rivolgersi a quei casi particolari in cui la libertà individuale possa essere violata (test a caso). In parole povere, cultura della prevenzione vs cultura della responsabilità. In merito alla cultura della prevenzione, quello che inoltre a uno come me scoccia è che alle forze dell'ordine si lasci troppo metro per compiere azioni di indagine arbitraria e magari politicamente direzionata. Poi si sa, io dico la mia e prendo quel che passa il convento, ma stigmatizzo uno Stato che debba impiegare anni a decidere di cose che potrebbero risolversi in breve qualora non vi fossero ignote ragioni in gioco. E tanto più in questo caso per la concreta possibilità di mettere nelle peste delle persone che non hanno fatto proprio nulla ... E in questo, almeno, non saremmo poi così tanto nemici come dice anthonyi. Per il resto lasciamo perdere
#134
Storia / Re: Papino il Breve
26 Dicembre 2024, 21:41:35 PM
Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2024, 11:05:01 AMIn fondo hai ragione, non bisogna mai prendersi troppo sul serio, ed é molto meglio il non senso della scorrettezza ideologica mascherata da discorso razionale.
Oltretutto complimenti per la buona conoscenza delle ritualità cristiane, non é da tutti.
Ti ringrazio anthonyi, ma esageri. Non conosco invero un granché di ritualità e teoresi cristiana e sono sempre stato un pessimo studente, almeno nel senso canonico del termine. Comunque spero che prima o poi, nei pressi di una Pentecoste magari, possa discendere tra il genere umano lo spirito Santo a ridurvi a più miti propositi. Le religioni sono per me degne di interesse poiché, da non credente (in Dio) le vedo come la prima forma di scienza in cui si cimentò il genere umano, molto acuta peraltro per quel poco che ne so. Saluti
#135
Citazione di: harmonic_b il 26 Dicembre 2024, 10:05:39 AMUn saluto a tutte le persone su Logos 🖐�
Mi chiamo Marco, purtroppo conosco poco la filosofia, ci sono arrivato tardi, però ho deciso di approfondire l'argomento, da neofita, da autodidatta, perché di lavoro mi occupo di altro.

Per questo motivo mi sono iscritto al forum, per confrontarmi e imparare dagli altri, da chi sa molto di più.

Sarò grato a chiunque possa aiutarmi ad individuare un percorso per possa farmi  comprendere la storia, il significato e l'importanza del pensiero. Ogni suggerimento per me è prezioso. Spero di potermi unire quanto prima a discussioni e confronti, ora vorrei cominciare a studiare, in tutti i miei limiti.

A presto!!


Ciao  Marco e benvenuto. Sono un tipo pratico e se te la senti prova a dirci cosa pensi della filosofia, così intanto studiamo noi. Se poi qualcuno ti risponde cominci a studiare pure tu. Oppure studiaci per un po' ... un saluto