Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?
Se lo chiede giustamente Magdi Allam in un suo articolo pubblicato su "Il Giornale" il primo maggio scorso, di fronte forse a quello che possiamo definire il piú grande inganno o tradimento della storia italiana ed europea. Infatti cosí continua: " Com'è possibile che ogni giorno i governi promuovano l'auto-invasione da parte di migliaia di clandestini e gli italiani si limitano a denunciare la falsità della tesi ideologica della accoglienza, ma subiscono la più imponente operazione di sostituzione etnica della storia e non reagiscono? Dobbiamo prendere atto che prima ancora della crisi dei valori, c'è una crisi della ragione. Abbiamo trasformato la nostra Italia in una terra di nessuno, finendo per essere una terra di conquista. Siamo arrivati persino ad accordare agli stranieri ciò che non è consentito agli italiani."
Ma la domanda cruciale che sempre Magdi Allam si pone, è: "Ma gli italiani la amano (l'Italia, n.d.r.)? Oggi la domanda è: Ma gli italiani amano se stessi?"
Ecco, e qui ci vorrebbero bravi antropologi, sociologi e psicologi per capire bene il fenomeno, per comprendere come e perché un popolo apparentemente libero e che in passato ha saputo combattere con coraggio e lealtà di fronte a qualunque oppressione, oggi non agisca né reagisca minimamente di fronte ad una tale ingiustizia e dissennatezza, lasciandosi sopraffare inerte da un sistema politico rivoltante che lo sta portando lentamente alla distruzione. Forse perché sono diventati come le rane che si lasciano lessare godendo del tepore dell'acqua appena calda che diventa pian piano sempre piú bollente?
In questi giorni è nato anche un comitato per la costituente affinché possa sorgere un partito islamico italiano. Allora io mi sono chiesta: Perché sentire l'esigenza di un partito politico islamico? Ora nessuno piú mi venga a dire che l'islam è solo una religione, una semplice religione; purtroppo non lo è, è un altro inganno in cui anche noi europei, popolo dei "lumi", stiamo abboccando come pecore da macello. L'islam è sempre stato un movimento politico sin dalla sua nascita e sempre lo sarà, almeno fin quando, perlomeno in Europa, qualcuno non si sveglierà e farà ciò che si fece col nazismo, col fascismo e col comunismo; ma mi pare che ancora tutti dormiamo sonni tranquilli. Ed io nel mio piccolo mi chiedo ancora: Come mai non ci sono seguaci di altre religioni che intendono costituirsi in partiti? Penso agli ebrei, ai buddisti, ecc., che, tra l'altro, non ricordo abbiano mai presentato problemi di tipo legale o di convivenza con la nostra cultura. Ma perché proprio gli islamici, armi in pugno, e giú a pretendere? Con quale ardire? C'è il terrorismo islamico che sta facendo stragi insanguinando interi paesi mediorientali, dell'India e dell'Africa quotidianamente, mettendo in difficoltà anche l'Europa, verso cui neppure i cosiddetti moderati hanno MAI assunto una pubblica, esplicita, netta e radicale posizione decisamente contro, e ci si permette di volere, anzi, di pretendere un proprio partito??? Invece di farsi un'umile e silenzioso esame di coscienza o avere un minimo di tatto, di delicatezza verso gli altri, verso un popolo che, almeno fino ad oggi è ancora profondamente o cristiano o comunque laico razionalista? E gli ingenui italiani, di sinistra e di destra che siano, cosa fanno? Nulla. Anzi, sorridono e ammiccano, non tutti, ma una buona parte lo fa, la restante parte non approva ma rimane quasi indifferente.
A quale strano e pericoloso gioco stiamo giocando? Ammesso che ci sia un affare perverso dietro le quinte.
L'ironia della sorte vuole che mentre nei paesi islamici fior di intellettuali, atei e non, metteno a repentaglio la propria vita (tant'è che devono spostarsi con la scorta) per poter dichiarare pubblicamente che l'islam è PERICOLOSO, che è subdolo, che la dottrina su cui si fonda NON PUÒ cambiare, che esso è la causa principale dei mali e dell'arretratezza non solo materiale dei paesi islamici e che si sta subdolamente infiltrando e radicando anche nelle istituzioni della nostra bella Europa, culla di civiltà, di libertà, di razionalità, che ha smesso da secoli dii farsi abbindolare dalla religione, e noi cosa facciamo? Accogliamo, coccoliamo, accarezziamo, lisciamo, llasciamo fare, tranquilli, beati, beoni, ingenui e sorridenti come perfetta idiozia comanda.
Oggi addirittura si è pure tenuta, su iniziativa delle anime belle di una certa parte politica, la "marcia dei migranti", a dispetto del madornale e vergognoso scandalo di onlus, scafisti, ONG, infiltrazioni mafiose sul buinness migranti ecc.
Allora la domanda sorge spontanea: Gli italiani, e gli europei tutti, sono ancora capaci di intendere e di volere?
Oppure 70 anni di forte impronta ideologica sinistra ha praticamente atrofizzato ogni slancio di sano orgoglio, di dignità, di identità e autenticità fino ad intaccare la capacità di intendere e di volere?
Come possiamo uscire da questo pantano in maniera pacifica?
Non venite a parlarmi di intevento a livello culturale perché, come abbiamo già constatato, dopo due generazioni di occidentalizzazione molti immigrati hanno assimilato poco, e comunque temo che non ci sia tempo sufficiente; occorrerebbe qualcosa di piú incisivo e a breve termine. Cosa fare?
Il problema è che si vuole la botte piena e la moglie ubriaca. E' implicito che se si accolgono centinaia di migliaia di disperati occorre sopportare un abbassamento dell'ordine pubblico, delle risorse sanitarie, dell'offerta in alcuni settori lavorativi. Invece sembra che ci si voglia convincere che sia possibile accogliere masse di fuggitivi e poter garantire a tutti un livello di vita accettabile: come se uno ti portasse fuori nel miglior ristorante con 10 euro in tasca.
Citazione Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?
Se lo chiede giustamente Magdi Allam in un suo articolo pubblicato su "Il Giornale" il primo maggio scorso, di fronte forse a quello che possiamo definire il piú grande inganno o tradimento della storia italiana ed europea. Infatti cosí continua: " Com'è possibile che ogni giorno i governi promuovano l'auto-invasione da parte di migliaia di clandestini e gli italiani si limitano a denunciare la falsità della tesi ideologica della accoglienza, ma subiscono la più imponente operazione di sostituzione etnica della storia e non reagiscono? Dobbiamo prendere atto che prima ancora della crisi dei valori, c'è una crisi della ragione. Abbiamo trasformato la nostra Italia in una terra di nessuno, finendo per essere una terra di conquista. Siamo arrivati persino ad accordare agli stranieri ciò che non è consentito agli italiani."
Magdi Allam deve distinguere tra "gli italiani" ed il governo italiano, espressione dei partiti politici che formano la maggioranza. Anche la destra ha le sue colpe ! Possibile che non si riesca a promuovere un referendum pro o contro l'invasione di immigrati ? Almeno si può comprendere quanti sono gli italiani favorevoli e quanti i contrari. Fharenight chiede la reazione della maggioranza silenziosa degli italiani. Ma reagire come ? Non è più tempo per una guerra civile, ma se l'andazzo continua ci si arriverà. Si può solo protestare tramite mass media, manifestazioni di piazza, scelta delle persone e dei partiti quando ci sono le elezioni politiche. Non possiamo fare null'altro. Ieri a Milano hanno sfilato circa cinquantamila persone, quasi tutti immigrati, giunti anche dai paesi vicini, all'insegna del "volemose bene". C'erano rappresentanti di partiti e sindacati, il presidente del Senato, Grasso, e sindaci dell'hinterland, esponenti delle comunità islamiche e della sinistra, i soliti noti della sinistra pacifista, terzomondista, antirazzista, e arcobaleno. Non mancavano le onlus, le cooperative rosse e bianche, ed altre associazioni parassite che si mantengono con il denaro che viene loro concesso da Stato, Regioni e Comuni. C'erano anche le donne velate dell'Islam oscurantista, i radicali e le insegne dei gruppo cristiano-evangelici. Non ho capito perché ci sono state polemiche e tafferugli con i rappresentanti dei centri sociali. Forse perché non sono stati loro ad organizzare il corteo ?Dante Alighieri nel nostro tempo non direbbe più "Ahi Pisa, vituperio delle genti", ma "Ahi Italia, vituperio delle genti". Italia, terra di conquista. Siamo sottomessi all'ideologia globalista con conseguente futuro meticciato tendente al nero. L'esercito dei globalisti, buonisti, multiculturalisti, immigrazionisti e islamofili avanzano. Spero che in futuro la loro perversa ideologia si ritorca su di loro.
Non vedo proprio alcuna terribile minaccia a priori in un partito islamico, a parte per l'accento confessionale che ne sconsiglierebbe l'opportunità, ma abbiamo pure avuto un partito demo-cristiano. A quanto ne so oggi in Italia è vietata solo la ricostituzione del partito fascista, dati i danni a suo tempo provocati nonostante fosse un prodotto DOC.
In merito al "vergognoso scandalo di onlus, scafisti, ONG", non so proprio di cosa si parli, al momento ci sono solo chiacchiere e il salvataggio in mare, praticato soprattutto da queste organizzazioni, resta un obbligo irrevocabile. Lo scandalo sta invece certamente nel coinvolgimento mafioso nella gestione dei campi di concentramento dei migranti, in particolar modo quello dell'Isola di Capo Rizzuto, fatto sulla pelle dei richiedenti asilo: un perfetto ed ennesimo esempio di come "funzionino" le cose in questo paese a opera degli usi e costumi dei nativi. Quanto al sentimento cristiano della nostra cultura è già morto da un pezzo, al massimo serve da etichetta quando serve a dare adito alle peggiori pulsioni e accaparrare voti sotto campanili silenziosi.
Quello che vedo è che si combatte una guerra dei ricchi contro i poveri facendo leva sui piccoli egoismi e la disintegrazione sociale prodotta da un modello di sviluppo quanto mai becero, una guerra che coinvolge tutti quanti e patita soprattutto dai più poveri. I migranti possono anche offrirci una possibilità per rifondare una migliore convivenza civile e un tipo di sviluppo diverso. Sarà comunque molto difficile, ma non vedo alternative.
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere. La manifestazione di Milano di ieri è stata fondamentale e ha tutta la mia approvazione, l'importante è che non finisca lì, che sia il primo passo per un cammino da fare insieme, dato che viviamo e ci muoviamo tutti sullo stesso pianeta.
La possibile deriva fondamentalista dei mussulmani in Italia e nel mondo occidentale dipende solo da noi e da come vogliamo gestire il problema. Intanto ricordo alcune cose. Senza l'apporto degli immigrati la situazione economica dell'Italia sarebbe ancora più disastrosa. Evidentemente o la smettiamo di essere così egoisti e facciamo dai 3 ai 5 figli a coppia oppure l'unica alternativa è quella di importare l'umanità, che consuma e produce al nostro posto. Gli immigrati sono una minoranza e gli immigrati mussulmani sono una minoranza della minoranza e gli immigrati mussulmani integralisti sono una minoranza della minoranza della minoranza. In gran parte del Sud Italia vige invece una solida cultura mafiosa condivisa dalla criminalità, dalla politica, dall'imprenditoria e dalla gente comune e questa cultura attualmente produce danni ben maggiori di quella di una paventata invasione mussulmana. Danni ben maggiori vengono inoltre prodotti da un diffuso bisogno di illegalità da parte di tutti gli italiani da Trento a Marsala che si deduce da un livello di evasione fiscale tra i più alti di tutto il mondo.
Accampare gli immigrati come problema fondamentale serve solo a chi vuole stornare l'attenzione come ai tempi delle armi di "distrazione" di massa oppure a chi ci fa una carriera giornalistica o politica sopra.
Inoltre l'arrivo degli immigrati dipende dal nostro stesso livello di benessere. Se stessimo male e le nostre economie fossero malconce e nei nostri paesi vigesse la sharia non credo che verrebbe qualcuno. Inoltre siamo proprio noi "Occidentali" attraverso politiche di dominio e di sfruttamento ad aver creato i presupposti per queste migrazioni di massa. Il neocolonialismo economico ha creato dei danni in Africa che difficilmente si recuperano in poche generazioni. Abbiamo tra l'altro l'esempio in casa. La Mafia e la Camorra sono nati in Italia anche a causa di malgoverni e di governi stranieri, in primis quello spagnolo di qualche centinaio di anni fa, eppure nonostante gli sforzi, la Mafia e la Camorra sono ancora lì.
Che queste migrazioni di massa siano un problema non lo nego ma pretendere soluzioni semplici quando siamo noi stessi la causa di questo male è veramente una indecenza. Dico solo l'ultima a caso. La British Telecom, filiale italiana sembra che abbia creato un fondo "nero" di 500 milioni di euro, per un valore in tasse evase di 100 milioni circa. Con 100 milioni quanti immigrati possiamo integrare?
Citazione di: Fharenight il 21 Maggio 2017, 00:55:40 AMEcco, e qui ci vorrebbero bravi antropologi, sociologi e psicologi per capire bene il fenomeno, per comprendere come e perché un popolo apparentemente libero e che in passato ha saputo combattere con coraggio e lealtà di fronte a qualunque oppressione
Antropologi e psicologi (?) ti ricorderanno che l'unica "liberazione" che ha a che fare con la questione dei migranti e l'Italia, è la liberazione del'Etiopia\eritrea\somalia che viene festeggiata il 5 maggio dagli abitanti delle ex-colonie (che oggi si imbarcano) e il 16 settembre in Libia, e che ha devastato le suddette regioni con gas nervino, attacchi terroristici, bombardamenti a tappeto e deportazioni. D'altro canto le "giornate della memoria" servono a questo, a ricordarci ogni tanto un po di storia e le cause storiche della situazione attuale. Peraltro alcuni Italiani sono capaci di intendere di volere, e non si prestano a una guerra tra gli ultimi a favore di multinazionali e banchieri che nel frattempo li hanno messi in mutande.
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Citazione di: Jacopus il 21 Maggio 2017, 14:17:50 PM
Senza l'apporto degli immigrati la situazione economica dell'Italia sarebbe ancora più disastrosa. Evidentemente o la smettiamo di essere così egoisti e facciamo dai 3 ai 5 figli a coppia oppure l'unica alternativa è quella di importare l'umanità, che consuma e produce al nostro posto.
Le attuali evoluzioni tecnologiche cambiano completamente questi ragionamenti, il lavoro, già oggi ma soprattutto in futuro non avrà caratteristiche di scarsità. Credo che sostenere una tesi, cioè quella dell'accoglienza, che può avere argomenti etici, anche se a mio parere discutibili (perché sarebbe più efficiente aiutarli a casa loro), utilizzando argomentazioni false dal punto di vista economico, indebolisca anche l'eventuale valore etico della stessa.
Citazione di: Jacopus il 21 Maggio 2017, 14:17:50 PM
Inoltre siamo proprio noi "Occidentali" attraverso politiche di dominio e di sfruttamento ad aver creato i presupposti per queste migrazioni di massa. Il neocolonialismo economico ha creato dei danni in Africa che difficilmente si recuperano in poche generazioni.
Siamo noi occidentali piuttosto, che con lo sviluppo tecnologico, agricolo e sanitario, abbiamo creato le premesse perché le popolazioni africane si moltiplicassero a dismisura e avessero la possibilità, tramite mezzi di comunicazione e di trasporto che sempre noi abbiamo prodotto, di venire in massa verso l'Italia.
Maral dice: "
Quanto al sentimento cristiano della nostra cultura è già morto da un pezzo, al massimo serve da etichetta quando serve a dare adito alle peggiori pulsioni e accaparrare voti sotto campanili silenziosi."Ma parla per te! ti riconosci in quella descrizione? Ok. io per niente, e come me tantissimi altri italiani a cui nessuna forza politica dà voce perché ormai spadroneggia la dittatura del pensiero unico che ci vuole per forza un ammasso di meticciato difficile da amalgamare ma facile da domare.
Non hai neppure idea di quanta bravissima gente c'è ancora in Italia, cristiani credenti e non, che proprio per il loro essere sostanzialmente persone per bene e di buoni sentimenti soffrono nel vedere la propria terra, la propria patria ridotta a discarica, a letamaio, a terra di nessuno. Non si tratta piú ormai nemmeno di ideologia, ma di rispetto della propria dignità.
Maral: ".
A quanto ne so oggi in Italia è vietata solo la ricostituzione del partito fascista, dati i danni a suo tempo provocati nonostante fosse un prodotto DOC." E ma a quanto pare la sinistra ama chi fa danni purché non sia DOC. :)
Ma come??? l'islam non fa danni?
Leggetevi i libri degli intellettuali dissidenti islamici va'.
Quanto al resto che hai scritto, ritengo non valga la pena neppure rispondere; le solite tiritere, il solito disco rotto che non incanta più nessuno.
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Jacopus, l'unica frase di tutto ciò che hai scritto che vale la pena prendere in considerazione è quella che evidenzierò tra poco e a cui risponderò, tutto il resto non ne vale la pena, la solita titritera, il solito disco rotto, le solite sciocchezze e falsità che non incanto più nessuno.
Jacopus dice:
"La possibile deriva fondamentalista dei mussulmani in Italia e nel mondo occidentale dipende solo da noi e da come vogliamo gestire il problema."Ecco, bravo, almeno tu fin qui ci arrivi, visto che lo ritieni un
problema da gestire. E dimmi, tu cosa stai facendo per gestire questo problema? Mi dici tu cosa fai oltre a sostenere la meravigliosa società multirazziale e la necessità dell'invasione? Perché dipende anche da tutti noi. O cosa sta facendo la politica? Non pensi che più islamici importiamo e più sarà difficile tenere la situazione sotto controllo? Di questo passo saranno loro a tenere noi sotto controllo.
Negli altri paesi europei la situazione è già degenerata guarda:
http://voxnews.info/2015/01/11/francia-le-750-zone-dove-comandano-gli-immigrati/
Ma anche in Germania, Belgio, Gran Bretagna stanno messi male. Ero riuscita a trovare un video molto più esplicativo sulla situazione europea, ma purtroppo ho perso il link, se dovessi trovarlo lo pubblico.
Nelle altre nazioni Europee cosa si sta facendo? A me pare nulla.
Anthonyi dice:
Citazione"Siamo noi occidentali piuttosto, che con lo sviluppo tecnologico, agricolo e sanitario, abbiamo creato le premesse perché le popolazioni africane si moltiplicassero a dismisura e avessero la possibilità, tramite mezzi di comunicazione e di trasporto che sempre noi abbiamo prodotto, di venire in massa verso l'Italia.
Ecco, questo è ragionare.
Ed infatti mi ricordo che anni fa gli occidentali sostennero proprio in Africa delle campagne anti-natalità, favorendo i metodi contraccettivi, e se non sbaglio la popolazione stava diminuendo; poi, cos'è successo? Honno messo al mondo figli per essere sfruttati...
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.
Il mio topic è quanto di piú veritiero si possa osservare sul popopo italiano ed europeo contemporaneo. L'analisi e la preoccupazione espresse da Magdi Allam, che prima ancora di una crisi dei valori si tratti della crisi della ragione, è lampante, e le risposte al mio topic ne danno ampiamente conferma: solo due hanno fornito una risposta ragionata, gli altri, caput mortuum.
Altamarea, la colpa di noi che abbiamo chiara la situazione reale è di non reagire per pigrizia, individualismo, accidia, ci crogioliamo nell'immobilismo pensando che qualsiasi sforzo sia vano o che siano gli altri o chissà cosa a dover intervenire.
Direi allora alle persone che ancora ragionano e che avessero ancora un residuo di coraggio e di amor proprio e amor di patria (lo so, ce la stanno mettendo tutta per distruggerci anche questi sentimenti, invece in me si stanno rafforzando) di farsi coraggio, prendere decisamente una posizione e lottare contro questa ingiustizia, contro il piú grande inganno e tradimento della storia italiana ed europea. Se perderemo, almeno avremo perso con la coscienza pulita.
Dimenticavo di aggiungere ( mi riferisco in particolar modo a Jacopus, dato che lui ci è arrivato a considerare una possibilissima deriva dell'islam) che l'islam non ha mai raggiunto nessun accordo con lo Stato, diversamente dalle altre comunità religiose, qualcuno si è mai chiesto il perché?
Se qualcuno (penso molti) non lo avesse notato, le norme su cui si basa l'islam sono contro alcune delle nostre leggi, e sono anticostituzionali, non lo dico solo io ma molti Costituzionalisti.
Ma se al governo dell'Italia e dell'Europa rimarranno le stesse teste "brillanti" e servili è probabile che pur di accontentare gli islamici modificheranno pure la Costituzione a loro favore.
Maral ha scritto CitazionePS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
Io invece non voglio convivere con loro, perché ne vedo troppi in giro. In Gran Bretagna hanno fatto il referendum per la Brexit. Hanno vinto i favorevoli all'uscita, senza drammi. In Italia non si può fare per non dispiacere a chi ? Al Vaticano che fa la carità con i soldi di altri Stati ? Per non dare dispiaceri alle onlus vere e false, alle vere e false cooperative rosse e bianche ? L'immigrazione selvaggia è diventato un problema sociale, allora perché non chiedere il parere dei cittadini ? La sinistra, e i cattocomunisti cosa temono ? La verità ? Hanno paura di constatare che sono minoranza ? InVerno ha scritto CitazioneIl consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra
Ecco un esempio di disinformazione, di allarmismo, di bugie, di uscita fuori dal seminato. Ma come puoi dire che un referendum "renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere ? Attieniti al tema per renderti conto che non sono amenità. Ogni giorno continuano ad arrivare...a migliaia
Altamarea, hai ragione, mi hai fatto notare questo particolare:
tu hai sottolineato, riferendoti al titolo del topic, che Magdi Allam deve distinguere tra "gli italiani" ed il governo italiano; InVerno dice: "Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere" ;D . Sono convintissima che si è trattato di un lapsus freudiano; guarda caso ha usato le stesse parole del titolo di questo topic! Ergo, chi merita la pena di morte? Lui stesso lo dice (non volendo).
Come diceva Pasolini, la verità la senti dentro di te, anche sei vuoi nasconderla. Ognuno recita a soggetto un copione non scritto da noi, ma la forza della verità in qualche modo fa capolino, anche inconsciamente... anche attraverso un semplice lapsus.
Citazione di: InVerno il 23 Maggio 2017, 08:53:21 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.
Dimenticavo l'altra strategia, quella di tacciare di razzismo e inciviltà tutti coloro che semplicemente chiedono una gestione ordinata, efficiente e legale del problema immigrazione. Non è vero che in Italia la maggioranza è per la pena di morte, così come la maggioranza non mette in discussione che coloro che hanno messo volontariamente a rischio la loro vita nel mediterraneo debbano essere salvati. Solo che bisogna rendersi conto che questo comportamento opportunistico di ricatto morale (Io metto in pericolo la mia vita, tu mi devi salvare e io ci guadagno perché tu sei costretto a garantirmi uno standard di benessere nettamente superiore a quello che io avevo prima) non si deve incentivare perché a quel punto le persone sui canotti diventeranno milioni e decine di milioni. Ho poi parlato di efficienza, io non metto in discussione l'aiuto da dare ai popoli subsahariani, noto però che quei 500000 salvati che sono nel nostro territorio costano circa 6 miliardi di Euro di spese vive e che probabilmente, con gli stessi soldi, sarebbe possibile offrire servizi di sopravvivenza ad almeno 10 milioni di subsahariani (Che non sono meno importanti solo perché non sono riusciti a procurarsi i 5000 dollari che sono necessari per il viaggio verso l'Italia. Riguardo a questi 5000 dollari faccio presente che questi, moltiplicati per tutti quelli che sono venuti, fanno due miliardi e mezzo di dollari, tutti soldi che sono stati sottratti ai sistemi economici di quei paesi, dove avrebbero potuto produrre un certo sviluppo, per finire nelle tasche delle mafie.
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 07:29:36 AM
Citazione di: InVerno il 23 Maggio 2017, 08:53:21 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.
Dimenticavo l'altra strategia, quella di tacciare di razzismo e inciviltà tutti coloro che semplicemente chiedono una gestione ordinata, efficiente e legale del problema immigrazione. Non è vero che in Italia la maggioranza è per la pena di morte, così come la maggioranza non mette in discussione che coloro che hanno messo volontariamente a rischio la loro vita nel mediterraneo debbano essere salvati. Solo che bisogna rendersi conto che questo comportamento opportunistico di ricatto morale (Io metto in pericolo la mia vita, tu mi devi salvare e io ci guadagno perché tu sei costretto a garantirmi uno standard di benessere nettamente superiore a quello che io avevo prima) non si deve incentivare perché a quel punto le persone sui canotti diventeranno milioni e decine di milioni. Ho poi parlato di efficienza, io non metto in discussione l'aiuto da dare ai popoli subsahariani, noto però che quei 500000 salvati che sono nel nostro territorio costano circa 6 miliardi di Euro di spese vive e che probabilmente, con gli stessi soldi, sarebbe possibile offrire servizi di sopravvivenza ad almeno 10 milioni di subsahariani (Che non sono meno importanti solo perché non sono riusciti a procurarsi i 5000 dollari che sono necessari per il viaggio verso l'Italia. Riguardo a questi 5000 dollari faccio presente che questi, moltiplicati per tutti quelli che sono venuti, fanno due miliardi e mezzo di dollari, tutti soldi che sono stati sottratti ai sistemi economici di quei paesi, dove avrebbero potuto produrre un certo sviluppo, per finire nelle tasche delle mafie.
Io non ti ho mai dato del razzista, non distribuisco patenti in generale. Gestione ordinata dei flussi sembra buon senso kantiano, bene. Siamo tutti per una gestione ordinata dei flussi, cosi come per la pace nel mondo, per la bellezza della nona di Beethoven, e per il bel tempo. Non esistono persone per il "porte aperte a tutti" (e additarle alla cieca non è diverso dall'accusare di razzismo) esistono però persone che si rendono conto delle dimensioni e della sistemicità dei flussi migratori e rifiutano soluzioni semplicistiche O criminogene. Riguardo all'aiuto nell'africa subsahariana vanno segnalate due cose. A) La Germania si è impegnata per la prima volta nella creazione di campi di smistamento in Africa, facendo vedere un piccolo spiraglio d'Europa (notizia per feticisti dell'ultima pagina) B) In un intervento differente hai detto che le migrazioni sono originate dalle condizioni di vita che abbiamo creato e che hanno permesso la moltiplicazione dei subsahariani, posto che non sono d'accordo assolutamente con questo, ma posto che sia vero, che vai ad aiutarli a fare? Per farli moltiplicare ulteriormente? Ma sopratutto DA CHI dovremmo aiutarli? Segui i soldi e lo saprai (e lo sai già certamente), e si parla di montagne di soldi non dei 5000dollari del barcone. Breve inciso, esiste un unica e provata e sicura soluzione per il controllo demografico Africano, dare ovvero potere alle donne e sviluppare società paritarie, e di questo hanno pari colpa sia cristiani che islamici, sia i vari capetti di stato installati a difendere le nostre multinazionali del chiagni e fotti.
Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2017, 11:52:03 AM
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 07:29:36 AM
Citazione di: InVerno il 23 Maggio 2017, 08:53:21 AM
Citazione di: anthonyi il 22 Maggio 2017, 17:03:54 PM
Citazione di: maral il 21 Maggio 2017, 12:28:30 PM
PS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.
E' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Il consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra. Se vogliamo tornare alle tribù, non c'è bisogno di importare africani, basta fare referendum popolari su materie assurde, in pochi anni la sharia sarà un miraggio di civiltà e dovremo importarla per avere diritti cilvili. Non solo, un "referendum sull'immigrazione" altro non sarebbe che un razzo nel cielo per dire al resto del mondo che non abbiamo la più pallida idea di come si governa un paese. Un'ammissione che probabilmente per alcuni arriverà tardiva, ma prima o poi dovevamo mettere nero su bianco.
Riguardo il controllo alle frontiere, i firmatari della Bossi-Fini sono i due (ex) leader dei maggiori partiti xenofobi italiani, per cercare firmatari più efferati dobbiamo importarli dall'estero, suggerisco anche quelli dall'Africa.
Dimenticavo l'altra strategia, quella di tacciare di razzismo e inciviltà tutti coloro che semplicemente chiedono una gestione ordinata, efficiente e legale del problema immigrazione. Non è vero che in Italia la maggioranza è per la pena di morte, così come la maggioranza non mette in discussione che coloro che hanno messo volontariamente a rischio la loro vita nel mediterraneo debbano essere salvati. Solo che bisogna rendersi conto che questo comportamento opportunistico di ricatto morale (Io metto in pericolo la mia vita, tu mi devi salvare e io ci guadagno perché tu sei costretto a garantirmi uno standard di benessere nettamente superiore a quello che io avevo prima) non si deve incentivare perché a quel punto le persone sui canotti diventeranno milioni e decine di milioni. Ho poi parlato di efficienza, io non metto in discussione l'aiuto da dare ai popoli subsahariani, noto però che quei 500000 salvati che sono nel nostro territorio costano circa 6 miliardi di Euro di spese vive e che probabilmente, con gli stessi soldi, sarebbe possibile offrire servizi di sopravvivenza ad almeno 10 milioni di subsahariani (Che non sono meno importanti solo perché non sono riusciti a procurarsi i 5000 dollari che sono necessari per il viaggio verso l'Italia. Riguardo a questi 5000 dollari faccio presente che questi, moltiplicati per tutti quelli che sono venuti, fanno due miliardi e mezzo di dollari, tutti soldi che sono stati sottratti ai sistemi economici di quei paesi, dove avrebbero potuto produrre un certo sviluppo, per finire nelle tasche delle mafie.
Io non ti ho mai dato del razzista, non distribuisco patenti in generale. Gestione ordinata dei flussi sembra buon senso kantiano, bene. Siamo tutti per una gestione ordinata dei flussi, cosi come per la pace nel mondo, per la bellezza della nona di Beethoven, e per il bel tempo. Non esistono persone per il "porte aperte a tutti" (e additarle alla cieca non è diverso dall'accusare di razzismo) esistono però persone che si rendono conto delle dimensioni e della sistemicità dei flussi migratori e rifiutano soluzioni semplicistiche O criminogene. Riguardo all'aiuto nell'africa subsahariana vanno segnalate due cose. A) La Germania si è impegnata per la prima volta nella creazione di campi di smistamento in Africa, facendo vedere un piccolo spiraglio d'Europa (notizia per feticisti dell'ultima pagina) B) In un intervento differente hai detto che le migrazioni sono originate dalle condizioni di vita che abbiamo creato e che hanno permesso la moltiplicazione dei subsahariani, posto che non sono d'accordo assolutamente con questo, ma posto che sia vero, che vai ad aiutarli a fare? Per farli moltiplicare ulteriormente? Ma sopratutto DA CHI dovremmo aiutarli? Segui i soldi e lo saprai (e lo sai già certamente), e si parla di montagne di soldi non dei 5000dollari del barcone. Breve inciso, esiste un unica e provata e sicura soluzione per il controllo demografico Africano, dare ovvero potere alle donne e sviluppare società paritarie, e di questo hanno pari colpa sia cristiani che islamici, sia i vari capetti di stato installati a difendere le nostre multinazionali del chiagni e fotti.
Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali.
Una gestione legale ed ordinata delle migrazioni è un obiettivo irraggiungibile, al massimo uno Stato può adottare una politica di gestione e tentare di realizzarla.
Sono convinto che qualunque politica efficace sia messa in atto per bloccare le migrazioni sia illegale rispetto al diritto e alle convenzioni internazionali, a partire dalle violazioni dei diritti dei richiedenti asilo. Sfido chiunque a dimostrarmi che il Marocco o la Libia o la Turchia siano organizzati ed in grado di affrontare in modi legali il problema delle migrazioni meglio di qualunque stato europeo. La realtà è che si chiede a questi paesi di fare il lavoro sporco, illegale, per gli stati europei, per non disturbare il benessere e ordine sociale.
Secondo me una parziale soluzione è costituita dalla gestione unitaria, organizzata e legale dei richiedenti asilo, i profughi, senza quote, e dei migranti "economici", attraverso quote annuali, da parte della Comunità Europea intera. Le tendenze demografiche europee consentono, anzi necessitano di una tale politica. Per scoraggiare gli altri dal venire in Europa bisogna concordare il tentativo di rimpatrio con i paesi di origine. In breve la soluzione ideale non c'è, a meno di diventare totalmente disumani e crudeli, neo nazisti.
Presumo che i progressi tecnologici ed economici nell'agricoltura dei paesi africani portino anche un incremento della povertà e della miseria degli esclusi, non essendo questi stati in grado di sostenere un sistema di assistenza sociale generalizzato. Il mercato non ha strumenti altruistici, solidaristici per rimediare agli squilibri sociali ed economici prodotti dalle innovazioni.
Magdi Allam non dovrebbe spacciare falsità, nessun governo europeo ha interesse a favorire le migrazioni, semmai è vero il contrario.
Il capitalismo non ha bisogno delle migrazioni, l'esercito industriale di riserva è endogeno al sistema, come già Marx aveva illustrato. Commento rivolto a filosofi simil Fusaro.
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 14:40:29 PM
Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali.
E' inutile raccontarti delle differenze geografiche e dei corridoi migratori, a differenza di Trump che non sa che la corsica è francese, tu hai ben chiaro perchè non stiamo qua a cincischiare di "modello Australiano" suppongo (edit: scusa, non avevo notato che avevi davvero citato l'Australia.....). Devi raccontarmi cosa fa il Libano, cosa fa la Turchia, cosa fa la Grecia, nazioni nel bel mezzo dei corridoi migratori, non l'Austria che deve sorvegliare tre passi di montagna. Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati. La differenza tra "sfruttamento" e "valorizzazione" non è una questione interpretativa arbitraria, basta sapere quanta percentuale della ricchezza prodotta va a finire in mano ai locali. Nel caso dell'Etiopia, caso che conosco abbastanza bene avendola visitata e avendo parte della mia famiglia di questa provenienza (ricordi coloniali, di quando esportavamo pace e bene) ho serissimi dubbi riguardo al valore di queste "joint venture", non a caso il paese è stato sull'orlo della guerra civile (e lo è ancora) proprio per via del
land grabbing che piace tanto ai cinesi. Beh che dire, contratti di affitto di 99 anni di durata che interessano migliaia di milioni di ettari sono sicuramente una "valorizzazione del territorio", infatti fra 99 anni (se non ci sarà un rinnovo) i locali potranno godersi le infrastrutture dell'indotto e impianti di trasformazione del secolo precedente (da smaltire probabilmente) mentre nel frattempo saranno stati portati dall'innocua pastorizia alla povertà salariale. Roba da leccarsi i baffi!
Citazione di: Fharenight il 23 Maggio 2017, 02:33:10 AM
Non hai neppure idea di quanta bravissima gente c'è ancora in Italia, cristiani credenti e non, che proprio per il loro essere sostanzialmente persone per bene e di buoni sentimenti soffrono nel vedere la propria terra, la propria patria ridotta a discarica, a letamaio, a terra di nessuno. Non si tratta piú ormai nemmeno di ideologia, ma di rispetto della propria dignità.
Tutte queste bravissime persone allora farebbero meglio a preoccuparsi dell'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue da secoli) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, piuttosto che degli immigrati. Ma fa comodo scaricare sugli altri le proprie magagne!
CitazioneE ma a quanto pare la sinistra ama chi fa danni purché non sia DOC. :)
Ma come??? l'islam non fa danni?
Leggetevi i libri degli intellettuali dissidenti islamici va'.
Sempre meno finora di quanti non ne abbia fatti il fascismo e le idee di una razza pura e selezionata. Quali sarebbero poi questi intellettuali dissidenti islamici? Magdi Allam che citi sarebbe forse un dissidente islamico? Ma quante balle racconti! Altro che disco rotto!
CitazioneDirei allora alle persone che ancora ragionano e che avessero ancora un residuo di coraggio e di amor proprio e amor di patria (lo so, ce la stanno mettendo tutta per distruggerci anche questi sentimenti, invece in me si stanno rafforzando) di farsi coraggio, prendere decisamente una posizione e lottare contro questa ingiustizia, contro il piú grande inganno e tradimento della storia italiana ed europea.
Sentiamo un po' cosa proporresti per difendere il sacro suolo della patria ...
CitazioneCome diceva Pasolini, la verità la senti dentro di te, anche sei vuoi nasconderla.
Abbi almeno la decenza di non citare Pasolini per la tua propaganda sentimental popolare per favore.
Citazione di: anthonyiE' interessante la strategia dei sostenitori delle "porte aperte a tutti". Una volta resisi conto che il consenso dei cittadini va da un'altra parte (Sono solo il 20 % degli italiani che sono a favore delle porte aperte, gli altri, a livelli differenti di forza, sono per le limitazioni e le espulsioni) allora chiamano la causa di forza maggiore: "le migrazioni ci sono sempre state", non è possibile bloccarli, etc.).
Peccato che queste affermazioni contrastino con quello che vediamo in giro per il mondo, l'Italia è l'unico paese nel quale non esiste una politica di controllo alle frontiere.
Che tu lo voglia o no è proprio così, le migrazioni ci sono sempre state e gli Europei (per non parlare degli Italiani!) ne sono stati protagonisti indiscussi. Quanto al tanto temuto meticciato noi Italiani ne siamo il prodotto, dato che qui sono passati tutti, ma proprio tutti (a eccezione degli Indiani d'America e dei nativi australiani). Vorrei proprio sapere che ne sai poi della "politica di controllo alle frontiere" che solo in Italia non esisterebbe. A quali frontiere ti riferisci poi? Dobbiamo rinforzare i controlli ai confini con la Svizzera, pericoloso paese extracomunitario? Mi pare una buona idea.
Citazione di: altamareaIo invece non voglio convivere con loro, perché ne vedo troppi in giro.
Apprezzo la sincerità, sapessi io con quanta gente preferirei non convivere e sono quasi tutti connazionali.
Detto poi tra noi non me ne frega niente di maggioranze o minoranze. In Germania i nazisti erano la maggioranza, capita che la demenza più ributtante diventi maggioranza, la storia europea del secolo scorso lo ha ampiamente dimostrato e di nuovo il rischio è esattamente quello.
Citazione di: InVerno il 24 Maggio 2017, 19:03:10 PM
Citazione di: anthonyi il 24 Maggio 2017, 14:40:29 PM
Non ho detto che mi hai dato del razzista, anche se spesso i sostenitori delle porte aperte (e non ho detto che tu lo sia) usano questo argomento. Comunque i sostenitori delle porte aperte ci sono (L'ho già detto sono il 20 % degli italiani). Tu dici di essere favorevole a una gestione ordinata del problema immigrazione. Ora partendo dall'esperienza di tutti gli altri paesi sviluppati che con questo problema si confrontano, quale soluzione presentano. Cosa fa la Spagna? Accordi con Algeria e Marocco per non avere un'invasione di immigrati. Cosa fa la Francia, l'Austria, la Svizzera? Bloccano le frontiere. Cosa fa Israele? Ha fatto un accordo con un solo paese africano, tutti gli immigrati li manda li pagando un tanto a testa.
Cosa fanno Australia e Canada i paesi con il servizio immigrazione più efficiente di tutti, non te lo stò neanche a spiegare.
Comunque non ti ho parlato di soluzioni semplicistiche o criminogene, a meno che tu non voglia affermare che tutti i paesi sviluppati attuano soluzioni di questo genere.
Riguardo alla Germania, personalmente non condivido neanche l'idea di fare gli smistamenti in Africa, bisogna capire che l'immigrazione non ha più alcun senso logico nel mondo in cui viviamo perché il lavoro non serve più da nessuna parte, produce costi enormi che alla fine paghiamo tutti, noi indigeni e gli stessi immigrati.
I più bravi a confrontarsi con il problema sono i Cinesi, investono in Africa, stanno producendo un forte sviluppo economico in Etiopia valorizzando (I sostenitori delle porte aperte direbbero sfruttando) le risorse locali.
E' inutile raccontarti delle differenze geografiche e dei corridoi migratori, a differenza di Trump che non sa che la corsica è francese, tu hai ben chiaro perchè non stiamo qua a cincischiare di "modello Australiano" suppongo (edit: scusa, non avevo notato che avevi davvero citato l'Australia.....). Devi raccontarmi cosa fa il Libano, cosa fa la Turchia, cosa fa la Grecia, nazioni nel bel mezzo dei corridoi migratori, non l'Austria che deve sorvegliare tre passi di montagna. Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati. La differenza tra "sfruttamento" e "valorizzazione" non è una questione interpretativa arbitraria, basta sapere quanta percentuale della ricchezza prodotta va a finire in mano ai locali. Nel caso dell'Etiopia, caso che conosco abbastanza bene avendola visitata e avendo parte della mia famiglia di questa provenienza (ricordi coloniali, di quando esportavamo pace e bene) ho serissimi dubbi riguardo al valore di queste "joint venture", non a caso il paese è stato sull'orlo della guerra civile (e lo è ancora) proprio per via del land grabbing che piace tanto ai cinesi. Beh che dire, contratti di affitto di 99 anni di durata che interessano migliaia di milioni di ettari sono sicuramente una "valorizzazione del territorio", infatti fra 99 anni (se non ci sarà un rinnovo) i locali potranno godersi le infrastrutture dell'indotto e impianti di trasformazione del secolo precedente (da smaltire probabilmente) mentre nel frattempo saranno stati portati dall'innocua pastorizia alla povertà salariale. Roba da leccarsi i baffi!
Lo stare dentro un corridoio migratorio e questione di scelte e strategie. Il corridoio Turco-Tedesco è stato creato dalla Merkel la quale incoscientemente ha detto: "Venite, vi aspettiamo con le braccia aperte". Incentivando così gente disperata a correre qualsiasi rischio pur di arrivare prima alla meta. Una parziale soluzione è stata trovata con la compensazione pagata alla Turchia che è poi nella linea del mio modo di vedere il problema, Libano Turchia, Giordania sono paesi di confine con un paese dove c'è un problema umanitario, la cosa più sensata è che loro si occupino di gestirlo. Naturalmente gli altri paesi devono pagare le spese e anche a questi paesi conviene perché gestire quel problema accettando i profughi gli costerebbe più caro.
Naturalmente questo non riguarda in alcun modo la migrazione verso l'Italia, sulla base dello stesso principio, che è poi lo stesso principio espresso nell'accordo di Dublino, noi dobbiamo accettare tutti i libici che fuggono dalla guerra in Libia, ma non vi sono ragioni per essere costretti ad accettare persone che o non vengono da paesi con problemi umanitari, oppure pur venendo da questi hanno avuto modo di passare per altri paesi in grado di ospitarli. Sulla base di questa logica, conforme agli accordi internazionali, tutti i migranti della tratta Italiana possono essere espulsi, perché guarda un po' i libici, pur avendo la guerra in casa, non ci pensano per nulla ad abbandonare la loro patria, si tratta naturalmente di fare accordi con qualche paese africano, e di compensare lo stesso per il servizio reso. Considerato che ogni immigrato ci costa circa 25 mila Euro nel ridicolo iter di verifica dello status di rifugiato alla fine del quale comunque l'immigrato rimane sul territorio italiano, a noi converrebbe molto pagare diecimila euro per ogni immigrato accettato da un paese africano e credo che a molti paesi africani sarebbero propensi ad accettare questo scambio.
Il ritorno forzoso degli immigrati avrebbe l'effetto di risolvere la più grande emergenza del nostro paese per oggi e per il futuro, perché questo evento, magari opportunamente pubblicizzato sui mezzi di informazione africani (A proposito di sistema Australiano, l'Australia spende molto in campagne deterrenti nel Sud Est asiatico per rendere chiara la sua contrarietà all'ammissione di immigrati), ridurrebbe le aspettative dei potenziali nuovi immigrati che magari inizierebbero a riflettere su un modo migliore per impiegare i loro soldi(Se sono potenziali immigrati vuol dire che dispongono di una ricchezza di 5000 dollari) in maniera più utile a loro e alla loro patria.
Sulla questione dell'Etiopia è evidente la divergenza ideologica tra noi (non a caso ho parlato di sfruttamento e valorizzazione come interpretazioni alternative).
Il discorso è complesso.
1) per quanto mi riguarda ,ogni persona al mondo dovrebbe avere un minimo di dignità materiale e morale, in qualunque luogo di questo mondo si trovi.
2) non so se esista un vero "piano" politico economico, o se semplicemente l'Europa sta gestendo un problema più grande di lei.
3) la migrazione, intesa in termini ecologici e naturali, è data dalla risorsa economica: più c'è ricchezza e più dovrebbe crescere la densità della popolazione, nell'uomo il concetto naturale è socialmente al contrario. I ricchi sono pochi ed estesi territorialmente ,i poveri sono ammassati in numero superiore e in poco spazio, prolificano i poveri e non i ricchi.Questo mostra che la cultura(giusta o sbagliata che sia) altera il concetto naturale di territorialità individuale e densità abitativa in funzione delle risorse
4) Gli occidentali ne hanno fatte e ne fanno di tutti i colori in Africa, condivido le analisi di Inverno. Hanno esigenze da sempre di colonizzare in forme storicamente diverse Corrompono culturalmente.da una parte danno i santini e dall'altra danno armi, da una parte acquistano terreni latifondistici alla gattopardo per controllare le materie prime a livello mondiale e lasciano che tribù, etnie, religioni ,si scatenino fra loro assecondando e armando chi gli conviene alla bisogna del momento.
Non abbiamo mai voluto aiutarli lì dove loro vivono, perchè il loro problema è nei loro territori originari.
La nostra ipocrisia è nella forma quindi di una carità che gestisce l'effetto..........perchè è un affare enorme anche questa
..ricordo almeno quarant'anni fa , si diceva cooperazione nord-sud del mondo............ma chi l'ha mai vista?
Citazione di: anthonyi il 25 Maggio 2017, 05:47:43 AMLo stare dentro un corridoio migratorio e questione di scelte e strategie. Il corridoio Turco-Tedesco è stato creato dalla Merkel la quale incoscientemente ha detto: "Venite, vi aspettiamo con le braccia aperte". Incentivando così gente disperata a correre qualsiasi rischio pur di arrivare prima alla meta. Una parziale soluzione è stata trovata con la compensazione pagata alla Turchia che è poi nella linea del mio modo di vedere il problema, Libano Turchia, Giordania sono paesi di confine con un paese dove c'è un problema umanitario, la cosa più sensata è che loro si occupino di gestirlo. Naturalmente gli altri paesi devono pagare le spese e anche a questi paesi conviene perché gestire quel problema accettando i profughi gli costerebbe più caro.
Naturalmente questo non riguarda in alcun modo la migrazione verso l'Italia, sulla base dello stesso principio, che è poi lo stesso principio espresso nell'accordo di Dublino, noi dobbiamo accettare tutti i libici che fuggono dalla guerra in Libia, ma non vi sono ragioni per essere costretti ad accettare persone che o non vengono da paesi con problemi umanitari, oppure pur venendo da questi hanno avuto modo di passare per altri paesi in grado di ospitarli. Sulla base di questa logica, conforme agli accordi internazionali, tutti i migranti della tratta Italiana possono essere espulsi, perché guarda un po' i libici, pur avendo la guerra in casa, non ci pensano per nulla ad abbandonare la loro patria, si tratta naturalmente di fare accordi con qualche paese africano, e di compensare lo stesso per il servizio reso. Considerato che ogni immigrato ci costa circa 25 mila Euro nel ridicolo iter di verifica dello status di rifugiato alla fine del quale comunque l'immigrato rimane sul territorio italiano, a noi converrebbe molto pagare diecimila euro per ogni immigrato accettato da un paese africano e credo che a molti paesi africani sarebbero propensi ad accettare questo scambio.
Il ritorno forzoso degli immigrati avrebbe l'effetto di risolvere la più grande emergenza del nostro paese per oggi e per il futuro, perché questo evento, magari opportunamente pubblicizzato sui mezzi di informazione africani (A proposito di sistema Australiano, l'Australia spende molto in campagne deterrenti nel Sud Est asiatico per rendere chiara la sua contrarietà all'ammissione di immigrati), ridurrebbe le aspettative dei potenziali nuovi immigrati che magari inizierebbero a riflettere su un modo migliore per impiegare i loro soldi(Se sono potenziali immigrati vuol dire che dispongono di una ricchezza di 5000 dollari) in maniera più utile a loro e alla loro patria.
Sulla questione dell'Etiopia è evidente la divergenza ideologica tra noi (non a caso ho parlato di sfruttamento e valorizzazione come interpretazioni alternative).
L'intero tuo ragionamento fa perno sull'idea della non necessità di ulteriore manodopera, che potrei anche condividere sotto certi aspetti e se declinato al futuro prossimo, c'è però da chiedersi allora dell'atteggiamento della Germania e della sostenibilità del suo hartz4, dei nostri bilanci ( http://www.dossierimmigrazione.it/docnews/file/Scheda%20Dossier%202016.pdf) di questioni demografiche che almeno attualmente parlano di una realtà diversa. E' una questione complessa ma che abbraccia non solamente il continente Europeo, la robotizzazione porta via posti di lavoro
sopratutto in quei paesi dove nell'ultima metà di secolo le produzioni sono state portate (chiedere per esempio al Bangladesh e il tessile) e allora cominci anche a tirare i fili e ad avere previsioni realistiche su cosa significhi realmente urbanizzare paesi come l'Etiopia e verso quali scenari li stiamo (coercitivamente - il land grabbing è un esproprio) indirizzando. Su cui NON vi è alcuna questione ideologica, non è questo il topic adatto per parlarne probabilmente (interessante sarebbe parlare di Gibe3 e impregilo). Io metto sul piatto una scommessa, ovvero che nel prossimo decennio i prossimi "nigeriani" (subsahariani sedotti e abbandonati) saranno proprio gli etiopi a comprare il maggior numero di posti sul barcone vista mare. Tu scrivitelo su un foglietto e semai fra un decennio ci incontrassimo al bar, ho proprio paura dovrai pagarmi perlomeno il caffè, rigorosamente etiope, servito da mani etiopi. Buonagiornata.
Citazione di: paul11 il 25 Maggio 2017, 09:27:32 AM
Il discorso è complesso.
1) per quanto mi riguarda ,ogni persona al mondo dovrebbe avere un minimo di dignità materiale e morale, in qualunque luogo di questo mondo si trovi.
2) non so se esista un vero "piano" politico economico, o se semplicemente l'Europa sta gestendo un problema più grande di lei.
3) la migrazione, intesa in termini ecologici e naturali, è data dalla risorsa economica: più c'è ricchezza e più dovrebbe crescere la densità della popolazione, nell'uomo il concetto naturale è socialmente al contrario. I ricchi sono pochi ed estesi territorialmente ,i poveri sono ammassati in numero superiore e in poco spazio, prolificano i poveri e non i ricchi.Questo mostra che la cultura(giusta o sbagliata che sia) altera il concetto naturale di territorialità individuale e densità abitativa in funzione delle risorse
4) Gli occidentali ne hanno fatte e ne fanno di tutti i colori in Africa, condivido le analisi di Inverno. Hanno esigenze da sempre di colonizzare in forme storicamente diverse Corrompono culturalmente.da una parte danno i santini e dall'altra danno armi, da una parte acquistano terreni latifondistici alla gattopardo per controllare le materie prime a livello mondiale e lasciano che tribù, etnie, religioni ,si scatenino fra loro assecondando e armando chi gli conviene alla bisogna del momento.
Non abbiamo mai voluto aiutarli lì dove loro vivono, perchè il loro problema è nei loro territori originari.
La nostra ipocrisia è nella forma quindi di una carità che gestisce l'effetto..........perchè è un affare enorme anche questa
..ricordo almeno quarant'anni fa , si diceva cooperazione nord-sud del mondo............ma chi l'ha mai vista?
Quello che non riesco a capire è che se in Africa ci sono guerre e conflitti tribali allora la colpa e di noi occidentali che li lasciamo fare. Sulla questione della disponibilità di armi hai ragione, è chiaro che tutte le armi che si usano li le hanno prodotte, o quanto meno inventate e progettate gli Occidentali (Anche se rimane il mitico Kalashnikov che è stato inventato da un orientale europeo).
D'altronde le stesse armi girano per il mondo, a volte si usano per produrre sicurezza e stato di diritto, a volte per attività criminali, dipende dalle propensioni e dall'educazione delle rispettive popolazioni. Credo che per noi sia importante impegnarci per favorire crescite positive, per far si che le armi finiscano solo nelle mani delle persone giuste, anche perché in quel caso sono necessarie proprio per controllare la criminalità, ma chiaramente non possiamo far tutto e soprattutto non possiamo vivere continuamente con questo senso di colpa come se noi fossimo la causa delle loro sofferenze.
Maral dice: "Tutte queste bravissime persone allora farebbero meglio a preoccuparsi dell'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue da secoli) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, piuttosto che degli immigrati. Ma fa comodo scaricare sugli altri le proprie magagne!"
UN APPLAUSO! Quindi, siccome lo Stato democratico sinistroide e debole non è in grado di debellare la delinquenza organizzata e la corruzione, è giusto che sia saccheggiato, invaso e calpestato anche dagli stranieri e da un'ideologia politico-religiosa di tipo nazista o stalinista. Davvero un sentimento di elevata nobiltà d'animo. Complimenti. E tu che ti senti superiore cosa fai per lottare contro l'inciviltà dei propri connazionali, di intere regioni governate di fatto dalla delinquenza organizzata sempre DOC, da una classe politica e burocratica sempre più corrotta e dalla totale indifferenza per la salvaguardia del proprio territorio (cosa che ci contraddistingue dal dopoguerra ad oggi) ridotto a pubblica discarica per interesse privato, oltre a votare per ammirevoli partiti che cercano di "migliorare" la situazione importando quanti più immigrati possibili?
Maral dice: "Sempre meno finora di quanti non ne abbia fatti il fascismo e le idee di una razza pura e selezionata. Quali sarebbero poi questi intellettuali dissidenti islamici? Magdi Allam che citi sarebbe forse un dissidente islamico? Ma quante balle racconti! Altro che disco rotto!
Non era il fascismo fissato con la razza pura, ma il nazismo. L'islam è uguale al nazismo, fattene una ragione; il nazismo è un fantasma del passato, il mostro presente ha un altro nome e viene da lontano, non è doc.
Posso farti un lungo elenco di chi grida al mondo l'ambiguità e la pericolosità di quella religione e sono persone che l'islam lo hanno conosciuto benissimo, ci sono nate, tra i dissidenti credenti ci sono: Kazemeyni Boroujerdi, Amir Taheri, Kamel Daoud e altri... Abdel Samad poi dovresti conoscerlo e leggere il suo libro che a te, che detesti il fascismo, dovrebbe interessare tantissimo, si intitola "Fascismo islamico" e spiega le similitudini tra il fascismo, il nazismo e l'islam; per quanto il suo paragone col fascismo l'ho trovato più un'arrampicata sugli specchi, però sull'islam dice cose reali. Figurati, lui è egiziano, dunque nato in un paese islamico e vive sotto scorta, insegna ai boriosi intellettualoidi di sinistra europei cos'è e come difendersi dall'islam.
Poi ti posso suggerire anche Wafa Sultan, psicologa siriana rifugiata negli Usa, in un dibattito su Al-Jazeera disse:
"Lo scontro che stiamo osservando nel mondo non è uno scontro di religioni, o uno scontro di civiltà. E' uno scontro fra due opposti, è uno scontro fra due ere. E' uno scontro tra una mentalità che appartiene al Medioevo e un'altra che appartiene al XXI secolo. E' uno scontro fra la civilizzazione e l'arretratezza, tra barbarie e razionalità. E' uno scontro fra libertà e oppressione, tra democrazia e dittatura. E' uno scontro fra diritti umani, da una parte, e la violazione di questi diritti, dall'altra. E' uno scontro fra coloro che trattano le donne come bestie (bahīmah), e coloro che le trattano come esseri umani. Ciò che vediamo oggi non è uno scontro di civiltà. Le civiltà non si scontrano, ma competono... [...]
Gli ebrei sono usciti fuori dalla tragedia (dell'Olocausto), ed hanno forzato il mondo a rispettarli, con la loro conoscenza, non con il loro terrore; con il loro lavoro, non con il loro urlio. L'umanità deve la maggior parte delle scoperte e la scienza del XIX secolo e del XX secolo agli scienziati ebrei. Quindici milioni di persone, esiliati in tutto il mondo, si sono unite e hanno guadagnato i loro diritti attraverso il lavoro e il sapere. Non abbiamo mai visto un solo ebreo farsi esplodere in un ristorante tedesco. Non abbiamo mai visto un solo ebreo distruggere una chiesa. Non abbiamo mai visto un solo ebreo protestare contro questo (l'Olocausto) uccidendo le persone.
I musulmani hanno fatto in pezzi tre statue di Buddha. Non abbiamo visto un solo buddista incendiare una moschea, uccidere un musulmano, o dar fuoco ad un ambasciata. Solo i musulmani difendono le loro credenze incendiando chiese, uccidendo persone e distruggendo ambasciate. Questa strada non produrrà nessun risultato. I musulmani devono chiedere a loro stessi cosa possono fare per l'umanità, prima di pretendere che l'umanità li rispetti."
(http://m.asianews.it/index.php?art=5619&l=it
Questa è intelligenza e onestà intellettuale)
Inverno: "Ma possiamo anche parlare di cosa faceva l'Italia ai tempi dei famosi "trattati libici" ovvero finanziava dei veri e propri lager (suggerisco reportage a riguardo) e con numeri sostanzialmente invariati."
Io vorrei capire dove sta scritto che abbiamo il dovere assoluto di accogliere chiunque, anzi tutti. E' assurdo. Lo spazio di una Nazione è quello che è, ad un certo punto non c'è più spazio, non c'è più lavoro, non ci sono più risorse, né più possibilità di controllo del territorio. Diventeremmo animali che si scannano tra loro; le migrazioni e le conseguenti guerre sono sorte per questo, per accaparrarsi il territorio. Vogliamo finire in guerra? O davvero la rabbia o la paura dei fantasmi del passato non vi permettono di comprenderlo? E ora che hai rivelato di avere parenti africani, capisco questi tuoi sentimenti e perché sei immigrazionista, non è più un mistero. A questo punto rimane per me un mistero solo Maral...
Citazione di: Fharenight il 25 Maggio 2017, 23:24:49 PME ora che hai rivelato di avere parenti africani, capisco questi tuoi sentimenti e perché sei immigrazionista, non è più un mistero. A questo punto rimane per me un mistero solo Maral...
Mi hai clamorosamente sgamato, ho mezza famiglia che vuol venire nel bengodi e sto cercando di allargare le maglie dei permessi di soggiorno per poterli riabbracciare, e visti i parenti Russi ci metterei pure che sono pro-Putin, cosi per non farmi mancare niente. Il mistero di Maral è presto risolto, dopo che ha saputo degli Italiani che non riescono a pagarsi il ritorno da Londra sta facendo lo scafista nella manica e ha interessi paralleli nel business sinistroide. I fanatici si riconosco facilmente, vedono il nemico proprio all'interno della comunità che dicono di difendere.
Quando già verso la fine dell Ottocento l'Italia iniziò la propria colonizzazione in Somalia, Etiopia ed Eritrea le popolazioni locali si aggiravano intorno a poche migliaia di abitanti su una vasta estensione di territorio per niente sfruttato. L'invasione che invece stiamo subendo noi a causa di governi incapaci, si sta effettuando su un territorio già abbondantemente occupato e sfruttato dagli indigeni.
A mio modesto parere gli africani devrebbero imparare a lottare per le loro terre (che sono vaste e ricchissime), invece di farsi ospitare da noi, sia perché è un loro diritto e sia per la loro dignità. Dovrebbero lottare innanzitutto contro i loro governanti corrotti, magari molti sinistri anarchici nostrani (bravi ad imbbracciare armi) potrebbero aiutarli, cosí come l'arabia saudita, Qatar ecc, fa con quelli dell'isis.
Durante il fascismo, l'Eritrea e l
a Somalia furono oggetto di un progetto di modernizzazione, voluto inizialmente dal Governatore Jacopo Gasparini nel 1924, che cercò di tramutarla in un importante centro per la commercializzazione dei prodotti e materie prime.
Specialmente negli anni trenta, l'Eritrea fu la colonia maggiormente ammodernata: furono costruiti migliaia di km di strade e ponti, la ferrovia Massaua-Asmara e Asmara-Biscia[3] (iniziata alla fine dell'Ottocento), il porto di Massaua potenziato, e le città furono sistemate anche con la creazione di numerosi quartieri italiani (ancora visibili). Il porto di Massaua divenne il principale e più attrezzato del Mar Rosso, essendo sede del "Comando Navale Africa Orientale Italiana" della Regia Marina.
L'amministrazione italiana sviluppò i servizi ospedalieri e sanitari in Eritrea e favorì lo sviluppo dell'agricoltura specie nell'altopiano eritreo. Molti eritrei furono impiegati nelle fabbriche sviluppate dagli italiani negli anni trenta e tutte le città e villaggi eritrei ebbero un notevole sviluppo urbanistico. Asmara divenne un laboratorio d'urbanistica d'avanguardia.
In una regione africana caratterizzata da differenze etniche, linguistiche e religiose, i Governatori italiani riuscirono a mantenere una notevole stabilità ed ordine pubblico.
L'Eritrea fu scelta dal governo italiano come sede delle industrie nell'Africa Orientale Italiana, particolarmente nel settore metalmeccanico. Vi era anche un piccolo cantiere navale a Massaua. Alcune fabbriche di munizioni e di armamenti ebbero sede ad Asmara e servirono per la conquista dell'Etiopia nel 1935.
Asmara era popolata nella prima metà del Novecento da una numerosa comunità italiana: la città aveva un aspetto tipicamente italiano negli anni trenta e quaranta. Del resto allo scoppio della seconda guerra mondiale Asmara era l'unica capitale africana con la maggioranza della popolazione costituita da europei. Attualmente Asmara viene conosciuta mondialmente per la sua architettura in stile "Art Deco" e "Fascista anni quaranta": le Nazioni Unite la considerano "World Heritage center".
Asmara vanta edifici come l'"Art Deco" Cinema Impero, la "Cubista" Pensione Africa, l'eclettica chiesa ortodossa Tewahdo, il teatro dell'Opera, la costruzione "futurista" Fiat Tagliero, la "neoromanica" Cattedrale di Asmara ed il "neoclassico" Palazzo del Governatore. La città è piena di ville e mansioni in stile "coloniale italiano". Gran parte della città di Asmara fu creata tra il 1936 ed il 1941, in soli cinque anni.[7] Le comunicazioni di Asmara furono potenziate con la creazione di un aeroporto internazionale (servito anche dalla famosa Linea dell'Impero), di una moderna strada asfaltata per Addis Abeba (detta "Via dell'Impero"), di una efficiente ferrovia per Massaua e finanche di una Teleferica (all'epoca la maggiore del mondo).
Asmara aveva una popolazione di 98.000 abitanti, dei quali 53.000 erano Italiani, secondo il censimento del 1939. Questo fatto rese Asmara la principale "città italiana" nell'Africa Orientale Italiana. In tutta l'Eritrea vi erano 75.000 Italiani in quell'ultimo anno di pace prima della seconda guerra mondiale.
(Tratto da Wiki)
Per quanto riguarda Maral, no, non mi sembra il tipo che si abbassa a fare lo scafista, piuttosto lo immagino innamorato di una musulmana con tanto di jihab e che sta pensando di convertirsi per ottenere il permesso di sposarla... (ahahah... scherzo).
E, per il maschilismo con tratti misogini ancora presenti in Occidente, posso capire perché il musulmanesimo attragga molti uomini italiani; non capisco invece le donne che si convertono alla condanna della loro dignità e libertà... Mah, è un mistero.... L'essere umano è pieno di misteri.... e non è affatto vero che sia l'essere vivente piú intelligente; è acora molto stupido invece.
Fharenight sapevi che un certo JEAN RASPAIL nel lontano 1973 scrisse un romanzo dal titolo "il campo dei santi" dove si narra una vicenda a dir poco profetica.Lo scrittore avrebbe immaginato un invasione di immigrati provenienti dall'india e diretti in europa (Francia nel testo) con il beneplacito delle autorità e della maggioranza della popolazione (indotta)Qui sotto la sua stessa recensione nell'introduzione al suo testo:"Il campo dei santi è un libro simbolico, una sorta di profezia scritta in modo assai rozzo con i mezzi a disposizione di uno scrittore, ma sotto l'impulso di un'ispirazione ... sono convinto che tutto avverrà su scala planetaria ... probabilmente ciò non avverrà affatto come ho descritto nel mio romanzo, perché Il campo dei santi è solo una parabola, ma in sostanza l'esito non sarà affatto diverso. Forse assumerà una forma più diffusa e, apparentemente, più tollerabile. ... L'Occidente è vuoto, anche se non ne è del tutto cosciente. Civiltà straordinariamente creativa ... l'Occidente non ha più un'anima ... oggi molti francesi di antica discendenza sono soltanto paguri che vivono in conchiglie abbandonate dai rappresentanti di una specie attualmente estinta ... Essa si chiamava la specie francese e non lasciava certo presagire la comparsa di un'altra specie che in questa fine di secolo ha usurpato il suo nome ... costoro si accontentano di sopravvivere. Vivono alla giornata come automi, sempre più infiacchiti ...".http://pauperclass.myblog.it/2016/04/11/il-campo-dei-santi-libro-profetico-alceste/la sua ispirazione pare gli sia venuta da questo passo dell'apocalisse (20,7-9) :o "Quando i mille anni saranno trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare. E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta ...".
Ieri sono sbarcati in Italia altri quattromila migranti. Altre quattromila persone da sfamare ed alloggiare. Sempre ieri (28-5-2017) sul quotidiano "Il Sole 24 c'è un articolo sulle rotte dei migranti, una riguarda "Bangladesh-Libia in volo, poi gommone per l'Italia", questo è anche il titolo dell'articolo del giornalista Marco Ludovico.
"Sulla pista dell'aeroporto di Istanbul decolla il volo per Tripoli. Tra i passeggeri, diversi bengalesi. Si preparano a un altro viaggio, molto più rischioso: un gommone per attraversare il Mediterraneo e giungere in Italia. Forse. Gli arrivi dall'Asia sono ormai ingenti e continui. È l'altra rotta dell'immigrazione insieme a quella dai Paesi africani.
Mi domando fino a quando si abuserà della nostra pazienza e della dabbenaggine governativa.
Parafrasando l'incipit della prima delle orazioni (Catilinarie) di Marco Tullio Cicerone, dico: Quousque tandem abutere, advenus, patientia nostra? (= Fino a quando dunque, migrante, abuserai della nostra pazienza?) Cicerone così prosegue: "Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?" (= Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà (la tua) sfrenata audacia?" ).
"Al 25 maggio sono sbarcati in Italia 6.033 migranti del Bangladesh, uno ogni dieci stranieri arrivati (il totale è di 50.595, +33,7%). I bengalesi giunti quest'anno sono già i tre quarti di tutti quelli del 2016, pari a 8.131. I voli dalla Turchia per Tripoli sono continui. Ad attenderli, i trafficanti di esseri umani.
Si distingue, secondo informazioni di intelligence, la famiglia Dabbashi. Ahmed Dabbashi è un leader militare e criminale. La pianificazione del traffico di migranti è scientifica, non a caso molto redditizia: 'A daily business', un affare quotidiano, lo definisce Europol nel suo rapporto 2017. Il bello è che nella famiglia Dabbashi c'è un fondamentalista islamico, il sindaco di Sabrata e un diplomatico di rilievo, Ibrahim. Un mix perfetto nel caos libico per l'esercizio del potere. Violento e non violento.
Ma la rotta dall'Asia si impenna anche con il Pakistan: 1.709 stranieri che hanno dichiarato questa nazionalità sono arrivati da gennaio. L'anno scorso non figuravano neanche tra le prime dieci nazionalità. Gli arrivi dal Bangladesh, invece, oggi sono balzati al secondo posto dopo i nigeriani (7.060) mentre nel 2016 erano al nono. Nessuno lo dice, ma la moltiplicazione dei flussi di immigrati dall'Asia aumenta, in teoria, il rischio terrorismo.
Minniti rifiuta l'equazione immigrazione/terrorismo. Ed è vero che la programmazione militare di un attentato esclude i pericoli di una traversata in mare. Resta il fatto che i focolai di proselitismo e militanza di Al Qaeda e Isis in Asia sono molti di più di quelli in Africa, terra principale di afflusso verso la Libia per le partenze della disperazione. Uno scenario così in fibrillazione da motivare un incremento dell'impegno del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna).
Così ci sono almeno due obiettivi di sicurezza nazionale e internazionale finora irrisolti, se non trascurati. L'aggressione alla filiera dell'organizzazione di trafficanti, probabilmente non limitata alla Libia ma estesa anche a monte. E la catena di distribuzione di gommoni - prodotti in Cina - e motori per attrezzare gli sbarchi. Spezzare queste sequenze potrebbe incidere sull'efficienza finora indiscussa dei trafficanti. Pronti ad aumentare a dismisura i flussi, come stanno dimostrando in queste ore.
Con due risultati molto remunerativi: dimostrazione di forza politica in Libia, potenza del business criminale. Intanto per l'Italia è inevitabile approntare il sistema dell'accoglienza in fretta e furia. Da giovedì scorso fino a ieri ci sono stati circa 10mila migranti partiti dalla Libia. I gommoni da soccorrere, più di un centinaio. Il mare davanti alle coste di Tripoli è liscio come l'olio. Con l'esperienza ormai acquisita, gli addetti ai lavori ammettono: «Arriverà a breve una pausa. Perché finiranno i gommoni da mettere in acqua». Fino alle prossime consegne di imbarcazioni ai trafficanti e in assenza di mare mosso.
Di certo il sistema di accoglienza del Viminale è in affanno come non si era mai visto. Ci sono già in ospitalità oltre 200mila rifugiati. I prefetti sul territorio sono alla ricerca frenetica di Cas, i centri di assistenza temporanea. Inutile rivolgersi ai sindaci dei Comuni dove non si fa accoglienza: non sono obbligati e meno che mai cambiano idea se sono alla vigilia delle elezioni amministrative.
Si bussa così alla porta dei centri urbani dove i migranti ci sono già. Con il rischio di accentuare situazioni già in difficoltà. Di fatto sono già saltate le quote assegnate dal piano Anci (associazione nazionale Comuni d'Italia) a tutti i centri".....
Eh ma per le anime belle tutto va bene e tutto è normale. Le migrazioni ci sono sempre state... e anche noi emigravamo...
Che è parte ineluttabile del nostro destino, che ci conviene unirci agli invasori e assimilare il loro stile di vita per vivere meglio.
Che se proprio non sopportate la cosa, ricordatevi che la colpa è nostra, del cattivone Occidente.
Che, poverini, scappano, scappano tutti, scappano da guerre e carestie e in cerca di una vita migliore.
Vorrei sapere se scoppiasse una guerra da noi, noi dove scapperemmo in massa? E quanti di noi si potrebbero permettere il viaggio? E una volta sbarcati a milioni in un altro paese, facciamo un esempio, negli Stati Uniti, ci offrirebbero alloggio, vestiario e vitto gratis a tempo indeterminato? Fornendoci pure telefonini, tablet, cuffiette, campi da gioco, biciclette, tutto l'occorrente per i bambini, assistenza sanitaria e persino il dentista tutto naturalmente gratuito, e pure corsi gratuiti per tutti? Ah poi penserebbero ad inviarci aerei e flotte navali per venirci a prendere e metterci subito al sicuro, rifocillandoci a causa del desagio.
Beh poi molti di noi verrebbero impiegati nei lavori che gli statunitensi non vogliono piú fare: lavoro nero, oppure nelle fabbriche ma pagati di meno, con la felicità dei lavoratori piú poveri statunitensi, che sarebbero felici di assumere il nostro stile di vita.
Magari chiederemmo rifugio in Arabia Saudita o in Quatar, lí sono ricchi e ci accoglierebbero con tanto ardore, educati come sono dalla loro accogliente religione di pace e amore, noi cristiani non incontreremmo nessun ostacolo, anzi, nel giro di qualche anno costruirebbero per noi miriadi di chiese, chiesette, centri e circoli culturali cristiani.A noi donne occidentali, per rispetto verso gli ospiti, ci lascerebbero indossare minigonne, jeans e quant'altro è nei nostri usi; loro sono civili, non è mica come da noi. Ci consentirebbero persino di fare all'aperto le sagre della porchetta.
Oh, ma... a pensarci bene, ma facciamola scoppiare una guerra da noi! Ci converrebbe!
Scherzi a parte, vi sembra uno scenario da romanzo orwelliano di fantapolitica, vero?
Beh, è quello che sta invece realizzando la UE.
Adesso si capisce meglio l'enorme assurdità di questa apocalittica operazione? Vi pare che sia tutta generosità e amore fraterno?
Risposta: No, assolutamente.
Citazione di: Fharenight il 30 Maggio 2017, 13:30:33 PMChe se proprio non sopportate la cosa, ricordatevi che la colpa è nostra, del cattivone Occidente.
Pochi giorni fa uno dei tuoi beniamini (o almeno eri contenta per la sua elezione, tale Trump) ha siglato la più grande vendita di armi nella storia degli stati uniti, 110miliardi di dollari in elicotteri e tanti altri bei giocattoli, ai Sauditi. Si i Sauditi, i finanziatori di Alqaeda e ISIS, patria dell'Islam fondamentalista wahabita, attualmente in conflitto con lo Yemen per quella che L'Onu ha recentemente definito "La più grande crisi umanitaria al mondo" (si, anche più grande della Siria). Ma non ti preoccupare, va tutto bene, fai come i media Italiani e concentrati sul fatto che forse Melania non ha dato la mano a Donald quando sono scesi dall'aereo.. E' tutto un bellissimo sogno..quelle armi servono per il "peace keeping".. dormi.. non ti agitare..noi siamo i buoni.. shhhh
Sei testardo, Inverno, come tutti i comunisti... Intanto noi non siamo gli USA. Non è che io abbia grandissime simpatie per gli USA, mai avute. Trump lo preferivo per il programma che aveva presentato e perché pareva fosse un tantino (diplomazia e poteri forti permettendo) anti islamico. Ma i giochi geopolitici ed economici in ballo sono troppo grossi ed è difficile persino per un Presidente di un grande paese come gli USA tener fede a ciò che si era prefissato; inoltre c'è anche il problema del'Iran da tenere a bada, altro bel Paese "affidabile". I nostri politicanti invece ci stanno islamizzando senza ricavarne grossi profitti, ma credo solo per imbecillità ideologica o per assicurarsi una fetta di elettorato. Ed io ho sempre detto però che occorre scindere il terrorismo islamico che è certamente una pedina manovrata da qualche potenza mondiale.
Inoltre penso che oramai dovremmo assumerci delle responsabilità e prendere una precisa decisione perché la situazione in tutta Europa è diventata critica ed incontrollabile, la diplomazia non serve più, dobbiamo decidere se continuare con l'ipocrita diplomazia allo scopo di perseguire i soli interessi economici, oppure iniziare a salvare i beni, a mio avviso più preziosi, della libertà, della giustizia, dell'equità, della pari dignità tra uomo e donna, del rispetto e della dignità dei bambini, dei ragazzi e persino degli animali, quindi dovremmo inevitabilmente guardare in faccia la realtà dell'islam (nessuno ha il coraggio ancora di farlo, per convenienza suppongo) e imporgli un sonoro quanto deciso NO, uno STOP, un NO FLY ZONE e di RECEDERE perché si è pure preso troppo più spazio e importanza di quello che in effetti è e gli compete (specie in Occidente), intimargli, se non intenzionato a seguire le norme fondamentali, di andare a pregare il falso profeta altrove e ben lontano dall'Occidente. Tanto, credo che in qualche modo ci arriveremo ad uno scontro con quel movimento politico-religioso, sia se si prosegue su questa falsa riga, sia se ci si mostra a questo punto più duri ed intransigenti. Avremmo dovuto essere più accorti e lungimiranti almeno un 10, 15 anni fa (come minimo) per scongiurare di arrivare al punto di rottura con l'islam che ormai credo accadrà, per l'ennesima volta, accadrà; nonostante la miriade di politici e altra gente più o meno importante leccapiedi.
Quali sarebbero i nostri governanti islamizzati (nomi e cognomi)? E quale fetta di elettorato conterebbero di assicurarsi islamizzandosi?
Citazione di: Fharenight il 01 Giugno 2017, 02:03:52 AM
Sei testardo, Inverno, come tutti i comunisti... Intanto noi non siamo gli USA. Non è che io abbia grandissime simpatie per gli USA, mai avute. Trump lo preferivo per il programma che aveva presentato e perché pareva fosse un tantino (diplomazia e poteri forti permettendo) anti islamico. Ma i giochi geopolitici ed economici in ballo sono troppo grossi ed è difficile persino per un Presidente di un grande paese come gli USA tener fede a ciò che si era prefissato;
Hai ragione noi non siamo l'america, infatti la nostra vendita di armi ai sauditi si ferma ad un modesto 250milioni di euro (+60% rispetto al 2014) nonostante sia vietato vendere armi ai paesi in guerra ma chissenefrega. Eh si certo, noi armiamo i fanatici ed è un "atto contingenziale"" frutto di "impegni presi" a cui nemmeno l'uomo più potente della terra può sottrarsi. Poi ci sorbiamo 3 mesi di studio aperto che "indaga" sulla provenienza del temperino dell'attentatore per trovare "i mandanti" e notiziona, frequentava la moschea, e tutta la lega nord insorge. Ma scemo io che vi rispondo.
Inverno, ti definisci scemo? Ma scemo perché non capisci o fai finta di non capire perché troppo legato alla tua ideologia; se avessi letto con attenzione ciò che ho scritto precedentemente avresti avuto il pudore di non rispondere e non la presunzione di dire "cretino io che rispondo"!
Infatti noi non siamo come gli USA, almeno le loro forze dell'ordine sparano sui soggetti pericolosi, noi invece mettiamo in galere il derubato e premiamo i ladri, delinquenti e sospetti terroristi che accogliamo e manteniamo con sussidi statali. Senza parlare delle tante moschee abusive che in nome della libertà gli lasciamo creare e dove si incita al disprezzo verso gli infedeli coi versetti del corano e formano gli jiaidisti.
Beh, una bella differenza c'è.
Noi siamo EUROPA, la culla della civiltà mondiale ma siamo in questo periodo storico molto deboli e vulnerabili a causa delle politiche scellerate (si veda l'attacco alla Libia). Vogliamo fare affari nei paesi mediorientali in maniera poco lecita e nello stesso tempo accogliamo le persone che provengono da quei paesi, come niente fosse, anzi, favorendo la loro cultura e regalando loro interi quartieri; grande tattica! Degna degli antichi Romani!
Ma meno male che adesso è arrivato Macron; che insieme a Gentiloni e la Merkel siamo in una botte di ferro.
A titolo informativo, per le anime belle e per chi si crogiola solo nei discorsi puramente filosofici e non si accorge di cosa gli capita sotto il naso tra una citazione di Aristotele e una di Kant o del piú quotato Nietzsche.
Stato di avanzamento dell'islamizzazione in Europa
Tutti gli emirati islamici nelle città dell'Eurabia
La polizia islamica tedesca è stata sciolta dalla polizia statale la scorsa settimana. La notizia, arrivata finalmente anche sui grandi giornali, dopo essere rimbalzata solo su blog, siti e piccoli quotidiani "islamofobi" ha catturato l'attenzione dell'opinione pubblica, scandalizzandola. Solitamente sentiamo parlare di "polizia islamica", atta a implementare con la forza il codice morale e legale della sharia, solo quando leggiamo notizie sull'Arabia Saudita (una monarchia assoluta sunnita) o l'Iran (una teocrazia sciita), ma non nel cuore dell'Europa.
La polizia islamica, "Shariah Police", con tanto di divisa, corpetto catarifrangente, numero verde per il pronto intervento, pattuglie organizzate, era regolarmente in servizio a Wuppertal, Vestfalia, Germania, fino alla settimana scorsa. Nonostante i numerosi documenti che ne provavano l'esistenza, le denunce dei cittadini locali, le foto, una pagina Facebook regolarmente aggiornata e una pagina Facebook contraria al corpo di polizia religiosa, i guardiani della moralità islamica hanno continuato, per mesi, a pattugliare la città, rimproverando le donne abbigliate in modo non appropriato (senza velo), implementando il divieto dell'alcol, del fumo, del gioco d'azzardo, delle discoteche. Sven Lau, il loro fondatore, è un tedesco convertito. Consumatore di droga leggera, si è disintossicato trovando la soluzione nell'islam e adesso è un talebano locale. Dell'esperienza della polizia religiosa non è affatto pentito. «Siamo riusciti ad allontanare le care e cari sorelle e fratelli dall'alcol, da abiti peccaminosi e immorali, dall'inferno infedele di discoteche, locali notturni, case da gioco». La polizia ha tardato a muoversi, perché allontanare i giovani da abitudini come queste non è un reato. Ma il motivo di questo ritardo è anche dovuto alla paura di scontrarsi con una minoranza islamica salafita, ultra-integralista, che potrebbe diventare una bomba di destabilizzazione. Fra gli immigrati turchi (prima popolazione di immigrati in Germania) e arabi l'integralismo si sta diffondendo da più di un quindicennio, considerando anche che Amburgo è stata la città da cui sono partiti alcuni degli attentatori dell'11 settembre 2001. Tre anni fa, nel 2011, il commissario di polizia Bernhard Witthaut confidava al quotidiano Der Westen: «Ogni ufficiale di polizia e il ministro dell'Interno tenderanno a negarlo, ma ovviamente noi sappiamo dove andare con l'auto della polizia e dove, invece, si deve entrare con i blindati. La ragione è che i nostri colleghi non si sentono più sicuri quando viaggiano in coppia e iniziano ad avere paura di rimanere vittime del crimine essi stessi. Noi sappiamo che ci sono aree in cui non possiamo più entrare. E anche peggio: in queste aree il crimine non viene più denunciato. Sono lasciate a se stesse». Fra queste aree, Witthaut includeva quasi esclusivamente quelle ad alta densità di immigrati musulmani, nella Ruhr e in Renania, l'area in cui si trova Wuppertal. Quindi non si tratta di un fenomeno nuovo. Per ora la polizia, presa tra il fuoco incrociato della stampa, ha dovuto intervenire con le maniere forti, ma in quanti casi ci sono quartieri musulmani che amministrano la giustizia con proprie polizie e lo fanno sulla base della legge coranica? In aree ad alto tasso di immigrazione, in Germania, gli islamici regolano già la giustizia con propri tribunali, come dimostrava l'anno scorso l'inchiesta del giornalista Joachim Wagner.
Nel 2010, in Gran Bretagna, era nato un movimento, i Musulmani contro i Crociati, che intendeva separare dal resto del Paese le città e i quartieri a maggioranza islamica. Nel progetto separatista islamico rientravano Bradford, Dewsbury e i distretti londinesi dei Tower Hamlets. Queste aree urbane avrebbero dovuto, negli intenti dei Musulmani contro i Crociati, trasformarsi in emirati indipendenti, regolati dalla sharia, con una propria polizia religiosa per implementarla. Il movimento islamico radicale è stato sciolto d'autorità nel novembre del 2011. Sempre nello stesso anno, Anjem Choudary, un radicale islamico di Londra a capo di un gruppo di seguaci, nei Tower Hamlets aveva iniziato ad appendere cartelli gialli per la costituzione di una "Shariah Controlled Zone", un'area controllata dalla legge islamica. Anche in questo caso, una mini-polizia religiosa, formata da volontari, pattugliava le strade e implementava le norme coraniche. «Se le persone sono terrorizzate dal taglio della mano, non rubino – diceva Choudary ai suoi intervistatori – se la gente si scandalizza per la lapidazione delle adultere, si eviti l'adulterio». Questa esperienza è durata poco, smantellata anch'essa dalla polizia britannica, ma le sue idee sono tutt'altro che morte e sempre nuovi salafiti le mettono in pratica. Abbiamo infatti visto lo scandalo delle scuole islamizzate a Birmingham e quello ancor più recente degli stupri impuniti a Rotherham. In questi casi, la polizia britannica si è comportata come se le minoranze musulmane su suolo britannico fossero già, di fatto, parte di uno Stato nello Stato. E la legge britannica inizia a recepire questo principio, considerando che ha permesso l'esistenza legale di ben 85 corti islamiche che operano regolarmente nel Regno Unito e, a partire da quest'anno, principi della legge coranica saranno recepiti anche nei tribunali ordinari.
Nella vicina Norvegia non esistono città o quartieri della capitale con una propria legislazione islamica. I salafiti locali, comunque, hanno chiesto di costituirne una, nel quartiere di Groenland, a Oslo, nel 2012, ancora sull'onda dell'emozione dell'attentato dell'islamofobo (anche se ha ucciso quasi solo norvegesi cristiani e laici) Anders Behring Breivik. A Groenland, secondo testimonianze locali (soprattutto di omosessuali che vengono spesso aggrediti) esisterebbe già, informalmente, una polizia islamica che implementa la shariah.
In un altro Paese scandinavo, la Svezia, Stoccolma è stata teatro di una grande rivolta di immigrati nell'estate del 2013 e si trattava, soprattutto, di immigrati dichiaratamente islamici radicali, che combattevano contro la polizia svedese nel nome di Allah. Non c'erano dubbi sulla natura ideologica e religiosa delle aggressioni agli agenti e alle loro auto. Malmoe, la città portuale che ospita la comunità musulmana più grande della Svezia (il 25% della popolazione totale) ha già quartieri, come Rosengaard, in cui persino le ambulanze e i vigili del fuoco devono entrare con la scorta della polizia.
L'Olanda, dove nel 2004 venne sgozzato dagli estremisti islamici il regista Theo Van Gogh, ha circa 40 aree controllate dai musulmani dove la polizia ha difficoltà ad operare. La lista di questa zone islamiche è stata redatta dallo stesso governo olandese, su richiesta della magistratura, nel 2010. I quartieri musulmani considerati più problematici sono ad Amsterdam, Rotterdam e Utrecht. Nel vicino Belgio, la stessa capitale Bruxelles, in cui il 20% della popolazione è musulmana, ha quartieri come Kuregem, pericolosi persino per la stessa polizia. E nel grande porto di Anversa, nel 2003, era sorta la prima "Zona ad Islamizzazione Progressiva" che la cronaca ricordi, con una propria polizia religiosa che pattugliava le strade per implementare la sharia.
In Francia il modello delle aree a controllo islamico è molto diffuso. Nel 1996 il ministero degli Interni aveva rilasciato una lista di 751 aree a "Urbanizzazione Sensibile", abitate da immigrati e con gravi problemi sociali e di sicurezza. Fra queste vi sono anche aree a maggioranza islamica, fra cui interi quartieri di Marsiglia, Tolosa, Lione. È a Marsiglia che è stato arrestato Mehdi Nemmouche, autore dell'attentato a Bruxelles del maggio scorso. Ed è Tolosa lo scenario di un altro tragico attentato, la strage nella scuola ebraica, commesso da un estremista islamico francese, Mohammed Merah. Parigi, comunque, con le sue banlieue resta l'area più instabile. Tre movimenti francesi nati di recente, quale risposta alla prepotenza islamica, Generation Identitaire, Résistence Républicaine e Risposte Laique, denunciano continue violenze contro francesi autoctoni e la volontà di creare emirati nei quartieri periferici a maggioranza musulmana. In uno scenario che ricorda da vicino il Libano, il movimento di destra Generation Identitaire sta iniziando a organizzare proprie ronde di volontari, contrapposte a ronde islamiche.
E in Italia? I musulmani non sono abbastanza numerosi da organizzare propri emirati. Ma lo scenario che iniziamo a vedere anche in quartieri di Milano, Roma e Torino ricorda molto le "zone sotto il controllo della sharia" britanniche, tedesche e del resto dell'Europa occidentale.
Ultime news sull manicomio Italia
Come se niente fosse, la follia continua; il M5S si sta rivelando per quello che è: un'altra faccia della sinistra radicale, cieca e disastrosa...
CON APPENDINO TORINO MECCA DEI MUSULMANI
Accesso al credito più semplice per i musulmani che intendano acquisire case o investire a Torino. Mutui su misura, senza interessi. Strumenti sharia compliant che rispettino le regole della finanza islamica. Il tutto in attesa che sbarchi presto in città la prima banca islamica d'Italia. L'integrazione a doppia velocità con corsia preferenziale per il mondo arabo porta dritta sotto la Mole, nella seconda enclave a cinque stelle dove, dalla vittoria delle amministrative lo scorso giugno, batte la bandiera della Mezzaluna.
http://m.ilgiornale.it/news/2017/03/27/con-appendino-torino-mecca-dei-musulmani/1379452/
Sono critico, oppositore dei grillini in genere, tuttavia l'atteggiamento dell'Amministrazione di Torino mi appare valido, tiene conto delle specificità della propria città, la presenza di una significativa popolazione islamica, e cerca di legare in modo positivo due culture.
Non credo affatto che l'Amministrazione di Torino stia infrangendo le leggi italiane per privilegiare una minoranza religiosa.
Quindi due civiltà divise da millenni di divario culturale, nel momento in cui provano a convivere creano attriti, tensioni e dispute? Incredibile, chi se lo sarebbe mai aspettato? Ma cosa centra la religione con le politiche migratorie? Oggi uscendo di casa ho visto finire la messa, metà delle persone che si erano appena scambiate un segno di pace e uscivano dalla porta erano giovani subsahariani, l'altra, anziani Italiani. Uscivano in colonne parallele divise per colore ma sotto lo stesso portone, il portone del Cristo Redentore in San Giovanni Battista. Peccato non avessi una fotocamera decente con me.
Ora facciamo un veloce riassunto
a) I siriani (islamici) forse li vogliamo solo perchè abbiam firmato da qualche parte che dobbiamo accoglierli, ma solo se ci provano oltre ogni dubbio che fuggono dalla guerra.
b) I subsahariani (cattolici) non li vogliamo perchè non scappano dalla guerra ma dalla fame oppure vengono solamente per delinquere
c) ci sono troppi islamici e si tratta di un invasione islamica.
Logica, questa sconosciuta.
Baylham scrive: "Sono critico, oppositore dei grillini in genere, tuttavia l'atteggiamento dell'Amministrazione di Torino mi appare valido, tiene conto delle specificità della propria città, la presenza di una significativa popolazione islamica, e cerca di legare in modo positivo due culture. Non credo affatto che l'Amministrazione di Torino stia infrangendo le leggi italiane per privilegiare una minoranza religiosa"
Infatti non per niente ho intitolato questo post: " Gli italiani sono ancora capaci di intendere e di volere?
C'è proprio un'epidemia e pochi ne sono immuni, alcuni si ammalano ma poi rinsaviscono.
Non credi? Ma non stiamo mica parlando di fede... che c'è chi crede e chi non crede. :D
Ne sei proprio sicuro? Non è raro che leggi o atti amministrativi vengano dichiarati anticostituzionali.
Già c'è una miriade di moschee illegali. Chi fa rispettare la legge? O vogliamo parlare del divieto di coprirsi il volto, quindi il divieto di indossare il velo? Non mi pare venga rispettato. O il divieto di non occupare un luogo pubblico. Ed altri divieti che vengono disattesi... Ed a proposito, io vedo bazar stranieri dove vendono carne halal, detersivi, detergenti, cianfrusaglie ed altri prodotti nello stesso unico stretto locale, tra l'alto poco curato (almeno quello che vedo io)... Chissà se vengono mai controllati e quanti rilasciano lo scontrino... Ma poverini, hanno bisogno di tempo per adattarsi.
Che si prendano iniziative per favorire le minoranze religiose (ma sono sempre loro a farsi sentire) a nostro discapito, no, non è logico,né bello, né giusto, anzi controproducente. Perché, attuare iniziative che scardinano il sistema tradizionale e valoriale italiano, non mi sembra neppure un'azione lecita. Sistema tradizionale che include il nostro modo di essere, di vivere e di sentire.
E nel mio modo di essere, di vivere e di sentire, io voglio, pretendo, di essere rispettata, almeno qui, nel mio Paese. Il mondo è grande ed è vario e abbastanza vivibile proprio per questo.
Probabilmente ancora non vi è chiaro il concetto, lo so; è la conseguenza, il danno causato alle generazioni successive al dopoguerra da 70 anni di dominio ideologico sinistro. E parlo di vero e proprio danno, perché non siamo più in grado di difenderci neppure con l'intelletto in quanto neanche riusciamo a vedere i problemi. Si sta colpendo al cuore l'integrità di un popolo (italiano ed europeo), con l'unica conseguenza che diverremo schiavi o, molto più probabilmente, saremo costretti a lottare contro una forma di totalitarismo a noi estraneo, per pura cecità ed imbecillità, oltre al problema della multirazzialità in sé, che non è da poco. Questi, se non lo avete capito, tentano di scalfire a poco a poco le nostre leggi attraverso l'utilizzo proprio delle libertà fondamentali di cui godiamo, avendo loro, prima di noi, capito dov'è il nostro tallone d'Achille che si trova proprio in quei principi e diritti fondamentali stabiliti da noi occidentali e che gli islamici non condividono. E lo otterranno piano piano, un passo alla volta, una concessione dopo l'altra, leggina dopo leggina, legge dopo legge, fino ad arrivare a controllare zone del territorio, poi l'intero territorio, per poi governare l'intero Paese, a quel punto sarà dura per noi imporre delle leggi per "tenere a bada", come dice Jacopus. In altre Nazioni europee sono già avanti, leggete il mio penultimo post, ammesso che vi interessi qualcosa; non voglio sembrare pro accanimento terapeutico, ma ho ancora fiducia che non siamo tutti in situazione simile alla morte cerebrale....
Le loro norme cozzano in maniera stridente con le nostre leggi, ne prendiamo una, il matrimonio: per noi è monogamico e la coppia ha parità di diritti e doveri. Per noi la donna ha gli stessi diritti di un uomo, per loro no. ecc., ecc.
Un'altra osservazione: l'altro sera leggevo su un sito sinistroide che negli ultimi 20 anni la percentuale di cittadini stranieri di religione musulmana è rimasta invariata, sarebbero il 32%; non ci credo, con tanti sbarchi al giorno, non è possibile, inoltre già il 32 per cento sono troppi per un paese che non fa rispettare le proprie leggi, ma, al contrario, è debole ed accondiscendente.
L'islam, per sua natura e costituzione, approfitta del senso religioso per annientarlo con la violenza e sostituirlo con un ordinamento teocratico. Questo è evidente in ogni Paese al mondo dove si è infiltrato l'islam, ed è espresso anche tra le loro fazioni perennemente in conflitto. Pensare e cercare di rendere innocuo l'islam nei nostri Paesi occidentali è come il tentativo di esportare la democrazia nei paesi islamici.
Personalmente (ma non solo io, per fortuna) mi sono accorta che sono molto furbi, ben preparati e determinati ad imporsi facendo facilmente breccia nel buonismo e pressapochismo diffuso, servendosi dei partiti di sinistra che per loro è la manna dal cielo mai avuta finora. E' la nostra cecità a rendere vincente e pericoloso ciò che per ideologia o vigliaccheria vogliamo ritenere innocuo. Non sarà il vostro buonismo che ci salverà, forse rallenterà un poco la corsa verso la catastrofe, ma non la eviterà, anzi, la assicura.
Citazione di: Fharenight il 30 Maggio 2017, 13:30:33 PM
Che, poverini, scappano, scappano tutti, scappano da guerre e carestie e in cerca di una vita migliore.
Mi stupisco che non si vergognino a scappare da guerre e carestie in cerca di una vita migliore! Non c'è più religione!
CitazioneVorrei sapere se scoppiasse una guerra da noi, noi dove scapperemmo in massa?
Io in Svizzera, gli Svizzeri mi stanno antipatici e ci costruirei un muro facendoglielo pagare a loro come voleva fare Trump, ma mi piace il cioccolato, dunque a casa loro dopotutto ci andrei volentieri.Poi ci sono già andati tanti Italiani da quelle parti, sarebbe come una rimpatriata.
CitazioneOh, ma... a pensarci bene, ma facciamola scoppiare una guerra da noi! Ci converrebbe!
Ah certo, loro godono da matti quando scoppia una guerra, fanno festa. Per non parlare delle epidemie, della fame, delle persecuzioni politiche. Una vera manna dal cielo! Pensa che adesso che le Maldive (paese islamico di quelli duri) stanno andando sott'acqua non stanno più nella pelle, non vedono l'ora di prendere al volo l'occasione per venire a fare i nababbi nei nostri centri di smistamento dove se la passeranno alla grande!
CitazioneScherzi a parte, vi sembra uno scenario da romanzo orwelliano di fantapolitica, vero?
Se la vogliamo buttare in caciara demenziale... forse