PREMESSA
Innanzitutto, occorre tenere ben presente che non esiste nessuna "legge probabilistica" la quale garantisca che, alla "Roulette" -senza calcolare, per semplicità, la "tassa dello zero" (nota1*)-, dopo l'uscita di un numero molto elevato di "rouge", debba necessariamente uscire "noir"; ed infatti, ad ogni nuovo giro, la pallina si comporterà in modo del tutto indipendente ed autonomo rispetto al giro precedente.
Questo perchè il risultato di ogni giro è "fisicamente" casuale; e visto che "il caso non ha memoria", potrebbe uscire per l'ennesima volta un'altro "rouge".
E lo stesso dicasi per qualsiasi altro tipo di "giocata esterna", di tipo "binario" (nota2*).
A meno che, ovviamente, la "Roulette"non sia truccata! ;)
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Come si concilia questo con la "legge delle probabilità"?
Cerchiamo di capirlo, sebbene il discorso sia un po' "sfuggente" (anche per il sottoscritto).
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Utilizzando una "Roulette" non truccata, la probabilità di ottenere "rouge" è esattamente una su due (0,5) ad ogni lancio (senza considerare lo zero vedi nota*).
Quindi, probabilisticamente:
- quella di ottenere due volte consecutive "rouge" è una probabilità su quattro (0.5×0.5=0.25);
- quella di ottenere tre volte consecutive "rouge" è una probabilità su otto (0.5×0.5×0.5= 0.125), e così via.
Per cui, se esce per tre volte consecutive "rouge", intuitivamente si è portati a pensare che la quarta volta è più probabile che esca "noir".
Ma non è così! 8)
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Ed infatti, se pensiamo che la quarta volta sia più probabile che esca "noir", andiamo contro il nostro stesso (corretto) presupposto, per il quale la probabilità di ottenere "rouge" è esattamente una su due (0,5) ad ogni giro della "Roulette"; e sul quale presupposto avevamo dedotto la "probabilità", sempre minore, di ottenere più volte consecutivamente una stessa sequenza di "rouge" (elevando a progressiva potenza 0,5, cioè 0.5×0.5×0.5 ecc.).
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La diversa "scala di probabilità", quindi:
- non riguarda mai la singola uscita futura (che è sempre 0,5);
- riguarda, invece, una determinata ripetitiva sequenza di uscite future (0.5×0.5×0.5 ecc.).
Il che "sembra" essere, ma "non è" la stessa cosa!
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Ed infatti, la "prevedibile" probabilità che una successione di tre "rouge" consecutivi è solo una su otto, "vale solo prima che si inizi a giocare alla Roulette", quando ancora l'esito dei vari giri risulta ignoto; dopo aver iniziato i giri, invece, i risultati non sono più sconosciuti, per cui non devono più essere contati nel calcolo della probabilità delle uscite future.
L'uscita di "rouge" o "noir", invero, ha una probabilità identica indipendentemente dal numero di volte che la "Roulette" ha "precedentemente" girato, e "indipendentemente" dai risultati già verificatisi (nota 3).
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LA "MARTINGALA"
In base al ragionamento della nostra premessa, la probabilità di una successione consecutiva di cinque "rouge" è di 1 su 32; ciò, in quanto 1/2 alla quinta potenza ci dà 1/32 ((1/2)^{5}=1/32); il che, però, non vuol dire al prossimo tentativo ci sia solo una probabilità su 32 che esca ancora ""rouge" ", perchè la probabilità della singola giocata è sempre di una su due (1/2).
Questo, come detto, perchè il risultato di ogni giro è "fisicamente" casuale; e visto che "il caso non ha memoria", potrebbe uscire per l'ennesima volta un'altro "rouge".
Però, essendo molto improbabile che esca una "serie di 5 rouge" (o "noir") consecutivi, se noi giochiamo al raddoppio "contro" tale ipotetica "futura" serie, e molto probabile che vinceremo un piccola differenza; purchè non lo facciamo troppo spesso.
Questo sistema, che è il più semplice e diffuso da usare alla "Roulette", si chiama "Martingala"; il quale prevede che si punti sempre sulla stessa scelta, andando al "raddoppio" fino a quando essa risulterà vincente.
Occorre, però, tenere sempre presenti i limiti della puntata minima e di quella massima consentiti dai vari Casinò (nota 4).
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Ad esempio:
a)
Puntiamo 1 euro sul "rouge", ma la pallina finisce sul "noir"; dunque abbiamo perso 1 euro.
b)
Puntiamo allora 2 euro sempre sul "rouge"; ma perdiamo ancora, per una perdita totale di 3 euro (1+2).
c)
Ne puntiamo 4 sempre sul "rouge" alla terza giocata; ma perdiamo di nuovo, per una perdita totale di 7 euro (1+2+4).
d)
Ne puntiamo sempre 8 sul "rouge" alla quarta giocata; e finalmente esce il tanto atteso rosso, per cui vinciamo 16 euro!
Ma non è che ci sia di fare i salti di gioia, perchè, considerando che fino ad ora abbiamo investito, rischiando, 15 euro (1+2+4+8) , vuol dire che abbiamo realizzato un profitto netto di 1 euro, ovvero una somma pari a quella scommessa all'inizio.
Tuttavia, abbiamo comunque vinto con un rischio relativamente contenuto; ed infatti, quando abbiamo cominciato a giocare, c'era una probabilità su 32 che uscisse una "serie" di 5 neri di fila.
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Però, prima o poi, una una "serie" di 5 neri di fila uscirà sicuramente; perchè sarebbe improbabile che, anche in una sola serata e ad uno stesso tavolo non uscisse mai una sequenza del genere.
Ed infatti, ciò che è improbabile a breve o medio termine, diventa sempre più probabile nei tempi lunghi!
Per cui, se si insiste troppo, c'è il rischio di perdere, in una botta sola, tutto il capitale investibile in cinque giocate.
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Stando al calcolo delle probabilità, infatti, giocando con il sistema della "Martingala":
- su 100 giocate la probabilità di chiudere in negativo è circa del 57%;
- su mille giocate la probabilità di chiudere in negativo sale al 79%;
- con 10.000 giocate la probabilità di chiudere in negativo supera addirittura il 99%.
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Senza considerare i casi eccezionali, quando il diavolo "mette la coda" nel calcolo delle probabilità!
Ad esempio, il 18 agosto del 1913, se vi foste trovati al tavolo della roulette del casinò di Monte Carlo e aveste voluto provare la strategia della Martingala, puntando una fiche sul rosso, vi sareste trovati davanti ad una incredibile serie di 26 neri consecutivi. ???
Quindi, almeno teoricamente, alla 27esima estrazione avreste vinto, ma avreste anche puntato 33 milioni di fiches per vincerne una sola! :D
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IL SISTEMA GARCIA
Esistono anche sistemi molto più complessi ed efficaci, come quello ideato da Thomas Garcia; il quale, forse, è il migliore di tutti, perchè sfrutta le serie "intermittenti" e le cosiddette "permanenze".
Però si tratta di un metodo che premia il giocatore, il quale abbia:
- la pazienza di Giobbe;
- una elevatissima capacità di calcolo, di concentrazione e di attenzione.
Il difetto di tale sistema, a parte il fatto di essere estremamente noioso, è che le serie intermittenti o quelle permanenti possono tardare moltissimo a realizzarsi; quindi, per applicare il sistema Garcia alla roulette occorre avere un ingentissimo capitale iniziale, per trarne guadagni molto contenuti.
Ed inoltre è molto meno divertente e redditizio di aprire un deposito vincolato; per cui, sia per ragioni di spazio, sia perchè è troppo complicato, non ve lo sto ad esporre qui.
Se volete, la spiegazione dettagliata la troverete qui.
https://casino.superscommesse.it/sistema-garcia-roulette-114/
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NOTA 1
La "tassa dello zero".
La frase "Tra il rosso e il nero c'è di mezzo lo zero" riassume in poche parole la "tassa dello zero"; ed infatti, uno nella roulette francese e due in quella americana, hanno il compito esclusivo di portare i soldi al banco.
Se si gioca una chance semplice o una chance doppia con l'uscita dello zero nessun giocatore risuluta vincente; i pezzi puntati vengono o incassati dal banco o "messi in prigione" a seconda delle regole di quel tavolo.
NOTA 2
Le "puntate esterne", si trovano sulla "outside section", la quale contiene coppie di puntate su "rouge" o "noir", "passe" o "manque", e "pair" o "dispair" (ognuna delle quali copre 18 numeri).
NOTA 3
Ovviamente qualunque serie ha la stessa probabilità di uscire o di non uscire, come, ad esempio "rouge", "noir", "noir", "rouge", "noir"; ma noi siamo in grado di calcolare la probabilità di una sequenza soltanto utilizzando un "codice binario" semplice "rouge" o "noir", "passe" o "manque", e "pair" o "dispair".
Altrimenti, almeno per me, la faccenda diventerebbe troppo complicata, dovendo implicare la conoscenza una quantità molto più complessa di informazioni.
NOTA 4
Al Casinò di Venezia, le puntate minime e quelle massime sono evidenziate sui singoli tavoli da gioco mediante appositi cartelli, e gli importi sono strettamente vincolanti per il giocatore, che non può mai superarli; la vincita eccedente realizzata superando il massimo consentito non sarà pagata e la differenza della puntata verrà restituita al cliente.
In ogni caso il gioco "al raddoppio" va iniziato solo dopo una serie gia' anomala di uscita consecutiva di rosso /nero , pari/dispari ecc possibilmente su roulette francese e non americana ( con 0 e 00 aumenta l'incidenza del né rosso né nero ecc ecc). Anche perché si potesse andare all'infinito , avendone la disponibilita' economica sicuramente si vincerebbe ......... ma c'e' un limite massimo alla puntata.
P.S. Manco da una vita dal casino' tuttavia in gioventu' vinsi. Anche qui tanta pazienza a costo di guardare e basta.
Eutidemo perfettamente scrisse
@ Eutidemo.
Le tue esaustive premesse riposano correttamente sull'indipendenza degli eventi, quindi ne possiamo trarre che le probabilità di vincita e perdita sono alla pari.
Ma conviene, usando pignoleria, ribadire che stiamo parlando di un insieme circoscritto di eventi ben definito, che nel nostro caso corrispondono a tutti i possibili lanci di una pallina nella roulette.
Stabilito che ogni evento dell'insieme considerato è indipendente dall'altro non ci resta che vigilare se, magari senza volere, non introduciamo nell'insieme eventi nuovi, perchè ciò potrebbe invalidare ciò che abbiamo tratto dalle nostre premesse.
Se possiamo presumere di aver trovato un sistema di vincita, ciò potrebbe dipendere dal fatto che abbiamo inavvertitamente introdotto nell'insieme nuovi eventi non indipendenti, il cui esito può essere quindi predeterminato.
Dove puntare e quanto puntare sono eventi predeterminabili, su cui si basano i presunti sistemi di vincita, ma non fanno parte dell'insieme di eventi posto in premessa , a cui li abbiamo inavvertitamente aggiunti.
Eutidemo, non posso contestare la incontrovertibile e matematica (statistica) veridicità delle tue affermazioni.
Però, non so per quale imperscrutabile e pervicacia testardaggine :)) , se siamo al tavolo della Roulette ed è uscito 7 volte il nero io punto il rosso. 8) :D Tu?
Io sapevo anche che l'unico vero (e illegale) modo di vincere alla roulette e' disporre di un immenso (ma veramente immenso) database, ottenuto osservando le stesse ruote per settimane o mesi e annotando (discretamente) i risultati.
Il database alla lunga rivela se ci sono "difetti" nelle ruote, cioe' se ci sono numeri piu' o meno frequenti, dovuti al semplice fatto che non esiste in natura un sistema di estrazioni perfetto, ad esempio uno che riproduca l'equiprobabilita' matematica assoluta assegnata ad un insieme di fatti possibili da una teoria: un sistema di estrazioni naturali e' sempre quasi-perfetto (in pratica ogni roulette materialmente costruibile e' sempre inifitesimalmente "truccata", anche solo per l'impossibilita' di corrispondenza perfetta tra un oggetto "reale" e un oggetto "matematico"; che la si voglia truccare o no!) e per un insieme di fattori imponderabili ci sono numeri, o meglio ancora zone del quadrante, su cui puntare e altre su cui non puntare.
Pero' per avere i dati, devi spiare per giorni, oltre a saperli leggere ed elaborare; in pratica se vuoi vincere devi avere una teoria specifica per una singola ruota; teoria di come i (nuovi) fatti infinitesimalmente NON corrispondano alla teoria (per come essa era prima dell'osservazione), e su quella basarti per sbancare, finche' non ti beccano.
Inoltre piu' le roulette diventano tecnologiche, piu' gli esiti diventano genuinamente casuali, piu' i casino' diventano ricchi e ben gestiti, piu' spesso sostituiscono le roulette (vanificando il lavoro di chi le stesse "spiando"), quindi anche questo mio metodo, che penso sia l'unico genuinamente valido, diventa difficile da realizzare.
Non matematicizzarmi anche l'osservazione , me l'hai definita come un numero periodico :):):)