Buona sera. Vorrei condividere con voi questo brano sulle pecore nere, intese come ribelli che mettono in discussione ogni realtà.
Le cosiddette "pecore nere" della famiglia sono in realtà ricercatori nati da vie di liberazione per l'albero genealogico. Quei membri che non si adattano alle regole e tradizioni del Sistema Familiare, quelli che sin da piccoli cercavano di rivoluzionare le credenze andando contro ai cammini marcati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e incluso abbandonati, quelli che, in generale, sono chiamati a liberare l'albero da quelle storie ripetitive che frustrano generazioni intere. Le "pecore nere", quelli che non si adattano, quelli che gridano ribellione, riparano e disintossicano e creano un nuovo e fiorito ramo.
Incontabili desideri repressi, sogni irrealizzati, talenti frustrati dei nostri antenati si manifestano nella loro ribellione cercando di realizzarsi.
L'albero genealogico, per inerzia, vorrà continuare a mantenere la parte tossica e castrata del suo tronco che rende la sua fioritura difficile e complicata.
Che nessuno ti faccia dubitare, prenditi cura della tua rarità come il fiore più prezioso del tuo albero. Sei il sogno realizzato di tutti i tuoi antenati.
Bert Hellinger
Cosa ne pensate? Grazie.
Penso che non mi convince, il ribelle é un soggetto antisocial e, contro il sistema, non può diventare un ramo fiorito perché il ramo fiorito ha bisogno di essere collegato al tronco, di fare sistema con lui.
C'é una vena di romanticismo in questo scritto, ma poca osservazione della società.
Sembra anche a me una visione un po' romantica del cambiamento sociale. Il cambiamento sociale necessita sicuramente di "pecore nere" ma ben organizzate, altrimenti le pecore nere diventano solo dei "ribelli" o al massimo si possono riciclare in "artisti". C'è sempre un'avanguardia nei movimenti di cambiamento, ma essa deve avere una forte coscienza di sè come soggetto collettivo di cambiamento, come è accaduto con i due soggetti più noti, borghesia e proletariato a cui si può aggiungere il "tipo fascista" che è un ibrido nato dal bisogno borghese di opporsi ai movimenti marxisti, unito ad un insieme di altri bisogni, nostalgie, desideri della società di allora (e di oggi). Oggi come soggetto collettivo esiste solo una super borghesia globalizzata che non ha dei contendenti, instaurando così paradossalmente una società apparentemente liberale ma in realtà totalitaria per assenza di alternative. Una nuova élite per il cambiamento potrebbe individuarsi nei movimenti ecologisti ma li vedo molto poco organizzati e molto poco motivati a cambiamenti strutturali così profondi come quelli che in realtà sarebbero necessari, oppure movimenti neo-teocratici, come quelli che si sono sviluppati nel mondo islamico. Staremo a vedere. La borghesia durante i suoi 200 anni di dominio dell'Occidente prima e del Mondo poi, ha sempre saputo essere flessibile e cambiare per mantenere il potere. Vediamo se saprà affrontare anche questa sfida ecologica, che porterà inevitabilmente (come già sta portando) conflitti e instabilità tradizionali, come conseguenza della crisi ecologica globale.
L'unica possibile ribellione è quella contro la propria natura o il caso.
E' l'essere conservatori da giovani e rivoluzionari da anziani: eterni bastiancontrari.
Trovare sempre il coraggio di immedesimarsi nel proprio contrario. Ancor meglio, essere stato il proprio contrario, perchè è l'unico modo di comprendere la parte avversa. Essere tutto e il contrario di tutto allo stesso tempo infine è la perfezione.
Ribellarsi comunque sempre alla parte che la natura o il caso ci hanno assegnato, per arricchirci, non per ripudiarci.
Avere la dignità di giungere al mare nuotando controcorrente per distinguersi dai tronchi col loro andare scontato. Poter dire di averci provato ... a scrivere storie nuove, per accorgersi poi che qualcuno le aveva già scritte, e sentirsi perciò uomini.
Fare il proprio compito senza copiare.
Senza attendere voti. Senza votarsi a nessuno, se non a se stessi, pur non sapendo chi siamo, per scoprire poi che siamo rami dello stesso albero, felici di esserlo, senza averlo desiderato..
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 06 Giugno 2023, 20:36:38 PMCosa ne pensate? Grazie.
Penso che se la citazione non fosse così prolissa andrebbe bene per i fogliettini dei Baci Perugina. Anche e soprattutto filo-sessantottini.
Essendo prolissa non va bene neanche per quelli.
Scherzi a parte...è un assunto di tale arroganza generalizzzante da farmi quasi paura, sul piano intellettuale.
Non vorrei citare allucinanti casi di cronaca di questi giorni. Ma penso che chiunque abbia avuto occasione di vedere una mamma piangere disperata dicendo <mio figlio è un mostro> e ascoltare il mondo intero che, con tutto il rispetto per il suo Dolore, le rispondeva..."purtroppo SI', è un mostro."
Più "pecora nera" di così è davvero difficile , e mi spieghi da cosa avrebbe "liberato" l'albero genealogico, oltre che dalla Dignità ?
Eric Berne,ideatore dell'analisi transazionale,descrive il "Bambino ribelle" come parte dell'Io,caratteristiche positive e negative
Ad esempio,i bambini attraversano la fase di ribellione tra i due e i tre anni,in relazione alla loro crescita evolutiva.
In generale,Berne considera la ribellione in modo tiepido e non ne fa un problema a meno che non sia una fissa psicosociale.
Citazione di: Claudia K il 07 Giugno 2023, 01:39:09 AMPenso che se la citazione non fosse così prolissa andrebbe bene per i fogliettini dei Baci Perugina. Anche e soprattutto filo-sessantottini.
Essendo prolissa non va bene neanche per quelli.
Scherzi a parte...è un assunto di tale arroganza generalizzzante da farmi quasi paura, sul piano intellettuale.
Non vorrei citare allucinanti casi di cronaca di questi giorni. Ma penso che chiunque abbia avuto occasione di vedere una mamma piangere disperata dicendo <mio figlio è un mostro> e ascoltare il mondo intero che, con tutto il rispetto per il suo Dolore, le rispondeva..."purtroppo SI', è un mostro."
Più "pecora nera" di così è davvero difficile , e mi spieghi da cosa avrebbe "liberato" l'albero genealogico, oltre che dalla Dignità ?
"Mio figlio è un mostro"? C'è un detto: il frutto non cade mai lontano dalla pianta su cui è nato. Nei panni di un genitore starei attento a fare certe affermazioni, perché in ultima analisi significherebbero che forse non sono stato abbastanza bravo o attento ad educare mio figlio.
Io sono sempre stato ribelle e perciò considerato pecora nera, forse anche perché le circostanze e le esperienze mi hanno spinto ad esserlo. Non mi è mai piaciuto fare qualcosa solamente perché "così si faceva da sempre". In ogni occasione, ho voluto ragionare con la mia testa, pagandone ovviamente le conseguenze.
Il mio precedente intervento era più sociologico. Dal punto di vista psicologico invece è necessaria una certa dose di ribellione. Ognuno di noi deve diventare almeno un po' "pecora nera", senza per questo diventare un "mostro nero". Altrimenti non si diventa adulti.
Ognuno di noi deve uccidere simbolicamente i propri genitori e riscoprirli come parte del proprio sè. Senza questo passaggio si resta per sempre bambini, con quel carattere di "falso sè" compiacente, come lo chiamò Winnicott. Senza questa capacità collettiva ed individuale saremmo ancora sottomessi al maschio alfa in tribù primitive.
Citazione di: Jacopus il 07 Giugno 2023, 07:31:58 AMOgnuno di noi deve uccidere simbolicamente i propri genitori e riscoprirli come parte del proprio sè. Senza questo passaggio si resta per sempre bambini, con quel carattere di "falso sè" compiacente, come lo chiamò Winnicott. Senza questa capacità collettiva ed individuale saremmo ancora sottomessi al maschio alfa in tribù primitive.
Anche questa relazione tra ribellione e crescita mi pone delle perplessità, jacopus.
E' vero che la crescita si realizza tramite la smitizzazione delle figure genitoriali, ma questo tipicamente non comporta un approccio sociale di ribellione, anzi si considera matura la persona che certamente sa gestire la sua indipendenza, ma nel rispetto delle convenzioni sociali.
La ribellione é un tratto tipico di alcune fasce di età, quelle adolescenziali e giovanili, di quel momento in cui ci si affaccia nel mondo dei grandi con grandi energie emotive e poca conoscenza di questo mondo.
Io ricordo che mi ritrovai, mio malgrado, in mezzo al movimento della pantera che, nel 1990, creo un po' di disordine e una forte carica adrenalinica sull'onda del carpe diem, dal film l'attimo fuggente che evocava il mito della ribellione, e che poi, molto realisticamente, finiva in tragedia.
Quando il bambino si rende conto che con i suoi genitori non cava un ragno dal buco per quanto riguarda Edipo e Elettra,si mette il cuore in pace,passa alla latenza e poi all'adolescenza e alla wtá adulta piena.
Uno sviluppo normale, niente affatto speciale e perfino godibile nel separarsi e staccarsi dalla famiglia.
Il problema semmai viene da genitori e/o fratelli/sorelle problematici problematici che interferiscono con la normalitã che ho ben descritta.
Non penso che sia possibile dirimere un assunto come "pecora nera si' o no ?" Io so solo che vedo tante facce incazzate , pochi sorrisi , individui nervosi e nevrotici. Piu' che in anni passati. Poiché lo scopo dell'individuo (animale quale noi siamo) e' la ricerca di uno stato di benessere ...... qualcosa deve essere andato storto. E mi pare che di "pecore nere" ( da chi non mette la freccia per svoltare a chi ammazza una compagna/ compagno per.......... cosa ?) CE NE SIANO PERSINO TROPPE. Al contrario peraltro delle pecore nere proponenti miglioramenti non utopistici della realta' comune....... cercando di modificare il tutto a partire da loro stesse. Sinceramente preferirei nessuna pecora nera ed un po piu' di rispetto delle regole.
Citazione di: atomista non pentito il 07 Giugno 2023, 14:30:27 PMNon penso che sia possibile dirimere un assunto come "pecora nera si' o no ?" Io so solo che vedo tante facce incazzate , pochi sorrisi , individui nervosi e nevrotici. Piu' che in anni passati. Poiché lo scopo dell'individuo (animale quale noi siamo) e' la ricerca di uno stato di benessere ...... qualcosa deve essere andato storto. E mi pare che di "pecore nere" ( da chi non mette la freccia per svoltare a chi ammazza una compagna/ compagno per.......... cosa ?) CE NE SIANO PERSINO TROPPE. Al contrario peraltro delle pecore nere proponenti miglioramenti non utopistici della realta' comune....... cercando di modificare il tutto a partire da loro stesse. Sinceramente preferirei nessuna pecora nera ed un po piu' di rispetto delle regole.
Io continuo a sostenere che se si vuole la pace nel mondo, bisogna partire dalla pace interiore: ognuno la propria, per proseguire gradatamente alla pace in famiglia, nel proprio paese, nella propria provincia, nella propria nazione, nel proprio continente.
Le facce incazzate che vedi in giro significano guerre interiori. Ogni faccia incazzata non ha ancora risolto la propria guerra interiore. Partiamo da lì: se ognuno cambiasse sé stesso in meglio, tutta l'umanità migliorerebbe.
E' questo il problema , la pecora nera non e' nera di lana bensi' di umore. Lo e' perché e' incazzata. Poi lo dimostra in modi diversi , molto meglio ovviamente un quadro che una cacciavitata inferta per un parcheggio conteso. Per questo auspico meno pecore nere e piu' rispetto delle regole. ( intendiamoci non tutti gli artisti erano e sono degli "spostati" basta confrontate lo "spostato" Van Gogh con il "borghese" Magritte per vedere le differenze)
Citazione di: atomista non pentito il 08 Giugno 2023, 10:59:36 AME' questo il problema , la pecora nera non e' nera di lana bensi' di umore. Lo e' perché e' incazzata. Poi lo dimostra in modi diversi , molto meglio ovviamente un quadro che una cacciavitata inferta per un parcheggio conteso. Per questo auspico meno pecore nere e piu' rispetto delle regole. ( intendiamoci non tutti gli artisti erano e sono degli "spostati" basta confrontate lo "spostato" Van Gogh con il "borghese" Magritte per vedere le differenze)
Forse, però io ho sempre associato alla pecora nera: il diverso, colui che non accetta tutto supinamente. Non occorre essere incazzati per essere "fuori dal coro" o pecore nere, appunto. Io parto dal principio di essere parte del tutto, per cui essere incazzato col prossimo equivarrebbe ad esserlo anche con me. Non credo di meritarmi le mie incazzature e non credo che altri le meritino. E' anche vero che non credo di dovermi incazzare per alcun motivo.
Evidentemente abbiamo due concezioni diverse di causa ed effetto. Io sono convinto che l'essere incazzati sia uno degli effetti possibili, la cui causa è essere fuori dal coro (o pecora nera), dopo essersi accorti di pensarla diversamente dal pensiero dominante; mi pare, invece che tu consideri causa l'incazzatura ed effetto "cantare fuori dal coro". O sbaglio?
Attenzione a non commettere l'errore piu' facile e subdolo a cui ci puo' indurre il ns cervello ormai occupato a correre dietro alle futilita' e non a sopravvivere al meglio come qualunque altro animale ( seppur diversamente dotato) ossia a cedere nel : " io non sono come gli altri , io sono diverso , sono una pecora nera" (nel senso che intendi Tu). Lo dico perché in questo mondo di bombardamenti ( veri e virtuali di bombe e di nozioni) e' facile cascarci. Ti faccio un esempio , per l'ennesima volta ieri un papa' si e' "dimenticato" in auto un bimbo ( che stava peraltro portando al nido) , di fatto uccidendolo. Di primo acchito mi verrebbe da pensare ....... : " ma come si fa......io non dimentico neanche di prendermi cura dei randagi che "abitano" il mio cortile , come e' possibile "dimenticarsi" un figlio "... eppure e' possibile ! evidentemente le condizioni di stress di quel papa' lo hanno portato a questo. Non e' un mostro e' pero' un fuorilegge considerato che dal 2019 esiste una legge che obbligherebbe all'uso dei seggiolini appunto " antiamnesia". Per questo auspicherei meno pecore nere e piu' rispetto per le leggi. La pecora nera spesso "crede" di essere fuori dal coro mentre e' solo un "disadattato" ( bada bene uso questo termine non in senso negativo perché il primo a subire le conseguenze del suo stato e' il disadattato stesso)
Citazione di: atomista non pentito il 08 Giugno 2023, 14:21:45 PMAttenzione a non commettere l'errore piu' facile e subdolo a cui ci puo' indurre il ns cervello ormai occupato a correre dietro alle futilita' e non a sopravvivere al meglio come qualunque altro animale ( seppur diversamente dotato) ossia a cedere nel : " io non sono come gli altri , io sono diverso , sono una pecora nera" (nel senso che intendi Tu). Lo dico perché in questo mondo di bombardamenti ( veri e virtuali di bombe e di nozioni) e' facile cascarci. Ti faccio un esempio , per l'ennesima volta ieri un papa' si e' "dimenticato" in auto un bimbo ( che stava peraltro portando al nido) , di fatto uccidendolo. Di primo acchito mi verrebbe da pensare ....... : " ma come si fa......io non dimentico neanche di prendermi cura dei randagi che "abitano" il mio cortile , come e' possibile "dimenticarsi" un figlio "... eppure e' possibile ! evidentemente le condizioni di stress di quel papa' lo hanno portato a questo. Non e' un mostro e' pero' un fuorilegge considerato che dal 2019 esiste una legge che obbligherebbe all'uso dei seggiolini appunto " antiamnesia". Per questo auspicherei meno pecore nere e piu' rispetto per le leggi. La pecora nera spesso "crede" di essere fuori dal coro mentre e' solo un "disadattato" ( bada bene uso questo termine non in senso negativo perché il primo a subire le conseguenze del suo stato e' il disadattato stesso)
Chi siamo noi per giudicare il prossimo? Chi sono io per farlo? Occorre distinguere l'atto da chi lo compie, condannando il primo ma non il secondo, se non per l'atto commesso. Dimenticare un bambino in auto è, ovviamente, un atto deplorevole, come lo è uccidere: entrambi sono atti condannabili e si condanna chi li ha commessi relativamente agli atti commessi. In altre parole, dissento nel modo più assoluto da chi vuol etichettare gli attori di questi atti, come delinquenti, mostri, ecc... si tratta di persone, persone che hanno compiuto atti orribili e per questi è auspicabile che paghino, ma non si possono definire delinquenti, mostri o altro del genere.
Le pecore sono pecore,seguono pastori e cani,siano esse bianche o nere.
Le bianche seguono confermando quelle nere seguono ribellandosi,ma la ribellione conferma ciò a cui si ribella.
La vera autonomia sta nell'essere fuori dal gregge e non contro il gregge,pastori o cani e senza essere dei lupi.
Citazione di: Pensarbene il 10 Giugno 2023, 16:12:39 PMLe pecore sono pecore,seguono pastori e cani,siano esse bianche o nere.
Le bianche seguono confermando quelle nere seguono ribellandosi,ma la ribellione conferma ciò a cui si ribella.
La vera autonomia sta nell'essere fuori dal gregge e non contro il gregge,pastori o cani e senza essere dei lupi.
Ovviamente, il termine "pecora nera" è da intendersi in senso figurato, così come "mosca bianca": ciò indica qualcuno diverso dalla massa, un ex grege (fuori dal gregge) come indichi tu stesso.
figurato o non figurato ,il senso è quello che è.
Citazione di: Pensarbene il 10 Giugno 2023, 16:12:39 PMLa vera autonomia sta nell'essere fuori dal gregge e non contro il gregge,pastori o cani e senza essere dei lupi.
Condivido (e mi complimento per la sintesi felice). :)
grazie,l'unico problema poi è che ti cercano tutti quanti e con una certa violenza.
Hai in mente le parole di Cristo:"il regno dei Cieli soffre violenza da parte di chi lo desidera e di chi lo combatte"
Lo stesso succede all'uomo libero: ammirazione,idealizzazione invidia,ostilità,ecc...
Su questo pianeta non è così facile essere liberi,eppure è l'unica cosa da fare.
Citazione di: Pensarbene il 10 Giugno 2023, 22:26:57 PMfigurato o non figurato ,il senso è quello che è.
Andare contro i cammini famigliari, forse significa avere idee diverse. Per esempio: in una famiglia di comunisti, potrebbe nascere un figlio, che poi diventa fascista, perché vuole essere libero di decidere, oppure perché rifiuta tutto ciò che i suoi genitori gli hanno insegnato per i motivi più disparati. I cosiddetti "genitori in carriera" che hanno poco tempo per i figli, perché per loro il lavoro e la carriera vengono prima di tutto e di tutti, avranno dei figli che, sentendosi trascurati dai genitori, faranno tutto l'opposto di ciò che fanno i genitori. Potrei citarti decine di altri esempi in tal senso.... Quindi: il senso che tu dai alla frase non è necessariamente tale per tutti!