Salve. Premetto che non rispondo a critiche distruttive, creano soltanto battibecchi inutili. Mi sembra che Phil sia stato più positivo, o per lo meno possibilista riguardo alla significatività del mio percorso, per cui rispondo a lui.
Ripeto comunque che la mia proposta è basata sulla semplicità, al limite sul buon senso, e mira a farsi capire da tutti, un po' come potevano fare Budda, Gesù o Maometto. Molti dei ragionamenti proposti non sono di questo tipo. Saluti.
Citazione di: Phil il 23 Agosto 2025, 19:24:04 PM- «l'andare al di là del Bene e del Male»(cit.) non è coerente con la successiva rigidità nel demarcare nettamente ciò che è bene (Monismo, Famiglia Naturale, aborto, eutanasia, etc.) e ciò che è male (Pluralismo, etc.)Con Bene e Male intendo il confronto tra due individui, cioè la negatività/positività che uno riceve dall'altro: Male è rubare, aggredire, tradire, diffamare, Bene è essere amico o amare, l'altruismo, ecc. Non è nessuno degli esempi citati, non sono i valori della società. Quando poi dico che Dio non è il Bene, è perchè può venir visto (i cristiani lo fanno) come una persona che ama l'individuo umano, mentre io nego questo fatto, non c'è Bene in partenza, e neanche Male, però.
Citazione di: Phil il 23 Agosto 2025, 19:24:04 PM- «la Perfezione. Quest'ultima è un concetto logico, è la coerenza, la non-contraddizione, l'ordine»(cit.); il buon Gödel ha dimostrato quasi un secolo fa come, proprio nella logica (oltre che nella matematica), coerenza e completezza non vadano troppo d'accordo (v. teoremi di incompletezza); per cui idolatrare la logica senza aver prima trovato un'assiomatica immune da aporie è un passaggio contraddittorio, o quanto meno che espone la propria logica ai noti problemi di autoreferenza, assenza di una meta-logica valutativa, etc. che comportano una pluralità di logiche (come di fatto è) non compatibili con un monismo, che non sia appunto autofondante e ritenuto più valido degli altri per motivazioni ad esso esterno (e di cui bisognerebbe render conto guardandosi da varie fallacie)Uno dei miei princi è la semplicità, al limite l'uso del buon senso, e il rifuggire da ragionamenti "razionalizzanti". Tendo a esprimermi nel modo in cui si potrebbe esprimere un profeta di una religione, comprensibile da tutti. Faccio un esempio: se qualcuno dice che gli piacciono le giornate di sole, e poi dice che non gli piacciono, è incoerente. Non credo si possano avere dubbi su ciò: la mia Perfezione logica è l'assenza di errori di questo tipo.
Citazione di: Phil il 23 Agosto 2025, 19:24:04 PM- «L'unica autorità deve consistere in Dio, che è però soltanto un concetto teorico»; elevare a divinità un concetto teorico, scelto secondo proprie preferenze, è una mossa retorica piuttosto debole, essendo replicabile e dando adito ad un "politeismo" in cui ognuno si fa la sua teorica religione, risultando "monista a casa sua"; ci vorrebbe un po' di sana epistemologia per mettere un ordine le varie teorie, ma purtroppo non tutti i campi si prestano ad un consolidamento metodologico, non certo quello religioso (e quello logico ha comunque le sue debolezze, v. sopra)La Perfezione logica=coerenza=Dio è invece un valore assoluto, con cui tutti si devono confrontare nella loro vita e nei loro ragionamenti. È vero comunque che si potrebbe essere monisti a casa propria, nel caso in cui si definisse Dio in un altro modo, purchè questi modi siano compatibili. Per esempio io ritengo che, in qualche misura, il Dio monoteistico giudaico-islamico abbia degli elementi di compatibilità col concetto di Perfezione, in quanto nel confronto col Dio cristiano il primo risulta più accettabile. Sembrano ragionamenti poco razionali, ma in realtà lo sono: siamo nel campo della Religione, non della Filosofia nord-occidentale.
Citazione di: Phil il 23 Agosto 2025, 19:24:04 PM- «Il Nulla (del pensiero, non della fisica) è perfetto per definizione, in quanto, non essendoci nulla, non c'è neanche l'errore logico», così come, non essendoci nulla, non c'è nemmeno la perfezione e nemmeno chi definisce il nulla perfetto (se ti riferisci al secondo capitolo dello Chuang-Tzu, dell'omonimo autore, farei attenzione all'esegesi del testo).La Perfezione è definita in modo negativo, cioè è lo stato in cui manca l'Errore, che è l'elemento determinante. Sono io che lo definisco così. Per cui confermo che il Nulla è perfetto in quanto non c'è Errore. Se uno non pensa a nulla, nessuno può accusarlo di pensieri sbagliati: in quel momento è perfetto.
Ripeto comunque che la mia proposta è basata sulla semplicità, al limite sul buon senso, e mira a farsi capire da tutti, un po' come potevano fare Budda, Gesù o Maometto. Molti dei ragionamenti proposti non sono di questo tipo. Saluti.