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Messaggi - Alberto Knox

#16
Citazione di: Jacopus il 18 Giugno 2025, 00:22:05 AMRitengo, secondo una modalità ellenistica e quindi precristiana che sia possibile essere contemporaneamente (o in tempi diversi della propria vita) esteti, etici e religiosi. Questa visione simile a quella del "progresso positivista", (dal laido esteta al perfetto religioso) non mi convince. Però è anche possibile che queste mie divagazioni siano prive di fondamento.
No no, sono perfettamente fondate le tue obiezioni.
 Oltre che essere un esistenzialista e uomo religioso Kierkegard fu anche un severo critico della cultura e della civiltà europee "tutta l'Europa è sulla strada della banca rotta" disse. Gli pareva di vivere in un epoca priva di passioni e d impegno. Reagì in modo particolarmente violento contro la tiepidezza della vita religiosa all interno della Chiesa e fu molto duro verso quello che oggi chiameremmo "Cristianesimo della Domenica" . Per kierkegaard il Cristianesimo era così sconvolgente e irrazionale che poteva esserci solo un aut-aut , non è possibile essere Cristiani fino a un certo punto. Gesù risorse il giorno di Pasqua oppure no. E se è veramente risorto , questo fatto era così sconvolgente da segnare tutta la nostra vita. 
Mi rendo conto che questa presentazione del filosofo lo fa sembrare una figura minore rispetto alla potenza della filosofia col martello di Nietzche ad esempio. Ma non è così . Kierkeegard è il filosofo che ti smuove, dall interno, ti costringe a prendere sul serio il tuo essere nell esistenza, ti mette davanti a te stesso  e ha porti quelle domande a cui non puoi mentire ; che cosa è veramente importante per me? 
Perciò non era un filosofo più debole rispetto a Nietzche , anzi , Kierkegaard non usava troppi riguardi nelle sue polemiche , era dotato di una penna tagliente e di un amara ironia ; "la massa è falsità" o "la verità è sempre in minoranza" sono sue affermazioni. 
#17
Se a qualcuno interessa capire cosa cavolo significa aut- aut (o in Danese enten-eller) o questo o quello. indico qui un ottimo riassunto esplicativo

https://library.weschool.com/lezione/riassunto-kierkegaard-aut-aut-timore-e-tremore-6822.html


"Non si tratta assolutamente di tappe collegate tra loro da un rapporto di necessità, al contrario, fra esse c'è un salto, per cui ogni stadio risulta alternativo all'altro. (o questo o quello) Fra queste modalità di vita s'impone, dunque, una scelta."
#18
Citazione di: iano il 17 Giugno 2025, 21:53:55 PMNon solo l'importante è ciò che noi crediamo, ma basilare è una cosa che diamo per scontata, la capacità di credere appunto... o almeno, così io credo. :)
Non solo diamo per scontato la capacità di credere ma anche quella di scegliere. Leggiti o ascoltati i tre stadi della vita esistenziale proposti da Kierkegaard (o del capitano Kierk come lo chiami tu) .  ;)
#19
Citazione di: iano il 17 Giugno 2025, 21:53:55 PMHegel non l'ho letto, quindi non saprei dirti se è in antitesi.
Posso dirti solo che il Kierke, più vicino alla mia sensibilità, l'ho comprendo bene.
Il problema è che, spero tu non la prendi come una critica personale, è che una volta fatti tuoi certi autori, devi dimenticarli per andare oltre, sempre che tu non abbia l'impressione di peccare di presunzione.
Fare di certi autori dei miti insuperabili, non aiuta a fare filosofia.
chi mi comprende , deve per così dire , gettare via la scala a pioli dope essere arrivati sopra. 
Wittgestein 

Anche il Buddha diceva che una volta intrapresa la strada verso la libertà dal dolore , anche passando tramite l ottuplice sentiero del Buddha , bisogna poi lasciare la zattera nel lago , e non portarsela in spalla.

Non mi porto Kierkegaard in spalla, cerco solo di comprenderlo e se trovo parole che mi lasciano il segno esse divengono come le costellazioni che vedi in cielo di notte per me. Esse sono lì 


#20
Citazione di: iano il 17 Giugno 2025, 21:26:01 PMGià da quello che riporti mi pare di comprenderlo fin troppo bene.
La verità non può che essere soggettiva, ma occorre aggiungere che può essere condivisa.
Condivisa non perchè può essere comunicata, ma perchè è possibile verificare le coincidenze di soggettività diverse.
Riprendiamo l'esempio sulla domanda se il Cristianesimo sia vero. In precedenza molti avevano cercato di dimostrare l'esistenza di Dio , o di comprenderlo con la ragione o di trovare possibili coicidenze soggettive . tuttavia se ci si accontenta di queste prove o comunque di argomenti razionali , si perde la stessa fede e con essa anche l'iteriorità religiosa . L'importante non è se il Cristianesimo sia vero , ma se lo sia per me . Lo stesso vale per le verità esistenziali come la fiducia che vi sia una soluzione all enigma della vita. Non è importante se vi sia o no, l'importante è se vi sia o no per te . Stessa cosa vale per la morale . Kierkegaard guarda sopratutto all animo umano. La cosa fondamentale non è scegliere fra giusto o sbagliato , bensì scegliere di confrontarsi a ciò che è giusto e sbagliato. 
Una definizione universalmente valida della natura dell essere umano sarebbe per kierkegaard del tutto priva di interesse. Ciò che conta per lui è l'esitenza del singolo . Avrai capito che è totalmente in antitesi con Hegel? Non siamo solo figli del nostro tempo ognuno di noi è una persona unica che vive solo una volta. Un punto di vista che non interessava molto a Hegel vero? 
#21
Citazione di: iano il 17 Giugno 2025, 20:31:15 PMInfine, capire perchè questa soluzione non c'è, vale quanto, se non di più, che trovarla, perchè equivale a farsi padri del metodo scientifico, e più in generale aumentare il tasso di coscienza col quale agiamo.
Ah certo è verità oggettiva il principio di Archimede , ma se tu stessi annegando nell acqua non penseresti che la realtà in cui ti trovi coincide col teorema secondo cui  «ogni corpo immerso in un fluido in equilibrio subisce una forza diretta dal basso verso l'alto, passante per il centro di massa del volume di fluido  spostato e di intensità equiparabile alla forza-peso del fluido spostato» pensersti "qualcuno mi salvi!" Ecco qualcosa di esitenzialmente importante per te, una questione vitale. Analogamente non pensi alla legge di casualità o alle forme dell intuizione quando baci sulla bocca una donna. Quello che pensi e senti emotivamente è solo tuo ed è una verità esitenzialmente significativa per te , molto di piu che sapere che la somma degli angoli interni  di un triangolo (nella geometria euclidea) sia sempre 180 gradi. 
è a questo tipo di verità esistenziali che si rivolgeva kierkegaard , disse anche che la verità è soggettiva. Con questo intendeva dire che le verità davvero significative non possono che essere personali . Unicamente queste verità sono " una verità per me" . 
Ci si 
può porrà la domanda se esista o meno una soluzione all enigma della vita oppure porre la domanda se il Cristianesimo sia vero. 
Di fronte a tali questione è impossibile assumere un atteggiamento teorico o accademico. Per  chi comprende se stesso nell esistenza si tratta di vita o di morte. Dio , esattamente come per te è la tua vita , non è un soggetto che si può trattare per il semplice gusto del dibattito. è qualacosa a cui ci si deve avvicinare con la più grande passione. Per tali motivi , è raro che io parli di Dio. 

Per quanto riguarda la comprensione del topic aperto da Mauro Pastore , per comprenderlo devi prima aver compreso Kierkegaard . 
#22
Citazione di: PhyroSphera il 17 Giugno 2025, 01:56:05 AMIn termini pragmatici: bisogna per continuare a vivere disporsi interiormente interrompendo il percorso logico della propria esistenza e trasgredendo i dettami della ragione, cioè dopo essersi abbandonati al mistero più grande della realtà, solo poi potendo costruire una razionalità sufficiente e assumendo una logica veramente superiore.
Riconosco che , per mia limitazione, non sono in grado di comprendere bene l'essenza di quello che vuoi consegnarci con questi sunti  filosofici. Però quello che ho citato qui è abbastanza chiaro e forte allo stesso tempo. Perciò mi sento di poter dire qualcosa a riguardo. Dici "interrompere il percorso logico e tragredendo i dettami della ragione per abbandonarsi al mistero per poi , così facendo, giungere ad assumere una logica veramente superiore"
I gradi pensatori che coltivavano una vita spirituale (anche se a modo loro) del passato erano giunti a scardinare la ragione di frone al mistero , ma è la ragione che li ha portati di inanzi al mistero . Pascal, Spinoza, kant, Wittgenstein... pensa al tracatatus logico filosofico proposizione 6.43 12 dice ; "la soluzione dell enigma della vita nello spazio e nel tempo è al di là dello spazio e del tempo". E questo lo dice uno dei padri del pensiero logico del 900 che arriva a dire che l 'enigma della vita , punto uno, ha una soluzione e in questo troviamo il pensiero mistico religioso a cui la filosofia di Wittgenstein conduce. Alla fine la differenza di chi ha una spiritualità e chi no sta in questa fiducia che l enigma della vita abbia una soluzione. E questa soluzione , punto due , è al di là del tempo e dello spazio. E che cos'è questo al di là del tempo e dello spazio se non uno scardinamento della ragione? non per cadere nell irrazionalismo, nella misteriosità ma per prendere consapevolezza che il nostro rapporto col tutto non è afferrabile, fomalizzabile, racchiudibile , catturabile dal pensiero umano.
Quindi sostengo che è la ragione che, debitamente esercitata , porta infine al mistero e non il cessamento dei sui dettami , alla cessazione della logica che porta al mistero. è la ragione che pone di inanzi al pensatore il mistero , in che senso lo pone il mistero? nel senso che gli elementi che la ragione fornisce all elaborazione della costruzione intellettuale non possono essere sintetizzati in una visione complessiva, armonica, in un sistema. non si può dare quella prospettiva razionalista che dice "ti dimostro che Dio c'è"  come ad esempio ritiene il concilio vaticano primo , essi sostengono che la ragione, se debitamente esercitata, giunge inequivocabilmente all esistenza di Dio. Personalmente non lo ritengo e non penso che la ragione possa arrivare a dimostrare l'esistenza di Dio. Laddove dimostrare l'esistenza di Dio significa esattamente chiudere il mistero dell essere perchè significa trovare la chiave che pone l'inizio e la fine dell essere l'alfa e l omega, perchè è questo che è in gioco nel cocetto di Dio.
#23
la paura è un emozione e come le altre emozioni essa arriva e hai paura. Poi bisogna identificarla, comprenderla . Le emozioni generano pensieri , la filosofia non è un atto di scrematura delle parti della nostra mente, al massimo è un atto di scrematura dal rumore ma l'emotività non è rumore , la paura genera pensiero , la meraviglia genera pensiero, lo stupore genera pensiero. Non possiamo lasciare indietro queste emozioni vitali se vogliamo fare filosofia e cogliere la natura dell essere umano. Poi hai  parlato di Dio
Citazione di: daniele22 il 14 Giugno 2025, 07:59:53 AMPuò essere infatti che Dio esista e può essere quindi come dici tu, ma in primo luogo il mercato si regge perché sostenuto da individui perfettamente in grado di intendere e volere ... e aggiungo pure di dovere ah! ah ah aaaah!
Vedi bene che dietro o davanti ai desideri dell uomo c'è un mercato pronto a soddisfare tali desideri. Desideri viaggiare? c'è un mercato di aziende di viaggi pronti, desideri leggere? c'è il mercato dei libri pronto a sostenere il tuo desiderio, desideri costruire un modello di aereo ? c'è il mercato del modellismo pronto a darti tutto il necessario . Desideri sposarti, c'è il mercato delle agenzie matrimoniali , ci sono le app di incontro e tutto questo è mercato. E quanti  di questi desideri spingono l'essere umano a valori profondi? la famiglia va bene, ma dopo che mi sono sposato e ho messo al mondo i figli e ho un buon lavoro ? che cosa faccio o che cosa devo fare visto che hai messo in enfasi la dimensione del dovere . Che cosa siamo qui a fare ? hai una direzione , hai una visione? hai uno scopo? la risposta è molto semplice, ed è che queste tre cose che ho elencato "non ci sono più", uno dei grandi limiti del nostro tempo è il non riconoscerli e il non valorizzarli  e al posto di queste abbiamo messo i desideri che assecondano il mercato ma che non ci danno direzione e poi è chiaro che si ha paura se non si dove andare , che cosa fare , quando e come . Se tu parli con un biologo e gli domandi il senso dell evoluzione biologica ti dice che non c'è , c'è la mutazione che non sempre e positiva se mai gli scopi si danno tramite la cultura ma la vita biologica non ha nessuno scopo,non ha nessun orientamento  e se gli chiedi ma scusa l'evoluzione da quando è partita non c'è un accrescimento dell organizzazione , della mente , e siamo sempre piu evoluti ti risponde no, è solo un caso. Insomma niente , non c'è niente da fare , ogni pensiero che possa introdurre un senso di orientamento, di teleologia , di finalità è falso è tabù. Il punto qual'è , è che non c'è essere umano che non faccia quello che fa con uno scopo , tutta la vita si muove con uno scopo. "E tutto avrà nome potere e il potere volontà e la volontà desiderio e il desiderio assecondato doppiamente dalla volontà e dal potere, lupo universale farà dell intero univero la sua preda per poi , infine, divorare se stesso." telos , c'è questo senso di orientamento , di volontà di potenza ,  Wille zur Macht di cui parla  Nietzsche.
Citazione di: daniele22 il 14 Giugno 2025, 07:59:53 AMPer mio conto è quindi perfettamente normale che uno possa detestare chi mina la salute degli "oggetti" del proprio amore e non vi sarebbe quindi alcun problema in questo senso (l'artista e la madre che strangolano il figlio mi sembrano esempi forzati).
Anna Maria Franzoni non è un esempio forzato. Ovviamente puoi detestare chi mina la salute dei tuoi cari ma piu che altro in questo caso  devi difenderti e anche se cercano di derubarti devi difenderti. Quindi di cosa stiamo parlando? io sto parlando della contraddizione che la vita ci consegna , ovvero amicizia e tradimento, amore e odio, fedeltà e infedeltà, Dio e il contrario di Dio , giustizia e ingiustizia, guerre e pace , Altruismo e menefreghismo , interesse e indifferenza e quando tutte queste cose premono sulla tua vita tu naufraghi e poi sto parlando che queste stesse contraddizioni sono dentro di noi , ovvero siamo noi , nocchieri del nostro vascello e causa del nostro naufragio. L' interiorità dell essere umano è come un aspirale che può essere ascendente in alcuni momenti e discendente in altri.
#24
Citazione di: daniele22 il 10 Giugno 2025, 14:50:12 PMA metà del post di  apertura del topic dici: "Siamo l'antinomia, siamo la contraddizione". Immagino tu intenda che facendo questo ci opponiamo all'ordine universale. E c'è da considerare che nel mondo della vita questa opposizione sembra ineluttabile. È infatti per questo che suggerivo nel post nr. 3 di chiederci quali siano le nostre pretese piuttosto che cercare scopi del nostro essere qui. Riprendendo il mio post hai detto "Siamo anche desiderio" seguito da una mezza filippica nei confronti dei desideri. A parte che tieni da parte le paure, parli poi con altri di un ruolo che dovrebbe avere l'essere umano su questo pianeta. Beh, che l'essere umano debba chiedersi se sia il caso di darsi una regolata mi sembrerebbe il minimo sindacale a prescindere da cosa debba poi decidere. Allora, riguardo alle nostre pretese, la nostra assurda pretesa, che non è certo la pretesa di tutti gli esseri umani, nel senso che non è acutizzata pure se in tutti sarebbe latente, sembra essere quella di volere sovvertire l'ordine universale. Ma non sarebbe così scontato che a muovere tale istanza possa essere il desiderio piuttosto che la paura
penso che sarà bene approfondire cosa si intende con "ordine universale".  Infatti dicendo siamo l'anitinomia mi riferisco alla contraddizione della vita umana che può amare o odiare , che può fare arte con le propie mani e poi con quelle stesse mani strangolare suo figlio, di una stessa madre che allatta e della stessa madre che colpisce , a morte, con un mestolo la testa del bimbo di un anno. Siamo in grado di generare armonia e allo stesso tempo di generare disarmonia. E siamo anche fabbriche di desideri certo , e bisogna precisare che la stra gran maggioranza di questi desideri sono stati creati dall uomo per assecondare precise esigenze di mercato , create a tavolino per il mercato. E quanti di questi desideri spingono l'essere umano verso valori profondi? i valori profondi si traducono in benessere ,il benessere in motivazione e la motivazione in produttività. La grande sfida non è tanto il crescere a livello economico ma anche il crescere a livello valoriale. Perciò non è tanto il sovvertire ma quanto il rivoluzionare il sistema ecome si rivoluziona il sistema? accusando se stessi tanto per cominciare perchè come ho detto ciascuno di noi si porta dentro tutto, male e bene , Amore e odio , giustizia e ingiustizia , pensieri nobili e pensieri ignobili. 
#25
Citazione di: PhyroSphera il 08 Giugno 2025, 12:03:08 PMsulla inconciliabilità presente nella esistenza, tentare di trarre significati da un romanzo di Dostoevsky in cui c'è un non credente che non ha amato il viaggio della vita e vuole porne termine nonostante accetti il Dio di suo fratello (che invece in Dio ci crede oltre che accettarlo), sentire il bisogno di un'etica non antropocentrica e vitalistica, basata sul rispetto della vita in tutte le sue forme... tutto questo che senso ha se non si ha capito a cosa ci si sta rapportando?
sì certo capisco, ho parlato di mente/corpo come dualismo in effetti ma dicendo mente e corpo noi non abbiamo colto l'uomo nella sua totalità, sarebbe di fatto riduttivo perchè l'essere umano è multidimensionale.
Diversa è la questione bene,male , dio /satana e vederli come domini separati , non vi è separazione fra bene e male , il male personificato da Satana e ilbene personificato in Dio, vi è un unico processo che passa anche per il negativo.

in che senso l'uomo è multidimensionale?
il cervello umano innanzitutto non distingue l'immaginazione dalla realtà, se vi facessi vedere dei video culinari o scene di sesso il vostro corpo comincerebbe a produrre ormoni , salivazione, succhi gastrici. il cervello non distingue immaginazione da realtà e tutto quello che noi vediamo è un idea della mente umana, mentre non c'è una mosca o una formica che sa di essere in italia. Sono processi immaginativi che noi proiettiamo all esterno a cui attribuiamo un significato esterno e interno e hanno certamente un impatto economico , ecologico, identitario, c'è gente che si ammazza oggi perchè crede di essere russa o Ucraina ma sono tutti processi immaginativi del cervello umano.
Si parla dunque di un intelligenza multipla, quindi di un intelligenza biologica che è l intelligenza del tuo corpo di funzionare indipendentemente dalla tua volontà, un intelligenza emotiva, un intelligenza mentale, il quoziente di intelligenza mentale e poi  adesso vediamo anche l'intelligenza artificiale e infine un intelligenza esistenziale , cioè la capacità dell essere umano di dare un senso profondissimo al dolore, alla morte , all amore, all incontro, alle relazioni. La parte umana che ci fa essere non tanto sfruttatori ma garanti della bellezza e dell armonia di questo pianeta. E io credo che è su quest ultima intelligenza  che noi dobbiamo parlare oggi.
#26
la nostra casa fluttua letteralmente nel vuoto , la terra è un ecosistema dove all interno del quale la vita è regolata da quattro grandi principi regolatori. Il primo di questi principi sono gli impollinatori, senza gli impollinatori non esisterebbe la vita su questo pianeta così come la conosciamo , solo dalle api dipende il 75% delle coltivazioni commestibili. Se domani mattina si estinguessero le api in meno di 50 anni andremmo in contro al sesto evento di estinzione globale di questo pianeta. Mentre sappiamo che se si estinguesse l essere umano , domani mattina la vita inzierebbe a fiorire e prosperare su questo pianeta. Quindi forse c'è da soffermarsi un attimino, riflettere sul ruolo che l'essere umano ha su questo pianeta. Il secondo principio regolatore della vita , sono gli alberi e le foreste , da cui dipende il 27% dell ossigeno che respiriamo. Il terzo principio regolatore , udite udite, sono  i cetacei. Dai dei delfini alle balene che defecando fertilizzando il fitoplanton da cui dipende quasi il 70% dell ossigeno che respiriamo. Ora il quarto principio regolatore della vita è la mente umana ed è l'unico dei quattro che sta sistematicamente distruggendo i primi tre. 
I primi tre principi regolatori si basano sull interconnessione e l'interdipendenza , quindi i principi che regolano la vita su questo pianeta non sono principi di competizione, fondamentalmente sono principi di collaborazione , principi di intereconnessione interdipendenti. Possiamo quindi dichiare apertamente che la mente umana , oggi come oggi non è ecosostenibile , ha un impatto devastante sull ambiente e sulla salute delle persone. 
#27
Citazione di: daniele22 il 06 Giugno 2025, 21:24:42 PMPiù che altro bisognerebbe chiederci: quali sono le nostre pretese
Siamo anche desiderio. ognuno di noi desidera e questo è struttura della natura in quanto viventi. 
Già Shopenauher metteva in guardia dal desiderio (la voluntas) ma senti cosa diceva William Shakespeare a proposito del desiderio già nel 1500 . Parole che sono ancora attuali, ancora vive. " E tutto avrà nome potere e il potere volontà e la volontà desiderio. E il desiderio, assecondato doppiamente dalla volontà e dal potere lupo universale farà dell intero universo la sua preda per poi alla fine , divorare se stesso. " Troilo e Cressida atto primo scena terza. Questo è Shakespeare e parla del nostro tempo. Non stiamo forse consumando anche la nostra casa noi come genere umano? 
#28
Citazione di: iano il 06 Giugno 2025, 00:34:52 AML'uomo non è un animale'', determina l'uomo affermando cosa non è, e su ciò si basa la nostra etica, sull'esclusività.
Se affermiamo che l'uomo è un animale, dobbiamo mutare l'etica, basandola sull'inclusività, o ce la teniamo così com'è?
Questo è il problema di difficilissima soluzione, di cui dicevo sopra.
E' sufficiente estendere un etica nata in ambito esclusivo per renderla un etica inclusiva?
Che cosa siamo noi? è questa la domanda che contiene contraddizione. Che cosa siamo noi che siamo in grado di amare e poi per via di quello stesso amore diventare veicoli di morte. L'uomo è anche un animale e non solo un animale , è anche soma , un pezzo di materia vivente, ma non solo soma.  Siamo anche psichè, che è la vita psichica, siamo anche Nous ,coscienza spirituale. La domanda deciva non è ,secondo me, identificare cosa siamo o cosa non siamo ma piu di tutto che cosa ci facciamo qui! . Cioè , al di la che ho trovato  un lavoro,  che pago le bollette, che vado al bar ,che vado in discoteca e i like su facebook è tutto qui? è questo lo scopo? essere una delle tante rotelle del grande ingranaggio sociale che gira al servizio del sistema? ho una visione piu ampia? oppure mi accontento del mio andirivieni casa/lavoro, scopamiche e gli altri vizi che mi tengono a galla , abbiamo davvero bisogno di cose materiali? ho uno scopo? ho una direzione?, esiste un messaggio per me?, per la mia vita, per il mio tempo ,per il mio spazio?
#29
l'avrete capito tutti il senso della locuzione latina , ne abbiamo parlato tanto. "Ogni determinazione è una negazione", famoso aforisma di Hegel che in un certo senso abbraccia Aristotele e Platone tramite il principio di non contraddizione , una cosa è quella e non un altra cosa ovviamente. Ma già Spinoza scriveva che " La determinazione non appartiene alla cosa secondo il suo essere; al contrario essa è il suo non essere" . Qualsiasi cosa che noi possiamo conoscere , qualunque ente noi possiamo conoscere immediatamente suppone una negazione. Qualsiasi cosa voi possiate pensare, dicendola, immediatamente istituite una negazione , se dite che è una cosa è questo allora non è anche quest altro e quindi delimiti e quindi determini.
C è una dimensione dell essere che noi non possiamo conoscere che Anassagora chiamava "Nous" , che gli antichi chiamavano "Sophia" , che Eraclito chiamava "logos" , che i credenti chiamano Dio, ovvero quella logica , quell essere che abbraccia e che contiene la grande energia creatrice e al tempo stesso distruttrice di tutte le cose e che da forma a tutte le cose , questo, necessariamente deve contenere tutto , è quindi, indeterminato. E io penso che questa indeterminazione noi ce la portiamo dentro.
Abbiamo istituito il dualismo, essere e non essere, bene e male , Dio e il diavolo, il bene dello spirito in antitesi con  la tentazione del peccato , il corpo e l anima , anch'essi in antitesi. Veniva contrapposto il non senso della vita, il male del mondo  al bene , alla giustizia . Così che abbiamo istituito  il dualismo metafisico che poi a ben guardare è anche fisico , (l anima contrapposta al corpo).
Ma non ci sono il bene e il male come fossero due regni, due territori contrapposti . Dio da un lato, Satana dall altro e via dicendo. Quello che c'è , è un unico processo che si fa anche attraverso il negativo . è vero, noi ci portiamo dentro propio tutto, Dio e il cielo, l'inferno e la terra, la vita e la morte e anche molti secoli . Siamo l'antinomia , siamo la contraddizione.


"Nell ultima capanna un uomo giaceva al suolo con la testa quasi sepolta nella sabbia mentre le formiche correvano sul suo corpo. Era un indigeno colpito dalla malattia del sonno che era stato abbandonato dai suoi perchè non erano più in grado di trasportarlo. Benchè respirasse ancora non vi era più nulla da fare. Intanto che mi occupavo di lui, attraverso la porta aperta della tenda contemplavo le acque azzurre del golfo, contornato da verdi foreste mentre il sole al tramonto diffondeva i suoi raggi di fuoco. Era un panorama di magica bellezza. Ma abbracciare con un solo sguardo tale paradiso e l 'orribile miseria dell essere umano era una cosa che agghiacciava il cuore"
(albert schweitzer)

la contraddizione è la regola del vero. la non contraddizione , del falso. (Hegel)

è a questa tempesta di contraddizioni che la vita ci consegna e a volte questa tempesta ti può fare naufragare, restituire il biglietto come diceva  Dostoevskij nei fratelli Karamazov , caro alioscia dice Ivan al fratello credente, non è il tuo Dio che non accetto, è questo mondo che non accetto.  In questo senso voleva dire "restituisco il biglietto" e come ben sappiamo non mancano esempi di chi , oggi, restituisce il biglietto. Abbiamo bisogno di un etica che dia energia e speranza , un etica che vada oltre l'antroprocentrismo , ovvero il modo di comportarsi col prossimo. Un etica che si riassuma, ovvero che faccia sintesi della contraddizione , dell antinomia che viviamo e sperimentiamo , questa sintesi io la identifico tramite la breve frase "rispetto per la vita, in ogni sua forma".
#30
Che conclusioni possiamo trarre da tutto quanto detto?
è improbabile che le strutture complesse in biologia siano il risultato di eventi puramente casuali ,un meccanismo che non è assolutamente in grado di spiegare la freccia del tempo evolutiva .  Sembra molto più probabile che la complessità si sia manifestata in biologia in quanto parte dello stesso principio generale che governa la comparsa della complessità in fisica e in chimica , e cioè , le improvvise transizioni non casuali verso nuovi stati di maggior organizzazione e complessità che si verificano quando un sistema viene allontanato dell equilibrio e incontra dei punti critici.
è fondamentale comprendere che questi principi sono intrinsecamente globali o olistici.
Se l'autoadattamento non biologico è in continuo divenire , dobbiamo cercare principi olistici che governano l attività collettiva di tutti i componenti dell organismo.