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LOGOS - Argomenti => Tematiche Filosofiche => Discussione aperta da: PhyroSphera il 26 Gennaio 2024, 16:30:46 PM

Titolo: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: PhyroSphera il 26 Gennaio 2024, 16:30:46 PM
Metafisica concreta, ma in che senso, entro quale limite?
Un libro di Heidegger reca in versione italiana una domanda: "Che cos'è metafisica?", nel significato principale di: 'in che senso una cosa è metafisica?'. Massimo Cacciari col suo ultimo libro si è mosso in questo àmbito... Ma con quale prepotenza! Ha pensato di cancellare tutto il resto. Eppure lo stesso Heidegger pare dare anche altro avvio e (in un certo senso) non medesimo argomento, con un altro titolo di un altro libro (sempre in versione italiana), "Introduzione alla metafisica"... 
E davvero è giusto da parte di Cacciari porre in causa il pensiero di Florensky, a parte le apparenze dovute allo stesso appello alla concretezza, tanto diverso dal suo?
Insomma la metafisica può essere un oltre, ma anche un aldilà e il (professor) Cacciari non ci vuol proprio badare.

Mauro Pastore
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 30 Gennaio 2024, 16:22:06 PM
Povero Cacciari, è sempre in ...caccia di una relativa pole position.
A me la metafisica piace come argomento di discussione come molte altre cose.
Zichichi con la sua idea della logica universale che regge il cosmo e tutta la vita, ne da una versione più limitata e razionale anche se poi la connette a Dio.
Heidegger ha una buona idea dell'essere e mi pare che colga l'aspetto umano più che cosmico della metafisica stessa  Non lo conosco bene ma mi pare sia così.
D'altra parte è logico che Cacciari non ami l'al di là essendo ateo,mi pare e comunque ancorato al passato.
Io trovo comunque che un po' di modestia non guasti nessuno  siamo tutti esseri umani e non possiamo essere che ...umani!
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 30 Gennaio 2024, 18:33:53 PM
Citazione di: PhyroSphera il 26 Gennaio 2024, 16:30:46 PMMetafisica concreta, ma in che senso, entro quale limite?
Un libro di Heidegger reca in versione italiana una domanda: "Che cos'è metafisica?", nel significato principale di: 'in che senso una cosa è metafisica?'.
Metafisica concreta sembra una contraddizione in termini, se la concretezza è un attributo fisico.
''Che cosa è metafisica?'' è una domanda chiara che non tradurrei nella meno chiara ''In che senso una cosa è metafisica?''.
Anche perché la metafisica và oltre la fisica e quindi oltre le ''cose'' comunemente intese come suo campo di indagine.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 30 Gennaio 2024, 19:24:47 PM
Scomparso dall'orizzonte filosofico l'essere metafisico, trascendente (divino) e immanente (noumeno), soppiantato da un concreto esserci, non rimane alla metafisica null'altro che un debole oltre e un improbabile aldilà.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 03:32:06 AM
Citazione di: Ipazia il 30 Gennaio 2024, 19:24:47 PMScomparso dall'orizzonte filosofico l'essere metafisico, trascendente (divino) e immanente (noumeno), soppiantato da un concreto esserci, non rimane alla metafisica null'altro che un debole oltre e un improbabile aldilà.
un filosofo...quantistico non sarebbe d'accordo con te su questo punto.
La materia energia ha qualcosa di metafisico nel come funziona in base all'Informazione.
Parlandone con un mio amico che lavora come consulente in fisica teorica su Wikipedia,laureato e ateo,siamo addivenuti a dire che una delle caratteristiche della materia energia è il suo essere "costretta" a trasformarsi in continuazione  mutando forme e contenuti.Non può mai essere sè stessa in modo assoluto nè fermarsi mai.Inoltre si muove w dall'inorganico all'organico e all'organico vivente(e viceversa) instancabilmente.Infine, in questo suo moto,costruisce sistemi sempre più complessi.
Quindi, in un certo senso, la materia energia è metafisica pur restando "fisica"e il nome "fisico" va rivisto e ridefinito anche in base alla....fisica quantistica  
Infatti,mi diceva che,in quantistica,  l'agente umano sembra essere in grado, involontariamente e in un modo che non è affatto chiaro, di determinare lui stesso la "realtá" che si evidenzia nell'esperimento.
Come fosse lui a determinarla o, quanto meno,a evidenziarla in un certo modo.
QUINDI LA METAFISICA USCITA DALLA PORTA RIENTRA DALLA FINESTRA E SEMBRA RIENTRARE IN UN MODO TALE DA SCONVOLGERE PROSSIMAMENTE MOLTE VECCHIE IDEE.




Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 08:53:36 AM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 03:32:06 AMun filosofo...quantistico non sarebbe d'accordo con te su questo punto.
La materia energia ha qualcosa di metafisico nel come funziona in base all'Informazione.
Parlandone con un mio amico che lavora come consulente in fisica teorica su Wikipedia,laureato e ateo,siamo addivenuti a dire che una delle caratteristiche della materia energia è il suo essere "costretta" a trasformarsi in continuazione  mutando forme e contenuti.Non può mai essere sè stessa in modo assoluto nè fermarsi mai.Inoltre si muove w dall'inorganico all'organico e all'organico vivente(e viceversa) instancabilmente.Infine, in questo suo moto,costruisce sistemi sempre più complessi.
Quindi, in un certo senso, la materia energia è metafisica pur restando "fisica"e il nome "fisico" va rivisto e ridefinito anche in base alla....fisica quantistica 
Infatti,mi diceva che,in quantistica,  l'agente umano sembra essere in grado, involontariamente e in un modo che non è affatto chiaro, di determinare lui stesso la "realtá" che si evidenzia nell'esperimento.
Come fosse lui a determinarla o, quanto meno,a evidenziarla in un certo modo.
QUINDI LA METAFISICA USCITA DALLA PORTA RIENTRA DALLA FINESTRA E SEMBRA RIENTRARE IN UN MODO TALE DA SCONVOLGERE PROSSIMAMENTE MOLTE VECCHIE IDEE.





Credo che il progresso in fisica richieda una ridefinizione della metafisica su cui si basa, difficile da farsi perchè di solito ignota.
Poter separare nettamente la fisica dalla metafisica  al fine di escludere l'una o l'altra è una illusione..
Quando si crede di farlo in effetti si sta solo ridefinendo il loro confine.
Questo confine si sposta filosoficamente facendo uscire fuori di se ''l'essere in se'' per riposizionarlo.
Per la fisica delle particelle quest'essere oggi appare fin troppo pieno di se a parole, ma non nei fatti.
Si può reagire a ciò gridando al nichilismo, oppure accettando la sfida, immaginando una nuova metafisica ad hoc.
La novità di questa metafisica sarebbe che la vedremmo nascere in diretta, invece di doverla subire trovandocela bella e fatta, e in tal modo dovrebbe divenire più chiara la sua insostituibile funzione.
Sarebbe come il big bang di una nuova filosofia.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 09:47:29 AM
Nella materia energia, succedono fenomeni che non conosciamo bene e altri che non capiamo affatto.
Le guarigioni spontanee ad esempio.
 In questi casi la materia energia sembra fare miracoli superando sè stessa, le conoscenze e le terapie mediche in materia.
Nel campo fisico, l'entanglement sfida le leggi della fisica e della natura.
La quantistica stessa scopre che la realtà subatomica è un vuoto pieno di vibrazioni che si manifestano come quanti di onde e corpuscoli la cui posizione,velocitã e stato sono noti solo quando lo sperimentatore fa da "starter".
La teoria delle stringhe(corde vibranti)comincia a confermare e completare la quantistica.
Quindi ci molti fenomeni e aspetti della materia energia che segnalano una metafisica intrinseca,come questi e quelli che ho spiegato nel mio ultimo post!

 


Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 16:43:09 PM
Mi pare si confonda un po' troppo immateriale e ignoto con metafisico. L'energia è immateriale, molti fenomeni naturali sono ignoti o inspiegabili, ma questo non ha nulla di metafisico. 

Metafisico è semmai il trucco con cui si mette il cappello a fenomeni che non si riesce a spiegare con argomenti intellettualmente onesti.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 17:08:56 PM

L'energia è una grandezza fisica fondamentale, ma la sua natura è ancora sconosciuta. Sappiamo che può essere misurata e trasformata da una forma all'altra, ma non sappiamo cosa sia alla base di queste proprietà.
Le onde sono forme di energia immateriale, che si propagano nello spazio senza trasportare materia. Le particelle, invece, sono forme di energia corpuscolare, che hanno una massa e una posizione definite.
La materia è composta da particelle, ma anche le particelle hanno un aspetto ondulatorio. Questo fenomeno è noto come onda-corpuscolarità.
In conclusione, l'energia è un'entità immateriale, ma la sua natura è complessa e non completamente compresa.
Per quanto riguarda la metafisica, sono d'accordo sul fatto che in senso stretto sia una teoria filosofica e non scientifica. Tuttavia, la metafisica può essere utilizzata anche come strumento per indagare la natura della realtà, anche al di là dei limiti della scienza.
L'informazione e la logica sono due concetti fondamentali per la scienza, ma possono essere considerati anche da un punto di vista metafisico.
L'informazione è un'entità immateriale, che può essere rappresentata da dati o simboli. La logica è un insieme di regole che governano il ragionamento e la comunicazione.
La meta-logica è lo studio della logica da un punto di vista metafisico. La meta-informazione è lo studio dell'informazione da un punto di vista metafisico.
Questi due campi di studio possono fornire nuove prospettive sulla natura della realtà e sul rapporto tra mente e materia.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 17:27:37 PM
L'energia è il risultato di una differenza di potenziale: elettrico, magnetico, gravitazionale, chimico, termico, atomico.

La materia è una aggregazione di particelle per mezzo di legami che richiedono energia per essere scissi e liberano a loro volta energia di vario tipo nel momento della scissione.

Nulla di misterioso o metafisico.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Phil il 31 Gennaio 2024, 18:18:22 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 17:08:56 PMLa meta-logica è lo studio della logica da un punto di vista metafisico. La meta-informazione è lo studio dell'informazione da un punto di vista metafisico.
Questi due campi di studio possono fornire nuove prospettive sulla natura della realtà e sul rapporto tra mente e materia.
Ti segnalo che le definizioni di «meta-logica» e «meta-informazione» che hai dato, non corrispondono a quelle solitamente usate, anche se puoi ovviamente intenderle in quel modo (ma poi diventa un po' ambiguo considerarli "campi di studio").
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 18:53:55 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 17:08:56 PML'energia è una grandezza fisica fondamentale, ma la sua natura è ancora sconosciuta.
La non completa conoscenza di alcune grandezze fisiche, rispetto ad altre note, come la materia, non ci ha impedito di manipolare quelle relativamente ignote quanto le note.
Ora la notizia secondo me non è che la natura di certe grandezze fisiche in parte ci sfugga, ma che la natura di grandezze fisiche che ci sembrava di conoscere a menadito inizi a sfuggirci, come ad esempio la materia, da quando Einstein l'ha degradata ad una forma di energia.
La conclusione che dovremmo trarne secondo me è che le certezze che riponevamo sulla materia avevano in effetti origine metafisica.
La tentazione di andare a cercare altrove le certezze perdute, per rimettere un poco di ordine in questo nostro universo, è più che comprensibile, e questo riguarda anche indirettamente la nostra sfera spirituale.
Il filosofo però all'interno di questo umano e comprensibile andazzo dovrebbe provare a ritagliarsi un ruolo speciale, provando ad andare controcorrente, per vedere l'effetto che fà.
Così invece di andare a cercare nuovi appigli al posto di quelli persi per il timore di precipitare negli abissi dell'ignoto, dovrebbe andare, istruito dal caso energia/materia, a cercare tutte le metafisiche che stanno sotto a tutti quegli altri appigli che potrebbero sostituire quelli persi, certi che comunque l'universo resta abbastanza indifferente a queste nostre patturnie.
Si tratta un pò di ''ritornare indietro con la memoria a un tempo di cui abbiamo perso la memoria'', quando per la prima volta abbiamo aperto gli occhi sul mondo, senza alcuna aspettativa su esso, senza alcun punto fermo cui appigliarci, che non fossero quelli ereditati geneticamente, fra i quali sospetto ce ne siano tanti di natura metafisica.
Siamo esseri che nascono già in parte attrezzati a nostra insaputa per interagire con la realtà, ma questa interazione non è un processo chiuso dentro una eterna ripetizione circolare.
Io non mi preoccuperei della perdita dei punti fermi, perchè quelli sono come funghi che nascono e rinascono in continuazione da soli, e il nostro compito , che a me sembra molto piacevole, è solo di andarli a cercare, pur sapendo che una volta colti perderanno la loro funzione di appigli.
Niente paura, perchè nella notte ne sono nTI ALTRETTANTI.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 19:24:26 PM
Einstein non ha "degradato" la materia a forma di energia ma ne ha calcolato l'equivalenza, ad esempio in una reazione termonucleare.

La forma di materia, coi suoi bei legami atomici intonsi, resta forma di materia, come il Mosè di Michelangelo resta Mosè di Michelangelo se non viene demolito a martellate.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 19:47:17 PM

È vero che l'energia può essere misurata  fenomenicamente ma non può essere definita come natura.
Questo vale per la gravità e molte altre cose.
La vera metafisica di questo, in fondo, se ne.......in quanto è una ideazione,una speculazione e una metafora.
Però bisogna dire una cosa: il fatto che la materia si trasformi in continuazione e non si fermi nè muoia nè crei mai, implica un TENSORE  , per dirla in termini quantistici, di cui non si sa un bel niente.
Infatti nessuno sa come,quando e perchè sia apparsa la prima forma di vita elementare sulla terra.
L 'inorganico e l ' organico non vivente avrebbero potuto benissimo restare tali e quali.
Invece,ad un certo punto l'organico non vivente diventa vivente e il.passaggio non può essere stato un balbettìo instabile perchè la tendenza al ritorno al non vivente in quel momento sarebbe stata decisiva anche secondo un semplicissimo calcolo di probabilitã.
Allora,quel passaggio è stato fatto grazie ad un TENSORE  di cui non sappiamo niente .
Questo TENSORE  agisce tuttora  in un modo molto più esteso,deciso e funzionale ed è qui che sta il problema.
Potrebbe trattarsi di un tenore quantico simile agli altri oppure ....non si sa che cosa.
Questo tensore ha agito avendo le informazioni per farlo e informando ciò che ....tendeva.
Dunque io parlo di meta informazione e di metalogica in questo senso.
Il mio è un discorso scientifico  e non religioso  o metafisico in senso stretto.Senza questo tensore la vita non sarebbe mai apparsa.
La meccanica quantistica sta operando in un modo simile con tensori di metodo negli esperimenti.Tensore di metodo significa che lo sperimentatore ha a che fare con un setting probabilistico in cui quello che cerca può trovarsi in ogni stato e in ogni dove, per dirla in termini colloquiali.Agendo  trova ciò che cerca ma è lui che, in qualche modo lo determina. Quindi il suo agire è un tensore probabilistico di conoscenza che agisce sulla e nella materia energia come se essa lo seguisse e gli obbedisse.
Per questo ci sono scuole diverse in quantistica che sostengono punti di vista diversi sulla realtà.
C'è chi dice:"la realtà la definiamo noi" e chi risponde :"no, siamo noi ad essere definiti dalla realtá e,infine c'è qualcuno che dice:"no  la realtà è quella che è ma non è come noi pensavamo fosse"
Il quantistico diventa in qualche modo un tensore lui stesso e questo si avvicina abbastanza al tensore di cui parlo all'inizio.In questa problematica l'Informazione diventa essenziale ,la logica pure,ma si tratta di una informazione di una logica soggette alla probabilità e all'indeterminazione.
La deduzione è:"il legame tra materia energia ,logica e informazione è un tensore dinamico probabilistico .
Lo stesso che ha creato la vita.
Restano due domande:"come mai esiste quel TENSORE?"
"come e perchè aveva le informazioni"
"perchè le ha usate?"

nota scientifica

 I tensori sono strutture matematizabili molto potenti che possono essere utilizzate per spiegare una vasta gamma di fenomeni, tra cui la gravità, la meccanica quantistica e la termodinamica


 
  







 
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 20:33:45 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 19:24:26 PMEinstein non ha "degradato" la materia a forma di energia ma ne ha calcolato l'equivalenza, ad esempio in una reazione termonucleare.


La mia affermazione era provocatoria, ovviamente.
Però, col senno di poi, sembra strano che ci sia voluta la fisica quantistica a innescare quella rivoluzione di pensiero che era già insita nell'equivalenza di cui sopra.
Il problema filosofico è : se la materia come prototipo di cosa in sè non è più sostenibile, dobbiamo trovarne un succedaneo, o possiamo fare senza. ?
Qualunque risposta che diamo a questa domanda non compromette la chimica così come finora è stata.
La metafisica è come un catalizzatore che non appare nel composto finale, ma senza il quale la reazione chimica  non avviene, secondo me.
In teoria ci potremmo limitare a dire ... fai così e così e vedrai che succede questo, e la metafisica lasciata dietro le quinte a battezzare, a dare un nome a ciò che stiamo manipolando.
Le cose in sè però non hanno un nome.
Credo fermamente che un cosa che succedeva a me da bambino, si ripeta in diversa forma, ma con uguale sostanza, da adulto.
Da bambino non riuscivo a credere che un tavolo potesse avere un diverso nome.
Ed è singolare che da bambino pensassi proprio a un tavolo, che è l'esempio preferito dai filosofi  di ciò che esiste da quando esistono i tavoli.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 20:59:20 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 19:47:17 PMÈ vero che l'energia può essere misurata  fenomenicamente ma non può essere definita come natura.



 
 







 



Il fatto è che non puoi definire neanche la natura della materia, ma hai creduto solo di poterlo fare.
Ciò che dovrebbe interessarci filosoficamente quindi è chiederci come siamo riusciti a farlo.

Una volta che è stata posta l'equivalenza fra materia ed energia, l'una di natura concreta e l'altra sfuggente, era necessario decidere chi dei due dovesse rinunciare alla sua natura, perche diversamente il matrimonio non si poteva celebrare.
Allora l'energia disse alla materia, se io non posso essere concreta come te, alla tua concretezza allora tu dovrai rinunciare,... per buttarla un pò in favola. ;D
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 22:27:31 PM
Come dire che siccome siamo unità psicosomatiche non si capisce come abbiamo potuto celebrare questo matrimonio tra corpo e coscienza. La realtà è fatta di cose immateriali e materiali che si sposano benissimo tra loro come la mela materica che casca per terra, per una non meglio definibile ed immateriale forza di gravità, che per i metafisici sarebbe rimasta un mistero, mentre per una mente scientifica ha spalancato all'episteme le porte del futuro.

Materia ed energia sono perfettamente definibili e manipolabili. La metafisica, e i filosofi faidate, lascino perdere la fisica e si occupino di quello che va oltre: il trascendentale umano. Senza sconfinare nelle neuropsicoscienze per la parte che loro compete. E viceversa.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Alberto Knox il 31 Gennaio 2024, 23:08:13 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 19:47:17 PMLa deduzione è:"il legame tra materia energia ,logica e informazione è un tensore dinamico probabilistico .
Lo stesso che ha creato la vita.
Restano due domande:"come mai esiste quel TENSORE?"
"come e perchè aveva le informazioni"
"perchè le ha usate?"
bhè la prima cosa da dire è che il tensore è un elemento algebrico quindi di natura astratta. Secondo mi sembra di capire, e correggimi se sbaglio, che il succo del discorso indichi che la natura si sia servita della matematica, la stessa che noi uomini abbiamo scoperto studiando i fenomeni naturali, infatti usiamo il calcolo tensoriale, differenziale, vettoriale ecc per le torie fisiche e per le leggi fisiche come hai spiegato. Quindi il mondo è matematizzabile. Prima di chiederci se la natura usa la matematematica dovremmo  chiederci qual'è la natura della matematica. La matematica si inventa o si scopre? e in più, siamo sicuri che esiste un unica formula matematica che rappresenti adeguamente un fenomeno fisico? e poi il problema matefasico riguardo la matematica ; consideriamo l'enunciato "il 23 è il più piccolo numero primo maggiore di 20" è vero o falso? è di fatto vero. Il problema è se lo sia in un senso atemporale e assoluto .Era vero prima dell invenzione/scoperta dei numeri primi? un platonico risponderebbe di sì, perchè i numeri primi esistono, in modo astratto, sia che gli esseri umani li conoscano o no; un formalista dichiarerebbe insensata la domanda.
Tu invece come rispondi.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 23:32:33 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2024, 22:27:31 PMCome dire che siccome siamo unità psicosomatiche non si capisce come abbiamo potuto celebrare questo matrimonio tra corpo e coscienza. La realtà è fatta di cose immateriali e materiali che si sposano benissimo tra loro come la mela materica che casca per terra, per una non meglio definibile ed immateriale forza di gravità, che per i metafisici sarebbe rimasta un mistero, mentre per una mente scientifica ha spalancato all'episteme le porte del futuro.

Materia ed energia sono perfettamente definibili e manipolabili. La metafisica, e i filosofi faidate, lascino perdere la fisica e si occupino di quello che va oltre: il trascendentale umano. Senza sconfinare nelle neuropsicoscienze per la parte che loro compete. E viceversa.
Si potrebbe dire che conoscere consiste nel distingue le parti di cui è fatta la realtà, ma ciò è vero solo se l'atto del conoscere non influenzi la realtà, e sarebbe paradossale che una conoscenza fatta di parti causali non fosse causa.
Come spiegare inoltre appunto il come queste parti si facciano causa, cosa in sè non necessaria, se non col fatto che la suddivisione in parti non è in sè necessaria, e che la causalità rifletta propriamente ciò?
In tutto ciò inoltre l'apparente necessità di fatto di dover distinguere parti propriamente tali ed altre come virtuali, mette in crisi la supposizione che la conoscenza consista propriamente nel distinguere le parti della realtà, se non tutte riusciamo a distinguerle con pari certezza.
In questa percezione differenziata c'è forse una necessità di fatto, ma non teorica.
in teoria non c'è distinzione sostanziale fra le parti, e seppure ciò appare non può essere reale.
A dispetto di ciò un buon esercizio filosofico sarebbe sforzarsi di scambiare queste apparenze differenziate, non annullando le differenze, ma ribaltandole,
per sondarne la loro natura funzionale, perchè ogni apparenza potrà non essere reale, ma è sempre funzionale.

L'ho buttata giù un pò cervellotica Ipazia lo sò, e ne sono già pentito.
Ma in sostanza a me sembra strano che si possa avere una tale fede nell'essere, ignorando tutte le sue sfumature, che però hanno tutti pari dignità, per cui dare ad una di esse maggiore dignità mi sembra un esercizio metafisico di troppo, stante che la metafisica non si può eludere, ma che il  suo eccesso storpia.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: iano il 31 Gennaio 2024, 23:59:45 PM
Citazione di: Alberto Knox il 31 Gennaio 2024, 23:08:13 PMbhè la prima cosa da dire è che il tensore è un elemento algebrico quindi di natura astratta. Secondo mi sembra di capire, e correggimi se sbaglio, che il succo del discorso indichi che la natura si sia servita della matematica, la stessa che noi uomini abbiamo scoperto studiando i fenomeni naturali, infatti usiamo il calcolo tensoriale, differenziale, vettoriale ecc per le torie fisiche e per le leggi fisiche come hai spiegato. Quindi il mondo è matematizzabile. Prima di chiederci se la natura usa la matematematica dovremmo  chiederci qual'è la natura della matematica. La matematica si inventa o si scopre? e in più, siamo sicuri che esiste un unica formula matematica che rappresenti adeguamente un fenomeno fisico? e poi il problema matefasico riguardo la matematica ; consideriamo l'enunciato "il 23 è il più piccolo numero primo maggiore di 20" è vero o falso? è di fatto vero. Il problema è se lo sia in un senso atemporale e assoluto .Era vero prima dell invenzione/scoperta dei numeri primi? un platonico risponderebbe di sì, perchè i numeri primi esistono, in modo astratto, sia che gli esseri umani li conoscano o no; un formalista dichiarerebbe insensata la domanda.
Tu invece come rispondi.
Io dò la mia risposta.
Uno può amare la matematica sia che sia una scoperta che un invenzione.
Ma se uno ama davvero la matematica dovrebbe chiedersi se sia più un bene per essa, e non per se, che sia una scoperta o un invenzione.
La mia impressione è che molti di quelli che credono che sia una scoperta tradiscono il fatto che considerino ciò un bene per se stessi, come una cosa che in qualche modo li rassicuri.
Questi ultimi si distinguono per il  fatto che non accettano tutta la matematica nella sua interezza, ma solo nelle parti che li ''compiacciono'', per cui ad esempio con alcuni di essi non puoi parlare di infinito.
Insomma per quelli per cui la matematica è una scoperta, non tutte le scoperte matematiche sono tali.
Per quelli per cui la matematica è una invenzione ogni invenzione è matematica in base all'idea che hanno della matematica, indipendentemente che sia un invenzione o una scoperta.
Si fà presto a dire se la matematica è una scoperta o una invenzione, come fosse chiaro a tutti di cosa stiamo parlando.
Ma è davvero così?
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 01 Febbraio 2024, 08:40:45 AM
ipazia,hai detto una simpatica eresia:  
"Materia ed energia sono perfettamente definibili e manipolabili"

Non è vero: la materia del mediocosno si ma non sempre,quella del microcosmo e del macrocosmo proprio no.
Chiedi a un fisico "cos'ê un quark" e poi di manipolarlo  :D

Al di fuori dei laboratori e quindi di setting controllati e controllanti,la materia energia si comporta come gli allievi a ricreazione,soltanto che la ricreazione rappresenta il 95% della materia energia e dei suoi stati,funzioni ruoli,parti ecc....
Vai con un microscopio su un prato,in un giorno di sole, raccogli qualcosa e poi osservalo. Quindi fai la stessa cosa in laboratorio in modo tale da eliminare le variabili interferenti o disturbanti e,quindi,poter lavorare con metodo e buoni risultati.
Così puoi definire e manipolare bene o meglio ma fuori di lì,no!
In questo momento, per rispondere anche a Mario Pastore ,avvengono infiniti entanglement,infinite trasformazioni infinite informazioni,infinite interazioni  e de-interazioni ,un infinito di infiniti processi e contenuti.
Noi,poveri esseri umani ,ne possiamo cogliere lo 0,000.......?....1 % e, in base a questo filosofeggiamo scientificizziamo,psicologicizziamo,
ateisticizziamo,fideisticizziamo und so weiter(scusate per i neologismi contingenti).
Un po' di modestia,umiltá , senso della misura e  " senso e principio di realtà" ....no??
in pratica,noi siamo lo 0,000...?....1% QUINDI USIAMO lo 0,000...?...1% per conoscere e gestire bene questo 0,000...?...1% E BASTA 
Lasciamo perdere il resto che non ha neppure bisogno di noi per essere quello che è e funzionare benissimo.
Una volta si scriveva sui documenti sacri,non sacri,ufficiali ecc .. Nell'anno del Signore ...
Adesso si scriva "nell'anno in cui S'IGNÒRA"
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Jacopus il 01 Febbraio 2024, 09:06:12 AM
Grazie a questa supposta ignoranza non dobbiamo più guardarci le spalle dall'assalto dei leoni, viviamo più del doppio della vita media dell'epoca romana, non ci spacchiamo le ossa per lavorare (almeno una percentuale molto più alta di quanto accadeva un secolo fa), se ci ammaliamo abbiamo buone probabilità di sopravvivere, non siamo assaliti dalle pulci a letto, abbaiamo delle risposte concrete e per il momento non falsificabili su domande molto importanti che l'umanità si è posta dall'inizio della storia (la nostra origine, le leggi fondamentali della fisica e dell'astrofisica, le dinamiche relazionali psicologiche). Grazie a questa supposta ignoranza oggi andrò a fare la spesa al supermercato e la riporterò indietro con poca fatica grazie ad un automobile, progettata dall'attuale ignoranza. Quando invece si era consapevoli dell'ignoranza di solito si andava con il mulo, imbrattando le strade di sterco e bestemmiando per la fatica.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: daniele22 il 01 Febbraio 2024, 09:11:09 AM
"Infatti,mi diceva che, in quantistica, l'agente umano sembra essere in grado, involontariamente e in un modo che non è affatto chiaro, di determinare lui stesso la "realtá" che si evidenzia nell'esperimento. Come fosse lui a determinarla o, quanto meno,a evidenziarla in un certo modo."
Ho ripreso questo pensiero di Pensarbene per dire che credo ben che il suo amico fisico dicesse quello che già diceva Majorana cent'anni fa nel suo articolo sul valore delle scienze statistiche e definendo inquietante questo aspetto della fisica ancor più di quello che ne negava il rigido determinismo. Visto poi che sei un appassionato di intelligenza artificiale ho chiesto a chat gtp 3.5 se la luce delle stelle debba considerarsi continua. Mi ha risposto che no, la luce delle stelle non è continua. Che la luce delle stelle è emessa in forma di fotoni, e che la loro intensità può variare nel tempo ..etc.. Allora gli ho chiesto perché nella divulgazione della relatività di Einstein venisse considerata continua e mi ha risposto che nella divulgazione spesso si semplifica il concetto per renderlo più accessibile al pubblico generale ..etc. Non commento, ma in generale mi sto facendo l'idea che chat gtp 3.5 abbia atteggiamenti conservatori
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 01 Febbraio 2024, 09:54:14 AM
il mio amico non è una chat,ha una laurea in fisica un master in quantistica
e collabora con Wikipedia da anni.
Prima di pubblicare qui qualsiasi cosa significativa in materia,io ne discuto con lui .
Detto questo, LE chat AI danno risposte diverse alla stessa domanda,alcune come chat gpt 4 su Edge è perfetta ma molto legata all' accreditato.
Altre,come Bard,sono più possibiliste  e con essa io lavoro spesso e volentieri si temi e questioni interessanti.
Per quanto riguarda la relativitá,la gente pensa sia stata formulata e scritta in un modo chiaro e definito mentre essa è stata discussa e sviluppata durante tutta la vita di Einstein.
In particolare  ,ha ragione la chat quando dice che la relatività non è un monolito sicuro e definito ma una teoria
aperta alla discussione e messa alla prova  dai continui dati e scoperte astronomiche e astrofisiche e,sul piano teorico e sperimentale,dalla meccanica quantistica.
Quindi la Chat ti ha dato una risposta giusta.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 01 Febbraio 2024, 15:56:26 PM
Ovviamente possiamo manipolare la materia e l'energia che il nostro sviluppo tecnoscientifico ci consente di trattare. L'elettrolisi e il forno elettrico non erano alla portata degli antichi, così come noi non siamo ancora in grado di manipolare in maniera sicura e senza rifiuti pericolosi l'energia nucleare. Ma questo è il percorso tracciato dal nostro destino evolutivo.

La matematica è l'applicazione logica dei processi naturali, una volta riscontrate certe regolarità traducibili in funzioni: somme, moltiplicazioni, logaritmi, esponenziali, gaussiane, funzioni armoniche e trigonometriche, geometrie piane, solide e funzioni multidimensionali. Nulla più che un ottimo strumento logico per dominare e prevedere l'andamento dei fenomeni naturali. Non un feticcio.

Avendo lavorato per decenni in vari laboratori chimici so bene che le procedure analitiche devono ridurre al minimo l'errore sperimentale, eliminando tutti i fattori interferenti, inclusi gli errori tecnici dell'operatore. Il metodo scientifico è  consapevole di ciò e lascia ai metafisici spaccare il capello in quattro, non sapendo neppure produrre una pettinatura decente.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Alberto Knox il 01 Febbraio 2024, 19:23:12 PM
Citazione di: iano il 31 Gennaio 2024, 23:59:45 PMIo dò la mia risposta.
Uno può amare la matematica sia che sia una scoperta che un invenzione.
Ma se uno ama davvero la matematica dovrebbe chiedersi se sia più un bene per essa, e non per se, che sia una scoperta o un invenzione.
La mia impressione è che molti di quelli che credono che sia una scoperta tradiscono il fatto che considerino ciò un bene per se stessi, come una cosa che in qualche modo li rassicuri.
Questi ultimi si distinguono per il  fatto che non accettano tutta la matematica nella sua interezza, ma solo nelle parti che li ''compiacciono'', per cui ad esempio con alcuni di essi non puoi parlare di infinito.
Insomma per quelli per cui la matematica è una scoperta, non tutte le scoperte matematiche sono tali.
Per quelli per cui la matematica è una invenzione ogni invenzione è matematica in base all'idea che hanno della matematica, indipendentemente che sia un invenzione o una scoperta.
Si fà presto a dire se la matematica è una scoperta o una invenzione, come fosse chiaro a tutti di cosa stiamo parlando.
Ma è davvero così?
grazie Iano , almeno tu hai cercato di rispondere alle tre domande finali. Anch'io come te mi sento in difficoltà a riguardo , le domande non le ho fatte perchè le risposte sono semplici .Tuttaltro,  Ho detto se mai che sarebbe il caso di interrogarci sulla natura della matemetica in risposta ad un post che trattava elementi algebrici un pò come Pitagora trattava il numero..
Vi ricordate che per i Pitagorici l'ordine cosmico si basava sulle relazioni numeriche? e certi numeri e certe formule erano circondate da un alone di mistico. Una speciale reverenza era attribuita ad es. ai numeri "perfetti"  come 6 e 28 che sono la somma dei loro divisori (per es. 6=1+2+3) . Applicarono la numerologia all astonomia escogitando un sistema costituito da 9 sfere concentriche, le famose sfere celesti . Ma il valore principale di questi sistemi numerologici e geometrici non è la loro plausibilità, ma il fatto che trattano il mondo fisico come una manifestazione di armoniose relazioni matematiche. Queste idee che sembrano così antiche sono in realtà sopravissute fino ai giorni nostri. Keplero disse che Dio era un geometra ad es. E la moderna fisica matematica , sebbene liberata da accenti mistici, conserva ancora l' antico assunto Greco secondo cui l'universo è ordinato razionalmente in accordo con principi matematici. Le leggi della fisica sono analoghe ai programmi dei computer . Dato lo stato inziale di un sistema (imput) , possiamo usarle per calcolare uno stato successivo (output). Il fatto che il mondo fisico rifletta le propietà computazionali dell aritmetica non dovrebbe avere una profonda conseguenza? Però non tutti i sistemi fisici sono computabili , ad esempio i sistemi biologici e sociali.  In più kant ammonisce dicendo che non dobbiamo stupirci se il mondo appaia rosa indossando occhiali con delle lenti rosa.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PM
Però anche guardare se stessi,gli altri e il mondo CON GLI OCCHIALI DEL MONDO....non è consigliabile.
Io faccio riferimento a Solaris,il pianeta che sembra realizzare i desideri e i sogni di ogni  individuo e lo fa impazzire.
La terra,invece, fa impazzire la gente cercando di "terraformarla" ...
In tutte e due i casi è meglio che ognuno vada per la sua strada senza intralciare quella degli altri.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Ipazia il 02 Febbraio 2024, 18:36:06 PM
Citazione di: iano il 31 Gennaio 2024, 23:32:33 PMSi potrebbe dire che conoscere consiste nel distingue le parti di cui è fatta la realtà, ma ciò è vero solo se l'atto del conoscere non influenzi la realtà, e sarebbe paradossale che una conoscenza fatta di parti causali non fosse causa.
Come spiegare inoltre appunto il come queste parti si facciano causa, cosa in sè non necessaria, se non col fatto che la suddivisione in parti non è in sè necessaria, e che la causalità rifletta propriamente ciò?
In tutto ciò inoltre l'apparente necessità di fatto di dover distinguere parti propriamente tali ed altre come virtuali, mette in crisi la supposizione che la conoscenza consista propriamente nel distinguere le parti della realtà, se non tutte riusciamo a distinguerle con pari certezza.
In questa percezione differenziata c'è forse una necessità di fatto, ma non teorica.
in teoria non c'è distinzione sostanziale fra le parti, e seppure ciò appare non può essere reale.
A dispetto di ciò un buon esercizio filosofico sarebbe sforzarsi di scambiare queste apparenze differenziate, non annullando le differenze, ma ribaltandole,
per sondarne la loro natura funzionale, perchè ogni apparenza potrà non essere reale, ma è sempre funzionale.

L'ho buttata giù un pò cervellotica Ipazia lo sò, e ne sono già pentito.
Ma in sostanza a me sembra strano che si possa avere una tale fede nell'essere, ignorando tutte le sue sfumature, che però hanno tutti pari dignità, per cui dare ad una di esse maggiore dignità mi sembra un esercizio metafisico di troppo, stante che la metafisica non si può eludere, ma che il  suo eccesso storpia.

"Realtà" è un concetto metafisico che può essere tirato da tutte le parti e chiunque lo tiri non potrà sfuggire al punto di vista e all'elaborazione mentale propria della nostra specie.

Un realista moderno ha superato il concetto di cosa in sé e di verità assoluta e si accontenta di organizzare la "realta" secondo le caratteristiche funzionali sincronizzabili con la propria sensorialità, induzione e deduzione.

Anche l'importanza che si dà alla parte (il cibo) rispetto al tutto (l'universo) segue questo principio di uso funzionale del reale e solitamente si trova un accordo su alcuni principi generali interpretativi del reale che chiamiamo, al netto delle imposture, scienza.

Metafisicamente, il fatto di trovarmi su una zolla vagante nel cosmo, piuttosto che coi piedi saldamente fissati ad una verità assoluta, non mi crea alcun turbamento particolare. Non sono io o la zolla che dobbiamo adeguarci: è la metafisica.
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 19:39:59 PM
non è una zolla ipazia, è un pianeta troppo bello naturalisticamente,troppo perfetto come meccanica celeste,troppo fortunato a trovarsi alla distanza giusta dal sole su misura per noi.....
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Alberto Knox il 02 Febbraio 2024, 19:46:55 PM
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMPerò anche guardare se stessi,gli altri e il mondo CON GLI OCCHIALI DEL MONDO....non è consigliabile.
un qualcosa lo puoi guardare, oppure lo puoi anche sentire. Che è la via dei romantici.

" Stanchi dell eterno tentativo di penetrare con la forza nella materia , scegliemmo un altra strada per avvicinarci rapidamente all infinito. Entrammo in noi stessi e creammo un nuovo mondo.."
Henrik Steffens naturalista romantico 1801

in queste poche parole è racchiuso tutto il sentimento della filosofia romantica. Lo spirito del mondo può essere ricercato sia nella natura, che nella storia e sia nella nostra anima per un romantico . Per questo motivo  il poeta romantico Novalis potè affermare che "la via misteriosa va verso l'interno". Secondo lui l'essere umano porta dentro di sé tutto l'universo e l'uomo può fare esperienza vissuta del mistero del mondo penetrando in se stesso.
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMIo faccio riferimento a Solaris,il pianeta che sembra realizzare i desideri e i sogni di ogni  individuo e lo fa impazzire.
Non ho mai visto questo film
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMLa terra,invece, fa impazzire la gente cercando di "terraformarla" ..
..o terrapiattarla
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMIn tutte e due i casi è meglio che ognuno vada per la sua strada senza intralciare quella degli altri.
Non ho ben capito questa ultima parte. Se è un accusa celata verso di me nei tuoi riguardi sappi che non stavo intralciando nessuno, anzi . Ho visto qualcosa in quello che hai scritto ed è questo qualcosa che è interessante. Non so se lo vedi
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 20:51:28 PM
la cosa più difficile da accettare è proprio questa:ognuno è come un pino solitario e segue una sua strada che a volte incontra quella di altri,altre volte va in parallelo, altre volte se ne allontana
È questa idea che unifica l' universo e l'uomo: nel cosmo  le galassie di allontanano le une dalle altre per avere ognuna il suo spazio, tempo,dimensioni.
Tutte quante sono state originate da un punto e se ne allontanano man mano che diventano adulte e poi vecchie.
Così gli esseri umani come specie  e come individui.
Si allontanano dalle altre specie e gli individui si allontanano sulla propria strada.
Depressivamente diceva Quasimodo:"ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole,ed è subito sera"
Realisticamente io dico:"ognuno viaggia da solo sul cuore della terra scaldato ed illuminato da un raggio di sole , ed è subito mattino."
Quindi continuo con Ungaretti:"mattino,m' illumino di immenso!"
Questa è la via dell'uomo, non ce n'è un'altra!


 
Titolo: Re: Metafisica in senso pieno.
Inserito da: PhyroSphera il 03 Febbraio 2024, 10:16:10 AM
Citazione di: iano il 30 Gennaio 2024, 18:33:53 PMMetafisica concreta sembra una contraddizione in termini, se la concretezza è un attributo fisico.
''Che cosa è metafisica?'' è una domanda chiara che non tradurrei nella meno chiara ''In che senso una cosa è metafisica?''.
Anche perché la metafisica và oltre la fisica e quindi oltre le ''cose'' comunemente intese come suo campo di indagine.
La mia non era una traduzione, indicavo un senso.

Mauro Pastore