Mi vengono in mente le parole di un parroco straordinario che, ahimè, non è più fra noi. Mi diceva: "come mai che il Signore non manda più santi, preti e i fedeli scappano da tutte le parti?" Lo diceva poi in dialetto e l'effetto, posso garantirlo, era eccezionalmente efficace.
Una meditazione, la chiesa, su un fatto così rilevante, avrebbe potuto degnarsi di farla. Ma, evidentemente, erano troppo indaffarati nelle "loro cose".
Condivido l'analisi di chi ritiene la "vecchia chiesa" rappresentata da Ratzinger e da quelli prima di lui, la causa dell'attuale, profondissima ed apparentemente irreversibile, crisi. Le ragioni sono così evidenti che non meritano ulteriore approfondimento. In estrema sintesi diciamo che ci sono cause esterne (la chiesa è, in definitiva, figlia del suo tempo ed il tempo attuale è tragicamente sprovvisto di valori ideali, morali, spirituali, sociali, un vero disastro). E cause interne: il perseguimento sterile e a volte meschino, della propria sopravvivenza e di qualche irrinunciabile valore ideale che sembra quasi preso a casaccio e non risponde affatto ad una logica cristiana).
Dall'altra parte abbiamo Bergoglio che, consapevole del fatto che la chiesa è sull'orlo dell'abisso dell'irrilevanza spirituale, politica e valoriale tenta un'estrema ratio. E cioè di far piacere la chiesa a tutti andando incontro allo spirito (malato!) del tempo attuale. Si aggiunge dunque disastro a disastro. Uno sfacelo dal quale non si capisce come porre rimedio e risollevarsi.
In conclusione il piacere sessuale era sostanzialmente irrilevante paragonato a quello che lui stava provando.
Una meditazione, la chiesa, su un fatto così rilevante, avrebbe potuto degnarsi di farla. Ma, evidentemente, erano troppo indaffarati nelle "loro cose".
Condivido l'analisi di chi ritiene la "vecchia chiesa" rappresentata da Ratzinger e da quelli prima di lui, la causa dell'attuale, profondissima ed apparentemente irreversibile, crisi. Le ragioni sono così evidenti che non meritano ulteriore approfondimento. In estrema sintesi diciamo che ci sono cause esterne (la chiesa è, in definitiva, figlia del suo tempo ed il tempo attuale è tragicamente sprovvisto di valori ideali, morali, spirituali, sociali, un vero disastro). E cause interne: il perseguimento sterile e a volte meschino, della propria sopravvivenza e di qualche irrinunciabile valore ideale che sembra quasi preso a casaccio e non risponde affatto ad una logica cristiana).
Dall'altra parte abbiamo Bergoglio che, consapevole del fatto che la chiesa è sull'orlo dell'abisso dell'irrilevanza spirituale, politica e valoriale tenta un'estrema ratio. E cioè di far piacere la chiesa a tutti andando incontro allo spirito (malato!) del tempo attuale. Si aggiunge dunque disastro a disastro. Uno sfacelo dal quale non si capisce come porre rimedio e risollevarsi.
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AMCome non essere d'accordo? E' talmente evidente che stupisce il fatto che il Papa non ne prenda coscienza.Citazione di: paul11 il 26 Gennaio 2020, 01:15:29 AMIl problema è quindi come si attualizzano le Sacre Scritture e non il fare i politici di compromessi secolarizzati per avere adepti. La Chiesa ha il compito di portare a conoscenza a tutta l'umanità la Buona Novella e non di avere quantità popolari a scapito di iperboliche interpretazioni di quegli scritti.
Sì, il punto è proprio questo, ovvero l'interpretazione da dare nel presente al nucleo vivo della dottrina non per ottenere maggiore consenso ma per riuscire di nuovo ad accompagnare i pochi o tanti fedeli verso l'esperienza dello spirito di Dio.
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AMLampante, lapalissiano! Eppure ancora una volta il Papa, la chiesa cattolica tutta ci sorprende e non assume la consapevolezza di questo elementare concetto.
E come dice Bobmax, la via d'uscita è chiara, è lì davanti a tutti, è la via della mistica, ovvero l'esperienza di un amore divino verso tutto e verso tutti che può essere generata in se stessi dalla rinuncia al proprio utile, al proprio io contingente, storico, pieno di fragilità e bisogni.
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AMConosco molto bene una persona di sesso maschile che mi raccontava, e so per certo che non mentiva, che stava vivendo una vera e propria esperienza spirituale e ne stava assaporando il sublime piacere. Per contro aveva perso (temporaneamente) la potenza sessuale. Ricordo perfettamente che la cosa non lo disturbava per niente: semplicemente mi diceva che era talmente bello quello che stava vivendo che lo scambio era assolutamente a suo vantaggio. Solo gli dispiaceva che avrebbe voluto un secondo figlio e non avrebbe più potuto. Poi la cosa passò e tutto tornò nella norma, ma, prima, non so perché, guardammo nel vocabolario e stranamente trovammo una parola che descriveva il suo stato. Non era impotenza. Era una parola (non me la ricordo caspita!) che definiva la mancanza di erezione in assenza di desiderio senza alcuna causa fisiologica e/o psicologica. Fu importante trovare la parola nel vocabolario perché ci rassicurò in merito alla sua sanità mentale: quello che stava provando esisteva in natura. Esisteva così tanto che era definito dal dizionario della lingua italiana. Insomma non era pazzo!
Che cosa volete che conti la faccenda della sessualità di fronte a vissuti del genere? Di fronte all'ampiezza di respiro che si sperimenta quando ci si libera da tutti le ossessioni individuali (che il nostro tempo ha moltiplicato in modo parossistico)?
In conclusione il piacere sessuale era sostanzialmente irrilevante paragonato a quello che lui stava provando. Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2020, 09:46:30 AMFosse vero!
La Chiesa dovrà essere in futuro la casa di coloro che vorranno centrare la propria vita su questo cammino.
Niente più morale, politica, filantropia, superstizione (la devozione popolare).
Sarà una casa abitata da pochissime persone.
