Filosofia della Perfezione

Aperto da Mel Fed, 23 Agosto 2025, 14:05:08 PM

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Phil

Citazione di: Mel Fed il 28 Agosto 2025, 03:06:21 AMsono in un prato di montagna, in un momento di estrema serenità, dico mistico per esagerare, diciamo idilliaco, e improvvisamente mi rompo un piede, o succede a chi sta accanto a me e si mette a gridare, e io dico che questo turba quello stato che avevo realizzato. Se lo dico a un italiano qualsiasi questo mi capisce, ed è d'accordo con me. Mi sembra che una affermazione del genere non viene accettata e condivisa in pieno dai partecipanti a questo forum, che trovano eccezioni a qualsiasi affermazione ovvia che io faccia.
Partire da un'esperienza reale e condivisa è una "buona mossa"; tuttavia ciò che fa la differenza è come viene poi sviluppata e interpretata tale esperienza. Sei seduto sotto un albero, in pace con te stesso e con il mondo, poi ti cade una mela in testa e ti fai male. Puoi esclamare «Peccato, stavo meglio prima...» oppure metterti a studiare il fenomeno e, come fece Newton (al di là della veridicità dell'episodio), adoperarti sulla carta a ragionare per trarne delle conseguenze.
Le conseguenze che tu trai, dall'irruzione del dolore nel tuo stato di pace, sembrano ciò che manca di nesso logico e di sviluppo argomentativo: infatti non tutti quelli che si trovano in una situazione simile decidono di elaborarla fondando una religione che avversa il dolore (e il pluralismo, l'omosessualità, etc. che con il dolore fisico diretto hanno ben poco a che fare). Tu hai deciso di farlo, ma resta tutto da chiarire il nesso fra la semplicità dell'evento (dolore) e il suo essere ispirazione e fondamento delle tue proposte religiose, sociali, etc. che si scontrano con una complessità reale e fattuale direi ben più ostica del semplice «Peccato, stavo meglio prima... vorrei che anche gli altri non soffrissero».
Se tuttavia rifiutiamo di confrontarci con tale complessità, limitandoci a «Soffrire non è giusto perché fa male», non avremo la minima base teorica per fondare logicamente nulla (il buddismo non è un logicismo, per dirla "difficilmente"). Dogmaticamente potremmo invece fondare di tutto, anche se poi, dopo aver castrato la logica a suon di dogmatismo, sarà come minimo paradossale far assurgere la logica stessa a divinità, anche solo "in teoria".


P.s
Non tutte le difficoltà teoretiche sono frivole e inconcludenti, anche se può essere a sua volta difficile saper discernere le filosofie caleidoscopiche da quelle genuinamente propositive e/o analitiche.
Quando i contenuti sono profondi, non c'è nulla di più difficile di renderli semplici, e nulla di più semplice di oscurarne la profondità, banalizzandoli.

P.p.s.
Se proponi una filosofia della perfezione, non è normale che tu riceva considerazioni di carattere filosofico? Se sono troppo difficili, non sono al contempo occasione per perfezionare e collaudare meglio la tua stessa filosofia?
Se proponi una religione presentandola come avente punti in comune con buddismo, taoismo e Islam, non è lecito aspettarsi che tu li conosca almeno un po'? Altrimenti come fai a coinvolgerli?
Se proponi di «fare a meno della storia e della cultura»(cit.) non è un po' insolito fondare una religione e scrivere libri? Oppure, proprio eliminando storia e cultura, sarà più semplice rendere credibili proposte semplici per persone semplici, come era duemila anni fa? La "nostalgia culturale" non è certo un reato, ma trasformarla in riattualizzazione di un passato lontano non è... semplice.
Sono tutte domande per provare a sollecitare tue riflessioni, non prenderle come critiche fine a se stesse.

daniele22

Dovrai fartene una ragione. La cosa è nota a tutti qua dentro, e tutti in un certo senso la biasimano. Infatti di tanto in tanto qualcuno si invelena lanciando invettive più o meno ragionevoli contro tutti o contro qualcuno, ma poi tutto rientra. Insomma, questo è l'assai controverso mondo umano. Pensa solo che hai a che fare con gente che fuma o che beve smoderatamente pur sapendo di arrecarsi danno, e purtuttavia continuano a farlo; in aggiunta poi pontificano sull'etica. L'impresa è ardua. Prendere o lasciare.
Ritornando alle inezie, tutto questo ben di Dio accade soprattutto quando i dialoghi offrono il fianco alle questioni etiche. Tanto che uno potrebbe dire ... ma come? .. c'è già una carta etica ed è la nostra Costituzione. Non t'abbasta? ... Sembra di no, visto che se ne parla da mo', di etica intendo. A cosa ci si oppone dunque? Perché è fuori dubbio che la pretesa di etica sia fondamentalmente un'opposizione a qualcosa. Per avere barlume di ciò si può infatti notare che nell'arco di sei secoli sono comparse, inaudite fino ad allora, delle opposizioni più o meno radicali a una visione preesistente. Ciò accadde almeno con Buddha, Eraclito e Gesù. Personalmente, non penso che queste "eresie" abbiano risolto il problema, anzi, dopo uno slancio iniziale l'avrebbero solo perpetuato.. e infatti lo scontento dilaga ancor oggi. Pertanto, a mio giudizio bisognerebbe avere chiaro a cosa ci si oppone, e questo ancor prima di esporre ciò che secondo noi è giusto e ciò che non lo è. Manca infine, a distanza di millenni, un principio di realtà di partenza su cui pronunciarsi in successione
Saluti

daniele22

Il post precedente era in risposta a 
@Mel Fed

Mel Fed

Come dicevo all'inizio non rispondo a critiche distruttive, anche per non alimentare il volume delle chiacchiere inutili. Comunque sono contento di aver fatto il tentativo di farmi capire, perché se avessi trovato anche soltanto una persona che mi avesse risposto in modo adeguato sarei stato contento.  Non è stato così, non c'è problema, cercherò altrove qualcuno con cui dialogare. Resto convinto della opportunità della mia proposta religiosa, per chi fosse effettivamente propenso ad essa e alla spiritualità, e non per i professoroni e i criticoni. Faccio notare che non sono assolutamente contrario alle spiegazioni e alle critiche, se queste ultime non sono fini a loro stesse. Per esempio, restando nel quadro dell'uomo in montagna,mi si potrebbe dire che si capisce e condivide la situazione, ma suggerirmi, per arricchire il quadro, di far entrare il personaggio del lupo, cosa che apparentemente rende più difficili le deduzioni fatte. Posso ovviamente partecipare a definire meglio le idee considerando questo elemento,  ma se lo facessi sarei comunque contraddetto in mille modi diversi, perché il fine è la contraddizione fine a sè stessa, le chiacchiere inutili, mai la comprensione,  la condivisione e la costruzione. Il principio che deve sempre valere è  che è vero tutto e il contrario di tutto, cioè anche che tutto è confutabile e quindi tutto è falso. Il Pluralismo, appunto. Ma fortunatamente il mondo e questo forum non coincidono del tutto.

InVerno

Il pluralismo non vuol dire che tutto e il contrario di tutto è vero, il pluralismo ti ha permesso di autopubblicare due libri, in salsa postmodernista pure senza passare per il filtro di un editore. La tua idea (ben poco originale) è di sfruttarlo per farti sentire e una volta ottenuto successo chiudere il cancello per gli altri, anche Lenin a Londra sfruttava lo "Speakers' corner", una piazza vicino Hyde Park dedicata alla libera espressione per avvocare la fine della libera espressione. Io non ho risposto a questo topic perchè ho riconosciuto il tipo idealista che sei e quanto poco senso abbia fare critiche, stavo giusto aspettando il momento quando mandi all'aria tutto perchè nessuno ti capisce, è arrivato.
Ora Noè, coltivatore della terra, cominció a piantare una vigna. Avendo bevuto il vino, si ubriacó. Genesi 9:20

iano

Citazione di: InVerno il 29 Agosto 2025, 12:32:54 PMIo non ho risposto a questo topic perchè ho riconosciuto il tipo idealista che sei e quanto poco senso abbia fare critiche, stavo giusto aspettando il momento quando mandi all'aria tutto perchè nessuno ti capisce, è arrivato.
Come ho scritto nel mio primo post ''Il libro ha il pregio/difetto di non poter dialogare col lettore, e con due libri il nostro si è presentato.''
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

fabriba

io sono il penultimo arrivato e non sento il diritto di escalare [c'era un commento più lungo ma mi sono autocensurato proprio per non escalare... avrei eliminato, ma non mi pare sia possibile]


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