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Messaggi - iano

#556
Citazione di: aurea il 19 Marzo 2025, 18:25:30 PMLa verità non è un oggetto ma un soggetto pensato da un soggetto.
Quindi,è sempre soggettiva.

Ciao Aurea e benvenuta,
io concordo con te, ma dovremmo dire allora cosa resta di oggettivo, se qualcosa resta.
#557
Citazione di: Jean Jacques il 19 Marzo 2025, 16:04:33 PMSe allarghiamo gli orizzonti, le verità sono inafferrabili.
Secondo me la verità è ciò che è innegabile, ma può restare tale solo finché non riusciamo ad esprimerla a parole, essendo che le parole possono essere negate.
Potendo essere negata una verità espressa in parole non può essere tale.
#558
Citazione di: Il_Dubbio il 19 Marzo 2025, 11:37:26 AMIo non considererei una particolare legge fisica attuale. Direi che esiste una legge fisica, che non conosciamo perfettamente, che riuscirebbe a dare tutte le risposte. Quello è un tipo di verità a cui potremmo mirare.   
Si, ma solo se crediamo che le frasi o le equazioni possano stare al posto della verità.
Se crediamo ciò certamente possiamo sperare di trovare prima o poi l'equazione o la frase che dica la verità, e in questo modo diamo un senso al nostro cercare.
Ma come faremo a sapere di aver raggiunto la verità quando pure la troveremo?
Perchè se non lo sappiamo corriamo il rischio di non riconoscerla pur avendola trovata.
E' come cercare una persona senza conoscerne il volto, e diremo di averla trovata solo quando ne vedremo solo una, per cui giocoforza non potrà che essere la persona che cerchiamo, e
la risposta al momento è quindi la teoria del tutto, che andrebbe meglio chiamata come la teoria dell'unicità, che diremo quindi di aver trovato quando non vi saranno più teorie fra loro concorrenti e inconciliabili.
Ma anche quando ciò dovesse avvenire cosa ci autorizza a credere che nuove teorie concorrenti alla trovata ''teoria del tutto'' non sorgeranno.
Quanto ci rendiamo conto in modo cosciente che cercando la verità stiamo cercando la fine della storia, e che la verità sia posta alla fine della strada?
Cosa altro ci resterebbe da fare infatti una volta trovata la verità?
Le religioni rispondono che non ci resta che contemplarla, e questa  è una fine della storia che a me non sembra molto esaltante, non riuscendo comunque a immaginarne altre, per cui non mi resta che augurarmi che la storia non abbia una fine, e pazienza se perciò non possa avere un fine , senza che ciò escluda che noi glielo possiamo dare, tornando a Vasco Rossi, e ogni nuova legge fisica, ogni nuova religione, è quel senso, che però non sarà mai unico, e non essendo unico non potrà mai stare al posto dell'unica realtà, che per tal motivo ci appare come molteplice
#559
Citazione di: niko il 19 Marzo 2025, 08:12:13 AML'unica cosa significativa realizzata con la democrazia online in Italia negli ultimi dieci anni sono state le primarie dei cinque stelle, e pure quelle, erano tarocche ::)
Si, questo è sicuramente l'esempio più appariscente, a riprova del fatto che le politiche belle o brutte che siano prendono avvio sempre dalle nostre parti.
#561
Citazione di: Il_Dubbio il 19 Marzo 2025, 09:41:06 AMBisogna considerare quello che fino ad ora è rimasto al buio. Ovvero che solitamente si considera la verità una e uguale per tutti gli osservatori. Se ammettiamo che non è così, allora tutte le presunte verità sono verità relative. Non c'è una sola verità. Quindi la verità, come solitamente la si intende, non esiste. O per lo meno non esiste una sola verità per tutti i casi.
Con me sfondi una porta aperta, perchè da un pò sono arrivato alla conclusione che la verità non esiste.
In breve attraverso il concetto di verità noi idolatriamo la parola, in quanto la riteniamo capace di prendere il posto della realtà, scambiando per essa le sue descrizioni, descrizioni che quando inconscie costituiscono la realtà come ci appare.
Quindi è quando prendiamo atto che queste apparenze perdono in univocità,  che iniziamo a  parlare di ''verità relaive'', e a quel punto la verità ha già un piede nella fossa.
Quindi secondo me in effetti tu stai iniziando a considerare ciò che finora è rimasto al buio, e alla fine quando avrai tolto tutti i veli di Maia vedrai il nulla, e l'opera nichilista sarà conclusa.
Poi sta a te scoprire ancora che il percorso non è alla fine, ma solo all'inizio, essendoti sgravato dal peso degli idoli.
La strada non finisce, ma viene sempre diversamente percorsa.
Può finire solo per chi non riesce a distinguere la strada dal percorso, cioè la realtà dalle apparenze, e il segreto è nel rivalutare le apparenze e le illusioni come cosa utile, perchè senza di esse effettivamente sparirebbe il mondo in cui viviamo, mondo che intermedia con la realtà, e senza il quale non possiamo vivere.
Il problema è che questo mondo ha un senso solo quando ci viviamo insieme.
In questo modo diamo un senso alla realtà, la quale di per se un senso non ce l'ha.
Parafrasando Vasco Rossi:
-''Voglio dare un senso a questa realtà, anche se questa realtà un senso non ce l'ha.''-
#562
...anche perchè non essendo un politologo, non posso usarne molte.
La democrazia diretta potenzialmente realizzabile attraverso i nuovi media, nella misura in cui in modo pur non istituzionalizzato sta realizzandosi di fatto, è la causa delle crisi epocali che stiamo vivendo, e siamo solo all'inizio.
#563
Citazione di: Il_Dubbio il 18 Marzo 2025, 21:42:42 PMIn questo caso non c'è una verità. Anzi in questo caso si potrebbe dire che ci si trova in un caso limite: non è una verità consolditata, non è raggiungibile, non è ipotetica e nemmeno è irragiungibile. Semplicemente non esiste!
Anche qui rispondo come per i precedenti post.
 Non è con la mancanza di risposte a domande sbagliate che possiamo dimostrare l'assenza di verità.
#564
Ci sono verità veramente banali, come ad esempio affermare che 1=1.
Ma, volendo essere provocatorio,  siamo proprio così certi  che 1=1?
Perchè se al primo termine dell'uguaglianza affermo che vi sia un numero naturale e al secondo invece un numero reale, l'uguaglianza può dirsi ancora vera?

#565
Citazione di: PhyroSphera il 17 Marzo 2025, 18:22:22 PMNon pensi che ci potrebbero essere anche senza lasciar traccia?

MAURO PASTORE
Personalmente penso che anche se fossi certo che nessuno mi legge non perciò smetterei di scrivere, e che l'unico motivo per cui potrei smettere di scrivere è se tutti immancabilmente mi dessero ragione.
Naturalmente se qualcuno mi risponde mi fa piacere quindi, specialmente se mi critica, perchè penso che siano le critiche a farci crescere , e non i consensi , e men che meno quelli ipotetici di chi acconsente tacendo.

#566
Citazione di: Jean Jacques il 17 Marzo 2025, 13:01:27 PMTesi di partenza: tra 1 e 2 esiste una quantità finita di numeri.
Poniamoci la domanda:
è vero che tra 1 e 3 non ci sono numeri?
Risposta: no, perché c'è il 2.
Poniamoci un'altra domanda:
è vero che tra 1 e 2 non ci sono numeri?
Risposta: dipende.
Forse restando tra i numeri interi sì, ma tra 1 e 2 c'è 1,5. Non solo. Ci sono 1,25 ma anche 1,72 e tantissimi altri ... infiniti(?) numeri.
Dunque se prendiamo l'intervallo chiuso 1-2 abbiamo due paletti che formano come una vasca al cui interno ci possono essere solo un numero finito di numeri. È un intervallo chiuso, ovvio. Ma se facciamo (1+2) : 2 e reiteriamo all'infinito, otterremo un'infinità di numeri decimali. Infiniti numeri in un intervallo chiuso.
La nostra tesi è crollata. Ma, ad "occhio nudo" tra 1 e 2 non ci può essere una quantità infinita di numeri.

Dunque la verità è irraggiungibile, e per vari motivi, uno dei quali è il punto di vista.
Ciao J.J, e benvenuto. :)

Se ci poniamo domande non ambigue  la verità può essere raggiunta a volte.
Ad esempio se ci chiediamo quanti numeri naturali ci sono fra 1 e 2 la risposta è nessuno.
Oppure, se ci chiediamo quanti numeri razionali ci sino fra 1 e 2 la risposta è infiniti.
Oppure ancora: quanti numeri reali ci sono fra 1 e 2?
Risposta: ancora infiniti.


#567
Citazione di: Il_Dubbio il 16 Marzo 2025, 23:07:13 PME' vero che i numeri naturali sono infiniti? Questa è una verità irragiungibile, perchè mai è stato raggiunto l'ultimo numero di una serie infinita.





Si può dimostrare che i numeri naturali sono infiniti.
Infatti supponiamo per assurdo che siano finiti.
Allora esisterà il numero naturale più grande.
Diciamolo G.
Ma perchè G sia il più grande numero naturale occorre che G+1 non sia un numero naturale, il che è falso, come volevasi dimostrare.
#568
Citazione di: Il_Dubbio il 16 Marzo 2025, 23:07:13 PME' vero che due rette parallele non si incontrano mai? Se rimanessero parallele per sempre sarebbe vero, ma non lo sappiamo per certo. In un universo come il nostro pare che invece si incontrino (lo spazio sarebbe curvo). Quindi è una verità raggiungibile, basta saper aspettare.
Significa solo che la geometria Euclidea non è adatta a descrivere l'universo su grandi distanze.
Non si può dimostrare la falsità di una assunzione in quanto essa non è ne vera ne falsa.

#569
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 16 Marzo 2025, 17:16:40 PMGeneralmente si parte dalla definizione di verità. Che cos'è la verità? Potremmo definirla con l'equazione: tesi+dimostrazione della tesi=verità. Viene quindi proposta una teoria (o tesi) che poi deve essere confrontata con la dimostrazione. Se entrambe combaciano allora abbiamo trovato la verità.

Ipotesi, dimostrazione, tesi.
In questo terzetto abbiamo due elementi arbitrari, ipotesi e regole logiche, che usiamo nella dimostrazione, mentre il terzo rimane a queste vincolato.
La tesi quindi se dimostrata è l'equivalente logico delle ipotesi, cioè le ipotesi stesse in altra forma logicamente equivalente.
E' una verità banale, nella misura in cui possiamo considerare banali le regole logiche, perchè non ci dice nulla di nuovo sostanzialmente, sostanzialmente nel senso in cui le ipotesi fatte le assumiamo ''a sostanza della realtà'' o meglio le assumiamo come sua descrizione.
Non è però un un'inutile banalità perchè nella misura in cui ''osserviamo la realtà attraverso quelle ipotesi'' diventa fondamentale il punto di vista assunto, e l'utilità sta nel poterlo cambiare, e a ciò equivale la dimostrazione di un teorema, nel quale si parte da cosa considerata ovvia in genere per giungere ad una equivalente ma in genere meno ovvia.
Possiamo passare quindi da un punto di vista che per non precisati motivi meglio ci viene naturale assumere come aderente alla realtà, come ad esempio che un triangolo ha somma degli angoli interni pari a mezzo angolo giro, e dimostrare a partire da ciò il teorema di Pitagora, la cui verità ci viene meno naturale da assumere.
Oppure, partendo dalla ''verità'' del teorema di Pitagora, assunto cioè come ipotesi, possiamo dimostrare che la somma degli angoli interni del triangolo è pari a mezzo angolo giro.

In sostanza non è vero che la somma degli angoli interni del triangolo vale un angolo giro, ma è vero che a partire da questa assunzione si giunge a dimostrare il teorema di Pitagora secondo precise regole logiche, e viceversa.
Parimenti non è vero che 2+2=4, ma a questa conclusione si giunge a partire da altre assunzioni elementari, per quanto in questo esempio la conclusione a noi appare già ovvia in partenza  a confronto col teorema di Pitagora.

La conclusione è che ciò che a noi pare ovvio non ha perciò uno statuto speciale, se noi non abbiamo quello statuto, e che un ovvietà vale quindi quanto una astrazione, come volevasi dimostrare. :)

Non si tratta in sostanza di stare coi piedi per terra per non cadere dentro un burrone seguendo le nostre astrazioni, ma di capire quanto il burrone abbia un equivalente astratto logicamente equivalente, la cui considerazione ci può diversamente ,e  a volte anche in modo più efficace, salvare la vita.



 
#570
Citazione di: PhyroSphera il 11 Marzo 2025, 05:39:40 AMIl buon lettore ha la prova delle tue cattive interpretazioni.
Non so se in altri contesti li hai trovati, però ormai dovrebbe esserti chiaro che dei  lettori avvertiti che invochi  sul forum non c'è traccia, e dunque per chi scrivi qui, se non per te solo?