Nel 2018 aveva iniziato com la riabilitazione di mia moglie; dal 2019, invece è diventata la mia superfisio: prima per la riabilitazione della spalla, dopo la caduta che mi ha fracassato la cuffia dei rotatori della spalla sinistra. Dopo la fine del primo lookdown per covid, ho iniziato ad usufruire di lei, anche per recuperare il movimento delle gambe ( avevo iniziato a cadere almeno una volta la settimana). Quindi, dopo l'intervento di protesi alla spalla (ho dovuto attendere per oltre due anni, a causa dello stiramento del nervo ascellare, avvenuto quasi sicuramente durante le manovre di sistemazione della spalla, da parte del personale del pronto soccorso) che si è risolto con quei tempi. Per me questa fisioterapista è la mia superfisio, che mi segue da 4 anni, con cui si è instaurato un rapporto di amicizia, al punto tale che mi confido con lei senza problemi. Ho voluto indagare sul perché di tale affiatamento, incredibilmente impressionante, dal punto di vista astrologico, e si spiegano tante cose. Inoltre, lei mi ricorda una persona cara scomparsa nel 1989. Se fosse la sua reincarnazione? Volendo escludere astrologia e metempsicosi, a cosa dovrei imputare tale intesa, secondo voi?
Ipotizzo: perché vi piacete reciprocamente. Lei ha avuto cura di te e tu sei grato per questo.
Inoltre lei fa il suo lavoro mettendoci anche dell'affettività come accade spesso nel campo sanitario. Probabilmente vi sareste piaciuti anche al di fuori di questo rapporto riabilitativo, che ha dato però una marcia in più alla vostra relazione. Siamo esseri affettivi e prosociali. Possiamo apprendere molte cose ma questa è radicata in profondità nei nostri pattern comportamentali.
Citazione di: Jacopus il 08 Maggio 2023, 22:36:32 PMIpotizzo: perché vi piacete reciprocamente. Lei ha avuto cura di te e tu sei grato per questo.
Inoltre lei fa il suo lavoro mettendoci anche dell'affettività come accade spesso nel campo sanitario. Probabilmente vi sareste piaciuti anche al di fuori di questo rapporto riabilitativo, che ha dato però una marcia in più alla vostra relazione. Siamo esseri affettivi e prosociali. Possiamo apprendere molte cose ma questa è radicata in profondità nei nostri pattern comportamentali.
Non sono scapolo, lei lo sa e ho aanche scritto di mia moglie in questo post; potrebbe essere mia figlia, visto che ha la metà dei miei anni. Comunque, a cosa sarebbe dovuta questa intesa o relazione (di amicizia)?
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 08 Maggio 2023, 22:54:21 PMNon sono scapolo, lei lo sa e ho aanche scritto di mia moglie in questo post; potrebbe essere mia figlia, visto che ha la metà dei miei anni. Comunque, a cosa sarebbe dovuta questa intesa o relazione (di amicizia)?
Anch'io posso solo ipotizzare.
Brave persone esistono...
Se sono anche giovani hanno quella marcia in più che deriva dall'abnegazione, dalla voglia di contribuire a un mondo migliore per la propria parte, e anche dal desiderio lasciare una propria impronta meritoria...
Se hai scelto di rivolgerti a questa fisio dopo che aveva trattato tua moglie, forse dipende dal fatto che lei sia in grado di stabilire un ottimo rapporto con i suoi pazienti.
Per cui, in massima umiltà e sempre potendo solo ipotizzare, non mi verrebbe da pensare ad una "intesa o relazione" che abbia nulla di misterioso, data lei e le sue capacità di relazione.
Citazione di: Claudia K il 09 Maggio 2023, 00:34:38 AMSe hai scelto di rivolgerti a questa fisio dopo che aveva trattato tua moglie, forse dipende dal fatto che lei sia in grado di stabilire un ottimo rapporto con i suoi pazienti.
In realtà, per mia moglie prima e per me dopo si è trattato di scegliere la cooperativa che fornisse il servizio di ADI (assistenza domiciliare integrata), in quanto entrambi invalidi al 100% con gravità dell'handicap e conseguente consistente difficoltà motoria. Nel mio caso, ciò è accaduto nella riabilitazione post caduta, dopo che mi era stato tolto il tutore che bloccava braccio e spalla, mentre per la riabilitazione post intervento, ci eravamo rivolti sempre alla stessa cooperativa che ci aveva indicato come fisioterapista una collega della mia superfisio, salvo poi esserci un cambiamento di programma. Non ho mai chiesto il perché e nessuno me lo ha mai spiegato. Di fatto, poco dopo aver parlato col personale della cooperativa (credo addirittura il giorno dopo, se non ricordo male), abbiamo ricevuto la telefonata della mia superfisio, che ci avvisava del cambio di programma.
Simpatia e antipatia sono il distillato di quanto siamo diventati nel corso della nostra vita. Goethe coniugò il principio in "affinità elettiva", la quale travalica di molto l'attrazione erotica e si colloca nel puro piacere dell'esistenza di un altro essere umano o affine. Capita pure nei lavori di squadra, nello sport, in politica. Feeling: sentire all'unisono.
Infatti : affinita' elettive , da cui io pare sia l'unico "immune" , almeno in questo forum . C'era "Viator" ma poi e' "scomparso" :)
Se le affinità fossero così comuni non sarebbero "elettive". Le relazioni umane hanno le loro gradazioni e già la buona educazione dialogica è un buon risultato di questi tempi.
Citazione di: Ipazia il 09 Maggio 2023, 08:09:28 AMSimpatia e antipatia sono il distillato di quanto siamo diventati nel corso della nostra vita. Goethe coniugò il principio in "affinità elettiva", la quale travalica di molto l'attrazione erotica e si colloca nel puro piacere dell'esistenza di un altro essere umano o affine. Capita pure nei lavori di squadra, nello sport, in politica. Feeling: sentire all'unisono.
Citazione di: atomista non pentito il 09 Maggio 2023, 12:03:06 PMInfatti : affinita' elettive , da cui io pare sia l'unico "immune" , almeno in questo forum . C'era "Viator" ma poi e' "scomparso" :)
Citazione di: Ipazia il 09 Maggio 2023, 12:10:41 PMSe le affinità fossero così comuni non sarebbero "elettive". Le relazioni umane hanno le loro gradazioni e già la buona educazione dialogica è un buon risultato di questi tempi.
Grazie, ma... le affinità elettive come nascono? Qual è la loro causa?
Sul significato delle affinità elettive, leggo sul sito della Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/le-affinita-elettive/
Le affinità elettive (Die Wahlverwandtschaften) Romanzo (composto tra il 1808 e il 1809, pubblicato nel 1809) di J.W. Goethe (1749-1832). Il titolo, ripreso dal Dizionario di fisica di F.S.T. Gehler, vuole alludere a quel particolare fenomeno chimico per il quale due elementi associati, sotto l'azione simultanea di due altri elementi dotati di particolari proprietà, si scindono, associandosi con i due ultimi e formando, per legge di reciproca attrazione, due nuove coppie. Nel romanzo è analizzato lo svilupparsi di un fenomeno analogo nella vita sentimentale di due coppie protagoniste della vicenda. Dal romanzo è stato tratto il soggetto dell'omonimo film (1996) dei registi cinematografici Paolo e Vittorio Taviani. L'azione non si svolge più in Germania ma nella Toscana dell'epoca napoleonica, dove l'invito rivolto da Carlotta ed Edoardo a Ottone e Ottilia sconvolge la loro vita sentimentale e fa nascere passioni incrociate a cui i protagonisti non daranno seguito.
Se ciò fosse vero, avvalorerebbe la teoria della metempsicosi, perché significherebbe che prima di incontrarci in questa vita, la mia superfisio e io ci siamo già incontrati da altre parti (in altre vite). O sbaglio?
Non e' che sbagli , e' che la leggi come preferiresti che fosse. Io la leggerei diversamente , probabilmente pero' compiendo esattamente il tuo stesso "processo mentale"
Citazione di: atomista non pentito il 09 Maggio 2023, 14:04:34 PMNon e' che sbagli , e' che la leggi come preferiresti che fosse. Io la leggerei diversamente , probabilmente pero' compiendo esattamente il tuo stesso "processo mentale"
Come la leggeresti?
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 09 Maggio 2023, 12:48:22 PMSe ciò fosse vero, avvalorerebbe la teoria della metempsicosi, perché significherebbe che prima di incontrarci in questa vita, la mia superfisio e io ci siamo già incontrati da altre parti (in altre vite). O sbaglio?
Non posso sapere se sbagli, ma so che a me non suonerebbe per nulla spontanea la tua ipotesi.
In primo luogo mi chiederei se l'affinità (più o meno elettiva) esista o me la stia immaginando io.
Giusto per spiegarmi : mi è recentissimo il caso di una persona disabile motoria in quarta età, che si avvale per un'ora al giorno dei Servizi di una OSS, inviata da una organizzazione di assistenza privata. La OSS è una bravissima ragazza, molto votata al suo tipo di lavoro.
La persona assistita si sente molto fortunata ed è veramente grata alla sorte di aver incontrato questa OSS.
Poi accade che per tre giorni la OSS abbia problemi e che la organizazione di assistenza privata provveda a sostituirla per quei tre giorni.
Arriva altra OSS...e la persona assistita...benchè in quarta età...chiede a me "ma fanno dei corsi in cui insegnano come rapportarsi all'assistito? ...Perchè...a me sembrava un miracolo l'empatia di R (OSS stabilizzata e occasionalmente impedita per tre giorni) , ma...quella di L (OSS in sostituzione di soli tre giorni)...è identica!" .
Che comunque è un' empatia finta. Sono gentili professionalmente, a cui si aggiunge magari anche una buona indole e ancora un po' di passione per il proprio lavoro (soprattutto se sono giovani). Una volta all'ospedale credevo di aver fatto amicizia con un infermiere ma, capitatomi di incontrarlo per strada, non sono stato nemmeno degnato di una risposta ad un mio saluto :'(
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 09 Maggio 2023, 14:11:23 PMCome la leggeresti?
Come la leggerei , se vuoi lo hai gia' capito da post relativi a precedenti argomenti immagino.
Citazione di: Claudia K il 10 Maggio 2023, 12:24:50 PMNon posso sapere se sbagli, ma so che a me non suonerebbe per nulla spontanea la tua ipotesi.
In primo luogo mi chiederei se l'affinità (più o meno elettiva) esista o me la stia immaginando io.
Giusto per spiegarmi : mi è recentissimo il caso di una persona disabile motoria in quarta età, che si avvale per un'ora al giorno dei Servizi di una OSS, inviata da una organizzazione di assistenza privata. La OSS è una bravissima ragazza, molto votata al suo tipo di lavoro.
La persona assistita si sente molto fortunata ed è veramente grata alla sorte di aver incontrato questa OSS.
Poi accade che per tre giorni la OSS abbia problemi e che la organizazione di assistenza privata provveda a sostituirla per quei tre giorni.
Arriva altra OSS...e la persona assistita...benchè in quarta età...chiede a me "ma fanno dei corsi in cui insegnano come rapportarsi all'assistito? ...Perchè...a me sembrava un miracolo l'empatia di R (OSS stabilizzata e occasionalmente impedita per tre giorni) , ma...quella di L (OSS in sostituzione di soli tre giorni)...è identica!" .
Perché la mia ipotesi non ti suonerebbe spontanea?
Come faccio a sapere se l'affinità esista veramente o me la sto immaginando io?
Pur essendo fisioterapisti e OO.SS. appartenenti entrambi al settore sanitario, si tratta di figure professionali con mansioni differenti. Poi, un conto è la professionalità, altro sono la sensibilità, l'umanità e l'amicizia.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 10 Maggio 2023, 20:28:19 PMPerché la mia ipotesi non ti suonerebbe spontanea?
Intendevo dire soltanto che, anche provando un'affinità particolare, non mi verrebbe mai da collegarla a presunte vite precedenti. Solo questo.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 10 Maggio 2023, 20:28:19 PMCome faccio a sapere se l'affinità esista veramente o me la sto immaginando io?
Questa è una bella domanda, e per niente facile. Però non è neanche impossibile.
Io mi baserei anzitutto su me stessa, nel senso di chiedermi se e in quale misura può esistere un mio bisogno inappagato che potrebbe portarmi a vedere le classiche "lucciole per lanterne".
E poi passerei ad osservare l'altro, per rendermi conto (ad esempio) se la sua apertura-accoglienza-affabilità siano un suo tratto speciale che lei usa soltanto con me, o se, invece, appartengano semplicemente al suo modo di relazionarsi in generale.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 10 Maggio 2023, 20:35:12 PMPerché mai dovrebbe essere un'empatia finta?
Non sono Pio, ma a me sembra che quel dice abbia la sua solidissima logica.
Non sarà il caso di questa brava fisio, ma insomma...la finta empatia (che è una realtà maledettamente diffusissima) è quella su cui germoglia e fruttifica qualunque truffa, comprese quelle (tanto per dire, a solo titolo esemplificativo e giammai esaustivo) dei "santoni e santone" o delle persone (uomini e donne) che...da 30-40enni di "bella presenza e scilinguagnolo agile" riescono a farsi nominare persino eredi universali da persone (donne e uomini) che hanno solo un mai soddisfatto bisogno di sentirsi dire "ma sei meraviglioso/a ! E io sono encantado/a da te, come da nessuno mai!" ....
A questo dobbiamo aggiungere che ogni buona azienda forma il suo personale nel modo più fidelizzante per il cliente (pagante) finale.
Ho già portato il caso vero di due OSS che sembrano magnifiche, ma poi...basta che una debba essere sostituita per tre giorni, e ti ritrovi il suo apparente clone, in termini di <empatia> . Mi sembra ovvio chiedersi, a quel punto, se la fantastica <empatia> sia vera o se non sia un semplice indottrinamento su "modi e forme relazionali" che omologano (per lavorare) operatori del tutto diversi pee VERA empatia.
Posso portarti un altro esempio vero , dove gli <empatici> hanno un grado di istruzione superiore sia a quella della OSS e sia a quello della fisioterapista. Ti parlo di una farmacia strepitosa che esiste nella mia città. I "commessi" (tanti) sono tutti Dottori in Farmacia.
Sono TANTI (l'azienda è davvero qualcosa di Manageriale con la M maiuscola).
Ma sai che sono TUTTI UGUALI nel rapporto col cliente?
Mi spiego.
Tutti si comportano SEMPRE come se tu cliente fossi la persona più importante del mondo.
Puoi essere il più detestabile perditempo che entra per chiedere una cretinata qualunque.
Otterrai SEMPRE che chi ti ascolta al banco si farà carico di quel che cerchi, poi andrà a prendere e ti porterà sul banco tutti i prodotti che possono soddisfare la tua richiesta, poi ti spiegherà pregi e difetti di ognuno e ti consiglierà quello meno dispendioso.
Sono tutti "empatici" o hanno solo ricevuto la stessa scuola?
Citazione di: Claudia K il 11 Maggio 2023, 00:20:44 AMNon sono Pio, ma a me sembra che quel dice abbia la sua solidissima logica.
Non sarà il caso di questa brava fisio, ma insomma...la finta empatia (che è una realtà maledettamente diffusissima) è quella su cui germoglia e fruttifica qualunque truffa, comprese quelle (tanto per dire, a solo titolo esemplificativo e giammai esaustivo) dei "santoni e santone" o delle persone (uomini e donne) che...da 30-40enni di "bella presenza e scilinguagnolo agile" riescono a farsi nominare persino eredi universali da persone (donne e uomini) che hanno solo un mai soddisfatto bisogno di sentirsi dire "ma sei meraviglioso/a ! E io sono encantado/a da te, come da nessuno mai!" ....
A questo dobbiamo aggiungere che ogni buona azienda forma il suo personale nel modo più fidelizzante per il cliente (pagante) finale.
Ho già portato il caso vero di due OSS che sembrano magnifiche, ma poi...basta che una debba essere sostituita per tre giorni, e ti ritrovi il suo apparente clone, in termini di <empatia> . Mi sembra ovvio chiedersi, a quel punto, se la fantastica <empatia> sia vera o se non sia un semplice indottrinamento su "modi e forme relazionali" che omologano (per lavorare) operatori del tutto diversi pee VERA empatia.
Posso portarti un altro esempio vero , dove gli <empatici> hanno un grado di istruzione superiore sia a quella della OSS e sia a quello della fisioterapista. Ti parlo di una farmacia strepitosa che esiste nella mia città. I "commessi" (tanti) sono tutti Dottori in Farmacia.
Sono TANTI (l'azienda è davvero qualcosa di Manageriale con la M maiuscola).
Ma sai che sono TUTTI UGUALI nel rapporto col cliente?
Mi spiego.
Tutti si comportano SEMPRE come se tu cliente fossi la persona più importante del mondo.
Puoi essere il più detestabile perditempo che entra per chiedere una cretinata qualunque.
Otterrai SEMPRE che chi ti ascolta al banco si farà carico di quel che cerchi, poi andrà a prendere e ti porterà sul banco tutti i prodotti che possono soddisfare la tua richiesta, poi ti spiegherà pregi e difetti di ognuno e ti consiglierà quello meno dispendioso.
Sono tutti "empatici" o hanno solo ricevuto la stessa scuola?
Allora aveva ragione quel periodico tedesco quando mise sulla copertina una foto di un piatto di spaghetti e una pistola, identificando gli italiani (perché agli italiani era riferito l'articolo cui faceva riferimento la copertina) come mangiatori di pasta e mafiosi? A me pare un pregiudizio! Io non nego i casi di malasanità o le truffe, però non demonizzo una categoria di lavoratori o lavoratrici. Ho 64 anni e per quasi 60 ho avuto a che fare con ogni sorta di fisioterapista: uomo, donna, di chi metteva al primo posto il proprio contratto di lavoro (per cui non voleva lavorare oltre le 16, dimenticandosi che spesso anche i cosiddetti pazienti lavorano e quindi, andare a fisioterapia in orario di lavoro, per loro non sarebbe la scelta migliore, e io stesso ho dovuto litigare col mio datore di lavoro perché non voleva concedermi i permessi retribuiti: mica andavo a divertirmi!), quindi credo di non essere così stupido da non accorgermi di eventuali truffatori o insensibili (che esistono in tutte le professioni!).
Volevo solo dire che, quando c'è sotto un'attività professionale, spesso le persone addette hanno un atteggiamento che nella vita ordinaria non hanno. Ho fatto innumerevoli esperienze di questo tipo, sia personali che con familiari. Questo non toglie che ci siano anche lodevoli eccezioni, come magari sarà nel tuo caso, ma sono per l'appunto eccezioni. Questo mi sento di dire sulla base della mia non indifferente esperienza.
Citazione di: Pio il 11 Maggio 2023, 08:22:20 AMVolevo solo dire che, quando c'è sotto un'attività professionale, spesso le persone addette hanno un atteggiamento che nella vita ordinaria non hanno. Ho fatto innumerevoli esperienze di questo tipo, sia personali che con familiari. Questo non toglie che ci siano anche lodevoli eccezioni, come magari sarà nel tuo caso, ma sono per l'appunto eccezioni. Questo mi sento di dire sulla base della mia non indifferente esperienza.
Io credo che il discorso valga per tutte le professioni: dall'operaio, all'impiegato, al quadro, al dirigente; dall'elettricista, all'idraulico, al muratore, al meccanico, ecc... c'è chi lavora per lo stipendio e chi lo fa per passione, in ogni categoria. E' anche vero che spesso, quando si è assunti, i capi ci ricordano che è come se avessimo una divisa da quando si timbra il cartellino in entrata al mattino a quando lo si timbra in uscita alla sera (o da inizio a fine turno), e quindi, con quella divisa ci si deve comportare di conseguenza.
Io ho avuto diverse esperienze; ho provato: fisioterapia, ginnastica personalizzata, yoga, riabilitazione, shiatsu, ecc... quindi credo di potermi accorgere se chi è preposto alla mia cura, lo fa per lo stipendio oppure per passione. La mia superfisio lo fa per passione e comunque tra noi si è instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia. Il mio post iniziale partiva proprio da questo dato assodato, che purtroppo però è stato messo in discussione e non capisco il perché.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Maggio 2023, 06:38:01 AMIo non nego i casi di malasanità o le truffe, però non demonizzo una categoria di lavoratori o lavoratrici.
Non ho mica capito cosa c'entrino le <demonizzazioni> e pure <per categorie di lavoratori o lavoratrici>...bah...
Tu hai chiesto "perchè mai dovrebbe essere un'empatia finita?"
Il <dovrebbe> l'hai aggiunto tu; resta frattanto ovvio che la manifestazione di qualunque sentimento benevolente, in qualunque categoria professionale o sesso o anzianità,
potrebbe essere sia l'espressione autentica di una personalità particolarmente gentile e sensibile, e sia l'espressione autentica di una persona innamorata, e sia l'espressione falsissima di chi ha un qualche interesse a raggirarci, e sia l'espressione comunque INautentica di chi nel lavoro osserva un protocollo relazionale a cui è stato istruito o addirittura costretto dall'azienda per cui lavora, in nome della <soddisfazione del cliente> .
E se tale soddisfazione è basilare per le aziende e i professionisti in qualunque settore in cui si operi in concorrenza, è abbastanza intuitivo che, in ambito sanitario più che in qualunque altro, la soddisfazione del cliente (paziente) cominci proprio dall'esser messo a proprio agio, già patendo di qualche disagio o paura o ritrosìa...
Citazione di: Claudia K il 11 Maggio 2023, 09:21:26 AME se tale soddisfazione è basilare per le aziende e i professionisti in qualunque settore in cui si operi in concorrenza, è abbastanza intuitivo che, in ambito sanitario più che in qualunque altro, la soddisfazione del cliente (paziente) cominci proprio dall'esser messo a proprio agio, già patendo di qualche disagio o paura o ritrosìa...
Mi è già capitata una fisioterapista, in passato, sulla cui professionalità non ho nulla da eccepire: mi ha sempre messo a mio agio e quindi mi è sembrata professionale, ma il discorso si è fermato lì. Allora pagava Pantalone (ossia il SSN), mentre ora, dopo un periodo di qualche mese pagato sempre da Pantalone, mi pago io le sedute, che si svolgono a casa mia. Tra la fine del periodo gratis e l'inizio di quello a pagamento, c'è stato di mezzo il covid.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Maggio 2023, 10:39:04 AMMi è già capitata una fisioterapista, in passato, sulla cui professionalità non ho nulla da eccepire: mi ha sempre messo a mio agio e quindi mi è sembrata professionale, ma il discorso si è fermato lì. Allora pagava Pantalone (ossia il SSN), mentre ora, dopo un periodo di qualche mese pagato sempre da Pantalone, mi pago io le sedute, che si svolgono a casa mia. Tra la fine del periodo gratis e l'inizio di quello a pagamento, c'è stato di mezzo il covid.
Si va a tappe forzate verso la sanità privata per chi se lo può permettere. La covidemia ha spinto sull'acceleratore per la gioia dei liberomercatisti e di chi lucra sul maggiore Bigbusiness del pianeta. Ormai la sanità pubblica è una città di Dite per immigrati clandestini e fasce di popolazione "io speriamo che me la cavo". Sperando io di cavarmela senza averne bisogno, fino alla fine dei miei giorni. Nel frattempo spero risorga una deontologia medica degna di questo nome di cui potersi fidare.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Maggio 2023, 10:39:04 AMora, dopo un periodo di qualche mese pagato sempre da Pantalone, mi pago io le sedute, che si svolgono a casa mia.
E questo è basilare nel confermare quanto opinavo!
Tu continuerai a pagare lei (se libera professionista) o l'azienda per cui lavora (se dipendente) se e solo se sarai soddisfatto. (Altrimenti cambi, ovvio!)
Va da sè che sia massimo interesse professionale suo e/o dell'azienda da cui dipende (come di chiunque abbia cervello) quello di impostare una relazione professionale nel cui ambito tu (come gli altri) possa sentirti soddisfatto.
Citazione di: Claudia K il 11 Maggio 2023, 11:08:53 AME questo è basilare nel confermare quanto opinavo!
Tu continuerai a pagare lei (se libera professionista) o l'azienda per cui lavora (se dipendente) se e solo se sarai soddisfatto. (Altrimenti cambi, ovvio!)
Va da sè che sia massimo interesse professionale suo e/o dell'azienda da cui dipende (come di chiunque abbia cervello) quello di impostare una relazione professionale nel cui ambito tu (come gli altri) possa sentirti soddisfatto.
In cosa consisterebbe questa mia soddisfazione? Perché dovrei ritenermi soddisfatto?
Chiarisco: io mi sento soddisfatto, ma probabilmente non per le motivazioni che altri (tu compresa) potrebbero avere, e che mi piacerebbe conoscere.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Maggio 2023, 12:00:51 PMIn cosa consisterebbe questa mia soddisfazione? Perché dovrei ritenermi soddisfatto?
Chiarisco: io mi sento soddisfatto, ma probabilmente non per le motivazioni che altri (tu compresa) potrebbero avere, e che mi piacerebbe conoscere.
Procedendo con ordine.
La media dei clienti (e pazienti) è soddisfatta quando percepisce che il professionista (di qualunque settore, e ancor più se il settore è quello sanitario) lo ascolta, è accogliente, è competente, e ha attenta considerazione del suo caso.
Questo vale per tutti.
Siccome vale per tutti...ecco che professionisti e aziende si adoperano per conquistare questa soddisfazione del cliente, da cui ovviamente dipenderanno anche i feedback che, col semplice "passaparola", esistono da molto prima che esistesse il web.
Dall'altro lato c'è il cliente, che - detto semplice - può recepire queste attenzioni del professionista in mille modi diversi, che dipendono alla fine solo da lui, dalla sua indole, dalle sue esperienze, dalle sue aspettative, dalla sua soria personale, ecc.
Potrei fare qualche centinaio di esempi pratici, ma ne faccio uno per tutti : non c'è venditore di pentole che, per sbarcare il lunario, non intuisca al volo quanto faciliterebbe la vendita alla vedova - attempata ma molto sognatrice su parametri adolescenziali - il sentirsi ammirata e adulata (e perchè non addirittura corteggiata?) dal bel figo trentenne che potrà pagare il prossimo pieno di benzina solo se le piazza la batteria di pentole...
Ciò vuol dire che non esistano persone empatiche e che sia tutta una recita?
GIAMMAI! Ma, per me, vuol dire che non tutto ciò che viene esternato nella media corrisponda a sentimenti autentici; e che senza neanche arrivare al vero e proprio raggiro...i casi in cui l'altro sta solo applicando il protocollo del politically correct e in qualche caso genera per questo, senza affatto volerlo, voli pindarici nel cliente...son tanti tanti!
Sommessamente lo dico anche per esperienza collaudatissima e diretta : il mio lavoro è libero professionale e NON di ambito sanitario. Per mia indole sono sempre stata molto accogliente (per me si chiamava solo "buona educazione", che annovera tra i primi capisaldi il cortese "mai dare all'interlocutore la sensazione di risultare noioso"). Poi sono sempre stata affabile e sorridente.
Ma sai quanti equivoci imbarazzantissimi mi ha portato questo (e solo questo) nella mia vita professionale?
A parte gli innumerevoli casi di clienti che con ormone attivo (da me capito sempre troppo tardi) equivocavano la CORTESIA per "qualcosa di speciale da me dedicato solo a loro" e che non esiste, ma sai QUANTE volte io, con questo atteggiamento, ho PERSO ore e ore di vita mia per stare a sentire anche il novantenne o la novantenne che mi raccontavano sempre le stesse cose su cui si erano fissati, e che (anche questo capito molto tardi) ERO IO a favorire la replica della replica della replica, perchè mentre per pura CORTESIA FORMALE mi sorbivo la ottantesima rimembranza del loro stesso ricordo di gioventù...ero talmente idiota da dare tutti i segni che la cosa mi interessasse, mentre non mi interessava per niente e li trovavo nauseanti, asfissianti, insopportabili, anche prepotenti in fondo ? Ma loro...anche comprensibilmente...avevano chiarissimo che un'altra persona che li ascoltasse come me non fosse tra le loro poche frequentazioni! E io ero un loro piccolo paradiso (purtroppo per me!)
Chiarissimamente esposto da Claudia K ........... spesso l'empatia vera viene mortificata essendo scambiata per "altro" , pertanto l'empatico tendera' a "mascherare" questa sua caratteristica forzando la sua indole. Da questo si potrebbe evincere che l'empatia "diffusa" sia strumentale ( professionale , utilitaristica). Personalmente passo (nella vita di tutti i giorni) per " affabile , disponibile , a volte simpatico ed empatico " . Nulla di piu' sbagliato : in realta' sono un "orso" che utilizza la " strumentale" capacita' di sembrare empatico per raggiungere lo scopo di farsi i cavolacci propri in santa pace.
Citazione di: atomista non pentito il 11 Maggio 2023, 14:33:01 PMChiarissimamente esposto da Claudia K ........... spesso l'empatia vera viene mortificata essendo scambiata per "altro" , pertanto l'empatico tendera' a "mascherare" questa sua caratteristica forzando la sua indole. Da questo si potrebbe evincere che l'empatia "diffusa" sia strumentale ( professionale , utilitaristica). Personalmente passo (nella vita di tutti i giorni) per " affabile , disponibile , a volte simpatico ed empatico " . Nulla di piu' sbagliato : in realta' sono un "orso" che utilizza la " strumentale" capacita' di sembrare empatico per raggiungere lo scopo di farsi i cavolacci propri in santa pace.
Citazione di: Claudia K il 11 Maggio 2023, 14:16:48 PMProcedendo con ordine.
La media dei clienti (e pazienti) è soddisfatta quando percepisce che il professionista (di qualunque settore, e ancor più se il settore è quello sanitario) lo ascolta, è accogliente, è competente, e ha attenta considerazione del suo caso.
Questo vale per tutti.
Siccome vale per tutti...ecco che professionisti e aziende si adoperano per conquistare questa soddisfazione del cliente, da cui ovviamente dipenderanno anche i feedback che, col semplice "passaparola", esistono da molto prima che esistesse il web.
Dall'altro lato c'è il cliente, che - detto semplice - può recepire queste attenzioni del professionista in mille modi diversi, che dipendono alla fine solo da lui, dalla sua indole, dalle sue esperienze, dalle sue aspettative, dalla sua soria personale, ecc.
Potrei fare qualche centinaio di esempi pratici, ma ne faccio uno per tutti : non c'è venditore di pentole che, per sbarcare il lunario, non intuisca al volo quanto faciliterebbe la vendita alla vedova - attempata ma molto sognatrice su parametri adolescenziali - il sentirsi ammirata e adulata (e perchè non addirittura corteggiata?) dal bel figo trentenne che potrà pagare il prossimo pieno di benzina solo se le piazza la batteria di pentole...
Ciò vuol dire che non esistano persone empatiche e che sia tutta una recita?
GIAMMAI!
Ma, per me, vuol dire che non tutto ciò che viene esternato nella media corrisponda a sentimenti autentici; e che senza neanche arrivare al vero e proprio raggiro...i casi in cui l'altro sta solo applicando il protocollo del politically correct e in qualche caso genera per questo, senza affatto volerlo, voli pindarici nel cliente...son tanti tanti!
Sommessamente lo dico anche per esperienza collaudatissima e diretta : il mio lavoro è libero professionale e NON di ambito sanitario. Per mia indole sono sempre stata molto accogliente (per me si chiamava solo "buona educazione", che annovera tra i primi capisaldi il cortese "mai dare all'interlocutore la sensazione di risultare noioso"). Poi sono sempre stata affabile e sorridente.
Ma sai quanti equivoci imbarazzantissimi mi ha portato questo (e solo questo) nella mia vita professionale?
A parte gli innumerevoli casi di clienti che con ormone attivo (da me capito sempre troppo tardi) equivocavano la CORTESIA per "qualcosa di speciale da me dedicato solo a loro" e che non esiste, ma sai QUANTE volte io, con questo atteggiamento, ho PERSO ore e ore di vita mia per stare a sentire anche il novantenne o la novantenne che mi raccontavano sempre le stesse cose su cui si erano fissati, e che (anche questo capito molto tardi) ERO IO a favorire la replica della replica della replica, perchè mentre per pura CORTESIA FORMALE mi sorbivo la ottantesima rimembranza del loro stesso ricordo di gioventù...ero talmente idiota da dare tutti i segni che la cosa mi interessasse, mentre non mi interessava per niente e li trovavo nauseanti, asfissianti, insopportabili, anche prepotenti in fondo ? Ma loro...anche comprensibilmente...avevano chiarissimo che un'altra persona che li ascoltasse come me non fosse tra le loro poche frequentazioni! E io ero un loro piccolo paradiso (purtroppo per me!)
Che ciò accada spesso, non significa che sia sempre così. Ci sono anche le eccezioni. Come è vero che io, dal punto di vista fisico sono un'eccezione (non ho mai provato a camminare correttamente) così potrebbe essere un'eccezione la mia superfisio, con la quale mi sento in sintonia in modo incredibile. Anche se qualcuno storcerà il naso, posso affermare che gli astri sono d'accordo con questa nostra sintonia.