Citazione di: InVerno il 03 Settembre 2025, 08:57:12 AM....La questione dei fake studies è abbastanza complessa, la scienza vista sotto questa lente è statistica, e quando hai decine di migliaia di studi creati con AI, con risultati plausibili ma non realmente e scientificamente verificati, il problema è molto più concreto di quello che sembra.
Non so quanto questi "fake studies" inficino realmente il progresso scientifico, gli addetti ai lavori di un determinato campo sanno riconoscere abbastanza velocemente metodologie bislacche, rimangono lì appesi nell'etere più che altro a confondere giornalisti e pubblico generale, eventualmente il danno più importante che possono fare è disperdere fondi per la ricerca cioè gabbare la terza categoria di non addetti, i politici.
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Io potrei creare uno studio in cui dico che il 68% degli italiani si dichiara contrario alle centrali nucleari, ma che a fronte di ulteriori investigazioni, se messo di fronte alla scelta tra termovalorizzatore, eliogeneratore, e nucleare in termini realistici di distribuzione sul territorio e probabilità di vivere entro una distanza fissata dalla fonte di energia, questa percentuale scende al 38%.
Faccio grafici, cito altri studi, fonti, abstract, e così via e lo pubblico.
È vero? no. È verosimile? Per alcuni sicuramente si.
Perso in un mucchio di centinaia di migliaia di studi di cui decine di migliaia sono altrettanto falsi, c'è modo di verificarne la veridicità senza ripetere l'esperimento? No.
Ha un costo ripetere l'esperimento, quindi quanto ci vorrà perché qualcuno lo "ripeta"? Probabilmente anni.
Cosa si fa nel frattempo dal punto di vista scientifico? Tutti gli altri studi, procedono partendo dal presupposto che è quel dato sia non confermato ma attendibile, e quindi costruiscono altre ipotesi su un castello di carta che è destinato a crollare.
Nel grafico sotto la discesa finale è probabilmente dovuta a dati parziali, non a qualcosa di magico che ha guarito il problema nel 2022
