Se l'uomo sa chi è, allora scoprirà chi è il Signore Dio. Finché non sa chi è, come può sapere chi è il Signore Dio? Se non sa chi è il Signore Dio non può sapere chi è il suo fratello e, finché non sa chi è il suo fratello, non cercherà mai la Pace perché non sa cosa vuol dire Pace. L'uomo e il suo prossimo sono l'immagine del Signore Dio vivente, cioè l'immagine dell'Amore e della Pace.
Se l'uomo non ha scoperto chi è perderà questa immagine facilmente e la distruggerà nel suo fratello, senza accorgersi. Per questo la ricerca religioso serve a rispondere alla domanda: IO chi sono?
Se l'uomo sa chi è, saprà subito chi è il Signore Dio e chi è lui per il Signore Dio.
Come mai c'è chi dopo lunghi anni di ricerca non ha scoperto chi è Cristo Gesù?
Vuol dire che quest'uomo non ha scoperto chi è lui!
Una volta che avrà scoperto chi è Lui saprà, senza pensarci, chi è il Signore Gesù e chi è lui per il Signore Gesù. Scoprirà anche chi è lui per il prossimo e chi è il prossimo per lui.
Il popolo d'Israele sapeva chi fosse il Signore Gesù? Quelli che gridavano: Crocifiggilo, sapevano chi fosse il Signore Gesù?
Non potevano saperlo anche se conoscevano la Sua storia umana biblica e umana.
Non sapevano chi fosse perché non sapevano chi erano loro. Idem in questo tempo.
IL più grave degli errori umani è pensare di poter scoprire chi è il Signore Dio, senza aver conosciuto se stessi.
L'uomo giudica il suo simile perché vede in lui se stesso, si specchia perché il prossimo diventa il suo specchio. Chi giudica sa accusare il suo prossimo, lo sa giudicare, sa uccidere moralmente il suo simile, ma non sa che sta condannando/giudicando se stesso.
Il comandamento dice: No fare bugie, perché il bugiardo non sa chi è e non sa chi è il Signore Dio.
Non giudicare e non fare falsa testimonianza perché chi testimonia il falso sta testimoniando se stesso, anche se non si accorge.
L'uomo conoscerà il Signore - lo Spirito della verità - solo quando avrà scoperto chi è e ciò che è diventato. Questo avverrà quando nel cuore non ci sarà più né odio né rancore e quando non ci sarà più spazio per il peccato. Solo in quel momento, quando il cuore sarà puro e perfetto, si può ricevere nuovamente lo Spirito del Signore Dio, cioè l'immagine dell'Amore e della Pace.
Solo in quel momento, nell'Amore e nella Pace, l'uomo può sapere chi è il Signore Dio, chi è il Signore Gesù e chi è il suo prossimo. Il nostro prossimo siamo noi.
Se vogliamo conoscere chi siamo dobbiamo avvicinarci alla Specchio Celeste per guardare il nostro Spirito, la nostra anima e il nostro corpo.
Più ci avviciniamo allo Specchio Celeste, più vediamo i nostri difetti, ma dobbiamo ammettere che questo Specchio è pulito e perfetto, altrimenti lo condanniamo e dicendo che lo specchio è sporco e che la nostra immagine non è quella. Basta vedere cosa hanno detto dei profeti, del Signore Gesù e dei Santi.
L'uomo che accusa lo specchio non saprà mai chi è.
Chi non sa chi è vive da morto e si accorge.
Il Signore è la nostra salvezza, se crederemo nella nostra verità.
"Come un'immagine si riflette solo su uno specchio pulito,così il Sé si rivela solo in un intelletto purificato".
"Nel Sé non vi è attività e nell'intelletto non vi è conoscenza.
Poiché la sua conoscenza non è pura,il sé individuale cade in errore e crede di essere lui a percepire e conoscere".
Shankara
"Vidi il mio Signore con l'occhio del mio cuore,e dissi: chi sei? Rispose: Te"
El-Hallâj
"Conosci te stesso" è un suggerimento, invito impossibile da realizzare perché logicamente contraddittorio, assurdo.
C'è una bella metafora in tal senso, se non ricordo male, espressa nel libro di Hofstadter "Gödel, Escher, Bach": "Può l'occhio guardare sé stesso?" La risposta è semplicemente no. L'immagine dell'occhio allo specchio non è l'occhio che guarda sé stesso. Il problema della conoscenza di sé stessi è analogo.
La conoscenza di noi stessi alla quale ho fatto riferimento è sul piano psicospituale, quella sul piamo materiale è tutt'altra cosa.
Se l'uomo è quello che adora, perché dovrebbe essere impossibile scoprirlo? Forse la difficoltà è un'altra, cioè ammettere di adorare qualcosa di sbagliato. In ogni caso se troviamo il coraggio di affrontare gli idoli che vivono nel cuore e vi rinunciamo, scopriamo che siamo l'immagine e somiglianza del Signore Dio dell'Amore, della Pace, della Sapienza, della Potenza ecc...
La speranza di scoprire questo ci da la forza per meditare, non riflettere che è un'attività della mente, entrando in noi per scoprire ciò che non avremmo mai pensato.
Citazione"Conosci te stesso" è un suggerimento, invito impossibile da realizzare perché logicamente contraddittorio, assurdo.
Però è un invito che, pur paradossalmente, apre alla ricerca di un soggetto conoscente che si fa oggetto di conoscenza.
"quale sia la più alta e migliore virtù per cui l'uomo possa meglio e più strettamente unirsi a Dio e divenire per grazia ciò che Dio è per natura, e per cui l'uomo sia maggiormente simile alla propria immagine, quando era in Dio, quando non c'era differenza tra lui e Dio, prima che Dio formasse le creature"
Citazione di: Elvio il 21 Maggio 2016, 21:34:52 PM
"quale sia la più alta e migliore virtù per cui l'uomo possa meglio e più strettamente unirsi a Dio e divenire per grazia ciò che Dio è per natura, e per cui l'uomo sia maggiormente simile alla propria immagine, quando era in Dio, quando non c'era differenza tra lui e Dio, prima che Dio formasse le creature"
Se sono ancora la Sua immagine e somiglianza il problema non c'è, ma se non fossi più ciò che ero devo scoprire e credere ciò che sono diventato ed essere consapevole che ho la possibilità di tornare a ciò che ero all'inizio. La difficoltà è scoprire la propria verità perché chi ha perso la Sua immagine è sotto il dominio del maligno, superbia ed orgoglio, che gli fa credere di essere già a posto quando non lo è!
CitazioneSe sono ancora la Sua immagine e somiglianza
Tutti noi siamo stati creati a immagine di Dio e secondo la Sua somiglianza, in più il nostro creatore ci ha dotato di libero arbitrio.
Ed è questo ultimo che può scegliere di agire bene o male. Con la sua ubbidienza al Creatore abbiamo la possibilità di rendere a Dio onore e gloria oppure disonore e .....
L'uomo fisico che è menzionato in
1 lettera ai Corinzi 2:14 è quello la cui vita non ha un lato spirituale. L'uomo spirituale è quello che considera le cose attraverso gli occhi della fede o vede dal punto di vista di Dio.
Prendete ad esempio Noè. Dopo aver capito che Dio ha deciso di distruggere il mondo con un diluvio non si dedicava più ad accumulare possedimenti materiali o a costruirsi una casa più grande e migliore in un mondo malvagio
(Gen. 6:5). La sua vera sicurezza stava nell'arca. Noè si è impegnato completamente non solo a costruire l'arca ma anche ad avvisare le persone di questo pericolo. I contemporanei di Noè furono distrutti solo perché erano intenti alle normali attività di tutti giorni senza tener conto di Dio.
(Matteo 24:37-39) Dio avverte sempre le persone prima di eseguire i suoi giudizi e in questo modo dà la possibilità di salvare le persone.
Non è per caso che viviamo anche noi in una situazione simile a quella di Noè?
(Luca 17:26-28)(Le scritture ho preso dalla Nuova Diodati che mi risulta più chiara di tutti su http://www.laparola.net)
Citazione di: giogio il 28 Giugno 2016, 17:36:47 PM
CitazioneSe sono ancora la Sua immagine e somiglianza
Tutti noi siamo stati creati a immagine di Dio e secondo la Sua somiglianza, in più il nostro creatore ci ha dotato di libero arbitrio.
Ed è questo ultimo che può scegliere di agire bene o male. Con la sua ubbidienza al Creatore abbiamo la possibilità di rendere a Dio onore e gloria oppure disonore e .....
L'uomo fisico che è menzionato in 1 lettera ai Corinzi 2:14 è quello la cui vita non ha un lato spirituale. L'uomo spirituale è quello che considera le cose attraverso gli occhi della fede o vede dal punto di vista di Dio.
Prendete ad esempio Noè. Dopo aver capito che Dio ha deciso di distruggere il mondo con un diluvio non si dedicava più ad accumulare possedimenti materiali o a costruirsi una casa più grande e migliore in un mondo malvagio (Gen. 6:5). La sua vera sicurezza stava nell'arca. Noè si è impegnato completamente non solo a costruire l'arca ma anche ad avvisare le persone di questo pericolo. I contemporanei di Noè furono distrutti solo perché erano intenti alle normali attività di tutti giorni senza tener conto di Dio. (Matteo 24:37-39)
Dio avverte sempre le persone prima di eseguire i suoi giudizi e in questo modo dà la possibilità di salvare le persone.
Non è per caso che viviamo anche noi in una situazione simile a quella di Noè? (Luca 17:26-28)
(Le scritture ho preso dalla Nuova Diodati che mi risulta più chiara di tutti su http://www.laparola.net)
D'accordo siamo stati creati tutti a Sua immagine e somiglianza, ma lo siamo ancora?
Dalle nostre opere possiamo conoscere la ns verità, se non lo siamo dobbiamo scoprire perché non lo siamo ed avvisare il mondo dell'inganno che stiamo (dico stiamo xché si è soliti parlare ad altri e non a noi stessi) vivendo.
Questa storia del libero arbitrio cerchiamo di comprenderla una volta per tutte.
Esso non consiste nel poter fare quello che vogliamo senza conseguenze.
Siamo liberi di tradire il Suo amore, ma facendolo prenotiamo un posto all'inferno x l'eterno.
Ci lascia anche sbagliare ma se non vogliamo perderci abbiamo i comandamenti che ci guidano. Diciamo i comandamenti perché sono dieci ma in verità basterebbe rispettare il primo nel quale sono racchiusi tutti.
Il Signore in persona ha detto che il primo comandamento è il più importante, ma questo non vuol dire che qualunque cosa adoriamo al Suo posto commettiamo la più grave delle colpe? Non vuol dire che se non lo rispettiamo andiamo contro noi stessi e contro la nostra natura fatta per essere nutrita dal Suo Santo Spirito di Vita?
Scoprire chi siamo vuol dire scoprire chi sto adorando al Suo posto e quanta morte si è incarnata in me.
Se questo non mi interessa, chi c'è in me se non il maledetto che mi vuole cadavere che cammina sulla terra vegetando solo?
Citazione di: giona2068 il 28 Giugno 2016, 19:05:15 PM
Il Signore in persona ha detto che il primo comandamento è il più importante.......
Se questo non mi interessa, chi c'è in me se non il maledetto che mi vuole cadavere che cammina sulla terra vegetando solo?
Non è così semplice: per esempio io credo di osservare i comandamenti, specialmente il primo, e penso che la mia vita lo testimoni veritieramente. Inoltre, spero di non peccare di presunzione, mi pare di aver speso grandi energia e molto tempo nella ricerca di Dio. Attività, anche secondo la Bibbia, meritoria.
Eppure, non mi pare di aver ricevuto in dono il Consolatore, lo Spirito Santo insomma. A meno che non me sia accaduto senza che io me sia accorto. Cosa francamente non plausibile.
C'è la possibilità che io stia mentendo non tanto a voi ma a me stesso. E considero anche questo.
Ma resto convinto che la ricerca spirituale abbia tante sfaccettature che, anche ai più....come dire.....diciamo dotati, possono sfuggire. In conclusione ritengo incauto affermare incontrovertibili verità. Per quanto esse siano giocoforza attinenti e derivanti dal proprio punto di vista e dunque, forse, non tanto incontrovertibili. Quantomeno non oggettive e immutabili.
Mi pare più ragionevole, più prudente, sostanzialmente più saggio avanzare ipotesi.
Citazione di: Freedom il 28 Giugno 2016, 22:06:40 PM
Citazione di: giona2068 il 28 Giugno 2016, 19:05:15 PM
Il Signore in persona ha detto che il primo comandamento è il più importante.......
Se questo non mi interessa, chi c'è in me se non il maledetto che mi vuole cadavere che cammina sulla terra vegetando solo?
Non è così semplice: per esempio io credo di osservare i comandamenti, specialmente il primo, e penso che la mia vita lo testimoni veritieramente. Inoltre, spero di non peccare di presunzione, mi pare di aver speso grandi energia e molto tempo nella ricerca di Dio. Attività, anche secondo la Bibbia, meritoria.
Eppure, non mi pare di aver ricevuto in dono il Consolatore, lo Spirito Santo insomma. A meno che non me sia accaduto senza che io me sia accorto. Cosa francamente non plausibile.
C'è la possibilità che io stia mentendo non tanto a voi ma a me stesso. E considero anche questo.
Ma resto convinto che la ricerca spirituale abbia tante sfaccettature che, anche ai più....come dire.....diciamo dotati, possono sfuggire. In conclusione ritengo incauto affermare incontrovertibili verità. Per quanto esse siano giocoforza attinenti e derivanti dal proprio punto di vista e dunque, forse, non tanto incontrovertibili. Quantomeno non oggettive e immutabili.
Mi pare più ragionevole, più prudente, sostanzialmente più saggio avanzare ipotesi.
Buona sera - sono giona2068 alias Giuseppe
Dice il Signore Gesù: Senza di me non potete fare nulla, e dice anche: Nessuno può venire a me senza la volontà del Padre mio.
Se crediamo alle scritture non possiamo dire che abbiamo cercato il Signore Dio facendo tutto da soli. Il problema non è sapere se siamo stati aiutati, questo è assodato, ma scoprire se abbiamo cercato nel modo giusto. Il modo è giusto se abbiamo scoperto la nostra verità, quando abbiamo scoperto la verità su di noi abbiamo scoperto Lui che è Verità.
Noi siamo esattamente quello che amiamo, se amiamo Lui, abbiamo sciolto noi stessi in Lui e questa è la Santità. Se non siamo santi vuol dire che non Lo amiamo con tutto il cuore, forse speriamo un po' in Lui. In questo caso siamo almeno umani. La distanza fra l'uomo umano e la santità non è tanta, ma bisogna fare l'ultimo passo, altrimenti è come andare a scuola e non presentarsi all'esame finale.
Quello che è certo e che se non rispetto totalmente il primo comandamento, consapevolmente o inconsapevolmente, lo spazio che non do a Lui lo occupa il mondo, ma chi è il principe del mondo?
Non è un'ipotesi ma una constatazione.
Buona notte.
Citazione di: giona2068 il 14 Maggio 2016, 18:22:26 PM
Se l'uomo sa chi è, allora scoprirà chi è il Signore Dio. Finché non sa chi è, come può sapere chi è il Signore Dio? Se non sa chi è il Signore Dio non può sapere chi è il suo fratello e, finché non sa chi è il suo fratello, non cercherà mai la Pace perché non sa cosa vuol dire Pace. L'uomo e il suo prossimo sono l'immagine del Signore Dio vivente, cioè l'immagine dell'Amore e della Pace.
Se l'uomo non ha scoperto chi è perderà questa immagine facilmente e la distruggerà nel suo fratello, senza accorgersi. Per questo la ricerca religioso serve a rispondere alla domanda: IO chi sono?
L'
IO (Che è ben altro che il comune "io", anzi, si potrebbe dire -tanto per capirsi- è qualcosa che che sintetizza tutti i comuni "io" dell'universo), direi che è il centro o baricentro o la singolarità centrale o, meglio di tutto, il centro di riferimento assoluto dell'Universo.
E' bene partire da queste basi per parlarne seriamente seppure con qualche difficoltà per l'inadeguatezza del linguaggio ordinario (linguaggio impastato di oggettivismo ma che quello che ora disponiamo). :'(
Citazione di: Mario Barbella il 04 Agosto 2016, 22:36:46 PM
Citazione di: giona2068 il 14 Maggio 2016, 18:22:26 PM
Se l'uomo sa chi è, allora scoprirà chi è il Signore Dio. Finché non sa chi è, come può sapere chi è il Signore Dio? Se non sa chi è il Signore Dio non può sapere chi è il suo fratello e, finché non sa chi è il suo fratello, non cercherà mai la Pace perché non sa cosa vuol dire Pace. L'uomo e il suo prossimo sono l'immagine del Signore Dio vivente, cioè l'immagine dell'Amore e della Pace.
Se l'uomo non ha scoperto chi è perderà questa immagine facilmente e la distruggerà nel suo fratello, senza accorgersi. Per questo la ricerca religioso serve a rispondere alla domanda: IO chi sono?
L'IO (Che è ben altro che il comune "io", anzi, si potrebbe dire -tanto per capirsi- è qualcosa che che sintetizza tutti i comuni "io" dell'universo), direi che è il centro o baricentro o la singolarità centrale o, meglio di tutto, il centro di riferimento assoluto dell'Universo.
E' bene partire da queste basi per parlarne seriamente seppure con qualche difficoltà per l'inadeguatezza del linguaggio ordinario (linguaggio impastato di oggettivismo ma che quello che ora disponiamo). :'(
L'IO è l'autostima degli umani o la loro fierezza.
E' fierezza di noi stessi quando scopriamo di essere l'immagine e somiglianza del Signore Dio, se non abbiamo perso questa immagine. Fino a quando non perdiamo questa immagine siamo fieri/gioiosi/fiduciosi/vivi perché siamo capaci di amare, scrivere, cancellare, donare pace, speranza e coraggio e oltre tutto rispettiamo tutti perché vediamo in altri la stessa nostra immagine.
Quando, consapevolmente o inconsapevolmente, entra in noi uno degli idoli del mondo, perdiamo questa immagine perché l'idolo nel quale ingannevolemte confidiamo ci fa perdere la comunione con il Signore Dio.
A questo punto la fierezza diventa autostima che assomiglia ad una casa costruita sulla sabbia e prima o poi crollerà.
Questa casa sulla sabbia diventa l'IO che quasi sempre sfocia nella superbia e nell'orgoglio satanico.
Uno degli idoli dell'uomo è se stesso, con le sue idee e le sue convinzioni fondate sul suo pensare avulso dalla verità o meglio che riguardano il vivere secondo la materia e/o la carne. Questo "io" si nutre anche di cose materiali. Esempio: Sono grande se perché sono ricco, giovane, forte, istruito, ho un buon posto nella società ecc...
In pratica queste vanità delle vanita creano un falso "io" che sarà il fondamento di ogni malattia mentale.
Dietro a questa deriva c'è lo stesso satana che ingannò Eva.
Giona, io non sono "immagine e somiglianza del Signore Dio", come posso fare ?
Giona, leggere i tuoi post mi sembra di leggere testi religiosi. Mi piacerebbe leggere qualcosa elaborato dalla tua mente, che scaturisce dalla tua personalità e non dai libri altrui ? Ti è possibile ?
Citazione di: altamarea il 05 Agosto 2016, 21:25:46 PM
Giona, io non sono "immagine e somiglianza del Signore Dio", come posso fare ?
Giona, leggere i tuoi post mi sembra di leggere testi religiosi. Mi piacerebbe leggere qualcosa elaborato dalla tua mente, che scaturisce dalla tua personalità e non dai libri altrui ? Ti è possibile ?
Carissimo amico, mi dispiace deluderti ma personalmente non ho letto nessun libro di teologia.
Ho letto il Santo Vangelo e le prime letture delle letture della domenica.
Non ho nulla che scaturisca dalla mia mente perché scrivo ascoltando il cuore.
Quasi sempre mi capita che scrivo il soggetto e non so quale sarà il verbo e il complemento a seguire. In pratica imparo da quello che dico.
In ogni caso ho scritto un libro, ma non è proprio un libro bensì trattasi di trascrizioni dalle cassette di argomenti che ho trattato in vari incontri. In ognuno degli argomenti ho sempre avuto cura di non sapere in anticipo di cosa parlare o di quale versetto spiegare per evitare che entrasse in funzione la mente e rovinasse tutto.
Dimmi quale argomento ti interessa fra i seguenti e te lo invio per mail.
La mamma. Il Papà. l'Amore. Il pentimento. Il perdono. la coscienza. L'infanzia spirituale. L'odio. La paura. Io chi sono. La donna perfetta. L'adulterio. L'autostima. La vita. Il rispetto. La sapienza. L'incarnazione. L'impossessione. Il coccolo. Le malattie Mentali e Morali. Beati i puri cuore ecc...
Per recuperare l'immagine del Signore Dio dobbiamo scoprire in cosa stiamo confidando e travasare la fede dalle cose che adoriamo a LUI.
Occorre un cammino ma man mano che procediamo scopriamo il gusto della Pace che è la conferma della giusta direzione.
Buona notte.
bUONA GIORNATA A TUTTI, questa domanda: 'CHI SONO IO?' ,e' stata alla base e l'inizio degli insegnamenti del grande realizzato e maestro spirituale RAMANA MAHARSHI, il quale ha avuto anche una grande propensione per l'insegnamento attraverso il 'silenzio' che avviene principalmente da 'cuore a cuore' ed e' forse possibile per chi e' molto avanzato nella ricerca spirituale.
Ramana Maharshi dava insegnamenti e rispondeva alle domande in base alla comprensione di ognuno, e' stato un grande realizzato dell'India del sud ed ebbe moltissimi devoti in tutto il mondo. Solo il ricordo della sua Santa presenza, per chi lo conosce, da' una pace difficile da descrivere. Questo insegnamento che voglio proporvi e' tratto da uno scritto di un suo devoto, che, pare si sia realizzato alla presenza del Maestro:
H.W.L. POONJA - IL VUOTO CHE DANZA- - Ed. Psiche 2 - pag.62 -
A causa dell'abitudine di farti coinvolgere dagli oggetti,
dimentichi che cio' in cui ti coinvolgi e' solo
una proiezione sullo schermo:
A causa di questa dimenticanza, l'identificazione passa
da quella con IL TESTIMONE SILENZIOSO all'identificazione
con la proiezione: dimentichi di essere lo schermo
su cui le proiezioni si formano e si dissolvono:
La mente e' l'abitudine di coinvolgersi nei propri oggetti,
non puo' osservare in silenzio e contemporaneamente
essere coinvolta.
Andando verso un qualsiasi oggetto,
essa non ti dara' mai pace:
Non andare in qualche luogo per trovare la pace,
La pace e' all'interno.
Tu sei quella pace.
Tu sei quello schermo che non cambia.
Oceani d'acqua non possono bagnarti,
il fuoco non puo' bruciarti,
i film sentimentali non ti avvincono.
Quindi,lascia semplicemente accadere le proiezioni
della mente,
ovvero ogni cosa che vedi all'interno e all'esterno.
Rimani cosi': Quello che e' non-toccato,
Quello che e' prima di ogni identificazione
e di ogni comprensione intellettuale.
Questo e' l'Essere Eterno.
.
Salve. Per Giona2068: Leggo solo ora il tuo intervento del 6 agosto 2016 con cui rispondevi ad Altamarea come qui sotto riportato.........
" Giona, leggere i tuoi post mi sembra di leggere testi religiosi. Mi piacerebbe leggere qualcosa elaborato dalla tua mente, che scaturisce dalla tua personalità e non dai libri altrui ? Ti è possibile ?
[/quote]"
"Carissimo amico, mi dispiace deluderti ma personalmente non ho letto nessun libro di teologia.
Ho letto il Santo Vangelo e le prime letture delle letture della domenica.
Non ho nulla che scaturisca dalla mia mente perché scrivo ascoltando il cuore."
Per quanto mi trovi agli antipodi delle tue credenze e sensibilità........ebbene, TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI. Non esistono dottrine e testi sacri più autorevoli di ciò che sentiamo in sincerità, mentre ciò che scaturisce dalle nostre menti è troppo spesso condito dalla malizia.
Citazione di: viator il 25 Marzo 2018, 19:28:23 PM
Per quanto mi trovi agli antipodi delle tue credenze e sensibilità........ebbene, TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI. Non esistono dottrine e testi sacri più autorevoli di ciò che sentiamo in sincerità, mentre ciò che scaturisce dalle nostre menti è troppo spesso condito dalla malizia.
ma scusa eh... forse ho letto male od ho interpretato male...
ma se Giona stessa afferma di aver LETTO il vangelo (scritto da uomini, con le loro convinzioni) non capisco a cosa ti riferisci quando ti appelli al "CIO' CHE SENTIAMO IN SINCERITA'" visto che è una ripetizione di quel che letto...
Probabilmente ho frainteso...
ciao :)
Salve Bluemax. Secondo me esistono diversi modi di ragionare o di rifiutare il ragionamento. C'è chi ragiona limitandosi a citare altre fonti (molti, sia in in questo Forum che al di fuori di esso), c'è chi lo fa sintetizzando ciò che sa o crede di sapere, giungendo comunque a delle conclusioni razionali personali più o meno corrette ed originali (pochi, dovunque).........c'è infine chi non sa o non vuole ragionare (e chi l'ha detto che la ragione abbia il primato di vicinanza alla verità ??) e si affida a personali suggestioni, emozioni, sentimenti.
Dal mio punto di vista Giona (che non è necessariamente un personaggio femminile, ma qualcuno che ha scelto lo pseudonimo ("nickname") dell' omonimo profeta biblico), affermando di scrivere ascoltando il cuore, fa parte dell'ultima categoria sopra descritta.
Certamente i testi (per lui) sacri lo hanno influenzato (moltissimo, sembra), ma ciò appunto sarà accaduto perché egli non riesce ad avere o rifiuta un approccio razionalistico alla realtà.
Io lo considero un "candido ed un pochetto invasato spiritualista" ma come tale lo trovo anche più coerente di chi presume e sventola la superiorità del raziocinio e della critica razionale rispetto al "sentire".
Non credo si possa sapere chi o che cosa sia Dio, nel senso che non può esserci conoscenza di Dio - altrimenti Dio sarebbe un oggetto tra gli oggetti del mondo, anche se speciale -.
Credo però che l'uomo in cerca di Dio possa partecipare alla vita divina, che assumerà la forma di un'esistenza estatica, armoniosa, piena di pace.
Per poter raggiungere questa condizione non si tratta tanto di conoscere se stessi, ma di fare proprio il suggerimento del Vangelo: rinunciare a se stessi, rinnegare la propria vita psicologica.
E' il grande tema del distacco.
Io amo di più la parola "annientamento".
Giustamente qualcuno ha detto che dopo l'annientamento di se' possono rimanere soltanto due cose: la morte o Dio.
Spesso il poeta si è fatto testimone della morte, il mistico di Dio.