LOGOS

LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: green demetr il 17 Ottobre 2021, 14:11:52 PM

Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Ottobre 2021, 14:11:52 PM
L'anno scorso ho scritto una ventina di pagine nel tentativo di dire che la mia visione non è quella del fedele tanto meno quella dell'autorità ecclesiale.
Dunque la mia è una lettura fantastica, letterale nel senso di letteratura, come se fosse una narrazione, una storia edificante.
In questo senso vengano di buon cuore accettate le cose che si dicono in essa.


Nella tradizione rabbinica del popolo giudaico (tutti tranne i sadducei) si scrive che la Bibbia contiene in sè i segreti del creato, e in essa vi sono tutte le storie passate e future.
Che la mia sia una di queste storie.


La tanak è un libro infinito, redatto con una computazionalità strabiliante, frutto evidente di un lavoro che si perde nel tempo.
E che da quel tempo pre-istorico ha preso le movenze per arrivare alla storia, ossia alla storia della sua umanità.


La bibbia non parla di Dio, lo sanno benissimo tutti i rabbini, poichè di Dio non si può parlare.
Siamo noi cristiani che pensiamo che si possa parlare di Dio solo perchè Gesù ha parlato in quanto Dio.
Il che è vero, esattamente come è vero che è la parola che decide dell'esistenza di Dio.
Se io parlo vuol dire che Dio esiste. Una conquista davvero eccezionale, se si riesce a intenderla.
La Bibbia ci accompagna a capire il senso.
Ma noi parliamo solo di quello che sappiamo e noi non sappiamo assolutamente niente.
La dimensione del sapere è una dimensione comunitaria del dire.
Ma non del dire Dio, perchè Dio non si può dire, bensì del dire dell'uomo, che è la sua manifestazione, l'unica manifestazione.
In questo senso l'animale sta bene che sia sacrificato, ma essendo solo un simbolo quello, oggi abbiamo imparato a non sacrificare neppure l'animale, fino al delirio di credere sacrilegio uccidere l'animale, questo è veramente un andar contro a quanto dice la Bibbia.
Non di sacrificare animali, ma di consacrare il nome di Dio.
Consacrare il nome di Dio vuol dire "dire" il suo nome negli infiniti suoi nomi.
Il primo verso di bereshit (genesi) contiene infatti tutti i nomi di Dio.
Il primo verso di bereshit è cioè infinito e infinite le sue interpretazioni, a riprova, o megli a memoria dei posteri, che Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, nè Yhawè, nè altro),
siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste.
Esiste invece il suo nome.
HA SHEM, il Nome in italiano, noi diciamo il signore  :D ,  ossia tutti i nomi, anche quelli degli uccelli  e di israele.


E' un pensiero che sfida l'occidente, e lo raggiunge quando la filosofia lo intende nella sua forma più alta, il pensiero di pensiero è DIO.


Pensare significa rendere gloria a Dio, non pensare significa far prevalere il male.
Ma cosa è il male?


E' genesi che ce lo dice: ovvero il male è non essere in israele (la terra promessa in italiano).


Ovvero il male è non pensare, ogni volta che l'uomo pensa non a se stesso ma a qualcos'altro egli compie peccato.
Chiunque non pensi a Dio momento dopo momento fa peccato, è questo che dicono i padri del deserto.
Ossia chiunque non pensi alla comunità degli uomini fa peccato.
Perchè Dio è nel discorso di ciascun uomo, e ogni uomo è lo specchio di DIO.
Uomo e donna, sono Donna e uomo, non cambia di una virgola, essi sono sempre DIO.
La speculazione lo specchio l'altro sono già i temi della Bibbia, l'occidente deve prima fare guerra a se stesso e raggiungere il suo più profondo alterismo rispetto a DIO, ossia lo STATO TOTALITARIO.
Il totalitarismo, il fascismo, sono questi i nemici della Bibbia, in una sola parola ROMA, ossia l'impero, ossia BABILONIA.
Laddove le lingue si confondono, laddove l'altro va compreso, e invece regna il caos in nome della torre che raggiungerà DIO (ma non c'è nessun DIO nella torre dell'impero, nel panottico dell'impero DIO non si vede).


La Bibbia lo vede, netto e chiaro, e il popolo che più di altri è chiamato per ETICA a rispettare il COMANDAMENTO, ossia rispetta il NOME, ossia rispetta l'infinita significazione del nome di DIO ègli è l'uccello egli è il giardino.


Ma questo è solo il preambolo vertiginoso, che già tocca il comunitarsimo nicciano, la parola lacaniana, la fratellanza cristiana. Ma Lacan era un marxiano, e Marx era un ebreo.
La bibbia è il dispiegamento della libertà della fratellanza, e solo in fondo dell'uguaglianza.
Uguale è chi rispetta la parola, non la parola di DIO, ma la parola dell'uomo.
Gesù si fa carne, proprio perchè è nella tradizione ebraica pensare che nellìuomo abita DIO.
Noi siamo abitati dalla BIBBIA.
E' per questo che le sue storie staranno sempre con noi.


Io non l'ho mai letta!! leggiamola insieme!!! 8)
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: JE il 17 Ottobre 2021, 15:04:15 PM
Va anche detto però che il pensiero ebreo contemporaneo (e per molto tempo addietro) é stato molto più basato sul Talmud che non che sulla Tanak, e che al suo interno si sono evolute alcune delle scuole di pensiero più moralmente decadenti mai viste (sabbatanismo e frankismo), per cui non cercherei nel giudaismo contemporaneo risposte utili sulle chiavi della Tanak, che pure tengo in grande stima.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Ottobre 2021, 15:48:21 PM
Citazione di: JE il 17 Ottobre 2021, 15:04:15 PM
Va anche detto però che il pensiero ebreo contemporaneo (e per molto tempo addietro) é stato molto più basato sul Talmud che non che sulla Tanak, e che al suo interno si sono evolute alcune delle scuole di pensiero più moralmente decadenti mai viste (sabbatanismo e frankismo), per cui non cercherei nel giudaismo contemporaneo risposte utili sulle chiavi della Tanak, che pure tengo in grande stima.


Il Talmud è la fonte principale della religione, cioè serve sopratutto a spiegare l'attività di culto.
Non entro nelle diatribe che tale testo ha portato con sè.
E' comunque una elaborazione della tanak, un commentario utile a chi fa una scelta di fede.
Nel Talmud esistono dettati più o meno condivisibili, altri che sono di carattere polemico (e per via di quelli il Talmud a lungo, e tutt'oggi viene additato come testo esecrabile). Io penso che non si possa di tutta un erba un fascio. Oggi nessun ebreo moderato seguirebbe alla lettera certe pratiche. Vi sono invece infinite perle di saggezza in esso.
Ho comprato il trattato delle benedizioni e del capodanno, pensavo meglio, mi è parso una sorta di catechismo popolano, non vi è la ricchezza che mi aspettavo, infatti il Talmud è un trattato sui precetti più che sulla ricerca intellettuale. O meglio la ricerca intellettuale, riguarda i precetti.
Ma i precetti sono solo una modalità di tenere unita una comunità affinchè la sua saggezza millenaria non vada dissipata.
Come diconi i rabbini, chi fa andare avanti la comunità sono quei saggi (i giusti come li chiamano loro) che pensano ben oltre i precetti (anzi spesso contro quelli stessi).
Il talmud è un precettario antico, di cui il rabbinismo contemporaneo, moderato e cinico usa con cautela, saltando le parti meno moderne.
La polemica su tale testo in fin dei conti è tutta cristiana, col suo bisogno vampirico di volersi a tutti i costi distinguere da esso.
Ma come qualsiasi teologo sa, il vangelo senza la bibbia, non si capisce.
Per capire il nuovo patto, bisogna capire prima quale fosse quello precedente, e come mai si è reso necessario questo distacco.
La mia risposta è molto semplice, perchè la parte letterale (quella piatta che si da alle masse ignoranti) parla di un popolo che non è il nostro.
In fin dei conti è Roma che ha deciso (a caso) che quella eresia fosse la nuova religione di stato.
Motivi futili e di nessuna importanza (se non fosse che invece assumono una rilevanza schiacciante in termini politici).
No la politica starà fuori da questo topic, spero almeno  ;)  (ovviamente non sarà così, ma mi rimetto alla posizione qui espressa, a me non interessa, non sono ebreo, non seguo la religione ebraica e non mi voglio convertire, mi basta la mia ateità, almeno fin tanto che è possibile, infatti che si ritorni a forme medievali di teismo non credo sia una possibilità tanto remota visto lo strano connubio che sta avvenendo tra i pensieri religiosi).
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Kephas il 17 Ottobre 2021, 16:38:31 PM



green demetr: "Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, ne Yhawè, ne altro), siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yhawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste."
---------------------------------


Ma sei proprio sicuro che Dio non ha un Nome?
Cosi ho letto in un'opera spirituale!!
Gli antichi (antica lingua illirica) pronunciavano bensi le vocali fra le consonanti, nella formazione delle parole, ma per un certo senso di riverenza non le scrivevano.
Ma perché non le scrivevano?
Perché le cinque vocali -I E O U A- formavano il Nome di Dio!
Chissà, forse non le scrivevano per riverenza verso il comandamento di non nominare il nome di Dio invano.


Nell'opera spirituale "la scena dei tre giorni" ad una domanda dell'anziano che aveva interloquito col Fanciullo Gesù, sul Suo Nome, Gesù rispose:  "Il Mio Nome è Gesù Emanuele, e lo Spirito Mio si chiama Geova Zebaot"
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Ottobre 2021, 17:51:41 PM
Citazione di: Kephas il 17 Ottobre 2021, 16:38:31 PM



green demetr: "Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, ne Yhawè, ne altro), siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yhawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste."
---------------------------------


Ma sei proprio sicuro che Dio non ha un Nome?
Cosi ho letto in un'opera spirituale!!
Gli antichi (antica lingua illirica) pronunciavano bensi le vocali fra le consonanti, nella formazione delle parole, ma per un certo senso di riverenza non le scrivevano.
Ma perché non le scrivevano?
Perché le cinque vocali -I E O U A- formavano il Nome di Dio!
Chissà, forse non le scrivevano per riverenza verso il comandamento di non nominare il nome di Dio invano.


Nell'opera spirituale "la scena dei tre giorni" ad una domanda dell'anziano che aveva interloquito col Fanciullo Gesù, sul Suo Nome, Gesù rispose:  "Il Mio Nome è Gesù Emanuele, e lo Spirito Mio si chiama Geova Zebaot"


Possiamo confrontarci col pensiero gnostico cristiano, quando arriveremo al tetragramma infatti il nome di Gesù è correlato strettamente a quello (bravo!). Anch'io mi sono appuntato un paio di cose interessanti. Che Emanule era un alto sacerdote dell'ordine massonico egizio, e del perchè scelse di farsi conoscere come Joshua (Gesù in italiano ma non rende affatto) o comunque sia  del perchè i fedeli lo chiamassero così.
Tu aggiungi pure cose, interessante! Su riflessioni il sito, ci dovrebbero essere altri spunti interessanti.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: bobmax il 17 Ottobre 2021, 18:29:15 PM
Esistere significa stare, esserci. Per cui per esistere occorre un "luogo" dove stare, dove esserci.

Se cerchiamo di includere nell'esistenza quel "luogo", non importa se spaziale, temporale o cos'altro, abbiamo bisogno di un altro "luogo" per questa esistenza allargata.

Viceversa Essere non necessita di null'altro che non se stesso.

Di modo che Dio non esiste, Dio è.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 16 Novembre 2021, 04:41:29 AM
@bobmax


certamente se dio esistesse, allora sarebbe semplice e pura essenza.


Ma dio non esiste, questo è il pensiero rivoluzionario giudaico.


D'altronde se dio fosse pura essenza come farebbe a darci la tavola delle leggi?
E come faremmo a parlare di Dio se Dio fosse solo essenza?
E' chiaro che Dio esiste in quanto sta nel regno dei cieli come gesù ha detto al popolino.


Ma qui non si tratta di fare filosofia, Il logos è pensiero pensante, pura esistenza della pura essenza, pensiero di pensiero.
Nè di fare catechismo, rispetta la madre e il padre rispetta il prossimo etc...etc...


Qua si tratta di capire la rivoluzione e i segreti per raggiungere la santità ossia la saggezza.

Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Kephas il 16 Novembre 2021, 20:15:17 PM



grenn demetr: "ma Dio non esiste, questo è il pensiero rivoluzionario giu.........."


"è chiaro che Dio esiste in quanto sta nel regno dei Cieli, come Gesù ha detto al popolino"
--------------------------------------------------------


Quando si parla di "Regno dei cieli" si dovrebbe leggere "Mondo spirituale--Regno dello Spirito"


Se come dici, Dio non esiste, di chi era la Voce che in tutti i tempi, uomini e donne puri nello spirito e devoti a Dio, era dato percepire nei loro cuori?
Nelle epoche posteriori all'età apostolica, molti fra i Padri della Chiesa, come S.Girolamo, S.Agostino, e più tardi i mistici del medioevo: S. Bernardo di Chiaravalle, Eckhart, Tauler Suso, Tommaso da Kempis ed altri, attribuirono grande valore alla rivelazione interiore.
Più vicini a noi, i teosofi Bohme e Swedenborg, scrissero in base a visioni e a rivelazioni ricevute.
In occidente veri uditori della Parola furono R.Merswin che scrisse il "libro delle Nove Rupi"(1350)
J:W.Petersen con "Le Mille Rivelazioni dello Spirito" (1700) e molti, molti altri.
Importanti e significative furono le rivelazioni fatte dal Signore per mezzo del veggente e profeta tedesco Jakob Lorber.
Ma anche in oriente tra i Sufi, con Niffari, nel "Libro delle Stazioni", e con il grande IbnArabi si ebbero elevate rivelazioni.
E il grande poeta e mistico iraniano Jalaloddin Rumi' con l'immenso "Mathnawi".


Come vedi per chi cerca di saperne di più, non esistono solo opere di filosofia
tratto da un prefazione .
Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: bobmax il 17 Novembre 2021, 08:41:51 AM
Citazione di: Kephas il 16 Novembre 2021, 20:15:17 PM
... di chi era la Voce che in tutti i tempi, uomini e donne puri nello spirito e devoti a Dio, era dato percepire nei loro cuori?

Era la loro stessa autentica voce.

L'anima e Dio sono Uno.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 30 Novembre 2021, 10:55:05 AM
In risposta

Qua non si tratta di affermare o meno l'esistenza di Dio.

Tanto quale sia la relazione che interpassa tra l'uomo e D-o.

Agostino e Girolamo credono in una visione simbolica e pertanto mortale della Parola.
Tommaso mi confonde, da amici mi pare che intendesse l'ulteriorità dell' "esistenza di Dio", ma per quel (molto poco) che ho letto, mi pare sia un ontologo, e anche piuttosto noioso.
Il suo simbolismo è addirittura un imperativo fastidiosissimo.
S.Bernardo mi sarebbe piaciuto approfondirlo, sopratutto nella sua dimensione gnostica nemmeno troppo celata. Ma anche la gnosi dovrebbe, prima o poi, confrontarsi con le sua tanatologia esasperata.
Ekhart ragionava sul silenzio di Dio, quindi era molto vicino al cambio di paradigma Dio con D-o, purtroppo quel poco che ho letto mi ha confermato che la sua pretesa teologia negativa è invece una teologia con tutte le sue problematiche e contraddizioni che valgono anche per quelli sopradetti (come può un uomo essere Dio? come può Dio creare dal niente? etc...)
Taulero e da Kempis(mai sentito prima) mi mancano.
Bohme richiederebbe una lettura importante in quanto sta alle spalle del pensiero Hegeliano, e quindi ci dovrebbero essere degli elementi essenziali su D-o.
Per gli stralci che ho letto, non mi sembra però.
Swedemborg lo adoro, adoro la pazzia, il delirio, in quanto non penso sia mai veramente tali, sopratutto se riguardano la letterarietà, qua rappresentata dal suo massimo esponente.
Mi sarebbe piaciuto, ma non l'ho mai letto, se non l'ouverture del suo Inferno, poema criptico e che avrebbe richiesto la mia intelligenza in modo totale.
Io credo che lui intenda benissimo quello di cui si andrà a parlare (nelle intenzioni).
Lorber e company, intendo tutte quelle correnti che partono dalla rivelazione di una sola persona, a me paiono scrittura automatica, nessuna interpolazione intellettuale, e perciò, se mai avessero un senso, e molto spesso non ce l'hanno (puro moralismo estremizzato dal complesso edipico non risolto), dovrebbero essere riletti facendo noi da interpolazione (ma nella gnosi l'interpolazione non è ammessa, perciò chissenefrega credessero quello che vogliono).


Per quanto riguarda la filosofia, perennemente chiamata in causa da tutti, solo per farne un esercizio di critica, quando è solo buffonaggine, lasciamola stare.
Inoltre la filosofia, se fatta bene, tratta proprio di queste stesse cose, Agostino e Tommaso erano infatti filosofi.

La Voce che si ascolta, è esattamente Dio, non Dio, ma la Voce.
Non DIO che parla, ma la stessa VOCE.

Ossia la parola di DiO (di CRISTO, di SWEDEMBORG etc)
Ossia la PAROLA di dio.
Ossia D-o.
Dire Dio e dire la parola è la stessa medesima cosa.

Il punto è che il pensiero giudaico va molto oltre tutto ciò, in quanto non è il rapporto tra io e d-o, ossia sulla relazione tra la mia parola e la "sua", ovvero dell'eterna contraddizione tra ciò che dico e ciò che sento.
Va ben oltre, perchè questa contraddizione interna al soggetto che noi siamo, va poi messa in relazione alla contradizione che l'altro è (esattamente come per ciascuno).
E sopratutto al destino che l'altro inferisce rispetto a ciò che noi siamo. Ossia al fatto che l'altro è la parte della mia parola che vuole impedirmi di parlare.
Ossia che la contraddizione dell'altro, è interiorizzata come mia parola dell'ALTRO.
Ossia come paura dell'altro (e delle sue contraddizioni).
Ossia la paura che l'altro mi tolga la parola.
Ma poichè la mia paura dell'altro ce l'ha anche l'altro, allora le nostre paure, mia e del mio prossimo, diventano una paura presupposta, e pre-esistente alle nostre parole, di noi bambini del futuro.
Ossia diventa ALTRO rispetto all'altro che impedisce la parola e che contraddice la parola che viene suggerita dalla voce dell'unico vero altro, ossia della verità, che l'altro non è nient'altro della voce che sento, e che da sempre è contraddetta dalle paure complessive di ciascuno di noi.
E poichè noi parliamo costantemente di altro rispetto a D-o, ecco che nasce l'esigenza di una saggezza, che tenti di parlare di D-o senza mai più contraddirsi.
Senza cioè cadere nelle mani della PAURA collettiva, dei totem e dei tabù, che noi chiamiamo per comodità DIO.

Ma DIO non esiste in quanto paura, la verità risiede altrove.

Richiede un salto di qualità del discorso, da propositivo ad allegorico.

Ecco che il libro dei libri è tutto ciò-

E per questo che in ouverture sta scritto:

Gli dei sono morti (si sono allontanati).

Bizzarro che la traduzione dell'orrore cristiano traduca:

Dio creò (??????????????????)

Un errore di dimensioni ciclopiche un top-down clamoroso.

Ma andremo con ordine più in là (tanto è da un anno che sono fermo sui due abissi di cui più tardi parleremo, ah si la versione cei dice altro, ma ricordiamoci che io sto parlando letterariarmente, non letteralmente come il fedele è invece tenuto a fare, o non fare, visto che il papa ha detto che la bibbia non conta niente, conta solo il vangelo, perciò lasciatemi in pace, grazie).

La dimensione dell'ascolto della verità, ossia di stessi è la stessa che coinvolge la filosofia più alta, quella metafisica, fin dalle sue origini greche.

Ma la differenza tra la Grecia e l'area semitica, è di quelle epocali.

La filosofia e il suo linguaggio, non potevano nascere nell'asia minore.

Il motivo sebbene semplice è di quelli che cambiano completamente il nostro modo di pensare (o almeno dovrebbero).

Il linguaggio greco per esprimere un oggetto usava una e una sola parola. La scienza che è l'esito di questo sforzo di sottrazione greco dalla approssimazione semitica va inteso a fondo.

In realtà quella che per il greco doveva apparire approssimazione era invece il suo tesoro più nascosto.

Infatti in quell'area, un oggetto non va inteso con una sola parola, ma con l'intero mondo di oggetti ad esso irrelato.

E dunque se Ba è figlio, Ab è il padre.

La relazione fondamentale del pensiero semitico, ossia quella patriarcale, è legata al pensiero profondo che si riflette nel senso delle sue lettere per indicare quel mondo.

In italiano padre e figlio sono totalmente irrelati come parole.

La lingua ebraica è il testamento più alto a cui una civiltà sia arrivata, infatti è il progressivo arricchimento delle relazioni che compongono il mondo delle cose spirituali, ossia dei legami tra me e te.

Cosa ci unisce? quale teoria, somma di oggetti ci rendono tali da poter credere uno nell'altro.

La bibbia è questo testamento di altissimo amore.

Una cosa che nasce dal popolo ebraico, che si scopre debitore verso tutte le popolazioni del mondo.

In quanto esso nasce dalla progressiva comprensione dei popoli mediterranei, semitici e financo indiani.

Dalla comprensione del loro alfabeto, e dal significato delle radici.
Le radici della parola sono tutto.
Ogni filosofo lo sa, o dovrebbe saperlo.
Tanto più ogni ricercatore spirituale.

La bibbia è quel tesoro inarrivabile per tensione spirituale, a cui ognuno di noi è tenuto a stare alla sua altezza di visione.

E' per questo che il cristianesimo come diceva Nietzche è l'orrore al suo stato massimo.

Nietzche alla fine della sua esperienza intellettuale, troppo tardi anche per lui, (come per me) capì l'altezza a cui si poneva quell'opera.

Naturalmente Nietzche essendo a quelle altezze dello spirito, ancora oggi ineguagliate, poteva benissimo vedere le vallate più splendide.

Deve essere stato meraviglioso contemplare quella vallata di amore e comprensione che è la bibbia.

Vederlo nel suo dispiegamento più alto, e non verso il basso, come ahimè il popolino degenerato continua a fare.

La Bibbia va intesa nel suo senso letterario. Più in alto siamo e più chiaramente intendiamo a quali ulteriori altezze quel pensiero era arrivato.

Nel pensiero occidentale, la cabala è stato quello strumento che ha portato tanti intellettuali a intravedere la grandezza di tale pensiero.

Perennemente offuscato nella sua gloria dai potenti di tutto il mondo.
Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 30 Novembre 2021, 11:06:21 AM
al lavoro!


E dunque la bibbia che inizia con la lettera B, è la lettera che indica il figlio che noi siamo, BA.

Bereshit Bara, così inizia e c'è già tanto ma proprio tanto da dire.

Poichè Ba è il figlio, cosa ne è del padre?

Il padre celeste, che sta nei cieli è nella lettera A.

Ab significa padre.

Infatti non è bereshit, bensì (a)bereshit.

Per ricordarselo gli ebrei fanno iniziare la genesi, che in ebraico si chiama bereshit, ossia la saggezza (con la genesi non c'entra assolutamente un beneamato niente) con il numero 2.

Che ne è della pagina numero 1?
Se cominciamo a capire è dentro la lettera A, che non compare a sua volta nel manoscritto.

Nella prima pagina vi è scritto già tutto quello che c'è da sapere su Dio.

Ossia niente. O meglio se cominciamo a capire, c'è scritto proprio la lettera A.

Dunque DIO è A.

Ossia noi lo comprendiamo a partire da B quale noi siamo, cioè figli.

E cioè A lo comprendiamo solo come AB

cioè la A che non c'è la comprendiamo solo a partire da noi stessi, ossia come B.

Infatti BA vuol dire figlio.
e Ba che medita sull'assenza di A, chiama A, AB ossia padre.

Ancora meglio, come AVO.
Infatti arriva anche in italiano (a)B
Diventa avi, ossia sta scritto.
"I nostri avi raccontanto che"
anche con
"i nosti padri raccontano che"

Ab è la relazione fondamentale che regola la morale dell'amore.
Il rispetto del figlio verso il figlio che veniva prima di lui, ossia la tradizione, ossia la storia.

La bibbia inizia subito con qualcosa che rompe con la visione estatica dei popoli precedenti ad essa.

La bibbia comincia con la parola Storia, LA STORIA DEI NOSTRI AVI, LA STORIA DEI NOSTRI NONNI.

E in particolare la STORIA si racconta, ha un nome.

E questo nome è anche la sua massima aspirazione.

Che la storia sia ricordata!!!!

Questo sta scritto nella prima parola della bibbia.
la lettera B.
Ma la lettera B sta al talmud (il libro per il popolo), come  la parola che lo contraddistingue come esigenza morale.
Ossia benedizione.
La lettera B è  anche la lettera del BENE.
Che cosa è bene? fare gloria a DIO.
Ossia ricordare ai nostri figli della nostra storia!
Ossia ricorda o figlio che DIO è nascosto, e che noi siamo i suoi depositari.
La storia di Dio, è la storia degli uomini.
B sta per parola benedetta. La parola benedetta è DIO.
Ma la parola che dice del BENE, è la parola che non sa a cosa si riferisce.
Il bene è dunque sconosciuto.
E noi conosciamo solo le nostra azioni che si conformano al dettato non pronuncerai parola su di ME, DIO TUO, PADRE TUO.

Il fantasma del padre, è DIO.
Cosi ragiona Freud, e così si spiega l'intera nostra esistenza.
Infatti passiamo la vita a vendicare il nome di DIO.
Quando la profezia diceva esattamente il contrario.
Il fantasma del padre, dalla Bibbia ad Amleto, passando per Edipo.
E' la tanatologia, è satana, è il simbolico.
Obbedire alla legge di un padre che non esiste.

Per questo il padre si è nascosto.
Senza padre, nessun fantasma.

Come diceva Carmelo Bene, uno che aveva capito, nessuno è padre a nessuno.

La parola esiste solo come figlio di DIO.

La parola da ascoltare non è quella del fantasma ma quello dell'assenza del fantasma, dell'assenza della paura.

E' la parola della verità è quella della comunità degli amici.

Ossia la comunità dei figli.

Dei ricercatori spirituali, dei ricercatori del senso dell'assenza di D-o.

Questo senso è DIO, ossia è il BENE.

E dove porta questo senso della vita, della nostra vita?

Ce lo dice la BIBBIA naturalmente.

così sta scritto: " in verità vi dico che gli dei sono morti e che il viaggio verso la salvezza è iniziato, così i maledetti, gli uomini, così i benedetti, ossia gli angeli"

Questa salvezza in ebraico ha un nome si chiama ISRAEL.
Israele è la comunità dei ricercatori della salvezza.

Ossia è la comunità dei ricercatori spirituali, di chi fa uno sforzo per comprendere il peso della frase "DIO è morto!"
Ossia è il pensiero comunitario, se volete è gesù.

La comprensione reciproca è il presupposto morale, per cui la salvezza verrà a darsi.

Questo è dato per motivi storici, dalle continue guerre a cui le tribù del mediterraneo venivano sottoposte da parte degli imperi da babilonia fino a roma, e ad oltranza ancora oggi dall'Egitto, dall'arabia, per non parlare della questione drammatica della questione palestinese, ossia delle guerre interne fra le tribù fin dall'antichità.

In questo senso Israele è necessariamente l'alleanza fra le tribù.
Le 12 tribù poi diventate sette.

Come dice lo zohar in ouverture, israele è il calice della rosa.

Ossia è ciò che permette la rosa, ossia la ricerca spirituale.

Vi è nella bibbia una forte consapevolezza, delle forze telluriche della guerra, e delle sue conseguenze terribili, ossia la maledizione degli uomini, il seguire il male piuttosto che il bene.

Inseguire gli Dei piuttosto che il bene.

Ascoltare gli dei (il vitello d'oro) e non gli avi, che hanno sperimentato la maledizione della guerra.

Senza pace, niente ricerca.

Shalom è il saluto propizio per la futura Israele.

La bibbia non è per niente facile, perchè parla della maledizione, piuttosto che della benedizione.

Ma la benedizione è proprio la capacità di parlare della maledizione.

La parola, la storia e i suoi insegnamenti, sono l'unica etica richiesta.

La B iniziale, contiene già tutto questo.

Il figlio si occupa dei futuri figli, egli insomma impare ad essere un buon padre.

Una intera nazione si dedica a questo, eppure la maledizione permane.

Questo è solo per dire come il viaggio sia ancor lungo e di come e di quanto dobbiamo imparare da coloro che più di tutti si sono posti il problema di questa doppia relazione, di questo doppio legame.

E per chi pensa a DIO senza gli uomini, e per chi pensa gli uomini senza DIO, vi è solo maledizione.

Direi che questo è il significato del corno isrele, lo shofar, indica SVEGLIATI ISRAELE.

Dobbiamo svegliarci tutti e anche alla svelta.

O forse la profezia indica proprio il sonno a cui la maledizione ci ha già condannati tutti.

E infatti prima o poi moriremo tutti.

Lo sentite anche voi il rintocco della campana?


Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli.

(g.ungaretti)


Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

(quasimodo)


Chi, s'io gridassi, mi udrebbe
dalle celesti gerarchie degli Angeli?
E se, d'un tratto, un Angelo
contro il suo cuore mi stringesse, certo
io svanirei di quella forza immensa
in Lui racchiusa.
Ché il Bello è solamente
la prima nota del Tremendo. E dato
di sostenerlo e di ammirarlo è a noi,
solo perché non cura di annientarci.
... E gli Angeli appartengono al Tremendo.
Per ciò, io mi raffreno e chiudo in gola
l'appello di un singhiozzo tenebroso.
A chi, gridar soccorso? Non agli Angeli.
Agli uomini? Neppure. E gli animali
sagacemente fiutano
che perigliosa a noi scorre la vita
in questo mondo d'inventati sensi.
Un albero ci resta, sul pendío,
da rivedere in ogni giorno. E resta
anche la strada che facemmo ieri:
la fedeltà viziata a un'abitudine,
che si compiacque d'indugiar fra noi;
e rimaneva; e non se n'è partita.
E la notte, la notte, allor che il vento,
tutto ricolmo dei siderei spazii,
il vólto ci consuma, oh non attende
ella, anelata, i cuori solitarii;
e li delude, poi, soavemente?
Forse, agli Amanti è piú benigna e lieve!
Ahimè! Non fanno che celarsi – stretti –
a vicenda, il destino...
E ancóra non lo sai? Via dalle braccia,
scaglia il tuo vuoto. Aggiungilo agli spazii
che respiriamo... E avvertiran gli uccelli
il dilatato ètere d'attorno
con piú gioioso volo.

   È vero, sí... Le primavere, al mondo,
avean sete di te. Talune stelle
si struggevan, lassú, che tu le udissi.
E t'investiva, a volte,
un'onda dall'ocèano del Remoto;
e, se passavi, dal balcone schiuso
un violino abbandonava tutte
le sue musiche a te.
Questa, la tua missione. E, per adempierla,
ti bastavan le forze? O non piuttosto
era un orgasmo in te, come se tutto
ti annunziasse un'amante?
E dove, in te, sarebbe stato spazio
per ospitarla,
in questo eterno pullularti dentro
di estranee immense idee,
che vengono e rivanno;
ed anche a notte, hanno dimora in te?
Ma canta, se la nostalgia ti accora,
canta le Amanti.
Ché, lungi ancor dall'essere immortale,
è il loro molto celebrato ardore.
Cantale, sí, le tristi Abbandonate,
che tu sempre invidiavi: e ti pareano
tanto amorose piú, di quelle altre
dal ricambiato amore.
E di cantarle, non cessare! Innova
la non mai colma lode!
Pensa: l'Eroe non è compiuto mai
d'essere al mondo.
Anche la morte, è a lui
pretesto per rivivere immortale
dopo l'estrema nascita.
Ma la Natura dentro il grembo esausto
riprende in sé le Amanti abbandonate,
come se non avesse piú la forza
di dar vita al prodigio un'altra volta.
Hai tu già sciolto un adeguato canto
alla memoria di Gaspara Stampa,
perché, deserta dall'amato, adesso,
una fanciulla, estatica all'esempio,
dentro si strugga di adeguarsi a lei?
Non debbono recare anche piú frutti,
queste pene defunte, a noi viventi?
Non è venuto il tempo,
che, amando, noi si giunga a liberarci
dell'adorato oggetto, in un fremente
impeto di vittoria,
come la freccia che, raccolta e tesa
entro il suo scocco, supera la corda?
Inerzia, è nulla. E solo il Moto, è tutto.

   Voci! Voci!... Mio cuore, e tu pervieni
ad ascoltare, come i Santi solo
sanno ascoltare.
L'immenso appello li scagliava in alto;
ma rimanean con le ginocchia a terra:
irreali impassibili profondi;
ed eran solo in quell'ascolto solo.
... Alla voce di Dio, non reggeresti.
Ma il soffio ascolta del messaggio eterno,
che si crea dal silenzio: e che ti giunge
da quei morti precoci.
Oh sempre che varcasti, a Roma o a Napoli,
la soglia di una chiesa, non parlava
un placido linguaggio, a te, quel loro
funereo destino?
O iscritto in una stele, ti si ergeva
innanzi, come là sovra la lapide
apparsa in te, Santa Maria Formosa.
Che vogliono da me? Ch'io con leggiero
tócco dissolva la parvenza ingiusta
di quella sorte, che talvolta ancóra
il loro etèreo moto un poco attarda?

   È strano, certo,
non abitare piú su questa terra;
non compier piú le usanze apprese appena;
né piú legare il senso
del divenire umano
alle rose e alle cose, onde ciascuna
aveva una sua voce di promessa;
non esser piú ciò ch'eravamo chiusi
nell'infinita angoscia delle mani;
e abbandonar finanche il proprio nome
come un balocco infranto.
È strano, certo,
non piú desiderare desiderii
desiderati tanto;
veder questa compagine, disciolta,
volitare per spazii sterminati...
Essere morti, è una fatica dura.
Un ímprobo ricupero di forze,
per avvertire un po' d'eternità.
Ma i vivi, tutti aberrano, − segnando
troppo profondo il solco fra i due Regni.
Gli Angeli (è fama...) ignorano talvolta
se vanno fra i viventi o i trapassati.
Ogni progenie, la fiumana eterna
travolge via con sé per ambo i Regni;
e, con lo scroscio suo,
ne sommerge il clamore in questo o in quello.

   Ma non hanno di noi bisogno piú
quei morti d'una morte prematura...
Placidamente,
ci si divezza dalla terra: come
ci si divezza dal materno seno,
quando sia l'ora.
Ma noi viventi, noi, che ci nutriamo
di tanti inesauribili misteri;
e a cui sovente, su da un lutto, balza
il progredir beato;
potremmo, noi, senza quei morti, esistere?
Non è leggenda vana,
che un dí si ardimentò la prima Musica
a penetrar dentro la dura pietra
nel compianto di Lino; e che per entro
quello spazio atterrito, ormai deserto
dal Semidio precocemente estinto,
l'ètere scosso, per la prima volta,
oscillava nel palpito di suono,
che ancóra ci travolge e ci consola.

Rainer Maria Rilke

(Traduzione di Vincenzo Errante)

da "Elegie di Duino (1922)" in "Rainer Maria Rilke, Liriche scelte e tradotte da Vincenzo Errante", Sansoni, 1941
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Kephas il 05 Dicembre 2021, 14:36:33 PM
 X green demetr
------------------


Rimanendo in Italia con la Bibbia che abbiamo a disposizione!
Genesi:


1-4  In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio ALEGGIAVA SULLE ACQUE.
Dio disse: <<Sia la luce!>>. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre,  e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina. primo giorno.


Confesso che non ho capito molto su questa Bereshit Bara.
Tu come intendi quanto scritto nei primi capitoli della Genesi?
Intendi giusta la forma letterale?, oppure esiste una spiegazione spirituale?
Cosa ne pensi : "che fu sera e fu mattina" si abbia dimenticato la "notte"
un sapiente ha scritto: "..perchè se la 'Lettera della Sacra Scrittura è come una riva senza Oceano' lo 'Spirito' della stessa è come 'un Oceano senza riva'. Infatti, la Parola è di infinita distesa.
Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: niko il 05 Dicembre 2021, 22:18:46 PM
Citazione di: green demetr il 30 Novembre 2021, 11:06:21 AM
al lavoro!


E dunque la bibbia che inizia con la lettera B, è la lettera che indica il figlio che noi siamo, BA.

Bereshit Bara, così inizia e c'è già tanto ma proprio tanto da dire.

Poichè Ba è il figlio, cosa ne è del padre?

Il padre celeste, che sta nei cieli è nella lettera A.

Ab significa padre.

Infatti non è bereshit, bensì (a)bereshit.

Per ricordarselo gli ebrei fanno iniziare la genesi, che in ebraico si chiama bereshit, ossia la saggezza (con la genesi non c'entra assolutamente un beneamato niente) con il numero 2.

Che ne è della pagina numero 1?
Se cominciamo a capire è dentro la lettera A, che non compare a sua volta nel manoscritto.

Nella prima pagina vi è scritto già tutto quello che c'è da sapere su Dio.

Ossia niente. O meglio se cominciamo a capire, c'è scritto proprio la lettera A.

Dunque DIO è A.

Ossia noi lo comprendiamo a partire da B quale noi siamo, cioè figli.

E cioè A lo comprendiamo solo come AB

cioè la A che non c'è la comprendiamo solo a partire da noi stessi, ossia come B.

Infatti BA vuol dire figlio.
e Ba che medita sull'assenza di A, chiama A, AB ossia padre.

Ancora meglio, come AVO.
Infatti arriva anche in italiano (a)B
Diventa avi, ossia sta scritto.
"I nostri avi raccontanto che"
anche con
"i nosti padri raccontano che"

Ab è la relazione fondamentale che regola la morale dell'amore.
Il rispetto del figlio verso il figlio che veniva prima di lui, ossia la tradizione, ossia la storia.

La bibbia inizia subito con qualcosa che rompe con la visione estatica dei popoli precedenti ad essa.

La bibbia comincia con la parola Storia, LA STORIA DEI NOSTRI AVI, LA STORIA DEI NOSTRI NONNI.

E in particolare la STORIA si racconta, ha un nome.

E questo nome è anche la sua massima aspirazione.

Che la storia sia ricordata!!!!

Questo sta scritto nella prima parola della bibbia.
la lettera B.
Ma la lettera B sta al talmud (il libro per il popolo), come  la parola che lo contraddistingue come esigenza morale.
Ossia benedizione.
La lettera B è  anche la lettera del BENE.
Che cosa è bene? fare gloria a DIO.
Ossia ricordare ai nostri figli della nostra storia!
Ossia ricorda o figlio che DIO è nascosto, e che noi siamo i suoi depositari.
La storia di Dio, è la storia degli uomini.
B sta per parola benedetta. La parola benedetta è DIO.
Ma la parola che dice del BENE, è la parola che non sa a cosa si riferisce.
Il bene è dunque sconosciuto.
E noi conosciamo solo le nostra azioni che si conformano al dettato non pronuncerai parola su di ME, DIO TUO, PADRE TUO.

Il fantasma del padre, è DIO.
Cosi ragiona Freud, e così si spiega l'intera nostra esistenza.
Infatti passiamo la vita a vendicare il nome di DIO.
Quando la profezia diceva esattamente il contrario.
Il fantasma del padre, dalla Bibbia ad Amleto, passando per Edipo.
E' la tanatologia, è satana, è il simbolico.
Obbedire alla legge di un padre che non esiste.

Per questo il padre si è nascosto.
Senza padre, nessun fantasma.

Come diceva Carmelo Bene, uno che aveva capito, nessuno è padre a nessuno.

La parola esiste solo come figlio di DIO.

La parola da ascoltare non è quella del fantasma ma quello dell'assenza del fantasma, dell'assenza della paura.

E' la parola della verità è quella della comunità degli amici.

Ossia la comunità dei figli.

Dei ricercatori spirituali, dei ricercatori del senso dell'assenza di D-o.

Questo senso è DIO, ossia è il BENE.

E dove porta questo senso della vita, della nostra vita?

Ce lo dice la BIBBIA naturalmente.

così sta scritto: " in verità vi dico che gli dei sono morti e che il viaggio verso la salvezza è iniziato, così i maledetti, gli uomini, così i benedetti, ossia gli angeli"

Questa salvezza in ebraico ha un nome si chiama ISRAEL.
Israele è la comunità dei ricercatori della salvezza.

Ossia è la comunità dei ricercatori spirituali, di chi fa uno sforzo per comprendere il peso della frase "DIO è morto!"
Ossia è il pensiero comunitario, se volete è gesù.

La comprensione reciproca è il presupposto morale, per cui la salvezza verrà a darsi.

Questo è dato per motivi storici, dalle continue guerre a cui le tribù del mediterraneo venivano sottoposte da parte degli imperi da babilonia fino a roma, e ad oltranza ancora oggi dall'Egitto, dall'arabia, per non parlare della questione drammatica della questione palestinese, ossia delle guerre interne fra le tribù fin dall'antichità.

In questo senso Israele è necessariamente l'alleanza fra le tribù.
Le 12 tribù poi diventate sette.

Come dice lo zohar in ouverture, israele è il calice della rosa.

Ossia è ciò che permette la rosa, ossia la ricerca spirituale.

Vi è nella bibbia una forte consapevolezza, delle forze telluriche della guerra, e delle sue conseguenze terribili, ossia la maledizione degli uomini, il seguire il male piuttosto che il bene.

Inseguire gli Dei piuttosto che il bene.

Ascoltare gli dei (il vitello d'oro) e non gli avi, che hanno sperimentato la maledizione della guerra.

Senza pace, niente ricerca.

Shalom è il saluto propizio per la futura Israele.

La bibbia non è per niente facile, perchè parla della maledizione, piuttosto che della benedizione.

Ma la benedizione è proprio la capacità di parlare della maledizione.

La parola, la storia e i suoi insegnamenti, sono l'unica etica richiesta.

La B iniziale, contiene già tutto questo.

Il figlio si occupa dei futuri figli, egli insomma impare ad essere un buon padre.

Una intera nazione si dedica a questo, eppure la maledizione permane.

Questo è solo per dire come il viaggio sia ancor lungo e di come e di quanto dobbiamo imparare da coloro che più di tutti si sono posti il problema di questa doppia relazione, di questo doppio legame.

E per chi pensa a DIO senza gli uomini, e per chi pensa gli uomini senza DIO, vi è solo maledizione.

Direi che questo è il significato del corno isrele, lo shofar, indica SVEGLIATI ISRAELE.

Dobbiamo svegliarci tutti e anche alla svelta.

O forse la profezia indica proprio il sonno a cui la maledizione ci ha già condannati tutti.

E infatti prima o poi moriremo tutti.

Lo sentite anche voi il rintocco della campana?


Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli.

(g.ungaretti)


Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

(quasimodo)


Chi, s'io gridassi, mi udrebbe
dalle celesti gerarchie degli Angeli?
E se, d'un tratto, un Angelo
contro il suo cuore mi stringesse, certo
io svanirei di quella forza immensa
in Lui racchiusa.
Ché il Bello è solamente
la prima nota del Tremendo. E dato
di sostenerlo e di ammirarlo è a noi,
solo perché non cura di annientarci.
... E gli Angeli appartengono al Tremendo.
Per ciò, io mi raffreno e chiudo in gola
l'appello di un singhiozzo tenebroso.
A chi, gridar soccorso? Non agli Angeli.
Agli uomini? Neppure. E gli animali
sagacemente fiutano
che perigliosa a noi scorre la vita
in questo mondo d'inventati sensi.
Un albero ci resta, sul pendío,
da rivedere in ogni giorno. E resta
anche la strada che facemmo ieri:
la fedeltà viziata a un'abitudine,
che si compiacque d'indugiar fra noi;
e rimaneva; e non se n'è partita.
E la notte, la notte, allor che il vento,
tutto ricolmo dei siderei spazii,
il vólto ci consuma, oh non attende
ella, anelata, i cuori solitarii;
e li delude, poi, soavemente?
Forse, agli Amanti è piú benigna e lieve!
Ahimè! Non fanno che celarsi – stretti –
a vicenda, il destino...
E ancóra non lo sai? Via dalle braccia,
scaglia il tuo vuoto. Aggiungilo agli spazii
che respiriamo... E avvertiran gli uccelli
il dilatato ètere d'attorno
con piú gioioso volo.

   È vero, sí... Le primavere, al mondo,
avean sete di te. Talune stelle
si struggevan, lassú, che tu le udissi.
E t'investiva, a volte,
un'onda dall'ocèano del Remoto;
e, se passavi, dal balcone schiuso
un violino abbandonava tutte
le sue musiche a te.
Questa, la tua missione. E, per adempierla,
ti bastavan le forze? O non piuttosto
era un orgasmo in te, come se tutto
ti annunziasse un'amante?
E dove, in te, sarebbe stato spazio
per ospitarla,
in questo eterno pullularti dentro
di estranee immense idee,
che vengono e rivanno;
ed anche a notte, hanno dimora in te?
Ma canta, se la nostalgia ti accora,
canta le Amanti.
Ché, lungi ancor dall'essere immortale,
è il loro molto celebrato ardore.
Cantale, sí, le tristi Abbandonate,
che tu sempre invidiavi: e ti pareano
tanto amorose piú, di quelle altre
dal ricambiato amore.
E di cantarle, non cessare! Innova
la non mai colma lode!
Pensa: l'Eroe non è compiuto mai
d'essere al mondo.
Anche la morte, è a lui
pretesto per rivivere immortale
dopo l'estrema nascita.
Ma la Natura dentro il grembo esausto
riprende in sé le Amanti abbandonate,
come se non avesse piú la forza
di dar vita al prodigio un'altra volta.
Hai tu già sciolto un adeguato canto
alla memoria di Gaspara Stampa,
perché, deserta dall'amato, adesso,
una fanciulla, estatica all'esempio,
dentro si strugga di adeguarsi a lei?
Non debbono recare anche piú frutti,
queste pene defunte, a noi viventi?
Non è venuto il tempo,
che, amando, noi si giunga a liberarci
dell'adorato oggetto, in un fremente
impeto di vittoria,
come la freccia che, raccolta e tesa
entro il suo scocco, supera la corda?
Inerzia, è nulla. E solo il Moto, è tutto.

   Voci! Voci!... Mio cuore, e tu pervieni
ad ascoltare, come i Santi solo
sanno ascoltare.
L'immenso appello li scagliava in alto;
ma rimanean con le ginocchia a terra:
irreali impassibili profondi;
ed eran solo in quell'ascolto solo.
... Alla voce di Dio, non reggeresti.
Ma il soffio ascolta del messaggio eterno,
che si crea dal silenzio: e che ti giunge
da quei morti precoci.
Oh sempre che varcasti, a Roma o a Napoli,
la soglia di una chiesa, non parlava
un placido linguaggio, a te, quel loro
funereo destino?
O iscritto in una stele, ti si ergeva
innanzi, come là sovra la lapide
apparsa in te, Santa Maria Formosa.
Che vogliono da me? Ch'io con leggiero
tócco dissolva la parvenza ingiusta
di quella sorte, che talvolta ancóra
il loro etèreo moto un poco attarda?

   È strano, certo,
non abitare piú su questa terra;
non compier piú le usanze apprese appena;
né piú legare il senso
del divenire umano
alle rose e alle cose, onde ciascuna
aveva una sua voce di promessa;
non esser piú ciò ch'eravamo chiusi
nell'infinita angoscia delle mani;
e abbandonar finanche il proprio nome
come un balocco infranto.
È strano, certo,
non piú desiderare desiderii
desiderati tanto;
veder questa compagine, disciolta,
volitare per spazii sterminati...
Essere morti, è una fatica dura.
Un ímprobo ricupero di forze,
per avvertire un po' d'eternità.
Ma i vivi, tutti aberrano, − segnando
troppo profondo il solco fra i due Regni.
Gli Angeli (è fama...) ignorano talvolta
se vanno fra i viventi o i trapassati.
Ogni progenie, la fiumana eterna
travolge via con sé per ambo i Regni;
e, con lo scroscio suo,
ne sommerge il clamore in questo o in quello.

   Ma non hanno di noi bisogno piú
quei morti d'una morte prematura...
Placidamente,
ci si divezza dalla terra: come
ci si divezza dal materno seno,
quando sia l'ora.
Ma noi viventi, noi, che ci nutriamo
di tanti inesauribili misteri;
e a cui sovente, su da un lutto, balza
il progredir beato;
potremmo, noi, senza quei morti, esistere?
Non è leggenda vana,
che un dí si ardimentò la prima Musica
a penetrar dentro la dura pietra
nel compianto di Lino; e che per entro
quello spazio atterrito, ormai deserto
dal Semidio precocemente estinto,
l'ètere scosso, per la prima volta,
oscillava nel palpito di suono,
che ancóra ci travolge e ci consola.

Rainer Maria Rilke

(Traduzione di Vincenzo Errante)

da "Elegie di Duino (1922)" in "Rainer Maria Rilke, Liriche scelte e tradotte da Vincenzo Errante", Sansoni, 1941


Ma solo io non mi voglio salvare?!
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Alexander il 06 Dicembre 2021, 09:40:29 AM
Buona settimana a tutti


Von der Leyen, Draghi, Biden, Xi Jinping, Papa Bergoglio, Putin, il Dalai Lama, Maduro, Narendra Modhi, ecc. tengono in piedi "Regni" da cui ogni uomo sano di mente spera di essere "salvato". Ecco, viene uno che parla di un Regno dei Cieli che è vicino. Il suo era un grido che doveva svegliare e dare speranza. Giustamente viene ammazzato. Ammazzato due volte per giunta: la prima sulla Croce, la seconda dai suoi stessi "fedeli".
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 07 Dicembre 2021, 12:53:36 PM
Citazione di: Kephas il 05 Dicembre 2021, 14:36:33 PM
X green demetr
------------------


Rimanendo in Italia con la Bibbia che abbiamo a disposizione!
Genesi:


1-4  In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio ALEGGIAVA SULLE ACQUE.
Dio disse: <<Sia la luce!>>. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre,  e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina. primo giorno.


Confesso che non ho capito molto su questa Bereshit Bara.
Tu come intendi quanto scritto nei primi capitoli della Genesi?
Intendi giusta la forma letterale?, oppure esiste una spiegazione spirituale?
Cosa ne pensi : "che fu sera e fu mattina" si abbia dimenticato la "notte"
un sapiente ha scritto: "..perchè se la 'Lettera della Sacra Scrittura è come una riva senza Oceano' lo 'Spirito' della stessa è come 'un Oceano senza riva'. Infatti, la Parola è di infinita distesa.


Ciao Kephas
A mio parere la forma letterale della genesi è completamente errata.
Cercare il senso allegorico di un Dio creatore significherebbe concentrarsi sull'atto della creazione, piuttosto che su quello della parola.
Inoltre come sai nella gnosi si è compiuto quella spiacevolissima distinzione tra un Dio creato da un altro Dio. L'etica di un Dio si scontra con quella di un altro Dio.
Il che è lecito se pensiamo a Dio come creatore (e forse che da Zeus non nascevano altri Dei?), che in fin dei conti è come affidarsi ad un potere superiore, senza più domandarsi alcunchè di niente, e allora la Voce come si fa a sentire?
La Voce va chiamata. Che sia con gli atti o con la fede o con l'intelletto, si chiede sempre una partecipazione, non una demandare al potere Altro da noi.
Così facendo si moltiplicano i dualismi.
Invece negando l'esistenza di un Dio, e quindi d
i una parola data da un Dio, ossia negando l'esistenza di una parte di potere, si indaga invece sulle qualità e le contraddizioni degli uomini, senza più interpolazioni, che bloccano ogni dialogo, di modo che sia chiaro cosa non sta bene ad un popolo, l'attenzione si sposta sulla parola e solo sulla parola senza perdere tempo nella "propaganda".
Bara significa "allontanarsi da". E' detto della schegge di legno che vengono tagliate via dall'albero principale.
E l'albero come sai è un allegoria potentissima nella gnosi ebraica (cabala).
Quale sia il significato della bereshit ancora non te lo posso dire infatti mi ero fermato al concetto del fiat lux.
Non trovo ancora il momento epifanico (ossia della scoperta consapevole) che me ne dia un pieno senso.
E non è che prima la lettura fosse facile.
L'unica forza portante della mia lettura è quella filosofica ossi che la storia di genesi è la meditazione sulla questione del destino dell'uomo sulla terra.
E il destino per forza interiore filosofica (ai pochi che lo capiscono) è la salvezza.
Leggere la Bibbia significa leggere di come gli antichi abbiano meditato la necessità della salvezze, e delle vie per poterla ottenere.
La Bibbia finisce con il libro di Geremia (mi pare) che intima la fine delle profezie.
Vuol dire che la composizione dei libri della Bibbia, hanno raggiunto una compiutezza finale, che per esempio la filosofia occidentale ancora non ha inteso.
Laddove gli ebrei dicono la ricerca della necessità della salvezza è conclusa, gli occidentali ancora stavano indagando. Purtroppo il mondo edonista da dopo Heidegger, ossia dal dopoguerra in poi, ha messo un pausa la ricerca occidentale.
Io sono troppo vecchio per poter pensare di raggiungere il pensiero ebraico, posso solo fare del mio meglio per intendere come siano arrivati alla fine di quella ricerca.
La ricerca della salvezza.
La cosa più gratificante è vedere come l'ottenimento della conoscenza sulla salvezze apra l'uomo finalmente alla ricerca della comunità.
Ossia la libertà di cercare la spiritualità insieme agli altri.
E' stano a dirsi in questo tempo storico, evidentemente abbiamo fatto passi da gigante all'indietro.
Ci possiamo consolare nel tentativo di capire questo senso della salvezze.
Ho risposto come ho potuto, e d'altronde qua sul forum siamo ancora alla lettera bet, un passo per volta.
Buon lavoro se ti vengono in mente altri spunti.
Certamente la Bibbia come dici è solo la codificazione di un pensiero, che in nuce è infinito.
La codificazione è finita, ma il pensiero che richiama è infinito. Appunto la conquista del concetto di salvezza, apre poi ai mondi della libertà.
La bibbia per come dire è l'inizio, non la fine della ricerca.
Il fatto che dei saggi ritengano di aver raggiunto la prima meta del viaggio spirituale, io lo trovo straordinario e mi rammarico di non aver dato spazio a questo pensiero prima.
Buon lavoro! ;)
Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 07 Dicembre 2021, 13:06:09 PM
Citazione di: niko il 05 Dicembre 2021, 22:18:46 PM
Ma solo io non mi voglio salvare?!


:D


Sei libero di volere altre cose, il pensiero biblico, se correttamente inteso, parla invece della necessità del volersi salvare.
In realtà non è una volontà.
E' semplicemente la condizione umana: l'uomo è costretto, per così dire, ad essere salvato.
Uno può benissimo non salvarsi cioè.
Infatti non è una costrizione: è l'esatto opposto, più l'uomo cerca salvezza, più il pensiero si sente libero.
Ma questo sentirsi libero richiede un etica di domanda, le religioni d'altronde conoscono benissimo la deriva degli uomini senza fede.
E ovviamente chi è schifato come me, delle religioni vede benissimo la loro deriva.
Quello che manca è il confronto.
Ma il confronto richiede impegno.
E sono pochi che si impegnano.
Ripeto prima l'etica del lavoro intellettuale, poi tutto il resto, comprese le cose difficilissime della bibbia.
Se uno poi preferisce il mare, la montagna e le milf, va benissimo così.
Io per esempio preferisco netflix, e odio stare qui  :D .
Putroppo gli angeli non mi lasciano stare.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 07 Dicembre 2021, 13:17:47 PM
Citazione di: Alexander il 06 Dicembre 2021, 09:40:29 AM
Buona settimana a tutti


Von der Leyen, Draghi, Biden, Xi Jinping, Papa Bergoglio, Putin, il Dalai Lama, Maduro, Narendra Modhi, ecc. tengono in piedi "Regni" da cui ogni uomo sano di mente spera di essere "salvato". Ecco, viene uno che parla di un Regno dei Cieli che è vicino. Il suo era un grido che doveva svegliare e dare speranza. Giustamente viene ammazzato. Ammazzato due volte per giunta: la prima sulla Croce, la seconda dai suoi stessi "fedeli".


Certo, ma se leggi la Bereshit, la profezia è chiara.

Gli uomini senza etica cercano il male, e il destino degli uomini è di essere senza etica.
Dunque la terra promessa è molto al di là dalla stessa Bereshit.
Se vogliamo la profezia della fine dei tempi, è in realtà un destino.

L'Emanuele, ossia il Cristo, è il salvatore, nel senso proprio dell'agnello del mondo, e insieme il pesce che ci ricongiunge con gli astri.
Ossia l'agnello del mondo è insieme noi alla fine dei tempi.
Ma è insieme i pesci astrali che ci ricongiungono con il Santo.
Vale a dire che non di solo pane si vive.
Ossia che la vita del pane è la morte certa, e che la vita del Santo è la vita eterna.
La gnosi cristiana ha saputo capire queste cose.
Peccato per la loro follia pre-deterministica. Non esiste alcun Dio.
Esiste il santo. Suo è il regno. E il santo esiste solo con i pesci, ossia con i  piedi, col cammino.
Senza cammino nessun regno del santo.
Con Dio nessun cammino, e dunque nessun regno del santo.
Invece appunto il cammino del regno maledetto è la morte.
La cifra del discorso è la santità, e l'opacità del discorso è la morte.
La cifra si ottiene vivendo, l'opacità si ottiene leggendo di Leggi imposte.
Ma l'uomo è sempre in cammino. Fino alla fine dei tempi.
Che importa se riguarda uno o tutti?
ciao!  ;)
Buon lavoro spirituale!
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 07 Dicembre 2021, 13:21:32 PM
Bene dopo le risposte dovute torniamo al lavoro.

Il Bereshit, è senza dubbio il Be - Rosh.
Del Be, ossia del figlio abbiamo già detto.
Ora passiamo al rosh, che significa il capo, la testa, la leadership.
Ma senza dubbio vuol dire anche la salute, la benedizione, la bellezza, la saggezza.
Una radice questa in cui risiede la sacralità più terrificante, ossia quella della sua perenne distopia.
Il perenne ingannarsi degli uomini rispetto alla meta.
Un perenne agire con i piedi, con il sesso, con le braccia, e giammai con la testa.
Un perenne maledire, un perenne abbruttimento di noi stessi.
Una perenne non lettura della Bibbia.
Nella sua spiegazione esoterica riguarda la cabala.
In quanto le costellazioni e le membra anatomiche dell'uomo sono anche la sua guida spirituale.
Ogni parte del nostro corpo esige una sua dimensione esoterica, astrale, parallela a quella datità che noi fingiamo sempre di essere, ossia mero corpo, senza anima.
(Naturalmente questo solleva problemi filosofici rilevanti che oggi viviamo in pieno).
Riguarda certo lo Zohar, di cui a breve apriremo discussione
parallela a parte.
Quindi più che testa, mi piace la dimensione storica della parola.
Be-  (Noi tramandiamo che, noi diciamo che, da avo a figlio)
Rosh ( Con saggezza)
E quindi traduciamo bereshit con
"In verità ti dico"
Ma chi sta parlando? Questa è una domanda meravigliosa.
Abbiamo già detto che chi parla sono i padri, ma sono anche i figli, ma è anche la saggezza.
Io propongo che è la stessa Bibbia a parlare, esattamente come quei rabbini geniali, che ci hanno dato uno dei commentari biblici più famosi e fantasiosi.
Che inizia dicendo "la Bibbia era presso Dio".
In effetti se be-rosh è la storia dei padri raccontata ai figli, così questa storia non è altro che la bibbia stessa.
E infatti bereshit, significa iniziare qualcosa.
Il sommo commentatore Rashi, ossia l'autorità di tutte le autorità commentatrici della Bibbia, ci fa notare una cosa meravigliosa.
Che bereshit non ha un oggetto, il che grammaticalmente è un errore.
Inizare cosa? Non c'è scritto!
E' chiaro che siamo di fronte ad una somma filosofia, che la grecia non ha mai saputo nemmeno intendere.
Lo abbiamo già detto questione di linguaggi.
La radice greca è naturalmente importante (leggere Semeraro è un obbligo, :( ovviamente non l'ho mai fatto)
Ma la radice ebraica contiene più storia, più riflessione di quanto ve ne possa essere in occidente.
E così la grammatica.
Se manca l'oggetto di una parola ci deve essere un motivo, e il ricercatore spirituale è tenuto a rispondere, è una questione morale. E' la ricerca delle ricerche.
E la ricerca è proprio la parola nascosta.
Bereshit non è un tempo passato, le traduzioni di tutto il mondo sono gravemente errate.
Infatti sta scritto nei libri ufficiali: Dio Creò.
Molti rabbini chiedono da tempo la correzione in una forma più consona (e che evita gravi problei teologici).
La traduzione corretta è:
Mentre Dio stava creando.

Infatti se Dio crea qualcosa, cosa c'era prima di quel qualcosa?
Ammettere l'esistenza del nulla significherebbe ammettere la limitatezza di Dio, o la coincidenza di Dio col nulla.
Il creazionismo del cristianesimo è tutt'oggi una facile preda di incomprensioni e prese in giro.
Andrebbe corretto anche per loro stessi.
Dire che mentre Dio stava creando, vuol dire che Dio c'era anche prima! il che risolve ogni cosa.

Ma torniamo a noi.

Bereshit significa dunque un tempo di coincidenza con quello del lettore.
"Mentre tu stai leggendo".
Mentre tu stai cominciando a leggere, mentre tu stai comincidano la ricerca.
Infatti bereshit, che si traduce in principio, significa anche iniziando.
Ma nella radice ebraica i significati si moltiplicano e si richiamano l'uno con l'altro.

Dunque l'inizio comprende già una riflessione, sul padre, sul figlio, sulla saggezza, sulla stessa bibbia.

"Iniziando a fare cosa?" si chiedeva Rashi.
La risposta era già nella radice.
L'inizio è in realtà già una fine.
L'alfa è anche l'omega come la gnosi imparerà dall'abissale pensiero ebraico.
Ossia l'inizio è un ascoltare i morti.

Ossia un ascoltare i morti che avvisano: "Dio è morto!", qualcosa che secoli dopo un certo Nietzche capirà con le sue singole forze.
Ma rispetto a questo inizio e alla fine degli Dei, l'alfabeto ebraico contiene ulteriori segreti.
Forse quello più abbagliante e soprendente.
Ossia il capolgimento della lettera ebraica Bet.
la lettera ebraica Bet in antico era raffigurata da una casa con un tetto (nè più nè meno che la nostra occidentale A, che però è rimasta tale, ossia, la casa, la patria, il padre etc...).
La lettera ebraica CADE, e il tetto si apre.
Un cambio paradigmatico dei valori simbolici su cui meditare, il chiaro sforzo di una singola civiltà, di una singola nazione.
La lettera bet, senza più patria, senza più tetto, è costretta a iniziare il viaggio.
Il viaggio inizia con la parola, con la storia con la saggezza, è iniziata la storia occidentale.
Tutto ciò sta nella parola tradotta ufficialmente con "in principio".
Ma noi traduciamo In verità o Con saggezza, io(la bibbia, i padri) vi dico.
La parola dire non c'è, è contemplata nella stessa lettera Bet, così come la parola io è contemplata dalla somma della lettera che non si scrive Alef e Bet.
La verità è contemplata dalla radice rosh.
La contemporaneità della ricerca, ossia del dire, è contemplata dal tempo grammaticale.
In questo senso la lingua della Bibbia è lingua vivente, è la lingua della ricerca.
L'intero bereshit (così viene chiamato il libro genesi) è dunque la storia della caduta della lettera bet, ossia della caduta degli uomini, la caduta del padre.
Ossia è la storia della caduta degli uomini, ossia la presa morale di coscienza che la storia va fatta insieme.
Come libera ricerca, come libera volontà di uscita dalla casa, ossia di come la tradizione, necessiti di essere ripensata in continuazione, esattamente come il presente è una continua sfida al pensiero.
Pensiero comune, comunitario, insieme con i padri, noi i figli, noi gli amici.
Questo bisognerebbe intendere come Israele.
La comunità degli erranti.
I figli con i padri e i padri con i figli.

A latere di questo pensiero patriarcale, esiste anche quello matriarcale, quello dello Zohar.
Accanto la Bibbia, lo Zohar, accanto ai padri le madri.
Accanto ai figli, le figlie.
I padri con le madri con i figli e con le figlie.
E tutte le infinite combinazioni del 4.

Il 4 essendo l'uomo. E qua si erge ulteriore indagine.
Poichè la lettera ebraica coincide con il numero ebraico.
E così l'alef è l'1, e la bet è il 2.
E così nella cifrematica di Verdiglione, si conosce l'1, solo tramite il 2.
Significa che D-o, si conosce solo tramite la parola.
E dunque D-o è la parola, che si conosce come 1.
E' il due che si conosce come 1.
E' la filosofia che secoli dopo Hegel chiamerà con uno sforzo individuale sovrumano, la scienza dello spirito. Ossia la saggezza.
Overro il rosh del be.
La sapienza dei padri alla luce dei figli, del passato alla luce del presente.
Ovvero bereshit.
E con questo la mia ricerca è finita sulla prima parola della bibbia.
Andiamo oltre.

nb
i commenti sono ben accetti.
Titolo: Re:[GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: niko il 09 Dicembre 2021, 12:19:18 PM
Citazione di: green demetr il 07 Dicembre 2021, 13:06:09 PM
Citazione di: niko il 05 Dicembre 2021, 22:18:46 PM
Ma solo io non mi voglio salvare?!


:D


Sei libero di volere altre cose, il pensiero biblico, se correttamente inteso, parla invece della necessità del volersi salvare.
In realtà non è una volontà.
E' semplicemente la condizione umana: l'uomo è costretto, per così dire, ad essere salvato.
Uno può benissimo non salvarsi cioè.
Infatti non è una costrizione: è l'esatto opposto, più l'uomo cerca salvezza, più il pensiero si sente libero.
Ma questo sentirsi libero richiede un etica di domanda, le religioni d'altronde conoscono benissimo la deriva degli uomini senza fede.
E ovviamente chi è schifato come me, delle religioni vede benissimo la loro deriva.
Quello che manca è il confronto.
Ma il confronto richiede impegno.
E sono pochi che si impegnano.
Ripeto prima l'etica del lavoro intellettuale, poi tutto il resto, comprese le cose difficilissime della bibbia.
Se uno poi preferisce il mare, la montagna e le milf, va benissimo così.
Io per esempio preferisco netflix, e odio stare qui  :D .
Putroppo gli angeli non mi lasciano stare.


E quale sarebbe la necessità del volersi salvare? Si può essere oltre questa necessità senza essere frivoli?

Tu affermi che il tuo maestro è Nietzsche...

non era lui che affermava che l'uomo può essere amato solo come ponte, quindi colui che taglia di netto con ogni kantismo dell'uomo come fine?

Il fine del ponte è l'attraversamento.

Il predatore dell'uomo, l'archetipo fiabesco del lupo, la bestia, che tu dici essere il fantasma della volontà di potenza di Nietzsche, vede l'uomo come puro mezzo. Mezzo del suo piacere per la caccia e per i buoni sapori, mezzo per placare la fame.
E in questo modo lo può amare molto più di quanto l'uomo, definitosi passivamente in opposizione al
lupo/Nietzsche, ami lui.

Il lupo ama l'uomo da un punto di vista edonistico e gastronomico, lo ama come preda, ma in che senso l'uomo ama il lupo? In altre parole, esiste una sia pur minima capacità tra i due di ricambiarsi questa sembianza di amore, sia pure di "pontificazione" dell'altro e strumentale?

Questa è la mia domanda etica, e segue il silenzio: no, l'uomo non ama il lupo in nessun senso.

L'uomo sarebbe felice se un bel giorno nella sua prateria non ci fossero più lupi, viceversa il lupo non sarebbe felice se quello stesso giorno non ci fossero più uomini. Ovviamente parlo di uomini primitivi, in grado di temere il lupo, prescindendo un attimo dal fatto che oggi la cosa si è capovolta.

E chi non ama l'altro non può amare se stesso. Può amare parti di se stesso. C'è un quanto di odio non ricambiato nel gioco di sguardi tra di loro, una dinamica che non è di odio contro odio, ma di odio contro amore strumentale e indifferenza, da cui nasce, e si gonfia, la bolla dell'autocoscienza, dell'autodominio e di tutte le cose che riteniamo umane.

L'odio di chi non ti odia è un problema solo tuo. Lo sguardo, di chi non ti odia, è un problema solo tuo.

Differenziarsi in potenza e vitalità da un altro ingiudicato, visto solo come mezzo di un volere e di una vita più grande, come fa il lupo, è libertà, è essere fine a differenza di questo altro; differenziarsi da un altro visto come un assoluto, come un essere-o-nulla, come fa l'uomo, è eterodeterminazione, è essere l'ente che riceve l'esistenza da questo altro e che infine lo distruggerà, distruggendo così anche se stesso.

Per questo comprendo chi dice: "io sono il lupo e non il pastore".

E quando ho compreso, getto via le parole. E con esse l'uomo.


Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Dicembre 2021, 20:43:33 PM
@niko
si intendo benissimo quello che dici, ma non capisco minimamente l'inizio del discorso e tanto più la sua fine.
La comprensione del lupo quale noi siamo, è esattamente la bibbia nella sua accezione storico-letteraria.
L'attraversamento, l'età dei Pesci, come l'età dell'attraversamento cristico nell'accezione gnostico-letteraria.
Ma è quello che sto portando avanti come discorso quando parlo della caduta della prima lettera la A, che in ebraico diventa la B.
La comprensione profonda di questo rivoluzione tende proprio il passaggio dal mondo degli Dei a quello del monoteismo, dove Dio è un unicum.
E' su questa unicità che si poggia il pensiero più elevato del percorso giudaico-cristiano.
Ma questa unicità è dovuta alla domanda sull'origine del nostro agire.
Ovvero del perchè siamo lupi.
Quindi condivido la parte centrale del tuo discorso, ma mi stupisco come mai non ti chiedi quale sia questa origine.
Mi pare poi piuttosto naturale, che senza origine, ossia senza domanda dell'origine, che poi arrivi alla conclusione che butti via l'umano.

La bibbia è la storia della domanda dell'origine, e del suo cammino per la riappropriazione di cosa sia l'uomo.
In termini allegorici, la ricomposizione dell'uomo originario, adamitico.
In questo senso, la saggezza ebraica parte proprio dalla domanda iniziale.
Quando è avvenuto il distacco dagli Dei? e perchè? questa è la domanda fuori dall'allegoria.
Il punto della mia intuizione, è che invece bisogna stare dentro l'allegoria, se vogliamo capire quelle stesse domande, che vorrebbero porsi fuori dalla storia.
Se vogliamo capire come il lupo che è l'uomo sia diventato l'uomo che diventa lupo, ossia cacciatore di se stesso, odiatore di se stesso.
Bisogna riconsiderare cosa fosse lupo e cosa fosse uomo.
Cosa fosse lupo (homo homini lupus), è la storia che lo tramanda, cosa fosse l'uomo è la domanda allegorica che si dispiega, e dispiegandosi, spiega, cosa sia l'uomo (ossia comunità religiosa).
Buttare via la categoria uomo, per pensarsi come mero lupo (mera indipendenza), non significa capire cosa sia l'uomo davvero (costruzione dell'amicizia).
(a parte il fatto che l'allegoria del lupo è biologicamente errata, il lupo è uno degli animali più comunitari del mondo   ;) , naturalmente questi esempi naturalistici a me non piacciono. )
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Dicembre 2021, 20:52:30 PM
(https://i.imgur.com/FhZ8SiD.png)

Ecco l'immagine della caduta della lettera B ebraica dal proto-ebraico, all'ebraico biblico, un cataclisma, e un cambio di pensiero radicale.

Possiamo notare anche come la lettera A, cambia totalmente la forma, l'Aleph essendo la codificazione più alta ed enigmatica di quel popolo.

Diverse spiegazioni porrò all'attenzione.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Dicembre 2021, 21:58:50 PM
Passiamo alla terza parola della bibbia (la seconda in italiano), una delle più controverse:
Elohim.
Elohim significa "quelli là", ovvero in italiano "proprio quelli là!"
Nella lingua prosaica del popolo sta ad indicare i giudici, i magistrati.
Con elohim si intende dire i magistrati, ovvero i giusti, nella lingua ebraica.
Come stiamo iniziando a capire però la stessa parola è polisemica, e potrebbe benissimo indicare, oltre a personalità importanti, o a maestri conclamati, anche gli stessi Dei.
Infatti elohim yahwè significa fra quelli importanti, c'era yahwè.
Ma potrebbe indicare anche gli stessi Dei in generale.
Nella spiegazione rabbinica, però ci sta anche il fatto di leggere questo plurale grammaticamente come un attributo neutro, per indicare il divino, la divinità, il fatto di essere divino.
Perciò accettano la traduzione Dio(per evitare ulteriori atti violente dei "pacifici" cristiani).
A mio parere non cambia nulla, che fossero le antiche autorità ecclesiastiche, o gli stessi Dei, o la stesso concetto di divinità, il vero senso si ha nella seconda parola ebraica, ossia la terza in italiano.


Barà è il passato di berià, ed è usato successivamente nella bibbia come barà un vaso.
Ossia creare un vaso.
Da qui l'idea di far nascere dal nulla, dove però il nulla è l'argilla!
Questo però sarebbe contradditorio, perchè vorrebbe dire che Dio è nel tempo.
Infatti il verbo è al passato. Dunque Dio agisce nel tempo? Questo pone una marea di problemi in cascata, il più famoso dei quali è il creazionismo.
A mio modo di vedere però questo non spiegherebbe più nulla dei cambiamenti segnico-simbolici, che abbiamo scritto sopra.
Infatti come documentato storicamente, di genesi, ce ne sono parecchie, nel mondo babilonese, o egizio.
Che la genesi sia strutturata sulla scia di un testo babilonese è oggi dimostrato filo-logicamente.
Che la genealogia del mondo fosse anticamente una ricostruzione mitica, questo la filosofia, lo sa già da tempo.
Ma il punto non è per niente se la genesi, sia un testo allegorico (ed è evidente che lo sia, proprio per via di questi parallelismi, quindi nessuna ispirazione divina), quanto la riflessione che da quella genesi mitica, si ottiene.
In cosa consisterebbe l'originalità del pensiero ebraico se fosse così?
Se fosse così da dove deriva l'assodato spostamento dalla politeismo, al monoteismo?
In tal caso, ossia se fosse una genesi come le altre dell'epoca, allora la traduzione sarebbe senza dubbio quella di Dei, e giammai di Dio.
E invece a mio parere si passa per davvero dagli Dei a Dio, è questo il punto fondamentale.
Non è un monoteismo alla Dio del sole di Ramsete, che già storicamente era avvenuto, ossia un Dio che oscura tutti gli altri.
No! La costruzione biblica, nella sua altezza narrativo allegorica sta dicendo altro.
E infatti barà significa nella sua accezione meno usata, anche allontanarsi.
Ecco che tutto torna ad avere un senso.
Esattamente come la Bet, testimonia di un cambio colossale in B(ereshit) così lo è in B(arà). Barà è infatti il verbo centrale da cui dipana tutta la bibbia.
Nella grammatica ebraica come testimoniato da Rashi, barà può anche essere letto come participio passato. Dunque un qualcosa che inizia nel passato che detta tutt'ora legge.
Ossia la caduta della Bet, che come nel link che vi ho messo sopra indicava la casa.
La casa è caduta, e cosa l'ha fatta cadere? L'allontanamento della giustizia, la caduta delle promesse degli Dei.
E' avvenuta, non esiste amore, esiste solo guerra: e ne paghiamo le conseguenze.
E' una riconsiderazione, una nuova saggezza che fa i conti con la mostruosità che l'uomo è, ed è sempre stato.
Dunque l'inizio è un inizio dalle macerie.
Essendosi allontanati gli Dei, è la traduzione più corretta.
Ma io traduco: Bereshit! (con saggezza vi dico che) barà elohim (gli dei sono morti!).

Dunque la genesi ebraica è tutt'altra cosa dalle genesi del mondo antico.
Il fatto di codificarla sotto codici segreti, ossia mettendo in atto un apparente copia, di testi precedenti, non mette in agitazione le nazione vicine.
Un leit-motif, che capisco, ma che nello stesso tempo, non capisco.
Come può una nazione fare da guida ad altre nazioni se si nascondono i proprio traguardi?
Ma in effetti la filosofia nasce solo in Grecia e solo nella democrazia.
Questo anche a dare di contro quanto la democrazia sia imprescindibile anche per un nazione patriarcale come quella ebraica.
Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: niko il 31 Dicembre 2021, 17:05:40 PM
Citazione di: green demetr il 22 Dicembre 2021, 20:43:33 PM
@niko
si intendo benissimo quello che dici, ma non capisco minimamente l'inizio del discorso e tanto più la sua fine.
La comprensione del lupo quale noi siamo, è esattamente la bibbia nella sua accezione storico-letteraria.
L'attraversamento, l'età dei Pesci, come l'età dell'attraversamento cristico nell'accezione gnostico-letteraria.
Ma è quello che sto portando avanti come discorso quando parlo della caduta della prima lettera la A, che in ebraico diventa la B.
La comprensione profonda di questo rivoluzione tende proprio il passaggio dal mondo degli Dei a quello del monoteismo, dove Dio è un unicum.
E' su questa unicità che si poggia il pensiero più elevato del percorso giudaico-cristiano.
Ma questa unicità è dovuta alla domanda sull'origine del nostro agire.
Ovvero del perchè siamo lupi.
Quindi condivido la parte centrale del tuo discorso, ma mi stupisco come mai non ti chiedi quale sia questa origine.
Mi pare poi piuttosto naturale, che senza origine, ossia senza domanda dell'origine, che poi arrivi alla conclusione che butti via l'umano.

La bibbia è la storia della domanda dell'origine, e del suo cammino per la riappropriazione di cosa sia l'uomo.
In termini allegorici, la ricomposizione dell'uomo originario, adamitico.
In questo senso, la saggezza ebraica parte proprio dalla domanda iniziale.
Quando è avvenuto il distacco dagli Dei? e perchè? questa è la domanda fuori dall'allegoria.
Il punto della mia intuizione, è che invece bisogna stare dentro l'allegoria, se vogliamo capire quelle stesse domande, che vorrebbero porsi fuori dalla storia.
Se vogliamo capire come il lupo che è l'uomo sia diventato l'uomo che diventa lupo, ossia cacciatore di se stesso, odiatore di se stesso.
Bisogna riconsiderare cosa fosse lupo e cosa fosse uomo.
Cosa fosse lupo (homo homini lupus), è la storia che lo tramanda, cosa fosse l'uomo è la domanda allegorica che si dispiega, e dispiegandosi, spiega, cosa sia l'uomo (ossia comunità religiosa).
Buttare via la categoria uomo, per pensarsi come mero lupo (mera indipendenza), non significa capire cosa sia l'uomo davvero (costruzione dell'amicizia).
(a parte il fatto che l'allegoria del lupo è biologicamente errata, il lupo è uno degli animali più comunitari del mondo   ;) , naturalmente questi esempi naturalistici a me non piacciono. )




Io volevo semplicemente dire che il desiderio della salvezza, e tutto il possibile discorso umano sulla salvezza, implica il pensiero dell'uomo come fine: se l'uomo è un fine, allora si deve salvare. Viceversa se si "osa" pensare che l'uomo non sia un fine ma anche, o soltanto, un mezzo, un mezzo di altro e per altro, allora anche il desiderio della salvezza viene messo in dubbio; se l'uomo è un mezzo, allora si deve e si può superare.


Io sono per un pensiero che vada oltre il pensiero della salvezza, e non credo dunque che il pensiero della salvezza debba monopolizzare a filosofia, o che abbia i titoli per essere in qualche modo considerato il pensiero "serio" contrapposto al "frivolo".


Questa era la cosa che principalmente volevo dire.


Poi, tornando alla mia piccola divagazione (che vorrei smettere subito perché poco c'entra, ma cerco di nuovo di essere il più chiaro possibile), il Nietzsche/Zaratustra spesso si paragona al lupo in opposizione alla metafora biblica del pastore, il lupo è una figura disgregante mentre il pastore è una figura aggregante, ma il lupo è anche colui che può vedere l'uomo come mezzo in quanto predatore dell'uomo.


L'unica rivolta possibile contro l'autodeterminazione è sempre e solo l'eterodeterminazione, e quindi abbiamo il gioco di sguardi (irreciproco, e dunque aperto, dinamico) del lupo che strumentalizza l'uomo senza odiarlo e dell'uomo che odia il lupo; "madre" natura sembra aver distribuito iniquamente il diritto di non odiare a questo mondo secondo la potenza, e la sua legge sembra prescrivere in generale che chi si autodefinisce strumentalizza l'altro, ma chi non si autodefinisce lo odia.


La sophia come sapere del sapore, la dinamica del sapore gastronomico che diventa morale:


che buoni che sono questi agnellini, dicono i falchi, che cattivi che sono questi falchi, dicono gli agnellini.


ora, questo può sembrare un gioco di parole, e anche di cattivo gusto, ma tutto quello che c'è da sapere sul mondo in una prospettiva atea, e non di salvezza, è tutto qui.


Alla fine della fiera, il falco è se stesso e l'agnellino è il contro-falco, è l'ombra, il contrario del falco.
Se l'agnellino si è definito in opposizione al falco, i suoi valori, che sono il contrario dei valori del falco, se intesi come valori originari, auto-posti, che possano auto esistere senza ricevere la loro esistenza da altro, sono semplicemente non pervenuti, non esistono.


E' chiaro che in senso atemporale sono solo una coppia di opposti, i valori dell'uno non-sono quelli dell'altro, ma la preferibilità dell'uno sull'altro al fine di auto-porre valori, si dà secondo l'ordine del tempo, col più "antico", che pone valori, che è preferibile al più "giovane", che meramente li sovverte e li inverte.
"Tempo" qui inteso nel senso che chi è qualcosa, viene prima, logicamente, anche se non cronologicamente, di chi semplicemente non-è l'altro.


L'uomo è il modo in cui questo non voler-essere essenzialmente se stessi ma il contrario di un altro si fa cosciente, dunque volontario, dunque impossibile: essere pecora come stile di vita funziona benissimo, e a tempo indefinito, finché non sai che vuoi esserlo, finché credi di subire questa condizione, per necessità e per caso; viceversa, se da un certo punto del "tempo" in poi sai che vuoi esserlo, se sai che quella è la tua scelta, ecco che di colpo diventi troppo potente, pretenzioso e ingannevole come pecora, e constati che non ci sono più lupi, nello scenario naturale e reale, e finanche psicologico, alla tua altezza.


Da cui il bisogno/desiderio di Dio.


Chi si offre volontariamente al potere, chi si offre al lupo, come sacrificio e come vittima, non trova più un potente abbastanza potente da sovrastarlo, non trova più nessun lupo, o meglio nessun lupo reale corrispondente al lupo immaginario che svolge la funzione salvifica di accettarlo come vittima volontaria: in natura, e nello scenario reale, nessuno domina un altro nell'interesse o su richiesta di questo altro, o completamente e in ogni aspetto della vita; questo tipo di volontà, di eterodeterminazione assoluta, di morte valoriale, di ribellione al valore della potenza in genere come forma dell'autodeterminazione in sé, si scontra con un'assenza, assenza dell'altro originario e capace di autodefinirsi da cui essere volontariamente altro e di cui essere il contrario nel gioco naturale delle volontà, e quindi con il sentimento di una volontà infinitamente vuota, auto-trasparente, che non comanda altro che la volontà stessa di chiunque "osi" desiderarla e la continuazione di questa volontà; è per questo che l'uomo perde la possibilità di essere pecora nel momento in cui desidera, essere pecora, e ha bisogno di Dio, perché il suo desiderare fino in fondo di non-essere lupo, lo ha portato ad essere necessariamente volente e potente, più lupo del lupo. La volontà che ordina che cosa fare è imperfetta, resistibile e fonte di sofferenza, ma la volontà che ordina cosa volere, a cui si giunge per il parossismo della volontà che ordina cosa fare, per il parossismo della paura del lupo, è indistinguibile dalla volontà propria, è nulla in quanto nulla-di-altro.

Pensare che un altro ci voglia autodeterminati, voglia e permetta la nostra libertà e volontà, insomma pensare gli antropomorfismi più importanti con cui di solito immaginiamo Dio e l'anima, è pensare la nostra stessa volontà, che si è nascosta, che si è mascherata, che si è fatta troppo grande o troppo piccola, per non farsi predare e trovare dai lupi, per non sfidare l'altro e per non essere inutile come mezzo-di-volontà almeno in qualche misura indefinito e quindi definibile nelle mani dell'altro, per non esprimere se stessa una forma oggettuale riconoscibile, e dunque limitata, e dunque fallibile.

La mia verità oltre l'anima che vuole per noi e con noi, e oltre Dio che crea e permette il mondo,
oltre queste due alienazioni, e quindi duplicazioni, del lato assertivo e permissivo della nostra stessa volontà, è che siamo soli al mondo a volere la nostra volontà; l'altro non salverà la nostra volontà, cioè rimarrà sempre altro sul piano della volontà, non comanderà un'altra volontà ad essa identica, altrimenti, nel volere la nostra stessa volontà, non sarebbe o non sarebbe più altro, cesserebbe di esserlo. Siamo unici, o al limite infinitamente ritornanti, in ogni caso non siamo salvati da nessuno.






Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 31 Dicembre 2021, 21:07:50 PM
Ma nessuno vuole essere agnello.
E infatti siamo tutti lupi. Volersi tenere fuori dall'equazione significa non aver capito niente.
Si pensa che la violenza sia importata dal mondo nomade, ma il mondo nomade è violento per mangiare della carne dell'agnello, è il lupo che fa il lupo.
Ma è la civiltà sedentaria che effettua la consegna alla violenza.
Infatti per non sbranarsi a vicenda, sbrana l'animale.
Tutti gli alfabeti iniziano con la lettera a, che significa agnello sacrificale.
Ossia la violenza è consegnata al sacro. Come Agamben sta dicendo da anni, la violenza è il sacro.
Lo stato di eccezione è invece il continuo erodimento del sacro, ossia un continuo erodimento del confine della violenza.
Laddove l'impuro è il violento, ossia il confinato, ossia l'animale.
Il violento è l'agnello.
E' curioso come nel mondo moderno, dove più nessuno studia più un cazzo, Agamben venga considerato uno strano, infatti Agamben sta semplicemente riscoprendo ciò che gli antichi sapevano benissimo.
Ossia che noi siamo lupi.

E' all'interno della comunità che sovviene il problema della salvezza.
La comunità essendo la forma del D-o (Dio).

Per capire queste due cose, serve studio caro Niko.
E' per questo che il frivolo non si salverà mai, e nemmeno saprà perchè è necessario salvarsi.
Naturalmente il teologo idiota, penserà che frivolo voglia dire piacevole, e quindi sesso.
Tutte cazzate, frivolo è chi non studia.
Ovvero tutti noi poveri imbecilli che viviamo ad ovest, e tutti gli imbecilli che sono a oriente e che ora ci seguono da  bravi vitelli pasciuti per il massacro. (2024, ormai è proprio una certezza, visto quello che stanno combinando).
Altro che 2024 inizio di una nuova era di bene: è l'esatto contrario!!! E' l'inizio del trionfo del male.
Ma uno che non studia un cazzo che ne vuole sapere.
No caro amico, io sto con le forze portanti del bene, sebbene nella mia vita ho disseminato solo karma negativo, non avendo studiato mai niente.
Il che mi fa ridere, perchè sin da bambino pur da famiglia ignorante venendo, l'ho sempre saputo, come se le mie vite passate continuassero a dirmi: salvati, salvati....e io cazzo ho fatto? niente.
E come me, tutti voi, e con tutti voi dico tutti ma proprio tutti, esiste tradizione spirituale che legga la bibbia con occhi colti? lasciamo perdere va.
Non mi rimane che in questi due ultimi anni, raccogliere le briciole, BOT permettendo e pazienza dell'amministratore a pagare la bolletta del telefono.
La situazione è gravissima ma tutti ridono e ballano. Così va il mondo.
E lo capisco molto bene.

Per quanto riguarda Nietzche ti rimando alla discussione che ho aperto, ma che non ho ancora iniziato. Non che mi aspetti dei contributi da qualcuno: figuriamoci, non esistono nel mondo accademico, figuriamoci nel piccolo spazio che ci siamo ri-tagliati, nell'oria d'aria dalle prigioni d'acciaio.
A caro CB come mi manchi!

Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: niko il 02 Gennaio 2022, 00:33:39 AM
Citazione di: green demetr il 31 Dicembre 2021, 21:07:50 PM
Ma nessuno vuole essere agnello.
E infatti siamo tutti lupi. Volersi tenere fuori dall'equazione significa non aver capito niente.
Si pensa che la violenza sia importata dal mondo nomade, ma il mondo nomade è violento per mangiare della carne dell'agnello, è il lupo che fa il lupo.
Ma è la civiltà sedentaria che effettua la consegna alla violenza.
Infatti per non sbranarsi a vicenda, sbrana l'animale.
Tutti gli alfabeti iniziano con la lettera a, che significa agnello sacrificale.
Ossia la violenza è consegnata al sacro. Come Agamben sta dicendo da anni, la violenza è il sacro.
Lo stato di eccezione è invece il continuo erodimento del sacro, ossia un continuo erodimento del confine della violenza.
Laddove l'impuro è il violento, ossia il confinato, ossia l'animale.
Il violento è l'agnello.
E' curioso come nel mondo moderno, dove più nessuno studia più un cazzo, Agamben venga considerato uno strano, infatti Agamben sta semplicemente riscoprendo ciò che gli antichi sapevano benissimo.
Ossia che noi siamo lupi.

E' all'interno della comunità che sovviene il problema della salvezza.
La comunità essendo la forma del D-o (Dio).

Per capire queste due cose, serve studio caro Niko.
E' per questo che il frivolo non si salverà mai, e nemmeno saprà perchè è necessario salvarsi.
Naturalmente il teologo idiota, penserà che frivolo voglia dire piacevole, e quindi sesso.
Tutte cazzate, frivolo è chi non studia.
Ovvero tutti noi poveri imbecilli che viviamo ad ovest, e tutti gli imbecilli che sono a oriente e che ora ci seguono da  bravi vitelli pasciuti per il massacro. (2024, ormai è proprio una certezza, visto quello che stanno combinando).
Altro che 2024 inizio di una nuova era di bene: è l'esatto contrario!!! E' l'inizio del trionfo del male.
Ma uno che non studia un cazzo che ne vuole sapere.
No caro amico, io sto con le forze portanti del bene, sebbene nella mia vita ho disseminato solo karma negativo, non avendo studiato mai niente.
Il che mi fa ridere, perchè sin da bambino pur da famiglia ignorante venendo, l'ho sempre saputo, come se le mie vite passate continuassero a dirmi: salvati, salvati....e io cazzo ho fatto? niente.
E come me, tutti voi, e con tutti voi dico tutti ma proprio tutti, esiste tradizione spirituale che legga la bibbia con occhi colti? lasciamo perdere va.
Non mi rimane che in questi due ultimi anni, raccogliere le briciole, BOT permettendo e pazienza dell'amministratore a pagare la bolletta del telefono.
La situazione è gravissima ma tutti ridono e ballano. Così va il mondo.
E lo capisco molto bene.

Per quanto riguarda Nietzche ti rimando alla discussione che ho aperto, ma che non ho ancora iniziato. Non che mi aspetti dei contributi da qualcuno: figuriamoci, non esistono nel mondo accademico, figuriamoci nel piccolo spazio che ci siamo ri-tagliati, nell'oria d'aria dalle prigioni d'acciaio.
A caro CB come mi manchi!




Scusa eh, ma rispondermi con la presunta data precisa del "trionfo del male" mi sembra una mancanza di serietà da parte tua nello sforzo condiviso di costruire insieme una discussione seguibile, senza saltare di palo in frasca e senza passare direttamente alla spiritualità, diciamo così, "spicciola".

Anche se fosse vero e tu avessi appena indovinato e saggiamente individuato l'anno dell'apocalisse/catastrofe cosmica di turno?! che cosa ci azzecca ??? ??ok per il sempreverde nesso bibbia-apocalisse, ma non dirlo come se fosse una risposta a me, che io ovviamente non voglio entrarci, in una disquisizione del genere in questa sede, e non mi sembra di averti dato indizi di volerci entrare.

Insomma la discussione è tua e ci fai quello che vuoi, ma io la lascio.

Titolo: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 03 Gennaio 2022, 01:46:07 AM
Citazione di: niko il 02 Gennaio 2022, 00:33:39 AM
Citazione di: green demetr il 31 Dicembre 2021, 21:07:50 PM
Ma nessuno vuole essere agnello.
E infatti siamo tutti lupi. Volersi tenere fuori dall'equazione significa non aver capito niente.
Si pensa che la violenza sia importata dal mondo nomade, ma il mondo nomade è violento per mangiare della carne dell'agnello, è il lupo che fa il lupo.
Ma è la civiltà sedentaria che effettua la consegna alla violenza.
Infatti per non sbranarsi a vicenda, sbrana l'animale.
Tutti gli alfabeti iniziano con la lettera a, che significa agnello sacrificale.
Ossia la violenza è consegnata al sacro. Come Agamben sta dicendo da anni, la violenza è il sacro.
Lo stato di eccezione è invece il continuo erodimento del sacro, ossia un continuo erodimento del confine della violenza.
Laddove l'impuro è il violento, ossia il confinato, ossia l'animale.
Il violento è l'agnello.
E' curioso come nel mondo moderno, dove più nessuno studia più un cazzo, Agamben venga considerato uno strano, infatti Agamben sta semplicemente riscoprendo ciò che gli antichi sapevano benissimo.
Ossia che noi siamo lupi.

E' all'interno della comunità che sovviene il problema della salvezza.
La comunità essendo la forma del D-o (Dio).

Per capire queste due cose, serve studio caro Niko.
E' per questo che il frivolo non si salverà mai, e nemmeno saprà perchè è necessario salvarsi.
Naturalmente il teologo idiota, penserà che frivolo voglia dire piacevole, e quindi sesso.
Tutte cazzate, frivolo è chi non studia.
Ovvero tutti noi poveri imbecilli che viviamo ad ovest, e tutti gli imbecilli che sono a oriente e che ora ci seguono da  bravi vitelli pasciuti per il massacro. (2024, ormai è proprio una certezza, visto quello che stanno combinando).
Altro che 2024 inizio di una nuova era di bene: è l'esatto contrario!!! E' l'inizio del trionfo del male.
Ma uno che non studia un cazzo che ne vuole sapere.
No caro amico, io sto con le forze portanti del bene, sebbene nella mia vita ho disseminato solo karma negativo, non avendo studiato mai niente.
Il che mi fa ridere, perchè sin da bambino pur da famiglia ignorante venendo, l'ho sempre saputo, come se le mie vite passate continuassero a dirmi: salvati, salvati....e io cazzo ho fatto? niente.
E come me, tutti voi, e con tutti voi dico tutti ma proprio tutti, esiste tradizione spirituale che legga la bibbia con occhi colti? lasciamo perdere va.
Non mi rimane che in questi due ultimi anni, raccogliere le briciole, BOT permettendo e pazienza dell'amministratore a pagare la bolletta del telefono.
La situazione è gravissima ma tutti ridono e ballano. Così va il mondo.
E lo capisco molto bene.

Per quanto riguarda Nietzche ti rimando alla discussione che ho aperto, ma che non ho ancora iniziato. Non che mi aspetti dei contributi da qualcuno: figuriamoci, non esistono nel mondo accademico, figuriamoci nel piccolo spazio che ci siamo ri-tagliati, nell'oria d'aria dalle prigioni d'acciaio.
A caro CB come mi manchi!




Scusa eh, ma rispondermi con la presunta data precisa del "trionfo del male" mi sembra una mancanza di serietà da parte tua nello sforzo condiviso di costruire insieme una discussione seguibile, senza saltare di palo in frasca e senza passare direttamente alla spiritualità, diciamo così, "spicciola".

Anche se fosse vero e tu avessi appena indovinato e saggiamente individuato l'anno dell'apocalisse/catastrofe cosmica di turno?! che cosa ci azzecca ??ok per il sempreverde nesso bibbia-apocalisse, ma non dirlo come se fosse una risposta a me, che io ovviamente non voglio entrarci, in una disquisizione del genere in questa sede, e non mi sembra di averti dato indizi di volerci entrare.

Insomma la discussione è tua e ci fai quello che vuoi, ma io la lascio.


Insieme alla risposta per te ho fatto alcune considerazioni a latere come la previsione di entrata nell'anno 2024 nell'età dell'oro da parte della teosofia e di alcune new age. (ovviamente ironica).
Non era riferita a te.
Per quanto riguarda l'apocalisse in nesso alla bibbia, ne dobbiamo ancora parlare, poco più avanti a dire il vero.

La risposta per te era semplicemente che il nostro obiettivo non è essere agnelli (portatori di pace) ma dei lupi consapevoli (che rinunciano all'odio non certo per amor di pace).

Siccome mi parevi interessato ho aggiunto anche la questione storica del vitello (non agnello, ho sbagliato) sacrificale.

Ma mi pare che volevi una risposta breve, per onore di risposta visto che l'ho aperto io questa discussione, te l'ho data ora.

Mi spiace che lasci (eri l'unico interessato  :D) d'altronde è così che il mondo va, tutti lasciano, e va  bene così.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 04 Marzo 2022, 19:59:27 PM
Intanto mi scuso per il post (di sfogo, solito mio, di tanto in tanto) 57436 del 31 dicembre.

Certo è molto difficile tenere insieme le proprie divagazioni e quelle altrui.

Ci fosse un modo di editare i propri post sarebbe stato utile, infatti vorrei riprendere l'intera discussione e ragionare con me stesso, quindi ripartire di nuovo: ma in fin dei conti la filosofia è questo incessante ripensamento di se stessi e degli altri. Sarebbe stato utile una sorta di editing in progress, senza scomodare i nostri admin. Ma alla fine è lo stesso, credo di aver capito il destino che il mio tema natale astrologico mi aveva affidato. E che sto facendo di tutto per non affrontare. Ovvero aiutare la comunità, nonostante la comunità non intenda. E va bene e sia.

Ripartirei proprio a rispondere a Niko in maniera seria, anche perchè letto oggi a inizio marzo, lo capisco molto di più di allora.
E' comunque interessante la mia risposta sfogo, con cui mi confronterò successivamente.

Naturalmente così facendo, questo 3d, assume oltre agli aspetti della letterarietà, anche quelli della filosofia, a cui comunque sono legato a doppia mandata (la filosofia salva me, e io salvo la filosofia).

Devo dire che la densità del discorso di Niko esula dalla letterarietà della ricerca spirituale, a cui mi ero dedicato. Quindi di fattio il suo era un off topic.

Premessa.
Nella Bibbia il tema della salvezza esiste. La Bet iniziale come già detto significa "Io ti dico", ma non è un dire generico, bensì un dire per arrivare al bene.
Questo bene non è da intendere come salvezza, nel senso escatologico cristiano.
E' semplicemente il capire che noi uomini siamo bene, quando siamo comunità.
Ma questa comunità non è quella che studiamo nel canone della filosofia occidentale.
Mi piace pensarla come una comunità dei dialoganti. Un coro, una musica, un ritmo.
Dimostrazione:
La dimostrazione è la ricerca di questo ritmo. Non vi è appunto alcuna dimostrazione.
La verità è la ricerca.
E' la ricerca che accende i suoni che ognuno di noi ode dentro di sè.
E ognuno cerca in linguaggio umano di raccontare quei suoni all'altro.
E' un tema filosofico, è un tema psicanalitico.

Questa ricerca di comunicazione, è idealmente la comunità.


Idealmente vuol dire che è dell'ordine dell'immaginario, delle idee, se vogliamo delle utopie.
Lacan dal seminario 20 suggerisce la divisione del discorso in tre parti, chiamiamolo pure logos. Un logos delle idee, un logos dei simboli, un logos della realtà.
Il bene è idealmente situato nell'intersezione dei tre logoi (discorsi).

Il logos della bibbia, è insieme simbolo e idea, non è reale.


Ecco che i 2 post di Niko, vanno interpretati secondo questa tripartizione.
Da un punto di vista dell'immaginario, non sembra interessato parlare della Bibbia.
Da un punto di vista simbolico fa una critica.
E da un punto di vista reale fa una proposta.

La critica risiede nel fatto che vede nel discorso simbolico della salvezza, una tanatologia.
Infatti da Kant a Nietzche (che rispondono ad Hobbes) si parte da una asserzione che Niko (o Nero Villa, mio grande compagno di sbronze virtuali da 10 anni a questa parte) rifiutano: ossia che l'uomo è cattivo.

Niko va oltre l'amico Nereo (ma è grazie a un video di Nereo, che oggi posso capire Niko, per dire come la vita offra continue occasioni impreviste, che cambiano visioni e opinioni).

Infatti nel secondo post, afferma che la volontà di pensarci deboli, ci faccia poi necessariamente diventare cattivi.
Con un colpo geniale, parla di alienazione.
Dunque Kant e Nietzche e quindi anche la Bibbia ci alienano da quello che noi siamo, ossia meri agnelli naturali, se ho capito bene dunque Niko ricade nel solito naturalismo che rinnego. Noi non siamo animali, molto semplicemente.

Nereo sulla scorta del pensatore esoterico Steiner, individua invece la verità dell'uomo, nella sua natura psichica di "noi".

E' una interpretazione che non condivido. La comunità non è un noi.
Questa interpretazione è fideistica.

Per riassumere sono d'accordo nel trovare tanatologica (discorso di morte) l'idea che l'uomo sia cattivo (ma anche il contrario ossia agnello).

Ma è la posizione che questa tanatologia ha all'interno del discorso generale tanatologico (discorso di morte), che è importante.

Ossia all'interno del discorso simbolico.

Il simbolo dovrebbe essere un mezzo e mai un fine.

Vedi alla voce: la religione dovrebbe essere un mezzo e giammai un fine.

Come ha notato Lacan, il bene è nell'intersezione dei logoi, e dunque riguarda anche la tanatologia.

Freud fu un genio analitico, sopratutto nell'instaurare, una critica che riguardi la relazione fra ISTINTO di morte e di amore.

Quello che di Niko prendo e di cui sono al 100% d'accordo, e quindi rileggetevi i suoi due post, sono tutti i passaggi con cui arriva a dimostrare l'errore kantiano e nicciano.
(a dire il vero Nicce, oscilla continuamente tra un discorso di morte e uno di vita, ma questo per via della sua sincerità, ossia della sua amissione di essere nel circolo paranoico, in cui l'alienazione di cui parla Niko ci porta a stare tutti dentro, Verdiglione per esempio addita la filosofia, come principale colpevole di questa riaffermazione continua del circolo ermeneutico dell'uguale).

Dicevamo che Niko ha però una visione naturalistica (ossia robotica, tipica dell'epoca, o era in cui siamo) che io rinnego.

L'uomo non è un "noi" (ipotesi steineriana - goethiana - panteista) nè un "io" (ipotesi paranoica della filosofia metafisica, o del canone occidentale tout court semplicemente).

L'uomo è come già detto sopra una ricerca.

E' vero che di tappa in tappa, siamo costretti a dire IO o nel delirio NOI, non è importante, infatti l'importante è il movimento, il costante darsi da fare per ripensarsi altro da se stessi (e questa è la lezione semplice e fondante del pensiero nicciano ed hegeliano).

Questo ripensamento è dunque la sottrazione continua del logos immaginario al suo nemico mortale, il logos simbolico.

Cosa manca al discorso filosofico di questi sommi autori?
Il discorso sul reale! Hegel e Nietzche esercitano l'esercizio di sottrazione sul reale, ma non hanno un discorso sul reale.
Perchè? Perchè il discorso del reale è a sua volta un discorso del simbolico.
Questo andrebbe inteso con uno studio intensivo della fenomenologia.
Qua abbreviamo la cosa dicendo che per parlare di un reale (sempre supposto) dobbiamo usare un simbolo (un segno dirà poi meglio quella branca dell'episteme, che si chiama semiotica, o semiologia).
E ogni simbolo ci lega ad un DOVER essere qualcosa.
Ecco che la critica di Niko, si rivela essere fondata su un background molto ricco, che lui lo sappia o meno.
La filosofia politica è un esercizio sul discorso del reale.
La bibbia come sappiamo viene usata per un discorso religioso.
Ora come abbiamo già detto, se la religione fosse un mezzo per parlare di Dio, sarebbe un esercizio interessante per re-immaginare la realtà.
Ma a giudizio di chi vi scrive non è così. La religione è un fine.
E dunque come tale usa un discorso politico.
La religione dunque si scontra con una decisione da fare.
Stare col simbolo o con l'immaginario.
A giudizio di chi vi scrive le religioni stanno col simbolo e censurano ogni cosa che riguardi l'immaginario, salvo magari farli diventare fenomeni da baraccone, come le visioni estatiche mariane.
La bibbia non dovrebbe essere una scelta politica del simbolico senza l'immaginario.
Qua non intendo offendere le singole fedi, che sono frutto della sensibilità di ciascuno e che in fin dei conti sono dei semplici cascami, del tentativo di immaginare la spiritualità. Non ci trovo niente di male, fosse solo quello, ma come detto, non lo è.

Il punto centrale rispetto al discorso di Niko si comincia a far chiaro forse.

Infatti se non esiste realtà che non sia anche simbolo, dunque l'intendere l'uomo reale, come mera naturalità, non è anch'esso un simbolo?

E questo simbolo non verrà di nuovo usato per diventare fine e non mezzo?
Non starò qui a ripetere quello già detto mille volte, suppongo aprirò a parte, un 3d che affronti questa cosa, potrei chiamarlo antropocene, ma in fine dei conti il discorso si può attaccare da diversi parti, vedremo.


Ora tra la religione che diventa simbolo e la natura che diventa simbolo, possiamo anche parlarne. Ma non avendo utenti reali (niko se nè andato credo) preferisco affrontare la cosa separatamente.

O meglio preferisco affrontare separatamente la questione naturale.

Per quella religiosa io invece non perderei tempo, la critica alla religione in fin dei conti è la stessa secolarizzazione della società, dunque il reale (benchè simbolico come già detto, infatti niente ci vieta di criticare la secolarizzazione etc) è già la risposta critica a quella simbolica (quelle religiosa).


Come già dicevo per me la critica, ossia il costante ripensamento del reale, tramite l'immaginario, diventa letteratura.

In questo senso la saggezza dei padri, che diventa voce corale, noi il tanak, noi i giudei, gli amorei, i sefarditi etc...risiede nella capacità immaginativa di ripensarsi a partire da quel simbolico che si chiama storia, che è un simbolico di morte (così notiamo anche nelle tragedie greche).

Ora si tratta di indicare di ragionare di analizzare e di ripensare il luogo dove risiede questo male.

Nella Bibbia sta scritto subito dopo il primo verso, che la terra era maledetta.
(nella traduzione cristiana, e la terra era vuota e informe).

Dunque non l'uomo porta la maledizione, ma è la terra a essere stata maledetta.

Un ribaltamento a 360 gradi, della visione escatologica cristiana.

Chi ha maledetto la terra? la caduta degli dei!

Fin quando la terra è accudita e ordinata dagli dei, la terra è unita al destino della spiritualità.

Ma poichè la terra è costantemente bagnata dal sangue delle guerre, dunque la terra una volta liberata dal destino spirituale (promesso e mai mantenuto), rimane sola, e nella sua solitudine risiede la dannazione, una volta che gli dei sono caduti, la terra prende atto della violenza degli uomini.
Guerra e carestie sono l'unico lascito.

E' a questa disperazione che la Bibbia si richiama, nel tentativo di una ricostruzione spirituale, che sia indirizzata ad uno sforzo comune di comprensione della spiritualità, l'unica che possa indirizzare il destino di guerra, che ne sia l'orizzonte della sua stessa fine.
L'orizzonte della spiritualità è insieme l'unico destino della fine della guerra e dunque anche lo sforzo di ripensare la comunità.

Ma questo orizzonte abitato dalle illusioni, va purificato dai suoi aspetti immaginari slegati alla realtà e  di quegli aspetti simbolici legati alla realtà della guerra.

A mio modo di vedere la Bibbia è quel tentativo.

Vale a dire un tentativo di trovare il bene nei pressi di un immaginario che sia spirituale.
E che nel contempo abiti la realtà e il simbolo.

E' quindi uno sforzo dell'immaginario di ripensarsi un quella intersezione con i 2 logoi tanatologici (la realtà e il simbolo).

La salvezza è dunque la scommessa che esista il bene in quel territorio mentale.
Un territorio che eviti la guerra ma non a prezzo dell'immaginario.

E questo territorio per l'uomo antico era da trovare nella religione.

Ma la spiritualità non si trova nella religione, la religione è il semplice culto dei defunti.
Ma il bene si trova sulla terra, e va cercato.
Per questo sono caduti gli Dei.

Se il mondo greco ha creduto di abbatere la religione per sostituirla con il logos puro, il mondo giudaico ha creduto di abbatere la religione per sostituirla con una nuova spiritualità.

Le vecchie religioni definiscono il Bene, come atto giuridico.

La nuova religione definisce il Bene come un atto dello spirito.

Lo spirito di cui parlano le antiche religioni è un esterno all'uomo.

Lo spirito della nuova religione è dentro l'uomo.

Lo spirito delle antiche religioni poteva venire a contatto con l'uomo tramite un atto giuridico, una obbedienza.
Lo spirito della nuova religione va cercato dentro di noi.

Lo spirito delle vecchie religioni è alieno.
Lo spirito della nuovo religione è umano.


La salvezza è dunque quando la terra si riunisce all'uomo come qualità spirituale.
La terra, diventa terra di Israele, la terra dei ricercatori del bene.

La genesi è una raffinata codificazione, che può essere letta sia come se fosse una vecchia religione, ma sopratutto ed è quello che interessa noi, come una religione dello spirito umano.

Lo spirito umano viene dopo.

Il prima è la codificazione più difficile da capire.

Io me ne sono fatto un idea grazie a Nietzche.

Lo spirito umano è ciò che segue il vento nel deserto, nella visione nicciana.
Lo spirito divino è ciò che segue la tempesta sulle acque nel visione biblica.

La genesi è la storia della cacciata dal paradiso. Ossia è la storia dell'umanità che conosce se stessa.

Dio fece l'uomo per arare i campi, e poi lo mise nel giardino dell'eden.

E' una codificazione molto semplice da capire, se abbiamo capito quanto detto fin ora: il giardino dell'eden è il mondo immaginario senza realtà, dove l'uomo non conosce se stesso.

Nel momento che conosce se stesso l'uomo è cacciato da questo immaginario.
E questo immaginario è il bene PRESUPPOSTO.

Ma l'uomo può conoscere il bene solo quando vi è alienato.

La proprietà psichica dell'inconscio è questa regressione alla madre.

La madre è Dio, La madre è il bene a seconda che stiamo parlando di religione o di spiritualità.

Quello che importa è la funzione archetipica direbbe l'utente paul, una funzione da recuperare.

La critica di Niko risiede nella sua profondità proprio in questo investimento.
(investimento libidico originario alla madre).

Questo investimento infatti non colpisce la madre, ma il suo fantasma, ossia la volontà di potenza, altro concetto nicciano.

Compito dell'uomo non è tornare nel giardino edenico, che è protetto dall'angelo con la spada di fuoco.

Ma è quello di lavorare la terra.

Ma la terra se lavorata è maledetta, poichè lavorare la terra significa cambiarla.
E questo cambiamento richiama la volontà di ritorno edenico.

La terra va lavorata a livello spirituale.


Queste due ultime considerazioni le lasciamo come annotazione per il futuro.
Quando tornerò a ragionare con me stesso.


Quello che in questa lunga risposta a Niko, ma in generale a tutti coloro che vogliono un ritorno alla natura è fare notare come l'alienazione è IMPOSSIBILE da evitare.

Noi siamo sempre fuori dalla natura (sia perchè dobbiamo lavorarla, sia perchè siamo stati cacciati dall'eden).

I grandi saggi della bibbia sembravano conoscere questa condizione di dannazione eterna.

La salvezza è il tentativo archetipico di ritorno alla madre.

E' chiaro che il rischio di confondere la madre, con il fantasma della madre è sempre altissimo.
Infatti il fantasma della madre ha sempre un nome.
Ma la madre è solo un paesaggio.
E' il luogo cavo entro cui si può muovere il pensiero.
E' dunque il pensiero la vera madre, ossia il padre nella visione ebraica.

E' il pensiero e la sua possibilità di elevazione ai confini dell'infinito, il paesaggio della madre, infinita e mai raggiungibile, eppure contorno, buco, cavo.

E' dalle regioni ultra-materne, diremmo uterine che spira il  ruach, il vento che spira sulle acque, acque materne, evidentemente.

Il ruach è la catena che unisce DIO e l'uomo nella  tradizione cabalistica.

In verità la catena siamo noi, è lo spirito umano, che si eleva, come spinta arcaica al ventre materno.

Il complesso edipico che la tragedia greca iscrive nel destino umano è il tentativo di squarciamento di quel ventre.

Il tentativo è quello del superamento di questa tragedia dell'umano.

La catena è infinita fin quando segue il vento dello spirito (il ruach appunto).
In Nietzche cosa produce il passaggio del vento nel deserto? (è la domanda che non riesco ancora a capire).
Nel mondo giudaico ciò che segue è la comunità, ossia la catena degli sforzi individuali, ognuno anello per l'aggancio di un altro anello, tutti insieme nel tentativo di seguire quel vento, o forse è proprio quel vento che ci inalza?

La guerra ci spezza, gli anelli spezzati portano alla povertà dello spirito.

La bibbia mi immagino sia questo. Il racconto della guerra, e dove la nostra catena è arrivata, e dove potrà arrivare.

Il problema del naturalismo è non vedere la dimensione duale in cui l'uomo si trova, una dimensione di totale fraintendimento di ciò che siamo.

Infine rispetto al "noi" di Steiner, potremmo certo trovare delle forti assonanze, ma in Steiner non vi è un ragionamento che sia dentro il logos, bensì si tratta di affermazioni senza alcuna argomentazione dialogica.
(non a caso Steiner finirà dentro la fornace della religione cristiana).

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 04 Marzo 2022, 20:12:21 PM
Provo ora a rispondere a niko in forma corta, d'altronde il futuro sarà sempre più dominato dalle forme brevi di comunicazione. Proviamo a vedere se riusciamo a distillare qualche saggezza.

Mi scuso per il messaggio che gli diedi il 31 dicembre, non avevo capito, e quello è uno dei miei tanti sfoghi sul forum, anche se ogni sfogo ha sempre un contenuto.

Per Niko la questione della salvezza è una falsa pista, in quanto nel tentativo per rimanere in metafora di non essere più agnelli, ci si trasforma in lupi.
La spiritualità a suo dire non passa da questa porta.
Sono d'accordo in linea ideale, ma la storia, che sia quella ideologica o personale, parla sempre di agnelli e lupi.
Certo uno può rimanere agnello come nel responso finale di Niko.
Ma chi ci dice che siamo agnelli? Il mondo giudaico, prende la metafora sul serio.
Nel mito gli Dei dominano sull'uomo. Nella rivoluzione giudaica è l'uomo che domina sugli dei.
In che maniera? ponendo il sacro fuori dall'uomo. Ossia l'agnello è il patto di sangue con Dio.
La colomba è la spiritualità che si eleva dal tempio.

Noi parliamo della colomba (quella che si posa sull'arca di noè dopo il disastro).
La colomba è figlia del lupo che ha divorato quell'agnello, ossia è ciò che rimane dopo il massacro o il disastro.
La colomba fugge dal tempio e si posa sugli uomini.
Questa è la salvezza.

Compito della bibbia è indicare cosa sia questa colomba.
La voce dei padri continua in noi figli, quella colomba va sempre interpretata.

Come a dire noi non siamo agnelli ma bensì colombe.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 06 Marzo 2022, 00:41:14 AM
DAL MIDRASH RABBA (ed. Soncino 1900ca)

(domanda)
Il cielo e la terra   (I, 1):
(risposta)
Da dove vengono? essi vengono dall'oggi (dall'ora e adesso)

(domanda)
E la terra era tohu e bohu (I, 2):
(risposta)
E venne Rabbì Giuda B. Simon (e disse)
"Egli rivelò segreti profondi e misteriori — (Dan. II, 22)"
E (aggiunse) "Cose profonde stanno nella Gehenna, così è stato scritto."
Ed è risaputo che non vi sono ombre in quel luogo, in quanto esse sono ospiti dell'oltremondo, il giardino dell'eden è dunque questo mistero profondo.

Un altra interpretazioni è che mistero profondo sono coloro che sono aiutati dal Signore ossia i malati e i bisognosi.(Isaia 4,6)


Daniele 2:22
Svela cose profonde e occulte
e sa quel che è celato nelle tenebre
e presso di lui è la luce.

Bibbia di Gerusalemme.

Isaia 4,6
Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.
 Bibbia di Gerusalemme.


geenna
[ge-èn-na] n.f. invar.
1. nel linguaggio evangelico, luogo di eterna dannazione, dove brucia il fuoco infernale
2. (non com.) luogo di tormenti

Etimologia: ← dall'aram. gê hinnam (ebr.  hinnōm) 'valle di ennom', nome di una valle presso gerusalemme dove venivano compiuti sacrifici umani al dio moloch, in seguito divenuta luogo di incenerimento di cadaveri e rifiuti.

Dizionario etimologico Garzanti


Etimologia.

—Visione critica:

La parola "Sceol" è stata per qualche tempo considerata come una parola in prestito assiro-babilonese, "Shu'alu", con il significato presunto "il luogo in cui i morti sono citati o ordinati", o "il luogo in cui i morti vengono raccolti . " Delitzsch, che nei suoi primi lavori ha avanzato questa visione, ora l'ha abbandonata; almeno nel suo dizionario la parola non è data. La non esistenza di "Shu'alu" è stata sempre sostenuta da Jensen ("Kosmologie," p. 223), e recentemente di nuovo da Zimmern (in Schrader, "KAT" 3d ed., P. 636, nota 4) anche contro la spiegazione di Jastrow (in "Am. Jour. Semit. Lang." xiv. 165-170) che "sha'al" = "consultare un oracolo" o "citare i morti" per questo scopo, da cui il nome del luogo dove sono i morti. La connessione tra l'ebraico "Sceol" e l'assiro-babilonese "shillan" (ovest), che Jensen propose invece (in "Zeitschrift für Assyriologie", v. 131, xv. 243), non sembra essere accettabile. Zimmern (lc ) suggerisce "shilu" (= "una sorta di camera") come la corretta fonte assira della parola ebraica. D'altra parte, è certo che la maggior parte delle idee trattate dallo "Sceol" ebraico sono espresse anche nelle descrizioni assiro-babilonesi dello stato dei morti, trovate nei miti riguardanti la discesa di Ishtar nell'Ade, riguardanti Nergal ed Ereshkigal (vedi Jensen in Schrader, "KB" vi., parte 1, pp. 74-79) e nell'epopea di Gilgamesh (tavolette ii. e xii .; comp. anche Craig, "Religious Texts", i. 79; King, Magic, "No. 53).

Questo regno dei morti è nella terra ("erẓitu" = ; comp. Giobbe, x. 21, 22), essendo la porta ad ovest. È la "terra senza ritorno". È un luogo buio pieno di polvere ( vedi Sheol, Biblical Data ); ma contiene un palazzo per il sovrano divino di questo regno delle ombre (comp. Giobbe xviii. 13, 14). Sette porte sorvegliano successivamente l'avvicinamento a questa terra, alla prima delle quali è un guardiano. Un flusso d'acqua scorre attraverso Sheol (comp. Enoch, xvii. 6, xxii. 9; Luca xvi. 24; Sal. Xviii. 5; II Sam. Xxii. 5).
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: niko il 09 Marzo 2022, 13:51:23 PM

L'uomo non e' ne buono e ne' cattivo, e' solo un animale malato, e la guarigione e' il superamento dell'uomo...

L'unica salvezza e' la salvezza dall'essere come contrapposto al divenire, per questo dico che non e' una vera salvezza...

A livello naturale:

la forza e' prima di tutto ed essenzialmente essere in grado di definire e determinare se stessi

la debolezza e' essere in condizione di determinarsi solo in base agli altri (di solito nelle forme basiche e dell'imitazione/gregarieta' o del
conflitto/opposizione)  e quindi la condizione intrinseca di non essere niente, di non essere nessuno, al venir meno dell'altro...

Imitare e avversare, la calunnia, l'odio e la gregarieta',  in generale  non sono equivalenti al creare, perche' se e quando si crea, si crea l'inedito e il nuovo, mentre si imita o si confligge in base a un elemento esistenziale semplicemente "reperito", trovato, nell'ambiente preesistente...

partendo dal male, nascendo nella sofferenza e  nel male,  si puo' creare solo il bene, si e' nella condizione (per linea e direzione temporale intendo) opposta a quella in cui sarebbe il Dio biblico, se esistesse, che, nella sua sequenza esistenziale personale, parte gia',  dal bene e da uno stato di perfezione; e quindi, se crea, puo' creare solo il male.

Ma in cosa differisce dal livello naturale il livello di esistenza umano?

L'uomo e' malato perche' e' oltre questa dicotomia naturale, vuole essere debole, vuole determinarsi in base agli altri, l'eterodeterminazione e' il suo stesso
voler-essere, quindi e' obbiettivamente nella debolezza, ma non la patisce, anzi, ne fa' una forza, non e' debole per destino e per necessita', ma per scelta...

Che cos'e' l'uomo, se non la forma negativa, determinativa, imitativa e oppostiva della coscienza, con cui egli si identifica, rispetto al maggiore è piu' grande mondo, che la coscienza contiene?

Finche' ci identifichiamo con la coscienza, ci identifichiamo con la forma in generale del comprendere, avversare e negare... non mai con quella del creare...

E' una figura di inversione della volonta' di potenza all'interno della volonta' di potenza stessa, il modo in cui il debole "diviene" forte pur rimanendo fondamentalmente se stesso, cioe' debole...

Percio' non e' interessante come l'agnello si ribelli al lupo in carne ed ossa, ma ai valori del lupo, come valori dell'autoderminazione e auto-esistenza in generale, come si impari, nel cammino dell'uomo, a voler-essere agnelli, ma questo non e' un punto di arrivo, ma un punto intermedio che deve essere ulteriormente superato...

La priorita' del positivo sul negativo, che e' uscita fuori anche in un altro e piu' recente topic, per me, ben lungi dall'essere una questione puramente filosofica,  implica a semplicemente che chi singolarmente  non ha valori, o non ha la forza di affermarli, vive dei valori degli altri, vive di imitazione, nostalgia, attesa e opposizione; cioe' che una qualche forma distruttura vince sempre sull'indeterminato e sull'informe, e che la presunta "assenza" di valori, in realta' a ben riflettere e a ben  guardare si identifica e si risolve nell'inattualita' spaziale o temporale dei valori stessi, quindi in punti di vista che privilegiano, tra passato presente e futuro, una singola direzione o dimensione temporale a scapito delle altre.

Comunque scusa per le divagazioni...







Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Kephas il 09 Marzo 2022, 20:00:47 PM
green demetr: "la parola "Sceol"  è stata per qualche tempo considerata come una parola in prestito Assiro-Babilonese...."
---------------------------

Ti dò un'altra spiegazione del significato  di "Sceol"...naturalmente da aggiungere a tutte quelle già note. :)

Il concetto di "She oula"!!:
She o anche Shei, oppure Shea vuol dire: "ho sete"
Oul o anche voul vuol dire:"uomo abbandonato a se stesso"
Ma qual'è il significato generale di Shè' aula.?
Da questa parola l'israelita antico trasse in forma abbreviata il suo "Sheol", il greco la sua "Scole", il romano la sua "Schola", ed il persiano e l'indiano il loro "Schehol"

"E considerato che i savi antichi durante le loro visioni estatiche, si rendevano molto bene conto in quali deplorissime condizioni giungessero nell'aldilà dopo la deposizione del corpo le anime molto materiali e prese da eccessivo amore pel mondo e per se stesse, cosi si verificò che essi appunto un simile deplorevole stato lo chiamarono col nome di She oula, vale a dire Inferno."

Inferno che secondo me, è appunto una scuola per la Redenzione, dal momento che Dio ci ha creati per la Vita eterna, e non certo per l'eterna morte.


Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 14 Marzo 2022, 14:45:24 PM
Ciao Niko e Kephas,

Certamente Niko l'uomo nella sua essenza è una serie di passaggi intermedi.
Ogni passaggio intermedio è passibile di ulteriori eterogenesi.
D'altronde mi pare proprio che la Bibbia sia nient'altro che un sentiero.

Certo Kephas, sono molto d'accordo.
Ma rispetto alle antiche religioni che credevano esistesse un Dio, cosa vuol dire, di quale significato si colora, lo sceol, ossia la terra che abitiamo, senza l'aiuto degli Dei?

Lo sceol viene imprigionato dentro a immagini e simboli superiori, ecco che esso scorre nella valle della gehenna.
Diventa un luogo della mente.

Ecco che diventa il primo rompicapo biblico cosa vuol dire Bohu e Vahu?

E' semplicemente come annota Robert Alter il primo di una lunga serie di diadi, ovvero parole che ripetono se stesse, un artificio letterale per sottolineare la pregnanza di un passaggio.
Qui addirittura Vahu non ha alcun significato, come annota Atler, è una semplice cacofonia.

A mio parere no, poichè nella tradizione antica ebraica (araba etc..) le parole non sono atomi, ma loro stesse generatori di eterenomie, come detto anche da Niko.

La via per la purificazione dell'anima passa attraverso i suoni, le parole.
E tramite il nostro immaginario.
Più si carica di immagini, più la nostra anima si eleva.

Mentre leggo la bibbia, sento il peso di stare in un epoca frivola, completamente svuotata di senso.

E' veramente molto difficile concentrarsi e ri-immaginare come doveva essere la vita allora, da quale disperazione, e da quale forza fossero spinti.

Temo che per la nostra epoca anche piccoli sforzi di re-immaginazione, siano in fin dei conti ben venuti.

La reincarnazione è parte del pensiero ebraico, è il cristianesimo che ha rovinato tutto (poichè si illude che una sola vita basti per essere giudicati nel giorno del giudizio, fosse così saremmo tutti condannati).

Tra le altre cose mi pare che le anime invece di inalzarsi si stiano abbattendo.
Forse stiamo cercando quella mediocritas, da cui poi poter pensare senza soluzione di continuità in tanti e non in pochi alle cose alte e sante (per così dire).
Ma il benessere ottenuto in alcune parti del mondo, sembra stia ottenendo l'effetto contrario.
Mistero.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Freedom il 15 Marzo 2022, 12:03:45 PM
Citazione di: green demetr il 14 Marzo 2022, 14:45:24 PMLa reincarnazione è parte del pensiero ebraico, è il cristianesimo che ha rovinato tutto (poichè si illude che una sola vita basti per essere giudicati nel giorno del giudizio, fosse così saremmo tutti condannati).
Forse, il pensiero cristiano afferma che abbiamo una sola vita a disposizione per guadagnarci il Paradiso, per aiutarci ad intensificare gli sforzi.

Sapendo di avere tantissime vite a disposizione potrebbe diventare forte la tentazione di rimandare il lavoro. E lasciarsi andare........

In effetti non è propriamente mentire: il tempo passato non tornerà mai più e ogni attimo che passa è dunque unico e irripetibile. E, in fondo, ti giochi sempre tutto in ogni momento.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 18 Marzo 2022, 22:17:44 PM
Citazione di: Freedom il 15 Marzo 2022, 12:03:45 PM
Citazione di: green demetr il 14 Marzo 2022, 14:45:24 PMLa reincarnazione è parte del pensiero ebraico, è il cristianesimo che ha rovinato tutto (poichè si illude che una sola vita basti per essere giudicati nel giorno del giudizio, fosse così saremmo tutti condannati).
Forse, il pensiero cristiano afferma che abbiamo una sola vita a disposizione per guadagnarci il Paradiso, per aiutarci ad intensificare gli sforzi.

Sapendo di avere tantissime vite a disposizione potrebbe diventare forte la tentazione di rimandare il lavoro. E lasciarsi andare........

In effetti non è propriamente mentire: il tempo passato non tornerà mai più e ogni attimo che passa è dunque unico e irripetibile. E, in fondo, ti giochi sempre tutto in ogni momento.


Si è vero concordo con quello che dici, anche se poi ci sono molte volte in  cui mi rendo conto che gli errori di questa vita li trascinerò di nuovo nella prossima.
A volte essere indulgenti con se stessi è ancora una questione di dubbio.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Freedom il 24 Marzo 2022, 08:52:14 AM
Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2022, 22:17:44 PMSi è vero concordo con quello che dici, anche se poi ci sono molte volte in  cui mi rendo conto che gli errori di questa vita li trascinerò di nuovo nella prossima.
A volte essere indulgenti con se stessi è ancora una questione di dubbio.
Oh bè gli errori sono difficili da estirpare. Molti cristiani (tra i quali me medesimo) si stancano di confessare sempre gli stessi peccati. Lo trovano addirittura irriguardoso verso il confessore e verso sé stessi. E prima di tutto verso Dio. Fra l'altro, se per caso riesci a correggerne uno, ecco che ne salta fuori un altro che prima non conoscevi!

Una volta, con il mio vecchio parroco, paragonavo i miei vizi/errori a rami di un albero: quando ne riuscivo finalmente ad eliminare uno, ecco che ne spuntava un altro. Lui rispose che bisognava usare il diserbante.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: hope&faith il 16 Maggio 2022, 18:07:26 PM
Salute...il diserbante è lo Spirito Santo, quando la Verità la si conosce e ci si lascia liberare facendo tutto quello che è comandato, i peccati confessati non si rifanno più. È lo Spirito che agisce e la volontà fa operare nel Ravvedimento, il Messyah è venuto ad insegnare questo, non ha ordinato di entrare in un loop di confessione-peccato-riconfessione-ripeccato..."Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi" significa questo, libertà dalla schiavitù del peccato, in ogni sua forma e manifestazione...e va conosciuto bene quale sia e cosa va a toccare in profondità.
La fornicazione spirituale ha a che fare con molti aspetti, talmente tanti e sottili che a scoprirli quasi si fa difficoltà a crederci perchè l'orgoglio contende con lo Spirito Santo, è stregoneria e si oppone alla liberazione. Ma la purificazione è un processo totale e continuo, è un divenire...come il principio stesso del Creatore.
Essere discepoli - Netzarym come lo erano i discepoli del Messyah, guardiani e custodi della Verità - significa avere una condotta di vita santa - separata - nella totalità di questo significato. "Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono quelli che la trovano", infatti sta scritto che "Non chiunque mi dice: "Signore, Signore!" entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli."
YAH SALVA
 
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 16 Febbraio 2024, 17:14:15 PM
Sono giò passati 2 anni  ???
Cosa è successo nel frattempo?
Non ne ho idea, mi pareva ieri.... O:-)

Riprendiamo le carte.

Versetto uno di genesi.

INTRODUZIONE. Di cosa parla la Bibbia?
Con saggezza io vi dico che gli Dei si sono allontanati da noi, e la magia e la terra che abitavamo.
Commento:
Il popolo ebraico (gli abitanti della giudea) da sempre ha subito sconvolgimenti e guerre. 
A partire dagli imperi che naturalmente volevano lo sbocco sui mari per arrivare a commerciare.
La sfiducia nei loro Dei, subì per qualche motivo una sorta di ripensamento su cosa potesse sopravvivere della loro cultura.
In un epoca dove gli Dei erano TUTTO, il popolo ebraico ebbe l'ardire di pensare se stesso, come una unità di fatto.
Un patto di sangue, fra la fede nello spirito e la fratellanza.
Su questa fratellanza che considerava il povero, come una persona da aiutare, e non da sopprimere, il mondo tutt'oggi impazzisce e schiuma di rabbia.
Naturalmente tramite il cristo, il messaggio di fratellanza si è poi diffuso in tutto l'occidente.
La differenza tra l'occidente e Israele, è che i primi parlano ma non fanno i fatti, e i secondi invece mettono come ORDINE di aiutare i deboli.
E' così che il ripensamento dello spirito come forma di comunità riesce a pervenire, unico popolo rimasto dall'antichità ad oggi.
Il mondo SCHIUMA DI RABBIA verso coloro che di dicono eletti.
La elezione consiste in un incredibile rivolgimento del pensiero, che tutt'ora per noi occidentali è una sfida impossibile da affrontare, perchè impossibile da pensare.
Purtroppo questa rabbia e questa violenza sono radicati nella conoscenza ebraica.
Loro sanno quanto gli altri popoli siano marci dentro.
E decidono di codificare i messaggi.

Versetto due.
E il regno era senza luce perchè la sua luce era oscura come l'oscurità stessa.
E la luce nera sapeva di stare nell'abisso.
Ma le forze dell'intelligenza divina sconvolgevano questo abisso, e si vedevano ai suoi confini, bagliori di luce verde.
Laddove c'era questa luce, vi erano i resti dei mondi superiori andati in pezzi.
E la luce nera sapeva che la luce verde veniva dai mondi superiori.
Commento:
E' stato molto difficile tradurre questi versetti.
Perchè parla di magia.
Per chi sa come inizia Giovanni, ora dovrebbe meglio capire perchè i pretoni hanno deciso che i primi due versi di Giovanni sono spuri.
In realtà non è così.
Il cristianesimo è una eresia ebraica, e a parte la sciocchezza del cristo, essa conosce perfettamente tutto il pensiero ebraico.
Vi sono qui però degli elementi che mi hanno poi portato a desistere, proprio nel mese di gennaio.
Nel mie attese avrei dovuto trovare qualche appiglio con il pensiero della psicanalisi dove il Dio è sconosciuto.
Capisco benissimo che con un lavoro attento, possiamo anche ricostruire delle affinità.
E anzi probabilmente vi sono anche dettagli importantissimi tra quello che io chiamo inconscio e quello che noi chiamiamo normalmente attività quotidiana.
Chi pensa trova nel pensiero stesso la propria morale.
L'intelligenza è agente come dirà poi anche Dante.
E' assai difficile perchè nell'ebraismo l'oggetto del pensiero dell'io (rispettivamente i cocci dei mondi superiori che sono franati nella nostra dimensione spazio-temporale, ossia la materia) sia così importante.
E' vero che tramite la numerologia sembra sapessero addirittura la struttura del DNA e il numero esatto degli elementi primi.
Ma la numerologia è fatta apposta per trovare tutto e il contrario di tutto.
Quello che è certo è che anche nell'antichità per l'ebraismo l'oggetto aveva un valore di sacralità.
Mentre nel "nostro" cristianesimo l'oggetto ha un valore negativo, qualcosa da superare.
Rispetto tantissimo quello che abita il pensiero altrui, sopratutto se è così chiaro.
Infatti la magia mi par essere questa scoperta delle cose superiori che aderisce a quella inferiore.
Tema presentissimo nel platonismo, che poi sfocerà nella scienza contemporanea.
Questa cosa già la sapevo, e d'altronde dovrebbe saperla qualsiasi liceale.
La magia di ieri, è la scienza di oggi.
Ma il mio problema è prorio dal terzo versetto in avanti.
3.Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Infatti con un passaggio netto, l'intelligenza divina diviene Dio stesso.
Non sono affatto d'accordo.
Anche nella simbolizzazione cabalistica Dio è fuori dai regni.
Nel momento che si dice che è questo Dio che "vuole" che la luce sia, ovvero che il pensiero, pensi qualcosa di materiale.
Nasce poi la fenomenologia, con la solita gerarchia che chiude il discorso.

Nel frattempo ho ascoltato alcune rabbini inglesi, che danno un inside pazzesco della storia di Giuseppe.
Che chiude di fatto il peccato originale ossia l'uccisione tra fratelli.
Genesi è un gigantesco affresco sul dovere della fratellanza.
Mi sono anche commosso.
E ho capito perchè Thomas Mann considerasse la scrittura di Giuseppe e i suoi Fratelli, il suo romanzo principale.
Curioso di vedere se riesce a restituire la stessa ricchezza e sfumature del testo biblico.


COSA MI HA FATTO CHIUDERE QUESTO 3D.

Non metto in dubbio l'incredibile forza morale che questo testo mette in moto, per chi vuole capire naturalmente.

Ma dopo la trentesima seduta, qualcosa si è rotto dentro di me.

Gli inglesi lo chiamano delusional behaviaour, nella loro solita capacità di pervertire anche quelle poche cose che riescono a pensare.

Infatti dopo un pò capisci che la parola Dio, perde quel suo antico valore di presenza nell'assenza, e diventa invece un vero e proprio sostituto.
Ecco che di nuovo il pensiero ebraico, pensa si la fratellanza, senza ombra di dubbio, ma nello stesso tempo è sull'orlo del precipizio dei popoli passati e presenti, ossia la creazione del TOTEM.

Ogni totem nasconde sempre un tabù.

E il tabù è nella psicanalisi avanzata sempre il discorso di morte.

Essendo IO  :D una persona sensibile, mi sono ad un certo punto sentito alienato.

Il discorso ebraico infatti è totalmente chiuso nelle intuizione magnifiche del passato.
Ho la netta sensazione che non possa nascere nulla di nuovo, e che anzi qualsiasi cosa di nuovo venga pensato da loro come vizio capitale.

E' difficile dargli torto, perchè il loro popolo è ancora vivo.
I loro valori morali ce li sognamo di notte.

E' un popolo che ammiro, la loro capacità di dissacrare, di ironizzare, tutte cose che mi sono sconosciute.
Fonte di inesauribile ricchezza interiore, almeno come possibilità.

Ciò che manca è la volontà.
Putroppo sono in bilico tra una volontà di andare oltre, e una di disprezzo costante, entrambe mi sembrano false.

Non so se qualcuno ci sta capendo qualcosa.
Nel caso chiedo un aiuto.
E' ovvio che il disprezzo, la red pill, le ricadute del mee too, le melanconie o come meglio preferisco dire il pensiero delusional (il pensiero, non il comportamento o bestia inglese!) sono cose da superare.
Ma quale sarebbe il modello che non ricada nel pensiero gerarchico (che è invece il sogno bagnato dell'inglese, da sempre  e per sempre)?

In parte mi sta aiutando Platone, quando parla dell'onore del pensiero.
Ma quando penso alla fine tragica dei giornalisti, degli intelletuali che sempre l'inglese attua (per non parlare degli orientali tutti) mi chiedo: ma che senso ha?
Delusional è l'oggetto ma anche il soggetto che voglia uscire dalla gabbia dell'inglese.

La fede? Non mi pare più una soluzione, anzi oggi viene pervertita nella fede nel MALE....cioè siamo al delirio.

Altri pensieri? Grazie.

Per quanto riguarda la cabala (lo zohar) e altri libri altamente codificati, tipo Giobbe o i Profeti, aprirò nel caso una discussione.
So che queste mi piacciono, ma avranno un peso minore se e quando riniziero a leggere.
Sto scoprendo di essere impanicabile anch'io.
Che palle!
Grazie al cielo che c'è Nardone. Sto cercando di mettere a fuoco.
Saluti!


Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Ipazia il 16 Febbraio 2024, 19:16:07 PM
Credo che la destra sionista xenofoba e razzista abbia distrutto in pochi decenni la koinè ebraica che tu ammiri tanto e che ci ha dato geni fondamentali per lo sviluppo del pensiero.

La terra promessa fattasi Israele è la peggiore polpetta avvelenata che l'ebraismo ha subito dalla sua nascita e porterà alla distruzione dell'humus che ha permesso lo sviluppo di quella cultura apolide senza orario e senza bandiera, ormai fusa nel peggio della violenza militare e finanziaria.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 16 Febbraio 2024, 22:14:16 PM
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 10:19:29 AM
io mi chiedo quale fu l'influenza dei funghi allucinogeni ,delle sostanze naturali psicotrope,dei parassiti ,dei virus e dei batteri nella tradizione religiosa e non religiosa della specie.
Aggiungo: oltre che nelle leadership politiche,militari e culturali!
E ancora: nella scienza e  nella tecnologia.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 13:45:17 PM
Citazione di: green demetr il 16 Febbraio 2024, 17:14:15 PMIl discorso ebraico infatti è totalmente chiuso nelle intuizione magnifiche del passato.
E' questa la loro condanna...
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 14:46:22 PM
Citazione di: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 13:45:17 PME' questa la loro condanna...
Chi fu quel papa che chiamò gli ebrei:"fratelli maggiori"?Chi fu quel tale che li condannò a morte con i lager?
Chi generò Einstein,Freud und so weiter?
Se fossi un mod comincerei a sentire puzza di antisemitismo.
Io d'ora in poi ascolterò il mio naso evitando con cura certi post.



Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 15:15:06 PM
Citazione di: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 14:46:22 PMChi fu quel papa che chiamò gli ebrei:"fratelli maggiori"?Chi fu quel tale che li condannò a morte con i lager?
Chi generò Einstein,Freud und so weiter?
Se fossi un mod comincerei a sentire puzza di antisemitismo.
Io d'ora in poi ascolterò il mio naso evitando con cura certi post.
Se leggessi e ascoltassi senza pregiudizi, forse comprenderesti quanto uno dice o commenta.

La loro condanna - come ben dice @green demetr - è essere chiusi nelle intuizioni del passato (vedi una certa legge del taglione o intuizioni simili contenute nella Torah).
Ossia, non aver accettato (e non accettare ancora) Gesù come il Messia (vedi una certa regola d'oro).

Questo non diminuisce la realtà - sempre grazie al Cristo - che essi siano i fratelli maggiori (Gesù, il mio Dio, è un ebreo), né esclude loro dall'abbraccio salvifico del Vangelo (che giudica "peccato" la vendetta o uccidere in nome di YHWH).

Forse dovresti incominciare ad ascoltare col cuore, dacché il naso serve in altre circostanze.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 16:20:25 PM
quando uno parla di condanna io lo lascio perdere e basta >:(
Ho smesso di leggere dogmi e dogmatici ,fisse e fissati da un bel pezzo!
Per questo non prendo mai il raffreddore  :D
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 19:28:49 PM
Citazione di: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 16:20:25 PMquando uno parla di condanna io lo lascio perdere e basta >:(
Ho smesso di leggere dogmi e dogmatici ,fisse e fissati da un bel pezzo!
Anche per questo ci vuole fede ...non naso!
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:24:58 PM
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2024, 19:16:07 PMCredo che la destra sionista xenofoba e razzista abbia distrutto in pochi decenni la koinè ebraica che tu ammiri tanto e che ci ha dato geni fondamentali per lo sviluppo del pensiero.

La terra promessa fattasi Israele è la peggiore polpetta avvelenata che l'ebraismo ha subito dalla sua nascita e porterà alla distruzione dell'humus che ha permesso lo sviluppo di quella cultura apolide senza orario e senza bandiera, ormai fusa nel peggio della violenza militare e finanziaria.
Tu parli dal comodo divano, voglio vedere cosa faresti se interi popoli, guarda caso, tutti arabi, ti vogliono morto.
Ma non ti preoccupare quel tempo non è così lontano come credi.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:27:19 PM
Citazione di: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 13:45:17 PME' questa la loro condanna...
Un popolo non ha il diritto di credere quello che vuole?
Chi decide della condanna voi cristiani? Non vi preoccupate ci pensano i musulmani, ah ma i prossimi siete voi!
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:31:07 PM
Citazione di: daniele22 il 16 Febbraio 2024, 22:14:16 PM
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere

Non ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:32:50 PM
Citazione di: Pensarbene il 17 Febbraio 2024, 10:19:29 AMio mi chiedo quale fu l'influenza dei funghi allucinogeni ,delle sostanze naturali psicotrope,dei parassiti ,dei virus e dei batteri nella tradizione religiosa e non religiosa della specie.
Aggiungo: oltre che nelle leadership politiche,militari e culturali!
E ancora: nella scienza e  nella tecnologia.


Puoi chiederti quello che vuoi, la religione è un valore non un allucinazione.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:34:47 PM
Grazie delle "non risposte"  :D
Ma perchè continuo a scrivere? ah già la coazione a ripetere.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Ipazia il 17 Febbraio 2024, 23:13:32 PM
Citazione di: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:24:58 PMTu parli dal comodo divano, voglio vedere cosa faresti se interi popoli, guarda caso, tutti arabi, ti vogliono morto.
Ma non ti preoccupare quel tempo non è così lontano come credi.


È la trita retorica mainstream che ignora tutta la storia precedente. L'odio i sionisti se lo sono guadagnato a partire dalla banda Stern e invece di fermarsi, quando ne hanno avuto l'occasione, hanno raddoppiato, arrivando con Netanyhau all'irreversibile che si riverserà su Israele.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 18 Febbraio 2024, 08:20:23 AM
Citazione di: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:31:07 PMNon ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 18 Febbraio 2024, 09:52:09 AM
io viaggio per il mondo da decenni e vedo ovunque gli stessi problemi,la stessa fatica,gli stessi vantaggi ,gli stessi sacrifici e le stesse speranze 
Gli stessi immarcescibili esseri umani che,in qualunque stato siano,vogliono vivere.
Questa è la Terra.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Duc in altum! il 19 Febbraio 2024, 16:37:42 PM
Citazione di: green demetr il 17 Febbraio 2024, 22:27:19 PMUn popolo non ha il diritto di credere quello che vuole?
Chiunque ha questo diritto, e certamente non è per decreto costituzionale...
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Febbraio 2024, 00:35:09 AM
Citazione di: Ipazia il 17 Febbraio 2024, 23:13:32 PMÈ la trita retorica mainstream che ignora tutta la storia precedente. L'odio i sionisti se lo sono guadagnato a partire dalla banda Stern e invece di fermarsi, quando ne hanno avuto l'occasione, hanno raddoppiato, arrivando con Netanyhau all'irreversibile che si riverserà su Israele.
O il contrario.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Febbraio 2024, 00:36:15 AM
Citazione di: Duc in altum! il 19 Febbraio 2024, 16:37:42 PMChiunque ha questo diritto, e certamente non è per decreto costituzionale...
E chi ha detto niente?
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Febbraio 2024, 00:38:45 AM
Citazione di: daniele22 il 18 Febbraio 2024, 08:20:23 AM
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona

daniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Febbraio 2024, 00:41:15 AM
Citazione di: Pensarbene il 18 Febbraio 2024, 09:52:09 AMio viaggio per il mondo da decenni e vedo ovunque gli stessi problemi,la stessa fatica,gli stessi vantaggi ,gli stessi sacrifici e le stesse speranze
Gli stessi immarcescibili esseri umani che,in qualunque stato siano,vogliono vivere.
Questa è la Terra
ma le diverse forme di cultura. spero tu veda anche quelle. perchè sono tutta la differenza fra noi occidentali e loro i barbari (stranieri in senso greco)
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 22 Febbraio 2024, 06:08:32 AM
Per me la cultura è utile e interessante quando supporta e promuove la vita in ogni senso.
Non esistevita e  cultura alcuna nella morte e nei morti,solo morte e morti.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 22 Febbraio 2024, 12:29:33 PM
Citazione di: green demetr il 22 Febbraio 2024, 00:38:45 AMdaniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?


Mi sembra che tu non abbia risposto a quello che dissi ... ovvio, questa è la regola
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 22 Febbraio 2024, 15:44:00 PM
Citazione di: daniele22 il 22 Febbraio 2024, 12:29:33 PMMi sembra che tu non abbia risposto a quello che dissi ... ovvio, questa è la regola
E non potevi riformulare meglio?

Forse ho capito: tu intendi dire che una persona ricca non dovrebbe dare soldi ad una persona povera, perchè questo sarebbe un abuso del suo potere.

Ma infatti nelle comunità ebraiche, i soldi vanno in maniera privata PRIMA ai propri familiari, e solo in secondi alla comunità che poi provvederà a darli ai poveri.

E' così che i coloni ebrei sono riusciti a risollevarsi dalla loro condizione di povertà e  portare ricchezza in tutta la religione.
Sono gli arabi e i cristiani che non sono in grado di fare cose così semplici.
Talmente semplici che uno deve poi metterci d'impegno per capire come tu possa daniele22 ritenere che poichè il povero non può ricevere soldi, ne va della sua dignità.....
Ma non capisci che così facendo fai esattamente come vogliono gli aguzzini mondialisti?
Ti prego di informarti, di come la banca mondiale usi il debito per tenere l'africa sotto scacco.
E' forse meglio così?
Non sono d'accordo. Il mondo deve diventare ebraico, capire la fratellanza, intendersi come popolo, e vedersi come nazione.
L'ebreo nazione dentro altre nazioni, ha infine deciso di riprendersi la propria terra.
Poichè l'arabo è sempre fascista. A partire dalla polizia morale...manco 1984.
Come faccia l'occidente a credere al loro vittimismo proprio non lo so.
Come se il fatto di essere vittime, e povere, decida anche il fatto che sono brave persone.
No non lo sono.
Naturalmente l'arabo che rispetti la nostra civiltà, che poi è anche la sua, visto che il mediterraneo ce lo condividiamo da secoli e secoli.
Non è accettabile che cadano vittime di alcuni imam, che inneggiano al paradiso delle vergini e teorizzino la guerra asimmetrica. (con annessi massacri)
Ma il popolo palestinese, visto che ha deciso di essere tale e fare da esca, vittima sacrificale, non ha pietà dei suoi bambini?
Ma cosa hanno nel cuore?
Il male non è cosa affatto banale.
I poveri vanno aiutati sia dandogli soldi, sia ricreando in loro, l'amore per la vita, e il rispetto, la fratellanza verso se stessi e gli altri.
Processo storico lunghissimo, e piu passano gli anni e piu vanno nella direzione opposta. Non vedo come di nuovo la guerra dovrà mettere a posto le cose.
A favore loro o nostro.
Siamo ad un nodo critico della storia e ce ne stiamo accorgendo solo in un paio di persone nel mondo...fantastico!


Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 23 Febbraio 2024, 09:57:09 AM
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Ipazia il 23 Febbraio 2024, 11:24:58 AM
Da quanti peri bisogna cadere per non rendersi conto che a partire dalla banda Stern fino a Gaza la storia di Israele è infarcita di crimini contro l'umanità autoctona, che ha pure la colpa di essere di un'altra religione, becera forse più delle altre, ma che non si estirpa a cannonate, carceri, muri, espropri e umiliazioni.

Israele ha progettato l'apartheid dei non ebrei fin dalla sua nascita, e Mandela insegna come vanno a finire queste cose.

Di filosofia basterebbe quel minimo che aiuta a distinguere vittima e boia, e che ha capito che ci vuole meno che niente perchè la vittima di ieri diventi il boia di domani.

Annassero a esportare civiltà,  progresso e letture della Bibbia altrove, direbbe qualcuno che abbia un minimo di illuminazione filosofica.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 28 Febbraio 2024, 03:15:24 AM
Citazione di: daniele22 il 23 Febbraio 2024, 09:57:09 AM
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone

Daniele22 gli abbienti lo sono perchè producono ricchezza.
quando i poveri lo capiranno potranno parlare, e non sempre pretendere.
Se poi ti riferisci alla teoria marxista della partizione equa del saggio di interesse, non posso che essere d'accordo.
Purtroppo il marxismo è vittima del comunismo a matrice ideologica (maoisti-leninisti-etc...).
E che vuoi farci? Dare la colpa agli ebrei? Lì sono i privati stessi che fanno beneficenza, qua li usano per fare vaccini tossici, e cibi tossici.
Li dessero direttamente ai poveri, e deciderà il povero che farsene: probabilmente andando allo stadio. LOL
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 28 Febbraio 2024, 03:26:33 AM
Citazione di: Ipazia il 23 Febbraio 2024, 11:24:58 AMDa quanti peri bisogna cadere per non rendersi conto che a partire dalla banda Stern fino a Gaza la storia di Israele è infarcita di crimini contro l'umanità autoctona, che ha pure la colpa di essere di un'altra religione, becera forse più delle altre, ma che non si estirpa a cannonate, carceri, muri, espropri e umiliazioni.

Israele ha progettato l'apartheid dei non ebrei fin dalla sua nascita, e Mandela insegna come vanno a finire queste cose.

Di filosofia basterebbe quel minimo che aiuta a distinguere vittima e boia, e che ha capito che ci vuole meno che niente perchè la vittima di ieri diventi il boia di domani.

Annassero a esportare civiltà,  progresso e letture della Bibbia altrove, direbbe qualcuno che abbia un minimo di illuminazione filosofica.
Loro sono autoctoni di israele.
C'è la bibbia che lo dice.
C'è l'archeologia che lo dice.
C'è il linguaggio che lo dice.
Ma quanto sei dentro a sta cosa dei comunisti....delirio puro!
Oh hanno chiesto solo un piccolo stato grande come il piemonte (e originariamente era pure di meno...ma insomma! sti arabi che vogliono?
tutta la terra per loro? e poi sono cugini! è questa la cosa assurda!
loro stessi dovrebbero accoglierli.
Ma nemmeno accolgono i loro stessi simili!!
Si fanno le guerre.
E poi ti ripeto: carta canta, c'è un motivo per cui non li accolgono (ai loro simili). Informati, sui canali comunisti non ho trovato niente.(vine da pensare male, mooolto male)
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Ipazia il 28 Febbraio 2024, 10:14:09 AM
A questo punto mi aspetto che gli etruschi, coi loro quarti di etruschità geneticamente certificata, caccino via dall'antica Etruria tutti gli italiani non certificabili, imponendo a chi resta un rigoroso apartheid e riesumando la lingua etrusca obbligatoria. Dopo di che potranno gemellarsi con Israele ed Ucraina.

Ci vuole tanta partigiana fantasia per chiamare autoctone le masse di ebrei europei che hanno invaso la Palestina coi soldi dei banchieri ebrei, europei e americani, a partire da poco più di un secolo fa.

Israele è niente più che un fattaccio storico che non sarebbe mai avvenuto se al posto dell'impero britannico in Palestina fosse rimasto l'impero ottomano. E forse era meglio per tutti, ebrei compresi, che si sarebbero risparmiati tante infamie. Che storicamente si pagano. 
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: InVerno il 28 Febbraio 2024, 10:20:01 AM
C'è un topic dedicato al conflitto israelo palestinese

https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-nuovo-kippur/510/
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 28 Febbraio 2024, 14:06:25 PM
@green demetr
Riepilogo del nostro dialogo:
.
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere
.
Non ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
.
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona
.
daniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?
.
Mi sembra che tu non abbia risposto a quello che dissi ... ovvio, questa è la regola
.
E non potevi riformulare meglio?
Forse ho capito: tu intendi dire che una persona ricca non dovrebbe dare soldi ad una persona povera, perchè questo sarebbe un abuso del suo potere.
Ma infatti nelle comunità ebraiche, i soldi vanno in maniera privata PRIMA ai propri familiari, e solo in secondi alla comunità che poi provvederà a darli ai poveri.
E' così che i coloni ebrei sono riusciti a risollevarsi dalla loro condizione di povertà e  portare ricchezza in tutta la religione.
Sono gli arabi e i cristiani che non sono in grado di fare cose così semplici.
Talmente semplici che uno deve poi metterci d'impegno per capire come tu possa daniele22 ritenere che poichè il povero non può ricevere soldi, ne va della sua dignità.....
Ma non capisci che così facendo fai esattamente come vogliono gli aguzzini mondialisti? ... etc
.
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone
.
Daniele22 gli abbienti lo sono perchè producono ricchezza.
quando i poveri lo capiranno potranno parlare, e non sempre pretendere.
Se poi ti riferisci alla teoria marxista della partizione equa del saggio di interesse, non posso che essere d'accordo.
.
=============================
Mi sembra che le tue capacità di intendere, non quelle di volere ovviamente, siano assai limitate dato che continui a travisare per i tuoi irrazionali scopi quello che intendo dire. 
Proseguo: Marx è morto, così come Platone e Aristotele, Spinoza e Cartesio, Kant ed Hegel, Husserl e Heidegger. Faccio eccezione per Eraclito del quale però non mi è noto il motivo per cui voi sareste degli idioti. Quello che non capisci o fai finta di non capire è che la ricchezza è prodotta dal lavoro e non dal danaro.
Lascio dunque che i morti seppelliscano i loro morti ... intendi che tu sei il morto che seppellisce i filosofi creando per qualcuno di loro, ora tocca a Platone mi sembra, un particolare mausoleo. Un anno e mezzo fa ne avevi già fatto uno a Hegel che però oggi hai distrutto  ... aaah quanto lavoro per nulla. Comunque, la fratellanza ebraica è probabilmente uguale a quella ariana. Ti lascio dunque assecondando un motto che approvo e che dice che chi non è con me se ne vada pure all'inferno come meglio crede. Per gli eventuali coltelli c'è ancora tempo
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 01 Marzo 2024, 05:47:29 AM
Citazione di: daniele22 il 28 Febbraio 2024, 14:06:25 PM@green demetr
Riepilogo del nostro dialogo:
.
Ti chiedo Green,¿perché se uno è già avvantaggiato di suo essendo magari più astuto, o più bello o forte dovrebbe pure essere premiato per questo suo status concessogli dalla natura? Capisco una medaglia olimpica, ma più di quello è proprio qualcosa che non concepisco. Aiutami tu se puoi, perché I poveri non dovrebbero esistere
.
Non ho capito niente.
A chi ti riferisci con chi è più bello e astuto?
Perchè i poveri non dovrebbero esistere?
Te l'ho già spiegato, perchè per gli ebrei il popolo è uno e unito, e quindi si avanza insieme: nessuno indietro.
Chiamasi Fratellanza.
.
Green, cerca di fare un piccolo sforzo, mi riferisco a quelle persone che la natura ha favorito senza alcun merito da parte di queste. Pertanto reputo un'offesa alla dignità di un individuo l'aiuto che gli si offre in termini di danaro, essendo che il danaro, la ricchezza, sarebbe un'estensione indebita del potere che una persona esercita verso altra persona
.
daniele22 capisco che la propaganda non ti informi, devi farlo da solo.
guarda a cosa è l'unrwa.
guarda i fatti.
guarda i tunnell.
guarda i libri che fanno leggere all'asilo.
te la senti di dire che sono brave persone solo perchè sono povere?
.
Mi sembra che tu non abbia risposto a quello che dissi ... ovvio, questa è la regola
.
E non potevi riformulare meglio?
Forse ho capito: tu intendi dire che una persona ricca non dovrebbe dare soldi ad una persona povera, perchè questo sarebbe un abuso del suo potere.
Ma infatti nelle comunità ebraiche, i soldi vanno in maniera privata PRIMA ai propri familiari, e solo in secondi alla comunità che poi provvederà a darli ai poveri.
E' così che i coloni ebrei sono riusciti a risollevarsi dalla loro condizione di povertà e  portare ricchezza in tutta la religione.
Sono gli arabi e i cristiani che non sono in grado di fare cose così semplici.
Talmente semplici che uno deve poi metterci d'impegno per capire come tu possa daniele22 ritenere che poichè il povero non può ricevere soldi, ne va della sua dignità.....
Ma non capisci che così facendo fai esattamente come vogliono gli aguzzini mondialisti? ... etc
.
Ho semplicemente detto che la povertà in danaro è generata dalla ricchezza in danaro e non mi va che la comunità degli abbienti gestisca la ricchezza. Di Israele non so nulla, critico solo i premi che si ricapitalizzano. I poveri non godono comunque dello status di brave persone
.
Daniele22 gli abbienti lo sono perchè producono ricchezza.
quando i poveri lo capiranno potranno parlare, e non sempre pretendere.
Se poi ti riferisci alla teoria marxista della partizione equa del saggio di interesse, non posso che essere d'accordo.
.
=============================
Mi sembra che le tue capacità di intendere, non quelle di volere ovviamente, siano assai limitate dato che continui a travisare per i tuoi irrazionali scopi quello che intendo dire.
Proseguo: Marx è morto, così come Platone e Aristotele, Spinoza e Cartesio, Kant ed Hegel, Husserl e Heidegger. Faccio eccezione per Eraclito del quale però non mi è noto il motivo per cui voi sareste degli idioti. Quello che non capisci o fai finta di non capire è che la ricchezza è prodotta dal lavoro e non dal danaro.
Lascio dunque che i morti seppelliscano i loro morti ... intendi che tu sei il morto che seppellisce i filosofi creando per qualcuno di loro, ora tocca a Platone mi sembra, un particolare mausoleo. Un anno e mezzo fa ne avevi già fatto uno a Hegel che però oggi hai distrutto  ... aaah quanto lavoro per nulla. Comunque, la fratellanza ebraica è probabilmente uguale a quella ariana. Ti lascio dunque assecondando un motto che approvo e che dice che chi non è con me se ne vada pure all'inferno come meglio crede. Per gli eventuali coltelli c'è ancora tempo

Io faccio diverse ipotesi su quello che vuoi dire perchè non solo è disarticolata la forma, ma proprio il contenuto è confuso e assolutamente privo di rimandi.
Quando mai avrei detto che Hegel è morto? (idem per gli altri).
Sulle tue illazioni sugli ebrei sono stufo, ci pensino i moderatori a fare il loro lavoro.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 01 Marzo 2024, 05:56:55 AM
Citazione di: Ipazia il 28 Febbraio 2024, 10:14:09 AMA questo punto mi aspetto che gli etruschi, coi loro quarti di etruschità geneticamente certificata, caccino via dall'antica Etruria tutti gli italiani non certificabili, imponendo a chi resta un rigoroso apartheid e riesumando la lingua etrusca obbligatoria. Dopo di che potranno gemellarsi con Israele ed Ucraina.

Ci vuole tanta partigiana fantasia per chiamare autoctone le masse di ebrei europei che hanno invaso la Palestina coi soldi dei banchieri ebrei, europei e americani, a partire da poco più di un secolo fa.

Israele è niente più che un fattaccio storico che non sarebbe mai avvenuto se al posto dell'impero britannico in Palestina fosse rimasto l'impero ottomano. E forse era meglio per tutti, ebrei compresi, che si sarebbero risparmiati tante infamie. Che storicamente si pagano. 
Se fosse rimasto l'impero ottomano avremmo il nazismo in tutta europa.
Dopo secoli e secoli di reprimenda europea sugli ebrei, una volta vinta la guerra contro il nazismo, abbiamo dato una patria, dove l'ebreo potesse essere sicuro.
Una patria piccola piccola meno dell'aosta, ma nemmeno così va bene per i muslim.
E' scritto che l'islam vincerà sull'occidente una volta sterminati gli ebrei.
Francamente non so cosa c'avete nel cervello, continuate a dire fascisti agli occidentali, e non vi accorgete di un pericolo più grande appena solcato il mare?
Grazie al cielo per i comunsti global-idioti arriveranno le leggi che proteggono i MUSLIM....e questi miei post non saranno piu possibili.
KOMPLIMENTI.
E poi basta con questi OT.
Ho già detto di politica non me ne occupo più, sopratutto dopo che abbiamo finanziato TURCHIA E CIPRO a fare quello che fanno.
Direi che il cerchio è chiuso chi capisce capisca, chi no, si arrangi.
BYE BYE TONTI.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 01 Marzo 2024, 11:25:25 AM
BYE BYE TONTI: maleducato >:(
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: daniele22 il 01 Marzo 2024, 13:25:28 PM
Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2024, 05:47:29 AMIo faccio diverse ipotesi su quello che vuoi dire perchè non solo è disarticolata la forma, ma proprio il contenuto è confuso e assolutamente privo di rimandi.
Quando mai avrei detto che Hegel è morto? (idem per gli altri).
Sulle tue illazioni sugli ebrei sono stufo, ci pensino i moderatori a fare il loro lavoro.

Scusa green, ma un paio di mesi fa caddi e battei la testa. Da allora evidentemente ho iniziato a sragionare, dato che me lo dicono pure i miei amici. Comunque uno tra questi giusto ieri mi diceva che gli sembra che sto cominciando a guarire e che forse per quest'estate sarò senz'altro ristabilito. Ovviamente io non capisco proprio quel che dice, ma apprezzo senz'altro il suo preoccuparsi del mio stato di salute mentale e il suo incoraggiamento. Lasciami perdere che è meglio
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 01 Marzo 2024, 16:34:31 PM
Citazione di: Pensarbene il 01 Marzo 2024, 11:25:25 AMBYE BYE TONTI: maleducato >:(
E dai era amichevole! :D
Sono un tonto anch'io che pensi! ;)
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 01 Marzo 2024, 16:42:22 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Marzo 2024, 13:25:28 PMScusa green, ma un paio di mesi fa caddi e battei la testa. Da allora evidentemente ho iniziato a sragionare, dato che me lo dicono pure i miei amici. Comunque uno tra questi giusto ieri mi diceva che gli sembra che sto cominciando a guarire e che forse per quest'estate sarò senz'altro ristabilito. Ovviamente io non capisco proprio quel che dice, ma apprezzo senz'altro il suo preoccuparsi del mio stato di salute mentale e il suo incoraggiamento. Lasciami perdere che è meglio
Mamma mia come siete suscettibili!
E dai che scherzo!
Comunque non su Marx, Platone etc...perchè dovrei farne dei mausolei?
Li leggiamo proprio per riattualizzarli.
Sulla questione della povertà: pensi possa esistere un ente benefico mondiale?
E comunque ai palestinesi ne sono arrivati di aiuti, mi chiedo se ai curdi e a tutti gli altri popoli sfollati di questo mondo arrivi qualcosa...
La povertà del mondo e siamo d'accordo, chi è nato più fortunato di altri, ok.
Ma quale è la soluzione? diventare tutti poveri come era prima?
E' possibile diventare tutti ricchi?
Tutte domande che non mi pare possano essere esaurite, sopratutto in una discussione che voleva parlar della bibbia, come opera UMANA a uso e consumo degli UOMINI tutti, sia ricchi che poveri.
Come detto, se ci mettiamo un DIO, un legislatore, un giudice....diventa gerarchia.
E la gerarchia diventa corruzione dei palazzi alti.
Non certo dei bassi.
Saluti Distinti.
salve.

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: PhyroSphera il 05 Marzo 2024, 18:20:56 PM
Citazione di: green demetr il 17 Ottobre 2021, 14:11:52 PML'anno scorso ho scritto una ventina di pagine nel tentativo di dire che la mia visione non è quella del fedele tanto meno quella dell'autorità ecclesiale.
Dunque la mia è una lettura fantastica, letterale nel senso di letteratura, come se fosse una narrazione, una storia edificante.
In questo senso vengano di buon cuore accettate le cose che si dicono in essa.


Nella tradizione rabbinica del popolo giudaico (tutti tranne i sadducei) si scrive che la Bibbia contiene in sè i segreti del creato, e in essa vi sono tutte le storie passate e future.
Che la mia sia una di queste storie.


La tanak è un libro infinito, redatto con una computazionalità strabiliante, frutto evidente di un lavoro che si perde nel tempo.
E che da quel tempo pre-istorico ha preso le movenze per arrivare alla storia, ossia alla storia della sua umanità.


La bibbia non parla di Dio, lo sanno benissimo tutti i rabbini, poichè di Dio non si può parlare.
Siamo noi cristiani che pensiamo che si possa parlare di Dio solo perchè Gesù ha parlato in quanto Dio.
Il che è vero, esattamente come è vero che è la parola che decide dell'esistenza di Dio.
Se io parlo vuol dire che Dio esiste. Una conquista davvero eccezionale, se si riesce a intenderla.
La Bibbia ci accompagna a capire il senso.
Ma noi parliamo solo di quello che sappiamo e noi non sappiamo assolutamente niente.
La dimensione del sapere è una dimensione comunitaria del dire.
Ma non del dire Dio, perchè Dio non si può dire, bensì del dire dell'uomo, che è la sua manifestazione, l'unica manifestazione.
In questo senso l'animale sta bene che sia sacrificato, ma essendo solo un simbolo quello, oggi abbiamo imparato a non sacrificare neppure l'animale, fino al delirio di credere sacrilegio uccidere l'animale, questo è veramente un andar contro a quanto dice la Bibbia.
Non di sacrificare animali, ma di consacrare il nome di Dio.
Consacrare il nome di Dio vuol dire "dire" il suo nome negli infiniti suoi nomi.
Il primo verso di bereshit (genesi) contiene infatti tutti i nomi di Dio.
Il primo verso di bereshit è cioè infinito e infinite le sue interpretazioni, a riprova, o megli a memoria dei posteri, che Dio ha mille nomi (e dunque non può chiamarsi Dio, nè Yhawè, nè altro),
siamo noi che per tradizione lo chiamiamo Dio, e loro Yawè, ma loro non lo pronunciano proprio per ricordarsi della cosa più importante: e cioè che Dio non esiste.
Esiste invece il suo nome.
HA SHEM, il Nome in italiano, noi diciamo il signore  :D ,  ossia tutti i nomi, anche quelli degli uccelli  e di israele.


E' un pensiero che sfida l'occidente, e lo raggiunge quando la filosofia lo intende nella sua forma più alta, il pensiero di pensiero è DIO.


Pensare significa rendere gloria a Dio, non pensare significa far prevalere il male.
Ma cosa è il male?


E' genesi che ce lo dice: ovvero il male è non essere in israele (la terra promessa in italiano).


Ovvero il male è non pensare, ogni volta che l'uomo pensa non a se stesso ma a qualcos'altro egli compie peccato.
Chiunque non pensi a Dio momento dopo momento fa peccato, è questo che dicono i padri del deserto.
Ossia chiunque non pensi alla comunità degli uomini fa peccato.
Perchè Dio è nel discorso di ciascun uomo, e ogni uomo è lo specchio di DIO.
Uomo e donna, sono Donna e uomo, non cambia di una virgola, essi sono sempre DIO.
La speculazione lo specchio l'altro sono già i temi della Bibbia, l'occidente deve prima fare guerra a se stesso e raggiungere il suo più profondo alterismo rispetto a DIO, ossia lo STATO TOTALITARIO.
Il totalitarismo, il fascismo, sono questi i nemici della Bibbia, in una sola parola ROMA, ossia l'impero, ossia BABILONIA.
Laddove le lingue si confondono, laddove l'altro va compreso, e invece regna il caos in nome della torre che raggiungerà DIO (ma non c'è nessun DIO nella torre dell'impero, nel panottico dell'impero DIO non si vede).


La Bibbia lo vede, netto e chiaro, e il popolo che più di altri è chiamato per ETICA a rispettare il COMANDAMENTO, ossia rispetta il NOME, ossia rispetta l'infinita significazione del nome di DIO ègli è l'uccello egli è il giardino.


Ma questo è solo il preambolo vertiginoso, che già tocca il comunitarsimo nicciano, la parola lacaniana, la fratellanza cristiana. Ma Lacan era un marxiano, e Marx era un ebreo.
La bibbia è il dispiegamento della libertà della fratellanza, e solo in fondo dell'uguaglianza.
Uguale è chi rispetta la parola, non la parola di DIO, ma la parola dell'uomo.
Gesù si fa carne, proprio perchè è nella tradizione ebraica pensare che nellìuomo abita DIO.
Noi siamo abitati dalla BIBBIA.
E' per questo che le sue storie staranno sempre con noi.


Io non l'ho mai letta!! leggiamola insieme!!! 8)
Detto francamente, non dire tutte queste cose sulla Bibbia senza averla letta.

Mauro Pastore 
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 05 Marzo 2024, 23:11:54 PM
Citazione di: PhyroSphera il 05 Marzo 2024, 18:20:56 PMDetto francamente, non dire tutte queste cose sulla Bibbia senza averla letta.

Mauro Pastore

Siamo al delirio.
E cosa abbiamo fatto fin'ora?
 ???
Strano mi sembrava fossi uno saggio. ???

Non cambierei una frase di quello che avevo scritto.
Anzi mi ha fatto bene rileggermi.
Come al solito IO HO RAGIONE, e il mondo torto. :D
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: Pensarbene il 06 Marzo 2024, 08:19:14 AM
Leggere e capire quello che si legge
sono due cose diverse 
Ognuno di noi ha una impronta mentale che filtra input smontandoli e ricostruendoli in termini di "quanti" mentali personali.
Ad esempio, ognuno di voi ha letto queste righe in modo diverso dagli altri elaborandole mente le lasciava entrare.
Non entra niente in noi se non attraverso le nostre impronte personali,dalle proteine alla....Bibbia!!!
Quindi esistono  milioni e milioni di "bibbie" mentali basati su una lettura personale.
Per cercare di chiarire le cose, nel corso del tempo si sono raccolte quelle più condisibili con i risultati che sappiamo.
La Bibbia si rivela,come potete capire,  un insieme di testi che agiscono:
a)come un test di rorshach ante litteram
b)come un modo coperto di interessare e convergere le persone attorno a una religione e nel contempo,  alla spiritualità in genere
c)come una sistemica storicizzata
nel senso di a) e b) 
d)come etica sociale con aspetti trascendentali.
e)come testimonianza di un popolo 
f)come testo sacro di una religione

Leggendola in questo modo la si può CAPIRE MEGLIO E FINO AD UN CERTO PUNTO.
Qualsiasi altro uso è pretestuoso e partigiano sia esso ateistico,agnostico o fideistico.
Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: taurus il 06 Marzo 2024, 19:18:55 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Marzo 2024, 13:25:28 PMn paio di mesi fa caddi e battei la testa.

NOOOOOO  _
Basta gia' il "piccoletto di Tarso !!! 

Titolo: Re: [GDS] Lettura molto libera della Bibbia
Inserito da: green demetr il 06 Marzo 2024, 22:08:33 PM
Citazione di: Pensarbene il 06 Marzo 2024, 08:19:14 AMa)come un test di rorshach ante litteram
b)come un modo coperto di interessare e convergere le persone attorno a una religione e nel contempo,  alla spiritualità in genere
c)come una sistemica storicizzata
nel senso di a) e b)
d)come etica sociale con aspetti trascendentali.
e)come testimonianza di un popolo
f)come testo sacro di una religione


Io lascerei perdere la questione della presunzione di aver capito, perchè è una ideologia più grande di te.

Uno deve restare ai testi e ai fatti.

a. Ma almeno sai cosa è un grafico di Rorsach? Con i testi non c'entra niente.
b. l'ebraismo NON è una religione, a meno che vogliamo dire che la lettura della bibbia non sia tale. Non vi è fede, bensì interpretazione. Non interpretazione a caso. Ma ragionata.
C. Di certo proprio per questo, che le interpretazioni sono infinite quanto lo sono i ragionamenti proposti, non può essere intesa come sistema dogmatico.
D. Esatto questo è il punto dirimente è un etica di carattere sociale a carattere trascendente. Se me ne sai indicare un altra cultura che sia riuscita a fare una cosa del genere, fammi un fischio  :D
E. Non è la testimonianza di un popolo ma dei suoi rabbini, ossia dei suoi intellettuali. Non vorrei confondessimo le sciocchezze dei preti (semplici propagatori del dogma, spesso nemmeno competenti, incapaci di rispondere alle domande del popolo, cosa di cui se ascoltaste i rabbini americani, capireste l'abisso di distanza).
F. Certo la Bibbia ha un carattere sacro, ma non nel senso di spiritualità, ma dell'allenza fra un popolo e quella trascendenza che i suoi saggi sono riusciti a catturare (per loro per sempre. noi cristiani abbiamo aggiunto la dimensione temporale, la possibilità di una conversione, da quel poco che ho capito e letto fin'ora).


Insomma non pensare che siccome l'ideologia ti sta dicendo che puoi dire quello che vuoi allora noi intellettuali stiamo zitti.
Sorry, scendi dal piedistallo, non è così.