I sofoni (spoilers sulla trilogia "Il teoriema dei tre corpi" )

Aperto da fabriba, 29 Agosto 2025, 18:53:26 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

fabriba

Nel teorema dei 3 corpi, libro e serie TV, si parla dei sofoni (che non esistono nella realtà).

##############                SPOILER A SEGUIRE                  ##############
########        dal libro 1 e 2, in parte non ancora uscito in tv          #########

Sono in sostanza particelle senzienti, create dagli alieni per andare a confondere le nostre ricerche di laboratorio e impedirci di progredire scientificamente.
Il risultato di lungo termine è che l'umanità perde completamente fiducia nella scienza, e piomba in una specie di nuovo medio evo (breve).

##############                            fine spoiler                        #############
###############################################################


La situazione attuale della scienza è tale per cui:
  • da una parte la quantità di "fake studies" sta aumentando esponenzialmente con il risultato di confondere i risultati delle nostre ricerche e ostacolare il progresso scientifico
  • da un'altra parte indipendente, la percezione della scienza da parte dell'opinione pubblica sta mutando rapidamente, e di conseguenza la politica sta iniziando a mettersi di traverso (togliere fondi ecc).

In entrambi i casi, il risultato di lungo termine sembra remare in una direzione che può giustificare preoccupazioni.

Può essere un contributo alla nascita di un post illuminismo? Fino a che punto, e quali saranno gli aspetti positivi di una simile "evoluzione" del pensiero umano?
Sono alcune delle domande con cui mi sto arrovellando ultimamente.

Ipazia

Il taroccamento della scienza in $cienza è un dato reale, al netto degli alieni, che nel libro "il fuoriuscito" dell'oncologo Renzo Tomatis è ampiamente documentato decenni prima della covidemia che conclamò il deterioramento. Spetta alla comunità scientifica bonificare il marciume a libro paga che alligna al suo interno e nei dintorni affaristici e politicanti, ma è, come spiega Tomatis, una impresa ardua contro i signori del profitto per cui la ricerca è niente più che un'oca dalle uova d'oro, per le quali ogni crimine è ammesso. Tomatis se ne andò schifato dallo IARC (OMS), ma la corruzione da allora si è consolidata intorno al business del millennio: il corpo umano.

Sapere ciò rende diffidenti, ma come tante altre battaglie, anche questa si può combattere, avendo ben chiara la strategia mercatista del nemico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

fabriba


Sinceramente non starei a farne una questione politica. Non che non ci sia merito in quello che dici, ma il mio è un tema molto più piccolo del sistema politico-economico, e guardare al tutto non ci permette di entrare nel dettaglio.

La contaminazione degli studi con fake studies non sembra essere orchestrata al momento, ed è uno strumento verso il caos. 
Sicuramente ci sarà chi troverà il modo di beneficiarne, ma sembra essere solo un sottoprodotto di una cultura accademica mutuata dalla cultura economica, in cui la pubblicazione di studi è valuta nel mercato della credibilità accademica.

L'espressione "post illuminismo" non l'ho inventata io, e ho iniziato a sentirla un pochino più spesso ultimamente. 
Sinceramente mi fa un po' paura un mondo post illuminista, eppure sono sicuro che se fosse vero che ci muoviamo in quella direzione, è perché vediamo dei vantaggi, o comunque pensiamo che riusciremo a trarre dei vantaggi. 
Non vantaggi per chi ha il potere: chi ha il potere ha il potere, e non cerca il caos. 

iano

Il numero de ''Le Scienze'' adesso in edicola è in argomento.

Il teorema dei tre corpi non è un teorema, ma un problema,  che, affrontato da Poincarre, ha portato alla teoria del caos, che però non parla del caos come lo intendiamo...ma è tutto un altro film.

Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Phil

Citazione di: fabriba il 31 Agosto 2025, 10:58:23 AMguardare al tutto non ci permette di entrare nel dettaglio.

La contaminazione degli studi con fake studies non sembra essere orchestrata al momento, ed è uno strumento verso il caos.
Questo apparente caos secondo me può avere una sua spiegazione proprio scendendo nel dettaglio, nel singolo caso: suppongo ogni fake study avrà una sua ragion d'essere parziale, faziosa, utilitaristica o magari solo personale dell'autore. Se allarghiamo la messa a fuoco su tutta la comunità scientifica, il proliferare (prendendo per buona tale tendenza, non ho verificato) di questo tipo di studi può sembrare orientato al caos perché è disorganico e incoerente, proprio come sono disorganici e incoerenti le singole motivazioni del singolo fake.
La lotta al fake, il problema dell'attendibilità del filtro informativo, l'importanza della reputazione e della firma, stanno diventando tematiche sempre più rilevanti, in modo direttamente proporzionale alla libertà/facilità con cui possono viaggiare e diffondersi informazioni. La tecnologia sta andando sempre più in questa direzione che favorisce la divulgazione quantitativa a discapito della qualità, perdendo di vista l'utilità pragmatica (oltre che sociale) di una minima selezione, spesso sbrigativamente e spensieratamente confusa con la censura o con limitazione della libertà d'espressione (il che è a sua volta indice di carenza qualitativa del filtro cognitivo usato che, per ottusità o ideologizzazione, non sa distinguere repressione da valorizzazione).

Citazione di: fabriba il 31 Agosto 2025, 10:58:23 AMun mondo post illuminista, eppure sono sicuro che se fosse vero che ci muoviamo in quella direzione, è perché vediamo dei vantaggi, o comunque pensiamo che riusciremo a trarre dei vantaggi.
Non vantaggi per chi ha il potere: chi ha il potere ha il potere, e non cerca il caos.
Non scommetterei troppo sul fatto che andare in una certa direzione sia una autentica scelta, né sul fatto che tale eventuale ponderazione sia basata su questioni di vantaggio, se inteso collettivamente così come è collettiva la direzione intrapresa. Alcuni mutamenti storici accadono senza una "regia" che ne guidi il percorso o la svolta (al netto di complottismi vari), nel senso della assenza di una volontà dirigenziale che, seduta a tavolino, scelga di intraprendere quella direzione piuttosto che un'altra. Ci sono rivoluzioni e svolte antropologiche che accadono non perché «ci vediamo dei vantaggi», ma solo in quanto risultanti su larga scala di tutta la complessità dell'interazione fra mille fattori, mille interessi diversi e mille contingenze, e non è detto che risultino orientate ad un vantaggio (anche se permane la relatività del criterio con cui giudicare positive o negative tali svolte).
Il post-illuminismo si è già consumato nel novecento, con il disincanto dalla cieca fiducia nella ragione e da ideali illuministici di sviluppo sociale verso un'armonia razionale e idilliaca; fermo restando che tale "post" non significa necessariamente ricadere nel "pre", in una sorta di medioevo cyberpunk.
In fondo l'illuminismo è stato un post-medioevo e il post-illuminismo è la contemporaneità postmoderna; la storia umana procede come un forum: di post in post.

Ipazia

Citazione di: fabriba il 31 Agosto 2025, 10:58:23 AMNon vantaggi per chi ha il potere: chi ha il potere ha il potere, e non cerca il caos.
Chi ha il potere usa deliberatamente il caos per conservarlo: strategia della tensione. In particolare quando il potere è pressato da spinte rivoluzionarie. Storia recente che dettaglia la questione assai bene per via politica,più concretamente dei voli metafisici.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

fabriba

#6
Prima di tutto qualche fonte... volevo mandare una screenshot ma sto avendo qualche difficoltà, ad ogni modo la fonte è semplicemente la pagina di google immagini che trovate cercando "fake studies through years". Siccome il tema di questo post è -tra l'altro- l'inattendibilità delle fonti, ho pensato che essere troppo prescrittivi nell'inviare una fonte sarebbe stato un controsenso


Citazione di: Phil il 31 Agosto 2025, 14:58:04 PMLa lotta al fake, il problema dell'attendibilità del filtro informativo, l'importanza della reputazione e della firma, stanno diventando tematiche sempre più rilevanti

Questo è molto interessante, soprattutto la parte sulla reputazione, non avevo rilevato questa tendenza, che ha in se il seme di una soluzione al problema. Lo terrò d'occhio.

Citazione di: Phil il 31 Agosto 2025, 14:58:04 PMCi sono rivoluzioni e svolte antropologiche che accadono non perché «ci vediamo dei vantaggi», ma solo in quanto risultanti su larga scala di tutta la complessità dell'interazione fra mille fattori, mille interessi diversi e mille contingenze, e non è detto che risultino orientate ad un vantaggio

Ok, mi fai qualche esempio se non chiedo troppo? Sono tendenzialmente affetto da una sorta di ottimismo storico (lavorando con la tecnologia è un rischio del mestiere), e non mi viene in mente molto nel concreto.

Citazione di: Phil il 31 Agosto 2025, 14:58:04 PMIl post-illuminismo si è già consumato nel novecento,
Anche su questo ti chiedo qualche informazione in più, ho cercato qualche cenno online, trovato veramente poco e quasi niente che non abbia a che fare con populismo e tematiche molto recenti. Se si è trattato di un movimento di super-nicchia di precursori, è interessante e lo terrò in considerazione, però qui mi riferivo più a un sentimento di massa.

fabriba

#7
Citazione di: iano il 31 Agosto 2025, 14:49:56 PMIl numero de ''Le Scienze'' adesso in edicola è in argomento.

Il teorema dei tre corpi non è un teorema, ma un problema,  che, affrontato da Poincarre, ha portato alla teoria del caos, che però non parla del caos come lo intendiamo...ma è tutto un altro film.

il problema dei 3 corpi... il problema...
e questo, iano, mi insegna che dovrei evitare di creare post alle 19 del venerdì sera  :D

Citazione di: Ipazia il 31 Agosto 2025, 15:27:29 PMChi ha il potere usa deliberatamente il caos per conservarlo
Non me ne volere, capisco e rispetto che ti stia a cuore mettere a nudo le molte falle del capitalismo, e riconosco che ci sia merito nella tua lotta, ma non trovo sia utile ai fini che mi propongo ricondurre il discorso al dualismo proletariato-borghesia. Dico questo solo per giustificarmi di fronte al fatto che non ho molto da aggiungere, assolutamente non per censurarti.

Phil

Citazione di: fabriba il 01 Settembre 2025, 10:28:30 AMOk, mi fai qualche esempio se non chiedo troppo? Sono tendenzialmente affetto da una sorta di ottimismo storico (lavorando con la tecnologia è un rischio del mestiere), e non mi viene in mente molto nel concreto.
Come dicevo, non è da sottovalutare le relatività dei criteri con cui un cambiamento viene giudicato verso il meglio o verso il peggio. Comunque per quanto riguarda la multifattorialità, ad esempio, proprio restando nel tuo ambito, lo sviluppo della tecnologia informatica è la risultante di ricerche militari (v. Internet), interessi economico-industriali (automazione, riduzione del personale, etc.), consumismo come contingenza storica di una fase di benessere economico occidentale (fine del secolo scorso), e molti altri fattori che hanno interagito fuori da un controllo centralizzato e da un decisione calata dall'alto.
Per quanto riguarda l'ottimismo (che male non fa), bisogna riconoscere che tale sviluppo tecnologico non è necessariamente da considerare come un autentico miglioramento; sono numerose le problematiche che tale sviluppo porta con sé (come tutte le svolte antropologiche, d'altronde): dall'"appassimento" del corpo umano legato al lavoro su postazione informatica fino all'isolamento sociale dovuto al web, dalla condivisione di contenuti illegali o immorali fino ad attacchi informatici che possono mettere in ginocchio un'azienda (e potenzialmente anche uno stato) con rapidità ed efficienza inaudite, dai problemi nella tutela di dati personali e delle identità digitali fino alle ripercussioni sociali delle suddette fake news, etc.
Sicuramente ci sono anche risvolti positivi (performance tecniche anche in ambito medico-sanitario, smartworking, accesso gratuito a conoscenze condivise, etc.), ma come tutti i bicchieri né pieni né vuoti, è una questione di interpretazione e di differenti pesi e misure.
A proposito della questione fake, è necessario prestare attenzione a distinguere le fake news dai fake studies: le prime possono nascere da un qualunque account social di TheRealPincoPallino, mentre i secondi, per risultare almeno inizialmente credibili, richiedono un minimo di "agganci" e connivenze, se non accademiche, comunque settoriali, oppure di aver raggiunto uno status minimamente presentabile (se un panettiera presenta un fake study sui virus, farà poche "onde" nel mare dell'infosfera).
Citazione di: fabriba il 01 Settembre 2025, 10:28:30 AMAnche su questo ti chiedo qualche informazione in più, ho cercato qualche cenno online, trovato veramente poco e quasi niente che non abbia a che fare con populismo e tematiche molto recenti. Se si è trattato di un movimento di super-nicchia di precursori, è interessante e lo terrò in considerazione, però qui mi riferivo più a un sentimento di massa.
Considera che il sentimento di massa è sempre in ritardo, almeno di un secolo, con quanto viene rilevato e teorizzato in ambito culturale; lo stesso illuminismo, se non sbaglio, è stato metabolizzato socialmente, nel sentire comune popolare, molto dopo la sua affermazione in ambito culturale. Parimenti anche il post-illuminismo, se inteso come post-moderno, inizia solo ora ad essere dominio pubblico che non richieda una formazione specifica, pur essendo nato un secolo fa. Per entrare nel mood del postmoderno, puoi considerare i "maestri del sospetto" (Nietzsche, Marx e Freud), il fallimento del programma neopositivista di una pura razionalità comunicativa, il nichilismo come indebolimento del fondamento dei valori metafisici, la "modernità liquida" (Bauman), la "decostruzione" (Derrida), i sincretismi culturali, l'asimmetria fra uomo e macchina (anche AI) come "quarta discontinuità" (Mazlish), etc.
Il postmoderno in sé è un fenomeno plurale e dai mille volti, quindi mal si presta ad una sintesi canonica, essendo spesso la "ricombinazione eretica" (in una sorta di ingegneria inversa) dei canoni precedenti; ma anche in ciò consiste il "post-" del post-illuminismo.

P.s. Ho scritto che «il post-illuminismo si è già consumato nel novecento», ma non intendevo consumato nel senso di esaurito, concluso, piuttosto nel senso di "consumare un crimine", con ironico riferimento al post-illuminismo come "omicidio" dell'illuminismo ; quindi probabilmente «consumato» non è la parola giusta. troppo ambigua (forse ti ho sviato in merito).

fabriba

#9
Citazione di: Phil il 01 Settembre 2025, 13:34:57 PMCome dicevo, (...............)
Ok, dunque, un milione di spunti interessanti, grazie.
  • sul tuo esempio dell'informatica:
    ok, ti seguo, però è sicuramente possibile puntare il dito su quali sono gli aspetti positivi o quale sia il vantaggio di sviluppare i computer, o internet. Mi rimane molto difficile trovare esempi di <svolte antropologiche che accadono non perché «ci vediamo dei vantaggi»>
  • sulle fake news ≠ fake studies:
    assolutamente si, enorme differenza, il problema su cui punto l'attenzione è specificamente quello dei fake studies, e mi pare sia il solo per cui l'analogia con il problema dei 3 corpi regge.
  • sul sentimento di massa in ritardo di un secolo sull'ambito culturale:
    ok, ti seguo, però ci sono anche tante cose che vengono teorizzate e discusse e si rivelano sciemenze, almeno penso, altrimenti sarebbe troppo facile predire il futuro guardando semplicemente cosa si discute e teorizza. Il filtro della storia ci fa dimenticare le sciemenze e ricordare le cose che hanno avuto una influenza sul mondo.
    Non penso manchino esempi in filosofia, ma mi viene in mente solo Nietzsche, in altri ambiti culturali siamo pieni, forse Nikola Tesla è il più emblematico del momento... che per 60 anni dopo la sua morte fu considerato pazzo dai pochissimi che non ne ignoravano del tutto l'esistenza.

iano

Citazione di: fabriba il 01 Settembre 2025, 15:06:02 PMsulle fake news ≠ fake studies:
assolutamente si, enorme differenza, il problema su cui punto l'attenzione è specificamente quello dei fake studies, e mi pare sia il solo per cui l'analogia con il problema dei 3 corpi regge.
Non vedo il nesso fra il problema e le fake studies.
Oppure dobbiamo prendere la serie televisiva che hai citato come opera di seria divulgazione scientifica?
Nella teoria del caos non c'è nulla di alieno.
Non c'è un modo standard di risolvere le equazioni dei tre corpi: questa è la sostanza.
Una soluzione non standard possibile è andare per tentativi, ma questa è praticabile di fatto solo affidando il lavoro alle macchine.
Grazie a ciò, all'aumentare della potenza dei computer, le previsioni del tempo sono sempre più precise.
Se la teoria del caos si riferisse al caos come abitualmente lo intendiamo, allora sarebbe un fake studio, ma nulla in fisica ( materia, energia, caos etc...) corrisponde all'idea che ne abbiamo.
Un termine inventato sarebbe stato più onesto, ma poi chi si sarebbe veramente interessato alla teoria della fanfula? Quindi può esserci della malizia nella scelta dei nomi, questo è vero.

Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Phil

Citazione di: fabriba il 01 Settembre 2025, 15:06:02 PMMi rimane molto difficile trovare esempi di <svolte antropologiche che accadono non perché «ci vediamo dei vantaggi»>
Certo, un qualche vantaggio per qualcuno può sempre esserci (e inoltre c'è sempre qualcuno che sa trarre vantaggio dai cambiamenti epocali), ma intendevo che il vantaggio non è sempre il motore principale della svolta, può essere a volte solo il modo di elaborare un cambiamento che nasce da un coacervo di interazioni. Considera ad esempio la scissione fra politica e religione (almeno in Occidente), con il rarefarsi delle religioni di stato; è il risultato di molti fattori, non la semplice individuazione di qualcosa di vantaggioso (ad esempio il clero magari non lo accolse come tale, altri sì e si potrebbe comunque dibattere su quanto sia effettivamente vantaggioso). Anche l'impennata della scolarizzazione, ormai consolidata in Occidente, può essere considerata più il risultato di dinamiche politiche e sociali che la concretizzazione di un vantaggio (v. laureati disoccupati mentre alcuni lavori richiedono manodopera estera). Oppure considera i cambiamenti introdotti nei luoghi pubblici dall'evento del Covid: maggior attenzione al distanziamento, diffusione dei disinfettanti, "sdoganamento" dell'uso della mascherina, etc. si sono affermati non come svolta vantaggiosa in sé, ma come risposta ad uno specifico evento imprevisto.
Intendevo quindi che ci sono svolte nate dalla possibilità di acquisire un vantaggio (diffusione della ruota, introduzione armi da fuoco, etc.), ma anche svolte che nascono senza una chiara organizzazione rivolta al miglioramento, ma perlopiù come risposta ad eventi storici, contingenze e interazioni complesse al punto che il vantaggio diventa relativo e opinabile.

Citazione di: fabriba il 01 Settembre 2025, 15:06:02 PMci sono anche tante cose che vengono teorizzate e discusse e si rivelano sciemenze, almeno penso, altrimenti sarebbe troppo facile predire il futuro guardando semplicemente cosa si discute e teorizza. Il filtro della storia ci fa dimenticare le sciemenze e ricordare le cose che hanno avuto una influenza sul mondo.
Sicuramente non tutte le teorizzazioni poi "funzionano" o "attecchiscono", ma credo che anche nella nostra epoca della iperstoria (come dice Floridi) rimanga un sostanzioso gap temporale fra la metabolizzazione culturale di alcune idee e la loro diffusione popolare, con il risultato di avere il sentire comune sempre un po' fuori sincrono rispetto ad alcune proposte o interpretazioni della realtà. Mentre le mode e i tormentoni hanno diffusione praticamente istantanea, l'update della forma mentis ha tempi di elaborazione solitamente generazionali. Ovviamente, come hai giustamente ricordato, ci sono idee e paradigmi che verranno ignorati e non entreranno mai nella vox populi, così come ci sono prodotti che sembrano rivoluzionari e innovativi ma non avranno successo, pur sembrando a loro modo "vantaggiosi" (come ad esempio il Metaverso).

fabriba

il problema dei 3 corpi è solo il titolo, è un libro di fantascienza che ha vinto parecchi premi, non lo liquiderei come un'opera di scarso rilievo, nel suo ambito.
Detto questo no, non è un saggio di divulgazione scientifica.

I sofoni di cui si parla nel libro però (che appaiono anche nella serie TV) col senno di poi possono essere interpretati come una metafora abbastanza chiara dei fake studies:
-  i sofoni sono stati creati per confondere i risultati della ricerca scientifica (studiando 100 interazioni microscopiche, il risultato non sarà convergente perché influenzato dai sofoni che alterano il comportamento delle interazioni),
- i fake studies confondono la ricerca scientifica (il risultato di 100 studi non sarà convergente perché influenzato da fake studies).

Piccolo tentativo di chiarimento di una cosa che per molto tempo mi ha confuso (non c'entra con la discussione, se non come appendice).
Spesso leggendo articoli di divulgazione scientifica ricavo l'impressione che ogni scoperta scientifica sia un paletto cementato nella terra su una strada a senso unico, se fosse così il problema esisterebbe ma sarebbe diverso.
Nella realtà ogni scoperta scientifica è più simile a un paletto di legno che viene appoggiato in una piazza infinita vicino ai paletti accanto, e la scoperta si consolida man mano che la pila di paletti cresce.
I fake studies sono paletti speciali che rovistano e buttano giù i mucchietti di paletti che abbiamo già, e bisogna poi ricrearli - ovvero abbatte delle ipotesi di studio su cui stiamo lavorando (noi umanità).
A quel punto magari alcune ipotesi vengono poi abbandonate del tutto per anni o decenni perché erano deboli, altre più forti vengono solo indebolite e richiedono comunque uno spreco di energia per riconsolidare lo status, facendo un passo indietro nel loro percorso da teoria a legge assodata.
Non so se questa confusione fosse solo mia, ma se non lo fosse, spero che questa cosa dei paletti possa aiutare a inquadrare meglio la questione.

- Se nella fisica e altre "hard sciences" questo può risultare meno chiaro, su scienze come la psicologia, sociologia, medicina, ecc è forse molto più facile vedere come la scienza procede a tentoni, mostrando che la sostanza X fa bene, poi fa male, poi di nuovo bene, e così via, man mano che gli studi si accumulano sull'argomento.

fabriba

Citazione di: Phil il 01 Settembre 2025, 20:56:57 PMIntendevo quindi che ci sono svolte nate dalla possibilità di acquisire un vantaggio (diffusione della ruota, introduzione armi da fuoco, etc.), ma anche svolte che nascono senza una chiara organizzazione rivolta al miglioramento, ma perlopiù come risposta ad eventi storici, contingenze e interazioni complesse al punto che il vantaggio diventa relativo e opinabile.
Ok, ti seguo e sono d'accordo, mi sta anche bene di metterla in risposta a eventi se così fosse, rimango comunque abbastanza allo scuro di quale "forza" in gioco stia spingendo verso questo "post-illuminismo" (ammettiamo di volerlo ancora chiamare così). 
Una contingenza che posso provare a mettere sul "tavolo degli imputati" è la domocratizzazione dell'influenza immagino, sia sui social media (che qui contano poco), che negli studi scientifici. Non so se ti trovi d'accordo e/o se ti viene in mente altro.
 

Discussioni simili (2)