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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#31
Buongiorno, in questi giorni mi sono arrabbiato fortemente con chi muove i fili dell'Umanità (quindi anche i miei): secondo una numerologa io sarei destinato a fare ancora tanto (a 66 anni suonati faccio fatica a vedere cosa, come e quando farlo). Due sono le possibilità: o la numerologa ha sbagliato qualcosa nell'interpretare i miei numeri (e allora perché farmela incontrare, permetterle di illudermi, ecc..?); oppure l'interpretazione della numerologa è corretta (e allora perché, invece di dedicarmi a ciò che mi interessa, cercare di capire cosa creare, con quali mezzi e tempi, ecc... ogni giorno che passa io sono costretto ad affrontare un numero crescente di dolori e problemi fastidiosi che mi impediscono di riposare in modo adeguato, ad essere da essi distratto e quindi non potermi concentrare su ciò che credo di dover fare?). Non so se e quando Qualcuno lassù avrà la bontà di ascoltarmi e di darmi uno o più segni inequivocabili, che, finalmente, io posso dedicarmi a ciò per cui, stando alla numerologa, sarei stato mandato su questo Pianeta. Io sto facendo la mia parte per uscire da questa situazione e mi piacerebbe che anche chi muove i nostri fili facesse almeno altrettanto. 
  
#32
Buongiorno a tutti. Come è cambiata la sanità dove abitate? Io abito in Lombardia e fino a qualche anno fa era sufficiente andare dal proprio medico, prendere il numero che stabiliva le precedenze, chiedere chi avesse preso il numero immediatamente precedente, per avere un riferimento preciso: una volta entrato nello studio medico il paziente con quel numero, ci si preparava e, appena quel paziente usciva dallo studio medico sapevamo che toccava a noi. Il medico di famiglia apriva fino alla fine dell'orario indicato e poi faceva entrare nell'ambulatorio tutti i pazienti presenti, fino all'ultimo. Se, per esempio, quel giorno il medico riceveva dalle 17.30 alle 19.30, in quella fascia oraria apriva a chiunque suonasse il citofono (il sistema era automatico, per cui, schiacciando il tasto del citofono, si apriva automaticamente il cancello), dopodiché era disattivato quel meccanismo e chiunque suonasse dopo quell'ora avrebbe trovato la porta chiusa. Ora invece, i medici di famiglia ricevono unicamente su appuntamento e le liste di attesa sono decisamente lunghe. Per esempio ho telefonato oggi è il primo giorno utile è il 28 aprile! L'alternativa è recarsi al Pronto Soccorso dove si bivacca quasi! L'ultima volta che andai al pronto soccorso, entrai alle 16 e ne uscii alle 23! Si trattava della lussazione della spalla sinistra. L'unico esame era la radiografia prima e dopo la sistemazione! Non ne faccio una colpa al personale medico e paramedico che, ovviamente, è insufficiente (e questo nella Regione che si vanta di essere la locomotiva d'Italia, credo che sia brutto, inaccettabile). Il problema è tutto nelle scelte effettuate al risparmio: in Lombardia accettiamo che il personale medico e paramedico italiano vada a lavorare in Svizzera, con stipendi e onorari decisamente più alti, e poi andiamo a cercare il personale che manca, nientemeno che in Sudamerica, magari affermando che si tratta di soluzioni temporanee: in pratica dei tappabuchi! Da voi com'è, invece? Dove abitate? Grazie.
#33
Citazione di: Freedom il 10 Aprile 2025, 11:55:08 AMHo risposto alla tua domanda.
Poi, siccome tu mi hai chiesto che farei (o cosa faccio) io te l'ho detto.

Se tuttavia vuoi fare un ulteriore passo in avanti nel nostro dialogo e dunque sei già in pace con tutti e ritieni di non dover chiedere scusa a nessuno potrebbe essere saggio preoccuparsi di cosa c'è dopo la morte (essendo il nostro ultimo giorno di vita).
Dopo la morte, per quel che mi riguarda c'è la liberazione della mia Anima da quella prigione che chiamano corpo. Finalmente sarò libero, tornerò nell'infinito e nell'eternità da dove provengo. 
#34
Citazione di: Freedom il 09 Aprile 2025, 11:43:13 AM
Non aspetto infatti.
Secondo l'insegnamento cristiano cerco di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. ;)
Puoi fare qualche esempio? Grazie. In ogni caso: se sei già in pace con tutti, che necessità avresti di farlo, se fosse il tuo ultimo giorno? Sei sei sazio non hai necessità alcuna di mangiare.
#35
Tematiche Filosofiche / Da Arendt a Heidegger
08 Aprile 2025, 09:03:58 AM
Buongiorno a tutti. Cosa pensate di questo pensiero: «Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo.
Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l'unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.» ?

Hannah Arendt a Martin Heidegger
#36
Citazione di: Freedom il 06 Aprile 2025, 23:10:10 PMNon vorresti riappacificarti con tutte le persone che conosci?
Non considero alcuna persona come nemico, quindi non sento il bisogno di riappacificarmi. Prima cerco di essere in pace con me stesso, anche perché questo sarebbe solamente l'inizio per essere in pace col mondo intero. Poi, mi sembrerebbe ipocrita vivere costantemente in guerra con qualcuno e poi, forse per la paura di finire all'inferno, sentire il bisogno di fare pace. Tu invece cosa faresti? Non lo hai scritto.
#37
Buongiorno a tutti. Ho appena letto questa domanda che mi ha fatto pensare: se oggi fosse il tuo ultimo giorno sulla Terra, che cosa faresti? Io inizierei ad ascoltare un po' di musica, standomene tranquillo e, nelle ultime cinque o sei ore metterei tutta la musica di Gustav Mahler, tenendo la seconda sinfonia (Resurrezione) come finale. Mi piacerebbe spirare al suono delle campane che si odono nell'ultimo movimento, poco prima della fine di tutta la sinfonia? Voi, invece? Correreste a destra e a manca per recuperare il tempo perso, o che altro? 
#38
Citazione di: Jean Jacques il 25 Marzo 2025, 13:28:47 PMAnche io avrei risposto così parecchi decenni fa, ma ora ho la certezza che le spiegazioni razionali e scientifiche sono totalmente errate.
Ripensando alle mie vecchie idee e a quelle esposte da altre persone razionali con le quali discorrevo, so che si tenta sempre una spiegazione che esuli dal "paranormale" perché si ha paura di ciò che non si può spiegare né toccare con mano.
Se si vede qualcosa di notte mentre si è a letto, si ricorre a espedienti di quel tipo, ovvero a "illusioni tra sonno e veglia" ma se accade ciò che è accaduto a me, se le spiegazioni normali non reggono, si ha persino il coraggio di presumere problemi psichici che conducono a vedere ciò che gli altri non vedono.

Ho parlato con persone che vedevano i loro defunti, altri che sono stati toccati fisicamente, o respiri o voci, oppure hanno visto oggetti muoversi da soli e tutto mentre erano svegli e vigili.

Buongiorno, ammesso che si tratti di illusioni tra sonno e veglia, da cosa sarebbero causate? Già nei primi anni di vita dimostravo di essere sfacciatamente curioso e di non accontentarmi della prima risposta che gli adulti davano alle mie domande. Appena ricevuta quella risposta, io chiedevo nuovamente: perché? Quindi, se proprio vogliamo metterla sul razionale: perché avverrebbero queste illusioni? Cosa le causerebbe? 
#39
Citazione di: Alexander il 25 Marzo 2025, 14:13:40 PMIl corpo, se si è giovani e in salute, pare un amico da cui traiamo soddisfazione e piacere; quando siamo vecchi e con salute sempre più malferma, diventa un nemico da cui liberarsi.
In realtà, a causa di una paralisi cerebrale all'età di un anno (oggi ne ho 66) il mio corpo mi è sempre parso una carriola arrugginita con la ruota perennemente sgonfia. Hai voglia a fare fisioterapia e movimento di vario genere, quando alla disabilità fisica iniziale si aggiungono gli acciacchi dell'età. Il mio corpo attualmente è una massa dolorosa, che mi provoca sofferenza e mi fa desiderare di uscirne quanto prima.
#40
Citazione di: Adalberto il 25 Marzo 2025, 11:02:12 AMCiao JJ scusami se non ti ho risposto ieri sera quando ho scoperto che questo post non era finito nel dimenticatoio come pensavo. Peraltro non passo sempre da queste parti.
Liberazione? Dai, non sarai così pessimista?
Personalmente preferisco considerarla naturale, necessaria conclusione.
 L'importante è destreggiarsi nella vita per non accumulare  particolari rimpianti nè rimorsi.
Alla prossima.

Perché  pensare cha la liberazione dell'Anima  da questo corpo fisico equivale ad essere pessimisti?
#41
Attualità / Re: Chiedere perché
24 Marzo 2025, 15:52:57 PM
Citazione di: green demetr il 04 Marzo 2025, 05:33:22 AMA Platone veniva un colpo, là c'erano catene, qui si circola (non so per quanto) liberi.
Ma il glitter prevale.
Fa figo sentirsi "misti".
Non parlo delle minoranze a cui come al solito va il mio più forte abbraccio.
Ma il fatto che questa cosa venga usata per dire che Israele è cattivo e Hamas è buona.
C'è una tale confusione morale che poi pretendere il senso del vivere, diventa difficile.
Io continuo a credere di vivere nel bujo.
Se sopravvivo, penso di frequentare qualche gruppo cattolico.
Almeno li spero di trovare qualche persona buona.
Nella mia vita non ne conosco nemmeno una.

Si dice che Platone facesse uso di allucinogeni (ciceone). Che c'entri qualcosa con catene e caverne?  :D :D :D
#42
Citazione di: Jean Jacques il 22 Marzo 2025, 19:26:16 PMPer un periodo ho vissuto, per lavoro, in un'altra città, in un appartamento in affitto. Non ho idea se qualcuno fosse morto lì dentro o negli altri appartamenti, fatto sta che accadevano cose che una mente razionale (come era la mia) giudicherebbe come psicosi o allucinazioni.
Iniziò tutto con rumori tipo tocchi secchi e forti sulle porte (come quando batti la punta di una penna su un tavolo per un paio di volte consecutive), poi iniziai a trovare la televisione accesa al ritorno a casa nonostante l'avessi spenta. Controllai che non ci fosse l'accensione automatica, ma ogni tanto accadeva e io cercavo sempre la spiegazione razionale, sinché accadde quando ero in casa a leggere, sul divano. Decisi così di togliere le batterie dal telecomando e, non essendo accaduto più, rimasi nella mia tranquilla quiete razionalista.
Un giorno cadde dal porta frutta un limone per terra: lo vidi con la coda dell'occhio mentre stavo cucinando. Ero convinto l'avessi messo male. Non me ne importò più di tanto.
Ma un giorno vidi distintamente qualcosa, anzi, qualcuno. Era una notte fonda di inizio estate, le finestre sulla strada aperte tanto che entrava la luce dai lampioni. Sentii i soliti "tocchi" sulla porta e mi tirai su. Vidi un'ombra nera camminare e passare davanti la porta. Procedeva a passo sostenuto, né lento, né correva. D'istinto scesi dal letto scalzo di corsa convinto ci fossero i ladri ma non c'era nessuno, anche perché ero al quarto piano e la porta di casa era blindata.
Ammetto di esser rimasto seduto sul divano con la luce accesa sino alle 5:30 del mattino, essermi poi fatto la doccia, e uscito per andare a lavoro tornando a casa solo la sera, ripensando a ciò che avevo visto.
Ogni tanto sentivo i soliti rumori, ma non vidi altro. Ero più fuori casa che in casa.
Per fortuna stetti solo due anni e quando me ne andai, d'istinto lanciai l'ultimo sguardo come se volessi salutare qualcuno, anche se non so chi.
Interessante.  Dopo l'uscita dal corpo, di mio papà, mi capitò una notte, mentre mi stavo riaddormentando, di vedere contro il guardaroba una sagoma col viso di mio papà, però molto più piccola della statura corporea: come se fosse uno spirito, un fantasma o comunque qualcosa o qualcuno privo di corpo fisico. Rimasi imbambolato a guardare e poi mi addormentai. Ancora oggi, a volte mi chiedo cosa sia stato. 
#43
Qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Anima ci sono altre informazioni relative alla definizione dell'Anima, secondo le più svariate teorie di scuole filosofiche e religiose. 
#44
Citazione di: niko il 20 Marzo 2025, 12:56:02 PMPer il cristianesimo l'anima e' immortale, quindi indistruttibile.

Le parti dell'anima sono un po' un tentativo di superare, anche con un po' di immaginazione, la condizione tragica e sempre provvisoria dell'uomo e razionalizzare decisamente la vita e il tutto: infatti, immagginare che l'anima abbia "parti", diverse, potenzialmente in conflitto fra loro rende "sopportabile", la contraddizione, innegabile e propria dell'esistenza, tale per cui ogni persona, anima o no, vuole obbiettivamente cose diverse in conflitto tra loro.

Come e' possibile che una stessa persona, nello stesso "cuore" e nella stessa coscienza voglia, insieme, cose semplici e basse, proprie sostanzialmente dei desideri della specie, come il cibo o il sesso, e cose nobili e complesse, proprie della dimesione individuale e individuata, o di quella transindividuale e universale come la sapienza, e la gloria in battaglia, l'amore sentimentale e romantico o gli onori?

Platone risponde che tu vuoi mangiare e fare sesso (il desiderio che senti in te della specie come collettivita' definita) e insieme vuoi la gloria e gli onori (l'individuo nel suo volersi distinguere), e insieme vuoi anche la sapienza (l'universale e l'intersoggettivo) perche' l'anima non e' semplice, ha almeno tre parti, che vogliono in modo concepibilmente separato almeno queste tre cose.

E' chiaro che il successo enorme di questo discorso, non sia dipeso tanto dal discorso in se', quanto dal fatto che esso, che sia veritiero o no, rende piu' concepibile, e quindi piu' sopportabile (e supportabile) una reale ed effettiva contraddizione della vita, che tutti, ma proprio tutti, senza bisogno di essere Platone, se non sono proprio scemi o disattenti temono e conoscono: le persone non sono sempre al cento per cento coerenti con loro stesse ma sono agite, e agitate, da desideri contraddittori: sono oggi bestia e domani uomo, oggi filosofo e domani uomo d'azione e guerriero, spacconeria e ipocrisia a parte non possono mai dire, mai promettere, a loro stesse e agli altri come reagirebbero a una situazione di vera, e straordinaria emergenza finche' non ci si trovano (realmente); e spesso non sono mai contente perche' questi desideri contraddittori, sono anche contemporanei e avvertiti contemporaneamente in uno stesso individuo: per fare questo, devi rinunciare a quello, per essere questo, non puoi essere quello, se scegli una cosa, non scegli e quindi in un certo senso neghi, tutte le infinite altre, da cui l'angoscia, la sensazione di non avere infinito tempo per fare tutto cio' che si vorrebbe eccetera.

Le parti dell'anima, sono una pietosa bugia, o se vogliamo un bel sogno, per dire che le persone, tutte, sono contraddittorie, e non saranno mai pienamente affidabili verso gli altri, e nemmeno mai pienamente felici davanti a loro stesse e alla "ricapitolazione" della lori stessa vita , perche' agitate, da desideri da istinti oggettivamente contraddittori.

Se la mia anima ha piu' parti, io non sono davvero "contraddittorio" rispetto a me stesso e ai miei proggetti e ideali piu' o meno nobili di vita, ma sento in me effetti e pulsioni diverse, di parti della mia anima, diverse. E cosi' pure gli altri.

Quanto questo sia vero, e' quanto lo vogliamo credere vero. Il fatto e' che se l'anima fosse davvero semplice e unitaria, la complessita' stessa della vita, la contraddirrebbe e ridurrebbe a "favola" poco credibile in un attimo.



Se, viceversa, fosse l'Essere Umano a non comprendere in realtà che cosa sia l'Anima? 
Qui https://archaeus.it/anima-nella-storia-e-nelle-religioni/  ci sono diverse interpretazioni dell'Anima. Inoltre, nel libro Anime coraggiose di Robert Schwartz, che ho recensito nella sezione apposita di questo forum, si dà un'ulteriore descrizione dell'Anima, diversa dalle altre. Alla fine, quindi, mi pare di poter affermare che siano ben poche le persone a comprendere cosa sia l'Anima in realtà, forse perché non siamo stati addestrati in tal senso, non abbiamo mai pensato all'Anima e, ultimamente, siamo finiti lontani anni luce, perché, per dirla col Manzoni, siamo sempre più in altre faccende affaccendati: conosciamo praticamente quasi tutto ciò che riguarda il corpo umano, qualcosa della mente, ma di Anima e Spirito (che secondo alcuni, sono le parti più importanti dell'essere umano) che cosa conosciamo? 
#45
Citazione di: Jean Jacques il 20 Marzo 2025, 14:58:03 PM....Questa questione mi tocca da molto vicino avendo appurato, con esperienza diretta, l'esistenza delle anime. Ma non lo racconto mai perché è normale non crederci, bisogna provarlo e vederlo con i propri occhi. Anche io ero scettico da giovane.

Un caro saluto a voi.
Ciao, a me piacerebbe leggere la tua esperienza, capire perché questa questione ti tocchi da vicino. Se vuoi raccontare... leggerò volentieri. Grazie