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Messaggi - sapa

#31
Penso che il problema non sia il sindaco Lepore, quanto il fatto che a fornire queste pipe risulti essere la collettività bolognese.  Conosco bene Bologna, che è città " rossa" per antonomasia, e vorrei sapere quanti bolognesi sono d' accordo con questa iniziativa. Ho ragione di pensare che si tratti di una esigua minoranza.Per cui, concordo con niko, queste pipe servono a sollevare della polvere.
#32
Tematiche Filosofiche / Re: Fallacia naturalistica
24 Agosto 2025, 16:39:54 PM
Citazione di: Ipazia il 23 Agosto 2025, 15:24:31 PMLa causa materiale dell'artificio è,  tanto la materia grigia operativa che la materia studiata, indubbiamente naturale, ma la causa efficiente, formale e finale rientra totalmente  nell'artificio che costituisce cultura. La natura ha grande capacità creativa ma la attua soltanto mutando casualmente il dna e scatenando ingenti quantità di energia negli astri che la compongono. Nulla di affine alla creatività neuromediata dei suoi prodotti evolutivi per i quali soltanto si può usare il concetto di "cultura", senza nulla togliere, ma anzi indagando e valorizzando le risorse naturali e le leggi che le animano.

P.S. con tutta la riconoscente simpatia per le api, lo stuolo di impollinatori è molto più esteso della loro specie.
Però, che dire degli artifici animali, cioè di quegli atti che molte specie mettono in pratica e che presuppongono un' intenzione e una tecnica applicativa? Un uccello che costruisce il nido non applica forse una forma di educazione, che gli è stata trasmessa e che, quindi, potrebbe definirsi cultura? Le formiche che allevano con sapienza gli afidi e le cocciniglie, difendendo e nascondendo i loro nidi, trasportandone gli individui a loro comodo, non hanno in quella zucca piccola come la capocchia di uno spillo una forma di cultura? O è tutto istinto naturale, evoluzione e basta? Forse si può parlare anche di una cultura delle formiche.

PS: gli Apoidei, intesi come grande famiglia comprendente numerose specie oltre Apis mellifera, sono effettivamente responsabili dei numeri citati da Alberto Knox. E' per questo che suggerisco sempre di piantare piante che fioriscono e piacciono ai pronubi nei propri giardini e nei parchi, possibilmente con fioriture scalari, per dare pasture per la gran parte dell'anno.
#33
Ultimo libro letto / Re: RIFLESSIONALE LAICO
24 Agosto 2025, 11:50:19 AM
A metà circa del cammin della lettura, mi sento già di ringraziarne l'Autore per lo stile ( per i contenuti attendo di finire), una scrittura facile e bella, che definirei armoniosa, con venature brevi ma intense di Liri-smo (come il fiume). Ringrazio, perchè con questa facilità di espressione il pensiero fluisce e la comprensione non è mai pesante. E, forse, questo è lo scopo, il movente, l'obbiettivo.
#34
Citazione di: iano il 19 Agosto 2025, 10:25:35 AMNon si pò eliminare l'inizio, ma si può moltiplicare, ad esempio per quaranta, che ai tempi della bibbia era un numero grande, prossimo all'infinito. Questo significa che a quei tempi Matusalemme era più vecchio di quanto lo sarebbe oggi. :)
Bè, quello sarebbe l'inizio degli inizi, praticamente è solo inizio all'infinito! Che storia.....  :o
#35
C' era una volta un Re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva: " Raccontami una favola" e la serva incominciò: " C' era una volta un Re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva: " Raccontami una favola" e la serva incominciò: " C' era una volta un Re, seduto sul sofà.......Ad libitum, tendente ad infinito.
#36
Citazione di: InVerno il 08 Agosto 2025, 11:16:25 AMIl cristianesimo, perlomeno visto da un marziano, è più un enoteismo che un monoteismo in senso stretto, hai una intera pletora di entità trascendenti tanto quanto nel politeismo, che però rispondono a delle dinamiche che hanno una loro coerenza gerarchica. Ciò che distingue il politeismo non è tanto il fatto che ci sono tanti dei, quanto che questi dei rappresentano diverse prospettive anche conflittuali tra loro, lo stesso non si può dire del cristianesimo, un pò come la trinità è una pluralità di enti ma non di prospettive. Tuttavia in molte comunità cristiane, specialmente locali, la venerazione di uno specifico santo-ninfa può anche superare di importanza il grande protagonista. Pensa ad esempio al culto di Maria, a proposito di testi, la sacra vergine finito il parto (cioè l'unica funzione della donna in quella società) scompare dal testo e ricompare solo per essere rispedita in cucina da suo figlio, da queste quasi nulle basi evangeliche è stato creato un intero culto parallelo che in molti casi è più forte di quello principale, ma anch'essa è solo un riflesso dell'ente principale, non può contraddirlo. Curiosamente c'è un personaggio del pantheon cristiano che potrebbe secondo certe tradizioni rappresentare una diversa prospettiva, è il caso di Giovanni Battista. Esistono ancora delle comunità locali, seppur minuscole, che si dichiarano dirette discendenti del battista, che io sappia i loro testi non sono neanche completamente tradotti in lingue europee, ma l'aspetto fondamentale è che ritengono Gesù praticamente un impostore che ha illeggitimamente occupato il posto del loro beniamino e ne raccontano di cotte e di crude a riguardo, e questo è un pò quello che accade nel politeismo dove gli dei sono in aperta competizione, un "cristianesimo politeista" potrebbe includere entrambe le tradizioni, nel cristianesimo enoteista Giovanni è un elemento che non ha una sua indipendenza ma che serve unicamente a spiegare qualcosa del big boss. Sottovaluti inoltre quanto può essere "scomodo" il politeismo, perchè non ce l'hai davanti, quando poi un intero villaggio non può bere acqua per non offendere la ninfa della sorgente, questo vedere dei dappertutto non ti affascinerebbe tanto candidamente. Diverso è l'idea di riportare la religiosità a elementi naturali, senza magari antropomorfizzarli, questo sarebbe buono e giusto perchè il pane in tavola lo mette la natura e siamo effettivamente "a sua somiglianza".
Giusta riflessione, ti ringrazio. In effetti concordo specialmente con l'ultima frase, avevo citato qualcosa del pantheon teologico greco-romano più come esempio che altro.
#37
Citazione di: iano il 07 Agosto 2025, 16:04:19 PMNon sembra neanche a me. Dove l'ho detto?

" ... tornare a questa concezione , ipse facto, mi sembra una sconfitta. Però poi non cambia molto la sostanza, e mi ridurrò solo a dare alla ninfa un altro nome". Sì, ho interpretato male io, perdonami...
#38
Citazione di: iano il 07 Agosto 2025, 12:16:47 PMIo la penso come te, ma per quanto la bellezza di un corso d'acqua possa ispirarmi, e comprendendo quindi perchè gli antici l'abbiano fatto abitare da una ninfa, tornare a questa concezione , ipse facto, mi sembra una sconfitta. Però poi non cambia molto la sostanza, e mi ridurrò solo a dare alla ninfa un altro nome.
Se gli dei sono numerosi possono ''essere uno'', perchè uno è un numero. In ogni caso non vedo un buon motivo perchè debbano essercene un numero preciso, che sia uno o tre, o ventiseo = sei Perseo.
mi sembra però che ha maggior consapevolezza chi avendone più di uno ne dichiari il numero, non escludendo di poterlo cambiare, mentre chi ne dichiara uno, non è chiaro perchè, non intende cambiarne il numero, segno che della moltitudine dei suoi dei non ha consapevolezza.
Come si può spiegare ciò?
Una spiegazione potrebbe essere che fra i tanti dei che i monoteisti hanno, senza saperlo, uno di questi è il numero uno, al quale, pur essendo un numero come tanti, danno un significato speciale, forse lo stesso significato speciale che gli atei danno invece allo zero, nessun dio.
Per me invece i numeri sono ''tutti uguali'', ma poi anch'io avrò i miei dei che non so.


Quindi, secondo te il passaggio dai politeismi al monoteismo è un evoluzione? Mah, non so, forse hai ragione, ma a me non sembra.
#39
Probabilmente intervengo fuori posto con un post del menga, però non posso fare a meno di notare che le discussioni a tema religioso vedono sempre contrapposti diversi monoteismi e altrettanti ateismi. Le religioni del libro sono direi sempre mono, si tratta di affermare un Dio su tutto e di attenersi alle regole e alla visione dettate dal libro. L'inimitabilità di tutto il castello è prerogativa di ogni libro e di ogni monotesimo, va da sè, altrimenti sarebbe un castello di carte. L'ateismo, d'altra parte, si schiera sempre contro il libro, il Dio e l'intero castello viene negato. Tutto ciò è, secondo me, fonte di angoscia e sentimenti negativi, perchè chi crede non può fondamentalmente concepire che non si creda nel suo Dio, così come chi non crede non riesce a capire come si faccia a credere. Ma forse il problema non sarà proprio il credere/non credere in un solo Dio? Come si fa a credere in un essere supremo che si occupa di tutto l' universo, fin nei minimi particolari delle singole vite di ogni forma vivente sparsa nel cosmo? In questo, devo dire, io mi sento più vicino ad essere un pagàno, è molto più rasserenante credere che gli dei siano molti, che ogni fiume sia un dio, che ogni fonte d'acqua sorgiva abbia la sua ninfa o dea, che il mare sia in tempesta perchè Poseidone è adirato e via dicendo. Sbaglio, o i politeismi non hanno quasi mai alcun libro sacro da venerare e il problema dell'inimitabilità non è sentito, tanto che alcuni dei del pantheon di una religione possono entrare anche in quello di un'altra religione? Questo modo di vivere il rapporto con la religione per me è molto più attraente di ogni monoteismo. E alla fine, anche più facile e tranquillo. Grazie, ho finito. Se ho detto delle cavolate, mi corigerete!
#40
Citazione di: iano il 03 Agosto 2025, 10:56:17 AMLa mia domanda non è ''come è possibile che in tanti abbiano potuto credere, in opposizione a quelli che non vi hanno creduto?''.
La mia domanda è ''come è possibile che noi si creda ad uno scritto, cioè ad un prodotto umano?''

E perchè, scusa, uno scritto deve essere per forza un prodotto umano? Ritieni che Allah e/o Yahveh non sappiano o non possano scrivere? E' altamente probabile che una divinità che si vuole manifestare e che vuole affermarsi nell'umanità usi la scrittura, perchè verba volant.. Rimarrebbero da scoprire gli originali, quelli di mano divina, del Corano e della Bibbia, poichè quelle che abbiamo sono sicuramente copie, non ci piove.
#41
Citazione di: InVerno il 27 Luglio 2025, 12:28:54 PMTi impegno, a ragione secondo me, in un sinedrio, è proprio lì che casca l'asino, nel sinedrio, cosa vuol dire impegnare a torto con un sinedrio? Io ho la cultura di Fantozzi, e come Fantozzi mi rapporto ai tuoi thread-corazzata, te lo dico dal palco e mi prendo gli applausi: sono una cosa pazzesca!
A torto o a ragione in questo caso, anch'io mi chiedo cosa voglia dire impegnare qualcuno in un sinedrio. A forza di elucubrare, mi sono chiesto se questa espressione "evangelica" non voglia significare un "essere chiamato a processo", così come Gesù fu costretto e intrappolato davanti al sinedrio. Non trovo altre spiegazioni, a meno non si tratti di espressione tecnica in qualche consesso più o meno storico-filosofico.
#42
Citazione di: iano il 26 Luglio 2025, 19:47:50 PMAvrai notato che alcune aperture di discussione di Mauro Pastore si chiudono con un augurio di buona discussione, a noi, perchè per quanto lo riguarda nessuna nostra critica ha fatto si che egli la rimettesse in discussione.
Si tratta di fatto di inappellabili sentenze, rivolte esclusivamente ad un lettore accorto, se mai qui ve ne fossero.
Certo, se quegli accorti lettori qui ci fossero, essi potrebbero capire ciò che per noi rimane ermetico.
A sua discolpa chiamo la sua sincerità.
Egli infatti non si fa problemi di riportate qui testi che dichiara altrove gli abbiano bocciati.
Non sembra che egli senta il bisogno di ricevere una pur minima approvazione, per avere la prova che non stia predicando del tutto al vento, fidando che dei suoi scritti rimanga memoria, per accorti lettori del futuro.
In quanto illuminato dalla sorte lui spande luce da cui ci si può schermare, oppure accogliere, non altro.
Certo, un forum si presta al soliloquio e al flusso di pensiero, e io lo considero una cosa positiva, perchè è interessante seguire il flusso di pensieri altrui, purché solo a quello non si riduca.

Ma qui non ci sono mica colpe, semplicemente un modo di scrivere, diciamo così, scivoloso, nel senso che il lettore deve aggrapparsi  e provare a darsi spiegazioni per non cadere....Arrivo a dire che certi passi andrebbero tradotti proprio, ma forse sono io che non sono culturalmente all'altezza.
#43
Citazione di: PhyroSphera il 26 Luglio 2025, 17:17:21 PMCerte idee peregrine separano da una semplice lettura di un testo filosofico. Penso che ti stai facendo cancellare la cultura. Allora dovresti riflettere sul tuo reale rapporto con la Cancel Culture invece che impegnarmi a torto con un sinedrio.

MAURO PASTORE
Perdonami, ma un testo filosofico non può essere un soliloquio o un flusso di coscienza come sembrano anche a me molto tuoi testi pubblicati qui. Se ciò che si scrive necessita da parte del lettore di numerose riletture, senza che si possa trarne un senso logico compiuto, non è forse meglio dare meno cose per scontate e chiarire meglio i concetti? Questo, credo, anche solo per sforzarsi di essere compresi, cosa che credo sia alla base di ogni comunicazione. Diversamente, si corre il rischio di declamare  alla luna, senza riuscire veramente ad esprimersi, riducendo il tutto a rumore.
#44
Attualità / Re: Negazionismo climatico
06 Luglio 2025, 17:42:27 PM
Ho sentito qualche giorno fa in televisione Marco Rizzo esprimere la sua opinione sull'argomento, in pratica ha detto: l'inquinamento è di origine antropica, ma il riscaldamento globale è dovuto al sole, l'uomo c'entra in modo trascurabile. A riprova di ciò, Rizzo ha citato il suo anno di nascita (1959), durante il quale si toccarono i 40° a Torino. Premesso che Marco Rizzo non mi sta assolutamente antipatico, nè come persona, nè ideologicamente, stavolta il suo sembrava proprio un discorso da bar. E in questo mi è un po' sceso, perchè o lui è così superficiale da credere in ciò che ha detto, oppure fa propaganda negazionista, non si capisce nemmeno a favore di chi, visto che lui odia le multinazionali. E infatti, è poi partito con una serie di invettive contro le politiche green che, a suo dire, favoriscono le multinazionali delle rinnovabili e dell'elettrico. Ok, va bene, ma se non cominciamo a ridurre le emissioni di CO2 da combustibili fossili in atmosfera, caro Rizzo, non è abbastanza chiaro cosa succederà? No, dico, meglio tirare la volata ai petrolieri? Capisco odiare le multinazionali del green e dei mercati globali, ma non è che quelle del petrolio siano proprio del tutto raccomandabili. Sinceramente, non ho capito il perchè di queste sue affermazioni " coram populo", un conto è pensarle, un altro volerle divulgare per fare proseliti, che è appunto l'essenza del negazionismo. 
#45
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Giugno 2025, 11:51:52 AM
Questa discussione ha quasi  3 anni e le guerre si sono moltiplicate. Almeno, quelle che noi notiamo, perchè ci sono abbastanza prossime. Putin ha sdoganato l'aggressione, il più forte non si preoccupa di aggredire il più debole e questo non può che portare a un riarmo generale. Chi è rimasto indietro, come noi europei, contando sugli ideali liberali e sull'interesse comune alla pace, si è accorto che il diritto internazionale è carta straccia e conta solo la potenza di fuoco. Tendo a mettere sullo stesso piano i guerrafondai Putin e Netanyahu, per la disinvoltura bellica usata da entrambi, non sto parlando di Russia e Israele. L'aggressione all' Iran, che pure ha un regime che vedo come il fumo negli occhi, per me è un abuso bello e buono, che il programma nucleare dell'Iran non giustifica in alcun modo. D'altronde, se ha la bomba atomica il Pakistan, non si capisce perchè non la possa avere anche l'Iran. Perchè c'è qualcuno che vorrebbe stabilire i limiti al possesso di armi nucleari a Stati sovrani?  Chi può arrogarsi questo diritto?