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Messaggi - bobmax

#1351
Tematiche Filosofiche / Re: Esiste il male assoluto?
11 Maggio 2022, 08:27:34 AM
Citazione di: Alberto Knox il 10 Maggio 2022, 19:29:01 PMNon credo che si possa parlare dell esistenza di un assoluto a cui conferire qualcosa come ad esempio il male. Già il male di per se è per se è una traduzione della mente umana, non esiste. Ma esiste la malvagità, la crudeltà, la malignità, esistono pensieri malvagi, atti malvagi, ma non esiste il male di per se, come una spece di forza metafisica che sta li come ombra minacciosa ad attirirarci ad esso. Dietro la figura spirituale della personificazione del diavolo come soggetto si nasconde una grande verità, che è la malvagità di cui l'uomo è in grado di impastare il propio cuore e la propia coscienza ad opera delle sue attività mentali.

L'escludere per principio il Male su cosa si fonda?
Perché il Male assoluto, metafisico, non può essere?

Questa non è una questione di poco conto...

Donde nasce il convincimento che il Male non è?

Perché due sono le ragioni possibili. E una è l'antitesi dell'altra.

Una ragione è il nichilismo. Per il quale non vi è alcun assoluto, che non sia il nulla valoriale.
Poiché nulla vale, allora non solo il bene è relativo, in quanto invenzione umana, ma pure necessariamente il male non ha una sua sostanza.
Di modo che nessun Bene e perciò... nessun Male.

L'altra ragione, invece, si fonda sul Bene.
Il Bene è!

Ma questo è un punto di partenza, alla Spinoza, oppure è la sperabile meta alla conclusione della notte oscura?

Per chi Spinoza non è, resta solo la seconda strada.

Che è quella di Gesù.

"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"

Ossia Dio non è?
#1352
Citazione di: Alberto Knox il 10 Maggio 2022, 15:46:02 PMé forse ateo perchè dice questo? è eretico?...a voi la risposta

La fede in Dio è il presupposto dell'Etica.
Causa sui.
Ipotizzare l'ateismo in Spinoza significa averlo frainteso.
Causa sui, e tutto ne consegue.

Tuttavia, seppur paradossalmente, è proprio l'esclusione di principio di ogni possibile ateismo a rendere Spinoza impercorribile.
Lo si può apprezzare, amare, ma non seguire.
Perché il suo presupposto è la certezza di Dio.
Ed è su questa base che si sviluppa l'Etica.

Ma se la certezza non c'è, allora il percorso non può che essere diverso.

Occorre cioè affrontare l'ateismo.

Ma non l'ateismo di chi nega l'esistenza dell'ente Dio...
Perché questo ateismo, di gran lunga maggioritario, è gioco di bimbi.

Occorre affrontare l'autentico ateismo!
Detto pure ateismo mistico.
Cioè l'ipotesi che il Bene non sia.

Perciò non che Dio non c'è, bensì... che Dio non è!
Il Bene non è!

Dio, il Bene, è soltanto una mia illusione.

E perciò la realtà ultima, la sua essenza, è mero vuoto meccanismo...

L'autentico ateismo ti conduce al cospetto dell'abisso.

Dove spetta solo al figlio che il Padre sia.
#1353
Citazione di: niko il 09 Maggio 2022, 15:45:16 PMOk, ma allora nel concreto che facciamo, ce lo infondi tu a tutti, lo Spirito della Verità, e della Sofferenza per la Verità?

Dal mio punto di vista, ti assicuro che:

Si soffre anche se non si soffre per la verità.

per questo probabilmente, tu che soffri per la verità, ti trovi a contemplare un dualismo tale per cui non tutti sono infusi, e inclusi.

Lo spirito non lo si infonde.

Spetta solo a te essere o non essere.

E sei, solo attraverso la tua fede nella Verità.

Il che vuol dire soffrire ogni volta che rinneghi questa fede!
Quando cioè avverti di essere nel torto... ma persisti comunque nell'errore, prendendoti gioco della Verità.
Che solo dentro di te può stare.

La fede nella Verità ti fa essere, mentre la mancanza di fede non ti fa essere.

Una autentica comunicazione può avvenire solo tra chi ha fede nella Verità.

Con chi non ha questa fede, nessuna comunicazione è possibile.
Per la semplice ragione che non è.

#1354
Tematiche Filosofiche / Re: Esiste il male assoluto?
09 Maggio 2022, 14:54:39 PM
Viator, questa idea, del male quale mancanza del bene, è perniciosa.

Perché illude che l'essenza comunque sia il Bene.
Al quale però, sia stata tolta una parte, per qualche non chiaro motivo...

Ma se manca qualcosa, è perché quel qualcosa avrebbe dovuto esserci.
E l'esserci è la condizione che viene prima di quel qualcosa!

Cioè la mancanza di bene nel mondo, non parla solo della relazione bene-male, ma dà per implicito che possono esserci nel mondo così come non esserci.

È perciò il convincimento che il mondo viene "prima" dell'Etica!

E se il mondo prescinde dall'Etica... allora il bene e il male sono relativi.

Questa idea non è che un frutto avvelenato del nichilismo.
#1355
Tematiche Filosofiche / Re: Esiste il male assoluto?
09 Maggio 2022, 14:38:40 PM
Tuttavia, Jacopus, a mio parere Dostoevskij non tratta il male assoluto, bensì il nichilismo.

Che il nichilismo non possa essere male assoluto lo vediamo con il bacio di Cristo.

Tutti i ragionamenti, i perché è i percome, cadono di fronte all'amore.
Questa è la prova, per D., che il male nulla può di fronte al Bene.
#1356
Eutidemo, il motivo del contendere non riguarda ciò che è vero o ciò che è falso.
Sembrerebbe che sia così... Ma non lo è.

La divergenza è ben più profonda.

Perché riguarda lo spirito.

Che quando manca rende impossibile ogni autentico confronto.

Non è possibile infatti alcuna concreta comunicazione tra chi ha fede, almeno un po', nella Verità, e chi viceversa non ne ha.

La fede nella Verità richiede di impegnarsi e pure di soffrire in nome del Vero.
Ed è questo impegno, questa sofferenza, a permettere il confronto.

Se non vi è questa fede, non ci si sente neppure impegnati. E la verità diventa semplicemente ciò che piace.

La tua passione, il tuo impegno, sono evidenti.
Ma occorre prendere atto, seppur a malincuore, che pure la comunicazione è un dono prezioso di Dio. Un dono per nulla scontato...
#1357
Tematiche Filosofiche / Esiste il male assoluto?
08 Maggio 2022, 15:36:11 PM
Vi può essere cioè un male che non abbia altra motivazione che non sia il male stesso?

Esiste il puro male?

La questione è secondo me fondamentale.
Perché l'effettiva realtà del Male, quale principio ineliminabile del mondo, renderebbe vana ogni fede. Che è tale solo in quanto fede nel Bene.

Il Male, in quanto ontologico, non potrebbe infatti mai essere sconfitto.

L'eterna lotta tra il Bene e il Male sarebbe la realtà ultima.

E pure la relativizzazione del bene e del male che altro è, una volta diventata "realtá", se non l'accettazione del Male assoluto?

Il Male assoluto non deve esistere!

Ma grande è la paura di illudermi...

L'architetto che fa strage della sua famiglia, sembra davvero quel mostro che lui stesso dichiara di essere.
Ma la sua mostruosità è assoluta?
È il Male?

O là dietro vi è qualcosa che non vedo e che fa sì che quel male assoluto comunque non sia?

E Putin, mi illudo percependo sul suo volto la sofferenza di una vita tragica? È un agente del Male, senza se e senza ma, o pure lì vi è qualcos'altro?

E Lavrov, questo suo mentire senza mostrare remore, è una manifestazione del Male o vi sono altre ragioni?

E io stesso, che mi condanno giustamente all'inferno, sono espressione del Male?

L'imperativo che il Male assoluto non sia, chiede a me l'impossibile.
#1358
Ciao Eutidemo,
beh non ci sono arrivato subito...
Anche perché, per pigrizia e stupida presunzione...  non sono andato a prendere una scacchiera, ma me la sono raffigurata nella mente provando e riprovando.
Per semplificare, trattavo la scacchiera come una semplice matrice, prescindendo dal colore delle caselle.

Anche quando poi mi sono messo a disegnarla su di un pezzo di carta, non consideravo i colori.

Avevo iniziato coprendo la matrice con i 32 tassaelli. Ne avevo tolto uno nella zona centrale, per poi far scorrere o riposizionare i confinanti sfruttando le caselle vuote.
In questo modo le due caselle vuote si spostavano, ma non su tutte le posizioni!

Come mai?

Se avessi usato da subito la scacchiera mi sarebbe stato evidente: restavano vuote solo le caselle con colore diverso!

Ah... quanta  arroganza nella mia mente!

Grazie Eutidemo, soprattutto per questo! Così come successo in altre occasioni da te proposte...
#1359
Le torri devono essere messe su caselle di differente colore.
#1360
L'essere liberi in Spinoza ricorda molto l'essere distaccati in Meister Eckhart.

L'uomo veramente distaccato rinuncia a se stesso e perciò "obbliga" Dio a intervenire.
Il distacco è rinuncia della propria volontà di modo che Dio è "costretto" a imporre la sua volontà.

Questa è la Grazia. È la Beatitudine.

Sembrebbe perciò che vi siano due attori: l'uomo che si distacca da se stesso e Dio che quindi interviene...
Ma non è così. Questo è solo un modo per cercare di esprimere l'indicibile.

Perché l'attore è sempre e solo uno: Dio.

Il distacco e la grazia sono infatti il medesimo atto.

Perché l'uomo semplicemente non è mai esistito.
È questo l'esito del conosci te stesso.
#1361
Citazione di: Alberto Knox il 05 Maggio 2022, 22:47:14 PMciò che fonda la verità è il fare la verità. Cosa significa servire la verità nell etica? vuol dire non mentire mai?
Negli anni 40 un maestro delle elementari chiese a un suo alunno di fronte tutta la classe  "ma è vero che tuo padre beve tutti i giorni,che è un ubriacone, è vero?" il bambino si alza,guarda il maestro e dice "No...mio padre non è...un ubriacone" . Ebbene quel bambino negando che suo padre beveva ha servito la verità.
Era vero che suo padre beveva, ma lui difendendo l'onore del padre e della famiglia! ha servito la verità, c'è più verita nella sua negazione piuttosto che un ammissione per non mentire.

Sì, la menzogna può essere Verità.

Perché cosa chiede a me l'Etica?

Non chiede forse di essere fedele a me stesso?
Cioè di essere invece di non essere?

E per essere devo cercare il Vero in me stesso.

E non c'è nessuna logica, nessuna legge, che possa costringermi a rinnegare ciò che sono.

Cosa farebbe Dio se fosse nei miei panni, se sapesse ciò che so io?
Ciò che farebbe Dio è ciò che io devo fare.

L'Etica mi chiede di essere Dio.
#1362
Presentazione nuovi iscritti / Re: Pace e bene
05 Maggio 2022, 17:24:07 PM
Ben arrivato Luca e buone riflessioni!
#1363
Viator, quello che percepisco è un forte stridio di unghie sui vetri.
Si gioca con le parole.

Io in quanto percezione di me stesso?
Va bene.
Quella percezione è errata.
Perché non c'è nessun me stesso.

Intendendo con "me stesso" una entità distinta e libera di volere.

Il se stesso individuale non esiste.

Va bene così?

Altro che miliardi di sé...

Mentre secondo te pure la tua gallina ha un sé, giusto?
#1364
Citazione di: Alberto Knox il 05 Maggio 2022, 13:01:26 PMNon si è ancora parlato di etica comunque ...

L'Etica viene prima di qualsiasi ragionamento.
È ciò che fonda la ricerca della Verità.

Spinoza non costruisce un'etica, ma sviluppa la sua analisi seguendo il proprio slancio etico.

Come deve essere per davvero la realtà, se il Bene è?

Il rischio sempre presente è di forzare il gioco. Di pretendere di stabilire cosa sia il Vero in nome dell'Etica. Cioè di cadere nella superstizione.

Per cui è indispensabile verificare e riverificare ogni passaggio. Per evitare di auto ingannarsi.

Proprio per difendere ciò che vale e che motiva ogni ricerca: l'Etica.

Tenendo ferma questa fede, possiamo ben vedere come tante "verità" date per scontate si sbriciolino, rivelandosi mere illusioni.

Una di queste è il libero arbitrio.
Tante sono le considerazioni che portano a constatarne la non esistenza...

Ma la motivazione fondamentale, che il libero arbitrio non esista, è Etica!
#1365
Citazione di: Ipazia il 05 Maggio 2022, 06:54:03 AMCome felicemente intuito da Kundera, l'essere contiene una leggerezza che lo rende volatile, inaffidabile; malgrado tutta la metafisica che ci si può spendere sopra, resta epistemicamente insostenibile, costretto ad adattarsi alla sostenibile pesantezza dell'esistere, laddove comandano la materia e la fenomenologia fisica nelle relazioni che di metafisico e spirituale (non) contengono nulla. Ma dalle quali la psiche può librarsi leggera inventandosi i mondi sui quali guardare. Col paracadute, se saggi, che sappia sostenere la pesantezza dell'esistere dallo sfracellarsi per aver dato troppo credito alla sostenibilità metafisica dell'essere.

Sì, ma questo capita quando ci prende la paura e allora proviamo ad aggrapparci a una illusione. Cioè alla pretesa che l'essere sia un esistere.

Difficile volare liberi, il rischio di sfracellarsi è altissimo.

Eppur si deve.