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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM

Titolo: Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM

Tutti alla nascita sono pura consapevolezza, viviamo nello stupore, nell'assenza di dualità. Questo dura circa due anni, prima che il bambino si distacchi illusoriamente dal tutto tramite i sensi e le esperienze. In età adulta l'uomo ha un ricco vocabolario duale, e spinto dalle pulsioni e dagli istinti, dimenticando la sua vera natura, la pura consapevolezza. I termini duali, la cultura e gli insegnamenti ricevuti formano un io, un ego, uno stato consapevole illusorio diretto dai cinque sensi che ci fa sperimentare la realtà. Una realtà farlocca, una realtà imposta, un sogno vigile che ci spinge a sopravvivere e a procreare. Diventiamo un programma, un software, diretto dalla cultura, dagli insegnamenti ricevuti. Dipendiamo dalla nostra concezione erronea duale della realtà. La paura fondamentale che dirige la nostra esistenza è la paura della morte. La morte unica cosa certa per l'ego ed il corpo, ci perseguita tutta la vita. Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 08:03:47 AM
Ingabbiati in un mondo di termini, viaggiamo in maniera automatica. Ogni termine ha il suo opposto generato dalla cultura. Ogni paese ha la propria cultura, la propria concezione della dualità. In realtà niente è duale, tutto è variabile e aggiornabile, tutto è illusorio, tutto è limitante. Vivere nella gabbia dei termini significa morire nel proprio ego. Una pietanza ottima può essere anche sgradevole, una bevanda può essere gradevole e sgradevole allo stesso tempo. Cosi si formano i conflitti tra culture, ognuno getta l'acqua al suo mulino. Niente è costante, niente è assoluto. Questo paragrafo può sembrare banale, ma racchiude il perché della nascita dei conflitti. Una mente dormiente giace all'interno delle proprie credenze e combatte per mantenerle. Non c'è apertura mentale. Un mondo non duale non è vittima di conflitti, perché comprende l'illusione. Fuori dalla dualità c'è un mondo di pace e di scambio.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Jacopus il 10 Aprile 2020, 08:38:27 AM
L'immersione nell'Uno è effettivamente un potente messaggio di pacificazione e di armonia. Basti pensare alla natura. Credere che ogni cosa è connessa e corrispondente in una relazione di simbiosi ci fa credere di vivere nell'armonia.
Finché non si scopre che il leucochloridium paradoxum non parassitizza le lumache di terra trasformando le sue antenne in protuberanze fosforescenti affinché gli uccelli possano mangiarle. In questo modo il parassita si replica nello stomaco dell'uccello.
Credo che sia più faticoso vivere nel conflitto duale, ma si tratta di una rappresentazione del mondo più realistica.
Una volta fatti i conti con le forze duali che sono anche dentro di noi ( odio-amore, generosità-avarizia, altruismo-egoismo, vanità-umiltà...) allora possiamo farci i conti e cercare di adoperarci per migliorare il mondo. Se neghiamo la dualità e i conflitti anche interiori, siamo destinati a ripeterli e a non liberarcene mai.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 08:44:44 AM
Citazione di: Jacopus il 10 Aprile 2020, 08:38:27 AM
L'immersione nell'Uno è effettivamente un potente messaggio di pacificazione e di armonia. Basti pensare alla natura. Credere che ogni cosa è connessa e corrispondente in una relazione di simbiosi ci fa credere di vivere nell'armonia.
Finché non si scopre che il leucochloridium paradoxum non parassitizza le lumache di terra trasformando le sue antenne in protuberanze fosforescenti affinché gli uccelli possano mangiarle. In questo modo il parassita si replica nello stomaco dell'uccello.
Credo che sia più faticoso vivere nel conflitto duale, ma si tratta di una rappresentazione del mondo più realistica.
Una volta fatti i conti con le forze duali che sono anche dentro di noi ( odio-amore, generosità-avarizia, altruismo-egoismo, vanità-umiltà...) allora possiamo farci i conti e cercare di adoperarci per migliorare il mondo. Se neghiamo la dualità e i conflitti anche interiori, siamo destinati a ripeterli e a non liberarcene mai.


Certo, la parte istintiva della nostra mente crea la dualità, ma è comunque illusoria, serve in parte per processo meccanico naturale, ma è un inganno per la mente razionale. È difficile comprenderlo, perché l'ego non vuole morire. 
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Jacopus il 10 Aprile 2020, 09:11:27 AM
Nel mio caso, parlo per me, accettare la dualità,  i conflitti interiori, i dilemmi, non nasce dall'istinto. Tutt'altro. E' stato un lungo lavoro intellettuale a farmi accettare l'ambivalenza come categoria interpretativa fondamentale del mondo. Una ambivalenza che si può e si deve aggiustare, tenere sotto controllo  poiché altrimenti sfocierebbe nella irrazionalità e nella indecibilità, ma che esiste inevitabilmente, come basso continuo della nostra esistenza.
Fingere che tutto sia penetrato dall"Uno è una finzione potente e consolatoria ma che non è realistica nella vita umana e nella natura, di cui siamo parte.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Freedom il 10 Aprile 2020, 10:22:29 AM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM
Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Le cose che scrivi sono il prodotto di tue deduzioni, di studi da te effettuati, o cos'altro?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 10:26:21 AM
Citazione di: Freedom il 10 Aprile 2020, 10:22:29 AM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM
Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Le cose che scrivi sono il prodotto di tue deduzioni, di studi da te effettuati, o cos'altro?


Sono ragionamenti logici, confermati da molti filosofi e illuminati del passato. La mia cultura e la tua periranno con il corpo. Quello che rimane è la consapevolezza vuota, l io vergine presente in ogni corpo. Guarda un bimbo vedrai consapevolezza e una mente vergine. Noi siamo l'insieme di insegnamenti altrui. Ovviamente ho letto diversi testi sacri, giordano bruno lo diceva, come molti altri
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 10 Aprile 2020, 11:46:57 AM
L'immortalità umana esiste perchè c'è dualismo.

Il dualismo nasce dall'emergere nell'universo di una sua parte autocosciente che attraverso gli strumenti "tecnici" della coscienza realizza un veicolo capace di oltrepassare il limite fisico della morte. Tale veicolo si chiama cultura e su esso si fonda la civiltà (Kultur in tedesco). Sta nella cultura collettiva, che non perisce col corpo e il sapere individuale, riprodursi di progenie in pregenie, eternando l'immortalità possibile nella dimensione umana.

Sulla natura di tale dualismo si scanneranno in eterno filosofi e scienziati. Ma esso c'è, si interroga sul mondo e interagisce con esso producendo un secondo canale di realtà che si intreccia continuamente col canale originario di physis. La quale, come l'idealismo giustamente una volta tanto  :P  afferma, è essa stessa un concetto, ovvero una creatura duale. Carne e spirito allo stesso tempo. O forse in due tempi diversi. Perchè anche il tempo è concettuale.

Volendo farla più difficile, tutte le paturnie su monistico e duale se le mangia il plurale dei fatti, che in ciascuno dei due universi "principali" modifica la realtà. Sulla qual cosa già Eraclito disse cose definitive.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 11:53:23 AM
Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 10 Aprile 2020, 12:03:46 PM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 11:53:23 AM
Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.

Ma agisce e agendo produce realtà. Come è realtà lo strumento per nulla originario, fatalmente duale, che stai usando per comunicare. Lo so anch'io che l'Universo è unico (e anche su questo si può dubitare). Ma su tale unicità non si può fare più affidamento che sulla possibilità di attingere al conto corrente di Bill Gates con la tua carta di credito.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 12:13:58 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 12:03:46 PM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 11:53:23 AM
Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.

Ma agisce e agendo produce realtà. Come è realtà lo strumento per nulla originario, fatalmente duale, che stai usando per comunicare. Lo so anch'io che l'Universo è unico (e anche su questo si può dubitare). Ma su tale unicità non si può fare più affidamento che sulla possibilità di attingere al conto corrente di Bill Gates con la tua carta di credito.


Le carte di credito sono figlie di una realtà strutturata nei secoli, fondate sulla divisione duale. Chi ti dice che se il mondo fosse formato nell uno, ci fosse un unico conto da dove tutti potevano accingere? Insomma devo usare la dualità per esprimermi, ma sto recitando, non ne sono schiavo, non sono con gli occhi chiusi dentro un ampolla di vetro duale
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 10 Aprile 2020, 13:06:01 PM
E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 10 Aprile 2020, 13:22:38 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 13:06:01 PM
E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.


Tutti recitiamo, nessuno è spontaneo.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: viator il 10 Aprile 2020, 14:48:02 PM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 13:22:38 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 13:06:01 PM
E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.


Tutti recitiamo, nessuno è spontaneo.



La spontaneità infatti si può raggiungere solo attraverso il mutismo in quanto la parola - quando non è finzione, mistificazione, strumentalizzazione, riuscirà ad essere comunque solo una CONVENZIONE.
Al di fuori della parola poi, l'unica comunicazione veramente spontanea sarà quella gestuale preterintenzionale, cioè atti, reazioni, comportamenti di genere automatico e irriflessivo.


Quindi solo se soli o solo se perdiamo il nostro autocontrollo noi rinunceremo a un qualche genere di comunicazione artificiosa.
In tutte le altre circostanze, come afferma giustamente daniele75,  TUTTI SIAMO "COSTRETTI" A RECITARE UN RUOLO. Saluti.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 17:24:53 PM
Sono d'accordo sul fatto che l'unica realtà sia l'Uno(Dio), la coscienza che c'era prima della creazione dell'universo con cui tutto si è diviso e quindi si è creata la dualità. Secondo alcune teorie di fisica quantistica quello che vediamo sarebbe una proiezione del nostro cervello, quindi non solo la dualità ma tutta la vita sarebbe un illusione nel senso che si tratta di una proiezione della propria coscienza. Sembra assurdo ma se si riflette e si medita forse non lo è poi cosi tanto. Forse non esistiamo come individui ma come proiezioni dell'Uno in tante parti che forma ogni cosa. Ogni cosa sembra avere coscienza propria ma è sempre parte dell'Uno anche se non ne ha consapevolezza. Del resto se è vero che prima dell'universo non c'era nulla quindi matematicamente 0 e dopo si è creato un +1 e - 1; +2 e - 2; +infinito e - infinito allora nulla esiste fisicamente, è solo un altro modo di scrivere 0 se la somma dà sempre quel risultato. Quello che è reale è che dà senso all'universo è la coscienza... Non mi spiego molto bene e forse mi sono anche perso nel discorso ma spero di aver dato un contributo 😅
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 11 Aprile 2020, 17:37:22 PM
Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 17:24:53 PM
Sono d'accordo sul fatto che l'unica realtà sia l'Uno(Dio), la coscienza che c'era prima della creazione dell'universo con cui tutto si è diviso e quindi si è creata la dualità. Secondo alcune teorie di fisica quantistica quello che vediamo sarebbe una proiezione del nostro cervello, quindi non solo la dualità ma tutta la vita sarebbe un illusione nel senso che si tratta di una proiezione della propria coscienza. Sembra assurdo ma se si riflette e si medita forse non lo è poi cosi tanto. Forse non esistiamo come individui ma come proiezioni dell'Uno in tante parti che forma ogni cosa. Ogni cosa sembra avere coscienza propria ma è sempre parte dell'Uno anche se non ne ha consapevolezza. Del resto se è vero che prima dell'universo non c'era nulla quindi matematicamente 0 e dopo si è creato un +1 e - 1; +2 e - 2; +infinito e - infinito allora nulla esiste fisicamente, è solo un altro modo di scrivere 0 se la somma dà sempre quel risultato. Quello che è reale è che dà senso all'universo è la coscienza... Non mi spiego molto bene e forse mi sono anche perso nel discorso ma spero di aver dato un contributo 😅


Ottimo! L'auto coscienza nasce intorno all'anno e mezzo di vita, inizia la separazione illusoria. La fisica quantistica sta riscoprendo insegnamenti molto antichi orientali.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 11 Aprile 2020, 17:52:18 PM
Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 17:24:53 PM
...Secondo alcune teorie di fisica quantistica quello che vediamo sarebbe una proiezione del nostro cervello, quindi non solo la dualità ma tutta la vita sarebbe un illusione nel senso che si tratta di una proiezione della propria coscienza.... Non mi spiego molto bene e forse mi sono anche perso nel discorso ma spero di aver dato un contributo

Ciao Davide.

Puoi fornire la fonte di quanto ho nerettato ? Anche un link va bene.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 17:55:10 PM
Sicuramente possiamo prendere molta ispirazione dall'antichità. Forse avevano più sapienza, non tecnologica ma spirituale. Possiamo fidarci poco dei testi e delle testimonianze che abbiamo perché si sa che le traduzioni letterali non possono essere completamente affidabili senza contare che la maggior parte sono interpretazioni per niente imparziali per sostenere interessi di certa gente. Bisogna sapere cosa cercare anche se abbiamo poche risorse attendibili ormai. Comunque attraverso la meditazione e l'introspezione si può raggiungere un interessante livello di consapevolezza, se lo facessimo tutti...
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 18:00:01 PM
Ad esempio le teorie del fisico Bohm che sosteneva l'idea di universo olografico. Basandosi anche sull entenglement delle particelle (cioè il legame delle particelle indipendentemente dalla distanza) gli faceva pensare che l'universo sia non locale ma una proiezione olografica che il nostro cervello legge. Ho letto da varie fonti tempo fa.. Comunque il primo link che ho pescato è questo per farsi un idea: https://www.thelivingspirits.net/la-realta-solida-non-esiste-l-universo-olografico-di-bohm/
Sono teorie ma sono molto interessanti
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 11 Aprile 2020, 18:30:26 PM
Sì, molto interessante. Peccato nessuno sappia cosa farà la "coscienza" quando il cervello andra in pappa. La teoria non lo dice. E fa bene. Contrariamente a chi ci naviga sopra, fino al momento in cui l'aggregazione di materia di cui è fatto il suo corpo biologico non incontrerà un diverso stato di aggregazione della materia con esiti che son noti fin dalla notte dei tempi. Ancor prima che religione e alcune teorie scientifiche ci dicessero che è tutta un'illusione. Però ci si stenta a crederlo e anche chi afferma trattarsi di illusione o stato imperfetto dell'essere, prende le sue brave precauzioni per la conservazione dell'"ologramma".
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 18:37:35 PM
Come ho detto sono teorie perché chiaramente nessuno è onnisciente ma si può scegliere in cosa credere. Io credo, perché si percepisce, che la realtà è oltre la materia. Qualunque sia la verità sono convinto di questo e convinto che il cervello è un pezzo di carne e siamo molto più di questo e quindi quando andrà in pappa sarà solo una cosa fisiologica irrilevante rispetto al resto. Tu cosa ne pensi? Qual'e la tua idea della vita e universo?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 11 Aprile 2020, 18:43:18 PM
La morte è per il corpo, ego, io e memoria ma non per la consapevolezza primaria o io vergine, quella è eterna. È presente in tutte le forme di vita in maniera differente. All ego non piace questa storiella, lui non vuole tacere, non vuole morire.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 11 Aprile 2020, 20:27:56 PM
Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 18:37:35 PM
Come ho detto sono teorie perché chiaramente nessuno è onnisciente ma si può scegliere in cosa credere. Io credo, perché si percepisce, che la realtà è oltre la materia. Qualunque sia la verità sono convinto di questo e convinto che il cervello è un pezzo di carne e siamo molto più di questo e quindi quando andrà in pappa sarà solo una cosa fisiologica irrilevante rispetto al resto. Tu cosa ne pensi? Qual'e la tua idea della vita e universo?

Mi tengo stretta l'unica vita di cui dispongo e se ce ne saranno altre vedrò al momento come comportarmi. Già questa vita è abbastanza complicata e densa di avvenimenti, non me la vado a complicare ulteriormente fantasticandoci sopra. Il reale è più affascinante della fiction e c'è sempre qualcosa da scoprire. Una particella entangled con me l'ho trovata e anche lei ha le sue esigenze. Direi che va bene così.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 20:57:36 PM
È giusto, capisco ma non si tratta di complicare la vita fantasticandoci sopra ma cercare di capire come funziona la vita e tutto il resto
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 11 Aprile 2020, 21:10:42 PM
Citazione di: Ipazia il 11 Aprile 2020, 20:27:56 PM
Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 18:37:35 PM
Come ho detto sono teorie perché chiaramente nessuno è onnisciente ma si può scegliere in cosa credere. Io credo, perché si percepisce, che la realtà è oltre la materia. Qualunque sia la verità sono convinto di questo e convinto che il cervello è un pezzo di carne e siamo molto più di questo e quindi quando andrà in pappa sarà solo una cosa fisiologica irrilevante rispetto al resto. Tu cosa ne pensi? Qual'e la tua idea della vita e universo?

Mi tengo stretta l'unica vita di cui dispongo e se ce ne saranno altre vedrò al momento come comportarmi. Già questa vita è abbastanza complicata e densa di avvenimenti, non me la vado a complicare ulteriormente fantasticandoci sopra. Il reale è più affascinante della fiction e c'è sempre qualcosa da scoprire. Una particella entangled con me l'ho trovata e anche lei ha le sue esigenze. Direi che va bene così.


La particella è il marito o un figlio? Dici di averlo trovato...comunque non stiamo fantasticando, indaghiamo il profondo.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: viator il 11 Aprile 2020, 22:14:46 PM
Salve Davide. A proposito del "link" da te giratoci  https://www.thelivingspirits.net/la-realta-solida-non-esiste-l-universo-olografico-di-bohm/

L'ho consultato anch'io, ma non ho letto l'intervento di Mr. Bohm o le sue certo dotte teorie.All'apertura della Home Page, alla estrema destra della barra orizzontale delle voci di menù, mi è caduto l'occhio sulla voce PRODOTTI e, aprendola, ho visto non delle teorie ma - credo - degli aspetti molto molto pratici sotto forma di estrosissima oggettistica bioenergetica forse a sfondo quantistico.Dopo aver proclamato che non esiste realtà allo stato solido e che degli strumenti orgonici possono migliorare la vita di qualcuno (e credo di sapere benissimo di chi !!) ho brevemente indugiato sul concetto QUANTISTICO EURISTICO di ciascun oggettino proposto, vedendo che non si discostava mai da un livello QUANTISTICO TANTISTICO di QUALCHE CENTINAIO DI EURISTICI.
Ed io che pensavo di incrociare i miei destini con il pensiero di qualche saggio idealista spiritualista (stiamo infatti scrivendo nella sezione SPIRITUALITA') che - animato da samaritanesimo cosmico - mi avrebbe aiutato a chiarire la mia nebbiosa visione del mondo !!.
Un umile consiglio da parte mia : fossi in te starei molto più attento nel selezionare contenuti da suggerirci. Saluti.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 11 Aprile 2020, 22:56:07 PM
Non so di che prodotti parli, ho pescato un link che parlava di Bohm e della sua teoria. Non è la fonte da cui mi informo io e non ho approfondito niente. Ho solo visto che parlava a grandi linee di bohm e della sua teoria per far capire meglio. Tutto qui, ammetto che dovrei approfondire meglio prima di portare un link ma non era quello il punto. Comunque penso che ti sei fatto un idea sbagliata
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 06:10:06 AM
Ripeto, l'immortalità di cui parlo io è riservata all'io vergine, pura consapevolezza, visualizzabile in un bambino da0 a un anno e mezzo, prima che il pargolo si distacchi dal tutto. Quell'essenza è vitalità senza scopo, presente in ogni materia vivente. Un codice primordiale intelligente. La nascita dell'ego serve per la sopravvivenza e la procreazione. Quello che noi chiamiamo evoluzione serve per questi due scopi. Pur diventando consapevoli del corpo, in realtà siamo il tutto. I cinque sensi ci ingannano, la materia è vuota, un atomo all all int è vuoto. Cosi nel macro, cosi nel micro. Attaccarsi all ego e al corpo è pura paura di morire. All inizio della vita ci manifestiamo tutti allo stesso modo, un software immortale che ci da la possibilità di specchiarci, guardarci dentro. Ma è la consapevolezza stessa che si guarda, non c'è separazione.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 06:14:01 AM

Quando non c'è "io" c'è liberazione, e quando c'è io c'è schiavitù. Considerando questo scrupolosamente, non tengo a nulla e nulla rifiuto.




Tu non sei il corpo, il corpo non ti appartiene, tu non sei l'agente dell'azione, non sei il fruitore delle conseguenze. Tu sei eterna, pura consapevolezza, il testimone, senza alcuna necessità - dunque vivi felice.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 06:22:10 AM

Tale scritto è un testo classico dell'Advaita Vedanta che con parole semplice ma incisive spiega quale sia la nostra vera natura interiore, la vera essenza del nostro essere, la pura consapevolezza. E' comunque un testo per palati fini e non di facile comprensione per il profano.
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Se stai cercando la Liberazione, mio prediletto, rifiuta gli oggetti dei sensi come veleno. Dissetati con il nettare della tolleranza, con la sincerità, la compassione, la contentezza, la verità. Tu non se né la terra, né l'acqua, né il fuoco, né l'aria, né l'etere. Per [conquistare] la Liberazione conosci te stesso come sostanziale consapevolezza, il testimone delle cinque sostanze. Solo se resterai stabilmente nella consapevolezza, vedendoti ben distinto dal corpo, fin da subito diventerai felice, pacificato e libero da tutti i legami.


Tu non appartieni ai bramini, ai guerrieri o a qualsiasi altra casta, tu non sei in alcuno stadio di vita, non sei nulla di ciò che i tuoi occhi possono vedere. Sei privo di attaccamento e di forma, il testimone di tutto - [dunque] sii beato, ora. Giusto e ingiusto, piacere e dolore appartengono soltanto alla mente e non ti riguardano. Tu non sei l'agente o il fruitore delle conseguenze [dell'agire]; tu sei sempre libero.


Tu sei l'unico testimone di tutto, completamente libero. La causa della sofferenza è nel ritenere il testimone qualcosa di diverso da questo. Finché sei stato ingannato dal nero serpente dell'opinione di te stesso, hai creduto stoltamente: "io sono colui che agisce"; ora dissetati col nettare dell'evidenza: "io non sono colui che agisce", e sii felice ora. Brucia la foresta dell'illusione con il fuoco della comprensione.


Conosci: "io sono Pura Consapevolezza" e sii felice delle ceneri, libero dall'angoscia. Poiché tutto ciò che si vede non è diverso da un serpente immaginato dove c'è solo una corda; ma tu sei quella gioia, la suprema conoscenza e consapevolezza; ora, sii felice. Se qualcuno crede di essere libero, è libero; se crede di essere legato, è legato. Perciò è vero il detto: "Si diventa ciò che si pensa".
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Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 06:35:25 AM
Gli studiosi Stuart Hameroff e l'inglese Roger Penrose, hanno affermato che le anime si trovano in particolari locus, chiamati microtubuli, che sono a loro volta contenute nelle nostre cellule cerebrali. Essendo il cervello una sorta di computer biologico, è strutturato da una rete di informazione sinaptica composta da miliardi di neuroni. Ma cosa è la coscienza? È il risultato della interrelazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli. Quando avviene la morte corporea, cioè del contenitore d'anima, i microtubuli non possiedono più lo stato quantico, ma quelle informazioni perse restano in vita e tornano alla sorgente, cioè al cosmo. [/size]
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 12 Aprile 2020, 08:05:42 AM

Citazione
Inserito da: daniele75 « il: Oggi alle 06:35:25 »

       
  • Gli studiosi Stuart Hameroff e l'inglese Roger Penrose, hanno affermato che le anime si trovano in particolari locus, chiamati microtubuli, che sono a loro volta contenute nelle nostre cellule cerebrali. Essendo il cervello una sorta di computer biologico, è strutturato da una rete di informazione sinaptica composta da miliardi di neuroni. Ma cosa è la coscienza? È il risultato della interrelazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli. Quando avviene la morte corporea, cioè del contenitore d'anima, i microtubuli non possiedono più lo stato quantico, ma quelle informazioni perse restano in vita e tornano alla sorgente, cioè al cosmo.
    Citazione



    Risposta di giopap

    Questa é pura gratuita fantasia filosofica (quale che sia l' autorevolezza scientifica dei proponenti).


    Nessuno straccio di prova empirica o di dimostrazione logica.


    Alla morte cerebrale accadono un' infinità di eventi biochimici nella materia encefalica e fintanto che i microtubili dei neuroni esistono (finché non vengono catabolizzati dai processi biochimici postmortem e di putrefazione) in essi avvengono interazioni quantistiche come sempre accade nella materia, vivente e non vivente.


    E comunque i risultati reali (realmente accadenti) delle interazioni chimiche fra i microtubuli é ben altra cosa che la coscienza, come ben altra cosa che la coscienza sono le, ben più interessanti in proposito, eccitazioni e inibizioni trans-sinaptiche e i potenziali d' azione a certe determinate "configurazioni" o realizzazioni particolari concrete (e non altre) dei quali eventi neurofisiologici necessariamente coesistono certi determinati eventi fenomenici di coscienza e non altri).


    Infatti microtubuli, sinapsi, assoni, ecc. facenti parte di cervelli, nonché le rispettive interazioni quantistiche fra le particelle-onde subatomiche di cui sono costituiti, sono eventi di coscienza i quali sono reali, che accadono realmente, nell' ambito di (ovvero che fanno realmente parte dei flussi di sensazioni fenomeniche costituenti) coscienze o esperienze fenomeniche coscienti, quelle "proprie" di determinati soggetti osservanti i cervelli stessi. Le quali ultime coscienze (dei soggetti osservatori dei cervelli) sono altre, ben diverse coscienze di quelle corrispondenti, coesistenti, codivenienti con i cervelli osservati (oggetto di osservazione), a certi determinati eventi neurofisiologici nell' ambito dei quali (e a nessun altro) necessariamente corrispondono - coesistono - coaccadono (e non invece: vi si identificano) certe determinate esperienze coscienti (e nessun altra), comunque diverse da quelle degli osservatori dei cervelli in questione stessi.


    Per esempio se tu osservassi il mio cervello necessariamente vi troveresti certi determinati eventi biochimici nell' ambito dei microtubuli dei neuroni (e nessun altra) e soprattutto certe determinate attivazioni e inibizioni trans-sinaptiche (e nessun altra) e certi determinati potenziali d' azione lungo certi determinati assoni (e nessun altro); ma tali eventi neurofisiologici ovvero biochimici (ovvero fisico-cimici, a cominciare da certe determinate transazioni quantistiche; e nessun altra), reali nell' ambito della tua coscienza, non sono affatto (non vi si identificano per niente, sono tutt' altre cose, per quanto necessariamente coesistenti - coaccadenti) le certe determinate esperienze coscienti (e nessun altra) che necessariamente in quei momenti io sto vivendo - esperendo - sentendo nell' ambito della mia di coscienza: la certa determinata montagna o il certo  determinato paesaggio marino, o i certi determinati sentimenti o i certi determinati ragionamenti (e nessun altra esperienza cosciente) che io in tali frangenti necessariamente sentirei nell' ambito della mia coscienza sarebbero "cose", enti ed eventi, completamente diversi da quelle altre "cose" che sono i processi biochimici e rispettive interazioni quantistiche che tu potresti rilevare, ma nell' ambito della tua e non nella mia di coscienza, nel mio cervello.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 12 Aprile 2020, 10:45:54 AM
Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 20:57:36 PM
È giusto, capisco ma non si tratta di complicare la vita fantasticandoci sopra ma cercare di capire come funziona la vita e tutto il resto

Riguardo a tale questione, che costituisce la ricerca fondamentale della condizione umana, ho constatato che esistono cervelli senza coscienza. E con l'epidemia ne abbiamo avuto una dimostrazione di grandi proporzioni al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma in tutta la mia esistenza non mi è mai capitato di incontrare una coscienza senza cervello. Da ciò ho tratto la convinzione, empirica ed aperta, che prima venga il cervello e poi la coscienza. Se il microtubulo, o quant'altro, non è d'accordo batta pure un colpo a dimostrazione che non siamo in presenza di una verità del tubo.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 12 Aprile 2020, 11:47:29 AM
Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 11:49:19 AM
Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 11:47:29 AM
Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.


Confermo davide, ma ci vuole consapevolezza, non è questione di tubi. ;D
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 12 Aprile 2020, 12:00:03 PM
Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 12:06:48 PM
Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 12:00:03 PM
Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo


È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 12 Aprile 2020, 16:33:36 PM
Ipazia:

Riguardo a tale questione, che costituisce la ricerca fondamentale della condizione umana, ho constatato che esistono [/size]cervelli senza coscienza. E con l'epidemia ne abbiamo avuto una dimostrazione di grandi proporzioni al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma in tutta la mia esistenza non mi è mai capitato di incontrare una coscienza senza cervello. Da ciò ho tratto la convinzione, empirica ed aperta, che prima venga il cervello e poi la coscienza. Se il microtubulo, o quant'altro, non è d'accordo batta pure un colpo a dimostrazione che non siamo in presenza di una verità del tubo.

Risposta di giopap:

Esattamente allo stesso modo nemmeno potrebbe capitarti di trovare un cervello con in corso determinati eventi neurofisiologici propri della veglia (non in fase di sonno senza sogni, di coma e men che meno morto) senza coscienza.
Dunque si deve trarre correttamente la convinzione empirica ed aperta che né prima venga il cervello e poi la coscienza (ad esso correlata) né che prima venga la coscienza e poi il cervello (che ad essa é correlato), ma invece che coscienza e cervello coesistono in reciproca contemporaneità.
Ma delle due cose i cervelli si originano e di trovano nelle coscienze, mentre le coscienze, contrariamente a potenziali d' azione ed eccitazioni e inibizioni trans-sinaptiche, non si originano né si trovano nei cervelli.
E non le coscienze che sono correlate - coesistenti a determinati cervelli ma invece quelle che li contengono vengono prima di essi, dal momento che di fattole percezioni di cervelli non sono di certo mai le prime esperienze coscienti dei bambini.







Davide:
Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.

Risposta di giopap:

Secondo me la mente (la res cogitans) é parte della coscienza (altra parte essendo la res extensa, la materia).

Ma che in presenza di "legami chimici" (o meglio: di alcuni processi neurofisiologici cerebrali; con questi ultimi non affatto identificandosi, essendo "tutt' altre, sia pur necessariamente coesistenti, cose") una coscienza esiste é dimostrato scientificamente; invece che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici é solo un' infondata credenza fideistica.






Davide:
Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo.

Risposta di giopap:

Anch' io lo penso.

Ma credo che la coscienza coesista al cervello (in certe situazioni fisiologiche).E che la coscienza correlata a ciascun cervello non gli sopravviva (nè lo preceda nell' esistenza reale); ma che nessuna coscienza sia contenuta in, o si origini da, alcun cervello, ma invece che tutti i cervelli siano contenuti in coscienze che li precedano (le percezioni materiali costituenti un cervello non sono mai di fatto la prima esperienza cosciente che si vive alla nascita).





Davide:
(Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Risposta di giopap:

Nulla che non sia materia può in alcun modo interagire col mondo (l' universo) fisico materiale, nemmeno in particolare i cervelli, se ne é possibile la conoscenza scientifica, la quale infatti implica necesariamente la ineluttabile, inviolabile successione ordinata di effetti da cause secondo leggi del divenire universali e costanti.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 12 Aprile 2020, 16:43:22 PM
Davide: (Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Questo non l'ho detto io
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 12 Aprile 2020, 16:49:51 PM
Credere nell'esistenza di una coscienza superiore è un opinione che tu non condividi ma ci sono tante infondate credenze più diffuse, più assurde a cui molta gente crede quindi è questione personale. Diciamo che non vuol dire credere in un Dio che decide ogni cosa ma credere che il caso non esista e che ogni processo fisico non sia dato da una serie infinita di coincidenze, a partire dal l'espansione dell'universo con il big bang.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 12 Aprile 2020, 17:23:06 PM
Morire all'interno della dualità del raziocinio è un classico. Questa teoria di origine orientale va oltre la dualità.


Quando non c'è "io" c'è liberazione, e quando c'è io c'è schiavitù. Considerando questo scrupolosamente, non tengo a nulla e nulla rifiuto.


L'attaccarsi alla vita è erroneo, chi ha compreso, non si attacca, ma vive come un testimone, assapora tutto, ma sa che nulla è impermanente, non si attacca. Ma una madre non puo capire...un padre si.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 12 Aprile 2020, 20:52:00 PM
Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 16:43:22 PM
Davide: (Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Questo non l'ho detto io
Citazione


Sì, scusami, l' ha detto Daniele75



Davide:
(Questo l' hai scritto veramente tu)

Credere nell'esistenza di una coscienza superiore è un opinione che tu non condividi ma ci sono tante infondate credenze più diffuse, più assurde a cui molta gente crede quindi è questione personale. Diciamo che non vuol dire credere in un Dio che decide ogni cosa ma credere che il caso non esista e che ogni processo fisico non sia dato da una serie infinita di coincidenze, a partire dal l'espansione dell'universo con il big bang.

giopap:

Vero.

Però a me pare che un determinismo del divenire naturale, contrariamente a un Dio che decide ogni cosa, non sia identificabile coerentemente, senza contraddirsi, con l' esistenza di
una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.







Daniele 75:
L'attaccarsi alla vita è erroneo, chi ha compreso, non si attacca, ma vive come un testimone, assapora tutto, ma sa che nulla è impermanente, non si attacca. Ma una madre non puo capire...un padre si.

giopap:

Secondo me l' attaccarsi eccessivamente alla vita, cioé non accettando la morte, che ne é parte integrante quanto la nascita, é erroneo. Nel senso che non consente una vita buona e felice.

E credo che lo possa capire una madre non meno che un padre.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 12 Aprile 2020, 21:17:11 PM
Si il problema è che non sono in grado di definire il concetto di coscienza superiore, ammesso che si possa definire a parole. Quindi è difficile che abbia un fondamento riscontrabile me ne rendo conto.. Però non ci si può basare solo su quello che siamo in grado di misurare come reale e certo secondo me. Anche se viene definita solo fantasia
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: viator il 12 Aprile 2020, 22:26:59 PM
Salve Davide. Secondo me ciò in cui dovrebbe consistere la "coscienza superiore" sarebbe (citando giopap) "una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici".
Poichè la coscienza (di qualsiasi cosa) secondo me consiste prima di tutto nel potersi ricordare (almeno di esistere....poi magari anche del resto)........ecco che la memoria è LA BASE DELLA COSCIENZA.Quindi una "coscienza superiore" dovrebbe consistere in una memoria (le memorie di qualsiasi genere - indipendentemente dal SUPPORTO nel quale sono registrate - CONSISTONO IN UNA SERIE DI DATI IN SE' NON MATERIALI), cioè, ripeto, in una certa massa di conoscenze, sensazioni, DATI IMMATERIALI..........la quale può venir trasferita altrove alla morte dell'organismo (corpo) ed al disfacimento del supporto (nervi, cervello, neuroni) che ospitava tali DATI.La mia personale visione della cosa è un pochetto diversa da quanto ho appena accennato, che rappresenta una semplice estrapolazione di quanto detto da te e da giopap.Se volere, prendetelo pure come un suggerimento o un'analogia. Saluti.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 13 Aprile 2020, 03:55:01 AM
L'io vergine non ha memoria. È presente in ogni corpo alla nascita, poi con la nascita dell dgo avviene la sperimentazione, quindi l inizio della memoria
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 13 Aprile 2020, 07:36:28 AM
Esiste da sempre, permea ogni forma di vita sottoforma di energia vitale intelligente, collabora inizialmente con gli istinti, pulsioni. Forma un io vergine una scintilla che guida l'esistenza, questa vita non muore, e siamo noi. Non ha memoria, ne confine. Inutile fossilizzarsi sull ego e sull io, loro sono artificiali è moriranno
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 13 Aprile 2020, 08:57:48 AM
Citazione di: viator il 12 Aprile 2020, 22:26:59 PM
Salve Davide. Secondo me ciò in cui dovrebbe consistere la "coscienza superiore" sarebbe (citando giopap) "una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici".
Poichè la coscienza (di qualsiasi cosa) secondo me consiste prima di tutto nel potersi ricordare (almeno di esistere....poi magari anche del resto)........ecco che la memoria è LA BASE DELLA COSCIENZA.Quindi una "coscienza superiore" dovrebbe consistere in una memoria (le memorie di qualsiasi genere - indipendentemente dal SUPPORTO nel quale sono registrate - CONSISTONO IN UNA SERIE DI DATI IN SE' NON MATERIALI), cioè, ripeto, in una certa massa di conoscenze, sensazioni, DATI IMMATERIALI..........la quale può venir trasferita altrove alla morte dell'organismo (corpo) ed al disfacimento del supporto (nervi, cervello, neuroni) che ospitava tali DATI.La mia personale visione della cosa è un pochetto diversa da quanto ho appena accennato, che rappresenta una semplice estrapolazione di quanto detto da te e da giopap.Se volere, prendetelo pure come un suggerimento o un'analogia. Saluti.






Però se rimane su un supporto materiale diverso dal mio cervello (scritto in un quaderno, riprodotto in una registrazione audio, archiviato in un file di un computer) qualsiasi mio pensiero o ricordo, non esisterà comunque più la mia esperienza viva del pensarlo: il mio sentire, pensare, ricordare, gioire, soffrire, amare, odiare, ecc. non ci sarà mai più.
Facciamocene una ragione se vogliamo vivere una vita felice.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 13 Aprile 2020, 09:04:43 AM
Citazione di: daniele75 il 13 Aprile 2020, 07:36:28 AM
Esiste da sempre, permea ogni forma di vita sottoforma di energia vitale intelligente, collabora inizialmente con gli istinti, pulsioni. Forma un io vergine una scintilla che guida l'esistenza, questa vita non muore, e siamo noi. Non ha memoria, ne confine. Inutile fossilizzarsi sull ego e sull io, loro sono artificiali è moriranno




No, io non sono affatto la vita di batteri, funghi, alghe, vegetali e animali diversi a me che per centinaia di milioni di anni ha preceduto la mia nascita a mia totale insaputa (allora; per me non era nulla) e che per centinaia di migliaia di anni sopravvivrà alla mia morte a mia totale insaputa (allora, e il fatto che ora lo sappia é in proposito del tutto irrilevante; per me non sarà nulla).


La mia vita, il mio sentire, la mia coscienza sono ben altre cose!


Inoltre la vita sulla terrà avrà comunque fine. Ed altre vite su altri lontanissimi pianeti sono, sono state e saranno altre cose, senza alcuna continuità con la vita sulla terra (men che meno con la vita personale propria di ciascuno di noi): saranno altre vite di altri viventi.


Per vivere serenamente senza illudersi sull' immortalità propria bisogna saper accettare la (propria) morte (della propria vita), evitando escamotages linguistici che non ne scalfiscono minimamente la granitica realtà
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 13 Aprile 2020, 09:07:52 AM
Citazione di: giopap il 13 Aprile 2020, 09:04:43 AM
Citazione di: daniele75 il 13 Aprile 2020, 07:36:28 AM
Esiste da sempre, permea ogni forma di vita sottoforma di energia vitale intelligente, collabora inizialmente con gli istinti, pulsioni. Forma un io vergine una scintilla che guida l'esistenza, questa vita non muore, e siamo noi. Non ha memoria, ne confine. Inutile fossilizzarsi sull ego e sull io, loro sono artificiali è moriranno




No, io non sono affatto la vita di batteri, funghi, alghe, vegetali e animali diversi a me che per centinaia di milioni di anni ha preceduto la mia nascita a mia totale insaputa (allora; per me non era nulla) e che per centinaia di migliaia di anni sopravvivrà alla mia morte a mia totale insaputa (allora, e il fatto che ora lo sappia é in proposito del tutto irrilevante; per me non sarà nulla).


La mia vita, il mio sentire, la mia coscienza sono ben altre cose!


Inoltre la vita sulla terrà avrà comunque fine. Ed altre vite su altri lontanissimi pianeti sono, sono state e saranno altre cose, senza alcuna continuità con la vita sulla terra.


Per vivere serenamente senza illudersi sull' immortalità propria bisogna saper accettare la (propria) morte (della propria vita), evitando escamotages linguistici che non ne scalfiscono minimamente la granitica realtà


Io ho accettato la morte, e non mi attacco alla vita, e per quello che sono libero. Leggi il tao te ching.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 13 Aprile 2020, 09:43:55 AM
Io non vedo la coscienza come una semplice memoria che si sposta da un corpo a qualcos altro. Comunque non è un pensiero per sfuggire all'idea della morte, io la accetto serenamente. Io non credo che siamo granelli di sabbia insignificanti in questo infinito universo. Sicuramente esisteranno altre forme di vita intelligenti ma ognuno in un certo senso crea quello che vive secondo me. È complesso da spiegare ma nella vita ho sensazioni di questo tipo. Comunque non voglio dire che ho ragione ma mi interessa di più sapere le idee degli altri. Tu giopap cosa ne pensi? Che la nostra vita sia stata un insieme di coincidenze e basta?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 13 Aprile 2020, 12:52:24 PM
Ma, secondo me di certo non é opera finalizzata di una Provvidenza divina (come mi avevano insegnato i miei genitori).


Ciò non toglie che possiamo riempirla di aspirazioni e ideali estremamente forti e appaganti (nel lottare per raggiungerli, non necessariamente nel raggiungerli).


In un certo senso penso che siamo granelli di sabbia oggettivamente insignificanti in questo infinito universo, ma che possiamo soggettivamente trovarci significati e scopi fortissimi, elevatissimi, appagantissimi da coltivare per quell'effimero istante che dura la nostra vita.


Non mi riferisco a nessuno in particolare, ma ho l' impressione che della fede in una provvidenza divina esistano molti "surrogati laici" ugualmente infondati, come il pensare alla continuità della vita (non della nostra!) oltre la morte (nostra!) illudendoci che ciò rappresenti una qualche nostra continuità o sopravvivenza oltre l' inevitabile fine.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 13 Aprile 2020, 13:23:05 PM
Capisco, se posso ti faccio un'altra domanda. Premetto che il mio pensiero non ha nulla a che fare con le religioni, di cui avrei molto da dire ma lasciamo stare. Non è una provvidenza divina di quel tipo... Ma ammettiamo che sia tutto un caso. Se tutto è causa e conseguenza e tutto si è evoluto per coincidenze fortuite bisogna risalire fino all'origine. Perché quello è il punto, però nessuno sa come è partita la scintilla che ha dato origine al tutto. Non avrebbe senso scientificamente pensare che dal nulla si sia creato tutto questo a caso, senza una fonte. Quindi non possiamo sapere cosa sia successo e lo ammetto ma allora non possiamo dire neanche che sappiamo per certo che siamo qui per caso. Crediamo di avere certezze ma non è così secondo me. Abbiamo bisogno di convinzioni per vivere sereni ma se ti fai molte domande inizi a non trovare le risposte. E la scienza non ti può aiutare. Cosa ne pensi del fatto che hai delle basi solide per sostenere la tua idea ma non c'è nessuna base su come sia nato il tutto? Se non si sa perché e come è nata qualcosa(l'universo) come si fa a sapere a cosa serve o non serve? È un po un contro senso o no? Magari mi sbaglio
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 13 Aprile 2020, 18:30:32 PM
Grazie, Davide, fai delle domande profonde, che costringono a pensare o a ripensare (in assenza di una risposta definitiva saranno sempre aperte fintanto che qualcuno vivrà e ne sarà cosciente).


Personalmente sono portata a credere (in assenza di certezze in proposito) che l' universo fisico sia sempre esistito e sempre esisterà in divenire secondo leggi universali e costanti, senza inizio né fine,
Infatti dici bene che razionalmente, scientificamente non é possibile pensare a un inizio preceduto dal nulla, che infatti richiede inevitabilmente eventi non naturali (secondo natura nulla si crea, nulla si annichila, tutto si trasforma secondo modalità universali e costanti); questo anche ammesso che non sia semplicemente assurdo, autocontraddittorio, senza senso (e dunque a maggior ragione realmente impossibile) pretendere che al nulla succeda qualcosa (anche "preternaturalmente"): nel nulla nemmeno il tempo esiste, e dunque é senza senso pretendere che vi sia un "dopo" con qualcosa di reale rispetto a un prima senza nulla di reale (e dunque fra l' altro anche senza un prima, un adesso e un dopo).
Inoltre in concomitanza con determinati peculiari fatti naturali rappresentati dalla vita di animali per lo meno dal comportamento sofisticato e complesso "oltre una certa soglia" (non identificabile con precisione nemmeno grossolana) credo esistano esperienze coscienti, e nel caso umano anche autocoscienti.


Questione se siamo qui per caso o no.
Secondo me la logica, il significato dei concetti che pensiamo impone che uno scopo possa averlo chi già esista ed agisca per l' appunto intenzionalmente, per conseguire fini attraverso mezzi.
Ma allora "il tutto", la totalità del reale, la "realtà nel suo complesso", oltre al quale per definizione null' altro può essere reale, non può avere uno scopo, dal momento che nulla di diverso da esso può averlo voluto non esistendo nulla oltre ad esso che possa averlo voluto come fine (da conseguire attraverso mezzi costituiti da ulteriori fatti reali che per definizione oltre al tutto non possono darsi).
Quindi ogni scopo nella realtà sarà inevitabilmente sempre, per definizione, uno scopo limitato, di una parte della realtà stessa per un' altra parte. Il "tutto", quello che é reale complessivamente inteso non può avere scopo o senso, semplicemente c' é e basta, inevitabilmente (non solo non potrebbe non essere così, ma nemmeno si potrebbe sensatamente pensare come ipotesi che così non fosse).
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 13 Aprile 2020, 18:40:23 PM
La vita è una conseguenza. La perfetta distanza del sole, la terra, l'acqua, l'energia forma la vita, ma non c'è uno scopo, se non quello di sopravvivere e procreare. Gli altri sono scopi secondari, dell'ego. Ricercare la felicità è uno scopo valido.



Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 15 Aprile 2020, 06:13:31 AM

Chi scambia la corda per un serpente? Quasi tutti.
Costatando che daniele nato in italia è il daniele attuale, condizionato dalla cultura e dal vissuto, sarebbe sicuramente diverso da un daniele nato in cina o in giappone, perche il vissuto, gli insegnamenti ricevuti e la cultura son diversi. In pratica esiste la memoria, il vissuto, la cultura, gli insegnamenti ricevuti, ma di sostanziale, di stabile non c'è niente. Non c'è un io, un ego, solo consapevolezza, un energia consapevole che sperimenta se stessa, questo è vedere la corda e non il serpente. In realtà vivo in un sogno chiamato realtà da altri. Anche la personalità è una costruzione mentale. La dualità dei termini è utile per comunicare ma crea conflitto. Se vedo una bella donna, interviene il filtro dell'illusione: cosa mi hanno detto sul bello? Che cosa mi fa capire che una donna è bella? La mia cultura. Se fossi nato in cina avrei un altra visione, una bella donna sarebbe diversa. Io vivo di illusioni duali, vivo nel sogno, vedo la corda e la scambio per serpente. Ne conviene ripeto che l'unica cosa esistente è la consapevolezza, e io sono quella, mai nata, mai morta, presente in ogni vita. Ecco l'immortalità. Per approfondire leggere l'advaita vedanta.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 15 Aprile 2020, 09:40:00 AM
Un' illusione reale é realmente un' illusione, é comunque qualcosa di reale.


La mia vita é un sogno?


Non sarebbe certo buon un motivo per desiderare (o per non far nulla che fosse nelle nostre possibilità onde evitare) che si tratti di un brutto sogno, di un incubo e per non cercare (illusoriamente? E chissenefrega?) di viverla come un bel sogno (reale in quanto tale: di più e di meglio non potremmo prendere nell' ipotesi considerata, che la vita sia sogno).
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 15 Aprile 2020, 10:03:03 AM
La bellezza di un umano, così come la bontà di un cibo, non è illusoria ma è all'interno di un ambito semantico consolidato al livello di astrazione mentale in cui i concetti di bellezza (estetica) e bontà (culinaria) hanno senso. Un senso che si tramanda dalla notte dei tempi che ci trasmette pressochè immutata la sensazione di bellezza del busto di Nefertiti o di una statua di Fidia o Prassitele. In tale catena di senso, cui rispondiamo anche a livello di sensazioni fisiche, si sente, tornando alla discussione, profumo d'immortalità.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 15 Aprile 2020, 18:39:41 PM
Cosa ottieni dai desideri? Nulla, poiché dimentichi il tuo Sé. Vi sono milioni di bolle e una di quelle è il tuo sé individuale: rompi la bolla e torna alla tua vera natura. La vera comprensione rompe la bolla.[/size]
[/color]Se vai alla sorgente del fiume troverai forse un fiume? Troverai ghiaccio o neve. Se vai alla sorgente di te stesso sparirai anche tu. C'è solo la sorgente.[/size]
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 15 Aprile 2020, 18:51:40 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 18:39:41 PM
Cosa ottieni dai desideri? Nulla, poiché dimentichi il tuo Sé. Vi sono milioni di bolle e una di quelle è il tuo sé individuale: rompi la bolla e torna alla tua vera natura. La vera comprensione rompe la bolla.[/size]
Se vai alla sorgente del fiume troverai forse un fiume? Troverai ghiaccio o neve. Se vai alla sorgente di te stesso sparirai anche tu. C'è solo la sorgente.




In questa successione di metafore non riseco a comprendere che cosa si voglia dire.

Non si potrebbe tradurre il discorso in termini un po' più letterali e inequivocabili?

Peraltro, per quel che personalmente mi riguarda, anche se il discorso che mi é oscuro non é ovviamente rivolto a me in particolare, mi sembra evidente di desiderare varie cose, anche se con moderazione, e non il nulla.
E di essere consapevole di me stessa, autocosciente.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 15 Aprile 2020, 18:58:54 PM
Citazione di: giopap il 15 Aprile 2020, 18:51:40 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 18:39:41 PM
Cosa ottieni dai desideri? Nulla, poiché dimentichi il tuo Sé. Vi sono milioni di bolle e una di quelle è il tuo sé individuale: rompi la bolla e torna alla tua vera natura. La vera comprensione rompe la bolla.[/size]
Se vai alla sorgente del fiume troverai forse un fiume? Troverai ghiaccio o neve. Se vai alla sorgente di te stesso sparirai anche tu. C'è solo la sorgente.




In questa successione di metafore non riseco a comprendere che cosa si voglia dire.

Non si potrebbe tradurre il discorso in termini un po' più letterali e inequivocabili?


Sin quando l'ego ha il dominio e si sente separato dal tutto rimarrai una bolliccina, rompere l'involucro e e ritornar nell atmosfera e abbandonare l'ego. Tu sei la somma delle tue credenze, che poi tue non sono. Cercati nella tua mente, non ti troverai, sei solo la convinzione di esistere come separato dal tutto. Ogni tua azione in realtà è una reazione.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 15 Aprile 2020, 19:04:07 PM
Finché i termini duali guideranno la tua mente non vedrai la realtà, la realtà è una, non duale. Essa è la caduta dei termini, degli opposti, delle credenze, della cultura. Una rosa è diversa dalla spazzatura? No in 15 giorni la rosa sarà spazzatura, sono solo separazioni temporali guarnite da termini duali
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 15 Aprile 2020, 20:16:57 PM
Certamente. Ma a questo punto io mi chiedo: come fa il cadavere Daniele75 a postare su internet ?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 15 Aprile 2020, 22:09:21 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 18:58:54 PM
Daniele75:
Cosa ottieni dai desideri? Nulla, poiché dimentichi il tuo Sé. Vi sono milioni di bolle e una di quelle è il tuo sé individuale: rompi la bolla e torna alla tua vera natura. La vera comprensione rompe la bolla.

Se vai alla sorgente del fiume troverai forse un fiume? Troverai ghiaccio o neve. Se vai alla sorgente di te stesso sparirai anche tu. C'è solo la sorgente.
giopap:
In questa successione di metafore non riseco a comprendere che cosa si voglia dire.Non si potrebbe tradurre il discorso in termini un po' più letterali e inequivocabili?[/size]

Daniele75:
Sin quando l'ego ha il dominio e si sente separato dal tutto rimarrai una bolliccina, rompere l'involucro e e ritornar nell atmosfera e abbandonare l'ego. Tu sei la somma delle tue credenze, che poi tue non sono. Cercati nella tua mente, non ti troverai, sei solo la convinzione di esistere come separato dal tutto. Ogni tua azione in realtà è una reazione.


giopap:
Avevo gentilmente chiesto la traduzione di oscure metafore in facilmente comprensibile (anche ai non iniziati) linguaggio letterale, non la reiterazione di oscure metafore...



Peraltro non ho mai sofferto di delirio di onnipotenza: il mio ego non ha mai preteso di dominare il tutto (di essere distinto da tutto il resto della realtà, cioé dal non-ego, ragionevolissimamente sì).


Io non sono la somma delle mie credenze, ma casomai colei che le crede (ed esse, per la contraddizion che nol consente, non possono non essere poi mie).


Sono necessariamente distinta da tutto il resto, non necessariamente separata (per esempio sono unita al mio uomo; talora fisicamente, sempre, almeno spero fin che camperemo, idealmente e sentimentalmente).


I concetti di azione e reazione mi sono chiari nella loro distinzione in senso fisico; meno in senso antropologico.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 15 Aprile 2020, 22:13:14 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 19:04:07 PM
Finché i termini duali guideranno la tua mente non vedrai la realtà, la realtà è una, non duale. Essa è la caduta dei termini, degli opposti, delle credenze, della cultura. Una rosa è diversa dalla spazzatura? No in 15 giorni la rosa sarà spazzatura, sono solo separazioni temporali guarnite da termini duali


Qui se fossi una persona volgare ti inviterei a sperimentare l' identità di una bella, gustosissima tavoletta di cioccolato con un' altra cosa di simile colore ma di sapore e odore completamente diversi...
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 03:39:08 AM
Citazione di: giopap il 15 Aprile 2020, 22:13:14 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 19:04:07 PM
Finché i termini duali guideranno la tua mente non vedrai la realtà, la realtà è una, non duale. Essa è la caduta dei termini, degli opposti, delle credenze, della cultura. Una rosa è diversa dalla spazzatura? No in 15 giorni la rosa sarà spazzatura, sono solo separazioni temporali guarnite da termini duali


Qui se fossi una persona volgare ti inviterei a sperimentare l' identità di una bella, gustosissima tavoletta di cioccolato con un' altra cosa di simile colore ma di sapore e odore completamente diversi...


Se fossi una mosca la mangerei con gusto.


In realtà esistono nomi per ogni cosa, tutto è diviso nella mente. Questi nomi gli abbiamo creati noi. Se per un attimo perderemo la memoria e il processo di suddivisione in categorie tutto ridiventerebbe uno. Senza suddivisione. L analisi della realta che la coscienza fa è vittima del vocabolario duale. Poi l io è illusorio, esiste la coscienza, ma di per essa non è la mente bensi un energia distaccata che esamina le credenze della mente. Ma per il 90% queste credenze non sono nostre, quindi si deduce che l io non esiste, è un sogno, come del resto la concezione della realtà.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 16 Aprile 2020, 08:50:52 AM
Citazione di: daniele75 il 16 Aprile 2020, 03:39:08 AM
Citazione di: giopap il 15 Aprile 2020, 22:13:14 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 19:04:07 PM
Finché i termini duali guideranno la tua mente non vedrai la realtà, la realtà è una, non duale. Essa è la caduta dei termini, degli opposti, delle credenze, della cultura. Una rosa è diversa dalla spazzatura? No in 15 giorni la rosa sarà spazzatura, sono solo separazioni temporali guarnite da termini duali



Se fossi una mosca la mangerei con gusto.


In realtà esistono nomi per ogni cosa, tutto è diviso nella mente. Questi nomi gli abbiamo creati noi. Se per un attimo perderemo la memoria e il processo di suddivisione in categorie tutto ridiventerebbe uno. Senza suddivisione. L analisi della realta che la coscienza fa è vittima del vocabolario duale. Poi l io è illusorio, esiste la coscienza, ma di per essa non è la mente bensi un energia distaccata che esamina le credenze della mente. Ma per il 90% queste credenze non sono nostre, quindi si deduce che l io non esiste, è un sogno, come del resto la concezione della realtà.



Risposta di giopap:

...Peccato non sia una mosca.




Non vedo in che senso dovrebbe essere "vittima": per definire concetti é necessario distinguere e mettere in determinate relazioni altri concetti.
L' io non si può nè dimostrare che realmente esista come soggetto del flusso fenomenico d coscienza, né che non esista.

Energia é letteralmente un concetto fisico che con l' io non ci azzecca (continuo a sperare vanamente nell' uso di chiari concetti letterali e non di oscure metafore).


I sogni reali esistono realmente, eccome!


Pretendere di dimostrare che l' io non esiste perché il 100% delle credenze che abbiamo non sono nostre sarebbe una petizione di principio
; pretenderlo per il fatto che non lo sono il 90% non dimostra nulla perché basta anche meno del 10% di risposte realmente "nostre" (= dell' io) perché l' io realmente esista.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:01:01 AM
Citazione di: giopap il 16 Aprile 2020, 08:50:52 AM
Citazione di: daniele75 il 16 Aprile 2020, 03:39:08 AM
Citazione di: giopap il 15 Aprile 2020, 22:13:14 PM
Citazione di: daniele75 il 15 Aprile 2020, 19:04:07 PM
Finché i termini duali guideranno la tua mente non vedrai la realtà, la realtà è una, non duale. Essa è la caduta dei termini, degli opposti, delle credenze, della cultura. Una rosa è diversa dalla spazzatura? No in 15 giorni la rosa sarà spazzatura, sono solo separazioni temporali guarnite da termini duali



Se fossi una mosca la mangerei con gusto.


In realtà esistono nomi per ogni cosa, tutto è diviso nella mente. Questi nomi gli abbiamo creati noi. Se per un attimo perderemo la memoria e il processo di suddivisione in categorie tutto ridiventerebbe uno. Senza suddivisione. L analisi della realta che la coscienza fa è vittima del vocabolario duale. Poi l io è illusorio, esiste la coscienza, ma di per essa non è la mente bensi un energia distaccata che esamina le credenze della mente. Ma per il 90% queste credenze non sono nostre, quindi si deduce che l io non esiste, è un sogno, come del resto la concezione della realtà.



Risposta di giopap:

...Peccato non sia una mosca.




Non vedo in che senso dovrebbe essere "vittima": per definire concetti é necessario distinguere e mettere in determinate relazioni altri concetti.
L' io non si può nè dimostrare che realmente esista come soggetto del flusso fenomenico d coscienza, né che non esista.

Energia é letteralmente un concetto fisico che con l' io non ci azzecca (continuo a sperare vanamente nell' uso di chiari concetti letterali e non di oscure metafore).


I sogni reali esistono realmente, eccome!


Pretendere di dimostrare che l' io non esiste perché il 100% delle credenze che abbiamo non sono nostre sarebbe una petizione di principio
; pretenderlo per il fatto che non lo sono il 90% non dimostra nulla perché basta anche meno del 10% di risposte realmente "nostre" (= dell' io) perché l' io realmente esista.


Sono vincolato da un linguaggio poco chiaro, perché parlare della non dualità è molto difficile. Leggiti l sdvaita vedanta, vedrai che sei anche la mosca
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 16 Aprile 2020, 09:03:16 AM
Citazione di: daniele75 il 16 Aprile 2020, 03:39:08 AM
In realtà esistono nomi per ogni cosa, tutto è diviso nella mente. Questi nomi gli abbiamo creati noi.

Fin qui ci può stare. Ammesso e non concesso che daniele75 e noi tutti sappiamo con certezza cos'è l'ente "mente". Sui nomi che diamo alle cose anche la semantica, oltre a daniele75, dice cose condivisibili.

CitazioneSe per un attimo perderemo la memoria e il processo di suddivisione in categorie tutto ridiventerebbe uno. Senza suddivisione.

Beh certo: se perdi le chiavi di casa resti fuori. Ma puoi sempre chiamare i pompieri e rientrare in casa. Invece dopo morto diventerai tutt'uno con la natura e perderai pure la memoria. Non è certo, ma ci si può scommettere con buone probabilità di vincere.

CitazioneL analisi della realta che la coscienza fa è vittima del vocabolario duale.

Tutte le analisi della realtà sono vittime di qualche vocabolario...

CitazionePoi l io è illusorio, esiste la coscienza, ma di per essa non è la mente bensi un energia distaccata che esamina le credenze della mente. Ma per il 90% queste credenze non sono nostre, quindi si deduce che l io non esiste, è un sogno, come del resto la concezione della realtà.

... e tale ecatombe è ancora più devastante quando si usano enti come coscienza, mente, io, energia, sogno, come fossero palline da ping pong. Sulle "credenze non nostre" si raggiunge l'estasi verbale e lo tzunami razionale, pure quantificando il tutto in una ricetta omeopatica dell'anima. In quale iperuranio (un qualche io ?  8) ) sono le "credenze nostre" ?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:06:30 AM
Tu sei la somma delle tue credenze ipazia che lo voglia o no. L'io non esiste in realtà. Chiudo qui, ho chiarito abbastanza bene il mio punto di vista. Se non vi è chiaro leggete advaita vedanta.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 16 Aprile 2020, 09:23:55 AM
Citazione di: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:06:30 AM
Tu sei la somma delle tue credenze ipazia che lo voglia o no. L'io non esiste in realtà. Chiudo qui, ho chiarito abbastanza bene il mio punto di vista. Se non vi è chiaro leggete advaita vedanta.

Hai ragione, anch'io mi ero perso qualcosa: la sezione in cui ci troviamo, laddove molto spesso, anche giustamente, per spirituale si intende religioso. Tu hai iniziato una discussione che tratta la immortalità dal punto di vista della spiritualità orientale, induismo e derivati. Magari la prossima volta, nel post di apertura, chiarisci la cosa così uno non pensa che si parli di spiritualità "in generale".

Sul piano astrattivo delle differenti ideologie dello spirito già da lungo tempo ho compreso l'inutilità del confronto razionale e mi sento chiamata in causa solo quando si spacciano verità di parte per verità assolute. Adesso che ho capito che il principio d'autorità "epistemica" a cui fai riferimento è quello "advaita vedanta" lascio a chi si diletta di esso proseguire la discussione.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:32:39 AM
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2020, 09:23:55 AM
Citazione di: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:06:30 AM
Tu sei la somma delle tue credenze ipazia che lo voglia o no. L'io non esiste in realtà. Chiudo qui, ho chiarito abbastanza bene il mio punto di vista. Se non vi è chiaro leggete advaita vedanta.

Hai ragione, anch'io mi ero perso qualcosa: la sezione in cui ci troviamo, laddove molto spesso, anche giustamente, per spirituale si intende religioso. Tu hai iniziato una discussione che tratta la immortalità dal punto di vista della spiritualità orientale, induismo e derivati. Magari la prossima volta, nel post di apertura, chiarisci la cosa così uno non pensa che si parli di spiritualità "in generale".

Sul piano astrattivo delle differenti ideologie dello spirito già da lungo tempo ho compreso l'inutilità del confronto razionale e mi sento chiamata in causa solo quando si spacciano verità di parte per verità assolute. Adesso che ho capito che il principio d'autorità "epistemica" a cui fai riferimento è quello "advaita vedanta" lascio a chi si diletta di esso proseguire la discussione.


La coscienza è immortale, usi termini troppo complessi, e ragionamenti provenienti da altri filosofi. Io parlo come mangio, hamburger e patatine. Tu sicuramente aragosta e caviale. Un giorno capirai, ma ci vuole umiltà e meno razionalità cranietto istruito.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 16 Aprile 2020, 09:41:20 AM
Hai ancora tempo per editare il post togliendo le due ultime parole che certo non fanno onore alla dottrina che pratichi. La coscienza è immortale per la tua credenza, non per la mia. Il che è facilmente comprensibile anche a chi non è particolarmente istruito.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 09:42:37 AM
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2020, 09:41:20 AM
Hai ancora tempo per editare il post togliendo le due ultime parole che certo non fanno onore alla dottrina che pratichi. La coscienza è immortale per la tua credenza, non per la mia. Il che è facilmente comprensibile anche a chi non è particolarmente istruito.


Vai a fare colazione che è tardi...
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: doxa il 16 Aprile 2020, 11:39:00 AM
Daniele 75 ha scritto ad Ipazia
CitazioneVai a fare colazione che è tardi...

Daniele sei un veggente ? Se lo sei sbagli ! Ipazia è mattiniera e la colazione già l'ha fatta.

Io invece penso che tu ancora non l'abbia fatta ed è giunto il momento, dopo cinque pagine, che si concluda questo topic, per permetterti di "colazionarti".

Debbo dire che il titolo del topic mi ha incoraggiato a leggere le cinque pagine per capire cos'è l'immortalità, purtroppo sono rimasto deluso.

Mi giunge nuova questa tua concezione di "immortalità":
Citazionel'immortalità di cui parlo io è riservata all'io vergine, pura consapevolezza, visualizzabile in un bambino da0 a un anno e mezzo, prima che il pargolo si distacchi dal tutto.

Ed ancora: 
CitazioneL'io vergine non ha memoria. È presente in ogni corpo alla nascita, poi con la nascita dell dgo avviene la sperimentazione, quindi l inizio della memoria
Esiste da sempre, permea ogni forma di vita sottoforma di energia vitale intelligente, collabora inizialmente con gli istinti, pulsioni. Forma un io vergine una scintilla che guida l'esistenza, questa vita non muore, e siamo noi. Non ha memoria, ne confine. Inutile fossilizzarsi sull ego e sull io, loro sono artificiali è moriranno

Inoltre
CitazioneTale scritto è un testo classico dell'Advaita Vedanta che con parole semplice ma incisive spiega quale sia la nostra vera natura interiore, la vera essenza del nostro essere, la pura consapevolezza

Poi ci sono interferenze con argomentazioni riguardanti l'anima e la coscienza.

Daniele ora abbi la pazienza di leggere quanto voglio dirti.

Per farti comprendere da tutti i presenti in una piazza affollata (=forum) non puoi usare a tuo piacimento dei concetti secolari con significati ben definiti, non puoi collegare il lemma "immortalità" con l'Io vergine", anche per non far sussultare Freud nella tomba nell'udire la frase "Io vergine", con tutto quel che segue per far capire ciò che intendi dire.

Io sono un "ragazzo di campagna"  e le persone anziane che vivono con me nella cascina frequentano la parrocchia e sanno soltanto distinguere tra immortalità ed eternità, spiegate loro dall'arciprete e pievano.

Io come quelle persone anziane so soltanto che l'immortalità non prevede la morte. Immortale è ciò che non muore, invece  per eternità s'intende l'infinita estensione nel tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine.

Come vedi  sui due concetti sono rimasto a un livello molto elementare, però debbo dirti che mi sono sufficienti, invece non mi è assolutamente utile il tuo concetto di immortalità.

Ora vado a fare colazione, senza la tua compagnia, ovviamente :)
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 11:41:22 AM
Citazione di: altamarea il 16 Aprile 2020, 11:39:00 AM
Daniele 75 ha scritto ad Ipazia
CitazioneVai a fare colazione che è tardi...
Daniele sei un veggente ? Se lo sei sbagli ! Ipazia è mattiniera e la colazione già l'ha fatta.
Io invece penso che tu ancora non l'abbia fatta ed è giunto il momento, dopo cinque pagine, che si concluda questo topic, per permetterti di "colazionarti".
Debbo dire che il titolo del topic mi ha incoraggiato a leggere le cinque pagine per capire cos'è l'immortalità, purtroppo sono rimasto deluso.
Mi giunge nuova questa tua concezione di "immortalità":
Citazionel'immortalità di cui parlo io è riservata all'io vergine, pura consapevolezza, visualizzabile in un bambino da0 a un anno e mezzo, prima che il pargolo si distacchi dal tutto.
Ed ancora: 
CitazioneL'io vergine non ha memoria. È presente in ogni corpo alla nascita, poi con la nascita dell dgo avviene la sperimentazione, quindi l inizio della memoria
Esiste da sempre, permea ogni forma di vita sottoforma di energia vitale intelligente, collabora inizialmente con gli istinti, pulsioni. Forma un io vergine una scintilla che guida l'esistenza, questa vita non muore, e siamo noi. Non ha memoria, ne confine. Inutile fossilizzarsi sull ego e sull io, loro sono artificiali è moriranno
Inoltre
CitazioneTale scritto è un testo classico dell'Advaita Vedanta che con parole semplice ma incisive spiega quale sia la nostra vera natura interiore, la vera essenza del nostro essere, la pura consapevolezza
Poi ci sono interferenze con argomentazioni riguardanti l'anima e la coscienza.
Daniele ora abbi la pazienza di leggere quanto voglio dirti.
Per farti comprendere da tutti i presenti in una piazza affollata (=forum) non puoi usare a tuo piacimento dei concetti secolari con significati ben definiti, non puoi collegare il lemma "immortalità" con l'Io vergine", anche per non far sussultare Freud nella tomba nell'udire la frase "Io vergine", con tutto quel che segue per far capire ciò che intendi dire.
Io sono un "ragazzo di campagna"  e le persone anziane che vivono con me nella cascina frequentano la parrocchia e sanno soltanto distinguere tra immortalità ed eternità, spiegate loro dall'arciprete e pievano.
Io come quelle persone anziane so soltanto che l'immortalità non prevede la morte. Immortale è ciò che non muore, invece  per eternità s'intende l'infinita estensione nel tempo, che non ha avuto inizio e non avrà termine.
Come vedi  sui due concetti sono rimasto a un livello molto elementare, però debbo dirti che mi sono sufficienti, invece non mi è assolutamente utile il tuo concetto di immortalità.
Ora vado a fare colazione, senza la tua compagnia, ovviamente :)


Mi dispiace non poterti aiutare, buona colazione..
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: bobmax il 16 Aprile 2020, 11:43:15 AM
&Daniele75

Sì, parlare della non dualità è molto difficile, direi pure impossibile. Perché le parole sono frutto della dualità.

Di modo che le parole, che pur dobbiamo usare, devono per così dire andare oltre se stesse. Essere perciò "cifre", rimandi a ciò che è inesprimibile.

Dalla mia esperienza, la non dualità non può essere compresa, perché non vi è nulla da "prendere".
È viceversa l'Uno a prenderci, totalmente.
L'Uno, che è la stessa Verità, è perciò, nel nostro mondo duale, puro Nulla.

La passione per l'Uno conduce nella notte oscura.
È inutile prendercela con gli altri, perché gli altri sono lo specchio che invita a conoscere noi stessi.
E questa conoscenza, per quel che mi riguarda, implica dolore.

La via che porta alla Verità passa attraverso l'inferno.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: viator il 16 Aprile 2020, 15:05:03 PM
Salve . Leggo un poco distrattamente il duello verbale tra daniele75 (lo spiritualista) ed Ipazia (la razionalista).
Secondo me si tratta di uno sterile dibattito di genere arredatorio in cui daniele75, restando all'interno della propria credenza, afferma e rimesta fino alla nausea concetti estranei alla ragione mentre Ipazia, seduta con le gambe penzoloni su di un ripiano del proprio scaffale libresco, cerca invano di cogliervi (dagli argomenti di daniele75) ciò che non ci può essere.-----------------------------------------------------------------------------------------


Io li chiuderei entrambi in un armadio sinchè non riescono a mettersi d'accordo. Saluti ed auguri.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 16 Aprile 2020, 15:38:26 PM
Forse per raggiungere la verità ci vogliono entrambi gli approcci ma con consapevolezza.

Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Ipazia il 16 Aprile 2020, 18:06:33 PM
Citazione di: viator il 16 Aprile 2020, 15:05:03 PM
mentre Ipazia, seduta con le gambe penzoloni su di un ripiano del proprio scaffale libresco, cerca invano di cogliervi (dagli argomenti di daniele75) ciò che non ci può essere.

Ipazia sta seduta sul ripiano della vita e cerca di cogliere intorno a lei quello che può. Quando realizza che non c'è nulla da cogliere che non abbia già colto e assaggiato, si alza e se ne va.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 16 Aprile 2020, 18:23:39 PM
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2020, 18:06:33 PM
Citazione di: viator il 16 Aprile 2020, 15:05:03 PM
mentre Ipazia, seduta con le gambe penzoloni su di un ripiano del proprio scaffale libresco, cerca invano di cogliervi (dagli argomenti di daniele75) ciò che non ci può essere.

Ipazia sta seduta sul ripiano della vita e cerca di cogliere intorno a lei quello che può. Quando realizza che non c'è nulla da cogliere che non abbia già colto e assaggiato, si alza e se ne va.


Le coscienze individuali sono come onde, una crede di essere piccola, l altra grande, una si sta per infrangere dugli scogli e pensa che morirà. In realtà le onde sono oceano, sono solo illusioni quello che loro pensano, tutto è coscienza universale, mai nata, mai morta, immortale. Hai modificato il messaggio, c'era il tasto donate, ero intenzionato a fare una donazione
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 07:23:15 AM
Teoria rivisitata:



Tutti alla nascita sono pura consapevolezza, viviamo nello stupore, nell'assenza di dualità. Questo dura circa due anni, prima che il bambino si distacchi illusoriamente dal tutto tramite i sensi, le esperienze e gli insegnamenti. In età adulta l'uomo ha un ricco vocabolario duale, e spinto dalle pulsioni e dagli istinti, dimenticando la sua vera natura, la pura consapevolezza. I termini duali, la cultura e gli insegnamenti ricevuti formano un io, un ego, uno stato consapevole illusorio diretto dai cinque sensi che ci fa sperimentare una pseudo realtà. Una realtà farlocca, una realtà imposta, un sogno vigile che ci spinge a sopravvivere e a procreare. Diventiamo un programma, un software, diretto dalla cultura e dagli insegnamenti ricevuti. Dipendiamo dalla nostra concezione erronea duale della realtà. La paura fondamentale che dirige la nostra esistenza è la paura della morte. La morte unica cosa certa per l'ego ed il corpo, ci perseguita tutta la vita. Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un se eterno che abita in ogni corpo e ovvunque. Alla futura nascita questo sé si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, il sé, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera dentro e fuori di ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 07:48:07 AM
Secondo me conosci il prof Malanga, giusto?
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 08:05:57 AM
Citazione di: Davide il 17 Aprile 2020, 07:48:07 AM
Secondo me conosci il prof Malanga, giusto?


Si certo
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 08:16:40 AM
Una persona geniale anche se molto criticata.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 08:18:54 AM
Be per certe cose è interessante, per altre no. Per me per esempio non piace quando parla di alieni, o le ipnosi che fa. Ma del resto conosce bene la non dualita.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 08:25:51 AM
Be è partito proprio dalle ipnosi per arrivare a formulare le sue teorie
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 08:32:54 AM
Citazione di: Davide il 17 Aprile 2020, 08:25:51 AM
Be è partito proprio dalle ipnosi per arrivare a formulare le sue teorie


Penso che esistano altre forme di vita, ma non sono qui tra noi. Malanga mi è utile quando parla di non dualità.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: giopap il 17 Aprile 2020, 09:02:31 AM
Citazione di: daniele75 il 17 Aprile 2020, 07:23:15 AM
Teoria rivisitata:



Tutti alla nascita sono pura consapevolezza, viviamo nello stupore, nell'assenza di dualità. Questo dura circa due anni, prima che il bambino si distacchi illusoriamente dal tutto tramite i sensi, le esperienze e gli insegnamenti. In età adulta l'uomo ha un ricco vocabolario duale, e spinto dalle pulsioni e dagli istinti, dimenticando la sua vera natura, la pura consapevolezza. I termini duali, la cultura e gli insegnamenti ricevuti formano un io, un ego, uno stato consapevole illusorio diretto dai cinque sensi che ci fa sperimentare una pseudo realtà. Una realtà farlocca, una realtà imposta, un sogno vigile che ci spinge a sopravvivere e a procreare. Diventiamo un programma, un software, diretto dalla cultura e dagli insegnamenti ricevuti. Dipendiamo dalla nostra concezione erronea duale della realtà. La paura fondamentale che dirige la nostra esistenza è la paura della morte. La morte unica cosa certa per l'ego ed il corpo, ci perseguita tutta la vita. Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un se eterno che abita in ogni corpo e ovvunque. Alla futura nascita questo sé si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, il sé, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera dentro e fuori di ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.




Dissento profondissimamente da quasi tutto (in particolare dall' illusione parareligiosa di evitare la morte propria personale con la pretesa di identificare se stessi con il tutto ovviamente incessante.
Ma su questo ho già argomentato a sufficienza e finirei per diventare noiosamente ripetitiva.


Pongo solo un problema circa questa teoria.


Se l' "inganno duale" e "circa l' esistenza personale individuale" di ciascuno é perpetrato nei confronti dei bimbi di circa due anni dagli adulti che lo circondano, lo amano, si curano di lui (almeno di solito, salvo purtroppo casi fortunatamente rari probabilmente più o meno patologici), come mai tutte queste falsità circa apparenze farlocche potrebbero essere state inventate la prima volta dal primo malevolo o comunque stolto genitore che avrebbe cominciato a propinarle a noi, suoi  poveri discendenti ingannati?
Da dove sarebbero sorti gli inganni nella mente di questo "ingannatore primordiale" di tutti i suoi discendenti, se nessun ingannatore poteva ingannarlo quando aveva due anni e avrebbe pertanto dovuto, in assenza di "traviatori della sua veritiera ingenuità primigenia," continuare ad essere per tutta la sua vita "pura consapevolezza" e a "vivere nello stupore, nell'assenza di dualità"?

Mi sembra un po' come la storia biblica del "serpente" che avrebbe arrecato il male all' uomo (per il tramite della donna) nell' impossibilità che quest' ultimo, essendo creatura del Dio infinitamente buono" se lo trovasse in se stesso.
Già, ma allora il male al serpente chi l' aveva arrecato? Il dio di cui sopra, di conseguenza per niente affatto "infinitamente buono", a meno che il serpente stesso non l' avesse avuto in sé da sempre, nel qual caso sarebbe stato lui stesso un dio (malvagio), e quell' altro di cui sopra infinitamente buono non sarebbe stato affatto "onnipotente".
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 09:16:21 AM
A quanto ho capito io credo che quello che dice Daniele si possa tradurre in "tutto è relativo". Come ad esempio buono e cattivo. Il serpente è cattivo dal punto di vista dell'uomo. Sarebbe come dire che il leone è cattivo perché si mangia la gazzella...sono concetti che esistono come relazione tra due cose, relative appunto. La dualità non esiste come concetto assoluto ma solo come una cosa si pone rispetto ad un'altra. Io ho capito questo
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 09:58:34 AM
Citazione di: Davide il 17 Aprile 2020, 09:16:21 AM
A quanto ho capito io credo che quello che dice Daniele si possa tradurre in "tutto è relativo". Come ad esempio buono e cattivo. Il serpente è cattivo dal punto di vista dell'uomo. Sarebbe come dire che il leone è cattivo perché si mangia la gazzella...sono concetti che esistono come relazione tra due cose, relative appunto. La dualità non esiste come concetto assoluto ma solo come una cosa si pone rispetto ad un'altra. Io ho capito questo


Ci sei vicino, cerca non dualità su youtube e e grda parson o smith
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 10:57:03 AM
Ho visto un video che spiega la non-dualità che intendi tu e adesso mi è chiaro circa. Anche se io ho un'idea diversa, non credo che siamo parte del tutto e come dicono "le cose vanno come devono andare" seguendo un flusso naturale diciamo. È una visione dell'essere passiva in un certo senso, io credo invece che la tua coscienza crea la realtà che vivi. Tu penserai che è un'idea dell'ego ma in realtà è una cosa che percepisco vivendo.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 11:00:20 AM
Citazione di: Davide il 17 Aprile 2020, 10:57:03 AM
Ho visto un video che spiega la non-dualità che intendi tu e adesso mi è chiaro circa. Anche se io ho un'idea diversa, non credo che siamo parte del tutto e come dicono "le cose vanno come devono andare" seguendo un flusso naturale diciamo. È una visione dell'essere passiva in un certo senso, io credo invece che la tua coscienza crea la realtà che vivi. Tu penserai che è un'idea dell'ego ma in realtà è una cosa che percepisco vivendo.


Dovresti vederne diversi. Gran parte di quello che fai è inconscio, tu come spettatore sei consapevole di cosa accade, l'intuito a volte è meglio del raziocinio marmoreo, classico di chi prende alla lettera gli insegnamenti altrui.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: Davide il 17 Aprile 2020, 11:08:28 AM
Io non credo che siamo semplici spettatori, ognuno ha le proprie idee ma ho capito abbastanza il tuo pensiero
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 17 Aprile 2020, 11:10:53 AM
Citazione di: Davide il 17 Aprile 2020, 11:08:28 AM
Io non credo che siamo semplici spettatori, ognuno ha le proprie idee ma ho capito abbastanza il tuo pensiero


In parte si hanno proprie idee attive, non dico di no. Ma per la maggior parte sono reazioni interne dovute all influenza esterna. Se hai capito il mio semplice pensiero mi fa piacere..thanks
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 01 Maggio 2020, 14:46:43 PM
Tutti nasciamo con un pacchetto hardware preinstallato, con dei codici primari, gli istinti. Questo è quello che c'è di reale. Tutti hanno questo pacchetto, diverso per ogni specie. Poi nasce l'esperienza, subiamo l'insegnamento. La memoria comincia a memorizzare dati su dati, sino a concepire una realtà illusoria basata sulla concettualizzazione e sui sensi, qui nasce l'io, esso è un miraggio, che gestisce l'altro miraggio che è l'esperienza degli insegnamenti ricevuti, ecco che la suddivisione ha inizio, siamo divisi dal resto degli esseri, dalla natura. Il pacchetto iniziale continuerà a dirigere le giostre, sotto forma di pulsioni e codici. Ogni uomo può essere chiunque, dipende dalle credenze installate, in realtà abbiamo un io generato dalle credenze, esso ha la facoltà di decidere in parte come muoverci, come agire. Ma ricordiamoci che è solo il pacchetto iniziale ad essere eterno e reale, comune a tutti, diverso a seconda della razza. Il resto è illusorio come un miraggio, è una costruzione, un puzzle costruito dalla cultura. L'essere consapevole di questo dimostra che l'uomo è immortale, se si considera il pacchetto iniziale, sprovvisto di un io e di una memoria scritta, le esperienze. Siamo un tutt'uno all'inizio.
Titolo: Re:Immortalità
Inserito da: daniele75 il 01 Maggio 2020, 17:37:18 PM
Noi siamo il sé. E non si può razionalizzare nemmeno con una super laurea  ;D




https://youtu.be/ex9GXpAxxBk