Mi chiedevo se qualcuno ha una vaga ipotesi su come queste creature a mio avviso fantastiche, possano andare in giro affermando che la terra è piatta.
Non hanno fonti vagamente credibili a cui appoggiarsi. Nessuno ha mai creduto che la terra fosse piatta, nemmeno nel medioevo, o nella storia antica.. l'idea che ai tempi di Colombo si credesse alla terra piatta è frutto di una truffa editoriale ottocentesca. Esistono centinaia di modi "sensoriali" e per niente teorici per confermare che la terra è tonda, basta osservare un eclisse, la curvatura dell'orizzonte, o semplicemente notare che non esiste un "abisso" oltre al quale si cade nel vuoto. In definitiva è una tra le idee più stupide mai concepite, è un mito di una falsificazione di una truffa. Eppure secondo alcuni sondaggi negli USA (dove il movimento terrapiattista è più attivo) il 15% degli americani "non è sicuro" della forma della terra (*) con un netto incremento tra i più giovani e le persone religiose.
Come è possibile che l'idea più stupida del mondo raccolga tanti consensi, e quali sono i meccanismi di internet (il colpevole è evidente) che danno credibilità a questa e altre stupidaggini? Siamo davvero pronti per un accesso incondizionato all'informazione, se questi sono i risultati ?
* https://today.yougov.com/topics/philosophy/articles-reports/2018/04/02/most-flat-earthers-consider-themselves-religious
Salve InVerno. Io trovo che credere che la terra sia piatta non sia atteggiamento illogico. E' solo una credenza spontanea non contraddetta da alcuna evidenza sensoriale :
l'abisso, l'orlo della Terra non è stato ancora raggiunto da nessuno.
i racconti sulla circumnavigazione del globo possono essere una menzogna mediatica oppure il viaggio circolare è stato compiuto tenendosi sempre a distanza dal bordo circolare di un pianeta piatto.
la curvatura dell'orizzonte risulta osservabile solo da grande altezza e potrebbe comunque venir imputato agli effetti della diffrazione atmosferica.
la sagoma tondeggiante visibile durante le esclissi è quella del disco, non della sfera terrestre.
In fondo che ne sa il contadino vietnamita se sia vero che gli americani siano sbarcati sulla Luna ?.
Le credenze umane sono influenzate molto più dalle proprie consuetudini e speranze che dalle altrui parole, insegnamenti e "dimostrazioni".
Il web, in tutto ciò, evidenzia la propria specificità :
- in esso c'è tutto, ma proprio di tutto.
esso è completamente privo di organicità (manca una connessione logica tra i suoi contenuti).
esso è libero, perciò la massa delle sue cazzate sommergerà sempre le informazioni attendibili.
A questo mondo esistono alcuni milioni di persone che ragionano con la propria testa. Il resto (alcuni miliardi) preferiscono - per mancanza di tempo o per pigrizia - preferiscono ragionare con la testa degli altri. Salutoni.
citaz,Viator
Io trovo che credere che la terra sia piatta non sia atteggiamento illogico. E' solo una credenza spontanea non contraddetta da alcuna evidenza sensoriale ...........
penso che il problema, nell'antichità fosse proprio quello dell'evidenza sensoriale.
Eppure i mesopotamici, ari, egiziani, conoscevano benissimo stelle, pianeti, e attraverso la geometria avevano capito qualcosa.
A mio parere senza la legge di gravità e senza aver capito il moto rotatorio per cui tutti i pianeti e corpi celesti sono sferoidi, vale ciò che a scritto Viator.
Perchè logicamente come potrei non pensare che una persona dall'altra parte di una sfera non stia con la testa in giù e quindi cada? Se mi fido dei miei sensi e la logica ne consegua, è difficile capire che la terra sia tonda
Che al giorno d'oggi vi siano persone che sostengano che la terra è piatta è da ignoranti (nel senso che ignorano).
Pensavo che cercare la risposta a questa domanda mi avrebbe dato qualche soddisfazione, e in questi mesi ho seguito il mio fiuto e fatto alcune ricerche.. sono giunto a una conclusione se si vuole esasperata ma che comunque ha un valore rispetto alla supposizione che sia una sorta di conflitto tra esperienziale e teorico, è qualcosa di più, ha a che fare con il mito di uno stato nascente e il suo declino.
Ho usato l'esempio degli USA perchè la grande parte dei terrapiattisti vive li, e questo doveva avere una spiegazione che non fosse semplice "ignoranza". Si da il caso che il mito della "terra piatta" è collegato al mito di Colombo, l'uomo della ragione che in contrasto con l'ecclesia si avventura oltremare e conferma che la terra è tonda. Ovviamente nessuno in tempi medievali credeva che la terra fosse piatta, la fabbricazione del mito nasce nell'800 da una lettura positivista di alcune fonti, con una chiara agenda politica in mente: dimostrare che la cosmologia cattolica fosse un tumore culturale capace di riportare la cultura europea indietro di millenni. Fabbricazioni simili sono avvenute in altri luoghi della storia, per esempio riguardo all'incendio della biblioteca di Alessandria da parte dei cristiani, che secondo i positivisti avrebbe riportato la civiltà umana indietro di migliaia di anni. La realtà è che la biblioteca, seppur magnifica probabilmente, non era così importante come si vuol far credere, e questa lettura storica fu avvalorata da fonti con una chiara agenda anticattolica. Lo stesso accadde con Colombo, che solcava i mari ben conscio che la terra fosse tonda così come tutti i sapienti del tempo. La fabbricazione del mito della "terra piatta medievale" nasce per rafforzare due tesi importanti del nascente stato americano, il mito protestante della ribellione alla chiesa come atto virtuoso alla ricerca della verità, e il mito della ritrovata ragione di stampo ellenico. Non bisogna sottovalutare come questo elemento fabbricato (purtroppo anche nei nostri libri scolastici?) sia di fondamentale importanza nel mito fondativo del "nuovo mondo", che ogni anno celebrano il "giorno di Colombo" ricordandosi l'un l'altro come egli abbia sconfitto l'ingnoranza ecclesiastica attraverso il coraggio di salpare i mari. Per un americano affermare che la terra è piattà ha un valore aggiunto che un europeo difficilmente può comprendere, va a toccare le basi del mito fondativo della propria nazione, e va a riconsiderare la valutazione del cosidetto cosidetto "razionalismo" illuminista.
Se la terra è sempre stata piatta, Colombo e il suo sforzo "razioncinante" non fu altro che un illusione, dove invece l'atto di fede ha un valore dimenticato e da "ripristinare". I terrapiattisti americani, che con inusitati atti di fede difendono una teoria risibile, non stanno quindi cercando solamente di descrivere la forma della terra, ma stanno andando a mettere le mani nel mito che diede origine al loro mondo, rivalutando la fede davanti al razioncinio, la tradizione davanti all'esplorazione. Conservo questa teoria avvalorata dal fatto che demograficamente i terrapiattisti sono quasi interamente conservatori. Questa idea quindi è un tentativo di riportare indietro le lancette del tempo, e rivaluta la fede verso le istituzioni religiose, seppur storicamente non abbia alcun valore, è un tentativo antistorico di riportare in auge un modus operandi fideistico e irrazionale, giocando con un simbolo costruito da una mitologia fondativa.
Il fatto che si sviluppino certe idee è una testimonianza dell'involuzione intellettiva dell'uomo medio. Sarà la demenza digitale, sarà la pigrizia intellettuale derivante dalla vita confortevole della società dei costumi, sarà che siamo bombardati da notizie senza filtro e passa per sapiente chiunque senza referenze, saranno tutte queste cose messe insieme ma il fatto evidente è che l'intelligenza umana sta regredendo. Questo tipo di cultura ottusa e ostinata che non ha altro scopo di confortare dalla noia, dalla paura e dalla solitudine è peggio dell'ignoranza. L'ignoranza si può curare, il fanatismo ideologico è più pericoloso. Perché oramai si sta facendo un uso feticista della cultura, ma in modo assai più pretestuoso rispetto ai totem delle popolazioni primitive. Si parte da dei preconcetti e poi si cercano le giustificazioni nei miasmi spesso più improbabili del sapere. E l'uomo diventa sempre più stupido. Adam Smith al riguardo era stato profetico. Gli esperti - quelli veri - dicono che ci restano 20 anni per salvare il pianeta. Ma non è una questione social, non importa a nessuno. Nell'anno 1000 quando si credeva la fine del mondo fosse imminente, si narra di come fossero tutti inquieti al riguardo. Oggi non importa a nessuno, anche se si sapesse che la fine del mondo fosse domani, andremmo avanti imperterriti a fare le stesse cose come automi. Se non è stupidità questa... Da ciò si deduce anche perché i filosofi siano notoriamente dei misantropi.
Citazione di: cvc il 06 Dicembre 2018, 12:56:07 PM
Il fatto che si sviluppino certe idee è una testimonianza dell'involuzione intellettiva dell'uomo medio. Sarà la demenza digitale, sarà la pigrizia intellettuale derivante dalla vita confortevole della società dei costumi, sarà che siamo bombardati da notizie senza filtro e passa per sapiente chiunque senza referenze, saranno tutte queste cose messe insieme ma il fatto evidente è che l'intelligenza umana sta regredendo. Questo tipo di cultura ottusa e ostinata che non ha altro scopo di confortare dalla noia, dalla paura e dalla solitudine è peggio dell'ignoranza. L'ignoranza si può curare, il fanatismo ideologico è più pericoloso. Perché oramai si sta facendo un uso feticista della cultura, ma in modo assai più pretestuoso rispetto ai totem delle popolazioni primitive. Si parte da dei preconcetti e poi si cercano le giustificazioni nei miasmi spesso più improbabili del sapere. E l'uomo diventa sempre più stupido. Adam Smith al riguardo era stato profetico. Gli esperti - quelli veri - dicono che ci restano 20 anni per salvare il pianeta. Ma non è una questione social, non importa a nessuno. Nell'anno 1000 quando si credeva la fine del mondo fosse imminente, si narra di come fossero tutti inquieti al riguardo. Oggi non importa a nessuno, anche se si sapesse che la fine del mondo fosse domani, andremmo avanti imperterriti a fare le stesse cose come automi. Se non è stupidità questa... Da ciò si deduce anche perché i filosofi siano notoriamente dei misantropi.
Dunque, ho letto solo quest'ultimo post e lo trovo DIVINO.
CVC, hai perfettamente ragione! (Penso sappiate che gli islamici sono terrapiattisti, glielo dice il corano.)
Ma io voglio essere ancora piú audace di te, anche se so che mi attirerò molte antipatie e critiche dai soliti possessori della Verità, voglio aggiungere che questa come tante altre idiozie che oggi circolano con molta facilità è il risultato anche della multiculturalità. Una cultura come quella occidentale, che bene o male ha fatto tanta strada da secoli e che ha saputo superare mille difficoltà arrivando ad un livello di benessere sociale, di istruzione e di un sapere molto alto e alla portata di quasi tutti i cittadini, che, ad un certo momento storico, per motivi politici ed ideologici, decide di diventare tout court una società multiculturale accogliendo e accettando di tutto e di più, senza piú senso critico, accettando qualunque altra cultura proveniente da qualsiasi angolo del mondo, pure la piú insignificante, la piú arretrata, la piú stupida o assurda, considerandola alla pari se non pure migliore della propria, beh, non potevamo che fare questa fine. Penso che andrà sempre peggio.
Ciao Elia.
È vero che nessuna cultura ama in modo deliberato mischiarsi con altre , ma è quando questo succede , e che lo si voglia o no succede , che nascono le grandi culture , come quella occidentale.
Nessuna antipatia personale , ma tu parli della cultura occidentale come se fosse caduta dal cielo e non il prodotto del continuo mescolamento di popoli e culture.
Giusto vantare la nostra cultura , ma ti invito ad usare il senso critico che invochi per comprenderne le origini.
Si tratta di una origine travagliata , e questo Travaglio continua ancora.
Quando questo travaglio si arresta la cultura diventa piatta....come la terra.😅
Può non piacere come va' il mondo, e non piace neanche a me , ma è autolesionista non voler vedere i lati positivi della cosa.
Può non piacermi che la terra sia tonda, perché non corrisponde alla mia percezione, ma la mia percezione non fa' scienza.
Allo stesso modo si può percepire la cultura occidentale come superiore per diritto divino , ignorando la sua vera origine.
Citazione di: Elia il 08 Dicembre 2018, 01:32:21 AMCVC, hai perfettamente ragione! (Penso sappiate che gli islamici sono terrapiattisti, glielo dice il corano.)
Ma io voglio essere ancora piú audace di te, anche se so che mi attirerò molte antipatie e critiche dai soliti possessori della Verità, voglio aggiungere che questa come tante altre idiozie che oggi circolano con molta facilità è il risultato anche della multiculturalità. Una cultura come quella occidentale, che bene o male ha fatto tanta strada da secoli e che ha saputo superare mille difficoltà arrivando ad un livello di benessere sociale, di istruzione e di un sapere molto alto e alla portata di quasi tutti i cittadini, che, ad un certo momento storico, per motivi politici ed ideologici, decide di diventare tout court una società multiculturale accogliendo e accettando di tutto e di più, senza piú senso critico, accettando qualunque altra cultura proveniente da qualsiasi angolo del mondo, pure la piú insignificante, la piú arretrata, la piú stupida o assurda, considerandola alla pari se non pure migliore della propria, beh, non potevamo che fare questa fine. Penso che andrà sempre peggio.
Questo tema non ha niente a che fare con multicuralità, non c'è nessuna cultura esterna che è venuta a importare questa credenza, anzi solitamente è collegata coi letteralisti cristiani, i creazionisti che credono la terra abbia 6.000 anni che proprio negli USA contano numeri spaventevoli (dal 22 al 49% secondo il livello di studio), spesso infatti i terrapiattisti sono anche creazionisti, e sono emigrati non dalle dune coi cammelli ma dall'europa. Posso capire che avessi voglia di sciorinare un invettiva contro i negri, ma in questo topic non si capisce proprio come tu ci sia riuscita..
Sì, ma il credere che la Terra sia piatta o rotonda in termini pratici che cosa fa cambiare? Qui non è la stessa cosa del mettere in discussione l'evoluzione per credere in una qualche divinità, qui si tratta semplicemente della forma del pianeta, non è risibile come discussione? Anche se per assurdo dimostrassero che il pianeta è piatto, in realtà questo non fa loro dimostrare il creazionismo, le due cose non sono collegate.
Scusate, ma non è tutta la nostra civiltà a dire che: "non esistono fatti, ma solo interpretazioni"?
Beh, questi sono i logici risultati, mi verrebbe da dire. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
saluti
Iano dice: "È giusto vantare la nostra cultura , ma ti invito ad usare il senso critico che invochi per comprenderne le origini.
Si tratta di una origine travagliata , e questo Travaglio continua ancora.
Quando questo travaglio si arresta la cultura diventa piatta....come la terra.😅"
Eheheheh ... Su, dai, è un'offesa all'intelligenza umana dire queste cose.
So che la mentalità di una certa ideologia è questa... me ne stavo dimenticando... ma state sempre a rivoltare la frittata con noncuranza e goliardia! Accipicchia. Dunque siamo sempre stati volontariamente invasi da altri popoli molto lontani e culture completamente estranee? Quindi ora cosa sta succedendo? Un periodo di crisi? Dobbiamo regredire, poi chissà se e per quale miracolo, forse, ci risolleveremo.... Forse... Bella prospettiva ... 😁
Interpetare la storia secondo l'ideologia dominante è ciò che piú detesto..
La nostra cultura non è caduta dal cielo, ma neppure è il prodotto di miscugli culturali molto differenti tra loro e tutti accettati, avvenuti a caso e senza discernimento o selezione. Se cosí fosse stato ora non ci sarebbe alcuna distinzione e saremmo tutti rimasti, piú o meno, al livello dei paesi orientali e mediorientali. Il travaglio c'è stato ma con fenomeni culturali aperti certo, però intelligenti, e sostanzialmente in gran parte inter nos. Il cristianesimo arriva per esempio direttamente dal Medioriente, ma è stato vagliato e man mano accettato, ed è attecchito non a caso proprio in Occidente, perché essendo allora rivoluzionario e innovativo, solo in Occidente trovava terra piú fertile. La filosofia che tanto piace in questo forum, l'Illuminismo, il Rinascimento, non mi pare l'abbiano portati i cinesi o altri popoli lontani. Il travaglio c'è stato con l'Illuminismo e con la separazione concettuale e politica tra potere temporale e spirituale e quant'altro. Il concetto stesso che noi occidentali abbiamo di 'religione' è molto differente da quello di altre culture.
Non sto "vantando" la cultura occidentale, constato solamente la realtà. Quella occidentale non è la cultura perfetta ma certo la migliore esistente. D'altronde non si dice la stessa cosa della democrazia?
Non temete, non è pericoloso "vantare" la nostra cultura, perché è grazie alla nostra cultura che noi possiamo oggi discutere di tutto senza che nessuno venga decapitato, semmai può essere molto pericoloso fare il contrario.
Grazie al cielo (o forse è un difetto) non riesco a farmi abbagliare da nessuna ideologia, da nessuna cultura e da nessuna religione, pur essendo affascinata dalla scienza non riesco ad abbandonarmi nella fiducia assoluta in essa, credo di avere una mente aperta e considero tutto, ma utilizzo sempre, sempre, sempre, la ragione e il senso critico.
Infatti, Socrate78, bisognerebbe spiegarlo ad Inverno che pur di remarmi contro riesce a sciorinare argomenti razzistici che mi attribuisce, o di "neri" che non ho neppure nominato. Inverno, non ho nulla contro le persone in quanto di pelle nera, stai tranquillo. Ho parlato di culture.
Sono sempre stata educata nella cultura cristiana (non fideistica, in effetti molti atei ho conosciuto, anche tra i parenti), genitori, nonni, bisnonni, trisnonni...di identica cultura, ho frequentato preti, frati, teologi, varie associazioni cattoliche, tra cui Comunione e Liberazione di Don Giussani, ma nessuno mi ha mai parlato di terra piatta. .. Spero vogliate perdonate questa mia lacuna. :D
Citazione di: Elia il 08 Dicembre 2018, 01:32:21 AM
Ma io voglio essere ancora piú audace di te, anche se so che mi attirerò molte antipatie e critiche dai soliti possessori della Verità, voglio aggiungere che questa come tante altre idiozie che oggi circolano con molta facilità è il risultato anche della multiculturalità. Una cultura come quella occidentale, che bene o male ha fatto tanta strada da secoli e che ha saputo superare mille difficoltà arrivando ad un livello di benessere sociale, di istruzione e di un sapere molto alto e alla portata di quasi tutti i cittadini, che, ad un certo momento storico, per motivi politici ed ideologici, decide di diventare tout court una società multiculturale accogliendo e accettando di tutto e di più, senza piú senso critico, accettando qualunque altra cultura proveniente da qualsiasi angolo del mondo, pure la piú insignificante, la piú arretrata, la piú stupida o assurda, considerandola alla pari se non pure migliore della propria, beh, non potevamo che fare questa fine. Penso che andrà sempre peggio.
Ciao Elia
Non credi che l'occidente sia diventato multiculturale perchè...era suo destino lo diventasse?
Non credo che il tuo discorso sia, come dire, completamente campato in aria (probabilmente così sembra a prima
vista per questa associazione fra il "terrapiattismo" e la multiculturalità). Ma credo che al tuo discorso manchi
un qualcosa, un "trait d'union" appunto fra la stramberia di certe teorie e l'instabilità teoretica che è in un
certo qual modo portato del multiculturalismo (o almeno così a me pare sia).
In fondo, se ben ci pensi, non ha tutti i torti chi ti dice che questo ridicolo "terrapiattismo" non viene
dalle dune ma dalla pancia profonda dell'occidente...
E tuttavia non me la sento di dare tutti i torti nemmeno a te; e non per i motivi che adduci; ma appunto perchè
l'occidente, non avendo oggi un proprio "oggetto" (chiamiamola una propria "cultura"), assume
necessariamente un punto di vista relativistico che finisce, e non può essere diversamente, col dare "cittadinanza"
oltre che a punti di vista diversi e addirittura opposti al suo, anche alle più strampalate teorie.
Insomma, come dico in un intervento precedente, se non esistono fatti ma solo interpretazioni allora non può
logicamente esistere neppure il fatto rappresentato dalla sfericità della terra.
saluti
Citazione di: 0xdeadbeef il 09 Dicembre 2018, 16:00:29 PM
Scusate, ma non è tutta la nostra civiltà a dire che: "non esistono fatti, ma solo interpretazioni"?
Beh, questi sono i logici risultati, mi verrebbe da dire. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
saluti
Detta da un filosofo significa che non ci sono cose in sè ma solo rappresentazioni. Il che è epistemologicamente corretto. Ma soprattutto: non tutte le interpretazioni/rappresentazioni si equivalgono perchè la realtà non si decide col voto. E' lei a votare la interpretazione/rappresentazione più azzeccata. Questo insegna il metodo scientifico. Ma se si preferiscono i riti vodoo o il terrapiattismo, nel felice mondo di Alice c'è posto per tutti. Invece nel mondo reale le mappe si disegnano ancora seguendo la rappresentazione scientifica. Non mi risulta che nessuna compagnia aerea si sia convertito al terrapiattismo. Peccato, perchè ce li avrei fatti volare di gusto i suoi adepti. Fin oltre il bordo del mondo.
Citazione di: Ipazia il 09 Dicembre 2018, 22:27:30 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 09 Dicembre 2018, 16:00:29 PM
Scusate, ma non è tutta la nostra civiltà a dire che: "non esistono fatti, ma solo interpretazioni"?
Beh, questi sono i logici risultati, mi verrebbe da dire. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
saluti
Detta da un filosofo significa che non ci sono cose in sè ma solo rappresentazioni. Il che è epistemologicamente corretto. Ma soprattutto: non tutte le interpretazioni/rappresentazioni si equivalgono perchè la realtà non si decide col voto. E' lei a votare la interpretazione/rappresentazione più azzeccata. Questo insegna il metodo scientifico. Ma se si preferiscono i riti vodoo o il terrapiattismo, nel felice mondo di Alice c'è posto per tutti. Invece nel mondo reale le mappe si disegnano ancora seguendo la rappresentazione scientifica. Non mi risulta che nessuna compagnia aerea si sia convertito al terrapiattismo. Peccato, perchè ce li avrei fatti volare di gusto i suoi adepti. Fin oltre il bordo del mondo.
Ciao Ipazia
Sì certo, sono d'accordo. Ma dire che c'è una interpretazione/rappresentazione più azzeccata non significa che c'è,
che quindi "esiste", un fatto?
Come potrei dire che una interpretazione è più azzeccata di un'altra se non esistessero i fatti?
Come potrei, cioè, dire se sono più o meno vicino a Roma se Roma non esistesse?
saluti
In effetti Roma non esiste. E' la mappatura antropologica di un territorio (Oddio sto diventando metafisica :o ). Penso che l'affermazione di FN da te citata si riferisse soprattutto ai fatti umani e alle supponenti verità di fatto date per buone sui loro riguardi (era un filologo FN quindi aveva in mente la questione ermeneutica) . In ogni caso anche dei fatti naturali possediamo soltanto le nostre descrizioni interpretative. Spingersi oltre sarebbe dogmatico. Gli unici fatti non interpretativi sono i non-fatti logico-matematici (e le loro applicazioni tecniche), postulati ab origine dai loro inventori.
Citazione di: Ipazia il 10 Dicembre 2018, 19:48:35 PM
In effetti Roma non esiste. E' la mappatura antropologica di un territorio (Oddio sto diventando metafisica :o ). Penso che l'affermazione di FN da te citata si riferisse soprattutto ai fatti umani e alle supponenti verità di fatto date per buone sui loro riguardi (era un filologo FN quindi aveva in mente la questione ermeneutica) . In ogni caso anche dei fatti naturali possediamo soltanto le nostre descrizioni interpretative. Spingersi oltre sarebbe dogmatico. Gli unici fatti non interpretativi sono i non-fatti logico-matematici (e le loro applicazioni tecniche), postulati ab origine dai loro inventori.
Ciao Ipazia
Non credo che Nietzsche si riferisse solo a fatti umani; credo piuttosto che abbia portato alle estreme
conseguenze l'assunto idealista di un "io" che possiede in sè il "non io" (in definitiva di un soggetto
che crea l'oggetto).
Anche certa Semiotica (mi pare in particolare C.Sini) nega lo status di "esistenza" all'oggetto primo,
o fatto che lo si voglia chiamare.
Ed in effetti "esistere" vuol dire "stare stabilmente fuori": da cosa? A me sembra che ci si debba
necessariamente riferire al soggetto interpretante, dunque "stabilmente fuori dal soggetto interpretante",
la qual cosa è però una contraddizione (come si può "stare saldamente fuori dal soggetto interpretante"?
Impossibile, perchè l'oggetto è conoscibile solo come "fenomeno interpretativo").
Dunque non sembri illogica l'affermazione per cui i fatti non esistono...
Ma visto che indubitabilmente esistono (...) le alternative sono due: o esistono nel senso kantiano, cioè
noumenico, o esistono di un esistenza che il linguaggio non è in grado di esprimere.
Ma visto che le alternative in realtà non sono due ma è la medesima, questo vuol dire che il Sommo Kant
aveva ragione (come ce l'ha sempre avuta in passato e per sempre).
A questi risultati portano le birre che mi sono scolato per cena... ;)
saluti
Sì, Kant ha ragione, ma ciò lascia aperta la discussione fondamentale sulla qualità e affidabilità della rappresentazione, che per le cose fisiche continua a premiare l'ontologia scientifica. Quindi nessuna scorciatoia relativistica metafisica. Semmai un ridimensionamento della verità, che diventa un concetto contestuale, non assoluto.
Oxdeedbeef
Non credo che l'Occidente fosse destinato a diventare multiculturale in questo modo cosí autolesionistico. Non l'Europa, che è il cuore dell'Occidente. Relativismo e multiculturalismo europeo sono tra loro interconnessi. Non ci sarebbe questo multiculturalismo senza il relativismo. Di conseguenza se arretriamo non ci sarà salvezza per noi. Il terrapiattismo che si sta diffondendo è a sua volta una conseguenza anche del multiculturalismo. Ho evidenziato che gli islamici sono fervidi sostenitori del terrapiattismo, da loro ho sentito per la prima volta parlare del terrapiattismo, se andremo avanti cosí tra qualche decennio il terrapiattismo potrebbe essere insegnato nelle nostre scuole insieme all'islam, perché l'islam è una filosofia che permea tutta la vita del credente, e diventerebbe politica pretendendo di avere voce in capitolo nella società.
Ogni individuo rispecchia la società in cui vive.
Se dunque non difendiamo piú nulla di ciò che è nostro, che ci caratterizza, che abbiamo conquistato, annientandoci quasi del tutto e aprendo le porte a tutto e considerando tutto allo stesso modo, dal momento in cui si entra in un periodo critico (collettivo o individuale), di pensiero debole, in crisi di valori, ora anche in crisi economica, mi pare ovvio, in quanto molto piú facile, per la massa, adottare altre culture nella speranza che possano dare almeno l'impressione di essere soddisfacenti.
Il nostro multiculturalismo sta diventando la distruzione della nostra identità.
Se io sono stanca della mia religione e cerco qualcos'altro, se ho intorno a me tanti islamici che mi decantano la bellezza dell'islam (cito l'islam solo come esempio, ma potrebbe essere qualsiasi altro credo, o teoria strampalata) sarò portata per forza di cose a crederci, perché non avrò molta altra scelta visto che la mia cultura si è autoimmolata, è capitolata e la società non mi aiuta piú a discernere, mi priva della capacità di orientamento perché senza piú propri punti di riferimento e non si sa piú a cosa credere.
Situazione molto piú difficile che accada invece in una società monoculturale. Nella società monoculturale si può anche scegliere di diventare musulmano o quant'altro si voglia, ma l'approccio avviene in altro modo, piú graduale, piú critico, piú ponderato, avendo un quadro di riferimento piú netto e nitido.
Non so se sono riuscita a spiegarmi, non è facile in quanto il ragionamento è molto sottile.
Noi siamo continuamente, anche inconsciamente, influenzati dalla società.
Per concludere con le parole di Ipazia: "se si preferiscono i riti vodoo o il terrapiattismo, nel felice mondo di Alice c'è posto per tutti".
Ecco, temo che noi stiamo trasformando l'Europa nel felice (infelice) mondo di Alice.
Lo temo anch'io. Ma è perchè capitale e mercato non sono meno ciofeche della terrapiatta. Quindi ce lo meritiamo. Gli islamici vincono perchè hanno mantenuto una solidarietà di gregge che i cristiani laicizzati hanno perso bruciando incenso all'idolatria capitalistica. Non so se tornare a diopatria&famiglia sia la soluzione migliore. Più probabile una coalizione delle religioni per riportarci tutti ad una medioevo ad alta intensità di capitale. E ricominciare la faticosa via dei lumi.
Non ho nessun problema con la gente che crede nella Terra piatta. Ognuno è libero di credere in quel che desidera, finchè non lo impone agli altri...una Terra piatta come un'ostia; una sorta di frisbee che vola attorno al sole, tra l'altro, è un'immagine curiosa che trovo persino poetica nella sua 'nudità' concettuale... :) I primi a non crederci suppongo siano gli stessi 'terrapiattisti'. Ma c'è dell'altro, come mi sembra sia stato già scritto...queste sono forme di rivolta contro il dilagare del pensiero unico dominante...poco importa se basate sul nulla...
A mio giudizio non é la rivolta contro il pensiero unico dominante sic et simpliciter, ma la rivolta contro il pensiero unico e dominante che ha fallito il suo scopo: farci vivere nell'eden secolarizzato che prometteva sia il binomio soviet+elettrificazione sia il binomio capitalismo+scienza.
Citazione di: Elia il 10 Dicembre 2018, 23:08:12 PM
Oxdeedbeef
Non credo che l'Occidente fosse destinato a diventare multiculturale in questo modo cosí autolesionistico.
Ciao Elia
Si, il ragionamento è molto sottile e grande è il rischio di fraintendimenti...
Perchè delineare, come tu hai fatto, una corrispondenza fra terrapiattismo e multiculturalità richiede
appunto un discorso a forte rischio di "straripamenti"...
Nella mia precedente risposta ho cercato di individuare quello che per me è l'unico motivo di convergenza
fra queste due categorie, che consiste appunto nel dissolvimento dell'oggetto, del fatto, all'interno della
cultura occidentale.
Una cultura occidentale di cui, forse, possiamo oggi parlare solo come "assenza". La cultura occidentale
non c'è, non esiste, appunto è "assenza". O forse la cultura occidentale consiste proprio in questo
non-esserci, in questa assenza di un oggetto che la determini chiaramente e al di fuori delle interpretazioni
soggettive.
Chi è che ha "inventato" la globalizzazione (e cos'è la globalizzazione)?
Non era ancora caduto il Muro di Berlino che già M.Thatcher e R.Reagan si erano accordati sulla libera circolazione
di capitali. A questi sono seguite le delocalizzazioni delle aziende ed infine la circolazione delle persone...
Succedono poi cose strane. Siamo sotto Natale, ed il fatto che in molte realtà si preferisca non esporre i
simboli delle religione Cristiana è una cosa che colpisce, d'impatto, ma tutto sommato secondaria.
No, succede ben altro; ad esempio che si rifiuti l'asilo a persone perseguitate; che si intrattengano rapporti
economici con paesi che palesemente sostengono valori in contrasto con i nostri; che si permetta la costruzione
di edifici religiosi senza un adeguato controllo sui finanziatori; che si tolleri una predicazione religiosa
volta al fondamentalismo.
Tutto ciò succede essenzialmente per due motivi: la nostra vigliaccheria (la società occidentale è ormai
palesemente una società di vigliacchi) e il nostro tornaconto economico (divinità alla quale siamo disposti
a sacrificare ormai tutto).
Ti sei mai chiesta qual'è il tratto fondamentale del nostro sistema economico (il "capitalismo")? Oppure
perchè andiamo sistematicamente a combinare disastri in mezzo mondo (magari, che so, ammantando le vere
ragioni con una irritante pretesa di "esportare libertà e democrazia")?
L'Occidente, per così dire si muove su due coordinate. Un movimento è di ritrazione, e va verso l'individuo
così come ipotizzato già da Leibniz (l'individuo "monade", cioè che basta a se stesso). L'altro è di
espansione, e tende ad eliminare dal suo cammino ogni limite, ogni "frontiera".
Chi fa le spese di questi due "movimenti" è quel che sta nel mezzo: è il "gruppo"; la "comunità"; la "cultura"
intesa come gruppo di persone che condividono gli stessi valori e la stessa tradizione.
Io vivo (per mia fortuna) in un piccolo paesino nella campagna umbro-toscana; un posto in cui vige ancora un
senso forte della "comunità"; un posto in cui prima di uscire e andare a parlare con la gente (che ti conosce)
di sciocchezze come il "terrapiattismo" ci penseresti non solo due volte...
Ma, ti chiedo, succede la stessa cosa nelle grandi città in cui non ci si conosce nemmeno fra chi abita lo
stesso pianerottolo? Fra gente i cui unici rapporti "sociali" sono quelli con gli "amici" di Facebook?
In altre parole, io sostengo che è la stessa modernità dell'occidente a "creare" le condizioni da cui poi
si sviluppano e trovano il loro brodo di coltura certe grottesche rappresentazioni della realtà come quella
del "terrapiattismo".
Un "terrapiattismo" che, ti dà ragione, ha la stessa radice del multiculturalismo (ma, attenzione, è una radice
molto profonda...).
saluti
Citazione di: InVerno il 27 Settembre 2018, 18:13:34 PM
Come è possibile che l'idea più stupida del mondo raccolga tanti consensi, e quali sono i meccanismi di internet (il colpevole è evidente) che danno credibilità a questa e altre stupidaggini? Siamo davvero pronti per un accesso incondizionato all'informazione, se questi sono i risultati ?
* https://today.yougov.com/topics/philosophy/articles-reports/2018/04/02/most-flat-earthers-consider-themselves-religious
Credo che internet semplicemente amplifichi le dinamiche sociali, rendendole evidenti.
Il valore da dare ad un gruppo sociale deriva dalle credenze su cui basa?
Forse , ma non per chi appartiene a quel gruppo .
Per chi appartiene al gruppo esso ha un valore in se' , e va difeso da ogni attacco.
Quando si attaccano le credenze del gruppo si attacca il gruppo e il gruppo si difende e si compatta.
Quanto siano giuste e razionali le critiche conta poco.
La reazione è sempre la stessa indipendentemente dal valore che noi diamo alle credenze del gruppo.
A un milanese doc chiediamo se è milanista od interista, e non perché, e se ci risponde che è juventino non ci stupiamo più di tanto.
Queste dinamiche sociali sono sempre state sotto gli occhi di tutti noi , e internet si limita ad evidenziarle.
Se al posto di interista e milanista mettiamo occidentale e non occidentale il risultato non cambia.
Il motivo per cui si difende il proprio gruppo non ha a che fare , se non apparentemente, coi valori su cui il gruppo si fonda.
Tuttavia se me attacchiamo i valori ciò vale per un attacco al gruppo , e non c'è da attendersi una risposta razionale.
Una società basata sui valori della scienza si è dimostrata e continua a dimostrarsi una utopia , ed è così oggi come lo era ieri , ma oggi ci appare più evidente di ieri.
Possiamo solo far notare en passant , che quelle società che , se volete accidentalmente , si basano , almeno in parte , sui valori della scienza , sono quelle che progrediscono di più.
La scienza dunque è un arma efficace , ed è sotto gli occhi di tutti oggi come ieri , ma oggi come ieri non c'e nessuna corsa agli armamenti , se non in senso non figurato , e solo in tal senso la scienza acquista valore.
Per difendere il proprio gruppo e non per rifondarlo su essa.