Citazione di: daniele22 il 09 Ottobre 2025, 10:27:46 AMSi, mi sono allargato, è vero.Bella immagine, accattivante, ovvia, ma scollata dalla realtà. Eraclito o chi per esso è stato molto più contenuto nella sua formula.Portando infatti quel pensiero alle sue conseguenze si giungerebbe a negare la forza della storia che fatalità è quella che causa il divenire.

E' la costanza nel divenire che ci da un aggancio alla realtà, perchè è grazie a ciò che la possiamo descrivere, fissando un nome per ciò che muta.
Il fiume è diverso ma il nome è lo stesso, e ciò vale anche per chi vi si bagna, il quale per potervisi bagnare deve avere un nome che non cambia.
Quale termine richiama di più il mutamento se non ''energia'', eppure l'energia è ciò che trasformandosi non muta in quantità.
Lo stesso vale per le forze, per cui se ad ogni azione corrisponde un azione uguale e contraria, la loro somma fa sempre zero.
Non c'è quindi una risultante positiva della somma delle forze nell'universo che lo possa spingere, in accordo col fatto che non avrebbe alcun posto dove andare.
Lo stesso tempo, che sembra sfuggire a questa legge, lo misuriamo con un moto che costantemente si ripete.
Essere e divenire vanno più d'accordo di quanto si pensi.
Chissà quindi che alla fine conservatori e progressisti, con la loro opposizione, non la smettano di rompere eternamente le sfere.