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LOGOS - Argomenti => Storia => Discussione aperta da: Jacopus il 27 Maggio 2019, 08:43:56 AM

Titolo: Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 27 Maggio 2019, 08:43:56 AM
La storia fatta con i "se fosse andata così" non è scientifica ma è divertente. Quindi la domanda in sostanza è: "quali errori hanno commesso Hitler ed i suoi generali che hanno causato la sconfitta del terzo Reich, oppure quella sconfitta era inevitabile al di là degli errori?
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Freedom il 27 Maggio 2019, 09:29:58 AM
Nel lunghissimo periodo, forse! le aberrazioni naziste non avrebbero potuto sopravvivere. Ma nel breve, lo sbaglio riconosciuto quasi universalmente dagli storici e, per quello che vale, anche dal sottoscritto, è stato quello di non sferrare il colpo finale all'Inghilterra. Poi, l'errore fatale è stato invadere l'Urss.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: viator il 27 Maggio 2019, 12:49:34 PM
Salve. Il problema è consistito nella rinuncia al pragmatismo in favore del fanatismo.
Se il Giappone fosse stato più astuto e paziente, invece di pestare i calli ad un'America che - si è visto - i giapponesi non conoscevamo affatto nelle sue potenzialità.
E' stata quella la condanna per l'Asse (al cui interno, naturalemte, l'talia svolse ovviamente il ruolo del vaso di coccio stretto tra quelli di ferro).

Ad est, Hitler avrebbe potuto tranquillamente "congelare" l'Inghilterra isolandola dal suo Impero, dedicandosi al'URSS dopo aver convinto anche i giapponesi a dedicarvisi, rimandando i loro sogni espansionistici pacifici (ovvero nel Pacifico !!).

E' probabile che gli USA non sarebbero entrati in guerra per l'Europa. Avrebbero atteso la liquidazione dell'URSS.

Naturalmente i nuovi scenari che si sarebbero aperti avrebbero solo rimandato il confronto finale Asse-USA, con il primo però immensamente rafforzato rispetto a quanto accadde con la vera entrata in guerra degli USA generata, come ho detto, dalla fanatica stoltezza del Sol Levante. Saluti.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: anthonyi il 27 Maggio 2019, 14:33:20 PM
Citazione di: viator il 27 Maggio 2019, 12:49:34 PM
Salve. Il problema è consistito nella rinuncia al pragmatismo in favore del fanatismo.
Se il Giappone fosse stato più astuto e paziente, invece di pestare i calli ad un'America che - si è visto - i giapponesi non conoscevamo affatto nelle sue potenzialità.
E' stata quella la condanna per l'Asse (al cui interno, naturalemte, l'talia svolse ovviamente il ruolo del vaso di coccio stretto tra quelli di ferro).

Ad est, Hitler avrebbe potuto tranquillamente "congelare" l'Inghilterra isolandola dal suo Impero, dedicandosi al'URSS dopo aver convinto anche i giapponesi a dedicarvisi, rimandando i loro sogni espansionistici pacifici (ovvero nel Pacifico !!).

E' probabile che gli USA non sarebbero entrati in guerra per l'Europa. Avrebbero atteso la liquidazione dell'URSS.

Naturalmente i nuovi scenari che si sarebbero aperti avrebbero solo rimandato il confronto finale Asse-USA, con il primo però immensamente rafforzato rispetto a quanto accadde con la vera entrata in guerra degli USA generata, come ho detto, dalla fanatica stoltezza del Sol Levante. Saluti.

Ciao Viator, è una tesi interessante la tua, c'è però il fatto che gli interessi strategici del Giappone erano nell'oceano pacifico, non certo in Russia. Il Giappone poteva intelligentemente evitare di attaccare gli USA(E in tal caso avrebbe tolto il pretesto usato da Roosvelt per farli entrare in guerra), ma dare una mano alla Germania invadendo le steppe siberiane era privo di ogni senso, la Russia semplicemente non può essere invasa perché troppo grande e troppo fredda, e la storia ce lo insegna.
Un saluto
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 27 Maggio 2019, 15:14:41 PM
Citazione di: viator il 27 Maggio 2019, 12:49:34 PM
Salve. Il problema è consistito nella rinuncia al pragmatismo in favore del fanatismo.
Se il Giappone fosse stato più astuto e paziente, invece di pestare i calli ad un'America che - si è visto - i giapponesi non conoscevamo affatto nelle sue potenzialità.
E' stata quella la condanna per l'Asse (al cui interno, naturalemte, l'talia svolse ovviamente il ruolo del vaso di coccio stretto tra quelli di ferro).

Ad est, Hitler avrebbe potuto tranquillamente "congelare" l'Inghilterra isolandola dal suo Impero, dedicandosi al'URSS dopo aver convinto anche i giapponesi a dedicarvisi, rimandando i loro sogni espansionistici pacifici (ovvero nel Pacifico !!).

E' probabile che gli USA non sarebbero entrati in guerra per l'Europa. Avrebbero atteso la liquidazione dell'URSS.

Naturalmente i nuovi scenari che si sarebbero aperti avrebbero solo rimandato il confronto finale Asse-USA, con il primo però immensamente rafforzato rispetto a quanto accadde con la vera entrata in guerra degli USA generata, come ho detto, dalla fanatica stoltezza del Sol Levante. Saluti.
Hai ragione a dire che il problema fu "rinunciare al pragmatismo in favore del fanatismo" ma io non lo addebiterei così tanto ai Giapponesi. Furono praticamente "istigati" ad attaccare gli Usa, l'embargo sui petroli li aveva letteralmente messi alla canna del gas (https://it.wikipedia.org/wiki/Hull_note), e non potevano certo rifornirsi in Germania o in Italia. E' vero che probabilmente non erano completamente coscienti di svegliare "il gigante che dorme".... ma questo non avrebbe prevenuto l'ingresso degli USA nella seconda guerra mondiale.

Il wilsonismo aveva fatto breccia nei cuori americani, e l'idea di esportare democrazia è durata perlomeno fino a Bush Junior (Wilson ci ha vinto il nobel per la pace!). Dal 18 al 43 avevano già applicato il wilsonismo in così tanti interventi (per non parlare fino a oggi), che l'idea che stessero fuori dalla WWII se non provocati, mi pare difficile da sostenere. Già dai 14 punti ( https://it.wikipedia.org/wiki/Quattordici_punti) pare chiaro che intendessero l'ordine mondiale come "affar loro".

Facile a dirsi che i tedeschi non avrebbero dovuto invadere la Russia, Hitler considerava il bolscevismo un appendice dell'ebraismo... Se di contro, avessero invaso l'Italia e avessero "messo in sicurezza" quello che si rivelò successivamente il loro tallone d'achille..L'invasione della Russia sarebbe stata possibile, se nel frattempo i Giapponesi avessero stretto sul fronte siberiano e i tedeschi non avessero dovuto fare da babysitter a noi.

Allo stesso tempo se avessero sviluppato la bomba atomica per primi.. ma purtroppo l'ideologicizzazione del sistema educativo tedesco aveva messo in fuga un gran numero di cervelli, per non parlare degli ebrei. E' comodo avere un "subumano" come Einstein tra le tue fila. Per non parlare delle risorse impiegate nell'olocausto e negli altri programmi di pulizia etnica, sia umane che economiche.

Insomma, se Hitler si fosse  chiamato Gianfranco (nome a caso) e non fosse stato ossessionato dalla sterminio degli ebrei e sottovalutato chiunque non fosse tedesco, forse qualche chances in più la avrebbe avuta, ma in tal caso non sarebbe esistito il nazismo innanzitutto. Quindi la mia risposta è: no.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: anthonyi il 27 Maggio 2019, 18:49:27 PM
Citazione di: InVerno il 27 Maggio 2019, 15:14:41 PM


. E' vero che probabilmente non erano completamente coscienti di svegliare "il gigante che dorme".... ma questo non avrebbe prevenuto l'ingresso degli USA nella seconda guerra mondiale.


Ciao Inverno, considera che la dichiarazione di guerra degli USA la doveva votare il Congresso, e al riguardo non era proprio propenso. Figurati che ci sono complottisti che affermano che i servizi segreti avevano subodorato l'attacco a Pearl Harbor ma Roosvelt non volle prendere precauzioni perché voleva un impatto forte proprio per convincere il congresso a votare la dichiarazione di guerra ai paesi dell'asse.
Un saluto
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Freedom il 27 Maggio 2019, 20:02:02 PM
Non è che gli storici siano la legge, pur tuttavia, è universalmente riconosciuto che la chiave della sconfitta nazista sia la mancata conquista dell'Inghilterra. Cosa che solo apparentemente è da attribuire alla gloriosa Royal Air Force; in realtà più di un documento concorda nello spiegare questo evento con la volontà del Fuhrer di non ricercare la sottomissione ma bensì la "complicità" inglese. Erano, in qualche modo, parenti stretti degli ariani.......

Persino la disfatta in Urss è ritenuta meno decisiva della battaglia d'Inghilterra. Piattaforma, quest'ultima, da dove partì lo sbarco in Normandia, primo piede messo in Europa continentale dagli angloamericani. Coadiuvati da quello che rimase dell'esercito francese, riparato (ancora gl' inglesi!), in Gran Bretagna. Per non parlare del Nord Africa (sempre comandato dai britannici), la cui valenza energetica non fu affatto trascurabile e fu territorio decisivo per il secondo sbarco più importante di tutto il teatro europeo: quello in Sicilia.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 27 Maggio 2019, 21:02:47 PM
Citazione di: anthonyi il 27 Maggio 2019, 18:49:27 PMCiao Inverno, considera che la dichiarazione di guerra degli USA la doveva votare il Congresso, e al riguardo non era proprio propenso. Figurati che ci sono complottisti che affermano che i servizi segreti avevano subodorato l'attacco a Pearl Harbor ma Roosvelt non volle prendere precauzioni perché voleva un impatto forte proprio per convincere il congresso a votare la dichiarazione di guerra ai paesi dell'asse.
Un saluto
Avevano più che subodorato l'attacco, avevano decriptato la "purple machine" e quindi sapevano dell'attacco, solo che per problemi tecnici l'allerta a Pearl Harbor arrivò in ritardo. Ma i cospirazionisti notoriamente non riconoscono gli errori umani nelle possibilità dello scibile, e attribuiscono sempre una volontà. Va detto in loro difesa che per decenni gli USA hanno esagerato questa idea dell'attacco a sorpresa, come se fossero stati attaccati mentre stavano mangiando ciambelle completamente ignari della possibilità (vedi film: Pearl Harbor 2001). E i cospirazionisti hanno ovviamente trovato elementi che dimostravano il contrario, perchè gli USA avendo tagliato tutto il petrolio ai giapponesi consideravano l'ipotesi di una risposta armata da parecchio. Se gli americani non avessero esagerato questa storia, i cospirazionisti non avrebbero trovato pane per i loro denti. (come tralaltro fecero nella una produzione congiunta giappo-americana del film : Tora Tora Tora! del 1971 -  più accurato dell'americanata successiva) Lezione da imparare: i film storici è meglio farli con la partecipazione di tutte le parti coinvolte nella storia.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 27 Maggio 2019, 23:00:36 PM
La mia risposta è no. Al massimo, il terzo Reich avrebbe potuto raggiungere una situazione di stallo, una sorta di pari e patta, ma a condizione o di  ritirarsi da gran parte dei territori conquistati prima dell'intervento americano, oppure non si sarebbe dovuto verificare l'attacco giapponese a Pearl Harbour.
Prima ipotesi: L'OKW (Ober Kommando der Wehrmacht) fino alla resa della Francia si comportò in modo esemplare. Il primo errore fu quello di concedere alle forze inglesi e ad una minoranza di quelle francesi di fuggire a Dunquerque verso la Gran Bretagna. Erano circa 350 mila uomini, che costituiranno il nerbo delle future divisioni alleate. Come già scritto, Hitler intendeva rabbonire, con questo atto, il nemico inglese, che credeva già battuto e vi era anche quella ideologia, secondo la quale vi sarebbe stata una spartizione del potere. Alla Germania L'Europa continentale e alla Gran Bretagna il dominio nelle colonie. La cattura di quegli uomini invece poteva rappresentare una valida merce di scambio per ottenere la pace. Per fare ciò Hitler avrebbe dovuto fare delle notevoli concessioni al prezzo di svalutare la sua immagine politica interna. E' possibile che una pace, a questo punto fosse raggiungibile mantenendo solo Alsazia-Lorena e corridoio di Danzica. Ma Hitler non era il tipo di tornare indietro e la società tedesca, all'apice del successo, neppure.
L'invasione dell'Inghilterra non sarebbe mai potuta avvenire. Essa richiedeva il dominio dei cieli, che non fu mai lontanamente ottenuto a causa di due tecnologie, lo spitfire e il radar. Inoltre era necessaria una flotta da sbarco che i tedeschi non possedevano e che richiedeva una lunga preparazione (come accadde per lo sbarco in Normandia).
Ipotesi numero 2: Gli Usa non entrano in guerra. In questo caso, il terzo Reich avrebbe comunque invaso l'Urss ma avrebbe potuto avere le forze necessarie per resistere ancora qualche anno, finchè il reciproco dissanguamento non avrebbe condotto ad un armistizio, pari e patta. In questo scenario una parte importante avrebbe dovuto avere il fronte africano, perchè lo sfondamento delle linee inglesi nel 1941 non era così assurdo da pensare. Sarebbero bastate poche altre divisioni da aggiungere al DAK (Deutsche Afrika Korps), dotato di poche divisioni corrazzate e meccanizzate, una inezia rispetto a quelle che saranno dispiegate durante l'operazione Barbarossa. Raggiungere il medio oriente avrebbe potuto far pensare ad una immensa tenaglia che avrebbe avuto il suo ricongiungimento sul Caucauso, innescando anche la possibile partecipazione al conflitto della Turchia. Altre piccole correzioni che ci riguardano direttamente avrebbero migliorato la situazione. Ad esempio è inspiegabile la mancata conquista di Malta da parte dell'Italia nei primi mesi di guerra. L'occupazione della piccola isola, mal presidiata, avrebbe significato una significativa diminuzione delle perdite di materiali e uomini che rifornivano il fronte africano, che necessariamente dovevano affrontare lo sbarramento aereo e navale degli alleati.
Questa situazione avrebbe potuto causare uno stallo della situazione nel 1943-44.
L'ingresso degli USA in guerra invece sancì la sconfitta della Germania. Per quanto i soldati e gli ufficiali tedeschi fossero preparati, motivati ed esperti, nulla avrebbero potuto contro una macchina industriale così potente, in grado di costruire fra il 1941 e il 1945 ben 15 portaerei e qualcosa come 1700 navi da trasporto liberty da 10.000 tonnellate e centinaia di cacciatorpediniere, mentre l'Italia in quegli stessi anni ne varerà 4-5.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 28 Maggio 2019, 23:35:22 PM
Citazione di: Jacopus il 27 Maggio 2019, 23:00:36 PM
L'ingresso degli USA in guerra invece sancì la sconfitta della Germania. Per quanto i soldati e gli ufficiali tedeschi fossero preparati, motivati ed esperti, nulla avrebbero potuto contro una macchina industriale così potente, in grado di costruire fra il 1941 e il 1945 ben 15 portaerei e qualcosa come 1700 navi da trasporto liberty da 10.000 tonnellate e centinaia di cacciatorpediniere, mentre l'Italia in quegli stessi anni ne varerà 4-5.
Sono d'accordo che i numeri contano, ma spesso sono citati in maniera tremenda. Dire che una nazione ha 100 carri e l'altra ne ha 1000, può voler dire tutto e niente. Io non sono un esperto di militaria, ma so che un Panzer era tranquillamente in grado di abbattere una decina di Sherman prima che questi arrivassero a tiro. Gli inglesi avevano gli spitfire.. e i tedeschi gli stuka, gli unici aerei in grado di bombardare in picchiata verticale muniti di quelle maledette sirene che incutevano il terrore negli avversari. Spesso questi paragoni "un tanto al mucchio" non sono molto indicativi, anche se è ovvio che davanti ad una disparità così grande di capacità produttiva (dovuta anche al fatto che l'industria bellica tedesca rimase bloccata per anni, e gli americani non subirono un singolo sabotaggio\bombardamento di una fabbrica) pone un interrogativo diverso. Tu dipingi un ipotetico Hitler capace di un minimo di diplomazia anzichè dichiarare guerra a destra a manca, ma ciò che veramente sarebbe servito per un ipotetica vittoria del Reich sarebbero state delle allenze diverse. Allora ti dico io, ipotesi 3: Hitler aspetta che sia Stalin a invadere la Polonia, e si erge a baluardo contro il bolscevismo. Avrebbe raccolto qualche alleato? Mi pare l'unica opzione credibile.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: anthonyi il 29 Maggio 2019, 07:26:32 AM
Citazione di: InVerno il 28 Maggio 2019, 23:35:22 PM

Gli inglesi avevano gli spitfire.. e i tedeschi gli stuka, gli unici aerei in grado di bombardare in picchiata verticale muniti di quelle maledette sirene che incutevano il terrore negli avversari.

Ciao Inverno, se fai un confronto Spitfire-Stuka devi dirla tutta. Lo Spitfire era il desiderio nascosto di tutti gli aviatori della Luftwaffe per quella caratteristica dell'ala bassa che lo rendeva più facilmente sottraibile al rischio di essere colpito quando entrava nel mirino di un altro aereo. Questa caratteristica, insieme al radar, è consderata la ragione principale della vittoria della battaglia sui cieli da parte dell'Inghilterra.
Un saluto
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 29 Maggio 2019, 07:53:03 AM
Grazie Inverno per il sostegno alle mie passioni infantili ( non sai quante scatole di soldatini....).
Partiamo dalla fine. Se l'Urss avesse attaccato la Polonia, la storia sarebbe stata davvero diversa. Si può immaginare la coesistenza di una Germania molto vasta ad est e della intatta Francia prebellica. L'attacco alla Francia infatti era una necessità tattica per avere le spalle al sicuro, mentre tutta la progettualita' militare tedesca era tesa a conquistare il famoso lebensraum ad est, dove erano gli untermensch ( i francesi nella fantasiosa ideologia nazista non erano untermensch).
Le possibilità di questo scenario sono però minime, come quella da me prospettata di un Hitler che, dopo aver conquistato Parigi, si ritira.
Stalin era un "paranoico prudente" e paradossalmente credeva di essere più in sintonia con il dittatore che lo attaccò piuttosto che con i governi democratici. Inoltre, a differenza della Germania, Stalin doveva gestire un paese che aveva mutato radicalmente il suo assetto sociale. In quegli stessi anni venivano celebrati i più famosi processi delle purghe dello stalinismo. Al contrario, Hitler poteva rivolgere all'esterno le sue forze, poiché all'interno godeva di un consenso eccezionale.
Sull'altro punto che poni, sintetizzabile in qualità VS quantità, anche qui hai le tue buone ragioni, al punto che l'industria militate tedesca ne fece la sua filosofia, specialmente quando ci si accorse che alla Blitzkrieg si era sovrapposta una guerra lunga e incerta. L'esempio più citato in proposito é il carro Tiger, il più avanzato carro della II guerra mondiale, dotato anche di visori notturni per poter combattere anche in assenza di luce. Famoso il caso di un carrista che in Normandia distrusse con il Tiger un'intera colonna di carri alleati. Era in grado di penetrare la corazza di uno sherman a quasi due km di distanza.
Un altra arma sofisticatissima era il caccia Me 262, primo aereo jet. Se fosse entrato in produzione nel 1940 invece che nel 1944 la storia bellica sarebbe stata molto diversa.
La Germania inoltre, accanto a questi sistemi sofisticati, produsse fin dall'inizio del conflitto armi non molto costose ma efficacissima, come il cannone antiaereo Flak-88. Rommell (sempre lui) ebbe un'intuizione vincente: "perché invece che contro gli aerei non lo dotiamo di ruote e lo usiamo contro i carri nemici?. Il flak-88 per potenza e cadenza di tiro era micidiale. L'unico difetto era la sua vulnerabilità.
Già da questo dati possiamo capire la forza della Germania: capacità tecniche d'avanguardia, capacità produttiva su ampia scala, gestione creativa ed innovativa delle risorse.
Lo stuka invece non era un grande aereo. Molto fragile, poteva avere un suo ruolo solo in caso di dominio aereo, come accadde fino alla campagna francese e nel primo anno in Russia. I caccia, anche i biplani, potevano abbatterlo facilmente.
L'ideale sarebbe stato la produzione più alta possibile di queste armi di qualità, senza dimenticare che la guerra moderna è una guerra combinata. Avere un carro forte ma senza copertura aerea e di fanteria ne riduce notevolmente la capacità offensiva.
Inoltre con il passare degli anni la capacità produttiva tedesca si è progressivamente deteriorata a causa dei bombardamenti, che invece non raggiunsero mai, non solo gli Usa, ma anche il nord della Gran Bretagna, dove furono trasferite le industrie belliche.
Hitler, molto più dei suoi generali, era consapevole degli aspetti industriali della guerra ma la sua strategia filo-inglese fu una delle cause (non l'unica) che decise la guerra.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Socrate78 il 29 Maggio 2019, 09:18:56 AM
Hitler non ha oltretutto attaccato i soldati che si trovavano nella baia di Dunkerque dopo la disfatta francese, se li avesse attaccati avrebbe sferrato un colpo durissimo alle forze alleate e quindi facilitato di molto la sua vittoria, con un'Inghilterra fortemente indebolita dal colpo di grazia.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 29 Maggio 2019, 09:30:20 AM
Ciao Socrate. Ritorno sul punto. Era possibilissimo per le armate tedesche distruggere e fare migliaia di prigionieri a Dunkerque. È ormai provato che Hitler si oppose, limitando l'attacco a Dunkerque a solo un atto di facciata. Ma questo non avrebbe cambiato l'esito della guerra, a meno che Hitler non avesse offerto molto alla Gran Bretagna, compresi i prigionieri di Dunkerque, che potevano quindi incrementare la qualità dell'offerta tedesca per la pace. Ma di certo a Churchill non sarebbe bastata la restituzione dei prigionieri, e come detto, l'invasione della Gran Bretagna fu anch'essa un'operazione di facciata, senza alcuna possibilità di essere messa in atto, a causa delle difficoltà logistiche ( sbarco) e della mancanza del dominio sul cielo e sul mare.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: baylham il 29 Maggio 2019, 10:20:36 AM
Citazione di: Jacopus il 29 Maggio 2019, 07:53:03 AM
Al contrario, Hitler poteva rivolgere all'esterno le sue forze, poiché all'interno godeva di un consenso eccezionale.

Divertente, i dittatori che hanno un consenso eccezionale criminalizzano il dissenso: che nessuno osi mettere in dubbio l'eccezionale consenso dei bravi dittatori, solo dei criminali possono farlo.
Se anche la Germania nazista avesse vinto la guerra il regime non sarebbe durato a lungo, l'ideologia nazista, come quella fascista, sovietica, era efficientemente stupida.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: paul11 il 29 Maggio 2019, 10:33:17 AM
E' il fanatismo che ha fatto iniziare e perdere la guerra al nazismo tedesco.
Avevano il potere culturale e tecnologico, avevano fisici di primi piano erano, i n° 1 al mondo con la missilistica di Von Braun dei V1 e V2 lanciati su Londra : non c'è Francia o Gran Bretagna che tenga. Le leggi razziali li separarono dal potere economico e fecero fuggire i loro migliori cervelli proprio in USA.
Ad un certo punto uno stratega doveva sapere che fra tre potenze mondiali , quali Germania, USA e URSS, se due si uniscono la  terza perde. Riuscirono a far compattare  il capitalismo americano e i l comunismo russo e la corsa alla tecnologia della bomba atomica la vinsero gli Usa anche grazie agli esuli  fisici ebreo-tedeschi....e fu la fine.

Arrivo ad ipotizzare che un sistema fanatico,per costituzione rigido e non aperto ,tende ad implodere all'interno....se anche avessero vinto la guerra.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 29 Maggio 2019, 11:03:31 AM
Citazione di: Jacopus il 29 Maggio 2019, 07:53:03 AM
Grazie Inverno per il sostegno alle mie passioni infantili ( non sai quante scatole di soldatini....).
Partiamo dalla fine. Se l'Urss avesse attaccato la Polonia, la storia sarebbe stata davvero diversa. Si può immaginare la coesistenza di una Germania molto vasta ad est e della intatta Francia prebellica. [............................]
Il Tiger era un anti-tank, lo Sherman un supporto di fanteria, ovviamente faccia a faccia il primo annichiliva il secondo. Lo stesso si può dire dello Spitfire e lo Stuka, un caccia ha gioco facile contro un bombardiere per quanto agile, ma un bombardiere va giudicato nella sua abilità di colpire precisamente i bersagli, e la picchiata verticale era eccezionale in questo. E' per questo che questi paragoni sono complessi e io non mi sento titolati a farli, volevo semplicemente fare una nota di prudenza sull'uso dei numeri. Anche il fatto che gli americani avessero una valanga di navi da trasporto.. beh è perchè ne avevano bisogno, più di chiunque altro dovendo attraversare l'atlantico. La tattica tedesca contro gli inglesi non era a tal proposito quella di sbarcare, ma di creare un embargo permanente con gli uboat, in modo da mettere alla fame gli inglesi..come si faceva una volta con gli assedi ai castelli. Sono d'accordo comunque che il radar e in generale le tecnologie di rilevazione furono eccezionalmente importanti, in particolare nel fallito controllo dell'atlantico. I sottomarini tedeschi avrebbero potuto interrompere i rifornimenti americani se fossero stati più efficienti nel rilevarli, ma l'Atlantico è vasto.. In ogni caso penso che il problema principale fosse effettivamente il fanatismo, anche nello sviluppo delle tecnologie militari.. Pensa a quanti soldi buttati nello sviluppare il cannone Gustav, un gigantesco fallo per megalomani. Non so invece perchè escludi cosi facilmente l'idea di una invasione unilaterale della Polonia da parte dei sovietici.. hai paura delle multe di Putin? :) http://www.rightsinrussia.info/legal-case-of-the-week/vladimirluzgin
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 29 Maggio 2019, 13:31:21 PM
Per Inverno. Il Tiger era un tank. Fidati. C'era anche la versione cacciacarri con scafo abbassato e cannone potenziato, chiamato jagdtiger. Fu costruito in pochi esemplari rispetto al Tiger che entrò in servizio alla fine del '42 all'epoca della controffensiva tedesca dopo Stalingrado.
Sullo stuka è vero solo in parte. In seguito furono costruiti cacciabombardieri più robusti da parte degli alleati che svolgevano la stessa funzione, ma i tedeschi non potevano permettersi miglioramenti in ogni settore e privilegiarono i caccia ai bombardieri con il micidiale Fw-190, che nel 41 ridiede ai tedeschi per breve tempo la supremazia.
Sull'embargo attraverso gli u-boot invece concordo. Churchill scrisse che la più grande minaccia tedesca all'autonomia inglese fu quella. Se i tedeschi avessero investito di più in quell'area, chissà.
D'accordo anche sullo spreco di risorse "fallocrattiche" ed inutili. Al di là del cannone Gustav, basti pensare allo spreco di risorse per perseguitare gli ebrei.
Sull'invasione russa alla Polonia sono del parere che non aveva senso per i russi per diversi motivi, il primo dei quali il patto molotov-ribbentropp, secondo il quali tedeschi e sovietici si sarebbero spartiti la Polonia, cosa che effettivamente accadde. Il patto era precedente allo scoppio della guerra e comportò la crisi di coscienza di molti comunisti europei.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: iano il 29 Maggio 2019, 22:24:09 PM
Credo che Hitler non poteva che perdere la guerra perché la sua parola d'ordine era " prima i tedeschi" anche se allora non si diceva così.
È contraddittorio allargarsi alla conquista del mondo chiudendosi in se stessi.
Diciamo meglio che le probabilità di vincere erano risicate già in partenza.
Però si può anche immaginare una vittoria finale accidentale seppur improbabile.
Che mondo avremmo allora oggi?
Penso che saremmo arrivati per strade diverse , almeno in parte , allo stesso risultato di oggi.
Una Germania che primeggia a livello mondiale.
Alla morte di Hitler molte cose sarebbero cambiate , in modo radicale , e oggi avremmo una superpotenza in più fra tante , coincidente più o meno con un Europa molto più allargata.
La storia ci insegna in fondo che il caso agisce in modo non fondamentale , e che quindi non importa chi vinca se alla fine i popoli messi insieme loro malgrado sotto una sola bandiera , una o l'altra , nel loro mescolarsi danno inevitabilmente  il meglio di se'.
Se moltiplichiamo culture diverse , operazione che non sembra sia possibile ottenere per diffuso consenso , anche cambiando l'ordine dei fattori , vinca chi vinca formalmente , il risultato non cambia , ed ha sempre segno positivo.
Stiamo cercando di ottenere lo stesso risultato in Europa in pace , per fortuna , ma non sembra funzionare , purtroppo.
Ma per allontanare tristi presaggi che si potrebbero trarre da ciò, penso che una guerra sia solo l'accelleratore non necessario , e quindi evitabile , di un processo che col tempo viene comunque da se'.
A meno che la guerra che stiamo facendo da secoli alla natura , al grido di prima noi , non sia quell'acceleratore , e questa guerra fa' impallidire l'importamza  di qualunque possibile diverso esito storico passato.
Con Hitler vincitore oppure no saremmo sempre a questa triste attualità , che accomunerà sempre più tutti i popoli e tutte le culture , loro malgrado , sotto la stessa bandiera degli sconfitti, senza nessun vincitore , senza se e senza ma.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 30 Maggio 2019, 17:55:44 PM
Nel 45 Goebbels scriveva nel suo diario "Potremo aver perso la guerra, ma con la consolazione di aver sterminato la stupidità della borghesia Europea". Che poi era anche il senso di quella strenua resistenza fino al bunker del Fuhrer, che causò inutilmente milioni di morti.. "andarsene sbattendo la porta". E come dargli torto? Gli imperi europei cedettero, e un nuovo ordine mondiale era finalmente alle porte. Alcuni hanno immaginato che cosa sarebbe successo se il nazismo avesse vinto la WWII, producendo una discreta mole di letteratura distopica. Ma nessuno ha realmente considerato che cosa sarebbe accaduto se la WWII non fosse mai accaduta in primo luogo, e la borghesia europea non fosse stata sterminata. In un certo senso, macabro e deviato, i nazisti hanno vinto la guerra, hanno portato quella rivoluzione che auspicavano, quella che li ha rinchiusi nell'armadio degli orrori, loro e tanti altri.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Eutidemo il 18 Giugno 2019, 11:18:55 AM
Il tema è molto interessante, sebbene sia di carattere meramente ipotetico; ad ogni modo, in base al mio parere, c'è un po' di vero (e un po' di sbagliato) in tutte le vostre considerazioni.
E così pure nelle mie, che mi accingo a fare, perchè alcuni aspetti storici sono ancora alquanto oscuri, ovvero troppo articolati e complessi per poterne trarre conclusioni ipotetiche sicure.
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Comunque, circa la GERMANIA, e quanto al fatto che il principale errore di Hitler sia stato quello di attaccare la Russia, ciò corrisponde all'opinione di circa il 90% degli storici; ma, secondo me, questo è vero solo IN PARTE, e, soprattutto, con riguardo agli errori da lui commessi "dopo" aver iniziato l'invasione.
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Ed infatti, nella prima guerra mondiale, la Germania, pur essendo ancora in guerra con UK e FRANCIA, riuscì tuttavia a sconfiggere egualmente la Russia, e a privarla di buona parte del suo territorio, a seguito del trattato di pace di  Brest-Litovsk, e di Bucarest.
(http://i63.tinypic.com/5kq8w0.jpg)
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A seguito di tale "conclusiva" vittoria ad EST, solo "per un pelo", spostando le truppe da EST a OVEST, la Germania non riuscì a vincere la guerra anche sul fronte occidentale, con le offensive MICHAEL e GEORGETTE; per varie ragioni su cui qui sorvolo.
E' vero che nel 1917, in questo, la Germania fu aiutata dalla rivoluzione Russa, utilizzando LENIN come "mossa del cavallo", mentre nel 1941 il regime russo era (relativamente) stabile, e, quindi, più difficile da battere, però, in senso contrario, occorre anche tenere presente che:
1) 
Nel 1941 l'esercito russo era appena stato DECAPITATO dei suoi quadri militari, in quanto, solo quattro anni prima, grazie alle paranoie di Stalin, erano stati condannati e trucidati sette generali d'armata o di corpo d'armata,  3 marescialli su 5, 8 ammiragli su 8, nonchè i 9 decimi dei comandanti di corpo d'armata e ben 35.000 ufficiali; ed infatti, lo stato DISASTROSO delle forze armate sovietiche, si rivelò indiscutibilmente nella penosa campagna di Finlandia (sebbene vinta a malapena), il che pure indusse Hitler ad attaccare la Russia il prima possibile, cioè prima della ricostituzione dei quadri militari e di una effettiva riorganizzazione dell'Armata Rossa.
Ed invero, nella prima fase dell'Operazione Barbarossa, l'esercito russo perse milioni di uomini, e fu portato quasi al limite dell'annientamento totale, consentendo così ai tedeschi di penetrare a fondo ed in poche settimane nel suo territorio; pur avendo i Russi, più carri armati dei tedeschi, ed anche più potenti.
Fu quasi un tracollo, tanto che lo stesso Stalin (sia pure per un breve periodo), pare che cadde in uno stato di abulia e di depressione nervosa, temendo che i suoi stessi accoliti gli facessero la pelle.
2)
A differenza che nella prima guerra mondiale, quando la Germania riuscì a sconfiggere la Russia sebbene la maggior parte delle sue truppe fosse impegnata sul fronte occidentale, diversamente, nella seconda guerra mondiale, la Germania era solo marginalmente impegnata ad ovest, perchè non c'era più nessun fronte occidentale da sostenere; ed il rischio di uno sbarco dall'Inghilterra, nel 1941, era assolutamente impensabile.
Quanto all'Africa settentrionale, si trattava sicuramente di uno scacchiere soltanto secondario.
3)
A differenza che nella prima guerra mondiale, quando il Giappone era in guerra contro la Germania ed alleato della Russia,  diversamente, nella seconda guerra mondiale, la situazione era esattamente OPPOSTA; anzi, Russia e Giappone si erano da poco scontrati militarmente sul confine siberiano, con la battaglia del lago Khasan, conosciuta anche come incidente di Changkufeng, che consistette in un'incursione lanciata dai giapponesi dal Manchukuo nel territorio dell'Unione Sovietica tra il 29 luglio e l'11 agosto 1938. Per non parlare della battaglia di Khalkhin Gol, che deve il nome al fiume Khalkha che attraversava il campo di battaglia, è conosciuta anche come battaglia di Nomonhan (mi pare nel 1939, ma non sono sicuro).
Per cui:
- considerando il fatto che Germania e Giappone erano ormai alleate nel PATTO TRIPARTITO stipulato  il 27 settembre 1940, pochi mesi prima dell'Operazione Barbarasossa;
- considerando il fatto che Germania e Giappone  erano già legati tra di loro dal PATTO ANTICOMINTERN, che fu un trattato di alleanza politica, diretto CONTRO l'Unione Sovietica, concluso il 25 novembre 1936 a Berlino;
- considerando il fatto che Russia e Giappone  erano già entrambe sul piede di guerra, visti i recenti scontri;
tutto ciò considerato, A DIFFERENZA CHE NEL 1914, secondo me nel 1941 la Germania poteva "ragionevolmente" presumere che, attaccando lei la Russia da ovest, il Giappone l'avrebbe attaccata da est; e che comunque, pur non attaccandola direttamente, avrebbe impegnato parte dell'Armata Rossa ad est.
Come in effetti accadde, perchè, ovviamente, l'URSS per tutta la durata della guerra fu costretta a tenere dislocate buona parte delle sue truppe sul confine della Manciuria.
***
Per tali motivi, ed altri minori sui quali qui sorvolo, a mio parere, considerato il fallimento dell'OPERAZIONE LEONE MARINO, Hitler non commise affatto un ERRORE ad attaccare la russia nel 1941; ed invero, nei suoi panni (Dio me ne scampi!!!), stando le cose come stavano, penso che io avrei fatto esattemente la stessa cosa:
- prima che l'armata rossa si riorganizzasse dopo le "purghe";
- prima di un eventuale intervento in guerra degli USA;
- prima che mutassero le altre condizioni, al momento favorevoli.
Ed infatti, secondo me, se non fosse stato lui ad attaccare Stalin nel 1941, prima o poi, quando le condizioni fossero mutate, sarebbe stato sicuramente Stalin ad attaccare lui.
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Però, sebbene RAZIONALMENTE Hitler non avesse tutti i torti a voler tentare di invadere la Russia -dal suo punto di vista, ovviamente- , i suoi piani vennero però compromessi:
- dall'attacco alla Grecia di Mussolini, che gli fece perdere tempo prezioso per deviare le sue truppe nei Balcani, facendole così arrivare alla meta definitiva russa fuori tempo limite (cioè, in pieno inverno, il che non era previsto);
- dall'attacco Giapponese agli USA, che causarono il doppio irrimediabile danno non solo di far entrare in guerra gli USA, ma anche di liberare l'URSS dall'incubo di un accerchiamento militare tedesco/giapponese;
- dalle carenti ed erronee informazioni dei suoi servizi segreti, che sottovalutarono in modo criminale le effettive risorse economiche e militari della Russia.
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Tuttavia, sebbene quanto sopra non possa essere "del tutto" imputato ad Hitler, e, quindi, almeno secondo me, il suo attacco alla Russia discendesse da considerarazioni eminentemente RAZIONALI, e non soltanto IDEOLOGICHE, non c'è però dubbio che una volta iniziata l'operazione Barbarossa, commise degli errori imputabili soltanto a lui:
- di carattere strategico, modificando molto discutibilmente i piani di invasione in corso nel 1941;
- di carattere politico, maltrattando ferocemente la popolazione russa invasa, la quale, invece (soprattutto in Ucraina), avrebbe atteso a braccia aperta qualunque invasore che li liberasse dall'incubo di Stalin. Ma lui si dimostrò indubbiamente un incubo ben peggiore!
Inoltre, Hitler non tenne conto a sufficienza dei tre soli "generali" che Stalin non era riuscito ad eliminare, e che salvarano la Russia alle porte di Mosca:
- il generale DISTANZA;
- il generale FANGO (la terribile "rasputiza", i cui terribili effetti ho sperimento di persona);
- il generale INVERNO (che fu uno dei più freddi del secolo).
E commise anche qualche altro errore, su cui per brevità sorvolo.
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Per passare al GIAPPONE, ed al motivo per cui attaccò gli USA e PEARL HARBOUR invece che l'URSS in Siberia (come sembrava più logico), i motivi furono più di uno; ma, almeno secondo me UNO in particolare.
Ed infatti, il 26 luglio 1941, gli USA, in risposta all'invasione giapponese dell'Indocina meridionale, dichiararono, nei confronti del Giappone, l'EMBARGO:
-  SU TUTTI I PRODOTTI PETROLIFERI;
 - SU TUTTI I METALLI AD USO INDUSTRIALE E MILITARE;
- su altre MERCI STRATEGICHE VITALI, che qui non è il caso di elencare in dettaglio.
Oltre all'EMBARGO, gli USA dichiararono anche il CONGELAMENTO di tutti i beni giapponesi nel proprio territorio (seguiti in questo dalla Gran Bretagna e dal governo olandese in esilio a Londra), nonchè il DIVIETO di transitare attraverso il canale di PANAMA. 
Per cui, in effetti, dal luglio 1941, DI FATTO furono gli USA a "COSTRINGERE" il Giappone ad entrare in guerra contro di loro; ed infatti, benchè rischiosa, quella era l'unica chance che il Giappone aveva, per evitare di morire soffocato dalle sanzioni.
Le quali, a differenza di quelle contro l'Italia del 1935, erano effettivamente sanzioni "MICIDIALI"; ed infatti, solo a voler considerare il petrolio, le riserve giapponesi sarebbero durate al massimo due anni (e in caso di guerra meno di un anno e mezzo), per cui l'unica possibilità di spuntarla con gli USA, era di attaccarli di sorpresa e di imposserarsi "manu militari" delle risorse petrolifere del Pacifico Meridionale.
Per cui, dire che gli USA "se l'erano cercata", è a dir poco "riduttivo"; in un certo senso, sebbene non militarmente, si potrebbe addirittura dire che furono loro ad iniziare la GUERRA contro il Giappone (e non viceversa).
Se poi Roosvelt l'abbia fatto apposta per provocare il conflitto, sapendo per giunta in anticipo dell'attacco a Pearl Harbour, è un altro tema che andrebbe trattato a parte.
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Quanto all'INGHILTERRA, sicuramente, per Hitler, sarebbe stato meglio "farci pace" o conquistare pure lei prima di invadere la Russia; ma non è che non ci abbia provato!
Ci ha provato eccome:
- sia a cercare di "farci pace", graziandone l'esercito a DUNKERQUE per ben disporla a trattare un onorevole armistizio;
- sia a cercare di "conquistarla", un volte fallite le "avances" di pace, assumendo la supremazia aerea sulla Manica e sul terriritorio retrostante, per consentire alle sue truppe di sbarcare nonostante la HOME FLEET.
Però:
- nel primo caso, non aveva considerato CHURCHILL, e il carattere puntiglioso degli inglesi;
- nel secondo caso ce la stava quasi per fare, quando, a seguito di un improvvido bombardamento su Berlino, spostò irosamente  i bombardamenti della LUFTWAFFE dagli aeroporti alla città di Londra, finendo così  per perdere la BATTAGLIA D'INGHILTERRA.
Una volta persa tale occasione, come ho detto sopra, in fondo, "rebus sic stantitibus" un attacco alla Russia non era poi una idea così malvagia come poi risultò a posteriori.
Ma, come si sa, del senno di poi son piene le fosse!
***

Mi dispiace, per ragioni di spazio, di non aver potuto toccare tutti i temi da voi affrontati; ma, eventualmente, avendone il tempo, mi riservo di farlo in seguito! :)





 
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Jacopus il 18 Giugno 2019, 11:57:53 AM
Buongiorno Eutidemo. Molte delle tue considerazioni sono condivisibili, altre meno.
Rispetto all'inevitabilita' dell'attacco all'Unione Sovietica, nel 1941 effettivamente fu una mossa obbligata, sia strategicamente che ideologicamente. Poteva al massimo ritardare l'attacco di un anno, per permettere la sconfitta della Gran Bretagna in Nord Africa, un fronte tutt'altro che secondario. Il controllo del canale di Suez, avrebbe rallentato tutte le dislocazione di truppe alleate. Inoltre vi sarebbe stata una minaccia ulteriore da sud-ovest verso la Russia e la possibilità di vedere l'allargamento dell'asse anche alla Turchia.
Vero anche che le purghe staliniane avevano ridotto l'efficienza dell'armata rossa ma l'esercito sovietico non fu mai ad un passo dall'annientamento totale, perché la popolazione sovietica di allora corrispondeva a circa il doppio di quella tedesca, ed infatti nel corso degli anni successivi, mentre l'asse non sarebbe riuscito più a ricostituire la forza originaria dell'operazione Barbarossa, i sovietici raddoppiarono tranquillamente gli effettivi.
Rispetto al fronte giapponese, c'è da ricordare, come elemento importante, la spia tedesca Sorge, addetto all'ambasciata di Tokio, che assicurò Stalin, in merito alla neutralità del Giappone. Furono così spostate molte divisioni siberiane proprio quando si mise in atto l'operazione Tifone, nel dicembre 1941, ovvero l'attacco a Mosca.
Il ritardo imputato all'Italia sulle operazioni in Russia dovuto al cattivo andamento della campagna di Grecia è relativamente vero. Molto di più ha influito il voltafaccia della Jugoslavia, passata all'ultimo minuto dalla parte degli alleati, dopo aver siglato un patto con l'asse. È ovvio che per attaccare Hitler aveva bisogno delle spalle coperte e questa circostanza fu contrastata sia dalla pessima campagna italiana, che dal colpo di stato filo-alleato di Belgrado. Le conseguenze positive (per l'asse) di quella campagna fu la prima Blitzkrieg di Rommell nel deserto. Sulle tue considerazioni rispetto agli errori strategici di Hitler e sull'astuzia di Rosevelt sono d'accordo. Invece, sulla possibilità di conquista della Gran Bretagna direi che le possibilità sono sempre state a zero.
1) per l'assenza di mezzi da sbarco moderni e numerosi nella dotazione dell'asse.
2) per l'alto tributo di piloti immolato dalla Germania. Infatti i piloti venivano abbattuti sopra la Gran Bretagna e quelli che si paracadutavano (la maggioranza) finivano nelle campagne del Kent. Se inglesi riprendevano a combattere, i tedeschi invece diventavano prigionieri. Attaccare le fabbriche di produzione degli spitfire e degli hurricane era impossibile, perché l'autonomia dei Bf109 andava poco a nord di Londra e i bombardieri senza protezione dei caccia sarebbero stati facilmente distrutti.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: InVerno il 18 Giugno 2019, 12:41:05 PM
Citazione di: Jacopus il 18 Giugno 2019, 11:57:53 AM.2) per l'alto tributo di piloti immolato dalla Germania. Infatti i piloti venivano abbattuti sopra la Gran Bretagna e quelli che si paracadutavano (la maggioranza) finivano nelle campagne del Kent. Se inglesi riprendevano a combattere, i tedeschi invece diventavano prigionieri. Attaccare le fabbriche di produzione degli spitfire e degli hurricane era impossibile, perché l'autonomia dei Bf109 andava poco a nord di Londra e i bombardieri senza protezione dei caccia sarebbero stati facilmente distrutti.
Forse è straconosciuta ma voglio ricordare la migliore battuta tedesca del tempo "Quando un aeroplano argentato ci passa sopra, sono gli americani. Quando è un aeroplano verde, sono gli inglesi. Quando non ci sono aeroplani, è la Luftwaffe". Questo humor prettamente inglese secondo me rappresenta il miglior tentativo di far pace con gli inglesi, perchè riguardo alla "grazia" concessa a Dunkirk nutro parecchi dubbi. Le truppe tedesche erano spossate e divise, con la resistenza francese a fare da cuscinetto. E' vero forse non hanno spinto eccessivamente su Dunkirk, ma l'idea che li hanno lasciati andare con propositi di pace mi pare un pò stramba, ancora una settimana o due per rifocillarsi e riorganizzarsi e avrei voluto vedere quanti sarebbero rimasti vivi su quella spiaggia.
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Eutidemo il 19 Giugno 2019, 07:22:08 AM
Ciao Jacopus.
Molte delle cose che dici sono esattissime e fondate; altre meno, ma, comunque, non del tutto prive di fondamento.

1)
Molto interessante la tua considerazione che, forse, per Hitler sarebbe stato più opportuno ritardare di un anno  l'attacco all'URSS, per permettere la sconfitta della Gran Bretagna in Nord Africa, che era un fronte tutt'altro che secondario, in quanto:
- il controllo del canale di Suez, avrebbe rallentato tutte le dislocazione di truppe alleate. 
- vi sarebbe stata una minaccia ulteriore da sud-ovest verso la Russia e la possibilità di vedere l'allargamento dell'asse anche alla Turchia.
Io aggiungerei pure, inoltre:
- il rinvio dell'attacco alla primavera del 1942, avrebbe consentito alla Wehrmacht di scatenare l'offensiva in un periodo più climaticamente favorevole, rispetto a quello -ritardato- a cui la costrinse l'improvvido attacco alla Grecia di Mussolini nel 1941;
- il rinvio dell'attacco alla primavera del 1942, avrebbe consentito alla Wehrmacht di portare avanti la sostituzione già in atto con panzer più pesanti, meglio in grado di contrastare i più potenti carri russi (soprattuto, almeno la conversione dei PzKpfw I, 'Panzer I', Sd. Kfz. 101, con i PzKpfw II, 'Panzer II', Sd. Kfz. 121, o, meglio ancora con il PzKpfw V, 'Panzer V', Panther, Sd. Kfz. 171, visto che i TIGRE erano ancora lontani).
Peraltro, tutto sommato, aspettare un altro anno non avrebbe consentito di molto la riorganizzazione dell'Armata Rossa.

2)
E' anche vero che io ho forse esagerato un po' nel dire che l'esercito sovietico fu "ad un passo dall'annientamento totale"; ed infatti, anche se nell'estate-autunno del 1941 esso subì perdite devastanti, che lo "avrebbero" anche potuto portare al collasso, ciò tuttavia non accadde:
- sia per i rinforzi provenienti dall' EST;
- sia per il fango ed il gelo, che, a causa del freddo, frenarono l'impeto dell'avanzata nazista.
La circostanza che la popolazione sovietica di allora corrispondesse a circa il doppio di quella tedesca, invece, non credo che nel 1941 avrebbe potuto influire più di tanto sull'andamento della guerra (come, in effetti, non influì nella guerra 14/18); ed infatti, sarebbero occorsi mesi ed anni, prima che la popolazione inerme -solo in parte russa- potesse essere convertita in soldati (sempre di scarsa qualità, comunque).
Tanto è vero che, nel corso del 1942, i tedeschi occuparono quasi più territori che nel 1941.
E' invece vero che, nel corso degli anni successivi, mentre l'asse non sarebbe riuscito più a ricostituire la forza originaria dell'operazione Barbarossa, i sovietici raddoppiarono tranquillamente gli effettivi; il che, oltre ai massicci aiuti militari americani, contribuì sicuramente alla vittoria sovietica.

3)
Quanto a SORGE, c'è da ricordare anche che il 20 maggio 1941 egli fu in grado, leggendo alcuni telegrammi di Ribbentrop, di conoscere la data "esatta" dell'inizio dell'OPERAZIONE BARBAROSSA, ed immediatamente trasmise a Stalin il seguente testuale messaggio: "...l'attacco inizierà il 20 giugno, è possibile un giorno o due di ritardo, ma i preparativi sono ormai completi. Alla frontiera orientale della Germania sono ammassate dalle 170 alle 190 divisioni tedesche. Non ci saranno né ultimatum né dichiarazioni di guerra; l'esercito russo dovrà crollare e il regime sovietico cadere entro due mesi.".
Ma Stalin, peraltro avvisato della cosa anche da Churchill, NON CI VOLLE CREDERE, e continuò ad inviare rifornimenti bellici alla Germania fino all'ultimo momento, SENZA MINIMAMENTE AVVISARE DEL PROBABILE IMMINENTE ATTACCO  LE SUE FORZE ARMATE ; le, quali, quindi, vennero colte con le classiche "braghe calate".
Come scrivi tu, invece, Sorge ebbe molto più successo nel convincere Stalin (ormai abbastanza "ammaestrato" a dargli retta) circa le reali intenzioni giapponesi di evitare per il momento una guerra con l'Unione Sovietica; queste informazioni, passate al Cremlino, consentirono effettivamente a Stalin di trasferire sul fronte occidentale le divisioni di stanza in Mongolia, senza preoccuparsi troppo di altri attacchi giapponesi zona.
Indubbiamente, quindi, oltre a quelli che avevo già ricordato io, fu un ulteriore elemento che contribuì a far fallire l'operazione Tifone, nel dicembre 1941, ovvero l'attacco a Mosca.
Ma nel giugno 1941 Hitler non poteva certo prevederlo!

4)
Hai anche ragione nel ricordare che, oltre al ritardo imputabile all'Italia sulle operazioni in Russia dovuto al cattivo andamento della campagna di Grecia, su  tale ritardo influì INDIRETTAMENTE, sebbene in minima misura, anche il voltafaccia della Jugoslavia, che, comunque, non fu che un corollario del fallito attacco alla Grecia di Mussolini; perchè, per portare aiuto all'incomodo alleato, la Wehrmacht fu ovviamente costretta ad attraversare la Jugoslavia (cosa non molto gradita da quest'ultima), il che avvenne in appena 11 giorni, cioè dal 6 aprile al 17 aprile 1941.
Se la Jugoslavia avesse consentito il transito delle truppe tedesche, per arrivare in Grecia queste ci avrebbero messo circa 6 giorni; per cui, il ritardo dovuto al voltafaccia jugoslavo, in fondo fu di soli 5 giorni, visto che per la Wehrmacht la "campagna di Jugoslavia" fu praticamente una passeggiata (con meno morti automobilistici di un week end, come disse Goebbels).
Ed invero, il vero ritardo, fondamentalmente, fu colpa del dissennato colpo di testa di Mussolini, perchè, se lui non avesse attaccato la Grecia, non ci sarebbe stata la necessità di venire in suo soccorso attraversando la Jugoslavia; e, quindi, probabilmente, non ci sarebbe in tale Paese non ci sarebbe stato neanche un colpo di stato antinazista.

5)
E' pure vero che, tra gli effetti collaterali positivi della dissennata campagna di Gracia, ci fu pure il primo  Blitzkrieg di Rommel nel deserto. 
Però mi viene da pensare che:
- se Hitler avesse dato da subito più importanza allo scacchiere africano; 
- se Mussolini, nella prima fase del conflitto si fosse meno impuntato sul concetto di "guerra parallela";
le forze congiunte Italo-Tedesche, senza stare a perdere tempo nei balcani (che erano già sostanzialmente da loro parte), avrebbero potuto attaccato l'Egitto nell'autunno del 1940, e, probabilmente, nel 1941 l'ASSE avrebbe potuto occupare anche il medio oriente, con conseguenze importantissime sulla campagna di Russia.
Già: se...se...se...!!!

6)
Circa la possibilità di conquista della Gran Bretagna, io non direi che le possibilità siano  sempre addirittura state pari a zero; ma molto ridotte, diciamo circa il 5%/10%, sicuramente sì.
Ed infatti, oltre alle tue esattisime considerazioni circa l'inadeguatezza dei mezzi sbarco tedeschi (a cui, però, si sarebbe potuto ovviare in circa un anno), e alla maggiore eliminazione dal gioco dei piloti (a cui si sarebbe potuto ovviare con più difficoltà), io aggiungerei altri tre elementi che, in effetti, avrebbero reso MOLTO difficile -se non impossibile- la conquista della "Perfida Albione".
a)
La HOME FLEET, il cui poter di interdizione allo sbarco, secondo me, sarebbe rimasto comunque sufficiente ad impedirlo (in barba ai sommergibili di Dönitz e agli aerei di Goering).
b)
Il rincalzo di di aerei, piloti volontari, e risorse di ogni genere da parte degli USA; i quali, probabilmente, in caso di un effettivo tentativo di sbarco tedesco, "forse" sarebbero entrati anticipatamente in guerra in difesa della originaria madrepatria anglosassone.
c)
La già organizzata "difesa a riccio" del loro territorio da parte degli inglesi (in stile svizzero), che avrebbe reso la conquista davvero ardua.
Come avevo scritto, la CONQUISTA DELLA SUPERIORITA' AEREA TEDESCA, era sicuramente un requisito NECESSARIO per il tentativo di invasione dell'Inghilterra; fallito il quale (anche per le ragioni che hai detto tu) la questione neanche si pose più.
Ma se tale riuscita CONQUISTA sarebbe stata anche SUFFICIENTE per consentire effettivamente uno sbarco, navale e paracadutato, resta tutt'ora una questione molto dubbia e controversa tra gli esperti militari.
Personalmente, in tutti i miei tentativi di KRIEG-SPIEL, con il simulatore Hearts of Iron ed altri, io ho sempre fallito nel tentare tale invasione, a meno che io non usassi le CHEATS; però, devo onestamente ammettere, che, come generale, non sono certamente all'altezza di quelli prussiani! ;D
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Eutidemo il 19 Giugno 2019, 10:47:00 AM
Ciao Jacopus.
Dopo averle esaminate una per una, correggo la mia precedente premessa: TUTTE le cose che hai scritto sono esattissime e fondate; non ce n'è NESSUNA che possa dirsi errata o inesatta (almeno per quanto risulta a me), sebbene qualcuna di esse possa essere considerata anche sotto aspetti diversi. ;)
Titolo: Re:Poteva il III reich vincere la guerra?
Inserito da: Domenico il 10 Luglio 2019, 13:17:21 PM
Citazione di: Jacopus il 27 Maggio 2019, 08:43:56 AM
La storia fatta con i "se fosse andata così" non è scientifica ma è divertente. Quindi la domanda in sostanza è: "quali errori hanno commesso Hitler ed i suoi generali che hanno causato la sconfitta del terzo Reich, oppure quella sconfitta era inevitabile al di là degli errori?

il più evidente è lo stesso che commise Napoleone: trovarsi impreparato all' inverno russo.
In generale, la spinta propulsiva del nazismo erano le condizioni in cui era precipitata la Germania in seguito al Trattato di Versailles. Conquistare il mondo prima che la Germania sbollisse era difficile.