Buongiorno, da anni ormai sento questo slogan: Prevenire è meglio che curare, salvo poi vedere che nella realtà si preferisce risparmiare oggi, anche se ciò potrebbe trasformarsi in tragedia. Penso, per esempio alla manutenzione delle strade e delle ferrovie, delle automobili, fino alla cura del proprio corpo.
Per quanto riguarda le persone, penso a chi, avendo determinati problemi di salute, deve attendere anni per un intervento chirurgico che potrebbe risolvere il tutto perché, si sente dire, la sua situazione non è grave: prima vengono i casi acuti. Mi chiedo e vi domando: dove è la prevenzione in questo caso? Io ho imparato ad ascoltare il mio organismo, i messaggi che mi manda e so che, se li ignorassi, questi messaggi diverrebbero sempre più forti, frequenti, incessanti. Chi mi assicura che poi le cellule non impazziscano, generando un tumore? Se un intervento chirurgico costa caro al SSN, quanto costa la cura di un tumore: sia in soldi per lo stato che fisicamente per chi deve sottoporsi a radio o chemioterapia? :'( Quindi, i nostri politici, prima di parlare di prevenzione, dovrebbero pensarci bene! O sbaglio? ;)
Scherzosamente domanderei se sia meglio un'uovo oggi o un gallina domani, se non si trattasse di un problema serio quello della sanità pubblica, dove ho il sospetto che abbiamo fatto un grave errore a delegarla alle regioni, visti i risultati..
Eppure anche quello è stato a suo modo un atto preventivo, perché temevamo che la sanità statale sarebbe andata a rotoli.
Essere proattivi in politica non è facile, quanto esserlo con le nostre vicende sanitarie personali quando i protocolli statistici ci fanno agevolmente da guida. E' ben risaputo quanto sia utile un'alimentazione corretta, il moto quotidiano o la ginnastica un paio di volte la settimana. Eppure...
Personalmente, se si tratta di fare analisi o controlli a scadenze dilazionate sono attento e devo dire che mi è risultato anche utile guardare avanti. Però se la costanza è richiesta su scadenze brevi e quotidiane (alimentazione, attivitò motoria ) preferisco la soddisfazione momentanea a discapito di una visione di prospettiva, La ripetitività quotidiana della prevenzione soffoca il desiderio di un sereno futuro premiando in sua vece l'uovo della soddisfazione momentanea.
Con questo non voglio fare il giustificazionista di scelte politiche scellerate, però, se devo concludere senza scherzare devo pure guardarmi allo specchio, quando rivendico il privilegio individuale all'irresponsabilità privata, negando (convintamente) il medesimo diritto a chi gestisce la cosa pubblica.
Citazione di: Adalberto il 20 Ottobre 2025, 00:40:11 AMScherzosamente domanderei se sia meglio un'uovo oggi o un gallina domani, se non si trattasse di un problema serio quello della sanità pubblica, dove ho il sospetto che abbiamo fatto un grave errore a delegarla alle regioni, visti i risultati..
Eppure anche quello è stato a suo modo un atto preventivo, perché temevamo che la sanità statale sarebbe andata a rotoli.
Essere proattivi in politica non è facile, quanto esserlo con le nostre vicende sanitarie personali quando i protocolli statistici ci fanno agevolmente da guida. E' ben risaputo quanto sia utile un'alimentazione corretta, il moto quotidiano o la ginnastica un paio di volte la settimana. Eppure...
Personalmente, se si tratta di fare analisi o controlli a scadenze dilazionate sono attento e devo dire che mi è risultato anche utile guardare avanti. Però se la costanza è richiesta su scadenze brevi e quotidiane (alimentazione, attivitò motoria ) preferisco la soddisfazione momentanea a discapito di una visione di prospettiva, La ripetitività quotidiana della prevenzione soffoca il desiderio di un sereno futuro premiando in sua vece l'uovo della soddisfazione momentanea.
Con questo non voglio fare il giustificazionista di scelte politiche scellerate, però, se devo concludere senza scherzare devo pure guardarmi allo specchio, quando rivendico il privilegio individuale all'irresponsabilità privata, negando (convintamente) il medesimo diritto a chi gestisce la cosa pubblica.
Grazie per la risposta. Tuttavia io non mi riferivo alla prevenzione che può fare il singolo, bensì a quella degli Enti Pubblici (Stato e Regioni). Quest'anno sono morti, a distanza di otto mesi l'uno dall'altra, entrambi i genitori di mia moglie (quindi i miei suoceri): lei alla fine di febbraio e lui qualche giorno fa. Che mio suocero avesse dei problemi di salute era a noi noto e, sinceramente è stato come ricevere un pugno nello stomaco, l'apprendere che la mamma di mia moglie, ossia la colonna portante, colei che andava a destra e a manca, senza mai mostrare segno di stanchezza alcuno, fosse stata colpita da un tumore, contro il quale ha lottato per quasi un anno, perdendo.
Da qualche anno io ho avverto una certa dose di stanchezza sulle spalle, come se avessi portato pesi per un mese di fila senza sosta. Vero è che, a causa di una paralisi cerebrale infantile che mi ha limitato di molto l'uso delle gambe, le mie spalle e le mie braccia hanno dovuto compensare tale limitazione, usurandosi precocemente. Fin qui niente di strano. Però, se oltre a questi problemi, inizio ad averne anche da altre parti del corpo.... insomma, ad un certo punto, un'ecografia dell'addome completo, ha evidenziato la presenza di numerosi calcoli nella cistifellea, e quindi la mia dottoressa mi ha mandato dal chirurgo. Visita prenotata privatamente per accelerare i tempi. Il chirurgo in questioni mi ha suggerito di togliere la cistifellea, dopo avermi fatto presente che è come se io avessi una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento, mi ha messo in lista di attesa e se va bene sarò operato tra un anno! In altre parole io mi dovrei portare una bomba ad orologeria per un anno? Non ci sono i soldi, dicono. Considerato che ho iniziato a lavorare nel 1979 e da allora (prima come lavoratore dipendente e poi come pensionato) ho sempre pagato l'Irpef, non è carino ricevere questo tipo di risposte. Se poi, le mie cellule impazzissero e io mi beccassi un tumore? Allora mi curerebbero sicuramente. Quanto spenderebbero per curarmi? Non conviene quindi farlo ora con l'asportazione della cistifellea?
Una volta si diceva che la mutua è peggio della malattia, quanto a sofferenza.
Sono d'accordo con te, Aspirante, ma ho cercato di allargare il tema sull'ambiguità dei comportamenti personali per provare ad ingaggiare altrui opinioni.
Mi dispiace per le tue vicende personali, augurandomi che tu abbia la possibilità di farti operare privatamente per ottenere in meno di un mese (io stesso ho fatto così pagando un botto) i benefici di un diritto che i nostri governanti regionali o nazionali ci fanno slittare a un anno e più.
In questo senso non parlerei indiscriminatamente di politici indiscriminatamente, anche se devo ammettere che pochissimi accendono la mia ormai diffidente speranza.
Io su queste cose sono un po' un disco rotto... sono 30 anni che la promessa elettorale principale è "noi vi abbasseremo le tasse di più degli altri" e (a parte quanta demagogia c'è in quella promessa) senza tasse bisogna tagliare su sanità e tutto il resto.
Se può essere d'aiuto, è un mal-comune di tutto l'occidente.
A parte questo, hai ragione, non vedo il mezzo gaudio in questa constatazione.
--
riguardo alla prevenzione, c'è stata una investigazione giornalistica recente su come gli ospedali facciano carte false per accaparrarsi fondi: se hai più clienti ti diamo più fondi. In questi termini, agli ospedali convengono i malati cronicizzati, non perché gli ospedali sono brutti e cattivi, ma perché con più fondi poi possono curare più gente, e quindi fanno quello che devono per ottenerli.
Incidentalmente - Una cosa simile è successa alle scuole in altri Paesi, dove la percentuale di promossi è stata considerato indice di qualità dell'istruzione... con risultati prevedibili per chiunque fosse in buona fede (incidentalmente i bocciati sono un costo, ulteriore puzza di malafede).
In entrambi i casi -parere mio- il problema è stato quello di forzare regole sostanzialmente di mercato, ad ambiti che non si prestano naturalmente.
Citazione di: fabriba il 20 Ottobre 2025, 11:29:17 AMIo su queste cose sono un po' un disco rotto... sono 30 anni che la promessa elettorale principale è "noi vi abbasseremo le tasse di più degli altri" e (a parte quanta demagogia c'è in quella promessa) senza tasse bisogna tagliare su sanità e tutto il resto.
Se può essere d'aiuto, è un mal-comune di tutto l'occidente.
A parte questo, hai ragione, non vedo il mezzo gaudio in questa constatazione.
--
riguardo alla prevenzione, c'è stata una investigazione giornalistica recente su come gli ospedali facciano carte false per accaparrarsi fondi: se hai più clienti ti diamo più fondi. In questi termini, agli ospedali convengono i malati cronicizzati, non perché gli ospedali sono brutti e cattivi, ma perché con più fondi poi possono curare più gente, e quindi fanno quello che devono per ottenerli.
Incidentalmente - Una cosa simile è successa alle scuole in altri Paesi, dove la percentuale di promossi è stata considerato indice di qualità dell'istruzione... con risultati prevedibili per chiunque fosse in buona fede (incidentalmente i bocciati sono un costo, ulteriore puzza di malafede).
In entrambi i casi -parere mio- il problema è stato quello di forzare regole sostanzialmente di mercato, ad ambiti che non si prestano naturalmente.
In effetti, condivido l'idea che, abbassando le tasse, occorra tagliare da qualche parte. In una famiglia indigente, prima mangiano i figli e poi, se ne resta, i genitori. Invece, nella grande famiglia Italia, mangiano prima i politici (i nostri genitori politicamente parlando) e a noi (i figli) rimangono unicamente le briciole. L'abbassamento delle tasse, con tutte le conseguenze del caso stride parecchio con la situazione attuale. Continuo a sentire che siamo un popolo di vecchi, ma per i nostri politici evidentemente non è così. Alla fine, per accorciare i tempi, chi ha le possibilità economiche sborsa 8500 euro per un intervento di calcoli alla cistifellea, nonostante le tasse pagate, che dovrebbero comprendere anche la sanità. Questo mi sembra un'assurdità!
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Ottobre 2025, 06:37:59 AMIn una famiglia indigente, prima mangiano i figli e poi, se ne resta, i genitori. Invece, nella grande famiglia Italia, mangiano prima i politici (i nostri genitori politicamente parlando) e a noi (i figli) rimangono unicamente le briciole.
In una versione AI del problema del carrello, ci si è chiesti come istruire l'intelligenza artificiale delle automobili nel caso in cui non sia possibile evitare la collisione, ed è necessario scegliere tra travolgere e uccidere un anziano o un bambino.
Lo studio, ha portato alla luce il fatto che mentre in occidente salveremmo ("OVVIAMENTE!") il bambino, in altre culture salverebbero l'anziano.
Perché sono barbari? No, per una questione di scarsità:
- da noi i bambini scarseggiano e siamo pieni di anziani, quindi vediamo valore nei bambini
- in altre parti del mondo sono pieni di bambini, ma gli anziani scarseggiano.
Nella grande famiglia italia, c'è più disponibilità di popolo che di politici, quindi mangiano prima loro :))