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LOGOS - Argomenti => Scienza e Tecnologia => Discussione aperta da: PhyroSphera il 04 Luglio 2022, 22:56:18 PM

Titolo: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 04 Luglio 2022, 22:56:18 PM
Cronaca di un fattaccio.
Sembrerebbe che la scienza abbia ormai diradato i misteri della nascita della umanità e abbia affermato l'evoluzione dell'umanità da antichi primati. Eppure, a una attenta analisi dello stato dei fatti, questa conclusione non è di alcuna scienza ma solo una considerazione che ad alcuni applicatori del metodo scientifico biologico detto evoluzionismo pare — a torto! — del tutto ovvia e scontata.
L'anello mancante non è stato trovato anzi dagli studi dei genetisti si deduce un'altra considerazione, questa ovvia e scontata: non lo si troverà mai e la sua darwiniana teoria non era né é un valido programma scientifico ma l'affermazione di un punto di discontinuità nell'evoluzione stessa.
Certo, la morfologia troverà perspicua la successione delle forme di quei primati e della forma umana, ma non la trasformazione di quei primati in umani.
D'altronde, sarebbe possibile ricostruire la nascita dell'umanità con la scienza solo se ne fossimo i testimoni, ma appunto non è un evento presente...
La pretesa degli evoluzionisti di aver ricostruito questo passato è fallace (e non è compito della scienza negare né affermare un Dio Creatore).

MAURO PASTORE
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 05 Luglio 2022, 00:17:20 AM
In effetti non "sembrerebbe" ma è proprio così.  L'evoluzionismo è una teoria scientifica con ormai tante prove alle sue spalle che ha lo stesso status e rigore (se non di più) della teoria della relatività di Einstein. Questo volerla continuamente farla passare per una opinione, una idea bislacca di qualche scienziato o un programma antireligioso è veramente stucchevole. Sarebbe come dire che il sole non è al centro del Sistema solare ma la terra e magari processare per eresia chi lo teorizza (questo forse è già accaduto).
La teoria dell'evoluzione come un passaggio lineare da una specie all'altra e quindi la sua confutazione per l'assenza di un anello che giustifichi il passaggio da uomo a scimmia è una teoria che l'evoluzionismo, come teoria, ha superato da almeno trenta anni. E l'ha superata anche grazie alla genetica.
Se fosse un passaggio così matematico da specie meno evoluta e specie più evoluta non si comprenderebbe neppure perché le scimmie siano ancora fra noi. La teoria evoluzionistica sintetica, che è quella attuale, ritiene che l'evoluzione non procede linearmente ma a "cespuglio", attraverso continue modifiche da altre specie. Tanto per intenderci. Omicron 5 non ha necessariamente soppiantato tutte le altre specie di virus di covid 19 (che è diventata una famiglia di specie). È diventata solo la specie dominante perché più diffusa. Puoi anche non crederci ma fino a 50 mila anni fa vi erano cinque o sei specie umane differenti, tutte con la loro cultura e tecnologia, poiché accanto ai loro scheletri sono stati trovati armi e altri manufatti oltre a cimiteri per seppellire i morti. In Siria sono stati trovati i resti di due villaggi molto vicini. Uno era di homo sapiens e l'altro di homo Neanderthalensis. Quest'ultimo poteva ancora accoppiarsi con sapiens, poiché non vi era stata ancora la definitiva "speciazione" che rende impossibile il passaggio ereditario di cromosomi. Ed infatti noi abbiamo dal 4 al 6 per cento di dna proveniente da Neanderthal. Pensa quanto sono pignoli gli scienziati. Hanno perfino dimostrato che il diabete lo abbiamo ereditato da Neanderthal. Ed anche questa piccola scoperta non fa che confermare la teoria evoluzionistica. Infatti Neanderthal era stato protagonista del secondo "out of Africa", cioè della fuoriuscita dall'Africa dei nostri progenitori e si stabilì in Europa, che allora (200.000 anni fa) era molto fredda. Neanderthal riuscì ad ambientarsi attraverso la capacità di accumulare grasso, poiché non c'erano ancora nè termosifoni né vetri, nè case ma al massimo pellicce di lupo o di orso ( i Neanderthal non sapevano cacciare i mammut). Ma il grasso accumulato tendeva a creare altri problemi di salute come l'ipertensione o il diabete. Infatti il diabete lo abbiamo prevalentemente noi europei e asiatici, che abbiamo ereditato un pochino di Neanderthal. Gli africani puri, che sono sapiens al cento per cento non si ammalavano di diabete, fino all'avvento del cibo spazzatura di oggi. https://www.siditalia.it/ricerca/journal-club/genetica-del-diabete-e-delle-complicanze/2381-genome-wide-association-study-of-type-2-diabetes-in-africa.
Un secondo aneddoto molto istruttivo. Alcuni di noi sono affetti da microcitemia che è una modifica genetica dei globuli rossi, che sono più piccoli e di forma leggermente ellittica. Se un microcitemico si accoppia con una microcitemica il rischio di generare figli affetti da anemia falciforme è alto e l'anemia falciforme o "mediterranea" è una brutta malattia. Qual'è allora il vantaggio evolutivo. Semplicemente i microcitemici sono gli eredi di quelle popolazioni che abitavano le zone paludose del mediterraneo, infestate dalle zanzare anophele, portatrici della malaria. I microcitemici infatti, grazie alla modifica dei loro globuli rossi sopportano molto meglio la malattia della malaria e non muoiono mai a causa di essa.
Potrei continuare fino a domani mattina elencando tutte le prove accumulate dalla teoria del l'evoluzionismo ma capisco che si tratta di inchiostro digitale sprecato. Chi vuole pensare che l'evoluzionismo sia una stupidaggine continuerà a farlo, rinfrancato nelle proprie echo chambers. Io non posso far altro, nel mio piccolo, che continuare a testimoniare la verità scientifica, che per quanto sempre modificabile, si basa su solidissime prove e non sulla tradizione.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 05 Luglio 2022, 00:44:50 AM
Citazione di: Jacopus il 05 Luglio 2022, 00:17:20 AMIn effetti non "sembrerebbe" ma è proprio così.  L'evoluzionismo è una teoria scientifica con ormai tante prove alle sue spalle che ha lo stesso status e rigore (se non di più) della teoria della relatività di Einstein. Questo volerla continuamente farla passare per una opinione, una idea bislacca di qualche scienziato o un programma antireligioso è veramente stucchevole. Sarebbe come dire che il sole non è al centro del Sistema solare ma la terra e magari processare per eresia chi lo teorizza (questo forse è già accaduto).
La teoria dell'evoluzione come un passaggio lineare da una specie all'altra e quindi la sua confutazione per l'assenza di un anello che giustifichi il passaggio da uomo a scimmia è una teoria che l'evoluzionismo, come teoria, ha superato da almeno trenta anni. E l'ha superata anche grazie alla genetica.
Se fosse un passaggio così matematico da specie meno evoluta e specie più evoluta non si comprenderebbe neppure perché le scimmie siano ancora fra noi. La teoria evoluzionistica sintetica, che è quella attuale, ritiene che l'evoluzione non procede linearmente ma a "cespuglio", attraverso continue modifiche da altre specie. Tanto per intenderci. Omicron 5 non ha necessariamente soppiantato tutte le altre specie di virus di covid 19 (che è diventata una famiglia di specie). È diventata solo la specie dominante perché più diffusa. Puoi anche non crederci ma fino a 50 mila anni fa vi erano cinque o sei specie umane differenti, tutte con la loro cultura e tecnologia, poiché accanto ai loro scheletri sono stati trovati armi e altri manufatti oltre a cimiteri per seppellire i morti. In Siria sono stati trovati i resti di due villaggi molto vicini. Uno era di homo sapiens e l'altro di homo Neanderthalensis. Quest'ultimo poteva ancora accoppiarsi con sapiens, poiché non vi era stata ancora la definitiva "speciazione" che rende impossibile il passaggio ereditario di cromosomi. Ed infatti noi abbiamo dal 4 al 6 per cento di dna proveniente da Neanderthal. Pensa quanto sono pignoli gli scienziati. Hanno perfino dimostrato che il diabete lo abbiamo ereditato da Neanderthal. Ed anche questa piccola scoperta non fa che confermare la teoria evoluzionistica. Infatti Neanderthal era stato protagonista del secondo "out of Africa", cioè della fuoriuscita dall'Africa dei nostri progenitori e si stabilì in Europa, che allora (200.000 anni fa) era molto fredda. Neanderthal riuscì ad ambientarsi attraverso la capacità di accumulare grasso, poiché non c'erano ancora nè termosifoni né vetri, nè case ma al massimo pellicce di lupo o di orso ( i Neanderthal non sapevano cacciare i mammut). Ma il grasso accumulato tendeva a creare altri problemi di salute come l'ipertensione o il diabete. Infatti il diabete lo abbiamo prevalentemente noi europei e asiatici, che abbiamo ereditato un pochino di Neanderthal. Gli africani puri, che sono sapiens al cento per cento non si ammalavano di diabete, fino all'avvento del cibo spazzatura di oggi. https://www.siditalia.it/ricerca/journal-club/genetica-del-diabete-e-delle-complicanze/2381-genome-wide-association-study-of-type-2-diabetes-in-africa.
Potrei continuare fino a domani mattina elencando tutte le prove accumulate dalla teoria del l'evoluzionismo ma capisco che si tratta di inchiostro digitale sprecato. Chi vuole pensare che l'evoluzionismo sia una stupidaggine continuerà a farlo, rinfrancato nelle proprie echo chambers. Io non posso far altro, nel mio piccolo, che continuare a testimoniare la verità scientifica, che per quanto sempre modificabile, si basa su solidissime prove e non sulla tradizione.

L'evoluzionismo propriamente è un metodo scientifico non una teoria. Lo scientismo lo tratta da teoria e tu te lo becchi acriticamente... Tu confondi lo scientismo per scienza. Sai che prima di trent'anni fa dicevano di aver già trovato le origini e che tra poco diranno di averle trovate finalmente? È sempre la stessa tattica per fingere di non ricevere smentite. Conosci la teoria del "gene egoista"? Basta questa per notare che l'origine dell'umanità non è stata ancora descritta dagli evoluzionisti né hanno possibilità reale di descriverla. Aggiungono una loro interpretazione che ritengono plausibile e invece non è neppure questo.
Non esiste la teoria che tutto è evoluzione, esiste solo la teoria dell'evoluzione, da distinguersi dall'evoluzionismo.

MAURO PASTORE
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 05 Luglio 2022, 00:58:35 AM
Mauro. Tutta la scienza moderna è un metodo, ovvero il metodo sperimentale. Senza dimostrazione e condivisione degli esperti non c'è scienza. Se il metodo generale scientifico dimostra qualcosa, quel qualcosa può essere sistematizzato e diventare una teoria scientifica. Che sia scientismo è errato. L'evoluzionismo come ipotesi nasce addirittura con la filosofia greca, ma assume i connotati di teoria scientifica con Darwin e dal viaggio di Darwin con il Beagle sono passati circa 200 anni e in questi duecento anni si sono accumulate talmente tante prove a favore della teoria evoluzionistica che potremmo scriverci una enciclopedia. Prove paleontologiche, geologiche, archeologiche, biologiche e genetiche conducono tutte verso la teoria evoluzionistica. La teoria del gene egoista di Dawkins non capisco perché la citi. Dawkins era un evoluzionista che ha semplicemente preferito osservare il fenomeno evolutivo a livello di gene piuttosto che di individuo ma le conclusioni sono comunque evoluzionistiche. Dopo Dawkins, che scriveva negli anni 70 del XX secolo, l'evoluzionismo ha fatto passi da gigante. Le grandi scoperte genetiche degli ultimi 20 anni sono state la definitiva prova della solidità della teoria evoluzionistica. L'unico ma fondamentale anello mancante è quello del passaggio da sostanza inorganica a organica. Nessuno sa dire come sia avvenuto questo passaggio, ovvero la venuta sulla terra dei primi batteri circa 3 miliardi e mezzo di anni fa, dai quali discendono tutte le attuali forme di vita.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: anthonyi il 05 Luglio 2022, 08:02:55 AM
Condivido i ragionamenti di jacopus, con la notazione che lo stesso concetto di evoluzionismo é discutibile, perché intriso di quella visione finalistica che rende fuorviante la rappresentazione di quello che é il processo di adattamento della vita all'ambiente nel quale si trova.
L'idea di evoluzione, infatti, presuppone una tendenza che viene dall'interno della specie stessa, come se questa fosse finalizzata a raggiungere un dato obiettivo. 
Il concetto di adattamento, invece, definisce un vincolo esterno, e spiega il mutamento nei termini del mutamento dell'ambiente esterno. 
Vi é ad esempio un passaggio della storia biologica del primate homo che può essere rappresentativa, quello della conquista della posizione eretta. 
Una scimmia, abituata a vivere, a mangiare, e a proteggersi stando sugli alberi si ritrova in un ambiente senza alberi, a quel punto i quattro arti prensili non sono più utili e quindi quelli posteriori si riadattano a camminare sulla terra, mentre quelli anteriori si specializzano nella difesa e nel cibo. 
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 05 Luglio 2022, 08:21:38 AM
Anthonyi, mi dai la possibilità di descrivere un altro evento che illustra molto bene come funzionano i meccanismi evolutivi (ed hai anche ragione sull'ambiguità del termine evoluzione. Darwin avrebbe preferito trasmutazione delle specie viventi).
Una volta che i primi nostri antenati bipedi hanno conquistato la posizione eretta, questa conquista ha avuto tutta una serie di ulteriori conseguenze. La prima, il restringimento delle anche e pertanto la diminuzione dei feti per ogni gestazione e la pericolosità del parto che portava in passato a molte morti. La seconda, la maggior cura nei confronti dei figli nati, proprio a causa del loro numero così basso. La terza, l'allenamento del cervello nella sua neuro plasticità a prendersi cura della prole proprio a causa della rarità dei parti che andavano a buon fine. La quarta, l'uso degli arti superiori per manipolare l'ambiente, facendoci diventare nel corso dei millenni da prede a super predatori.
In sostanza c'è un ambiente che limita in termini di risorse e impedimenti di vario tipo e che muta in continuazione. Dall'altro ci sono gli esseri viventi che devono rispondere a questo paesaggio dinamico con altrettanto dinamismo. Si crea così una  sorta di danza, senza alcuna finalità verso una evoluzione, intesa come progresso. Anzi si tratta di una danza che oltre ad essere causale, perché finalizzata alla sopravvivenza è contemporaneamente anche casuale (necessità e caso come scriveva Monod). L'unica finalità di questa sinfonia fondata su caso e necessità è la sopravvivenza, ma senza alcuna garanzia di successo, nè di miglioramento progressivo in termini di intelligenza, forza o altro. La novità di homo sapiens deriva dal fatto che il suo impatto stesso sulla terra ha modificato l'ambiente e quindi diventa egli stesso un fattore ambientale a cui si deve adattare. E tutto ciò è avvenuto nell'arco di massimo duecentomila anni, questa è l'età della specie homo sapiens, una inezia rispetto ad altre specie, anche complesse, che hanno una storia intraspecifica di milioni di anni.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 05 Luglio 2022, 10:38:15 AM
Nessuno troverà mai l'anello mancante perchè non esiste, è una finzione perpetrata dai creazionisti convinti di avere un argomento forte, quando in realtà è uno dei più deboli. I reperti archeologici confermano la traiettoria evolutiva, all'interno di questa traiettoria ci saranno sempre "anelli mancanti", alla stessa maniera con cui avendo un coltello sufficientemente sottile si può tagliare una carota in un miliardo di pezzi, e il fatto che 999 milioni di essi siano andati perduti, non toglie il fatto che chi ritrovasse i rimanenti potrebbe desumere che si tratta di una carota. La fossilizzazione naturale è un evento estremamente raro, e che richiede condizioni specifiche per cui probabilmente il 99% delle specie vissute su questo pianeta non ha lasciato traccia, l'idea che la teoria dell'evoluzione sarà provata solamente quando si troverà ogni singolo pezzo della carota, significa solamente mettere, arbitrariamente, un requisito impossibile da soddisfare per rimanere ancorati alle proprie idee. L'aspra lotta, soprattutto negli USA, con cui i creazionisti combattono il darwinismo, è francamente ridicola perchè è fondata sull'idea o la speranza che una volta abbattuto il darwinismo torneremo a credere nel mito biblico. Tuttavia, se anche domani trovassimo una valanga di fossili che dimostrano che Darwin aveva torto, non sarebbe comunque un buon motivo per tornare alla teoria biblica, perchè non ha alcun valore storico, al massimo ci dovremmo accontentare di "saper di non sapere". Sappiamo con certezza che parecchi se non la maggior parte degli "anelli" che compongono l'Antico Testamento sono storicamente falsi, se non addirittura impossibili, perciò è inutile continuare a vederle come "teorie alternative", l'alternativa al darwinismo è qualcosa che non sappiamo neanche cosa sia, ma di certo non è il diluvio universale.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 05 Luglio 2022, 16:16:49 PM
L'evoluzionismo può funzionare solo quale metodo, la teoria deve fondarsi sullo stesso concetto di evoluzione, da un punto di vista biologico generale, senza ricorrere a nessun ismo. Il tentativo di trasformare il metodo evoluzionista in teoria si attua facendo ricorso a varie altre scienze senza considerare i limiti dell'interdisciplinarità. Inoltre i falsi teorici dell'evoluzionismo pensano erroneamente la paleontologia come se fosse un modo adatto a ricostruire intere vicende passate. Durante le loro avventure scientiste questi falsi teorici si sono spesso contraddetti facendo poi finta di niente. Hanno sempre dovuto rifare le loro teoresi che presentano erroneamente per teorie. Una volta si erano convinti di aver descritto una volta per tutte le origini della umanità poi le ricerche gli davano torto e allora hanno provato con l'idea di passate specie umane differenti ma questa idea è indimostrabile anche con la paleontologia ed è negata quale possibilità dalla scienza antropologica. Con la scienza etnologica si dimostra che le più radicali differenze umane sono dovute alle etnie soltanto. Ma sia antropologia che etnologia quei falsi teorici si rifiutano di prenderle in considerazione perché esse smentiscono il fideismo che si ostina a concepire la nascita dell'umanità quale trasformazione bestia-uomo. L'antropologia infatti dimostra caratteristiche umane del tutto originali, dell'etnologia ho già detto. Confondendo zoologia e biologia, i falsi teorici si sono illusi di aver risolto il problema ma gli studi di biologi e zoologi continuano differenziandosi sempre più. Resta che l'unica idea ritenuta accettabile dai falsi teorici è la trasformazione bestia-uomo e questa assumono dogmaticamente. Gli studi sui cataclismi biologici risalenti alle epoche presunte della presunta trasformazione bestia-uomo avevano dimostrato l'insufficienza dello stesso metodo evoluzionista per stabilire qualcosa circa la nostra origine ma i falsi teorici li hanno fatti boicottare e li fanno boicottare. A causa delle prepotenze, è ovvio che si creassero conflitti intellettuali e spesso questi conflitti hanno coinvolto a torto anche il solo metodo evoluzionista. Quando accadono tra cultura sapienziale e subcultura scientista, la ragione è della sapienza. Ma solo di rado i cosiddetti creazionisti appartengono alla cultura sapienziale, per cui condannano assieme allo scientismo evoluzionista pure la scienza dell'evoluzione. Quest'ultima non afferma alcuna trasformazione bestia-uomo e sull'origine dell'umanità non ha fatto alcuna scoperta. Il resto sono illazioni che paiono plausibili solo a chi non è riuscito a dare alcuna interpretazione ai risultati della scienza biologica genetica e tra i falliti interpreti ci sono spesso anche scienziati stessi autori di risultati in genetica. La subcultura infatti prevale anche tra i genetisti che spesso rinunciano a fare la loro parte. Tuttavia non mancano pareri che negano il dogma dei falsi teorici, purtroppo però i divulgatori perlopiù li ignorano. L'idea assai popolare un tempo in Africa ora anche altrove che si possa pensare la nascita dell'umanità solo come trasformazione di uno scimmione o pressappoco tale, è la premessa fallace che muove un gigantesco ambiente subculturale intromesso negli ambienti della vera cultura della scienza. Il cattivo giornalismo e la decadenza culturale di vasto Occidente tra cui il decadere di tanta filosofia e filosofemi in sofismi stanno creando un grande inganno di massa che è a tutti gli effetti un idoleggiamento in... evoluzione anzi involuzione verso l'idolatria. C'è infatti un esclusivismo chiuso verso un'unica illusione, apparentemente una ovvietà in realtà un inganno, nel quale era caduto finanche Freud, che invece di stigmatizzare l'umorismo darwiniano quale cattivo psicologismo lo scambiava per geniale psicologia spicciola, in ciò Freud oramai rinnegando sempre più le visioni psicoanalitiche per un ritorno impossibile a prassi neurologiche che egli stesso aveva decisamente dimostrato insufficienti o disastrose... E in effetti i falsi teorici dell'evoluzionismo sono rimasti legati all'illusione che l'intelligenza umana sia proporzionale alla grandezza del cranio. Il semplice buon senso lo nega in senso sia assoluto che relativo, perché essere minuti o piccoli non significa essere stupidi, ma anche col solo riguardo alle proporzioni fisiche la neurologia non lo ha mai affermato e la neuropsicologia lo ha sempre negato. Come si vede a studiare i fatti della subcultura evoluzionistica ci sarebbe non solo da ridere, anche da piangere... Invece la disinformazione e la creduloneria lo impediscono e coinvolgono purtroppo anche gli ambienti della filosofia. Di fatto non abbiamo una vera psicologia in comune con le scimmie ma con le fiere, non a caso non esistono veri affetti amicali tra scimmie e umani ma tra fiere e umani... C'è grande amicizia con cani e gatti, in ambienti selvaggi anche con lupi, orsi, linci, leoni... non con le scimmie. Ma tutte le osservazioni non solo spicciole che pongono in crisi quell'idolo sono fideisticamente rifiutate dai fautori dell'idolo... È ovvio che il monoteismo più rigoroso o intransigente non poteva tollerare ed è inutile scandalizzarsi se gli integralisti o fanatici religiosi hanno nonostante tutto più acume dei falsi scienziati.

MAURO PASTORE
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: viator il 05 Luglio 2022, 17:44:14 PM
Salve. Mi sembra proprio che occorra dare ragione a Mauro Pastore. E' l'evidenza che lo dimostra.

Infatti - secondo me - tra la credulità che animava i primi lettori della Bibbia appena venne scritta...........e la credulità di chi ancora oggi crede nella Bibbia..........certamente non vi è stata alcuna evoluzione. Abbiatevi un Diluvio Universale di miei saluti.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 06 Luglio 2022, 08:18:48 AM
Citazione di: PhyroSphera il 05 Luglio 2022, 16:16:49 PMMa tutte le osservazioni non solo spicciole che pongono in crisi quell'idolo sono fideisticamente rifiutate dai fautori dell'idolo... È ovvio che il monoteismo più rigoroso o intransigente non poteva tollerare ed è inutile scandalizzarsi se gli integralisti o fanatici religiosi hanno nonostante tutto più acume dei falsi scienziati.
Ok, la pars destruens è fatta, abbiamo una scienza autoreferenziale ottusa e ideologica, ora però la curiosità è forte, da dove tu pensi venga l'uomo?
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: viator il 06 Luglio 2022, 11:03:46 AM
Citazione di: InVerno il 06 Luglio 2022, 08:18:48 AMOk, la pars destruens è fatta, abbiamo una scienza autoreferenziale ottusa e ideologica, ora però la curiosità è forte, da dove tu pensi venga l'uomo?

Salve InVerno. Tiro ad indovinare circa la risposta che ti fornirà PhyroSphera : "Da dove viene l'uomo?"..........."Mah, dalla donna !".

Vuoi mica che ti risponda che l'uomo venga da un Creatore maschio, no? Dio certamente non era e non è omosessuale. Saluti.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Ipazia il 06 Luglio 2022, 18:37:08 PM
Citazione di: PhyroSphera il 05 Luglio 2022, 16:16:49 PMDi fatto non abbiamo una vera psicologia in comune con le scimmie ma con le fiere, non a caso non esistono veri affetti amicali tra scimmie e umani ma tra fiere e umani... C'è grande amicizia con cani e gatti, in ambienti selvaggi anche con lupi, orsi, linci, leoni... non con le scimmie. ...

Se questa teoria è fondata, direi che l'animale che ci dà più fastidio, contro cui guerreggiamo con più sadico piacere, non sono le scimmie, ma un primate dai lineamenti molto simili ai nostri, con cui condividiamo pure il dna.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 07 Luglio 2022, 01:32:38 AM
CitazioneL'evoluzionismo può funzionare solo quale metodo, la teoria deve fondarsi sullo stesso concetto di evoluzione, da un punto di vista biologico generale, senza ricorrere a nessun ismo. Il tentativo di trasformare il metodo evoluzionista in teoria si attua facendo ricorso a varie altre scienze senza considerare i limiti dell'interdisciplinarità.
Questa distinzione fra evoluzionismo ed evoluzione nasce attorno all'inizio del XXI secolo ed è anticipato da una lettera di papa Woytila del 1996, che apriva all'evoluzione come ipotesi scientifica, ma all'interno di un "disegno intelligente" e "superiore". Successivamente, con il successo della lista di Forza Italia, nelle elezioni del 2001, le forze retrograde del nostro paese, in una sorta di revanchismo, per sopprimere l'insopportabile pensiero che per 5 anni erano stati governati dai comunisti, se la presero anche con il povero Darwin, cancellandolo dai programmi delle scuole dell'obbligo. Fu necessario un documento firmato da più di 40 illustrissimi scienziati per reintrodurlo nei programmi, con il nuovo termine di evoluzione (appunto), che lasciava aperte molte strade interpretative.
Il pedagogista Giuseppe Bertagna, nel 2004, consulente per la revisione dei programmi, assunse una posizione molto simile a quella di Mauro Pastore, per spiegare perchè l'evoluzionismo non andava insegnato. Ovvero che andavano differenziati gli evoluzionismi dalle teorie dell'evoluzione. Considerato che vi "sarebbero" molte teorie dell'evoluzione, queste andrebbero tutte illustrate agli alunni perchè degne, mentre l'evoluzionismo, finendo in "ismo" è ideologico e quindi non insegnabile. Insomma, far passare per ideologica una teoria scientifica che ha accumulato nell'ultimo secolo e mezzo una miriade di prove è stata una vera opera d'arte della manipolazione (ideologica). A questo punto perchè non far passare per ideologica anche la matematica, o la teoria termodinamica o la tavola degli elementi? Evidentemente queste materie non sono così sensibili rispetto alla possibile presenza di una divinità a noi superiore.
Rispetto ai limiti dell'interdisciplinarietà c'è solo da sorridere (o forse da piangere), visto che è proprio attraverso l'interdisciplinarietà che si ottengono i più straordinari risultati dalla ricerca, visto che la conoscenza è una materia universale e con innumerevoli collegamenti. Senza interdisciplinarietà non avremo i personal computer, i viaggi spaziali, i vaccini per il covid, le automobili, gli studi climatici, l'abolizione della pena di morte, la costituzione italiana.

CitazioneCon la scienza etnologica si dimostra che le più radicali differenze umane sono dovute alle etnie soltanto.
Interessante. E quali sarebbero queste radicali differenze umane? Bisognerebbe essere al corrente che le differenze del nostro corredo genetico, fra un essere umano e l'altro è di circa lo 0,1 per cento e in quello 0,1 per cento vi sono le nostre differenze individuali, colore dei capelli, della pelle, propensione a viaggiare ad ammalarci di diabete e così via. Gli esseri umani radicalmente differenti non esistono, se non nei sogni segreti dei razzisti. Ed è anche semplice da spiegare. Homo sapiens è una specie estremamente mobile. In circa 40.000 anni ha colonizzato il mondo intero ed ha continuato ad essere mobile e pertanto ha continuato a mescolare il suo dna fra tutti i suoi componenti. Non è impossibile che da homo sapiens possa essere sviluppata una nuova specie, ma servirebbe per una speciazione, che una popolazione di homo sapiens sia segregata in un isola e non possa più spostarsi da quell'isola per qualche decina di migliaia di anni. Sicuramente al termine di quel periodo avremo una nuova specie umana.
CitazioneResta che l'unica idea ritenuta accettabile dai falsi teorici è la trasformazione bestia-uomo e questa assumono dogmaticamente. Gli studi sui cataclismi biologici risalenti alle epoche presunte della presunta trasformazione bestia-uomo avevano dimostrato l'insufficienza dello stesso metodo evoluzionista per stabilire qualcosa circa la nostra origine ma i falsi teorici li hanno fatti boicottare e li fanno boicottare.
Qui andiamo un pò sull'esoterico. In realtà, ad essere ancora più radicali non si tratta di una trasformazione bestia-uomo, ma di una trasformazione batterio-uomo. Tutti gli esseri viventi discendono dai batteri, da queste forme molto semplici di vita, che tuttora, per quanto minuscole continuano a vivere e continueranno a farlo anche quando homo sapiens si sarà naturalmente estinto. A proposito dei cataclismi biologici che avrebbero permesso la trasformazione bestia-uomo e della loro insufficienza per spiegare la nostra origine, non so che dire. Dovresti darmi delle fonti per poterti rispondere. Detto così mi sembrano parole a caso. Se ti riferisci all'impatto del meteorite dello Yucatan che ha fatto estinguere i dinosauri ed ha permesso l'ascesa dei mammiferi, non si tratta di ipotesi, ma di un "fatto". Del meteorite si conosce la massa, la forza dell'impatto, il punto di caduta e gli effetti geologici, climatici e biologici con una certa precisione. In realtà la domanda da porsi, da parte di chi crede in una divinità è: "ma perchè Dio ha creato i dinosauri (e prima di loro gli arcosauri, e prima di loro i trilobiti). E perchè, successivamente li ha fatti estinguere?

CitazioneL'idea assai popolare un tempo in Africa ora anche altrove che si possa pensare la nascita dell'umanità solo come trasformazione di uno scimmione o pressappoco tale, è la premessa fallace che muove un gigantesco ambiente subculturale intromesso negli ambienti della vera cultura della scienza.
L'unica subcultura che io vedo è quella di chi sottoscrive una affermazione del genere. Vi sono studi di tutti tipi, paleontologici e genetici soprattutto ma anche biologici e zoologici che confermano il fatto che noi siamo "primati", e che i nostri più vicini parenti, dai quali ci siamo staccati fra i 5 e i 6 milioni di anni fa sono gli scimpanzè, i gorilla e gli urang-tang. I passaggi successivi sono stati la creazione per selezione e caso di ulteriori specie, che non hanno riguardato solo i nostri predecessori ma anche quelli degli scimpanzè, dei gorilla e degli urang-tang. Anche le loro filiazioni hanno creato delle differenze rispetto agli scimpanzè, gorilla e urang-tang di 6 milioni di anni fa. Con gli scimpanzè, condividiamo il 98,2 per cento del DNA. Mi sembra una prova "scientifica" piuttosto forte, rispetto alla nostra origine, a meno che non si preferisca negare l'evidenza (e negare anche l'esistenza di migliaia di fossili di ogni tipo che ci raccontano la storia delle specie viventi).
CitazioneE in effetti i falsi teorici dell'evoluzionismo sono rimasti legati all'illusione che l'intelligenza umana sia proporzionale alla grandezza del cranio.
Sono curioso di sapere dove prendi questi informazioni. Il cervello di Homo neanderthalensis era più grande di quello di homo sapiens, eppure noi siamo qui e homo neanderthalensis no. La grandezza del cervello è relativamente collegata all'intelligenza ma molto di più dipende dalla struttura del cervello e dai suoi collegamenti interni, detti sinapsi. Per farti un esempio. Un uomo obeso ed uno muscoloso pesano 100 chili entrambi, ma le capacità di movimento dell'uno e dell'altro saranno molto diverse. Anche il cervello va allenato e l'allenamento produce sinapsi. Queste non sono esplicitamente misurabili come "intelligenza" ma sicuramente aiutano. In ogni caso, nessun evoluzionista ha mai avuto questa illusione.
CitazioneDi fatto non abbiamo una vera psicologia in comune con le scimmie ma con le fiere, non a caso non esistono veri affetti amicali tra scimmie e umani ma tra fiere e umani... C'è grande amicizia con cani e gatti, in ambienti selvaggi anche con lupi, orsi, linci, leoni... non con le scimmie.
Anche questa mi sembra tratta più da un libro miniato medievale che dall'osservazione scientifica. Che in ambienti selvaggi vi sia amicizia con lupi, orsi, linci leoni, te lo auguro, ma ti auguro anche di non trovarti mai vicino a loro. Cani e gatti hanno una storia diversa, che si chiama domesticazione. Sulle similitudini, non solo psicologiche ma anche "morali" fra uomo e "scimmioni" ti consiglio di leggere Frans de Waal: Il bonobo e l'ateo.
CitazioneMa tutte le osservazioni non solo spicciole che pongono in crisi quell'idolo sono fideisticamente rifiutate dai fautori dell'idolo...
Questa invece si chiama proiezione, ovvero attribuire all'avversario i propri limiti. La scienza, almeno quella vera, non è mai idolatra ed è per questo che ha uno statuto debole, come la democrazia. Perchè è difficile che si accontenti della prima soluzione o di quello che ha detto il tipo che urla più forte. E' sempre alla ricerca e la ricerca può anche modificare le scoperte precedenti. Ma il darwinismo (proprio con ismo) ha ormai uno statuto scientifico così solido, che solo in paesi ancora semifeudali come il nostro (o gli USA) può essere messo in discussione.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 16:01:02 PM
Citazione di: Jacopus il 07 Luglio 2022, 01:32:38 AMQuesta distinzione fra evoluzionismo ed evoluzione nasce attorno all'inizio del XXI secolo ed è anticipato da una lettera di papa Woytila del 1996, che apriva all'evoluzione come ipotesi scientifica, ma all'interno di un "disegno intelligente" e "superiore". Successivamente, con il successo della lista di Forza Italia, nelle elezioni del 2001, le forze retrograde del nostro paese, in una sorta di revanchismo, per sopprimere l'insopportabile pensiero che per 5 anni erano stati governati dai comunisti, se la presero anche con il povero Darwin, cancellandolo dai programmi delle scuole dell'obbligo. Fu necessario un documento firmato da più di 40 illustrissimi scienziati per reintrodurlo nei programmi, con il nuovo termine di evoluzione (appunto), che lasciava aperte molte strade interpretative.
Il pedagogista Giuseppe Bertagna, nel 2004, consulente per la revisione dei programmi, assunse una posizione molto simile a quella di Mauro Pastore, per spiegare perchè l'evoluzionismo non andava insegnato. Ovvero che andavano differenziati gli evoluzionismi dalle teorie dell'evoluzione. Considerato che vi "sarebbero" molte teorie dell'evoluzione, queste andrebbero tutte illustrate agli alunni perchè degne, mentre l'evoluzionismo, finendo in "ismo" è ideologico e quindi non insegnabile. Insomma, far passare per ideologica una teoria scientifica che ha accumulato nell'ultimo secolo e mezzo una miriade di prove è stata una vera opera d'arte della manipolazione (ideologica). A questo punto perchè non far passare per ideologica anche la matematica, o la teoria termodinamica o la tavola degli elementi? Evidentemente queste materie non sono così sensibili rispetto alla possibile presenza di una divinità a noi superiore.
Rispetto ai limiti dell'interdisciplinarietà c'è solo da sorridere (o forse da piangere), visto che è proprio attraverso l'interdisciplinarietà che si ottengono i più straordinari risultati dalla ricerca, visto che la conoscenza è una materia universale e con innumerevoli collegamenti. Senza interdisciplinarietà non avremo i personal computer, i viaggi spaziali, i vaccini per il covid, le automobili, gli studi climatici, l'abolizione della pena di morte, la costituzione italiana.
Interessante. E quali sarebbero queste radicali differenze umane? Bisognerebbe essere al corrente che le differenze del nostro corredo genetico, fra un essere umano e l'altro è di circa lo 0,1 per cento e in quello 0,1 per cento vi sono le nostre differenze individuali, colore dei capelli, della pelle, propensione a viaggiare ad ammalarci di diabete e così via. Gli esseri umani radicalmente differenti non esistono, se non nei sogni segreti dei razzisti. Ed è anche semplice da spiegare. Homo sapiens è una specie estremamente mobile. In circa 40.000 anni ha colonizzato il mondo intero ed ha continuato ad essere mobile e pertanto ha continuato a mescolare il suo dna fra tutti i suoi componenti. Non è impossibile che da homo sapiens possa essere sviluppata una nuova specie, ma servirebbe per una speciazione, che una popolazione di homo sapiens sia segregata in un isola e non possa più spostarsi da quell'isola per qualche decina di migliaia di anni. Sicuramente al termine di quel periodo avremo una nuova specie umana.Qui andiamo un pò sull'esoterico. In realtà, ad essere ancora più radicali non si tratta di una trasformazione bestia-uomo, ma di una trasformazione batterio-uomo. Tutti gli esseri viventi discendono dai batteri, da queste forme molto semplici di vita, che tuttora, per quanto minuscole continuano a vivere e continueranno a farlo anche quando homo sapiens si sarà naturalmente estinto. A proposito dei cataclismi biologici che avrebbero permesso la trasformazione bestia-uomo e della loro insufficienza per spiegare la nostra origine, non so che dire. Dovresti darmi delle fonti per poterti rispondere. Detto così mi sembrano parole a caso. Se ti riferisci all'impatto del meteorite dello Yucatan che ha fatto estinguere i dinosauri ed ha permesso l'ascesa dei mammiferi, non si tratta di ipotesi, ma di un "fatto". Del meteorite si conosce la massa, la forza dell'impatto, il punto di caduta e gli effetti geologici, climatici e biologici con una certa precisione. In realtà la domanda da porsi, da parte di chi crede in una divinità è: "ma perchè Dio ha creato i dinosauri (e prima di loro gli arcosauri, e prima di loro i trilobiti). E perchè, successivamente li ha fatti estinguere?
L'unica subcultura che io vedo è quella di chi sottoscrive una affermazione del genere. Vi sono studi di tutti tipi, paleontologici e genetici soprattutto ma anche biologici e zoologici che confermano il fatto che noi siamo "primati", e che i nostri più vicini parenti, dai quali ci siamo staccati fra i 5 e i 6 milioni di anni fa sono gli scimpanzè, i gorilla e gli urang-tang. I passaggi successivi sono stati la creazione per selezione e caso di ulteriori specie, che non hanno riguardato solo i nostri predecessori ma anche quelli degli scimpanzè, dei gorilla e degli urang-tang. Anche le loro filiazioni hanno creato delle differenze rispetto agli scimpanzè, gorilla e urang-tang di 6 milioni di anni fa. Con gli scimpanzè, condividiamo il 98,2 per cento del DNA. Mi sembra una prova "scientifica" piuttosto forte, rispetto alla nostra origine, a meno che non si preferisca negare l'evidenza (e negare anche l'esistenza di migliaia di fossili di ogni tipo che ci raccontano la storia delle specie viventi).Sono curioso di sapere dove prendi questi informazioni. Il cervello di Homo neanderthalensis era più grande di quello di homo sapiens, eppure noi siamo qui e homo neanderthalensis no. La grandezza del cervello è relativamente collegata all'intelligenza ma molto di più dipende dalla struttura del cervello e dai suoi collegamenti interni, detti sinapsi. Per farti un esempio. Un uomo obeso ed uno muscoloso pesano 100 chili entrambi, ma le capacità di movimento dell'uno e dell'altro saranno molto diverse. Anche il cervello va allenato e l'allenamento produce sinapsi. Queste non sono esplicitamente misurabili come "intelligenza" ma sicuramente aiutano. In ogni caso, nessun evoluzionista ha mai avuto questa illusione.Anche questa mi sembra tratta più da un libro miniato medievale che dall'osservazione scientifica. Che in ambienti selvaggi vi sia amicizia con lupi, orsi, linci leoni, te lo auguro, ma ti auguro anche di non trovarti mai vicino a loro. Cani e gatti hanno una storia diversa, che si chiama domesticazione. Sulle similitudini, non solo psicologiche ma anche "morali" fra uomo e "scimmioni" ti consiglio di leggere Frans de Waal: Il bonobo e l'ateo.Questa invece si chiama proiezione, ovvero attribuire all'avversario i propri limiti. La scienza, almeno quella vera, non è mai idolatra ed è per questo che ha uno statuto debole, come la democrazia. Perchè è difficile che si accontenti della prima soluzione o di quello che ha detto il tipo che urla più forte. E' sempre alla ricerca e la ricerca può anche modificare le scoperte precedenti. Ma il darwinismo (proprio con ismo) ha ormai uno statuto scientifico così solido, che solo in paesi ancora semifeudali come il nostro (o gli USA) può essere messo in discussione.
Tu non sai avvalerti della vera divulgazione scientifica perché non distingui lo scientismo dalla scienza e le interpretazioni arbitrarie dei dati dai dati. Sei un manipolato che rinuncia alla vera filosofia, in aggiunta non hai letto bene tutto il mio messaggio, tanta è la tua tendenza a recepire acriticamente la falsa divulgazione che non prendi proprio in considerazione le tesi giuste. Per esempio: non ho scritto di cataclismi causa di trasformazioni bestia-uomo... Anche tu non sai fare altro che ripeterti in testa lo stesso scenario: la trasformazione bestia-uomo... Ma la vera scienza non afferma questo. A voi altri pare l'unica ipotesi plausibile e vi convincete che è scienza senza che lo è. Se nei programmi di scuola hanno dovuto distinguere tra evoluzione ed evoluzionismo escludendo quest'ultimo non è per intromissione della Chiesa Cattolica ma perché hanno preso atto dei veri risultati scientifici. Se questi sono pochi e non consentono di ricostruire la nostra origine bisogna accettarlo e non impedire che si valutino scenari diversi da quelli degli evoluzionisti: questi ultimi infatti restano ad affermare solo quel che gli sembra plausibile ma non è così che si può arrivare a una verità. Quale teoria l'evoluzionismo è un fallimento certo, se la teoria dell'evoluzione è incompleta non bisogna darsi alle invenzioni. Le stesse definizioni delle varietà umane date dagli evoluzionisti sono in realtà ipotesi presentate per dati di fatto in realtà inesistenti. Quanto a voi che credete che il genere umano non sia uno e fantasticate di specie umane come se si fosse delle bestie e vorreste scambiare il pensiero delle differenze etniche per razzismo, siete voi che proiettate la vostra cattiveria su di noi... Vi date torto da soli e accusate per passare inosservati... Gli evoluzionisti per darsi ragione negano che il genere umano si distingue dal resto dell'animalità e negano lo statuto della scienza antropologica... Non sono veri fautori di scienza e i loro proseliti hanno tentato di estendere il diritto umano alle scimmie... Ciò oltre che ridicolo è oblio della propria identità... Questi sono gli espedienti degli evoluzionisti per continuare a dominare la scena... Gli evoluzionisti tentano di forzare i dati scientifici... Poiché sembra ad essi assurda ogni altra ipotesi che la trasformazione bestia-uomo, tentano di forzare i dati... Certo non si poteva insegnare il loro credo... Eh sì! Si tratta di un credo, dove la fede è applicata non al Mistero ma a cose per la quale essa è controproducente... Infatti la scienza afferma ancora adesso che c'è un anello mancante nell'evoluzione e non afferma che lo si troverà, si tratta di teoria non di programma di ricerca... E dunque aveva ragione il Ministero ad attenersi ai soli risultati e a lasciare libera la cultura di valutare anche visioni non scientifiche dei fatti. A scuola non si insegna solo la scienza e di sola scienza l'uomo non può vivere. Non si tratta di negare la scienza, tutt'altro. Quanto alla interdisciplinarietà, tu non sai proprio pensare che non assomma a nuovi dati, serve solo per valutare quelli che già ci sono... Le scienze restano separate anche se si possono usare assieme... E tante altre cose avrei da obiettarti ma sarebbe troppo lungo: basti l'aver smentito a priori.

MAURO PASTORE
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 07 Luglio 2022, 16:28:48 PM
Puoi fornire della letteratura di corredo a quello che afferma la "vera scienza" ed i "veri scienziati" sull'origine degli uomini, oppure ti accontenti di sminuire i tuoi interlocutori e lanciare anatemi contro fantasmagoriche ideologie?
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 16:36:01 PM
Citazione di: InVerno il 07 Luglio 2022, 16:28:48 PMPuoi fornire della letteratura di corredo a quello che afferma la "vera scienza" ed i "veri scienziati" sull'origine degli uomini, oppure ti accontenti di sminuire i tuoi interlocutori e lanciare anatemi contro fantasmagoriche ideologie?

Ritornate a scuola, sperando che il Ministero dell'Istruzione funzioni bene. 

MAURO PASTORE 
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: niko il 07 Luglio 2022, 17:27:51 PM
L'uomo discende dai troll?!
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 07 Luglio 2022, 18:19:14 PM
Citazione di: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 16:36:01 PMRitornate a scuola, sperando che il Ministero dell'Istruzione funzioni bene.

MAURO PASTORE
Portamici tu a scuola, raccontami cosa dice la vera scienza riguardo alle origini dell'uomo, cosa c'è ti vergogni?
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 23:02:19 PM
Citazione di: InVerno il 07 Luglio 2022, 18:19:14 PMPortamici tu a scuola, raccontami cosa dice la vera scienza riguardo alle origini dell'uomo, cosa c'è ti vergogni?

Dice niente.

MAURO PASTORE 
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 08 Luglio 2022, 09:41:38 AM
Citazione di: PhyroSphera il 07 Luglio 2022, 23:02:19 PMDice niente.
Quindi a scuola che cosa dovrebbero imparare i bambini, visto che sei tanto preoccupato dei programmi scolastici, se la scienza non dice niente sull'origine dell'uomo, che cosa risponde il professore che viene domandato a riguardo?
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 08 Luglio 2022, 17:46:42 PM
Mauro. La scienza si basa su studi e prove empiriche misurabili e ripetibili che dimostrano teorie. La possibilità di estrarre dna dai fossili ha reso la teoria evoluzionistica certa come la teoria nucleare o la teoria per cui il sole è al centro del sistema solare. Invece di menare il can per l'aia, ti invito a elencare gli studi in peer rewiew che sostengono le tue tesi. In caso non lo facessi, non stai facendo scienza ma stai sostenendo le tue idee, attività rispettabile ma non scientifica. La tua stessa affermazione finale, secondo la quale mi avresti smentito aprioristicamente è contraria al metodo scientifico. Per il metodo scientifico non esiste alcun a-priori, se non il metodo scientifico stesso.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: viator il 08 Luglio 2022, 19:19:01 PM
Salve jacopus. Commovente il tuo cercare di venir udito da chi non può assolutamente udire.

Mai si imparerà che il sentire (ciò che governa la visione del mondo di PhyroSphera) sempre si imporrà sul capire. E tu che gli spieghi come funzionerebbe la scienza !! Saluti.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: PhyroSphera il 11 Luglio 2022, 18:14:35 PM
Citazione di: Jacopus il 08 Luglio 2022, 17:46:42 PMMauro. La scienza si basa su studi e prove empiriche misurabili e ripetibili che dimostrano teorie. La possibilità di estrarre dna dai fossili ha reso la teoria evoluzionistica certa come la teoria nucleare o la teoria per cui il sole è al centro del sistema solare. Invece di menare il can per l'aia, ti invito a elencare gli studi in peer rewiew che sostengono le tue tesi. In caso non lo facessi, non stai facendo scienza ma stai sostenendo le tue idee, attività rispettabile ma non scientifica. La tua stessa affermazione finale, secondo la quale mi avresti smentito aprioristicamente è contraria al metodo scientifico. Per il metodo scientifico non esiste alcun a-priori, se non il metodo scientifico stesso.
Eh no! La prova empirica sarebbe nella osservazione biologica scientifica diretta dell'evento stesso del nascere, la paleontologia ne sembra un sostituto non al vero scienziato ma allo scientista... Tu fai il sofista, non procedi rettamente... Sei un sofista al soldo di scientisti... Le critiche dovresti farle a te e ai tuoi. Ti dai anche alla retorica... Che pessimo interlocutore che sei stato!

MAURO PASTORE 
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: InVerno il 11 Luglio 2022, 22:44:33 PM
Da dove vengono gli ominidi, Mauro Pastore? Che cosa dice la scienza vera, basata sull'osservazione diretta? Or già che ci penso, nessuno ha mai osservato una placca tettonica! Urge nomeclatura novella: tettonicismo! Scacco matto scientisti!
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: iano il 13 Luglio 2022, 10:39:11 AM
Ciao Phyro sphera.
Il motivo per cui non esistono gli anelli mancanti è perché non " esistono le specie" se non come arbitraria definizione al fine di semplificare e quindi dominare la complessità degli individui viventi.
Questa semplificazione, come ogni semplificazione utile, non deve però andare oltre gli scopi per cui è stata fatta.
Quindi se è vero che gli individui figliano, non bisogna andare oltre questo, affermando che le specie figliano.

Anche dividere gli individui che convenzionalmente raggruppiamo nella specie umana, fra specie scienziata e specie religiosa è una semplificazione che può essere a sua volta fuorviante.
La realtà non si può ridurre a una serie limitata di colori, e tantomeno a due, il bianco e il nero, perseguendo poi come realtà eretiche tutto ciò che mostri di aver sfumature di grigio.

È evidente che gli scienziati che sono andati alla ricerca degli anelli mancanti non sono scienziati puri, ma nessuno di noi lo è.
Nessuno di noi, individui viventi , può essere pienamente caratterizzato da una appartenenza a un gruppo di individui "creato" per utile convenzione.
Paradossalmente quando la convenzione funziona bene si tende a dare ad essa una esistenza autonoma, fuori dalle convenzioni, appioppandogli attributi che sono esclusivi degli individui interessati dalla convenzione, come ad esempio la capacità di figliare.

Secondo me essere passati dal modello ad albero a quello a cespuglio, come ben esemplificato da Jacopus, non risolve del tutto la questione, e mostra solo quanto sia faticoso l'abbandono dei nostri pregiudizi , quando non sembrano più essere adeguati , per sostituirli con nuovi pregiudizi più adeguati alle conoscenze attuali, perché di questi pregiudizi utili è farcita la conoscenza umana, compresa quella scientifica.

Non esistono conoscenze certe, ma solo conoscenze più o meno adeguate rispetto ai fatti nuovi che accumuliamo nel tempo, e le tue , ovviamente del tutto rispettabili, mi sembrano in tal senso del tutto fuori dal tempo, perché evidentemente l'inerzia che mostriamo tutti nel sostituire i nostri pregiudizi con più adeguati pregiudizi, in te è particolarmente forte.

È lecito andare alla ricerca di fatti che possano rafforzare i nostri pregiudizi, ma bisogna prima o poi arrendersi ai fatti, quando remano contro , con serenità d'animo.

La maggioranza delle religioni si basa sulla credenza che esista un Dio?
Si, ma meglio io direi che si basano sulla credenza che "esistano gli uomini" è più in generale le specie viventi.
Ma non esistono specie viventi, ma solo individui viventi, che possiamo a piacimento raggruppare in specie, come ha fatto utilmente Darwin e prima di lui Linneo.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: iano il 16 Luglio 2022, 10:05:55 AM
Citazione di: PhyroSphera il 04 Luglio 2022, 22:56:18 PMCronaca di un fattaccio.
Sembrerebbe che la scienza abbia ormai diradato i misteri della nascita della umanità e abbia affermato l'evoluzione dell'umanità da antichi primati. Eppure, a una attenta analisi dello stato dei fatti, questa conclusione non è di alcuna scienza ma solo una considerazione che ad alcuni applicatori del metodo scientifico biologico detto evoluzionismo pare — a torto! — del tutto ovvia e scontata.
L'anello mancante non è stato trovato anzi dagli studi dei genetisti si deduce un'altra considerazione, questa ovvia e scontata: non lo si troverà mai e la sua darwiniana teoria non era né é un valido programma scientifico ma l'affermazione di un punto di discontinuità nell'evoluzione stessa.


MAURO PASTORE
Mi sembra il classico caso in cui, tendenziosamente, si butti via il bambino con l'acqua sporca.
Le tue conclusioni potrebbero essere corrette se anche le premesse , che non sono esclusivamente tue, lo fossero.
Le premesse sono che l'umanità abbia una nascita.
Però si tratta di una premessa errata, perché le specie non figliano, ma solo gli individui.
Da quale altra specie dovrebbe quindi essere nata la specie umana?
Nessuna ovviamente.
Quindi è sempre esistita?
Non è mai esistita se non per una convenzione che raggruppa alcuni individui dentro una categoria, o specie, secondo criteri , morfologici , genetici  o altro.
L'affermazione che io sia un uomo non mi caratterizza ne' in modo completo, ne' tantomeno in modo definitivo, ma da' una buona prima idea di quel che io sono, che necessariamente manterrà una parte di vaghezza.
Su questa vaghezza, presa invece per buona in modo definitivo, si basano le religioni.
Ma questo difetto vale non solo per le religioni, ma per ogni teoria scientifica e non, dietro cui c'è sempre qualcosa dato per scontato, ma che non è mai scontato.
Qualcosa dato per ovvio, ma non vi è nulla in se' di ovvio.
Vi sono solo utili convenzioni dietro ad esse, dette o non dette, e ciò che differenzia la scienza dalla religione è che vi è questa coscienza di basarsi su pregiudizi che possono essere modificati, senza dover cestinare in toto la teoria, mentre per le religioni comprensibilmente i pregiudizi diventano dogmi, perché la loro modifica comporterebbe la distruzione totale della religione stessa.
Con le religioni è impossibile non buttare via il bambino con l'acqua sporca.
Mettere sull'arca due individui per ogni specie non salva la vita nella sua complessa ricchezza, la quale però è sempre in grado di ricostituirsi nel tempo che seguirà al diluvio, a partire da quei pochi individui, scelti tutto sommato in modo arbitrario.
Nessun diluvio universale porrà mai fine alla vita intera, ma dopo un diluvio la vita, nel ricomporre la sua ricchezza, non apparirà più uguale a prima.
La sostanza della vita è che è ricca di forme, e nessuna sua forma può quindi assurgere a sostanza della vita.
Ma allo stesso tempo ogni forma le contiene in potenza tutte, grazie alla sua capacità di diversificarsi nel tempo.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 16 Luglio 2022, 12:07:04 PM
Che dire Iano. Hai scritto in modo molto elegante una sintesi della teoria evoluzionistica e del metodo scientifico. L'unico appunto che posso farti è il seguente: le specie esistono. Il processo di speciazione si definisce, in linea di massima, quando una determinata specie può riprodursi solo al suo interno e finché questa situazione "temporanea" sussiste, possiamo parlare di specie. Ad esempio leone e tigre possono accoppiarsi e nasce anche un cucciolo, chiamato ligre, estremamente massiccio, ma sterile, come accade al mulo, cucciolo di cavallo ed asina. Questa capacità di generare un discendente prova che la divisione fra le specie leone-tigre e cavallo-asino è molto recente. La distanza temporale della separazione fra insetti e mammiferi rende invece impossibile l'accoppiamento fra la formica regina e un topo. In altri casi invece, pur trovandoci di fronte a due specie diverse è possibile la trasmissione non sterile di prole e quindi la commistione di materiale genetico e in questo caso, la speciazione è ancora meno lontana nel tempo e potrebbe addirittura portare ad una nuova fusione fra specie, come è accaduto parzialmente fra sapiens e Neanderthal.
Completamente d'accordo rispetto alla differenza scienza/religione. La vera scienza non dobbiamo rispettarla nè perché afferma delle teorie "vere", nè perché afferma delle teorie "funzionanti", ma perché afferma delle teorie vere e funzionanti in un certo momento storico, salva la possibilità di trovare teorie più vere e più funzionanti in futuro, anche grazie alle teorie disfunzionali del passato. O che funzionano in modo più generale, senza smentire il funzionamento delle precedenti teorie, in campi più ristretti (come è accaduto con la relatività e la teoria gravitazionale di Newton). Non è tanto l'aver ragione il punto della scienza ma aver seguito un metodo, che diventa patrimonio collettivo. In questo senso vi è una sottile affinità fra scienza e democrazia così come fra religione monoteistica e dittatura.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: iano il 23 Luglio 2022, 00:40:40 AM
L'ultimo periodo che hai scritto meriterebbe una ampia discussione a parte, ma, in breve, il motivo per cui la democrazia con la sua pluralità di idee potrebbe essere vincente è lo stesso per cui la pluralità di forme di vita è vincente.
Ringraziandoti per i tuoi graditi complimenti, resto comunque dell'idea che la riproducibilità non sterile sia solo uno dei tanti criteri, utili, ma pur sempre arbitrari, che portano a semplificare e quindi dominare ai fini scientifici  la complessità delle diverse forme individuali, posto che come tu sai, la stessa definizione di individuo non è più da dare per scontata , contenendo l'individuo diverse individualità, o moltitudini come dice il poeta, quindi nascendo essa stessa da un pregiudizio di forma dominate all'interno di una moltitudine di forme.
Ma la scienza, e in generale la conoscenza, anche quando ha una origine pura, non rimane mai fine a se' stessa.
Su di essa si costruiscono infatti istituzioni che tendono a cristallizzarla , comprese quelle democratiche.
Io porto avanti le mie idee, perché credo che questo sia il dovere naturale dell'individuo, ma ho piena coscienza al contempo che sono diventate mie per caso, e quindi non mi sento rappresentato dalle mie idee, perché non accetto di essere rappresentato dal caso.
Le mie idee sono un fatto individuale, ma non personale, perché così come non esiste individuo rapprentabile da un confine fisico, non dovremmo considerare le nostre idee  come un nostro limite.
Dovremmo mantenere la serenità di chi recita la parte che il caso gli ha assegnato , mostrandoci superiori non agli altri, ma a noi stessi.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: iano il 23 Luglio 2022, 01:21:38 AM
Mauro Pastore dice evoluzione si, ma fino a un certo punto, come se esistessero punti fissi che, in quanto tali, possono essere assunti dentro una linea di confine .
Ma non esiste nessun confine assoluto, ma sempre convenzionale, e quindi mobile e che, in quanto tale, si supera in continuazione da solo, perché in effetti non sta da nessuna parte in particolare.
Disegno una linea su un foglio e dico , bene, adesso basta, che questo segno davvero non è da superare, mentre  il foglio se lo porta il vento.
Quante migliaia di semi deve portare il vento perché ne attecchisca uno?
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Ipazia il 23 Luglio 2022, 07:30:35 AM
Così come nel virulento terrapiattismo scientista che vede, essendoci totalmente immerso nell'indottrinamento, l'epistome piatta, ignorando la faccia nascosta del pianeta scienza, la $cienza.
Titolo: Re: EVOLUZIONE FINO AD UN CERTO PUNTO
Inserito da: Jacopus il 23 Luglio 2022, 20:02:53 PM
Le linee di confine, per tornare al discorso di Iano, sono effettivamente spesso solo degli strumenti classificatori per semplificare e provare a capirci qualcosa. Ma, in effetti, almeno in biologia, si osserva un continuum di forme di vita che si condizionano reciprocamente, fino al punto di mescolare vita animale e vita vegetale. C'è infatti un mollusco che si chiama elysia chloroplastum, che si ciba di alghe e fin qui nulla di speciale. La meraviglia fu scoprire che questo mollusco non digerisce tutta l'alga, poiché "ingloba" nel suo organismo, gli organi che svolgono nelle alghe il ciclo clorofilliano. In pratica questo mollusco è contemporaneamente autotrofo come una pianta ed eterotrofo come un animale. Non solo: poiché gli organi clorofilliani devono essere riprodotti per mantenere nel tempo la loro funzionalità, Elysia ha acquisito "orizzontalmente" il gene della pianta che codifica gli organi clorofilliani.