Interessa, certamente.
Io non sono un filosofo e neanche un pittore, però penso e ho anche dipinto.
Dipingere era una fatica che mi dava soddisfazione, ma alla fine ha prevalso la mia pigrizia, una pigrizia tale che se potessi smetterei anche di pensare, ma non potendolo fare, a questo, giocoforza, mi sono dedicato.
Tu sei pittore e critico d'arte, e nella mia breve esperienza ho capito che non si può essere critici d'arte senza sporcarsi le mani, critica quindi che si esercita in primis sui propri dipinti passati, il che equivale a prendere coscienza della propria evoluzione pittorica.
Dirai allora, come ho potuto io dipingere quella crozza, di cui tanto andavo fiero?
Elevando la tua cultura tenderai a disprezzare gli altri, il che non è bello, ma almeno in questo caso chi disprezza e che viene disprezzato sei sempre tu, e proverai vergogna al posto del senso di colpa.
L'esaltazione di ciò che si è diventati viene annullata dalla vergogna di ciò che si era, il che aiuta a mantanere un certo equilibrio.
Ci siamo, o ci facciamo?
Gran parte dell'usufruizione delle opere d'arte mi pare si riduca a un ''io c'ero'', piuttosto che a un ''io ci faccio''.
Che senso ha guardare una partita di calcio?
Ha senso se a calcio ci hai giocato.
O comunque ha un senso diverso.
Dipingere è pensare con le mani.
Io non sono un filosofo e neanche un pittore, però penso e ho anche dipinto.
Dipingere era una fatica che mi dava soddisfazione, ma alla fine ha prevalso la mia pigrizia, una pigrizia tale che se potessi smetterei anche di pensare, ma non potendolo fare, a questo, giocoforza, mi sono dedicato.
Tu sei pittore e critico d'arte, e nella mia breve esperienza ho capito che non si può essere critici d'arte senza sporcarsi le mani, critica quindi che si esercita in primis sui propri dipinti passati, il che equivale a prendere coscienza della propria evoluzione pittorica.
Dirai allora, come ho potuto io dipingere quella crozza, di cui tanto andavo fiero?
Elevando la tua cultura tenderai a disprezzare gli altri, il che non è bello, ma almeno in questo caso chi disprezza e che viene disprezzato sei sempre tu, e proverai vergogna al posto del senso di colpa.
L'esaltazione di ciò che si è diventati viene annullata dalla vergogna di ciò che si era, il che aiuta a mantanere un certo equilibrio.
Ci siamo, o ci facciamo?
Gran parte dell'usufruizione delle opere d'arte mi pare si riduca a un ''io c'ero'', piuttosto che a un ''io ci faccio''.
Che senso ha guardare una partita di calcio?
Ha senso se a calcio ci hai giocato.
O comunque ha un senso diverso.
Dipingere è pensare con le mani.
