Buongiorno, avete mai pensato alla morte? Io ci penso spesso, anche perché la considero una liberatrice da questa prigione che chiamano corpo, che non ha mai voluto saperne di seguirmi, facendomi muovere come un'auto che accelerasse al massimo, col freno di stazionamento inserito. La mancanza di collaborazione da parte delle gambe (non per loro volontà, ovviamente), ha costretto il resto del corpo (soprattutto braccia e spalle) a trovare strade alternative per arrivare laddove gli altri arrivano normalmente, e, finché ero giovane riuscivo a superare gli ostacoli, seppur con molto impegno; invecchiando, invece, gli ostacoli sono aumentati a dismisura e le forze per affrontarli sono diminuite in modo significativo. Perciò, prima che la morte mi colga di sorpresa, come un ladro che entra in casa senza preavviso, ho iniziato a pensare al dopo di me fisicamente inteso.
Intanto intendo essere cremato e mi piacerebbe che le mie ceneri fossero disperse nel mare, ma non in un mare qualsiasi, bensì nel mar Ligure, e precisamente a Finale, dove imparai a nuotare nel 2004, all'età di 45 anni! Accadde senza che io me ne rendessi conto. Provai, senza pensarci, a fare una bracciata, poi un'altra e un'altra ancora; constatai che mi muovevo verso l'avanti, senza andare a fondo. Era l'ultimo giorno di vacanza di quell'anno e mi ripromisi di riprendere il discorso l'anno seguente. Così ho fatto per diversi anni, fino a quando, nel 2019 ebbi la caduta fatale con cui ruppi la cuffia dei rotatori della spalla sinistra. Da quel momento mi è risultato estremamente complicato nuotare. Ora, più che altro, sguazzo.
Il giorno del funerale non vorrei musi lunghi e facce tristi, bensì tanta allegria perché non sarò più prigioniero, ma libero.
Non mi interessa il tipo di cerimonia: laica o religiosa, purché ci sia un brano di Mahler. Avrei pensato alla seconda sinfonia, intitolata "Resurrezione" ma dubito che qualcuno abbia la voglia e il tempo per ascoltare l'ora e mezza che dura la sinfonia. :D In alternativa potrebbe essere la marcia funebre all'inizio della quinta sinfonia (sempre di Mahler), la cui durata è di 15 minuti circa; oppure, infine il funerale del cacciatore, cui partecipano gli animali della foresta, della prima sinfonia di Mahler (quello con le note di "fra Martino campanaro").
Non voglio tomba o lapide, perché non mi interessa che qualcuno venga a piangere lacrime di coccodrillo sulla mia tomba, anche perché io non sarò lì sotto, ma soprattutto perché sarebbe fin troppo comodo pervchi ora mi ignora, mettersi l'anima a posto, venendo a battersi il petto.
Per quanto riguarda i miei libri e dischi, desidero che vadano a chi li sa apprezzare e non, invece, a consanguinei eredi che non sembrano interessati né a me, né a libri e/o dischi.
Questo è, al momento, il mio pensiero al "dopo di me".
Voi avete pensato al dopo di voi?
La (propria) morte è un bel tema per un forum di aspiranti filosofi. Mi preoccupa più la morte dell'anima da vivo, che quella del corpo, inscritta nel mio destino evolutivo.
Il testamento che vorrei lasciare ai miei cari è di un'anima viva e vitale fino alla fine. E per me, come Adriano, entrare nella morte con gli occhi aperti.
Poi sì, cremazione e pochi riti essenziali che lascino lo spazio dovuto al mistero. Una valletta qui vicino, tra i miei amati boschi, per spargere le ceneri. Raggiungibile solo in mb o a piedi.
Concordo con Ipazia (capita spesso) , ceneri possibilmente nei boschi dove mi alleno di corsa o con la MTB e dove incontro sempre con grandissimo rispetto e piacere lepri , volpi , caprioli , cinghiali ed ora anche (timidissimi) lupi. Cenere sono e cenere tornero'.
P.S. Se restera' qualcosa di materiale come ns "eredita'" decidera' la mia compagna di una vita ( che sono certo mi sopravvivera') a come destinarla . Certamente non abbiamo linea ereditaria alcuna pertanto andra' a "favore" di chi , a ns parere potra' farlo rendere in modo "buono".
Sinceramente, mi preoccupa molto di più la fase pre- morte, di quella post e infatti, sulla scorta di quanto postato dal sempre ottimo Eutidemo tempo fa, sto occupandomi delle DAT. Una volta stabilito ciò, di quanto accadrà di quel rifiuto speciale che sarà la mia salma, mi interessa ben poco. Tempo fa propendevo per la cremazione, poi mi sono chiesto perchè privare tutto l' utilissimo mondo saprofita di questo ben di Dio. So che non si può, ma essere seppellito tal quale nella nuda terra non mi dispiacerebbe.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 02 Aprile 2023, 09:24:24 AM; oppure, infine il funerale del cacciatore, cui partecipano gli animali della foresta, della prima sinfonia di Mahler (quello con le note di "fra Martino campanaro").
Questa é proprio carina, Aspirante, per cui gli animali andrebbero al funerale di colui che da vivo cercava di ucciderli, immagino con grande felicità.
Citazione di: anthonyi il 04 Aprile 2023, 11:29:20 AMQuesta é proprio carina, Aspirante, per cui gli animali andrebbero al funerale di colui che da vivo cercava di ucciderli, immagino con grande felicità.
Hai presente le note di Fra Martino campanaro? Ecco... :D Credo che si divertano.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 04 Aprile 2023, 12:36:06 PMHai presente le note di Fra Martino campanaro? Ecco... :D Credo che si divertano.
...... IL KARMA :)
Ho dato il consenso all'uso dei miei organi e di tutto quanto di buono ci sia rimasto, anche se penso che di buono ci sarà rimasto poco data la mia propensione all'autoconsumarmi. Per il resto ho sempre desiderato essere seppellito dove potesse crescere un albero, a quanto ho capito le leggi non lo consentono, il mio "sogno" sarebbe di finire sotterrato per intero e marcire, e che la mia marcescenza possa dare vita ad un albero, precisamente un frassino. Perchè un frassino? Perchè è un essenza che mi sta simpatica, flessibile come la gomma da giovane, saldo e radicato da adulto, utile da anziano, stagionale e non sempre verde, fiori si ma pragmaticamente non troppi. Da quel che ho capito dovrò accontentarmi di far seppellire le mie ceneri... poteva andare andare meglio al frassino, non voglio dare fastidi legali a chi dovrà seppellirmi, ma se trovassi un modo per seppellirmi per intero fuori cassa sarei più contento, e il frassino pure. Ricordo quando ero più giovane di aver scritto una sorta di testamento parafrasato intorno a quello di Garibaldi, pregno di anticlericasmo e altre zozzerie, non so dove sia finito. Avevo anche scelto un pezzo, struggle for pleasure di wim mertens, poi qualche pubblicitario zozzone l'ha usato per qualche dentiera e l'ho ripudiato, da allora non ho più "aggiornato" la parte musicale.. la parte cerimoniale in generale in realtà. Voglio marcire sotto un albero, basta.
Io invece vorrei che il mio corpo venisse onorato come si faceva per la salma di un re guerriero barbaro: una grande pira funeraria di odoroso abete rosso, il mio cadavere adagiato con tutte le cose che più ho amato in vita e la mia vedova che, piangente dalla disperazione, al mio fianco che si fa bruciare viva per dimostrare al mondo il suo amore eterno per me. Poi con le mie ossa si dovrebbero fare quattro parti , una per ogni punto cardinale, e costruire si di esse quattro piccoli templi per edificazione dei pellegrini che verrebbero a pregarmi. Penso che sarebbe sufficiente. In fondo me lo merito.
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 02 Aprile 2023, 09:24:24 AMavete mai pensato alla morte? Io ci penso spesso, anche perché la considero una liberatrice da questa prigione che chiamano corpo,
Un argomento questo che molti rifuggono.. e preferiscono parlare di altre cose.
Eppure un "qualsiasi momento potrebbe essere fatale".
In quanto impregnati/condizionati/plasmati dalla dottrina giudaica-cristiana.. riporto allora quel significativo passo di Giobbe (cap.3):
- Quel che "temo".. MI accadra',
- quel che "spaventa".. MI raggiungera',
- e io Non ho pace, Non ho riposo _ E il Terrore MI "Sovrasta" !!!
Gli "specialisti" commentano.. quel Terrore significherebbe che IL dispotico Abba', colui che Continuamente "scruta" dal suo trono celeste _ la vita dei suoi "giocattoli di fango viventi", E' sempre pronto ad intervenire con la sua (imperscrutabile) spada a stroncare la vita di chicchessia..ecc..eccc..eccc....
Altri significativi passi dell' anonimo autore di Giobbe.. sono quelli del Predicatore (Qoelet) che riporta:
-
il "Caso".. e il Tempo raggiungono Tutti ! L' uomo NON conosce la sua ora _ simili ai pesci presi nella rete fatale - egli è
sorpreso di un' Improvvisa sventura" che si abbatte su di lui !
Come allora poter agire ? Da qui il suo leit-motiv:
- mangiare e bere in allegria, godere del frutto del proprio lavoro e/o passare ore liete con la donna amata _ perchè.. comunque
"quei" momenti saranno pur sempre effimeri, labili, passeggeri.. e presto si ripiomba nei Soliti affanni esistenziali _ poichè
tale è la Propria sorte, la Propria vita di sofferenza su questo fottuto mondo.....
Da qui la sua esortazione nel "fare" tutto quanto è possibile (!) - perchè
DOPO tutto è finito, ogni legame è spezzato, i trapassati NON sanno/fanno Nulla, NON hanno piu' Nulla a che fare con i viventi !
Da Soggetto si passa ad Oggetto:
- che purtuttavia detto Oggetto, si DIS-integra, si DIS-solve, si DE-compone, Marcisce..
Semmai rimane un pur loro labile ricordo che comunque, con il passar del tempo, passa all' oblio !!
E PER COSA ? Cosa ne pensi, Aspirante F..58, SE
Inverto la domanda:
- "Perchè" nascere _ quando comunque per TUTTI è Solo Hebel (vuoto, fumo, aria, vento, vapore, soffio..) _ ovvero
DAL Nulla si ritorna
AL NULLA ??
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Citazione di: taurus il 06 Aprile 2023, 15:12:30 PMUn argomento questo che molti rifuggono.. e preferiscono parlare di altre cose.
Eppure un "qualsiasi momento potrebbe essere fatale".
In quanto impregnati/condizionati/plasmati dalla dottrina giudaica-cristiana.. riporto allora quel significativo passo di Giobbe (cap.3):
- Quel che "temo".. MI accadra',
- quel che "spaventa".. MI raggiungera',
- e io Non ho pace, Non ho riposo _ E il Terrore MI "Sovrasta" !!!
Gli "specialisti" commentano.. quel Terrore significherebbe che IL dispotico Abba', colui che Continuamente "scruta" dal suo trono celeste _ la vita dei suoi "giocattoli di fango viventi", E' sempre pronto ad intervenire con la sua (imperscrutabile) spada a stroncare la vita di chicchessia..ecc..eccc..eccc....
Altri significativi passi dell' anonimo autore di Giobbe.. sono quelli del Predicatore (Qoelet) che riporta:
- il "Caso".. e il Tempo raggiungono Tutti ! L' uomo NON conosce la sua ora _ simili ai pesci presi nella rete fatale - egli è sorpreso di un' Improvvisa sventura" che si abbatte su di lui !
Come allora poter agire ? Da qui il suo leit-motiv:
- mangiare e bere in allegria, godere del frutto del proprio lavoro e/o passare ore liete con la donna amata _ perchè.. comunque "quei" momenti saranno pur sempre effimeri, labili, passeggeri.. e presto si ripiomba nei Soliti affanni esistenziali _ poichè tale è la Propria sorte, la Propria vita di sofferenza su questo fottuto mondo.....
Da qui la sua esortazione nel "fare" tutto quanto è possibile (!) - perchè DOPO tutto è finito, ogni legame è spezzato, i trapassati NON sanno/fanno Nulla, NON hanno piu' Nulla a che fare con i viventi !
Da Soggetto si passa ad Oggetto:
- che purtuttavia detto Oggetto, si DIS-integra, si DIS-solve, si DE-compone, Marcisce..
Semmai rimane un pur loro labile ricordo che comunque, con il passar del tempo, passa all' oblio !!
E PER COSA ?
Cosa ne pensi, Aspirante F..58, SE Inverto la domanda:
- "Perchè" nascere _ quando comunque per TUTTI è Solo Hebel (vuoto, fumo, aria, vento, vapore, soffio..) _ ovvero DAL Nulla si ritorna AL NULLA ??
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In quinta superiore scrissi qualcosa al riguardo, chiedendo "perché sei nato, se devi morire?" giudicata una banalità dal mio insegnante di diritto e apprezzata unicamente da un compagno di classe su 22! Finivo, affermando ..."Mai nessuno ti darà la risposta."
"perché sei nato, se devi morire?"
Attenzione che "perchè" è ambiguo: complemento causale e finale, e su questa ambiguità la sofistica gioca alla grande.
restando sul causale:
sei nato per un processo evolutivo biologico che include la morte.
andando sul finale:
"The answer, my friend, is blowin' in the wind"
Ma ognuno se ne può dare una, prima di morire. E sono tutte valide, senza bandierine "a priori".
Perché forse la morte (biologica) non ha l'ultima parola ...cosa che invece possiede un testamento!
Citazione di: Duc in altum! il 06 Aprile 2023, 19:51:45 PMla morte (biologica) non ha l'ultima parola ...cosa che invece possiede un testamento!
Cosa alludi... con quel "testamento" - (A.T - N.T.) ???????
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Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 06 Aprile 2023, 15:41:38 PMIn quinta superiore scrissi qualcosa al riguardo, chiedendo "perché sei nato, se devi morire?" giudicata una banalità dal mio insegnante di diritto e apprezzata unicamente da un compagno di classe su 22! Finivo, affermando ...
Mi permetto di argomentare
ancora su questo argomento _ perchè ricordo bene quando ero in seminario.. (per fortuna _ abbandonato anzitempo !) provai a chiedere l' esegesi di quel celeberrimo passo di Onan, colui che emetteva "tutto" per terra _ pur di NON procreare ! (Gen. cap. 38).
Ovviamente per il docente di dogmatica la punizione divina ERA la giusta risposta / e il discorso fu troncato.. giustificando lo stesso "sbrigativo" passo _ pertanto era Inutile proseguire !!
Poichè ho la testa dura (dura cervice..) mi rivolsi successivamente anche ai rabbini della sinagoga di Torino.
Questi "dottori della Torah" (tale è la loro funzione) sostengono che la morte di Onan la si poteva interpretare:
- 1 ) come la punizione per la NON osservanza dell' allora legge del Levirato,
- 2 ) il divinAbba' lo fece morire perchè la sua azione (coito interrotto) era S-gradito ai suoi divini-occhi (non si puo' parlare ancora di "contraccezione"),
- 3 ) la punizione era giusta perchè NON praticava il precetto divino della Genesi _ quello che esortava.. con quel
Perentorio: "Moltiplicatevi e RI-empite" il mondo (capitoli 1 + 9).
- 4 ) essendo il divin-Abba' "amore" (??) _ a significare che egli è "IL" generoso datore di vita (qualunque vita ?!?!), e quell' amore fu profanato da colui che "sprecava" il suo tutto !
Rispetto al catto-cristianesimo.. almeno qualche commento in piu' _ seppur l' esito è identico.
E comunque questo Onan (al di la' di ogni interpretazione) non potrebbe essere considerato come l' unico
personaggio biblico "Responsabile" per NON aver aggiunto un "altro anello" a questa perdurante catena della sofferenza ?
Seppur si è ben consapevoli che - di generazione in generazione -
si piangono le "Stesse" lacrime.. e che OGNI anello, dopo gli inutili quanto "Vanitosi" affanni esistenziali.. inevitabilmente diventera' Polvere ?!?????????????
Lo stesso Illuminato (??) autore di Giobbe _ alle sue terrificanti domande... DAL cielo non è pervenuta Nessuna divina-ispirazione !!! Ovvero:
-
Perchè "Egli" (.. si fa per dire _ l' amorevole divin-Abba' !)
DA' all' Infelice la Luce ???-
Perchè dare la vita a Chi ne trarra' Sofferenza ????
L' esegesi di "quell'
Infelice... è uno Sfortunato affetto
da una gravissima patologia (!!) - ma essendo UN dono divino si doveva comunque lodare l' Abba' per il suo eccelso "DONO" !!!
L' iddioAbramatico.. colui che "Parla" (!) al termine del famoso testo di Giobbe NON accenna minimamente a rispondere alle citate terribili domande ......
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Citazione di: taurus il 06 Aprile 2023, 22:00:55 PMCosa alludi... con quel "testamento" - (A.T - N.T.) ???????
Lungi da me (stavolta).
Testamento:
Atto scritto con il quale una persona dispone delle proprie sostanze, in tutto o in parte, per il tempo susseguente alla sua morte (dal web)
Citazione di: Duc in altum! il 07 Aprile 2023, 00:00:54 AMTestamento: Atto scritto con il quale una persona dispone delle proprie sostanze, in tutto o in parte, per il tempo susseguente alla sua morte
E' pur sempre un "
Trasferimento" di cose Materiali - ma lo stesso sara'
pur sempre Provvisorio... e cosi' ancora e ancora !
Proprio perchè (ritornando al Qoelet cap. 5):
-
Uscito NUDO dal grembo materno,
quel POSSESSORE se ne andra'
COME Era venuto !!
(idem per salmo 49 e/o Gb. cap. 1)
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Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 02 Aprile 2023, 09:24:24 AMVoi avete pensato al dopo di voi?
Sì. Senza alcun piacere, ma ci penso.
Prima del "dopo" mi affanna un bel po' l'idea del "prima" del trapasso.
L' auspicio più sincero è che la morte mi trovi viva e - possibilmente - mi colga del tutto inaspettatamente (alla Lucio Dalla, per capirci; ma anche alla mia nonna materna).
Del "dopo" non mi preoccupa minimamente la sorte della salma (e non ho mai capito il "culto" della salma e del luogo in cui venerarla in presenza della stessa; in casa di mia madre c'è l'urna cineraria di mio padre, da molti anni; mio padre resta mio amatissimo riferimento di ogni istante, ma...non ho mai sentito l'esigenza di recarmi davanti all'urna...E in effetti non l'ho mai fatto...)
Avendo figli sento moltissimo l'esigenza di non lasciar loro problemi o semplici "caos" ordinari che dovessero complicare la loro vita per solo districarli (evento aritmetico, se mancasse un mio impegno in tal senso, essendo io il disordine materiale incarnato).
Come qualche Nick ha già detto sopra: non ho da donare organi...perchè credo che sarebbe una solenne sola al beneficiato, visto che non mi sono risparmiata (anche gaudentemente) in nessun tipo di logorio, escluse droghe.
E non ho da donare patrimoni che sarebbero risolutivi per qualunque causa sociale, mentre potrebbero essere determinanti nel confronto che i miei figli dovranno affrontare, come tutti, nella vita.
Tutto qui...