Noto che la parola viene usata per indicare cose molto diverse, ed ho una mia opinione ma non ho una certezza.
La mia opinione:
A un certo punto una certa fascia di popolazione ha iniziato a definirsi "woke" (sveglio), per significare il risveglio a una serie di valori di fronti al quale il resto del mondo era addormentato.
Il parallelo con l'era dei lumi (illuminismo) contro il buio della ragione precedente mi sembra palese.
A quel punto una parte del resto del mondo ha iniziato a usare la parola in modo sarcastico perchè -siamo nella mia opinione qui- la spocchia di dire "noi siamo svegli e voi addormentati" era insopportabile.
Però lì c'è un momento di difficoltà: io ad esempio ritengo quella spocchia insopportabile, e non mi riconosco in alcuni di quei valori, per cui ho tenuto una posizione anche molto critica, però le obiezioni e giudizi che sento includono a volte cose che io non butterei via.
Chiedendo a chatgpt, questi sono i valori/////antivalori fondamentali:
- Giustizia e consapevolezza sociale (disuguaglianze socioeconomiche di genere, razziali, di disabilità, inclusività generica) //// Ipocrisia morale e vittimismo permanente (esagerazione delle disuguaglianze, colpevolizzazione di massa, silenzi sulle responsabilità individuali)
- Antixenofobia (razzismo, omo-transfobia, ecc) ///// Caccia alle streghe e censura morale
- Giustizia ambientale e sostenibilità ///// Ambizione regolatoria ed estremismo verde
- Sensibilità culturale/linguistica ///// Riduzionismo identitario e paternalismo culturale (sovra-correzione linguistica, trattare le culture come fragile, elitismo del sapere)
- Attivismo e Solidarietà Digitale: Utilizzo dei social media come strumento politico ///// Strumentalizzazione mediatica e polarizzazione
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C'è chi vede il valore in tutti e 5 o il disvalore in tutti e 5?
Mi sembra particolarmente interessante oggi che in america si inizia a dire che il woke è morto, e che forse c'è il rischio di "buttare il bambino con l'acqua sporca".
Se i valori woke sono quelli, corrispondono ai valori della politica socialdemocratica. La cosiddetta socialdemocrazia "renana", che dalla Germania ha tentato di diventare un modello per tutti i partiti socialdemocratici d'Europa. Che questi valori siano oggi derisi la dice lunga sulla deriva di destra che interessa quasi tutti i paesi occidentali.
Citazione di: fabriba il 18 Ottobre 2025, 11:30:25 AMC'è chi vede il valore in tutti e 5 o il disvalore in tutti e 5?
La cosa più grave è l'esistenza di persone che criticano il woke senza neanche sapere cosa sia. Solo perché essere antiwoke o dichiararsi fascisti fa fico al giorno d'oggi in certi posti.
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NON intendo dire che appoggio i valori woke o che è sbagliato disapprovarli.
C'è un topic abbastanza recente ("il problema politico della cultura woke") che riporta molte opinioni dei forumisti sulla vicenda, di nuovo non saprei cosa dire se non che era una questione di tempo. Quando imposti una filosofia politica costruendo una matrioska di test di purezza, tutti salgono sul carro aperta la prima o seconda matrioska perché è facile, poi cominciano a scendere dal carro quando inciampano nei test più difficili, tipo essere a favore dei diritti degli animali palestinesi colonizzati dai maya. Negli ultimi anni decine di figure di riferimento della cultura occidentale sono scese dal carro della purezza, controvoglia, e ora il vento è cambiato, l'isteria puritana dei quaccheri americani forse è arrivata al capolinea, siamo tutti un po' sporchi di colpe, donne neri e indiani d'america compresi, perciò è l'ora di togliersi dall'altare delle prediche illuminate.
Citazione di: Jacopus il 18 Ottobre 2025, 14:05:13 PMSe i valori woke sono quelli, corrispondono ai valori della politica socialdemocratica. La cosiddetta socialdemocrazia "renana", che dalla Germania ha tentato di diventare un modello per tutti i partiti socialdemocratici d'Europa. Che questi valori siano oggi derisi la dice lunga sulla deriva di destra che interessa quasi tutti i paesi occidentali.
sinceramente non so se "sono quelli" , ad ogni modo anche tra quelli io ci vedo dei problemi, non darei un 5-0 , dalle tue parole mi pare di capire che per te invece non c'è nulla di problematico (verde) in cui ti riconosci?
Citazione di: Jacopus il 18 Ottobre 2025, 14:05:13 PMSe i valori woke sono quelli, corrispondono ai valori della politica socialdemocratica. La cosiddetta socialdemocrazia "renana", che dalla Germania ha tentato di diventare un modello per tutti i partiti socialdemocratici d'Europa. Che questi valori siano oggi derisi la dice lunga sulla deriva di destra che interessa quasi tutti i paesi occidentali.
E' inevitabile che vengano derisi, quando la disuguaglianza che in teoria dovrebbe essere la principale e la piu' combattuta, appunto da sinistra, quella economica e di classe, diventa l'unica di cui a quelli di "sinistra moderata", non frega nulla...
Ed esplode l'irrilevanza di cio' che e' irrilevante al di fuori della lotta di classe: razza, genere, orientamento sessuale, immigrazione, carita' pelosa, cattocomunismo, pseudoprotestantesimo e via dicendo.
Guardate bene il punto 1 del testo di chat gpt. E considerate che nella vita le virgole, che gia' io ne metto troppe, sono fondamentali...
Il punto 1 NON dice, come ci si aspetterebbe e come in una logica di sinistra dovrebbe essere:
Disuguaglianze socioeconomiche (VIRGOLA!) di genere, razziali, di disabilita' (...)
E cioe' la prima in ordine di importanza, di disuguaglianza da abbattere e combattere, per prima, e poi, dopo la virgola, cosi' come a logica dovrebbe essere, tutte le altre.
MA dice: disuguaglianze socioeconomiche >>> di genere (VIRGOLA!) razziali, di disabilita'.
In pratica chat gpt, anche con il suo saggio uso delle virgole, conferma, la verita' non piu' occultabile, che al radical chic americano medio, di una disuguaglianza socioeconomica PURA, tipo quella che ci puo' essere tra due persone non handicappate dello stesso genere e della stessa razza, per esempio una mendicante e una miliardaria, se essa non e' accompagnata (ALMENO) da una disuguaglianza razziale, di genere, di disabilita' o gusti sessuli... frega meno di zero.
Se chiedi in giro che cosa pensino maggioritariamente i "woke", ormai, perfino chat gpt, ti risponde sinceramente.
Derisione meritata, quindi. E anche disprezzo direi. Per tutta questa gente.
Da parte di tutti quelli che ancora comprendono, che la disuguaglianza principale dei nostri tempi e' quella economica e di classe. Alla rivoluzione politica, non e' seguita quella sociale. E le conseguenze, ce le portiamo addosso parecchio.
Citazione di: InVerno il 18 Ottobre 2025, 14:30:38 PMC'è un topic abbastanza recente ("il problema politico della cultura woke") che riporta molte opinioni dei forumisti
Grazie, ho cercato prima di aprire questo thread -a questo punto presumo inutile- ci guardo!
Citazione di: niko il 18 Ottobre 2025, 14:47:35 PMDisuguaglianze socioeconomiche (VIRGOLA!) di genere, razziali, di disabilita' (...)
:D fantastico... tolgo il cappello, non ci avevo badato!
-peraltro mi hai spiazzato con questa fascisteria antiwoke
(sto trollandoti senza neanche pretendere di avere una dignità, capisco le tue posizioni, ma l'occasione era troppo ghiotta!)
Ma quindi c'è ancora polarizzazione intorno al tema?
C'è -qui dentro- chi vede tutto blu e chi tutto verde mi sembra.
Ti rispondo rispetto ai punti verdi:
Ipocrisia morale e vittimismo permanente: l'ipocrisia è inevitabile a più basso o alto rango. Chi per non essere ipocrita professa il suo fascismo a me pare più rivoltante. Il termine vittimismo non è quello esatto, ma parlerei piuttosto di coresponsabilizzazione e crescita comune. Detto in questo modo non esiste alcun parassitismo vittimista (tipo quello di Israele).
Caccia alle streghe: ovvio che ogni caccia alle streghe sia da condannare, e nello stesso tempo sia così difficile da superare (è così consolante credere che tutte le colpe siano da qualche altra parte).
Estremismo verde: anche qui, essendo fautore del mesotes cattocomunista posapianico, non vedo grandi vantaggi dall'estremismo verde, ammesso che sappia di cosa si tratta. Anche qui se il contrario è buttare la frittura di pesce a mare, forse un po' di estremismo non guasta. Anche in questo caso il termine giusto è educazione alla corresponsabilità.
Riduzionismo identitario: ovvero fare di tutto il mondo un melting pot o, al contrario, difendere anche la minoranza nera sicula-neoborbonica dei monti Nebrodi? Questo è un punto interessante. Le merci pare abbiano superato questo dilemma e nessuno compra più "italiano" come difesa delle sue radici identitarie, ma ci chiediamo se sia giusto assegnare quote all'università per le classi disagiate provenienti dalla Lucania. Il riduzionismo identitario come difesa dalla mercificazione totale del mondo?
Polarizzazione dei media: mah. La polarizzazione l'ho già scritto in più post è un modo consolatorio di riversare sull'altro il nostro male. Quindi no.
In realtà non ho capito granché di questa opposizione blu/verde. Se la cultura woke si nutre di queste polarizzazioni allora non è politica socialdemocratica.
Ok, in sostanza non c'è un significato condiviso del termine, quindi diventa impossibile usarlo in comunicazioni costruttive.
Risultato insoddisfacente: stavo per chiudere scherzando che "non si può più dire niente", ma forse non è uno scherzo.
Forse la diversa semantica (quando non il significato diametralmente opposto) che assegnamo alle parole è davvero parte del problema di comunicazione del nostro tempo.
Citazione di: niko il 18 Ottobre 2025, 14:47:35 PME' inevitabile che vengano derisi, quando la disuguaglianza che in teoria dovrebbe essere la principale e la piu' combattuta, appunto da sinistra, quella economica e di classe, diventa l'unica di cui a quelli di "sinistra moderata", non frega nulla...
Ed esplode l'irrilevanza di cio' che e' irrilevante al di fuori della lotta di classe: razza, genere, orientamento sessuale, immigrazione, carita' pelosa, cattocomunismo, pseudoprotestantesimo e via dicendo.
Guardate bene il punto 1 del testo di chat gpt. E considerate che nella vita le virgole, che gia' io ne metto troppe, sono fondamentali...
Il punto 1 NON dice, come ci si aspetterebbe e come in una logica di sinistra dovrebbe essere:
Disuguaglianze socioeconomiche (VIRGOLA!) di genere, razziali, di disabilita' (...)
E cioe' la prima in ordine di importanza, di disuguaglianza da abbattere e combattere, per prima, e poi, dopo la virgola, cosi' come a logica dovrebbe essere, tutte le altre.
MA dice: disuguaglianze socioeconomiche >>> di genere (VIRGOLA!) razziali, di disabilita'.
In pratica chat gpt, anche con il suo saggio uso delle virgole, conferma, la verita' non piu' occultabile, che al radical chic americano medio, di una disuguaglianza socioeconomica PURA, tipo quella che ci puo' essere tra due persone non handicappate dello stesso genere e della stessa razza, per esempio una mendicante e una miliardaria, se essa non e' accompagnata (ALMENO) da una disuguaglianza razziale, di genere, di disabilita' o gusti sessuli... frega meno di zero.
Se chiedi in giro che cosa pensino maggioritariamente i "woke", ormai, perfino chat gpt, ti risponde sinceramente.
Derisione meritata, quindi. E anche disprezzo direi. Per tutta questa gente.
Da parte di tutti quelli che ancora comprendono, che la disuguaglianza principale dei nostri tempi e' quella economica e di classe. Alla rivoluzione politica, non e' seguita quella sociale. E le conseguenze, ce le portiamo addosso parecchio.
Hai colto perfettamente il senso della frase, niko. Infatti le disuguaglianze da combattere sono quelle spiegate da limitazioni che la persona subisce al di là della sua volontà.
Per quanto riguarda le altre disuguaglianze originate Da elementi come l'impegno e la capacità di agire efficientemente nel sistema economico, che dipendono dalla volontà individuale, non vi é alcuna ragione di correggerle perché disincentiverebbe gli individui a darsi da fare per migliorare la loro condizione economica.
Verissimo, però ci sono individui che vengono alienati (disincentivati) da questo sistema socio-economico e non contribuiscono al massimo delle proprie capacità.
Ed è possibile che questo sistema non sia quello che massimizza gli sforzi individuali.
Io di mio penso sia il migliore (che abbiamo trovato fin qui quantomeno), ma riesco a notare tante piccole-medie comunità etniche o religiose che usando una economia prevalentemente chiusa che enfatizza la cooperazione interna, arricchiscono tutti i membri.
Non riesco a immaginare comunità molto grandi in cui la cooperazione interna abbia generato ricchezza più efficientemente del "nostro" principio di competitività individuale, in cui "darsi da fare" è la chiave per "migliorare la loro condizione economica" rubando le tue parole.
Citazione di: anthonyi il 19 Ottobre 2025, 10:56:46 AMHai colto perfettamente il senso della frase, niko. Infatti le disuguaglianze da combattere sono quelle spiegate da limitazioni che la persona subisce al di là della sua volontà.
Per quanto riguarda le altre disuguaglianze originate Da elementi come l'impegno e la capacità di agire efficientemente nel sistema economico, che dipendono dalla volontà individuale, non vi é alcuna ragione di correggerle perché disincentiverebbe gli individui a darsi da fare per migliorare la loro condizione economica.
Ah si'? Io conosco tanta gente povera perche' nata povera, e tanta altra ricca perche' nata ricca, si vede che tu, invece, vivi nel mondo della Tatcher... quello dove se sei ricco o povero "dipende da te", intendo.
Concordo con Jacopus che i valori, ideali woke fanno parte della tradizione della sinistra politica, per questo sono attaccati dalla destra.
Che nella cultura woke si trovino teorie estremiste, stupide o addirittura fasciste è normale.
Che le disuguaglianze biologiche e culturali siano più profonde da combattere politicamente spiega l'ostilità marxista verso questo movimento. Le disuguaglianze economiche, che sono comunque inevitabili, sono più facilmente riducibili rispetto a quelle biologiche e culturali. Oltre che balbettare di economia e di rivoluzioni, il marxismo è muto sulle differenze sessuali o generazionali: la disuguaglianza tra vecchi o giovani, uomini o donne non è colmabile dall'eguaglianza economica. La bellezza dei giovani è negata ai vecchi.
Citazione di: baylham il 19 Ottobre 2025, 19:10:17 PMConcordo con Jacopus che i valori, ideali woke fanno parte della tradizione della sinistra politica, per questo sono attaccati dalla destra.
Che nella cultura woke si trovino teorie estremiste, stupide o addirittura fasciste è normale.
Che le disuguaglianze biologiche e culturali siano più profonde da combattere politicamente spiega l'ostilità marxista verso questo movimento. Le disuguaglianze economiche, che sono comunque inevitabili, sono più facilmente riducibili rispetto a quelle biologiche e culturali. Oltre che balbettare di economia e di rivoluzioni, il marxismo è muto sulle differenze sessuali o generazionali: la disuguaglianza tra vecchi o giovani, uomini o donne non è colmabile dall'eguaglianza economica. La bellezza dei giovani è negata ai vecchi.
L'ostilita' marxista, si spiega perche' la lotta contro le disuguaglianze economiche, almeno in una logica di sinistra, dovrebbe venire
prima di quella contro le disuguaglianze razziali, di genere o generazionali, essere in parole molto semplici prioritaria. E invece, certa sinistra ha abbandonato la lotta di classe e quindi quella per l'unica vera, possibile e auspicabile presso il genere umano eguaglianza, che di fatto e' quella economico sociale, (salari, welfare, servizi pubblici, internazionalismo, antimperialismo) e parla residualmente delle sole disuguaglianze razziali e di genere, cioe' dell'irrilevante e del nulla fritto.
Anche antropologicamente, non si tratta di fare un mondo "alla volemose bene", in cui le persone si uniscano, e vadano tutte d'accordo, solo perche' in linea generale e' considerato moralisticamente "buono" e corretto unirsi, e andare d'accordo; le persone, in generale, sono fatte come sono fatte, e, soprattutto se accettiamo la realta', esse si uniscono principalmente se in quanto hanno e riconoscono di avere degli interessi in comune, e si dividono, se non li hanno o non riconoscono di averli; e la lotta di classe, e quella contro la guerra in quanto interesse padronale e', ad oggi, l'unico interesse in comune che possa
davvero mettere d'accordo la stragrande maggioranza dell''umanita'.
Cosa che e' anche intuitiva: rispetto alla disuguaglianza economica, e quindi all'assenza di diritti sociali, almeno se politicamente si e' anarchici, socialisti o comunisti, ci si aspetta e si auspica di giungere, finalmente, ad uno stato di piu' o meno perfetta e completa uguagluanza, in cui i diritti sociali, esistano, e siano rispettati, esattamente quanto quelli civili, o politici; e si lotta per instaurarlo, questo stato di cose, affinche' la differenza economica e di classe sia realmente eliminata; viceversa, rispetto alla differenza di razza, di cultura e di genere, o tanto piu', di gusti sessuali, nessuno al mondo penso, se non forse il piu' bigotto e pazzo degli stalinisti, si aspetta e auspica di giungere ad uno stato di "eguaglianza" generalizzato, che poi sarebbe una dittatura distopica difficilmente anche solo immaginabile, in cui tutti dovrebbero per principio conformarsi a certi valori sessuati e sessuali, e etnico razziali, considerati lo "standard" dell'equaglianza, per cui non so, gli uomini dovrebbero diventare tutti un po' piu' donne, le donne, un po' piu' uomini, i neri comportarsi un po' piu' da bianchi, i bianchi un po' piu' da neri, per giungere tutti insieme alla aurea mediocrita' socialmente propugnata, dalla dittatura stessa; io penso invece che solo per la disuguaglianza economica e il suo umano ambito, sia leggittimo sognare l'eguaglianza vera e totale, cioe' l'abolizione totale, per atto e per proggetto politico, della differenza stessa; per la differenza di razza e di genere, e di gusto sessuale, invece, e' leggittimo solo sognare un mondo in cui la differenza sia mantenuta, ma non sia piu' strumento e fonte di dominio; le femministe per dire non vogliono e non rivendicano di essere
uguali sostanzialmente agli uomini (che senso avrebbe una lotta simile? Chi mai la prenderebbe sul serio?) vogliono un mondo in cui tra donne e uomini ci sia differenza ma non ci sia dominio; ugualmente le pantere nere, non volevano essere uguali ai bianchi, volevano un mondo i cui tra bianchi e neri ci fosse differenza ma non ci fosse predominio, dal lato dei bianchi, eccetera eccetera.
La differenza economica, e' l'unica che possa attualmente risolversi in una nuova era di eguaglianza. Per questo, e non per altro, in senso marxista essa e'
la piu' importante. Per tutte le altre, di differenze, tutte le persone sane di mente, ben si accontenterebbero di vivere nel rispetto delle reciproche differenze, ma senza predominio fisso di un termine, della differenza, sull'altro tipo uomini su donne, bianchi su neri eccetera eccetera.
Un mondo senza classi, sociali, e quindi senza ricchi e poveri, e' auspicabile, e possibile; un mondo (da incubo...) senza generi, razze, colori di pelle, gusti sessuali, tendenze generazionali e culture variegate riconoscibili viceversa e' impossibile, o comunque, se fosse possibile, sarebbe un inferno iper-egualitaro e probabilmente, sterminazionista di tutto cio' che non si riuscisse ad "equalizzare".
E' sempre l'implicazione reale, e cioe' quella socio economica, del concetto di democrazia ad essere determinante; il vero rispetto delle minoranze, a questo mondo, si raggiungera' solo dopo l'abbattimento di quella dittatura fissa, e storicamente costante, della minoranza sulla maggioranza che e' lo stato capitalista e borghese; che si mantiene con l'eterno, e ciclico, sbandieramento, degli eterni fantasmi, di tutto cio' che e' falsamente divisivo, e falsamente unitivo (dio, patria, famiglia, manchismo, razzismo, militarismo, xenofobia eccetera) Solo quando la maggioranza sara', realmente, al potere potra' decretare con atto politico la necessita' del rispetto, formale, delle eventuali, residue minoranze, nell'insuperabilita' presso l'umano di ciò che in fondo come tutti intuiscono e' giusto che differisca, e che quindi, deve continuare a differire.
Il wokismo, malattia infantile dell'occidentalismo.
Grazie ad un senso di colpa endemico nella società attuale, il wokismo dona il carisma dell'identità tribale alle categorie sociali svantaggiate o emarginate.
Rendendoli soggetti politici indipendenti, ne sventola la bandiera elevandoli a paladini della (loro) libertà collettiva, esentandoli da critiche attraverso il noioso refrain del politicamente corretto [a tal proposito, io che non prego da 60 anni, reciterò un commosso requiem il prossino novembre per l'annunciata morte del Vernacoliere].
E' una critica da libertario, che afferma che la libertà è diritto degli individui prima che delle collettività di persone, le quali intorno alle proprie leggittime aspirazioni si costruiscono una identità e anche giustamente la difendono. Ma non per questo sono unti dalla Verità.
Quello che trovo regressivo e tendenzialmente illiberale non è solo la barriera protettiva che creano intorno a sé stesse per prevenire qualsiasi critica provenga dai diversi da loro . Critico la prassi di asservire – anche al loro interno – le libertà di espressione individuale in nome dei loro valori comunitari. in pratica disapprovo la visione riduttiva e schematica fornita da ChatGPT.
Il multiculturalismo woke è diverso dalla socialdemocrazia che risponde alle esigente di ceti sociali integrandoli in una visione unificante di società da costruire in progress.
Il pensiero woke é affine al nazionalismo perchè fraziona la società in tribù. Il praragone non è bizzarro perché questo mini-nazionalismo produce una propria cultura con fondamenta romantiche ( ogni tribù culturale provvede a dotarsi di miti fondativi) ,si crea linguaggi identitari (ad es. schwa) , ha un suo territorio (i social, se non interi quartieri urbani) ed infine è dotata di una ideologia che diventa religione laica: il wokismo, appunto.
Pur partendo da una mal digerita ispirazione democratica il wokismo ha degenerato attraverso il medesimo processo attraverso il quale il movimento di emancipazione dei neri americani da una ecumenica stagione di diritti civili alla Martin Luther King si trasformò in parte nel ghetto tribale del Black Power e delle Pantere Nere.
Oppure per tornare all'oggi penso ad alcuni movimenti femministi che abdicarono al loro stesso ruolo dimenticando gli stupri delle donne ebree il 7 ottobre per appoggiare il movimento Propal senza se e senza ma.
Ma oggi che mi sono svegliato polemico e meteopatico e - chiedendo scusa anticipata a Fabriba che è stato trasparente e corretto e mi è pure simpatico - me la prendo pure con l'idea di elevare ChatGPT a opinionista, trovandoci qui a valutare le sue affermazioni. E' diventato anche lui un soggetto? E allora quando gli daremo il diritto di voto, dopo avergli donato quello dell'opinione? Meglio ancora sarà delegare a Lui le scelte politiche, no?
Non è che schifi a priori l'AI, la pago mensilmente per fare ricerche quantitative di mercato e mi tocca correggerla più volte quando mi passa dati farlocchi che gli devo far correggere. Mi stufo anche quanto mi promette una elaborazione in 5 minuti e dopo un'ora lo devo sollecitare più volte. Ma d'altra parte che pretendo da una macchina che pago 28 euro/mese? Intendo ripetere: un macchina, una protesi per la nostra intelligenza, non un soggetto sulla cui opinione discutere. Altrimenti diventerà un oracolo.
Citazione di: Adalberto il 20 Ottobre 2025, 11:19:41 AMin pratica disapprovo la visione riduttiva e schematica fornita da ChatGPT.
si, mi sono fatto da parte per evitare di fare una lista di quello che va e non va secondo me, ma devo dire anche io penso chatgpt abbia mancato di identificare alcuni problemi. Non parlo neanche della questione teorica che c'è dietro, ma proprio alcuni aspetti pratici "di base".
Citazione di: Adalberto il 20 Ottobre 2025, 11:19:41 AMMa oggi che mi sono svegliato polemico e meteopatico
:D
Citazione di: Adalberto il 20 Ottobre 2025, 11:19:41 AMme la prendo pure con l'idea di elevare ChatGPT a opinionista, trovandoci qui a valutare le sue affermazioni. E' diventato anche lui un soggetto? E allora quando gli daremo il diritto di voto, dopo avergli donato quello dell'opinione? Meglio ancora sarà delegare a Lui le scelte politiche, no?
ho sto difetto alle volte di iniziare a rispondere prima di finire di leggere...
La critica è ragionevole... per parte mia ho voluto lanciare il sasso e nascondere la mano... "l'ha detto chatGPT" è l'alibi perfetto ;D
Scherzi a parte, volevo tenerlo il più neutro possibile, cosa che sapevo non sarei stato in grado di fare.
La non binarieta' dei giovani è un'intuizione interessante, Fabriba.
Per molti della mia generazione la rivoluzione sessuale (W Reich) è stata uno dei tanti fari di riferimento. Anche se rispetto alle aspettative non si è prodotto molto, a parte qualche diritto civile in più, quei fari hanno aiutato qualcuno a costruirsi una forma di equilibrio che talvolta offre solidità.
Speriamo altrettanto per i giovani di oggi, che dalle sfumature di grigio possano capire anche a letto che il dualismo bianco nero, per quanto semplice da delineare a chiacchiere roboanti, non intercetta davvero i bisogni personali. Da questo partirei. Da nuovi bisogni da intercettare.
Che poi, per il processo di individuazione personale il non essere binario debba trovare intorno a se' un tessuto di supporto nella scuola e nella società ... è la grande scommessa.
Da quel poco che leggo dei programmi ministeriali non mi sembra di poter essere ottimista. Ma non avendo figli sto a zero di conoscenze.
Anche di cultura pop degli ultimi anni so nulla.
Forse c'è un eta' infantile in cui la divisione buoni e cattivi risultano utili alla formazione personale se affiancati da genitori che poi insegnano anche a cogliere e valorizzare le sfumature e le duplicità di ogni essere.
Ho letto ora di Thanos su wiki e... Ma che dire?! ?
Gli preferisco il mio eroe di allora: Paperino.
Citazione di: Adalberto il 22 Ottobre 2025, 18:45:27 PMLa non binarieta' dei giovani è un'intuizione interessante, Fabriba.
Per molti della mia generazione la rivoluzione sessuale (W Reich) è stata uno dei tanti fari di riferimento. Anche se rispetto alle aspettative non si è prodotto molto, a parte qualche diritto civile in più, quei fari hanno aiutato qualcuno a costruirsi una forma di equilibrio che talvolta offre solidità.
Speriamo altrettanto per i giovani di oggi, che dalle sfumature di grigio possano capire anche a letto che il dualismo bianco nero, per quanto semplice da delineare a chiacchiere roboanti, non intercetta davvero i bisogni personali. Da questo partirei. Da nuovi bisogni da intercettare.
Che poi, per il processo di individuazione personale il non essere binario debba trovare intorno a se' un tessuto di supporto nella scuola e nella società ... è la grande scommessa.
Da quel poco che leggo dei programmi ministeriali non mi sembra di poter essere ottimista. Ma non avendo figli sto a zero di conoscenze.
Anche di cultura pop degli ultimi anni so nulla.
Forse c'è un eta' infantile in cui la divisione buoni e cattivi risultano utili alla formazione personale se affiancati da genitori che poi insegnano anche a cogliere e valorizzare le sfumature e le duplicità di ogni essere.
Ho letto ora di Thanos su wiki e... Ma che dire?! ?
Gli preferisco il mio eroe di allora: Paperino.
Ciao Adalberto,
hai risposto a questo credo
https://www.riflessioni.it/logos/storia/columbus-day/msg101040/#msg101040
ma giustamente c'era una parte di quello che appareteneva a questa discussione (lo riporto di seguito per rendere più chiara la risposta)
CitazioneQueste sono le situazioni in cui (...) serve una accettazione ampia e dal basso della nostra natura non riducibile alle categorie di buono/cattivo.
Secondo me non può che venire dai prodotti pop di consumo, dalla tv, dai film, dal dismettere la di-visione del mondo da vecchio western, e abbracciare una maggiore complessità.
(...) se la Marvel ha prodotto Thanos, forse siamo a buon punto (...)
Forse i ragazzini di oggi ci sguazzano già in questa non-binarietà del mondo!**
(...)
** gioco di parole voluto perché mi ha dato da pensare, ma mi riferisco solo alla dicotomia buono-cattivo, nulla per cui accapigliarci!
Ora... io non parlavo di questo tema del woke lì, quindi ci sono 1000 distinguo.
Sono d'accordo con quello che dici, ma la percezione non-binaria del genere/sesso nei giovanissimi mi solleva dubbi in ambiti molto pratici che secondo me non vengono trattati con abbastanza cura ne dai sostenitori (colpevolmente) ne dagli oppositori (naturalmente, perché hanno interesse a mandarla in caciara e non cambiare niente).
PS: Thanos è il miglior cattivo degli ultimi 10 anni... la nostra discussione finisce qui >:(